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Arriva in città il minibus elettrico senza pilota

Con una autonomia di 50 chilometri e la possibilità di trasportare fino a 12 persone ad una velocità massima di 45 chilometri orari, questo mezzo si presenta come la risposta per il futuro dei trasporti 

 

A Torino, prima città in Italia,  questa mattina è iniziata la sperimentazione  di Olli, il  minibus elettrico a guida autonoma che girerà per quattro mesi tra i viali del campus delle Nazioni Unite, a bordo Po, finchè non verrò trasferito su strada.

Sullo shuttle, questa mattina, la sindaca di Torino Chiara Appendino e il ministro all’Innovazione Paola Pisano. ‘Olli’, dice la prima cittadina, è frutto della  “sinergia” tra vari soggetti, tra cui la Città, Itcilo, Reale Mutua, Locar Motors – l’azienda americana che lo produce – e l’Università di Torino. Alla  sperimentazione partecipano anche studenti universitari e cittadini destinatari del reddito cittadinanza che, dopo un periodo di formazione, illustreranno ai passeggeri il funzionamento del minibus.

Il partner IREN  ha da tempo ampliato la propria area di business al campo della mobilità elettrica, e  potrà quindi garantire un impatto ambientale leggero grazie alla fornitura di fonti energetiche pulite per la carica dello shuttle.

La guida autonoma implicherà un cambio radicale del modello di responsabilità e sicurezza che verosimilmente si sposterà da un conducente a un’intelligenza artificiale, aspetto questo che grazie al significativo contributo al progetto di Reale Mutua in qualità di main sponsor potrà essere oggetto di studio, sperimentazione e innovazione.

Una delle caratteristiche specifiche dello shuttle Olli è rappresentata dalle modalità di produzione delle sue componenti che presentano varie parti stampate in 3D, un aspetto rilevante per Torino poiché tema delle attività di sviluppo di nuove tecnologie svolte dal Competence Center per l’industria 4.0.

Gallerie d’Italia. Un museo sottoterra per esaltare la fotografia

Palazzo Turinetti in Piazza San Carlo ospiterà la quarta sede che si aggiunge a quelle di Milano, Napoli, Vicenza. Il nuovo museo sarà dedicato principalmente alla fotografia Un ulteriore sviluppo del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, primo Gruppo al mondo ad avere quattro musei di proprietà messi a disposizione della comunità

Intesa Sanpaolo ha presentato  a Torino il progetto del nuovo museo delle Gallerie d’Italia – il quarto in Italia dopo Milano, Napoli e Vicenza.

Sarà Palazzo Turinetti, storico edificio e sede legale del Gruppo, ad ospitare la nuova importante iniziativa culturale. Dedicata principalmente alla fotografia, esporrà una selezione di opere dalle collezioni della Banca, tra cui l’Archivio Publifoto, costituito da circa 7 milioni di scatti fotografici su eventi, personalità, luoghi realizzati dall’inizio degli anni Trenta agli anni Novanta del ‘900 e acquisito di recente da Intesa Sanpaolo. A questo si aggiungerà un’attività di mostre temporanee di fotografi di respiro internazionale in sinergia con le istituzioni culturali italiane e straniere e con i principali eventi cittadini sostenuti dalla Banca. Intesa Sanpaolo è l’unico Gruppo bancario al mondo ad avere quattro musei di proprietà che mette al servizio del bene pubblico con l’esposizione di collezioni permanenti e una programmazione di mostre originali di propria produzione.


Le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in Piazza San Carlo sono state presentate dai vertici della Banca: il Presidente Emerito Giovanni Bazoli, il Presidente Gian Maria Gros-Pietro e Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO, alla presenza della Sindaca di Torino Chiara Appendino, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e di altre autorità istituzionali. L’architetto Michele De Lucchi, curatore del progetto con AMDL CIRCLE, ha posto in evidenza che gli spazi espositivi saranno per la maggior parte ipogei, accessibili da una grande scalinata, ritagliata nell’attuale cortile, che porterà luce naturale alla hall di ingresso. Il progetto prevede anche aree dedicate alla didattica e un laboratorio di restauro. Il percorso espositivo si svilupperà anche al secondo livello, il piano nobile del palazzo, che gode dell’affaccio diretto su Piazza San Carlo, con sale ricche di decori, stucchi e specchi. Il cantiere sarà avviato nei prossimi mesi e avrà una durata di un paio di anni.

 

(nella foto di Michele D’Ottavio, i realtori)

Molesta una ragazza sul treno. La polizia lo aspetta alla stazione e lo arresta

Gli Agenti del Settore Operativo di Torino Porta Nuova hanno rintracciato e denunciato un cinquantaseienne italiano, a bordo di un treno regionale sulla tratta Bardonecchia – Torino, resosi responsabile di violenza sessuale nei confronti di una viaggiatrice

La pattuglia Polfer è intervenuta a seguito di segnalazione del Capotreno. La vittima, una ragazza italiana di 19 anni, in viaggio mentre si trovava a bordo del convoglio regionale verso Torino, veniva avvicinata dall’uomo che sedutosi accanto alla ragazza iniziava, con atteggiamenti espliciti, a palpeggiarla nelle parti intime. La giovane con pronta reazione si è divincolata e raggiunto il Capotreno gli ha raccontato quanto poco prima accaduto. All’arrivo del convoglio in stazione gli operatori pronti sul binario, sono saliti a bordo intercettando nell’immediatezza sia la ragazza che l’autore della violenza, indicato dalla giovane ancora molto scossa. Fermato ed accompagnato presso gli Uffici Polfer per accertamenti, l’uomo è risultato identificato anche in precedenza dal personale operante in stazione. Successivamente al fotosegnalamento, l’uomo è stato denunciato per violenza sessuale e resistenza a P.U. in quanto aveva ripetutamente cercato di sottrarsi al controllo, cercando una via di fuga dagli uffici di Polizia.

Cinque agenti feriti nella rivolta al Cpr

La rivolta al Cpr di Torino provocata ieri dagli ospiti della zona verde e bianca che hanno incendiato  materassi e masserizie ha causato il ferimento di cinque agenti del Reparto mobile della polizia. Sono lievemente feriti e sono stati portati all’ospedale. I poliziotti hanno riportato contusioni guaribili in una settimana. La polizia ha arrestato cinque persone ritenute responsabili dei disordini. La notte tra il 4 e il 5 gennaio nel Cpr era scoppiata una rivolta durante la quale erano stati appiccati incendi in tutte le aree del complesso: sei persone erano state incarcerate  e la Questura aveva anticipato i rimpatri.

Marito uccide la moglie con una balestra e si toglie la vita

Tragedia familiare  ad Avigliana, dove i carabinieri hanno trovato all’ora di cena marito e moglie morti in casa. Dovrebbe trattarsi di omicidio-suicidio. L’uomo, che soffriva di problemi psichici, dopo un litigio, avrebbe colpito la moglie con un badile e dopo le avrebbe sparato con una balestra con la quale si sarebbe poi ucciso.

Appendino non affiancherà Di Maio: “Sono concentrata su Torino”

Chiara Appendino replica su Facebook alle notizie secondo cui la sindaca dovrebbe affiancare Luigi Di Maio nella gestione del Movimento 5 Stelle

 

“Ho letto in questi giorni – scrive la prima cittadina – molte suggestioni riguardo un mio ipotetico ‘affiancamento’ a Luigi Di Maio nel suo ruolo di capo politico del MoVimento 5 Stelle. Si tratta soltanto di ricostruzioni giornalistiche. Rinnovo la mia fiducia in Luigi, già nota, per il delicato e difficile ruolo che sta svolgendo con grande impegno  e ribadisco che da sindaca sono concentrata su Torino e sui tanti progetti che in questo 2020 andranno a compimento”.

Bel tempo (e smog) per tutto il mese

Sarà un gennaio senza piogge e nevicate, salvo qualche goccia sui settori alpini di confine

Le previsioni a lungo termine pubblicate su Nimbus.it, il portale della Smi -Società Meteorologica Italiana non vedono un cambiamento del tempo che permetta di ridurre la concentrazione di micropolveri e il relativo smog nell’aria di Torino.  Il weekend in corso vede  rafforzata l’alta pressione  dall’Atlantico all’est Europa e anche nelle altre due decadi di gennaio il tempo sarà  stabile con temperature superiori alla norma del periodo, soprattutto in alta collina e in montagna. Conseguenze dell’alta pressione  saranno diffuse foschie e nebbie previste già da lunedì.

Il corteo No Tav in nome della “pasionaria” Nicoletta Dosio

In piazza Castello a Torino è terminato  il corteo nazionale dei No Tav

 

I partecipanti erano circa 3.500 secondo la Questura  e si sono riuniti in presidio per ascoltare una serie di interventi, tra cui quello del leader storico del Movimento, Alberto Perino, e di Adelmo Cervi. E’ stato anche letto un messaggio dal carcere di Nicoletta Dosio, l’attivista di 73 anni che si è fatta arrestare il 30 dicembre rifiutando le misure alternative al carcere.

 

Le reazioni politiche

“Il procuratore generale di Torino Francesco Saluzzo ha avuto la sensibilità civile di togliere ogni pretesto per nuovi scontri a Torino disponendo, per la sola giornata di oggi, la chiusura al pubblico degli uffici del Palagiustizia “Bruno Caccia” e del complesso “Le Nuove”. L’attacco di Alberto Perino con l’accusa al dott. Saluzzo di cercare una “strategia della tensione” è volgare e indecente. Se c’è qualcuno specialista nella strategia della tensione si trova di sicuro in mezzo al movimento No Tav e non certo nella Procura generale di Torino. Eliminare ogni pretesto di conflitto e di tensione nei confronti di un movimento No Tav troppo spesso protagonista di scontri e di violenze contro le forze dell’ordine e perfino contro i lavoratori del cantiere Tav è la scelta saggi fatta dal Pg Saluzzo. Nessuno ha mai carcerato le idee, lo dico al sen. Tommaso Cerno, in carcere si trovano le persone che hanno pensato, con gesti inappropriati, illegali quando non violenti, di affermare le loro idee. Non è una distinzione di lana caprina, ma di sostanza. Quando all’amnistia per i detenuti a causa delle lotte sociali, sono molto perplesso. Senza un dichiarato e netto rifiuto di ogni forma di violenza, amnistiare chi si è macchiato di reati contro le persone e le cose può diventare un incentivo per nuove e più violente forme di lotta”

Osvaldo Napoli Forza Italia

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“Chi pensava di infliggere un duro colpo al movimento notav ha da ricredersi su tutta la linea. La carcerazione di Nicoletta Dosio, storica esponente notav, ha innescato un ampio movimento di ripulsa per una strategia repressiva che ha superato ogni parvenza di liceità. Lo dimostra la grande partecipazione alla manifestazione di oggi, così come i tanti presidi e le tante prese di posizione di solidarietà a Nicoletta e agli altri arrestati di questi giorni. Rifondazione Comunista è stata tra le principali protagoniste di una mobilitazione che ha interessato decine di città italiane. Anche oggi Rifondazione Comunista è stata presente in forze. “Siamo stati presenti– sostengono Maurizio Acerbo e Ezio Locatelli, rispettivamente segretario nazionale provinciale Prc-Se, presenti alla manifestazione – in solidarietà a una compagna che è stata in tanti anni in prima fila nelle lotte ambientali e sociali del Paese; siamo stati presenti come parte integrante di un movimento che ha avuto il merito di portare avanti una battaglia contro un’opera inutile, affaristica, dissipativa di risorse pubbliche. Nel chiedere che sia data piena libertà a Nicoletta chiediamo che la stessa cosa sia fatta nei confronti di quanti sono stati ingiustamente arrestati per aver partecipato a proteste notav. Le lotte sociali non si arrestano soprattutto se portate avanti in difesa dell’ambiente, della salute e dell’interesse pubblico di una comunità e dell’intero Paese”. Il Prc, tramite il vicepresidente della Sinistra Europea Paolo Ferrero, oggi a Berlino per un incontro della Sinistra Europea, si è attivato per una iniziativa a livello di parlamento europeo perché sia ridata libertà a tutti i notav”.

 

Anziana disorientata ritrovata dalla polizia a distanza di chilometri da casa

Attorno alle 2 e mezza del mattino di martedì scorso, ( la notizia è stata resa nota oggi) personale della Squadra Volante del Commissariato Barriera Nizza ha notato camminare nella nebbia, per strada, una signora di 80 anni

La donna era in stato confusionale ed aveva perso la cognizione del tempo anche perché il suo orologio aveva la batteria scarica. La signora riusciva a ricordare il proprio indirizzo e lo riferiva ai poliziotti ( si tratta di un quartiere molto lontano della città rispetto al luogo in cui si trovava), dicendo anche di abitare lì da sola poichè non ha alcun parente a Torino. Considerata la distanza del quartiere in cui abita, gli agenti hanno fatto salire l’anziana a bordo della volante, accompagnandola a casa, ove la donna è scoppiata in lacrime in segno di gratitudine nei loro confronti. Assicuratisi che la stessa si fosse ripresa dallo sconforto in cui versava inizialmente e che si sentisse più rasserenata, gli agenti hanno ripreso l’ordinario servizio di prevenzione e soccorso pubblico per le strade della città.  Ieri, il personale intervenuto si è nuovamente recato dall’anziana signora per accertarsi delle sue condizioni. In quell’occasione gli agenti hanno invitato la signora a contattare le Forze dell’Ordine per rappresentare ogni necessità ed a fare affidamento sulla vicinanza della Polizia di Stato.

Influenza: in Piemonte quasi 200 mila persone ammalate

Nella settimana dal 30 dicembre al 5 gennaio si stima che si siano ammalate circa 22.000 persone: l’incidenza è aumentata nell’età adulta ed è leggermente diminuita nell’età pediatrica

Dall’inizio della stagione sono circa 180.0001 le  persone colpite dall’influenza in Piemonte.

 

L’incidenza settimanale è di 5 casi per mille assistiti: nel dettaglio, 6,3 casi per 1000 assistiti da 0 a 14 anni; 5,3 casi per 1000 assistiti da 15 a 64 anni; 3,2 casi per mille assistiti nelle persone con 65 e più anni. Il dato è in linea con la tendenza nazionale. Si prevede che il picco dell’epidemia sarà nelle prossime settimane.

Al 9 gennaio sono oltre 693.000 i cittadini piemontesi che hanno deciso di vaccinarsi, in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: il numero è già superiore al dato definitivo della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2018-2019 (670.000).

Non si segnalano, ad oggi, situazioni di particolari criticità nell’afflusso agli ospedali. La Regione, nelle scorse settimane, ha dato indicazioni alle Aziende sanitarie che hanno predisposto singoli Piani con misure specifiche per prevenire le eventuali situazioni di iper-afflusso, in particolare in Pronto Soccorso.

Fonte dati: SeReMI, Servizio regionale di riferimento epidemiologico per la sorveglianza, la prevenzione ed il controllo delle malattie infettive