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Covid-19, ancora 7 vittime e 26 contagi. In calo le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

23.347 PAZIENTI GUARITI E 1624 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 23.347 (+ 245 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2693 (+40) Alessandria, 1349 (+19 ) Asti, 805 (+1) Biella, 2228 (+24) Cuneo, 2096 (+27) Novara, 12.118 (+111) Torino, 983 (+21) Vercelli, 923 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 152 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1624 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4039

Sono 7 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4039 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 668 Alessandria, 251 Asti, 208 Biella, 392 Cuneo, 354 Novara, 1.779 Torino, 217 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.188 (+ 26 rispetto a ieri, di cui 21 asintomatici. Dei 26: 16 contatti di caso; 7 screening; 2 in RSA e 1 con inchiesta in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4041 Alessandria, 1870 Asti, 1042 Biella, 2844 Cuneo, 2765 Novara, 15.832 Torino, 1.318 Vercelli, 1122 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 93 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 22 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 363 (-34 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1793.

I tamponi diagnostici finora processati sono 384.705, di cui 211.657 risultati negativi.

Ex Embraco: sequestri di denaro, titoli e auto di lusso

Sono in corso da questa mattina da parte della Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, perquisizioni e sequestri in Piemonte e Lombardia, nei confronti della VENTURES S.r.l., società che ha acquisito il ramo d’azienda della EX EMBRACO con la cessione del sito industriale di Riva Presso Chieri (TO).

A fronte della sostanziale inattività produttiva di tale sito, le complesse indagini finora condotte dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino hanno invece consentito di ricostruite cospicui e articolati flussi di denaro, diretti anche all’estero, che hanno portato al prosciugamento delle casse societarie e al pignoramento di risorse aziendali.

Alla luce di tali risultanze, il Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Torino titolare delle indagini, Cons. Marco Gianoglio, ha depositato lo scorso 17 giugno 2020 istanza di fallimento della VENTURES S.r.l. ed ha conseguentemente ipotizzato reati di bancarotta distrattiva.

Le perquisizioni sono in corso nello stabilimento di Riva presso Chieri, nonché in provincia di Como e Monza, nei confronti di 4 titolari di cariche societarie e di 1 consulente.

Contestualmente, per impedire che il patrimonio societario possa essere spogliato di ulteriori beni, le Fiamme gialle torinesi stanno procedendo al sequestro di conti correnti, titoli e di autovetture di lusso frattanto acquistate dall’azienda.

La documentazione sequestrata, alla luce di quanto già in possesso degli operanti, sarà oggetto di mirati approfondimenti investigativi.

L’articolata indagine si incardina nelle attività eseguite dalla Guardia di Finanza per garantire la sicurezza economico-finanziaria dei cittadini e delle imprese, mediante l’aggressione a ogni forma di criminalità, al fine di contrastare gli illeciti nel settore degli investimenti e dello sviluppo imprenditoriale ed economico.

 

Tempo ancora instabile, ma arriva l’ondata di caldo afro-mediterraneo

Sono possibili anche nelle prossime ore  temporali, localmente forti sulla regione, tranne nella fascia sud-est del Piemonte, dalla Valle di Tanaro al bacino dello Scrivia.

Tempo  instabile anche venerdì , ma con precipitazioni deboli e localizzate. Il miglioramento da sabato, in modo netto  a partire da domenica, quando è previsto un deciso aumento delle temperature. A l’inizio della prossima settimana si avrà una moderata ondata di caldo estivo, con massime oltre i 30 gradi per la prevalenza di aria afro-mediterranea.

Nell’ex sede storica della Stampa un nuovo polo per tremila studenti di UniTo

Un’ampia area per la didattica rivolta a oltre 3 mila studenti e  un Museo della scienza e della tecnologia

 

L’Università di Torino presenta il nuovo Polo universitario che sorgerà nella ex sede del quotidiano La Stampa, tra via Marenco e via Correggio a Torino. Si tratta di un progetto di recupero funzionale dell’edificio che ha ospitato dal 1968 al 2012 la redazione e gli uffici dello storico quotidiano torinese.

 

Il Polo nascente ospiterà aule per la didattica per una capienza totale di 3.185 studenti e l’area espositiva e i laboratori dell’ASTUT, l’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino, parte integrante del Sistema Museale di Ateneo, che trasferirà qui la sua sede, attualmente situata presso l’ex Manifattura Tabacchi in corso Regio Parco.

 

Il nuovo Polo universitario di UniTo è un ulteriore tassello in un’area già ad alta densità universitaria con i dipartimenti di Chimica, Fisica, Farmacia e Scienze della Terra, quello di Medicina-Città della Salute e, poco più distante, quello di Biotecnologie in via Nizza.

 

In una superficie di 3.255 metri quadrati, al piano terra si troveranno cinque aule con una capienza complessiva di 1.250 posti e un punto ristoro. Al primo piano, in una superficie di 3.175 metri quadrati, saranno ospitate altre 4 aule per una capienza di 1.120 posti. Al secondo piano, in una superficie di 2.787 metri quadrati, ci saranno cinque aule per una capienza di 815 posti, oltre a un’ampia area studio. Nei due piani interrati avrà, invece, sede l’ASTUT con i laboratori di grandi e piccole apparecchiature e un’ampia area espositiva.

 

Il cronoprogramma prevede la consegna dei diversi lotti da ottobre 2020 a luglio 2021. Il piano terra a fine ottobre 2020, il piano primo a fine gennaio 2021, il secondo piano a marzo 2021, l’area ASTUT (interrati) a luglio 2021.

 

«La nascita di un nuovo Polo universitario a Torino è una buona notizia da tanti punti di vista», dichiara il Rettore di UniTo Stefano Geuna. «Il Campus di via Marenco rafforzerà il radicamento dell’Università nel tessuto urbano complessivo della città. In questo senso, il Polo nascente negli ex spazi de “La Stampa” sarà complementare a quello costituito dal complesso “Aldo Moro” e dal Campus “Luigi Einaudi”. Via Marenco risolverà, principalmente, le complessità dei corsi di laurea scientifici: Medicina, Scienze della Natura, ma anche Scienze Motorie. Per una didattica di qualità occorrono spazi adeguati, nei quali la formazione non sia soltanto occasione per il trasferimento di conoscenze e competenze, ma anche una completa esperienza da vivere. Le sedi che abbiamo in mente per UniTo non sono semplicemente aule, ma spazi di socialità, luoghi di scambio culturale e di relazione, zone per la condivisione e l’immaginazione.  

Questo nuovo spazio rappresenta un passo avanti concreto verso il progetto di Torino Città Universitaria. Trovare finalmente una collocazione di prestigio alla straordinaria collezione dell’Archivio Scientifico e Tecnologico dell’Università di Torino (ASTUT) significa restituire alla collettività un inestimabile capitale culturale, aprendo le porte di un nuovo Museo che racconti quanto l’Ateneo torinese sia stato importante per la storia della scienza e della tecnologia del nostro Paese».

 

«Il continuo aumento del numero degli studenti, 10 mila in più negli ultimi 5 anni, ha comportato la necessità reperire sul territorio nuovi spazi didattici»aggiunge Sandro Petruzzi, Direttore per l’edilizia e la logistica dell’Università di Torino. «Per far fronte a questa crescita negli ultimi anni l’Ateneo ha ampliato il proprio patrimonio edilizio avviando la creazione di nuovi poli didattici al passo con i tempi e adeguati non solo allo studio ma anche allo sviluppo delle relazioni sociali. In questa ottica il centro “Aldo Moro” (il cui progetto originario non prevedeva spazi didattici) è stato riconvertito prevalentemente all’uso universitario insediando spazi didattici, aule studio, lunch rooms e servizi agli studenti. In attesa della realizzazione del campus scientifico di Grugliasco, per ovviare alle criticità per i corsi di laurea scientifici dell’asse di via Pietro Giuria e di Medicina, dove si riscontra una frammentazione eccessiva degli spazi, nasce il progetto del Campus di via Marenco, all’interno di un edificio le cui caratteristiche architettoniche si coniugano perfettamente con le esigenze della didattica, in considerazione dei grandi spazi interni originariamente destinati ad ospitare le attività della redazione giornalistica. Il campus sarà dotato di ambienti dove alla tradizionale didattica frontale si affiancano spazi per valorizzare le competenze relazionali dello studente e stimolare la sua socializzazione. Nel campus saranno presenti aule studio, lunch rooms, luoghi informali di incontro e socializzazione. La localizzazione del campus risulta, inoltre, strategica sotto il profilo della mobilità sostenibile, in quanto baricentrica rispetto alle sedi dei Dipartimenti scientifici dell’Ateneo, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e dalla metropolitana e con i collegamenti ciclopedonali dell’asse del Po».

Coronavirus: 31 nuovi contagi, 6 vittime. Stabili le terapie intensive

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

23.102 PAZIENTI GUARITI E 1738 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 23.102 (+ 208 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2653 (+55) Alessandria, 1330 (+20) Asti, 804 (+2) Biella, 2204 (+12) Cuneo, 2069 (+50) Novara, 12.007 (+62) Torino, 962 (+4) Vercelli,922 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 151 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1738 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4032

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4032 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 664 Alessandria, 250 Asti, 208 Biella, 392 Cuneo, 353 Novara, 1.778 Torino, 217 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.162 (+ 31 rispetto a ieri, di cui 26 asintomatici. Dei 26: 12 screening, 7 in RSA, 11 contatti di caso e 1 con indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4039 Alessandria, 1869 Asti, 1042 Biella, 2837 Cuneo, 2761 Novara, 15.825 Torino, 1.317 Vercelli, 1119 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 261 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 25 (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 397 (- 51 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1868.

I tamponi diagnostici finora processati sono 380.395, di cui 209.940 risultati negativi.

Mascherine e gel igienizzante, la finanza scopre maxi truffa

Nove persone denunciate, coinvolti anche alcuni farmacisti del torinese. Sequestrati migliaia di dispositivi medici falsi; individuato il magazzino per lo stoccaggio e il confezionamento degli articoli. Decine di perquisizioni in tutta la Regione. Lo scambio della merce avveniva per strada.

È un primo bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Torino che nelle scorse ore ha smantellato quella che sembra essere una vera e propria organizzazione truffaldina che, approfittando dell’emergenza causata dal COVID 19, avrebbe commercializzato in tutta la Regione, centinaia di prodotti medici e dispositivi di protezione di dubbia provenienza e sprovvisti di qualsivoglia certificazione a tutela del acquirente.

I Finanzieri della Compagnia di Caselle Torinese, che hanno condotto le indagini coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, hanno ricostruito l’intera vicenda.

Due le figure principali, entrambi imprenditori di origine cinese ed entrambi nulla hanno a che fare con il commercio di articoli medicali. Infatti, mentre uno è un impresario nel settore tessile a Torino, l’altro si occupa di lavori edili sempre nel capoluogo sabaudo.

Erano loro gli importatori di migliaia di mascherine chirurgiche, gel igienizzanti, kit covid test diagnostici, termometri digitali (di grande richiesta oggi) saturimetri, il tutto proveniente da aziende cinesi rientranti in una sorta di black list europea. Queste società, in sostanza, arrivano sino a falsificare i certificati di affidabilità dei prodotti, in alcuni casi appropriandosi in maniera illegale di loghi e denominazioni delle autorità deputate a certificare i prodotti.

Due italiani ed un cinese, invece, erano i grossisti; toccava a loro, una volta giunti in Italia gli articoli sanitari illegali, rivenderli ad aziende compiacenti sparse un po’ in tutta la regione. Ed è in questa fase dell’indagine che entrano in ballo i farmacisti infedeli coinvolti nella vicenda. Decine le farmacie perquisite dai Finanzieri, quattro, per ora, i medici farmacisti denunciati per la frode, per aver venduto ad ignari clienti centinaia di prodotti non certificati e di dubbia provenienza, coprendo il tutto dietro un alone di assoluta affidabilità e sicurezza propria della rivendita farmaceutica.

Grottesca, in alcuni casi, la sede della “negoziazione”, (a cui hanno assistito i finanzieri di Caselle) degli articoli medici tra un farmacista e uno degli importatori della merce: i due si incontrano in Via Lanzo a Torino, dove, dopo una veloce contrattazione, iniziano una sorta di trasbordo degli articoli da “bagaglio a bagaglio”, il tutto a bordo strada e senza alcun rispetto delle più basilari norme igienico sanitarie.

Importanti i numeri dell’operazione della Guardia di Finanza di Torino: oltre 120.000 gli articoli medicali illegali cautelati oltre al magazzino, sito nei pressi di Corso Regina Margherita a Torino, location dello stoccaggio e del confezionamento della merce. Sequestrati anche conti correnti riconducibili a 2 indagati. 9 le persone indagate per la frode in commercio.

Mobili ed elettrodomestici nelle spese dei piemontesi. In calo l’acquisto di auto e telefonini

Nel  2019 i torinesi e i piemontesi hanno acquistato più mobili ed elettrodomestici, e invece meno auto e telefonini.

La spesa per beni durevoli in Piemonte è arrivata ai  6 miliardi e 68 milioni di euro in leggera flessione (-0,2%) rispetto al 2018.

I dati sono dell’Osservatorio dei Consumi Findomestic e Prometeia, sull’andamento del mercato dei beni durevoli nella regione.  Gli acquisti di vetture  nuove (+0,3%, 1 miliardo e 719 milioni) e usate (-1,3%,1 miliardo e 752 milioni di euro) hanno fatto calare l’andamento del comparto nello scorso anno. Le moto nonostante un incremento di spesa del 4,8%, incidono  poco (121 milioni di euro) nell’  influenzarne l’andamento complessivo, sostenuto però dalle vendite di mobili (+1,5% per 1,36 miliardi di euro) ed elettrodomestici (+2,4% per 325 milioni). In Piemonte lo scorso anno gli acquisti del settore tecnologico sono scesi in tutti i segmenti: -4,9% elettronica di consumo (125 milioni di euro), -4,5% information technology (147 milioni) e -2,8% (519 milioni)  telefonia.

Bomba d’acqua su Torino. E il maltempo prosegue nei prossimi giorni

Una bomba di acqua e grandine ha colpito Torino verso le 18, in particolare nella zona ovest

Non sono mancati gli allagamenti di cantine con conseguenti chiamate ai vigili del fuoco. Il traffico si è fermato per alcuni minuti in zona Lingotto.

L’Arpa, agenzia regionale per l’ambiente, preannuncia ancora due giorni di temporali prima che  le condizioni meteo tornino a essere stabili con sole e temperature quasi estive. E fino a domani almeno è ancora allerta gialla per il maltempo provocato dall’area depressionaria della Normandia.

Coronavirus, guariti in crescita. 8 vittime e 41 nuovi contagi

Torino, 17 giugno 

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

22.894 PAZIENTI GUARITI E 1826 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 22.894 (+139 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2598 (+19) Alessandria, 1310 (+18) Asti, 802 (+0) Biella,   2192 (+16) Cuneo, 2019 (+8) Novara, 11.945 (+76) Torino, 958 (+0) Vercelli, 919 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 151 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 1826 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4026

Sono 8 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4026 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 663 Alessandria, 250 Asti, 208 Biella, 392Cuneo, 350 Novara, 1.776 Torino, 217 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.131 (+41 rispetto a ieri, di cui 27 asintomatiche; delle 41: 9 contatti di caso, 17 in Rsa, 14 screening e 1 indagine in corso) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4034 Alessandria, 1867 Asti, 1042 Biella, 2834 Cuneo, 2749 Novara, 15.820 Torino, 1.315 Vercelli, 1118 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 260 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 25 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 448 (-24 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1912.

I tamponi diagnostici finora processati sono 377.165, di cui 207.334 risultati negativi.

Legge sul gioco d’azzardo, M5s e LeU contro il “far west”

Regione Piemonte: maggioranza presenta emendamento per cambiare la legge 

“E’ comparso un emendamento presentato alla chetichella dalla Giunta e che andrebbe a modificare la Legge sul Gioco d’Azzardo Patologico. Questo è un fatto gravissimo, perché la legge è in discussione in Commissione ed è stato messo lì senza dire nulla, magari pensando che nessuno se ne accorgesse.

Noi questo non lo permettiamo è una cosa veramente vergognosa. Da parte nostra ci organizzeremo, vedremo cosa fare se non ritirate questo emendamento. Questa è l’ulteriore dimostrazione della vostra incapacità di discutere e confrontarsi in Consiglio e nelle Commissioni”. E’ quanto afferma Giorgio Bertola, consigliere regionale del Piemonte del Movimento 5 Stelle durante il Consiglio Regionale, lamentando la presentazione alla Giunta da parte della maggioranza di un emendamento che chiede la modifica della legge sul gioco in Piemonte – come riporta l’Agenzia Agimeg. “Non ho nessuna traduzione per quello che avete fatto questa notte come dei ladri nel segreto delle minacce velate che ci avete fatto in Capigruppo – ha continuato Marco Grimaldi, consigliere di Liberi e Uguali -. Avete avuto la faccia tosta, dopo due ore di emendamenti ed illustrazioni di contingentare i tempi, di dirci di evitare di presentare altri emendamenti, non avendo accettato nessuna delle nostre richieste ed avendo violato il principio di rispetto che c’è tra noi. Il Consiglio Regionale avrebbe dovuto discutere della Commissione d’Inchiesta sul Covid, siete riusciti a prenderci in giro per due settimane e a richiamare in Aula un Omnibus che doveva parlare delle norme collegate alla finanziaria ed invece avete messo leggi e modifiche che solo nell’ultima legislatura abbiamo impiegato 4 anni per riformare. Non contenti dei 3.000 emendamenti presentati negli orari stabiliti, questa notte a firma della Giunta avete messo sul tavolo la modifica delle norme sul gioco d’azzardo. Volete il Far West sia nella caccia che nel gioco d’azzardo? In una norma legata alla finanziaria volete estendere le norme sulla caccia e il gioco d’azzardo, ritornando al Far West di prima. Noi ve lo impediremo. Spero che la maggioranza ritiri l’emendamento fatto questa notte. Dovete smetterla di ricattarci”.

cdn/AGIMEG