PRIMA PAGINA- Pagina 523

Una sartoria popolare per aiutare le donne vulnerabili in Barriera

Il progetto In-Tessere, protagonista di una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, coinvolge un gruppo di donne in difficoltà della Barriera Milano, uno dei quartieri più a rischio della periferia torinese.

Il verbo “cucire” può essere inteso in molti modi: come un atto meccanico, certo, ma anche come un’azione creativa, capace di dar vita a qualcosa di nuovo, mettendo insieme elementi che prima erano separati tra loro.

Proprio con l’intento di “cucire”, nel senso più ampio del termine, è nato il progetto In-Tessere, una sartoria popolare nel cuore della Barriera Milano, uno dei quartieri più difficili della periferia torinese. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Abele Onlus e protagonista di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, coinvolge le donne più vulnerabili del quartiere, offrendo loro una possibilità di riscatto attraverso la formazione e il lavoro.

Il progetto, che è sostenuto anche dalla Città di Torino nell’ambito del Pon Metro 2014-2020 dalla Fondazione Enrico Eandi, prevede due fasi distinte; nella prima, verrà avviata una scuola di cucito gratuita, grazie alla collaborazione con esperti e sarti professionisti e le donne potranno anche partecipare a workshop di formazione sul tema dell’imprenditorialità femminile, in modo da riuscire a mettere in pratica più facilmente le conoscenze acquisite durante le lezioni. La seconda fase coinciderà invece con l’apertura della sartoria popolare, dove le donne protagoniste del progetto potranno effettivamente lavorare e dove gli altri abitanti del quartiere potranno recarsi per usufruire dei macchinari. In-Tessere, infatti, non vuole essere solo un luogo di lavoro, ma un punto di aggregazione per un quartiere a rischio, in cui si possono cucire vestiti e accessori e anche nuovi legami tra persone, traducendo in realtà concetti fondamentali quali accoglienza e condivisione.

Alla campagna,lanciata su Produzioni dal Basso poche settimane fa, manca davvero pochissimo per raggiungere l’obiettivo economico di 5.000 euro. Il crowdfunding permetterà di contribuire alla nascita della sartoria popolare (che attualmente è solo una piccola sala cucito dove si utilizzano materiali di riuso): i fondi raccolti, infatti, saranno destinati all’acquisto delle stoffe e delle macchine da cucire, ai compensi per gli insegnanti e all’adeguamento degli spazi. Chi sceglierà di effettuare una donazione a favore di In-Tessere, inoltre, riceverà ricompense speciali, come il corso di cucito base o il workshop di cucito corredato a una visita del Museo del Tessile di Chieri.

Per maggiori informazioni:

https://www.produzionidalbasso.com/project/in-tessere-sartoria-popolare-nella-periferia-di-torino/

Casellati a Torino: “Piemonte scrigno di cultura e impresa”

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel corso della sua visita istituzionale in Piemonte, ha incontrato questa mattina a Torino, a  Palazzo Madama il presidente della Regione Alberto Cirio e la sindaca Chiara Appendino.

“Il Piemonte è una terra che guarda all’Italia migliore. Questa mia visita – ha detto – è un omaggio a questa terra, che non è solo uno scrigno di storia e cultura ma anche di imprenditoria: aziende piccole, medie e grandi  che sono il biglietto da visita dell’Italia nel mondo, che sanno coniugare il fare tipico dell’impresa anche alla solidarietà, perché ci sono realtà di carattere sociale molto molto importanti”.

 

(la foto di Palazzo Madama è di Mario Alesina)

Deboli aspettative per le imprese piemontesi

Il  clima di fiducia tra le imprese piemontesi è debole e si ripresenta la  dicotomia tra manifatturiero, con  previsioni  più negative (anche se non si profila una recessione)  e terziario, invece  più ottimista. I dati sono dell’indagine congiunturale trimestrale a cura di Confindustria Piemonte. Nel comparto  manifatturiero le aspettative su produzione, ordini ed export rimangono  lievemente sfavorevoli, con un  tasso di utilizzo degli impianti  al 75%, livello elevato, e il ricorso alla cassa integrazione in crescita  ma contenuto. Sono stabili gli investimenti, previsti da un quarto delle aziende e le previsioni sull’occupazione. In sofferenza  tessile, automotive, metallurgia ed edilizia. Positive le  prospettive per alimentare, gioielli, giocattoli. Tra le province vanno bene  Cuneo, Alessandria, Novara e  il Canavese. Permangono le  difficoltà a Torino, Vercelli, Verbania e Biella.

Portici divini, si vendemmia in città

Inaugurazione venerdì 11 ottobre – Palazzo Birago ore 17

 

Dalle 19,00 festa aperta al pubblico e nel cortile di Palazzo Birago si potrà visitare la VIGNA A PALAZZO

 

 

 

Portici Divini per questa edizione precede la Vendemmia a Torino per narrare i grandi vini del territorio: 10 giorni di eventi e degustazioni, di connubi tra ristoranti, pasticcerie, negozi del centro e produttori di vino; occasioni per incontrare chi lavora la terra e le vigne e discutere di arte e di vino, assaggiando e imparando ad amare i profumi e i sapori della nostra terra.

 

Venerdì 11 ottobre a Palazzo Birago si inaugurerà, in seno a Vendemmia a Torino, la terza edizione di Portici Divini. Verrà presentata la VIGNA A PALAZZO, un progetto e allestimento realizzati, nel cortile del palazzo juvarriano, in occasione di Flor Autunno 2019.  Il pubblico potrà camminare e fermarsi tra i filari di questa vigna cittadina, respirando tutta la magia che l’atmosfera di una vendemmia riesce a creare. Saranno sistemati 100 metri di piante secondo il tradizionale disegno geometrico che caratterizza il paesaggio del vino.

L’ingresso della Vigna a Palazzo è libero, negli orari: 12-13 ottobre 10-20/14-18 ottobre 9-17/19-20 ottobre 15-18.

 

Sempre Venerdì 11 ottobre, a partire dalle 19,  Portici Divini aprirà le porte di palazzo Birago al pubblico con una grande festa per degustare i vini della selezione “Torino DOC”, in purezza o miscelati da barman professionisti e proposti in cocktail d’eccezione e abbinati a prodotti gastronomici promossi dai Maestri del Gusto della provincia di Torino. Sono previste due fasce d’ingresso: dalle 19 (18€ per l’ingresso comprensivo di: cocktail di benvenuto, due calice di vino tra i vini Torino DOC e la proposta food dei Maestri del Gusto di Torino e provincia) e dalle 21 (10€ per l’ingresso comprensivo di: due calici di vino tra i vini Torino DOC o un cocktail a base vino miscelato dai migliori barman del territorio) previa iscrizione on line su event.torinowineweek.it/porticidivini/.

Nella Ztl centrale si viaggerà a 30 km l’ora

Tra circa un mese nella ztl centrale di Torino potrebbe entrare in vigore il limite dei 30 Km orari. Lo ha annunciato l’assessora comunale ai Trasporti Maria Lapietra nella commissione sulle  linee guida per la micromobilità in sharing di  bici e monopattini elettrici. “Quando sarà realizzata e posizionata la cartellonistica si potrà partire con la Ztl 30 – ha detto – e penso che tra un mese riusciremo a partire”. A proposito del nuovo progetto di Torino Centro Aperto, il futuro  modello di Ztl, non è stata definita una data precisa per il suo inizio. “Tutto è definito per  partire a gennaio 2020. A fine novembre ci sarà  una commissione per fare il punto”, ha spiegato Lapietra.

Il Comune regolamenta l’uso dei monopattini

Su proposta dell’assessora Maria Lapietra, la Giunta Comunale ha fissato le linee guida per l’esercizio dei servizi free floating che prevedono l’utilizzo di biciclette, a pedalata assistita e non, scooter e altri veicoli innovativi a propulsione elettrica. Sono infatti sempre più numerosi i monopattini e mezzi  similari che attraversano la città.

Oltre a regolare la sosta dei mezzi (in affitto o di proprietà), dettando direttive tese a impedirne l’abbandono selvaggio e per disciplinarne il recupero, il documento prevede la creazione di un Tavolo di lavoro con gli operatori interessati alla gestione dei servizi di mobilità in sharing.

“Potremo così monitorare il servizio complessivo, valutare e concordare azioni volte al suo miglioramento e far fronte a eventuali criticità – spiega l’assessora Lapietra – . In un secondo ‘Tavolo’ – prosegue Lapietra – verranno analizzati i dati sulla circolazione dei dispositivi di micromobilità per i quali abbiamo aderito alla sperimentazione promossa dal Ministero dei Trasporti”.

L’esame dei dati forniti servirà anche per disporre la riduzione o l’aumento del numero dei mezzi massimo stabilito per la composizione delle flotte degli operatori di micromobilità in sharing, inizialmente fissato in 500 unità. Non è invece prevista alcuna limitazione per biciclette tradizionali, a pedalata assistita e scooter.

Nelle piazze San Carlo, Castello, Vittorio Veneto, Carlo Alberto, Carignano e Palazzo di Città la sosta, che nel resto della città dovrà comunque sempre rispettare le norme del codice della strada, sarà consentita solo nelle aree destinate a parcheggio di cicli e motocicli delimitate da apposita segnaletica, laddove esistenti.

Per garantire la rimozione dei mezzi posteggiati irregolarmente o abbandonati, i singoli operatori dovranno predisporre un servizio di call center, pronto intervento e controllo dei dispositivi, attivo 365 giorni l’anno e sull’intero arco della giornata, con personale pronto a rimuoverli o spostarli entro 24 ore dalla segnalazione.

A copertura degli eventuali costi di recupero dei mezzi abbandonati in caso di sospensione e abbandono dell’attività, ogni operatore dovrà poi produrre una fidejussione di 10 euro, nel caso di biciclette tradizionali, bicilette a pedalata assistita, monopattini e segway, e 20 euro, nel caso di scooter, per il numero di mezzi utilizzati.

Tra gli adempimenti previsti per i futuri gestori dello sharing cittadino anche la sottoscrizione di una polizza con massimali di copertura pari almeno a 5 milioni di euro per responsabilità civile verso terzi, includente la copertura dei danni alle strutture e agli utilizzatori del servizio e una seconda, sempre di 5 milioni di euro, per la responsabilità civile personale del conducente.

I servizi in condivisione dovranno, non appena possibile, essere integrati all’interno della piattaforma MaaS (Mobility as a Service), attualmente in fase di sperimentazione a Torino. All’atto dell’adesione ogni operatore metterà a disposizione degli utenti per l’utilizzo del proprio sharing una somma di 5 euro annui moltiplicata per il numero dei mezzi che compongono la flotta.

L’ avviso per l’individuazione degli operatori interessati sarà pubblicato a breve: per le biciclette tradizionali, quelle a pedalata assistita e gli scooter a flusso libero , avrà una durata di 5 anni rinnovabili, mentre per i monopattini e i segway si chiuderà invece il 27 luglio 2021, termine del periodo di circolazione sperimentale.

Estorsione alla sindaca, chiusa indagine sul portavoce

Indagine chiusa: si tratterebbe di una estorsione  ai danni della sindaca  Chiara Appendino. Così secondo la Procura di Torino a proposito del filone di indagine sul giornalista  Luca Pasquaretta, ex portavoce della prima cittadina. I magistrati ritengono che Pasquaretta avrebbe minacciato di svelare particolari su vicende giudiziarie che riguardavano la sindaca, al fine di ottenere un posto di lavoro dopo la revoca del suo incarico di portavoce a Palazzo Civico. Pasquaretta fu successivamente collaboratore di Laura Castelli, allora sottosegretario  all’Economia. Appendino e Castelli sono considerate “persone offese”.

Tutti assolti al processo per le morti da amianto all’Olivetti

Nè colpevoli nè risarcimenti al  processo in Cassazione per la morte di dodici lavoratori dell’Olivetti di Ivrea che avevano  respirato amianto  nella produzione di macchine da scrivere e calcolatrici nel periodo compreso tra il 1966 e il 1999, negli stabilimenti del Canavese. I supremi giudici della Quarta sezione penale hanno respinto il ricorso della Procura generale di Torino contro i proscioglimenti di 13 top manager imputati, decisi in appello il 18 aprile 2018 dopo le condanne in primo grado, tra i quali Carlo e Franco De Benedetti e l’ex ministro Corrado Passera. I lavoratori morirono dopo anni di convivenza con malattie polmonari.

Arrestati i topi d’alloggio armati di coltelli e bastoni

Dalle prime ore del mattino di mercoledì 9 ottobre, i carabinieri stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare del Gip del Tribunale di Torino, su richiesta della Procura della Repubblica, per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti in abitazione, ricettazione, porto illegale di armi e strumenti atti ad offendere nei confronti di una decina di persone, italiani ed albanesi. I componenti del gruppo criminale, armati di coltelli e bastoni, dopo aver rotto le porte d’ingresso o le tapparelle, saccheggiavano ville ed abitazioni isolate, sorprendendo nel sonno talvolta gli occupanti, depredando qualunque cosa trovassero in casa (orologi, oro, contanti, capi d’abbigliamento, autovetture). Sono 17 gli episodi contestati avvenuti nella Città Metropolitana di Torino, nelle province di Biella, Novara e Perugia.

TUTTI I PARTICOLARI

Armati di coltelli e bastoni, dopo aver rotto le tapparelle o le porte di ingresso, saccheggiavano le ville o le abitazioni isolate, spesso con le persone che dormivano in casa. Individuata una banda criminale pericolosa e senza scrupoli che durante i furti prendeva di tutto, orologi, oro, contanti, capi d’abbigliamento, un’autovettura, elettrodomestici e armi legalmente detenuti dai proprietari, per un valore di oltre 180mila euro. 17, di cui tre tentati, i colpi contestati al gruppo e commessi in provincia di Torino, Biella, Novara e Perugia.
Questa mattina, in Torino e provincia, i carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno eseguito  8 ordinanze di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino – su richiesta della relativa Procura – nei confronti di __ 7 indagati, di cui 6 di nazionalità albanese e 1 di nazionalità italiana, per associazione a delinquere aggravata finalizzata alla commissione di furti in abitazione; ricettazione; detenzione e porto illegale di armi  e strumenti atti ad offendere.
Sono riconducibili al gruppo criminale, ma con ruoli differenti, altre 11 persone, tra ricettatori e ladri arruolati occasionalmente per i singoli furti. In particolare, 9 persone sono state denunciate a piede libero e 2 sottoposte alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.
In caso di necessità, il gruppo storico “reclutava” altre persone di fiducia per commettere i furti con loro o per riciclare la merce rubata.
Modus operandi
Agivano di notte, armati di coltelli e bastoni, e sceglievano ville o abitazioni isolate. La squadra era composta di 3 al massino quattro persone. Al momento, agli indagati sono stati addebitati 14 furti in abitazione e di 3 tentati nei comuni di Torino, Chieri (To), Sangano (To), Cuorgnè (To), Valperga (To), Colleretto Giacosa (To), San Giorgio Canavese (To), Castellamonte (To), Bibiana (To), Arona (No), Biella, Mottalciata (Bi) e Perugia, che hanno fruttato 180.000 euro circa (denaro contante, orologi di pregio, armi comuni da sparo, un’automobile, elettrodomestici e abbigliamento).
Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno sequestrato a uno degli indagati mezzo chilo di monili oro che potrebbe essere il bottino di decine di furti.

Operazioni antiusura”Criminal Consulting” e “Pugno di Ferro”, numerosi arresti

È in corso dalle prime ore della mattina una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, per l´esecuzione di numerose misure cautelari in carcere. Le misure si inseriscono nell´ambito di due operazioni, denominate “Criminal Consulting” e “Pugno di Ferro”,  riferite a due distinte organizzazioni criminali dedite all’attività di usura e estorsione. I dettagli dell´operazione saranno esposti nella conferenza stampa che si terrà alle ore 11.30 presso Procura della Repubblica di Torino, alla presenza del Sostituto Procuratore dott.ssa Anna Maria Loreto e del Direttore della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Sato, Dirigente Generale, dott. Francesco Messina.