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Poliziotti accerchiati e feriti. Volevano identificare un uomo poi arrestato

Brutto episodio per gli agenti di una  volante della polizia che  è stata accerchiata, ieri pomeriggio a Torino, in Barriera di Milano, da decine di  nord africani, che volevano impedire l’identificazione di un nigeriano. Grazie a una seconda volante l’uomo è stato arrestato, mentre alcuni poliziotti, contusi, sono stati trasferiti al pronto soccorso.  “Pugno duro contro chi intralcia il lavoro delle forze dell’ordine, non è accettabile che bande di malviventi osino accerchiare agenti di polizia che stanno compiendo il loro dovere”, è il commento dell’assessore regionale alla Sicurezza, Fabrizio Ricca.

La grande festa dello sport

Parte oggi  la IV edizione degli European Masters Games Torino 2019, che superano ogni previsione e portano in Piemonte 7.500 atleti da tutto il mondo, numero che sale a oltre 11mila se si considerano anche gli accompagnatori (allenatori, riserve, staff tecnico).

Le gare in programma:

  • il calcio alla Polisportiva Santa Rita con la prima partita alle 9.30 tra la FC Aussie Phileas Foggs e Balmain Sans Grandeur 2019, categoria uomini over 50. La prima gara del calcio femminile alle 17.30 sempre alla Polisportiva Santa Rita con la partita Bella Donna’s Vs. Ottawa Women’s United: la prima formata da atlete neozelandesi, USA e australiane; la seconda formata da atlete canadesi e USA. Categoria femminile +35

 

 la prova a cronometro di ciclismo alle ore 18 su un anello di 3 km al Parco del Valentino (partenza dal Castello del Valentino). Sono iscritti circa 120 partecipanti. I primi 3 classificati di ogni categoria potranno gareggiare domenica 28 luglio alla Granfondo Internazionale Torino partendo dalla griglia d’onore

  l’handball, a partire dalle 8.30 alle palestre Cecchi, Beppe Viola, PalaRuffini e Torrazza. I risultati sono valevoli per il Campionato Europeo di disciplina

  il calcetto, con fischio di inizio alle 20 al Centro Sportivo PoDiCiotto

  il judo a Giaveno (siamo ancora in attesa del programma definitivo)

E  l’appuntamento di sabato 27 luglio con l’Inaugurazione dei Giochi: ritrovo alle ore 16 al Parco del Valentino, di fronte al Games Center allestito presso il Padiglione 5 di Torino Esposizioni. La parata, che partirà alle 18, percorrerà il Parco, Viale Virgilio, l’Arco monumentale all’Arma di Artiglieria, Corso Cairoli, Via Po, Via Accademia, Via Principe Amedeo e Via Roma, per concludersi in Piazza Castello dove, alle 20, avrà luogo l’apertura e l’alzabandiera. Sarà una grande festa aperta a tutti.

Corteo No Tav, Salvini: “La violenza non sarà tollerata”

“Speriamo non ci siano episodi di violenza, ma nel caso ci fossero verranno perseguiti come prevede la legge. Non tollereremo violenza contro le forze dell’ordine, niente resterà impunito”. Queste le dichiarazioni del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a proposito della manifestazione di sabato  a Torino indetta dai  movimenti No Tav.

I no Tav avevano commentato le dichiarazioni del premier Conte sul via libera del governo alla realizzazione della Torino – Lione: “Il governo ha gettato anche l’ultima maschera allineandosi a tutti quelli precedenti. Adesso fermare la Torino-Lione tocca a noi”, così un comunicato ufficiale del movimento No Tav della Valle di Susa, che annuncia sabato prossimo un corteo con migliaia di partecipanti verso il cantiere di Chiomonte per dimostrare “fin da subito la nostra vitalità”.

 

Arrestato il “romanziere” condannato per omicidio

Preso in un appartamento di Giaveno dai Carabinieri Daniele Ughetto Piampaschet, 41 anni
L’uomo è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione a 25 anni per l’omicidio della prostituta nigeriana Anthonia Egbuna, il cui corpo fu trovato nel Po a San Mauro Torinese nel febbraio 2012.  Piampaschet aveva scritto un racconto, trovato dagli inquirenti, in cui descriveva un delitto analogo a quello realmente avvenuto. Quando i carabinieri si sono presentati a casa sua, a Giaveno, sabato 13 luglio 2019 per portarlo in carcere non lo hanno trovato. Il padre ha tentato di bloccare i militari ed è stato arrestato per resistenza. Era pronto per fuggire all’estero. Avrebbe raggiunto Terrasini in provincia di Palermo dove la famiglia ha la disponibilità di un appartamento per poi proseguire, molto probabilmente, per la Tunisia.  Il tutto documentato con alcuni manoscritti che i carabinieri hanno trovato in casa.

Nel fine settimana i temporali spazzeranno l’ondata di caldo

Nel fine settimana si indebolisce l’ anticiclone africano e da venerdì nelle ore pomeridiane incomincerà a piovere sulle Alpi che e forse anche  in pianura.

Giovedì e venerdì domina ancora il caldo accompagnato dall’afa, invece  tra sabato pomeriggio e domenica mattina i temporali spazzeranno l’ondata di caldo e  le temperature  scenderanno sotto i 28 °C.  Ieri Alessandria è stata  la città più calda del Piemonte con 37.2 °C, a Torino i termometri ne hanno registrati 36.

 

(Foto: Mihai Bursuc)

Il Parlamento non può fermare la Torino-Lione

Un  disegno di legge per abrogare la ratifica dei trattati internazionali sul treno ad alta velocità Tav Torino-Lione  non è realizzabile

Infatti  un apposito ddl venne presentato nel 2013 in Senato, come primo firmatario il pentastellato Marco Scibona, valsusino. Il presidente Piero Grasso, scrive l’ANSA , lo dichiarò irricevibile poichè  il provvedimento era in contrasto con gli articoli 80, 87 e 117 della Costituzione.  Le modifiche, pertanto, potrebbero avvenire solo per via diplomatica tra i due governi, e  non è prevista alcuna forma di denuncia o di recesso unilaterale.

Il grattacielo della Regione (forse) finito entro il 2020

“L’attuale cronoprogramma sui lavori del Palazzo unico prevede il termine di agosto 2020. Sulla base dei primi accertamenti sembra difficile rispettare questa scadenza: senza voler illudere nessuno, ritengo comunque che intorno a novembre 2020 i lavori potrebbero essere ultimati”. Lo ha precisato l’assessore al Patrimonio Andrea Tronzano, nella relazione sullo stato dei lavori del Palazzo unico della Regione tenuta oggi in prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti.

Nel suo intervento Tronzano ha risposto ad alcune domande sollevate precedentemente, dalla stabilità della costruzione, “garantita da una perizia asseverata”, ai vetri difettosi, “attualmente sono 1270 sui 2873 totali, presentano solo delle delaminazioni, difetti estetici che non hanno alcuna influenza sulla tenuta strutturale del vetro, come conferma la perizia del Cnr”, ha precisato l’assessore.  Sulla eventuale sostituzione dei vetri Tronzano si è riservato una decisione, “utilizzando anche i 5 milioni escussi dalla cauzione prevista da una polizza specifica”, ha spiegato. Il costo totale della sostituzione ammonterebbe a circa 14 milioni.

Per Giorgio Bertola (M5s) “la vicenda del Palazzo unico rappresenta un grandissimo danno di immagine per la Regione”. Secondo Bertola restano interrogativi su chi pagherà realmente per i vetri, per gli ammaloramenti, e resta incerto se il palazzo di piazza Castello verrà dismesso o mantenuto come sede di rappresentanza.

Su quest’ultimo punto l’assessore Tronzano ha spiegato che sono in corso valutazioni da parte della Giunta, che lui personalmente sarebbe favorevole al mantenimento, ma che il dibattito è ancora aperto. Per Maurizio Marello (Pd) se non si vendesse la sede di piazza Castello si snaturerebbe il progetto che ha portato al Palazzo unico. Contrario al mantenimento della sede di piazza Castello anche Marco Grimaldi (Lev) che ha chiesto all’assessore un cronoprogramma sulle dismissioni delle proprietà regionali. Nel dibattito sono venute richieste di chiarimenti sui costi e le tempistiche per le eventuali sostituzioni dei vetri da Maurizio Marrone, FdI e da Alessandra Biletta, Fi. Domandate anche informazioni su eventuali altri problemi emersi da Mauro Fava (Lega). Per Sergio Chiamparino (Pd) “in questi anni, oltre a lavorare per far ripartire la macchina della realizzazione del palazzo, abbiamo dato piena disponibilità alle autorità inquirenti”.

A conclusione dei lavori, la Commissione ha deciso che mercoledì 31 luglio, alle 11.30) si terrà un primo sopralluogo al cantiere del Palazzo unico da parte dei consiglieri regionali.

I no Tav pronti alle barricate

I no Tav hanno preso male l’annuncio del premier Conte a favore della prosecuzione dei lavori della Torino-Lione: “dimostra di non conoscere la determinazione del movimento No Tav”, scrivono in un messaggio che sta circolando in queste ore sui siti web di area. Secondo il movimento il presidente del Consiglio “sa che la Tav non serve a nulla e che si creerà un problema di ordine pubblico. E ha ben chiaro perderà tanti voti e rispetto politico”.

“La manfrina di questi mesi giunge alla parola fine. Il governo ha gettato anche l’ultima maschera allineandosi a tutti quelli precedenti. Adesso fermare la Torino-Lione tocca a noi”, così un comunicato ufficiale del movimento No Tav della Valle di Susa, che annuncia sabato prossimo un corteo con migliaia di partecipanti verso il cantiere di Chiomonte per dimostrare “fin da subito la nostra vitalità”

Cirio: “La Tav si farà. E’ strategica”. L’ok di Conte

Secondo il presidente della Regione, Alberto Cirio, “La Tav si farà, è strategica per il futuro del Piemonte e del Paese. E il 26 maggio c’è stato un referendum nel quale  il 90% dei piemontesi ha detto che l’opera va fatta”.  Il governatore piemontese lo ha dichiarato a Rai Radio1 durante la trasmissione ‘Radio anch’io’. “La democrazia dice che chi ha vinto le elezioni deve decidere: noi decidiamo che la Tav va fatta. Con Toninelli abbiamo fatto un punto importante su tutti i nodi del Piemonte, ma non abbiamo parlato di Tav perché, ha detto lui, la Tav è una questione che tratta il Presidente del Consiglio”.

E il premier Giuseppe Conte, spiazzando i pentastellati, dichiara su Facebook che la Tav andrà avanti: “la Francia  è a favore dell’opera. Se volessimo bloccare i lavori non lo potremmo fare. Non potremmo confidare sul mutuo dissenso degli altri protagonisti, Francia e Europa. A queste condizioni solo il Parlamento potrebbe adottare una decisione unilaterale viste le leggi di ratifica adottate dalle Camere. La decisione di non realizzare l’opera non comporterebbe soltanto la perdita dei finanziamenti, ma anche tutti i costi derivanti dalla rottura dell’accordo con la Francia”.

 

Come saranno i nuovi dehors?

A conclusione di un percorso durato qualche mese, il Consiglio comunale ha approvato la deliberazione contenente il testo del nuovo Regolamento comunale: “Disciplina dell’allestimento di spazi e strutture all’aperto su suolo pubblico, o privato ad uso pubblico, attrezzati per il consumo di alimenti e bevande annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione”.

La novità sostanziale del nuovo regolamento è l’individuazione di due tipologie di manufatti: i “dehors” e i “padiglioni”, le cui relative specifiche costruttive sono raccolte in uno strumento normativo organico allegato alla deliberazione, le Norme tecniche, che descrivono prescrizioni e indicazioni tecniche oltre a disciplinare le specifiche progettuali in un’ottica complessiva finalizzata a garantire la riqualificazione formale e funzionale dell’ambiente cittadino.

Nel Regolamento, i “dehors” vengono definiti come l’allestimento di spazi all’aperto attrezzati per il consumo di alimenti e bevande, annessi ad un locale pubblico, mediante un insieme di elementi posti in modo funzionale ed armonico al suolo pubblico, senza delimitazioni, anche su pedana. I “padiglioni”, invece, strutture che costituiscono un ambiente chiuso, delimitato completamente o in parte.

Le indicazioni progettuali sono contenute nelle Norme tecniche e sono il risultato del lavoro di integrazione, in un unico testo coordinato, dei contributi forniti dai diversi servizi della Città e da enti esterni, recepiti i pareri di ASL e Regione Piemonte. Vi sono elencati i criteri di progettazione e di inserimento nel contesto ambientale, storico, viabile, in attuazione delle normative di sicurezza, di edilizia e igienico-sanitarie.

Nello specifico, i ”dehors” potranno essere realizzati su tutto il territorio cittadino, nel rispetto dei parametri stabiliti dalle Norme tecniche e dalle regole di inserimento nello spazio circostante dettate dal contesto storico e paesaggistico, dalle normative e dai regolamenti vigenti, mentre i “padiglioni” potranno essere realizzati sul territorio cittadino ad esclusione delle aree e dei fronti definiti all’interno delle Norme tecniche ad esclusione della Zona Urbana Centrale Storica (ZUCS), dove saranno consentiti solo su parere favorevole della competente Soprintendenza e limitatamente ad alcuni ambiti puntualmente individuati.