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Contro la tav: manifestazione l’8 dicembre

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Alberto Perino, il leader del movimento No Tav  a Venaus è intervenuto all’assemblea nazionale “contro le grandi opere inutili”, a proposito della manifestazione dell’8 dicembre contro la Torino-Lione: “dobbiamo dare una dimostrazione che non è vero che tutti i torinesi, tutti i piemontesi e tutti gli italiani vogliono quella stupida cosa che gli altri continuano a chiamare la Tav e noi, correttamente, chiamiamo il Tav. Ci mobiliteremo in modo civile: non siamo facinorosi, terroristi, fancazzisti”.

 

(foto: il Torinese)

Mattarella scrive alle “madamin”: “apprezzo lo spirito civico”

di Ibis

Il movimento ” Sì, Torino si muove” ha messo a segno un ulteriore punto a suo favore: Il presidente Mattarella ha risposto con una lettera molto cortese alla missiva che gli era stata mandata dal comitato “Sì, Torino si muove” che ha organizzato la manifestazione pro Tav con 40 mila persone in Piazza a Torino.

” Gentile signore- scrive Mattarella- Apprezzo in alto grado lo spirito civico che ha animato la Vostra iniziativa: promuoverne per perseguire interessi generali della comunità nazionale o di quelle locali risponde allo spirito e al modello di convivenza democratica della nostra Costituzione.” Inizia così la lettera che aggiunge : “La Vostra richiesta, peraltro, muove dall’esigenza e mira all’obiettivo di confermare una scelta politica di particolare importanza anche sul piano internazionale e di cui si discute in ambito di pubblica opinione, parlamentare e di governo.”

Frasi che , anche senza essere un navigato quirinalista, si comprende come siano un evidente segno di condivisione delle preoccupazioni di quanti ritengono la Tav un’opera strategica per lo sviluppo dell’Italia ( dove si sottolinea che la Tav è una scelta politica di particolare importanza sul piano internazionale) anche se , da uomo attento alle prerogative istituzionali , Mattarella conclude dicendo che il fatto di essere un argomento da decidere in ambito parlamentare e di governo “mi impone il dovere di accantonare le mie convinzioni e ne consegue quello di astenermi da qualunque comportamento che possa apparire come inserimento in decisioni che non competono al Presidente della Repubblica ma a Governo e Parlamento.” Da alcune parti, soprattutto vincine all’amministrazione cittadina, nei giorni scorsi era stata fatta trapelare l’ipotesi che Mattarella non avrebbe risposto , nella speranza che così sarebbe stato ridimensionato il peso della massiccia manifestazione di Torino: una manifestazione che sembra essere sempre più uno spartiacque anche per la politica nazionale, mostrando una insofferenza sempre più ampia verso le scelte del governo in una delle due grandi città che avevano mandato al potere i 5 stelle. E’ la contestazione che cresce nel Nord del Paese e che mette in crisi anche le scelte della Lega, che qui ha il suo principale serbatoio elettorale.

Nel ringraziare il Presidente il Comitato “Torino Sì, va avanti” scrive: “Gentile Presidente, La ringraziamo per la Sua lettera e per l’approvazione dello spirito civico con cui abbiamo manifestato a Torino in Piazza Castello, insieme ad altri 40.000 cittadini. Abbiamo mantenuto la promessa di farLa partecipe direttamente delle nostre istanze e riconfermiamo il nostro Sì: vogliamo andare avanti nell’interesse dei cittadini di Torino e di tutta Italia.” Dunque ha compreso e pur non volendolo tirare Mattarella per la giacchetta gli fanno sapere che lo sentono vicino e che la sua riposta le rafforza nella convinzione di andare avanti. Si sa che si sta saldando una intesa fra il comitato e tutte le numerose forze organizzazioni di categoria, ordini professionali e forse sindacali che condividono apertamente le critiche alle politiche governative. Una alleanza potenzialmente dirompente in una delle più importanti aree produttive d’Italia.

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Forza Italia in piazza per la Tav

Una Piazza Palazzo di Città (quasi) piena di manifestanti a favore della Torino-Lione. Non proprio un’adunata oceanica, ma sufficiente a guadagnarsi i tg nazionali.

Alla manifestazione di partito è arrivata una lettera del leader azzurro, Silvio Berlusconi: “La battaglia per la Torino-Lione è importantissima,  si tratta di una infrastruttura decisiva per il futuro del Piemonte e di tutte le regioni del nord. Ed è ancora più importante perché è vede contrapposte due visioni opposte dell’economia e della società”. A Torino è giunto per l’occasione, con Mariastella Gelmini, il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.  “Questo  governo – ha detto – è destinato a durare poco perché non c’è identità di vedute”. Intanto la petizione sì Tav  promossa da Silavoro, che ha avviato la manifestazione delle “madamin” di sabato scorso in piazza castello  ha superato le 70 mila adesioni. Lo annuncia l’ex sottosegretario ai Trasporti del governo Berlusconi, Mino Giachino. Alla manifestazione di Forza Italia, tra i parlamentari , sindaci e consiglieri regionali azzurri anche il senatore Adriano Galliani e il candidato in pectore alla presidenza della Regione, l’eurodeputato Alberto Cirio.

 

(foto R. Chiaravalloti / il Torinese)

Il “no” delle Regioni al blocco delle opere

Gli assessori ai Trasporti di Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte dicono no all’eventuale messa in discussione di strade, autostrade e collegamenti per un valore di oltre 3 miliardi di euro e chiedono la certezza dei finanziamenti necessari a garantire la realizzazione o il completamento delle opere attese dal territorio. I  responsabili delle Infrastrutture, Raffaele Donini, Claudia Maria Terzi, Elisa De Berti e Francesco Balocco, hanno così deciso di rivolgersi direttamente al ministro Danilo Toninelli per avere rassicurazioni sui lavori dopo la dichiarata intenzione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di revocare la concessione a Società Autostrade per l’Italia (Aspi), che si era impegnata a destinare quella cifra (3,2 miliardi, di cui circa uno per lavori già avviati o da avviare e il resto per progetti in corso di approvazione) per realizzare opere già condivise con i territori. Secondo  gli assessori, “si tratta di impegni già assunti ufficialmente e formalmente, che riguardano: lavori già avviati, per i quali deve essere assicurata la continuità dell’erogazione dei finanziamenti, previsti in genere per stati di avanzamento; lavori ancora da avviare, ma per i quali sussiste da tempo l’impegno finanziario di Aspi, riscontrabile, come detto, dagli atti approvativi delle opere o da convenzioni sottoscritte; progetti già ad un avanzato stadio approvativo, per i quali cioè è in fase di conclusione la Valutazione di impatto ambientale o addirittura è stato approvato il progetto definitivo ed è già stato predisposto l’esecutivo, previsti dalla Convenzione Unica fra Aspi e Stato”.

Freddo (quasi) invernale. Temperature in calo di 10 gradi

Sabato e domenica a Torino e in Piemonte il termometro in pianura non supererà i 7-8 gradi e a quota 2.000 metri resterà sempre sotto lo zero, con minime a -4: in sostanza una decina di gradi in meno rispetto agli ultimi giorni. Pioggia prevista in particolare  sulle zone alpine e prealpine, poi, domenica si avrà un temporaneo miglioramento del meteo. All’inizio della prossima settimana dovrebbe tornare il maltempo con neve anche a quote basse.

La Fiat torna a Rivalta

Per i ricambi e la logistica

Mancava solo l’annuncio ufficiale da parte del Gruppo, arrivato proprio in queste ore. Lo stabilimento ex Fiat di Tetti Francesi diventerà uno dei principali centri di distribuzione del brand Mopar, specializzato nell’assistenza e ricambi per veicoli FCA

Il progetto – depositato in Comune a Rivalta la scorsa primavera – occuperà tutti gli spazi ancora a disposizione dell’area di Tetti e interesserà 340mila metri quadri di superficie, di cui 40mila di nuova costruzione. Il centro Mopar punta a realizzare a Rivalta un magazzino innovativo, improntato a criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

 

«Lo avevamo già detto a marzo e lo ribadiamo adesso: dal primo giorno del nostro insediamento in Comune – ha commentato il sindaco di Rivalta di Torino Nicola de Ruggiero – abbiamo lavorato per dare nuova vita al principale polo industriale della città, che ha dato lavoro a migliaia e migliaia di lavoratori per oltre trent’anni». «Torna a vivere una nuova stagione anche il quartiere di Tetti Francesi che ha visto negli anni passare migliaia e migliaia di operai e impiegati provenienti da tutte le regioni italiane»

 

La definizione del progetto ha richiesto impegno e disponibilità da entrambe le parti, in un’attività che ha impegnato gli uffici del Comune per diverse settimane, in un confronto con i professionisti di FCA. Negli ultimi mesi sono così potuti iniziare i lavori di demolizione e di pulizia dell’area interessata. L’intera operazione avrà uno sviluppo completo nell’arco dei prossimi tre anni e la nuova struttura ospiterà il quartier generale di Mopar in Piemonte. Lo stabilimento di Rivalta iniziò l’attività a Tetti Francesi ormai cinquant’anni fa, nel 1967 e da allora dai suoi cancelli sono usciti alcuni tra i modelli più famosi di Fiat, come la 124 Spider, la Ritmo e la Bravo.

 

«Cresce la certezza che questa nuova iniziativa sarà in grado un grande contributo alla lotta alla disoccupazione, che rappresenta la vera angoscia di moltissimi rivaltesi» ha concluso il sindaco de Ruggiero.

(foto. il Torinese)

 

 

Piazza Baldissera, una task force per il traffico

In particolare ieri si è creato un gigantesco ingorgo

Per cercare di risolvere il caos del traffico in piazza Baldissera verrà creata una task force formata da esperti del Comune, del dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente del Politecnico e della Città Metropolitana. In particolare ieri si è creato un gigantesco ingorgo per ore e ore con migliaia di auto bloccate. L’assessora comunale Lapietra aveva deciso di bloccare l’accesso da corso Venezia, ma il varco è invece stato riaperto questa mattina, in uscita dalla rotonda, perché chiuso  aumentava la congestione del traffico. Rimane  bloccato l’accesso alla rotonda in arrivo da nord.

 

In arrivo il primo gelo del Generale Inverno

Sono imminenti le prime gelate notturne, a partire  dall’inizio della prossima settimana. Dopo il clima primaverile degli ultimi giorni, passati i giorni dell’estate di San Martino, da venerdì è previsto il ritorno delle nuvole e aria più fredda,con  quota neve a 1.200 metri e precipitazioni piovose sparse su fascia pedemontana alpina e prime pianure adiacenti”. Le temperature dovrebbero essere inferiori alla media del periodo.

 

(foto archivio – il Torinese)

DA SANPAOLO E CONFINDUSTRIA 8 MILIARDI PER LE IMPRESE

PROGETTARE IL FUTURO:“PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA  PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE”

 

 

  • Focus su formazione, passaggio generazionale, filiere e sostenibilità
  • A regime il sistema qualitativo del rating di credito
  • Competitività e trasformazione digitale delle imprese

 

È stato presentato oggi a Lauriano (Torino), presso il Caseificio Pugliese F.lli Radicci, l’addendum all’accordo 2016-2019 tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo “Progettare il futuro”, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla ‘quarta rivoluzione industriale’. L’addendum “Promuovere una nuova cultura di impresa per una crescita sostenibile” valorizza gli aspetti già previsti dall’accordo in vigore e, dando ulteriore impulso alla collaborazione, promuove una nuova cultura d’impresa intesa come capacità degli imprenditori di attivarsi per utilizzare le soluzioni e gli strumenti disponibili per il rafforzamento aziendale. La partnership, che mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro nell’arco dei tre anni, dei quali 8 miliardi di euro destinati alle imprese del Piemonte, viene presentata all’interno dei luoghi deputati ad accogliere e fare proprie le finalità dell’accordo: le imprese. In Piemonte presso il Caseificio Pugliese F.lli Radicci, dove ha introdotto i lavori il presidente della Piccola Industria dell’Unione Industriale di Torino Giovanni Fracasso. Il responsabile Industry & Banking Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo Fabrizio Guelpa ha illustrato lo scenario macroeconomico, con focus in particolare sulla provincia di Torino. Sono seguiti gli interventi di Cristina Balbo, direttore regionale Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria di Intesa Sanpaolo e di Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria. Alla tavola rotonda di chiusura, dedicata al rafforzamento del sistema produttivo locale, hanno partecipato Giuseppe Locati, direttore generale Lanzi, Paolo Musso, direttore commerciale regionale di Intesa Sanpaolo, Carlo Radicci, amministratore delegato del Caseificio Pugliese e Dante Valua, amministratore delegato Propagroup.

Per l’industria italiana – composta soprattutto da Pmi – diventa sempre più strategico rafforzarsi e adottare nuovi modelli di business. Per questo è determinante puntare con decisione sulla sostenibilità – economica, sociale ed ambientale – favorendo l’adozione di processi di sviluppo qualitativo che rendano le imprese capaci di adattarsi ai cambiamenti e di saperli governare.

 

Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria: “Le leve per aumentare la competitività delle imprese, sopratutto se parliamo di pmi, sono la cultura d’impresa, la contaminazione, la formazione e la sostenibilità intesa in ogni ambito. Mai come oggi le imprese, specie se piccole, devono cambiare pelle lavorando su questi temi. L’imprenditore che sceglie di contaminarsi con altre idee, che si informa e investe in formazione rende la propria azienda resiliente e più forte nel rispondere ai cambiamenti in atto. Proprio per questo nella collaborazione in corso con Intesa Sanpaolo, che abbiamo presentato oggi, abbiamo scelto di dedicare un’attenzione particolare a questi argomenti. La vera sfida è creare un capitale umano competente e specializzato, migliorare la governance affinché i passaggi generazionali siano efficaci e garantiscano la continuità aziendale, informare e formare le imprese rendendole capaci di aprirsi al mercato, di comunicare al meglio il proprio valore e di trovare soluzioni e opportunità di crescita attraverso la finanza innovativa”.

Cristina Balbo, direttore regionale Intesa Sanpaolo: “L’Addendum all’accordo che presentiamo oggi nasce con l’intento di aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a proseguire il cammino verso la quarta rivoluzione industriale. Intesa Sanpaolo ha scelto di agevolare le imprese che investono, semplificandone l’accesso al credito. In concreto, nella determinazione del rating, valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità. I numeri, per quanto riguarda la nascita di nuove filiere, sono incoraggianti: in Piemonte sono stati firmati 66 accordi, per un giro di affari di oltre 6 miliardi di euro e 2.300 aziende coinvolte che danno impiego a 9.500 dipendenti. Continuiamo a presidiare il territorio con la forza di una grande banca attenta ai bisogni e alle esigenze delle realtà produttive locali”.

Giovanni Fracasso, presidente Piccola Industria Unione Industriale Torino: “L’incontro di oggi dimostra come le sinergie tra gli attori del tessuto economico siano vantaggiose per tutti e le ricadute portino benessere alla collettività. Se un’azienda ha una visione di sviluppo concreta per il futuro e viene supportata da validi partner con proposte concrete, i risultati saranno la crescita dell’impresa. Una crescita che però non sarà solo quantitativa ma anche qualitativa con incremento occupazionale, sviluppo della presenza sui mercati esteri e creazione di nuovi prodotti e servizi frutto di R&D innovativo. I casi della tavola rotonda di oggi lo hanno dimostrato. Le nostre PMI devono intraprendere questi percorsi virtuosi e il nostro ruolo è di supportarle nel migliore dei modi”.

 

L’impegno di Intesa Sanpaolo per lo sviluppo delle Pmi italiane è testimoniato anche dalla recente creazione della Direzione Sales & Marketing dedicata unicamente alle imprese. La nuova struttura contribuisce ad arricchire le iniziative previste dall’addendum tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, focalizzato alla valorizzazione del capitale delle imprese attraverso:

  • 1) Ecosistemi di imprese e integrazione di business

Mettere a disposizione un insieme di soluzioni che permettano alle imprese di migliorare i processi produttivi ricorrendo a nuove tecnologie e a nuove metodologie, tra cui i percorsi “Lean 4.0” che abilitano le imprese alle tecnologie digitali. Le filiere possono rappresentare a tal fine un veicolo strategico per facilitare la trasmissione di informazioni, tecnologie, competenze e propensione al cambiamento tra le imprese che ne fanno parte.

 

  • 2) Finanza per la crescita e nuova imprenditorialità

Finanziare la crescita del business valorizzando il patrimonio intangibile delle imprese. Vengono quindi identificati fattori qualitativi legati al credito, come capacità innovativa, formazione e strategicità della catena fornitore-champion.

 

  • 3) Formazione

Gli imprenditori e i loro collaboratori potranno accedere a un insieme di iniziative informative e formative tra cui “Skills4Capital”, una linea dedicata a far comprendere le strategie e le soluzioni più adatte per l’apertura del capitale al mercato, il miglioramento della governance, della comunicazione e la valorizzazione dei talenti e delle competenze aziendali.

 

  • 4) Passaggio generazionale

Previste iniziative ad hoc per accompagnare le imprese in questo cambiamento diffondendo best practice, nuove tecniche di gestione aziendale e soluzioni idonee a cogliere le opportunità legate al cambiamento.

 

  • 5) Sostenibilità

Garantire una crescita sostenibile e duratura valorizzando strategie e investimenti in innovazione, digitalizzazione, progetti di integrazione, in aggiunta alle opportunità del Piano nazionale Impresa 4.0. La sostenibilità ambientale sarà promossa attraverso attività nell’ambito dell’economia circolare e della cultura della resilienza, intesa come strategia di prevenzione dei rischi ambientali e di messa in sicurezza delle strutture industriali anche attraverso soluzioni finanziarie e assicurative ad hoc. Incentivati inoltre i benefici del welfare aziendale per le imprese, con effetti in termini di produttività, di benessere e qualità della vita dei collaboratori. Intesa Sanpaolo ha creato la piattaforma Welfare Hub e intende “dare valore” creditizio ad un nuovo modo di fare impresa responsabile e sostenibile.

 

 

 

Sì-No Tav, Appendino invita al dialogo

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La sindaca invita al dialogo: “Manifestare? E’ legittimo, e ci sarà anche una manifestazione No-Tav. Ma non credo che la contrapposizione delle piazze e  la gara a chi porta più gente, sia il modo giusto per affrontare il problema”. Così l’Ansa riporta le parole della sindaca Chiara Appendino, pronunciate  a margine della festa della polizia municipale, sulla Torino-Lione. “Io rispetto i sì Tav, ma distinguiamo i piani: un sindaco deve lavorare per il bene della città e  questa è una questione nazionale e internazionale”. E, a proposito del diniego da parte delle promotrici Sì tav di incontrarla se non dopo aver visto il presidente Mattarella:  “Non sono rancorosa e la mia porta resta aperta. Perché se i sì del loro manifesto sono sette, magari su sei si può trovare l’intesa”

 

(foto: il Torinese)