Nella tarda serata di ieri, la Polizia di Stato ha eseguito una misura cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica nei confronti del noto leader anarco-insurrezionalista , Marco Bolognino, di anni 51 (contiguo ai centri sociali “El Paso” ed “Asilo”), per i reati di incendio aggravato e accensioni ed esplosioni pericolose
Nella circostanza, la Digos della Questura di Torino, a seguito di una complessa indagine, ha anche eseguito una perquisizione presso l’abitazione dell’indagato nel corso della quale sono stati acquisiti ulteriori elementi probatori.
L’attività si inquadra in una più articolata attività di indagine effettuata dalla Digos di Torino – e tuttora in corso – nei riguardi dei principali episodi criminosi e violenti perpetrati dall’ala insurrezionalista anarchica, non solo sabauda, durante i due mesi circa di mobilitazione avviata a seguito dell’operazione “Scintilla”. Tale operazione aveva consentito di trarre in arresto, in esecuzione di misure cautelari, sei noti militanti dell’”Asilo”, con il contestuale sgombero e sequestro dell’immobile “occupato”. I fatti risalgono allo scorso 10 febbraio quando – in concomitanza con una manifestazione organizzata da Casapound per commemorare i martiri delle Foibe – si svolgeva una contro iniziativa da parte di circa 200 anarchici dei centri sociali “Edera Squat”, “Barocchio”, “El Paso” ed “Asilo”. Dopo aver intonato slogan contro i militanti di destra, i manifestanti si dirigevano in corteo nella zona retrostante il carcere “Le vallette” al fine di esprimere solidarietà ai compagni arrestati.
Nella circostanza venivano esplose alcune bombe carta e batterie di artifici pirotecnici. Uno dei manifestanti, il destinatario della misura cautelare in oggetto, si rese responsabile del lancio di un razzo di segnalazione nautica, che cadeva sul tetto di un grande capannone adibito a laboratorio da cucina situato all’interno della struttura carceraria, dalla cui combustione scaturiva un incendio con l’esplosione di alcune bombole di gas situate all’interno, provocando la distruzione del capannone con danni
ingenti quantificati in circa 90 mila euro e grave pericolo sia per gli operatori della Polizia Penitenziaria che per i detenuti.A seguito di tutti gli episodi registratisi durante i circa due mesi di mobilitazione avviata dal movimento anarco-insurrezionalista per l’”operazione Scintilla” sono stati inoltre emessi dal Questore di Torino 85 provvedimenti di “Foglio di Via” e 20 “Avvisi Orali”, alcuni dei quali in corso di notifica.
Il Giro d'Italia arriva in quattro tappe
Quattro tappe del Giro d’Italia 2019 arrivano e partono in Piemonte. Un viaggio nella storia e nelle tradizioni ciclistiche piemontesi che inizia mercoledì 22 maggio con la tappa 11 Carpi (Mo) – Novi Ligure(Al): 221 km con arrivo nell’Alessandrino e nella città natale di Costante Girardendo.
Sulle strade dei due Campionissimi, anche l’omaggio a Fausto Coppi nel centenario della sua nascita. Il 23 maggio la tappa 12 Cuneo – Pinerolo (To), 158 km su un percorso intenso dove si affronta la prima salita a Montoso, nel Cuneese a 1.276 m. Venerdì 24 maggio il Giro riparte da Pinerolo (To) con la tappa 13 Pinerolo – Ceresole Reale (To): i ciclisti valicheranno il Col del Lys e attraversando le Valli di Lanzo giungeranno in Valle Orco, per poi salire a oltre 2200 metri di quota fino all’inedito arrivo al Lago Serrù, sopra il Comune di Ceresole Reale (To). 196 km con tre GPM – Gran Premio della Montagna. Dopo la tappa n.14 in Valle d’Aosta, il Giro torna in Piemonte domenica 26 maggio con la tappa 15 Ivrea (To) – Como: 232 km che attraversano Biellese, Vercellese e Novarese da dove i ciclisti lasceranno il Piemonte Orientale per dirigersi in Lombardia. Ad ogni edizione il grande appuntamento ciclistico diventa occasione di promozione turistica del territorio piemontese e rientra nei progetti strategici di valorizzazione sportiva, turistica e culturale che la Regione Piemonte sostiene insieme alle realtà locali. Inoltre la Regione ha organizzato un anno di eventi dedicati alla leggenda del ciclismo “Storia di un Campione. 100 anni di Fausto Coppi“
Le tappe in Piemonte:
22 maggio Tappa 11 Carpi – Novi Ligure
23 maggio Tappa 12 Cuneo-Pinerolo
24 maggio Tappa 13 Pinerolo-Ceresole Reale Lago Serrù
26 maggio Tappa 15 Ivrea-Como
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I Carabinieri di Torino hanno individuato un’organizzazione criminale finalizzata alle truffe ai danni di parrocchie, conventi, enti religiosi e case di riposo. Eseguite 12 ordinanze di custodia cautelare. Accertati 86 episodi in tutta Italia, per un guadagno di oltre 400mila euro. Contattavano telefonicamente le parrocchie, conventi e gli enti religiosi e si qualificavano come rappresentati di enti locali (prevalentemente dipendenti comunali e regionali) o direttori di istituti di credito, per informarli che era stato loro accreditato un contributo (comunale o regionale) erogato in somma maggiore a quella dovuta e pertanto per evitare che lo stesso non venisse poi elargito, li inducevano a versare la differenza (cifre variabili da 2.000 a 16.500 euro) su carte poste pay (riconducibili agli stessi indagati). Per evitare multe o l’abolizione del beneficio, le vittime versavano la somma richiesta su conti correnti o carte prepagate intestati a prestanomi.
Quindici eccellenze del Piemonte che fa impresa
Sono quindici le ‘imprese vincenti’ del Nord Ovest, che operano nei settori di Moda e Design, Food & Beverage, Industria e Servizi, che presentano a Torino le loro storie di successo e le scelte strategiche nella terza tappa – con Milano e Bologna – del roadshow organizzato da Intesa Sanpaolo per valorizzare le piccole e medie imprese che rappresentano l’ eccellenza imprenditoriale e del made in Italy. Sono tutte economicamente solide e in crescita da tre esercizi consecutivi, con un numero di dipendenti non in diminuzione e con indici di redditività positivi e saranno inserite in programmi di accompagnamento alla crescita e di visibilità a livello nazionale promossi da Intesa Sanpaolo e da Bain & Company, Elite e Gambero Rosso.
Questa mattina un cittadino nigeriano di 23 anni è stato fermato per un controllo dalla Squadra Volante in via Passo Buole. Lo straniero è stato accompagnato in Questura per l’identificazione.Ultimato il foto segnalamento, il pregiudicato ha dato in escandescenza e ha aggredito un agente della Squadra Volante. Nella circostanza, ha morso il poliziotto alla mano sinistra strappandogli la prima falange dell’anulare. L’agente è stato trasportato in ospedale per le cure del caso. Il cittadino nigeriano è risultato irregolare sul Territorio Nazionale ed avere precedenti di polizia a carico.
Arrestati gli anarchici delle buste-bomba ai pm
Misura cautelare da parte dei Ros dei Carabinieri nei confronti di tre anarco-insurrezionalisti, autori di attentati esplosivi nella campagna di “lotta contro la repressione” del giugno 2017. Le indagini hanno verificato che gli autori si erano riuniti a Genova per la spedizione di tre pacchi esplosivi recapitati al Palazzo di Giustizia di Torino a due pm della Procura., i pm Antonio Rinaudo e Roberto Sparagna, magistrati che si occupavano di terrorismo ed eversione. Sparagna aveva coordinato l’inchiesta ‘Scripta Manent’ sugli anarchici delle Fai-Fri. Le due buste contenevano fili elettrici, polvere da sparo e una batteria ed erano in grado di esplodere. L’area interna del Palazzo di Giustizia fu chiusa per permettere agli artificieri di neutralizzare gli ordini in sicurezza. il dott. Santi CONSOLO e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, considerati simboli della repressione carceraria e responsabili delle vicissitudini carcerarie del detenuto Maurizio ALFIERI, criminale comune politicizzatosi in carcere, che era stato traferito dal carcere di Milano Opera a quello di Napoli Poggioreale. Le indagini, poi, hanno accertato come proprio FIROZPOOR Robert fosse tra i promotori della campagna contro il DAP e a sostegno di ALFIERI, con cui intratteneva numerosi contatti epistolari e ideologici e a cui forniva anche sostegno economico. Inoltre, le indagini svolte hanno evidenziato uno stretto collegamento di FIROZPOOR Robert con l’anarchico di origine nigeriana UMORU Divine, arrestato nell’agosto 2016 a Bologna per possesso di materiale esplosivo e documentazione propedeutica al compimento di attentati. Tale arresto assumeva particolare rilievo in quanto potrebbe rappresentare uno dei moventi dell’attentato esplosivo alla Stazione CC di Bologna Corticella del 27 novembre 2016 (unitamente alla allora recente esecuzione dell’operazione per Scripta Manent – 06 settembre 2016). Infatti, l’attentato alla Stazione Corticella, di sicura matrice anarchica, rappresentava il primo attentato di rilievo dopo l’operazione Scripta Manent. A conferma della prospettiva violenta degli arrestati, in una recente conversazione intercettata, SAVIO Natascia, mentre si trovava a Madrid, commentava negativamente l’inerzia del movimento spagnolo, affermando di voler invece “ mettere le bombe”
Libera cultura in libero Salone
Di Pier Franco Quaglieni
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C’è chi vorrebbe imporre un “codice etico “al Salone del libro, una vera e propria camicia di forza alle idee, una ridicola cintura di castità del politicamente corretto. Per noi deve invece valere sempre l’idea del “Libero libro in libero Salone” che ripropone la vecchia idea liberale di Cavour . Pier Luigi Battista ieri sul “Corriere della sera” ha ripreso l’idea che noi per primi abbiamo espresso nei giorni del Salone, dicendo che un codice etico era una corbelleria proposta dal Torino Pride e ripresa incredibilmente dai vertici del Salone . Una cultura che non sia a 360 gradi e’ ben misera cosa ed imporre il morso alle idee e’ cosa che offende la libera cultura e la umilia. Per altri versi ,almeno in un regime democratico dovrebbe essere impossibile censurare preventivamente le idee. L’etica non c’entra nulla con la cultura , dicevamo nei giorni del Salone e ripetiamo adesso. Si leggano qualche paginetta di Benedetto Croce i signori che vogliono il codice etico al Salone come una sorta di guinzaglio. L’antifascismo e’ libertà, non può essere repressione. Non obbligateci a pensare anche noi che tutti i democratici sono antifascisti, ma che non tutti gli antifascisti sono
democratici. Era una frase di Bettino Craxi. Noi preferiamo pensare alla parafrasi del “ Libera chiesa in libero Stato di Cavour“, ma non obbligateci a sfoderare Longanesi e Flaiano per ridicolizzare chi pensa alla democrazia come ad un regime. Sono cose vecchie di decine d’anni che pensavamo superate in una democrazia matura. Il combattente per la libertà Fusi diceva che si doveva sempre far parlare tutti. La sua lezione resta più valida che mai oggi. Il notaio Biino ,presidente del Circolo dei lettori ,se non vuole leggersi il Voltaire del “Trattato sulla tolleranza “ ,si vada a rileggere “Fiori rossi al Martinetto “. Così la pensava il laico e non violento Marco Pannella che ,a tre anni dalla sua morte ,si rivolta nella tomba pensando alle farneticazioni torinesi.
scrivere a quaglieni@gmail.com
La Regione Piemonte dichiara guerra alle zanzare
La Giunta regionale ha approvato il programma delle attività di lotta alle zanzare per il 2019, la cui attuazione sarà ancora affidata ad Ipla S.p.A
Lo stanziamento massimo previsto è di 2.5 milioni di euro: uno servirà per coprire la metà del costo dei progetti urbani presentati da 234 Comuni piemontesi, il resto sarà utilizzato per incrementare le attività di informazione, monitoraggio e contrasto alla diffusione dei vettori di patologie umane ed animali veicolate da zanzare, per anticipazioni contabili ai Comuni stessi. Negli ultimi anni il ruolo vettoriale assunto dalle zanzare nella diffusione di patologie umane ed animali è infatti notevolmente aumentato a causa dell’introduzione di specie in grado di diffondere malattie virali come Chikungunya, Dengue, Zika e West Nile. Le linee di azione per il contrasto a queste malattie virali, in accordo con il Piano nazionale integrato di prevenzione, sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu del Ministero della Salute, comprendono attività di sorveglianza generale (entomologica, virologica, dei vettori), il prelievo di campioni entomologici ed una rete di monitoraggio basata sull’utilizzo di 1200 ovitrappole. Previsti anche interventi di sorveglianza, indagine e lotta in particolare nelle aree sensibili, attività tecniche in ambiti urbani e rurali non risicoli, formazione, informazione, ricerca e sviluppo.
cs – www.regione.piemonte.it
Record dell'exoprt nei distretti piemontesi
E’ nuovo record storico per le esportazioni distrettuali piemontesi nel 2018: 9,2 miliardi di euro (valore complessivo), con un incremento di 473 milioni di euro rispetto all’anno precedente. In termini percentuali, la crescita è stata del 5,4%, superiore al +2,2% del totale distretti italiani e alla sostanziale stabilità del manifatturiero piemontese. L’anno si è chiuso con un export in crescita per 8 distretti su 11, mentre 6 distretti piemontesi su 11 hanno raggiunto il proprio picco di export. Queste evidenze emergono dal Monitor dei Distretti del Piemonte 2018, messo a punto dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, presentato oggi a Torino da Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo, e dagli economisti Giovanni Foresti e Romina Galleri. Con l’occasione, la Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo ha curato anche un’analisi approfondita dei bilanci 2008-2017 di 887 imprese distrettuali piemontesi, da cui emergono nettamente – rispetto alle imprese “non distrettuali” – maggiore competitività, livelli più elevati di produttività, adozione di tecnologie 4.0, capacità di innovazione e internazionalizzazione. Cristina Balbo, Direttore Regionale Piemonte Valle d’Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo, commenta: «Il Piemonte è la regione italiana
con la maggior incidenza di imprese “champion” distrettuali. La nostra analisi ha individuato 80 “locomotive”, ovvero il 12%, più della media italiana. Si tratta di imprese campioni per crescita e redditività, caratterizzate da un buon posizionamento strategico, in grado di valorizzare competenze e talenti. Certamente la loro rapida affermazione, se accompagnata da un adeguato rafforzamento patrimoniale, potrà dare un contributo importante al successo italiano e piemontese sui mercati internazionali. Nel 2018, in Piemonte, Intesa Sanpaolo ha erogato 3,1 miliardi di euro di finanziamenti a medio lungo termine, sostenendo le imprese che hanno investito sulla crescita del proprio business. Anche quest’anno faremo la nostra parte e continueremo a promuovere l’apertura delle imprese ai mercati internazionali e la loro crescita dimensionale, offrendo loro la consulenza e il network globale del nostro Gruppo».
E’ allerta gialla a causa delle piogge, in Piemonte. Previsti temporali sulle zone occidentali, con rischio di locali allagamenti e frane superficiali. Il livello del Po a Torino dovrebbe crescere di circa 1,5 metri, ma pur sempre sotto i livelli di attenzione. Il pericolo di valanghe sarà di grado 3 “marcato” prima nel Cuneese e ai confini, poi sulla fascia prealpina dalle Alpi Cozie alle Pennine.