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Delitto dei Murazzi: "L'ho ucciso perché aveva l'aria felice"

“Ho deciso di uccidere questo giovane perché aveva un’ aria felice. E io non sopportavo la sua felicità”, ha detto Said Machaouat, il  ragazzo 27enne reo confesso dell’omicidio di Stefano Leo ai Murazzi, lo scorso febbraio. A riferirlo è il procuratore vicario di Torino, Paolo Borgna. “Volevo ammazzare un ragazzo come me – ha detto ancora nel corso della confessione –  per togliergli tutte le promesse, i figli, e toglierlo ad amici e parenti”. Machaouat era giunto dal Marocco in Italia da bambino. Qualche anno fa si era separato dalla moglie ed era stato preso in carico dagli assistenti sociali. Aveva perso il lavoro e negli ultimi mesi aveva vissuto a Ibiza e in Marocco, prima di tornare  a Torino.

Smog, inizio anno negativo a Torino. I dati del "Treno verde"

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Piemonte, Legambiente fa appello a Sindaci e candidati alla presidenza della Regione: “Servono politiche coraggiose e efficaci a favore della mobilità urbana a zero emissioni e per il ripristino delle linee ferroviarie pendolari tagliate”

Brutto inizio d’anno per la città di Torino per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico. Dall’inizio dell’anno i limiti normativi previsti per il PM10 – 35 superamenti giornalieri ammissibili in un anno – sono stati già abbondantemente superati. Ben 51, infatti, le giornate in cui sono stati oltrepassati i livelli critici di polveri sottili nella centralina di Torino-Grassi. Un andamento purtroppo in linea con i dati raccolti nei monitoraggi ambientali dello scorso anno, e che non deve passare inosservato all’attenzione delle amministrazioni.

Il Treno Verde, la campagna di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il patrocinio delMinistero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, è in questi giorni in sosta alla stazione Porta Nuova di Torino. I risultati del monitoraggio scientifico della qualità dell’aria  realizzato grazie al progetto di Citizen Science di Legambiente Volontari per Natura – sono stati presentati questa mattina nella Sala Gonin, all’interno della stazione, da Davide Sabbadin, Portavoce del Treno Verde e Federico Vozza, vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, in apertura a “Muoviamoci bene”, secondo Forum per la Mobilità Nuova in Piemonte, iniziativa realizzata grazie al contributo di Fondazione CRT e bluetorino.

L’obiettivo del Treno Verde è sensibilizzare la cittadinanza e valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico, spesso inconsapevole, a cui i cittadini sono sottoposti quotidianamente. Per questo, il 18 e 19 febbraio scorsi, sono stati realizzati due monitoraggi della qualità dell’aria in 8 punti “sensibili” segnalati dai cittadini e dai circoli di Legambiente per particolari condizioni di traffico, ingorghi, sosta selvaggia. Ogni misurazione delle polveri sottili, della durata di un’ora, ha delineato un quadro dell’inquinamento atmosferico presente nell’area, con particolare attenzione ai picchi di polveri sottili registrati.

I valori registrati per le PM10 a Torino oscillano tra 47,63 e 66,85 µg /mc (media oraria). I punti monitorati sono piazza Pitagora (media oraria di 47,63 µg/mc), via Guido Reni (media oraria di 57,68 µg/mc), Rotonda Maroncelli (media oraria di 50,7 µg/mc), corso Vercelli (media oraria di 60,66 µg/mc), piazza Rebaudengo (media oraria di 61,67 µg/mc), piazza Baldissera (media oraria di 66,85 µg/mc), Rondò della Forca (media oraria di 55,12 µg/mc) e piazza Carducci (media oraria di 51,73 µg/mc). Tutti valori alti, condizionati probabilmente anche dalle condizioni meteorologiche poco favorevoli alla dispersione: scarsa ventilazione e assenza di precipitazioni. Il picco più elevato si è registrato alle ore 19:32 in piazza Baldissera (91 µg/mc), punto nevralgico della città dove il traffico, in questa particolare fascia oraria, tende progressivamente ad aumentare a scapito di pedoni, pendolari e ciclisti. Seguono i picchi registrati in piazza Rebaudengo (83 µg/mc, ore 18:34), corso Vercelli (79 µg/mc, ore 17:06), Rondò della Forca (75 µg/mc, ore 9:06), via Guido Reni (74 µg/mc alle 10.02), piazza Carducci (66 µg/mc, ore 10:19) e Rotonda Maroncelli (62 µg/mc, ore 11:56). Aree tutte diffusamente frequentate da pendolari e passanti e nello stesso tempo congestionate dal traffico nelle ore di punta. Nell’insieme, questi numeri sottolineano come, nell’arco della giornata, i cittadini possono respirare ripetutamente ed inconsapevolmente aria inquinata anche se solamente per pochi minuti.

“Giova ricordare che i nostri rilevamenti non vogliono sostituirsi a quelli di Arpa Piemonte, ma fornire una fotografia puntuale della situazione – ha commentato Davide Sabbadin, portavoce del Treno Verde – che anche a Torino è particolarmente grave per anziani e soprattutto bambini, che hanno la bocca alla stessa altezza dei tubi di scappamento delle auto. Molti studi dimostrano che tantissimi anziani accelerano le proprie patologie, anche fatali, per colpa dell’inquinamento, e che le patologie respiratorie nei bambini negli ultimi anni sono esplose. Dal Treno Verde lanciamo un allarme perché l’inquinamento urbano è un’emergenza che colpisce soprattutto i più deboli”.

 

Legambiente Piemonte

Nessun incidente al corteo anarchico

ll capo della polizia, prefetto Franco Gabrielli si è congratulato telefonicamente con il questore di Torino, Francesco Messinaper il dispositivo di sicurezza messo in atto in occasione della manifestazione anarchica di ieri. “E’ stata garantita la sicurezza dei torinesi in una giornata davvero complessa”, ha detto all’ANSA il questore che ringrazia  i funzionari e tutti gli uomini che hanno preso parte al servizio. “Ho una squadra di fuoriclasse”, ha commentato. Il questore osserva che alcuni partecipanti controllati prima della manifestazione “Non avevano intenzione di rispettare le regole  e per questo sono stati bloccati e identificati e denunciati”. Avevano con sé spranghe, caschi e passamontagna. Su Twitter la sindaca Chiara Appendino, nei confronti della quale gli anarchici ieri  hanno scritto minacce sui muri della città per l’operazione dello sgombero dell'”asilo”, ringrazia le forze dell’ordine per “la gestione dell’ordine pubblico  davvero impeccabile”.

(foto archivio)

Arrestati quattro anarchici prima della manifestazione

Nell’ambito dei servizi preventivi e di controllo predisposti dal Questore Francesco Messina, in occasione della manifestazione anarchica internazionale che si tiene sabato 30 marzo a Torino sono state arrestate 4 persone. Nel corso di uno di questi servizi, venerdì personale DIGOS ha controllato nei pressi del casello di Rondissone 4 persone provenienti dal Veneto. Durante il controllo, gli agenti hanno trovato, nell’auto sulla quale viaggiano i 4 soggetti, diverso materiale: 7 bombe carta; 3 maschere antigas munite di filtro; 5 fumogeni, 1 coltello; guanti; passamontagna; collirio e riopan (utilizzati per alleviare gli effetti dei lacrimogeni). Le 4 persone, S.M. classe 1995; M.S. classe 1991; C.F. classe 1990; C.M. classe 1990, sono state tratte in arresto per la detenzione e il porto di armi o materiale esplodente. Sempre nell’ambito di detti controlli, personale Polfer nella mattinata di ieri, ha controllato, nei pressi di Novi ligure, su un treno diretto a Torino, un cittadino italiano di 39 anni. Nei bagagli dell’uomo, risultato un appartenente di un centro sociale del cremonese, i poliziotti hanno rinvenuto: una pinza multiuso con annessa una lama di 5 centimetri; un tirapugni in ferro; due caschi di colore nero, una maschera antigas con filtro; due ginocchiere; un passamontagna e altri indumenti tutti di colore nero. Il trentanovenne è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione delle norme sulle armi. Nei confronti degli arrestati e della persona indagata, dal Questore di Torino è stato adottato il provvedimento del “foglio di via” dal capoluogo piemontese.

M.Iar.

IL CENTRODESTRA HA SCELTO: CIRIO VS CHIAMPA

Non dovrebbero esserci più sorprese: Alberto Cirio, eurodeputato forzista,  sarà  il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Piemonte. La candidatura è stata fortemente sostenuta dal presidente del Parlamento europeo Tajani  (nella foto in alto, terzo da sinistra, con Cirio ultimo a destra) e dal governatore ligure Toti.  La notizia sarebbe giunta a Cirio direttamente da Silvio Berlusconi, con una telefonata al termine di un vertice ad Arcore  con i leader di Lega e Fratelli d’Italia. Le firme sull’accordo sono di Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. “Cirio è una persona che conosciamo bene, seria, leale e con la caratteristica di portare a termine con grande determinazione gli impegni che prende. siamo sicuri che farà lo stesso se verrà eletto Presidente della nostra Regione, una speranza anche per la Città e la Provincia di Torino da troppi anni ormai relegate ad essere comprimarie di Milano. L’esperienza di Alberto in Europa sarebbe determinante per far uscire la nostra realtà dal provincialismo dei governi di sinistra e del M5s”. Questo il commento di Davide Balena e Andrea Fluttero commissari di Forza Italia rispettivamente di Torino Città e della Provincia. Aggiunge Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino: “La convergenza del centrodestra sulla candidatura di Alberto Cirio è la migliore garanzia per gli elettori piemontesi desiderosi di voltare pagina dopo gli anni di una stanca amministrazione di sinistra. La scelta a favore di Alberto Cirio non è un successo di un partito contro i suoi alleati, ma è il riconoscimento che il centrodestra è uno schieramento vitale e vincente quando sa mettere da parte una competizione esagerata e dannosa al proprio interno”.
 
Clelia Ventimiglia

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Il commento di Alberto Cirio
«Ringrazio innanzitutto il presidente Berlusconi per aver proposto il mio nome e i leader della Lega e di Fratelli d’Italia, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, per la fiducia che mi hanno dimostrato. Per arrivare ad oggi è stato necessario del tempo, è vero. Ma io vengo da una terra dove la natura, da secoli, insegna agli uomini che bisogna saper aspettare. Che ogni cosa va lasciata maturare. I nostri vini pregiati riposano al buio per mesi, anni. Ma quando finalmente vedono la luce, basta loro un istante per esprimere il meglio. E per comprendere che ogni giorno di quell’attesa ne è valsa la pena. Amo la mia Regione. Questo, per me, è un onore. E adesso si corre, con le scarpe da ginnastica ai piedi. Perché il Piemonte ha bisogno di energia. Ha bisogno di un’altra velocità». 

Gli anarchici: "Bloccheremo la città"

Gli anarchici sabato a Torino si ritroveranno in quattro punti della città  per quella che chiamano la ”grande marcia del ritorno”. Si tratta della manifestazione annunciata da alcune settimane per protestare contro lo sgombero dell’Asilo occupato, quando furono arrestati  alcuni antagonisti. Per i partecipanti l’appuntamento è al Campus Einaudi, in piazza Benefica, a Porta Palazzo e in largo Saluzzo. “Blocchiamo la città. Arriveremo in tanti”, scrivono sui volantini. il questore di Torino, Francesco Messina, coordinerà l’impegnativo servizio di sicurezza allo studio in queste ore.
 
Clelia Ventimiglia

A Mirafiori la città dell'industria 4.0

L’iter del Manufacturing Technology Center, che sorgerà  in corso Settembrini 178, nelle superfici Tne di Mirafiori, ha formalmente preso il via oggi e si prospetta come il quartiere generale dell’industria 4.0. E’ stato infatti firmato l’accordo di programma tra Politecnico, Università, Regione, Comune di Torino e Camera di Commercio per sbloccare le risorse destinate a due centri, uno per la manifattura e l’altro per l’aerospazio in corso Marche. Saranno investiti  38 milioni di euro. Dalla Regione 30 milioni per l’edificazione e la ristrutturazione degli immobili, dal Politecnico 7,5 per i diritti edificatori, la progettazione e la riqualificazione delle aree, mentre 500 mila euro sono stati aggiunti dalla Camera di Commercio. Il Politecnico realizzerà i due centri e si insedierà sulle relative aree.
   

Sicurezza al Valentino, quattro arresti

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati connessi allo spaccio di sostanza stupefacenti disposti dal Questore Francesco Messina, anche in relazione alle segnalazioni pervenute dalla cittadinanza mediante l’applicazione “YOUPOL” alla sala operativa della Questura, hanno tratto in arresto, nell’arco di 24 ore, 4 persone responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno del Parco del Valentino, dove prosegue la pressione della forze dell’ordine. Il primo caso, nel primo pomeriggio di martedì, quando gli agenti notavano un soggetto di colore sul viale pedonale di corso Massimo d’Azeglio che, camminando in direzione di Corso Vittorio Emanuele II, si avvicinava alla ringhiera perimetrale del Life ed occultava delle buste trasparenti tra i rami presenti nelle inferriate. Il trentaduenne, di origini maliane, irregolare in Italia, veniva fermato poco dopo dagli agenti della sezione motociclisti sulla collinetta del Valentino, mentre cercava di vendere della marijuana a un cittadino italiano. Addosso aveva solo pochissimi grammi di sostanza; la parte maggiore, per un peso complessivo di circa 50 grammi, era appunto nascosta fra la vegetazione presente nei pressi della discoteca. Con l’ausilio delle unità cinofile tutto lo stupefacente veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro, mentre il trentaduenne è stato arrestato. Nelle ore immediatamente successive, ad essere arrestati sono stati 2 cittadini senegalesi di 20 e 25 anni, irregolari sul territorio nazionale, con pregiudizi di polizia specifici. Nascosti parzialmente dietro un cassonetto dell’immondizia in via Valperga Caluso, i due effettuavano fra di loro uno scambio di sostanza stupefacente; all’arrivo dei poliziotti, però, venivano visti deglutire degli ovuli, pertanto per entrambi si rendeva necessario l’accertamento presso una struttura ospedaliera, che aveva esito positivo. Sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso. Infine, ieri sera alle 20, un ventiquattrenne di origini gambiane, anch’egli irregolare, è stato sorpreso sulla collinetta del Valentino con una ventina di grammi di marijuana, nell’atto di cedere delle dosi ad un cittadino italiano. Nonostante il tentativo di sottrarsi al controllo, il giovane veniva fermato e perquisito dagli agenti della sezione motociclisti, che lo arrestavano per violazione della legge sugli stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
 
(foto: il Torinese)
 

Torino – Lione, da Salvini no alla consultazione

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, rende noto che non si farà la consultazione popolare sulla Tav richiesta dalla Regione. Al governatore è giunta la risposta del ministro Salvini con la quale non si autorizza lo svolgimento della consultazione, prevista dall’articolo 86 dello statuto regionale, in occasione delle elezioni  Regionali ed Europee del 26 maggio. Commenta Chiamparino. “L’opinione dei cittadini fa paura, ritengo che  non si sia voluta esprimere la volontà politica di far pronunciare i cittadini, trovando le modalità tecniche per farlo senza costi aggiuntivi per la comunità, su un tema così importante come quello della Tav”.

I dati Aiscat smentiscono l’analisi costi benefici sul Tav

Forse l’argomento principale dei No Tav è che il traffico commerciale attraverso il Frejus è in calo. Ma i dati , quelli veri, non lo confermano . A dircelo è l’Aiscat, l’associazione che riunisce i gestori autostradali e dei trafori presieduta dal piemontese Fabrizio Palenzona. E il record di aumento di del traffico pesante spetta proprio, l’anno scorso, alla Torino-Bardonecchia e al traforo del Frejus;+ 6,6% . Ecco i dati per le altre tratte autostradali : + 4,5% sulla Asti-Cuneo; + 3,6% sulla Torino-Ivrea-Quincinetto, Ivrea-Santhià e sul sistema tangenziale torinese; + 3,2% sulla Torino-Milano ; +2% sulla Torino-Savona; +1,9% sulla Quincinetto-Aosta e sul raccordo del Gran San Bernardo;+ 1% sulla Torino-Piacenza. Nel 2018, le autostrade piemontesi hanno registrato 1,745 miliardi di veicoli-km, ancora il 2,44% in più rispetto al 2017. Così, il traffico di camion e tir sulle autostradale della regione, la cui rete è di quasi 700 chilometri sui 5.761 dell’intera Penisola, è risultato pari all’8,9% nazionale. Dunque il traffico dei veicoli pesanti è in aumento e non di poco , con conseguente aumento dell’inquinamento dovuto a scarichi e polveri sottili sollevate dal passaggio di mezzi commerciali e autovetture. Il trasferimento di una parte di questo traffico su ferrovia avrebbe indubbi vantaggi ambientali, ma perché questo avvenga occorrono ferrovie e trafori in grado di sopportare più traffico e farlo passare più velocemente, dicono gli operatori del settore. Cioè occorre il Tav , appunto con una galleria moderna , meno in pendenza e più larga in grado di far passare più merci. Ma perché la cosiddetta analisi osti benefici diceva il contrario? Al prof Ponti l’ardua risposta.
 

Ibis