“L’assessore ci dica cosa intende fare”
In attesa che la Regione illustri quali strategie intende adottare per far fronte alle
forti criticità dei pronto soccorso piemontesi “prendiamo atto della volontà di voler intervenire
sulla carenza dei medici inserendo non specializzandi per far fronte ai codici di minore
gravità.Se non dovesse arrivare nelle prossime settimane un progetto organico, di lungo respiro,
attraverso una inevitabile riorganizzazione dei servizi che passi anche attraverso un utilizzo
appropriato ed efficiente delle competenze , temiamo si tratti del solito intervento che
vuole curare il sintomo e non la malattia e che non potrà portare beneficio alla risoluzione
del problema” Così dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del NurSind, il sindacato
delle professioni infermieristiche.
“Non bastano nuovi medici per la risoluzione dei problemi che da tempo operatori e cittadini
chiedono di affrontare una volta per tutte, seppur la loro carenza rappresenta una
complicanza grave alla quale bisognerà dare una risposta.
Non saranno sufficienti nuovi medici ai quali affidare i codici di minor gravità per dare
risposta alla mancanza di posti letto ad esempio. Tutti sanno come la precedente Giunta
Regionale ha operato un taglio di circa 2000 posti letto in Piemonte, taglio criticato da chi
oggi è al governo e ieri era all’ opposizione della Regione”, aggiunge Coppolella.
Gli infermieri osservano che il Piemonte è la penultima Regione Italiana, solo davanti alla Calabria, per numero di
posti letto per acuti , ed è facilmente prevedibile come questo, in
assenza di una risposta di ampliamento dei servizi e di risorse sul territorio, abbia spostato il
cittadino da un letto ad una barella dove si è costretti a soggiornare per giorni in attesa di un
ricovero quando ci si reca in un pronto soccorso. “Questo succede tutti i giorni – aggiunge Coppolella – ma il fenomeno diventa drammatico nei mesi estivi, come
abbiamo appena visto e nei mesi invernali come tutti hanno potuto constatare gli anni
addietro. Intende il nuovo assessore aumentare il numero di posti letto? Intende l’assessore
promuovere un piano per un utilizzo più efficiente dei posti letto attualmente
disposizione e incrementarli nei periodi critici? E’ ormai noto come la popolazione anziana sia in forte aumento e con essa tutte le patologie
croniche e le loro complicanze che necessitano di cure appropriate e costanti. E’ altrettanto
evidente come in assenza di risposte territoriali e domiciliari, i nostri anziani , intaseranno
sempre i nostri pronto soccorso e occuperanno legittimamente i posti letto ospedalieri.
Intende il nuovo assessore dare vita a vere case della salute e non fittizie come il suo
predecessore?”. “Intende il nuovo assessore potenziare l’assistenza domiciliare e dare vita ad esempio
all’infermiere di famiglia o di comunità? Una sanità medicocentrica e che non metta al centro il bisogno dell’utente non ci porta da
nessuna parte”, afferma ancora il Segretario del NurSind Piemonte.
“Speriamo che il nuovo assessore lavori per dare risposte organiche, ascolti e condivida con
tutti gli operatori interessati e non faccia un uomo solo al comando come chi la preceduto
– conclude Coppolella – , in attesa di poter essere convocati per incontrarlo per avere anche
delle risposte alla grave e importante problematica delle continue aggressioni al personale. Come intende affrontarla?”
I piemontesi nel governo Conte bis
Alcuni esponenti politici piemontesi entrano nel governo Conte bis. Andrea Giorgis, Pd, già consigliere comunale di Torino, giurista e parlamentare, è il nuovo sottosegretario alla Giustizia. Riconfermata al ministero dell’economia, viceministro, Laura Castelli, di Collegno, del Movimento 5 stelle. Infine, sempre pentastellata, Lucia Azzolina, deputato biellese, nominata sottosegretario all’istruzione.
I vandali hanno già colpito con scritte su finestrini, sedili e pareti dei nuovi autobus in servizio da poche settimane in città. A denunciare è Gtt, mentre la sindaca Chiara Appendino crive su Fb: “i responsabili pagheranno per ripulire, perchè ogni centimetro di questi nuovi pullman è stato pagato con il sudore di tutti i cittadini . Ricordo che sui mezzi pubblici ci sono le telecamere. Inoltreremo formale denuncia per individuare i responsabili, così che paghino fino all’ultimo centesimo per ripulire quello che hanno fatto: non sono ‘solo’ scritte, ma un insulto a tutta la città”.
(foto: il Torinese)
Diminuiscono le presenze turistiche a Torino. Il calo ad agosto è del 5% del tasso di occupazione delle camere d’albergo rispetto allo stesso mese del 2018.
“Colpa dell’assenza di eventi, mostre, manifestazioni e iniziative capaci di portare turisti nella nostra città – sostiene il presidente di Federalberghi Torino, Fabio Borio – e della mancanza di una programmazione di lungo periodo che permetta agli operatori alberghieri di strutturare un’offerta commerciale accattivante”. Nota positiva è stata la partita Juve-Napoli. Ma, prosegue Borio “Non possiamo rimanere aggrappati solo al calcio per salvare una stagione. Al momento non conosciamo il calendario eventi del 2020 che ci era stato promesso per luglio né sappiamo che cosa la Città intenda organizzare per il Natale 2019 e Capodanno”. L’assessore comunale Sacco replica invece che i turisti, considerando anche il settore Airbnb sarebbero cresciuti del 7 per cento.
(foto Roberto Barranca)
Il cibo è salute. La sfida della Regione
Gli assessori regionali Icardi e Protopapa: “La cura del cibo è prioritaria per la qualità della vita dei cittadini”
Su iniziativa dell’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi e d’intesa con l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa si è insediato a Torino, nella sede dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte, il tavolo regionale di consultazione sulla salute alimentare “Il cibo è salute”.
Una sorta di convocazione degli Stati generali della salute alimentare ai quali hanno partecipato i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria, dell’Industria agroalimentare, del Commercio, dell’Artigianato, degli organi pubblici di controllo, dell’Università di Torino, degli Enti e delle Fondazioni interessate, oltre che le Direzioni degli assessorati alla Sanità e all’Agricoltura e singoli esperti di settore.
Il Tavolo di consultazione ha principalmente tre obiettivi: l’analisi degli strumenti di programmazione regionale e delle loro relazioni con la normativa vigente e valutazione delle eventuali possibilità di miglioramento o modifica per armonizzare la loro applicazione nel settore agroalimentare al fine di assicurare un elevato livello di sicurezza per i cittadini e di valorizzare le produzioni regionali; la predisposizione di linee di indirizzo di carattere tecnico-scientifico e/o organizzativo su argomenti proposti alla discussione dai componenti del tavolo; l’individuazione di una strategia di comunicazione autorevole e scientificamente corretta per contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sui prodotti alimentari e sulla loro sicurezza.
«Agricoltura e Sanità giocano sul cibo la stessa partita: produttori e sistema pubblico di prevenzione e controllo lavorano entrambi al servizio del consumatore, garantendo la qualità del Made in Italy nel mondo, cioè quel valore aggiunto alla produzione agroalimentare che rappresenta una forza trainante dell’economia piemontese. – commenta l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Per questa ragione abbiamo ritenuto di instaurare un rapporto continuativo ed organico con le differenti componenti della filiera agroalimentare, in modo da poter ragionare tutti insieme sulla molteplicità delle normative europee, nazionali e regionali che spesso generano difformità interpretative, con conseguenti ritardi e contenziosi in buona parte evitabili attraverso una migliore consultazione preventiva tra le parti. E’ necessario armonizzare l’approccio alle problematiche del comparto, contrastare i facili allarmismi e le notizie distorte sulla sicurezza dei prodotti alimentari che finiscono per causare danni materiali e d’immagine devastanti. La cura del cibo riveste un’importanza prioritaria nella qualità della vita dei cittadini e riguarda l’intera filiera alimentare».
«Con molto piacere saluto la nascita del Tavolo di consultazione “il cibo è salute” – osserva l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -, istituito per definire standard adeguati di sicurezza e qualità dei prodotti agroalimentari. Da quest’anno, l’Assessorato all’Agricoltura si occuperà anche degli aspetti legati al cibo, con particolare riguardo alla valorizzazione della filiere di produzione, che a mio avviso devono garantire in primo luogo salubrità e tracciabilità per un’adeguata tutela del consumatore finale. Il mio augurio è che il Tavolo di consultazione possa dare adeguate risposte alla numerose richieste che ci giungono dai consumatori sempre più attenti alla qualità degli alimenti che consumano, tenuto conto anche della necessità di estendere l’utilizzo dei prodotti piemontesi nelle nostre scuole e nelle mense aziendali».
I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno individuato, rintracciato e arrestato Cristian De Bonis, 40 ANNI, evaso dal carcere di Torino il 5 settembre scorso.
Il De Bonis era ristretto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” dall’ottobre 2012; dopo aver scontato tredici anni di carcere per vari reati l’uomo, con fine pena al 2021, era stato ammesso alla misura della semilibertà nel gennaio scorso. Il 5 settembre non ha fatto rientro dal lavoro, facendo perdere le sue tracce. Il notevole lavoro posto in essere dell’Arma dei Carabinieri, grazie anche alla collaborazione attivata sin da subito con la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Torino che ha fornito tutte le notizie utili in proprio possesso, ha consentito di effettuare mirate e proficue ricerche che hanno permesso di rintracciare l’evaso in un bar di Barriera Milano: un pregevole esempio di collaborazione tra le FF.OO.
Questa mattina i militari hanno aspettato che l’uomo uscisse dal bar . A questo punto De Bonis è salito su un motorino ed è stato fermato, in un area più sicura perché ritenuto pericoloso e probabilmente armato. I sospetti dei carabinieri sono stati fondati perché l’uomo aveva con sé una pistola cal. 7.65 marca Walter mod. Ppk con matricola abrasa carica, 1 caricatore con 15 cartucce. Ha negato di essere Cristian de Bonis e ha decliato generalitài false. Poi vistosi alle strette ha confessato. È stato sequestrato anche 1 microcellulare e 875 euro in contanti.
Da Palazzo Lascaris
La prima Commissione del Consiglio regionale presieduta da Carlo Riva Vercellotti ha licenziato all’unanimità nella seduta dell’11 settembre la proposta di legge numero 3, che prevede la rideterminazione degli assegni vitalizi. Tale ricalcolo è conforme a quanto deciso dalla Conferenza Stato Regioni e alle prescrizioni della legge nazionale. Come già annunciato, l’applicazione della norma – una volta approvata dall’Aula – porterà un risparmio annuo di quasi 600mila euro.
Alla presenza del presidente del Consiglio Stefano Allasia, la Commissione ha lungamente dibattuto su un emendamento presentato da Giorgio Bertola (M5s) che prevede un taglio ulteriore del 40 per cento qualora il titolare del vitalizio goda di altro assegno o trattamento previdenziale da parte di Camera o Senato. In pratica, secondo i calcoli di Bertola, questo emendamento porterebbe a un risparmio aggiuntivo annuo di circa 130mila euro.
L’emendamento non è stato licenziato, anche se nessun gruppo ha votato contro. La maggioranza si è astenuta, il centrosinistra non ha partecipato al voto ed entrambi gli schieramenti si sono detti interessati ad approfondire anche tecnicamente la questione, per poi decidere nella votazione d’Aula; i 5stelle hanno votato favorevolmente. Pur non essendo stata manifestata contrarietà politica sulla ratio dell’emendamento, infatti, i commissari hanno espresso perplessità sulla legittimità dell’intervento normativo – che nel Lazio è stato adottato, ma che si discosta dall’intesa Stato-Regioni – e quindi che possa essere foriero di ricorsi che potrebbero comportare spese legali superiori ai risparmi promessi.
In città due classi prime elementari dell’istituto comprensivo Ilaria Alpi (Perotti, Deledda e D’Acquisto) non hanno un solo alunno italiano iscritto. Appartengono al plesso D’Acquisto, dichiarato inagibile e, di conseguenza, collocate nella scuola media Croce, in una zona tra le più multietniche di Torino, in corso Novara. “In tutte le classi – spiega all’agenzia Ansa la preside Aurelia Provenza, giunta da Palermo il 22 agosto – la percentuale di bimbi stranieri è il 60% degli iscritti. I più numerosi sono romeni, cinesi, marocchini e moldavi. La nostra è una scuola dell’accoglienza”.
Da Palazzo Lascaris
Quella ambientale è una piaga planetaria che non può più essere ignorata ed è per questo che i ragazzi di Fridays for Future hanno incontrato martedì 10 settembre i rappresentanti del Consiglio regionale del Piemonte, dopo aver manifestato pacificamente davanti a Palazzo Lascaris.
“Chiediamo che la Regione Piemonte dichiari all’unanimità l’emergenza climatica, perché questa battaglia riguarda ciascuno di noi” ha spiegato Luca Sardo, portavoce torinese del movimento animato da Greta Thunberg, la bambina svedese che ogni venerdì manifesta per un futuro più sostenibile per il pianeta.
A ricevere la delegazione il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia, il componente dell’Ufficio di presidenza Giorgio Bertola e numerosi consiglieri e consigliere.
Insieme a Sardo, Marco Gautero, Valentina Moro, Laura Vallaro e Sara Verzi hanno letto un appello per chiedere che anche il Piemonte, come hanno già fatto Liguria, Emilia Romagna e Toscana si impegni a rispettare gli accordi di Parigi, che prevedono di dimezzare le emissioni entro il 2030 per poi azzerarle entro il 2050.
Sottolineando l’importanza dei contenuti, il presidente Allasia si è soffermato sull’opera di sensibilizzazione già attuata per ridurre l’utilizzo della plastica e ha annunciato la convocazione di una seduta aperta del Consiglio regionale il prossimo mese di ottobre.
Il presidente della commissione Ambiente Angelo Dago ha promesso di mettere la questione all’ordine del giorno nelle prossime sedute.
“Siamo fiduciosi che si possa giungere ad un documento trasversale a sostegno dell’energia pulita che segua un principio di giustizia climatica” hanno concluso i “ragazzi di Greta”.
A sostegno del documento si è anche espresso Fabio Rotondo di Greenpeace, che ha ricordato come i cambiamenti climatici stiano anche mettendo in crisi settori tradizionalmente floridi in Piemonte come il turismo invernale e la vitivinicoltura.