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Scuola e lavoro: per ragazzi e famiglie “Obiettivo Orientamento”

Con un investimento di 6,5 milioni di euro, partono sui territori le nuove attività di Obiettivo Orientamento Piemonte per il triennio 2019-2021: una rete di 130 sportelli e un sistema coordinato di azioni e servizi per ragazzi, scuole e famiglie

Una rete di oltre 130 sportelli di orientamento in Piemonte e un sistema coordinato di azioni e servizi per ragazzi, scuole e famiglie: la Regione Piemonte dà il via alle nuove attività di orientamento, progettate per il triennio 2019-2022 e finanziate dal Fondo Sociale Europeo, con un investimento di 6,5 milioni di euro. Obiettivi principali del sistema regionale, pensato per sostenere i ragazzi tra gli 11 e i 22 anni nella scelta consapevole dei percorsi più adatti, nei vari cicli di studio e nelle prime fasi della vita professionale, sono il coinvolgimento delle fasce scolastiche più precoci, il supporto per i casi di insuccesso o dispersione scolastica, il coinvolgimento dei genitori, la formazione degli orientatori, il raccordo con il mondo delle imprese e dei professionisti.

«Obiettivo Orientamento Piemonte si consolida e si rafforza su tutti i territori – spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino – garantendo interventi capillari e concertati: il sistema degli sportelli, infatti, copre l’intera regione, grazie a raggruppamenti territoriali di enti accreditati, che operano in chiave di coprogettazione con scuole, università, servizi per il lavoro, ma anche con istituzioni, organizzazioni datoriali, fondazioni e associazioni».

«Riteniamo l’orientamento una delle politiche attive più efficaci e da sostenere – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Per combattere la cosiddetta fuga di cervelli serve offrire ai giovani, già a partire dalle fasce d’età più basse, tutti gli strumenti e le informazioni che li aiutino a fare la scelta giusta per il proprio futuro. Non c’è nulla di male nell’andare a studiare o lavorare all’estero, a patto però che questa sia una scelta e non una necessità. Ecco perché l’orientamento diventa non solo importante, ma fondamentale per consentire ai ragazzi di costruire il loro futuro in Piemonte».

Punti di orientamento per disoccupati più giovani sono attivi anche nei Centri per l’impiego. Nel Torinese, le attività sono gestite dai Centri per l’impiego della Città Metropolitana di Torino. Tra le novità della nuova programmazione, il coinvolgimento delle scuole secondarie di primo e secondo grado che potranno attivare punti di accesso e consulenza orientativa, seminari informativi per genitori sull’offerta di istruzione e formazione, oltre alla creazioni di equipe territoriali di riferimento per i territori.

Consulta l’elenco degli Sportelli regionali di orientamento

Le attività degli sportelli di orientamento
In tutta la rete di sportelli, orientatori specializzati offrono una serie di servizi gratuiti e organizzano diverse attività individuali o laboratori in classe. In particolare, gli sportelli si occupano di:

  • educazione alla scelta attraverso colloqui di informazione orientativa e definizione dei singoli fabbisogni;
  • riprogettazione della carriera scolastica e/o lavorativa attraverso un tutoraggio individuale, per studenti che hanno necessità di riprogettare un percorso, di rimotivarsi e di rientrare in istruzione/formazione;
  • sviluppo di competenze orientative con attività utili a maturare la consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza e confrontarli con le esigenze dettate dalle evoluzioni del mercato del lavoro e le proprie attitudini/i propri interessi;
  • orientamento alla professionalità attraverso incontri rivolti a gruppi di studenti per orientarli verso il mondo del lavoro, anche grazie a testimonianze qualificate su percorsi professionali ed esperienze di autoimprenditorialità.

I numeri
Sono stati più di 130 mila, nel periodo 2016-2019, gli adolescenti ed i giovani coinvolti nelle attività di orientamento del sistema regionale, oltre 400 le scuole coinvolte, 400 gli orientatori in rete. Per il triennio 2019/2022 i numeri sono destinati a crescere visto il consolidarsi della rete operativa, delle azioni di animazione territoriale a cui si aggiunge il coinvolgimento di genitori e dei ragazzi fin dal 1° anno della secondaria di 1° grado.

Eventi e strumenti
Obiettivo Orientamento Piemonte è presente con postazioni informative dedicate e seminari per le famiglie nei Saloni di orientamento e nelle manifestazioni organizzate sui territori, in cui vengono presentati anche gli strumenti di orientamento realizzati dalla Regione Piemonte, come le Guide di orientamento dopo il primo ciclo e dopo il secondo ciclo di studi. Il palinsesto, gli strumenti, i referenti regionali dell’iniziativa e tutti gli approfondimenti sulle pagine del sito istituzionale dedicate all’orientamento.

Dalla Cina alla scoperta di Torino

Oltre 100 operatori in arrivo venerdì 15 novembre

Prosegue la promozione di Torino sul mercato cinese, il primo mercato turistico al mondo. A tal fine Turismo Torino e Provincia sta partecipando, giovedì 14 novembre, al workshop “China Visitors Summit” presso l’Hotel Sheraton di Milano Malpensa. Trattasi di una due giorni di incontri BtoB tra oltre 130 operatori del turismo cinese e più di 100 operatori turistici internazionali provenienti da 26 differenti Paesi con oltre 7000 appuntamenti. Presente anche il Torino Outlet Village e Allegroitalia Hotel & Condo, gruppo alberghiero con 15 strutture su scala nazionale fra cui l’albergo 5 Stelle Lusso Torino Golden Palace.

A seguito del workshop oltre 100 tour operator cinesi giungeranno a Torino, venerdì 15 novembre, per scoprire la città.

In Italia l’anno scorso ci sono stati circa 2,1 milioni di cinesi – sottolinea Daniela Broglio, Direttore di Turismo Torino e Provincia – confermando l’Italia tra le prime destinazioni europee per gli arrivi cinesi. Non potevamo quindi perdere l’occasione di portare sul nostro territorio gli operatori cinesi presenti al workshop in collaborazione con il Torino Outlet Village; crediamo sia fondamentale far breccia sul mercato cinese al fine di essere programmati nei loro cataloghi essendo Torino una destinazione molto attrattiva oltre che ideale per scambi culturali e sociali”.

Venerdì 15 novembre alle ore 10 la delegazione sarà accolta al Torino Outlet Village di Settimo Torinese per una mattinata di shopping.

Come sottolinea Luca Frigeri, Direttore di Torino Outlet Village: “Torino Outlet Village si è dimostrato da sempre un grande sostenitore del proprio territorio, della cultura e dei talenti intraprendendo partnership con enti ed associazioni locali. Ci teniamo a ringraziare Turismo Torino e Provincia per questa grandissima opportunità. Il mercato orientale rappresenta una fetta importante del nostro business. Studiamo e sviluppiamo servizi ad hoc per i nostri ospiti cinesi ed è per noi un grandissimo onore poter accogliere, grazie a questa partnership con Turismo Torino e Provincia, la delegazione di tour operator cinesi in visita nel nostro capoluogo.”

A seguire è prevista la presentazione della destinazione a cura di Turismo Torino e Provincia e dei due partner, Torino Outlet Village e Hotel Golden Palace, presso il Museo Nazionale del Risorgimento, con pranzo. Il pomeriggio è dedicato alla scoperta del centro storico cittadino con cena conclusiva all’hotel Golden Palace.

 

(Foto Alessio Maffeis)

Arriva il Generale Inverno e il Comune aiuta le persone in difficoltà

Potenziare i servizi di accoglienza per le persone senza dimora durante i mesi più freddi dell’anno e, non solo nella stagione invernale, aumentare la capacità di risposta alle necessità dei cittadini più fragili economicamente e socialmente. E offrire opportunità per intraprendere percorsi di reinclusione sociale, di uscita dalla condizione di marginalità e di riconquista di autonomia abitativa ed economica. Sono questi gli obiettivi principali del Piano di inclusione sociale approvato dalla Giunta Comunale.

La delibera presentata  dalla Vice Sindaca Sonia Schellino autorizza l’accordo di collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e gli enti del Terzo Settore per dare corso al programma rivolto ai cittadini in condizioni di marginalità estrema.  Il medesimo documento si estende, inoltre, alle iniziative che riguardano l’emergenza abitativa e sociale dei migranti che hanno lasciato le palazzine dell’area ex Moi e ai percorsi di accompagnamento all’autonomia e all’inclusione di minoranze etniche.

“Pensiamo che la coprogettazione pubblica-privata del piano di accoglienza – sottolinea Schellino – sia un modo integrato e innovativo per rispondere ai bisogni primari delle persone che vivono in strada e che, proprio quando le temperature si avvicinano o scendono sotto lo zero ne hanno più necessità, così come lo è altrettanto offrire loro la possibilità di seguire percorsi di reinclusione e di avvicinamento ai servizi sociali e sanitari”.

Ai cittadini senza dimora ospiti nei dormitori o,avvicinati in strada, saranno offerte soluzioni abitative temporanee che favoriscano spazi di autogestione. Sarà potenziata l’attività delle Unità di strada che hanno il compito di monitorare e intercettare tempestivamente le nuove situazioni di fragilità e di favorirne percorsi individuali di cura einclusione, seguiti con il Servizio adulti in difficoltà del Comune.

Sarà aumentata la disponibilità di accoglienza notturna per le persone senza dimora e in condizioni di elevata fragilità sociale. Grazie all’impegno congiunto del servizio pubblico, del privato sociale e della diocesi saranno messi a disposizione 800 posti fino ad aprile. Inoltre, anche quest’anno, verrà assicurato l’allestimento del sito temporaneo umanitario di piazza D’Armi gestito dalla Croce Rossa Italiana.

In caso dieccezionali condizioni di maltempo è previsto l’allestimento – in collaborazione con i Servizi della Protezione Civile della Città – di un ulteriore sito di accoglienza notturna.

E’ poi previsto il rafforzamento delle attività svolte in strada per i senza dimora. Diventeranno,infatti due gli equipaggi di Boa Mobile, il servizio itinerante notturno, che contatta,monitora e offre assistenza. La Città  inoltre ha messo in campo soluzioni di accoglienza abitativa temporanea e di accompagnamento all’inclusione sociale di medio lungo periodo, e comunque della durata di almeno un anno, rivolti ad almeno 50 persone e/o famiglie in condizioni di emergenza abitativa tra cui i migranti dell’ex MOI, nell’ambito dell’iniziativa “Migrazione, Opportunità e Inclusione” prevista dal protocollo d’intesa tra la Città di Torino, la Prefettura di Torino, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, la Compagnia di San Paolo e la Diocesi di Torino.

Marijuana di Natale: la polizia intercetta 72 chili di droga per le festività

PRESO IL CARICO NATALIZIO

Un po’ come accade alle grandi catene di distribuzione, anche il mercato della droga ha le stesse esigenze: riempire i magazzini in vista delle feste natalizie. E’ questo che ha dichiarato BALLESHA Saimir, un albanese dell’ 87, agli agenti del commissariato Mirafiori quando hanno trovato, all’interno del suo box, 7 borsoni carichi di Marijuana. Un colpo grosso, oltre 71 Kg: “Era un carico che serviva per le richieste di Natale, io dovevo solo custodirlo per conto di altri”. Agli investigatori servirà chiarire meglio il suo ruolo, che al momento non sembra chiaro. In effetti, i borsoni trovati sono 7, ciascuno da 30 chili circa, quindi il carico originariamente custodito doveva essere di oltre 200 chili. Probabilmente la maggior parte era già stata smerciata. Un lavoro non proprio da “novellino” se si pensa che, venduta all’ingrosso, la roba avrebbe fruttato circa 900.000 euro. Se poi si pensa al dettaglio, la cifra ammonta a milioni di euro.

L’operazione nasce da un’attività ordinaria di pattugliamento in borghese davanti a un bar (zona Mirafiori) ove spesso si ritrovano persone pregiudicate, anche per motivi di “affari”. Gli agenti notano un personaggio visto in altre occasioni, parla con vari conoscenti, ma lo fa con circospezione. Poi si allontana frettolosamente in auto. I poliziotti decidono di pedinarlo e la prima sosta è un box in via Arnaldo da Brescia. Il BALLESHA viene visto scendere dall’auto e posare una borsa semirigida (da supermercato) all’interno del box. A quel punto i poliziotti decidono di intervenire, sospettando potesse trattarsi di droga: il box auto viene aperto e perquisito, il carico “natalizio” sequestrato e il soggetto arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

 

Le spiegazioni fornite dall’albanese, incensurato, non convincono gli inquirenti: sostiene di essere stato in difficoltà economiche e di aver chiesto aiuto a dei connazionali del “giro”: “ero disperato, pronto anche a correre molti rischi pur di mettere qualche soldo da parte”. Giura che fosse la prima volta in vita sua. Il suo ruolo, invece, sembra di essere di un certo spessore. Le indagini proseguono, e molti dati verranno forniti alla sezione narcotici della Squadra Mobile per possibili ulteriori sviluppi. Per adesso resta la soddisfazione degli agenti del commissariato Mirafiori per aver tolto, dal “mercato delle feste”, oltre 71 chili di droga.

Malasosta: in aumento chi non paga il ticket e si ferma in doppia fila

Automobilisti  torinesi  sempre più indisciplinati nei parcheggi: aumentano i casi di  chi si ferma in doppia fila o non paga la sosta e di chi non rispetta le strisce dei posteggi. I dati sono quelli ufficiali della Città di Torino in occasione del 228° anniversario della Polizia municipale. Da inizio anno fino  al 30 settembre  sono state 183.723  le sanzioni per ‘malasosta’, e  di queste  107.757 elevate dagli ausiliari Gtt. Nello stesso periodo, l’anno prima le sanzioni per le soste erano state 144.680. In tutto, nei primi 9 mesi 2019 sono state rilevate  455.655 violazioni del codice della strada  di cui 271.932 per utilizzo del cellulare alla guida, mancato rispetto della Ztl o dell’uso delle cinture di sicurezza. Crescono inoltre le sanzioni per eccesso di velocità: nel 2018 erano state 67.723, nel 2019 sono 73.057. Fortunatamente diminuiscono  gli incidenti stradali.

Niente di personale. Caos dipendenti a Palazzo Civico

Incredibile ma vero. Il municipio di Torino non sa quanti dipendenti ha. Soprattutto non sa cosa
fanno  e non sa cosa potrebbero fare. Concretamente non esiste una pianta organica del
personale ed una relativa organizzazione del lavoro.

Centinaia di dipendenti pubblici con quota
cento andranno in pensione con legge Fornero e annessi. Risultato pratico, aumento del caos.
Caos organizzativo che si è sedimentato nel tempo tra leggi nazionali, normative vigenti che si
contraddicono e  totale mancanza di direzione aziendale interna. Dai tempi
di Vaciago ( direttore generale) e Quirico ( ingegnere capo) non esiste più una vera e propria
cabina di regia. Forse  ha pagato delle colpe Giuseppe Ferrari, per tutti Beppe, vice direttore
a vita. E’ stato declassato con la sola delega alle risorse umane. Dopo la defenestrazione di
Giordana era lui l’ astro nascente delle politiche sul personale in Municipio. Poi  forse l’ inciampo dovuto all’ indagine su Pasquaretta, dopo sette ore di interrogatorio e relative
dichiarazioni spontanee. Effettivamente qualcosa l’ex portavoce della Sindachessa l’ avrà detto. Beppe Ferrari
eterno secondo. Dopo aver “servito” Castellani e Chiamparino sperava nella nomina da parte di
Fassino che gli ha preferito altri. Nella passata Giunta fungeva da coordinatore Beppe Borgogno,
capo di gabinetto del Sindaco e a suo tempo assessore al personale.
Oramai i pochi dirigenti apicali sono prossimi alla pensione. Giusto per non farsi mancare nulla
Torino è ancora in amministrazione controllata. Vitali le nuove 200 assunzione con concorsi. Ma
tutto è bloccato. All’ inizio erano solo previste figure amministrative. Comprensibilmente l’ associazione
sindacale dei tecnici si è lamentata. Per capirci gli operativi come geometri architetti od
ingegneri. Storicamente e quantitativamente ridotti sul totale, indispensabili per i servizi ai
cittadini.
L’informatica ha imposto una nuova organizzazione del lavoro anche in Comune. Difficile
orientarsi in questa matassa. Impossibile concretizzare in assenza  di
pianta organica e così si  brancola nel buio. Quindi  alti funzionari interpellati dai sindacati
rispondono: noi arriviamo fino ad un certo punto. Per le scelte politiche rivolgetevi ai politici.
Armati di pazienza si rivolgono ai politici e che gli rispondono: siamo assolutamente con voi
lavoratori ma francamente non conosciamo la situazione  e dunque non sappiamo che cosa fare. La matassa
si arena nelle nebulose delle stanze segrete della Sindachessa.
Chissà se l’ avessero avvisata prima di cosa comportava fare, lei che cosa avrebbe
scelto di fare.
Si dice che Sergio Chiamparino, per invogliare Piero Fassino ad accettare la candidatura
a Sindaco, avesse edulcorato le reali condizioni economiche. Il Lungo scelse in continuità l’
assessore al bilancio Gian Luigi Passoni bravo, competente e soprattutto conoscitore della
macchina comunale. Chiaretta, viceversa, sempre un po’ Naif: dilettanti allo sbaraglio.
Ora sindacati dei tecnici minacciano scioperi. Legittimo, ma ho paura sia inefficace per la mancanza
di interlocutori. Ovviamente la Sindachessa è gentilissima negli incontri con i sindacati, ma di fatto
non sa cosa fare.
Non sa cosa fare perché tirata per la giacchetta da più parti. Parti il più delle volte in contrasto
tra loro. Poche risorse, poche assunzioni e molti posti da coprire. Se ci fosse stata una pianta
organica il suo compito sarebbe stato facilitato. Ma non c’ è , almeno per ora e, presumo non
ci sarà . Chiara Appendino, su tutte le cose naviga a vista. Del resto non potrebbe farne a meno.
I non fatti, i non risultati lo stanno ( purtroppo ) a testimoniare. Lo dimostra ultimamente l’ accordo – non
accordo con gli antagonisti della cavallerizza. Prefetto e Lei hanno urlato ai quattro
venti vittoria per per l’accordo stipulato. Montanari ( ex vicesindaco)  sorridente
e sornione : “visto che ci sono riuscito?”. Con il piccolo dettaglio che non è vero. Parte degli
antagonisti tiene duro e non sgombera. Che ci stanno a fare le forze dell ordine?
Un patrimonio dell’ Umanità in balia di quattro “artisti” quando va bene e delinquentelli per il resto.

Tali e legittimati proprio dalle
trattative incoraggiate e volute da Chiaretta che dovrebbe risolvere il problema  del
personale del Municipio da Lei non amministrato. La vedo dura. La vedo durissima.

Patrizio Tosetto

La prima neve porta l’inverno

Su Torino e Piemonte prime nevicate giovedì 14 novembre.  La perturbazione in arrivo porterà piogge diffuse e intense, come prevede Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale e un po’ di  neve a 400-500 metri sulle pianure torinesi, Cuneese e Astigiano, a 600-800 metri altrove, con minime a 8 gradi alla quota di 2000 metri. Condizioni meteo  variabili fino a venerdì con piogge  alternate a parziali schiarite nelle ore centrali della giornata e quota neve a 700-800 metri.

Giovane piemontese dona midollo e salva paziente in Inghilterra

 L’inglese affetto da un grave tumore del sangue

 

500 donazioni di Cellule Staminali Emopoietiche da donatore anonimo in Piemonte

 

Pochi giorni fa, un giovane residente in Piemonte, con un atto di grande altruismo e gratuita solidarietà, ha offerto una concreta speranza di guarigione ad un paziente inglese affetto da una grave patologia tumorale del sangue, donando le cellule staminali emopoietiche del midollo osseo (CSE).   Mario (il nome è di fantasia) è risultato l’unico compatibile tra oltre 37 milioni di donatori iscritti nei Registri Internazionali che si rendono disponibili a donare le loro cellule ad un paziente che non conoscono e di cui probabilmente non sapranno mai nulla.

 

Il prelievo coincide con il raggiungimento del considerevole traguardo di 500 donazioni di CSE a scopo di trapianto per pazienti italiani ed esteri, eseguite in Piemonte in 30 anni di attività. L’internazionalità è uno degli elementi di spicco e di forza di questo programma di medicina globale, che consente di realizzare un processo così complesso ed articolato come il trapianto, con donatore e ricevente che vivono anche in Continenti diversi.

Così, nel 32% delle donazioni avvenute nei Centri Prelievo CSE della Città della Salute di Torino (CSS) – e degli ospedali di Cuneo ed Alessandria – le cellule donate hanno raggiunto il paziente al di fuori dei confini italiani in Europa ed USA per lo più, fino al Brasile ed Argentina, in un tempo massimo di 24 ore dal prelievo.

 

I 500 donatori effettivi sono stati selezionati tra gli oltre 70.000 che in questi 30 anni si sono iscritti al Registro tramite i Centri situati nei Servizi Trasfusionali degli ospedali di Alessandria, Cuneo, Ivrea, Verbania, Vercelli, CSS di Torino ed Aosta, coordinati dal Registro Regionale (il cui referente é la dottoressa Norma Ferrero), con sede presso il Centro Regionale Trapianti (diretto dal professor Antonio Amoroso).

La nostra Regione ha contribuito al 12% delle donazioni totali italiane, collocandosi al terzo posto dopo Lombardia e Veneto, che però contano su una popolazione più numerosa.

 

Nel corso degli anni sono cambiate le caratteristiche dei donatori effettivi. Ad esempio, si è delineata una progressiva riduzione della loro età. Infatti il 70% di coloro che hanno donato nell’ultimo quinquennio ha meno di 35 anni ed il 30% ha addirittura meno di 25 anni, a fronte del 50% e 10% rispettivamente nel decennio precedente. I dati della letteratura scientifica evidenziano che le cellule staminali provenienti da un donatore giovane attecchiscono più rapidamente, favorendo la guarigione del paziente. Pertanto la giovane età del donatore è una caratteristica che favorisce la selezione da parte del Centro Trapianti.

Rispetto al genere, si rileva che il 73% delle donazioni proviene da maschi, pur essendo le femmine presenti nel Registro in percentuale leggermente superiore, lasciando quindi intendere che le caratteristiche dei donatori, in particolare peso e fattori biologici, favoriscono la loro selezione rispetto alle donatrici.

Fino al 2004, inoltre, le CSE erano prelevate solo dalle creste iliache delle ossa del bacino. Dal gennaio 2005 è possibile prelevare le cellule anche dal sangue periferico, con procedura di aferesi, dopo stimolazione del donatore con fattore di crescita. Questa fonte attualmente è utilizzata in circa il 70% delle donazioni.

 

In Italia il programma di donazione di CSE è stato avviato nel 1989 con la creazione del Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (IBMDR), presso l’ospedale Galliera di Genova, con l’obiettivo di ricercare soggetti sani, disponibili ad offrire in maniera anonima, volontaria, non retribuita le proprie CSE a scopo di trapianto a pazienti affetti da malattie ematologiche gravi, quali leucemie, linfomi e malattie genetiche, quali la talassemia, che non hanno trovato il donatore compatibile nell’ambito della loro famiglia. La realizzazione del programma è resa difficoltosa dalla necessità di reperire donatori con caratteristiche affini al ricevente per il sistema genetico HLA, che è responsabile del riconoscimento di ciò che è estraneo e quindi del rigetto. Questa regione del nostro genoma presenta dei geni molto variabili, diversi tra un soggetto e l’altro. Le combinazioni tra queste varianti possono essere milioni e solo quando il donatore ha caratteristiche identiche al paziente il trapianto ha una elevata probabilità di successo.

La procedura di ricerca di un donatore non consanguineo è molto complessa e richiede un considerevole impiego di risorse, poiché coinvolge numerosi specialisti e strutture e soltanto dalla sinergia e collaborazione tra le professionalità coinvolte, scaturisce il successo del programma.

Sostegno fondamentale alla realizzazione del programma proviene dalle Associazioni di volontariato, prima tra tutte l’ADMO, che, in collaborazione con l’AVIS e la FIDAS ed altre Associazioni di donatori di sangue, si propone di favorire la cultura della donazione, mediante campagne di informazione e sensibilizzazione.

 

Possono accedere al Registro tutti i soggetti sani di età compresa tra 18 e 35 anni ed in buone condizioni di salute rivolgendosi ad uno dei Centri Trasfusionali della nostra Regione.

Informazioni dettagliate sono pubblicate sul sito web CRT Piemonte: http://www.trapiantipiemonte.it

 

ppb

Via libera ai monopattini elettrici su piste ciclabili e zone 30

Da oggi, mercoledì, i  monopattini elettrici  potranno circolare liberamente sulle piste ciclabili e le zone 30 di Torino, compresa  la Ztl centrale. La notizia è stata data dalla sindaca Appendino e dall’assessora alla Viabilità, Lapietra. E’ così partita la sperimentazione ministeriale sulla micromobilità e la Ztl centrale che  osserverà il limite dei 30 chilometri all’ora. I monopattini circolavano tranquillamente già da giorni ma adesso, con i  cartelli che illustrano le  regole della sperimentazione, i monopattini elettrici sono a tutti gli effetti “legali”.

Sotto la Mole il data center di Tim e Google

Tim e Google realizzeranno  a Torino  un data center. La notizia giunge dall’ad di Tim Luigi Gubitosi, che ha lanciato in città  prima rete live 5G Edge Cloud d’Europa con droni connessi. L’ obiettivo dichiarato  è avere un data center tra i più avanzati d’Europa in un settore che sta crescendo molto velocemente, del 20% l’anno in Italia. “Non posso ancora quantificare l’investimento, sarà un impegno molto importante e faremo molto velocemente”, ha detto l’ad. Soddisfatta la sindaca Appendino.