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Maltempo, una tregua poi di nuovo pioggia

Acqua alta in molti fiumi e torrenti piemontesi, anche sul lungofiume dei Murazzi di Torino , in parte allagato dal Po. Le piogge dei giorni scorsi hanno provocato  centinaia di interventi dei vigili del fuoco, a causa di allagamenti e alberi abbattuti in tutta la città metropolitana, con alcuni feriti per la caduta di rami e cedimenti di parti dei tetti. Nell’Alessandrino alcune zone sono rimaste senza energia elettrica per il crollo di  pali della luce, mentre una tromba d’aria si è abbattuta nell’Ossola, con tetti scoperchiati, grondaie e cornicioni pericolanti. Oggi è prevista una pausa, ma da domani sono probabili nuove precipitazioni. (foto archivio il Torinese)

Passa l’odg di M5S che “annulla” la Torino-Lione

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Oggi il Consiglio Comunale di Torino, con 23 voti favorevoli (M5S, Torino In Comune, Uscita di Sicurezza) e 2 contrari (Lega Nord, Noi con l’Italia) ha approvato un ordine del giorno con prime firmatarie le consigliere del M5S Viviana Ferrero e Maura Paoli. Espulsi i consiglieri di centrosinistra che hanno esposto cartelli sì-Tav. Il documento impegna Sindaca e Giunta a chiedere al Governo di “rendere pubblici e verificabili i criteri, le procedure e le modalità di attuazione di una rigorosa Analisi Costi-Benefici da avviare sull’ipotesi di una nuova linea ferroviaria Torino-Lione” (TAV). E di valutare, in alternativa, la promozione dell’utilizzo dell’intera linea esistente tra Torino e Modane. Si chiede inoltre di sospendere subito qualsiasi operazione e spesa prevista dal Cipe, in attesa di avere i risultati dell’Analisi, e di ridiscutere gli accordi con la Francia, abolire il ruolo di Commissario straordinario del Governo, sospendere l’Osservatorio Torino-Lione (da cui la Città di Torino è uscita, come chiedeva la mozione approvata dalla Sala Rossa il 5 dicembre 2016) e revocare l’attuale direttore generale di Telt s.a.s., evitando così che vengano emessi ulteriori bandi di gara. L’ordine del giorno, scrive una nota del Comune,  propone di destinare i fondi attualmente previsti dal Governo per la nuova linea ad alta velocità Torino-Lione (sia per la parte internazionale che per quella italiana) alla mobilità collettiva e sostenibile nel territorio della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte. In aula il dibattito sul documento, al quale sono stati presentati 347 emendamenti(accorpati e poi respinti dall’aula).

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Esulta Viviana Ferrero (M5S): “Non posso non tradire l’emozione per essere oggi portavoce di un movimento civile che si è sviluppato in Val di Susa, portando avanti la più grande battaglia ambientale degli ultimi 29 anni. Non è un’operazione ideologica, ma nasce da studi approfonditi. L’odg vuole fare trasparenza. La politica è stata sorda, non ha mai ascoltato i cittadini e ha realizzato solo 7 km dell’opera. Chiediamo di valutare le alternative e partire dai bisogni e dalle necessità dei cittadini, destinando tutti i fondi previsti per la Torino-Lione – parte internazionale e parte italiana – alla mobilità collettiva alternativa e sostenibile nei territori della Città Metropolitana di Torino e della Regione Piemonte. Voglio infine ringraziare Alberto e Bianca Perino – come simbolo di quella umanità che non ha mai smesso di credere a un modello diverso – e i tecnici della Commissione Tecnica Torino-Lione, per aver portato avanti con determinazione la forza dei numeri. Ora, il Tav non è più un’emergenza dopo 25 anni”.

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Quasi guerriglia urbana tra “sì” e “no” Tav

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Quasi scene da guerriglia sotto Palazzo Civico nel “gran giorno” in cui la maggioranza pentastellata mette in votazione il documento che sancisce una volta per tutte la contrarietà della Città alla Torino-Lione. Gli accessi al Municipio sono bloccati da un cordone di poliziotti in assetto antisommossa. Presenti esponenti di Forza Italia, come il consigliere regionale Andrea Tronzano, l’assessore regionale al Lavoro Gianna Pentenero del Pd, rappresentanti di Cisl e Uil, favorevoli all’opera.

Dalla Valle Susa sono calati a Torino i No-Tav guidati dal leader storico Alberto Perino. In Sala Rossa, come annunciato, sono arrivati i presidenti delle associazioni di categoria, come Dario Gallina, dell’Unione Industriale e i responsabili di artigiani e commercianti, a favore dalla Torino-Lione. Saranno ricevuti dalla capogruppo pentastellata Valentina Sganga. La sindaca Appendino infatti è a Dubai per promuovere Torino. Ma prima di partire aveva ribadito il proprio deciso no alla Tav.

 

 

(foto: CV / il Torinese)

E’ allerta arancione per pioggia e vento

Pioggia in attenuazione in queste ore su Torino e Piemonte, in attesa di un nuovo peggioramento previsto in serata, con precipitazioni diffuse e persistenti. Saranno Verbano, Vercellese e Novarese, Biellese e Canavese  le aree più colpite, stimano le previsioni dell’Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale. L’allerta è arancione, per allagamenti, innalzamento dei fiumi e torrenti fino al livello di guardia e possibili frane superficiali. Rischio  anche di caduta di alberi, danni alle coperture e disagi alla viabilità a causa del vento.

Tav: la decrescita infelice

di Ibis

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Quando calerà il fumo creato da Salvini su migranti e sicurezza e si faranno i conti sulla politica economica del governo e sulle sue scelte fondamentali ( come le grandi opere e il reddito di cittadinanza ), la Lega rischierà di pagare un conto salato al suo elettorato di riferimento: piccoli imprenditori, artigiani , commercianti, imprese agricole , lavoro autonomo. E a Torino e in Piemonte più che altrove. Ne è un esempio il dibattito sul Tav Torino-Lione, che vede tutte le categorie produttive, dalle Unioni industriali, alle associazioni di commercianti , artigiani e professionisti schierate a favore dell’opera che il governo sta osteggiando: con in testa il Movimento 5 stelle ma l’acquiescenza della Lega. La Lega incassa il sì del governo per opere sicuramente meno strategiche in Lombardia e Veneto, ma abbandona il Piemonte dove pur ha preso molti consensi alle ultime elezioni del 4 marzo scorso ( oltre il 19% alla Camera e il 22 % per cento al Senato). Fra l’altro , questo dimostra quando poco contino ,anche in questo caso , le dirigenze politiche torinesi e piemontesi di tutti i partiti, sindaco 5 stelle compresa che è spesso inascoltata dal suo stesso partito o costretta ad allinearsi. Sul treno ad alta velocità Torino-Lione c’è una surreale opposizione che , camuffandosi da ecologista, favorisce il trasporto su gomma e l’autostrada, il trasporto aereo ( che pure dicono gli stessi riversa ad ogni volo tonnellate di kerosene nell’aria), rispetto a un mezzo meno inquinante come il treno.

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Il tutto condito da calcoli inattendibili su costi-benefici dell’opera, perchè si sa che le merci e le persone viaggiano dove è più comodo e veloce ed oggi non lo è certo la vecchia galleria ferroviaria voluta da Cavour. Diverso sarebbe se ci fosse un veloce ed efficiente trasporto ferroviario che collegasse l’Italia con l‘Europa occidentale. Semmai i dati , che indicano la difficoltà di crescita dei passaggi, ci dicono esattamente il contrario: che c’è bisogno di ammodernare questo corridoio diventato obsoleto o meno conveniente. Ma il Tav paga anche un altro dazio: il bisogno di tagliare investimenti a favore di una politica assistenzialista, che ha come perno il cosiddetto reddito di cittadinanza, a scapito di una politica di rilancio economico. Come si dice: non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca . Anche in questo caso la Lega piega la testa rinnegando quello che era il fulcro della sua proposta politica: la flat tax, un taglio delle tasse significativo e generalizzato per far ripartire l’economia. Mentre in Piemonte è la “decrescita felice” , si dà il via libera al Tap nel Sud d’Italia, pur con qualche locale protesta, investendo nelle regioni dove i 5 stelle hanno raccolto più consensi.

 

(foto: il Torinese)

 

 

 

Le imprese sul piede di guerra dicono “Sì alla Tav”

Nel giorno in cui il Consiglio comunale, privato della sindaca Appendino volata a Dubai per promuovere la Città, si accinge a votare l’ordine del giorno No-Tav, si alza la protesta di chi vuole crescita e sviluppo (anche)  attraverso le grandi opere. “La Torino-Lione non è capriccio di pochi, ma un investimento per il futuro di tutti”, sostengono industriali, artigiani, commercianti, aziende edili e tutte le associazioni di impresa schierate per la Tav. Le associazioni di categoria vogliono che la Tav venga realizzata perché “bloccare i lavori della Tav non è accettabile”, e annunciano che i loro presidenti saranno presenti a Palazzo Civico per dire no all’ approvazione del documento grillino. “Gli imprenditori che creano occupazione, vogliono certezza sulle infrastrutture e  non possono più sopportare una politica che va contro lo sviluppo e la crescita” sostengono.

Torino – Lione: la situazione è grave ma non è seria

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Parla Di Maio: “Da sempre siamo contrari alla Tav, e soprattutto questo  è nel contratto di governo. Io credo che in questo momento nessuno del governo a Roma abbia intenzione di foraggiare quell’opera”. Se il ministro per lo Sviluppo economico Luigi Di Maio sostiene la linea no-Tav, come la sindaca Chiara Appendino (la quale ha suscitato le ire del presidente del Piemonte Chiamparino), sembra non essere dello stesso parere il collega vicepremier Matteo Salvini che si dichiara favore di tutte le grandi opere che sono nell’interesse dei cittadini, Torino-Lione compresa. Mettersi d’accordo all’interno della compagine di governo forse non sarebbe male, sempre nell’interesse dei cittadini e dell’economia del paese che non sta attraversando momenti felici.

Chiamparino: “Torino contro la Tav? E’ una bestemmia”

La sindaca Chiara  Appendino ha ribadito, a margine di un impegno istituzionale, di essere sempre stata contro la Tav. E il dibatto sulla Torino-Lione si infiamma, in vista del Consiglio comunale di lunedì, quando un ordine del giorno dei pentastellati  nettamente contrario all’opera verrà messo in votazione (e loro sono la maggioranza assoluta). Duro il presidente della Regione Sergio Chiamparino: “Che la Città di Torino, uno dei due poli della connessione con Lione, dica no al collegamento  mi sembra una bestemmia. Mi auguro che l’ordine del giorno contro la Tav non passi”, dice all’Ansa il governatore. La sindaca Appendino però non sarà presente, poiché impegnata in missione a Dubai. 

 

(foto: il Torinese)
   

Coda estiva addio, arriva il maltempo

E’ allerta gialla in Piemonte  temporali e tempeste di vento in vista. L’Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale prevede da sabato venti molto forti da sud soprattutto nel basso Piemonte al confine con la Liguria, con caduta di alberi, danni alle coperture e disagi alla circolazione. Nella zona del Verbano e del lago Maggiore sono probabili forti, mentre la quota neve sarà al di sopra dei 2000 metri a nord e a 2.200-2.300 metri altrove. Un miglioramento  domenica  anche se le previsioni segnalano un nuovo e più incisivo peggioramento per  lunedì.

 

(foto: il Torinese)

Un fantasma al volante? No, è la guida remota

L’auto si muove ma al volante non c’è nessuno. Potrebbe partire  proprio da Torino il futuro della mobilità urbana e non solo. E’ la prima volta in Italia che avviene la sperimentazione della guida in collaborazione tra Tim, Ericsson e Comune. Prova generale in  piazza Castello dove, davanti a Palazzo Madama è stata installata sul tetto di un palazzo l’antenna 5G  per  sperimentare i nuovi servizi offerti dalla tecnologia. Le vetture a guida remota sono controllate dall’esterno e rispetto a quelle a guida assistita  non prevedono che intervenga il passeggero in determinate manovre. Sul veicolo  una piattaforma di controllo raccoglie in tempo reale i dati multimediali inviati da sensori, telecamere e radar, trasmettendoli alla postazione remota da cui viene guidata.