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Auto, in Europa mercato in crescita. Fca cala ma sfonda in Francia

Il mercato dell’auto in Europa finisce il 2019 con un netto segno positivo: le immatricolazioni nell’area Ue più Efta sono state infatti 15.805.752, con una crescita pari all’1,2% rispetto al 2018

La crescita si registra soprattutto a dicembre, quando sono state vendute 1.261.742 auto, ovvero il 21,4% in più dello stesso mese dell’anno prima.

A fornire i dati è Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto. Lo scorso anno il gruppo Fca ha venduto 946.571 auto nell’area Ue più Efta, ciò significa il 7,3% in meno del 2018, mentre nel mese di dicembre le immatricolazioni del gruppo sono state 69.431, + 13,8%.  Nel 2019 Fca è andata bene in  Germania con vendite in crescita  del 4,4%. Ottimi risultati  a dicembre in Spagna (+23,3% e quota in crescita al 4,3%), in Germania (+29,6%) e  in Francia: addirittura +35,6% e quota al 3,9%)

Travolto e ucciso da un’auto. È caccia al pirata della strada

Nelle prime ore della mattinata, a  Stupinigi di Nichelino sulla Proviciale 143, un pedone di origine albanese 35enne mentre attraversava la strada (completamente non illuminata) veniva investito mortalmente da un automobilista che non si è fermato. I Carabinieri stanno cercando una Volkswagen. Posti di blocco disposti in tutta la provincia

Sicurezza, aumentati i controlli nelle stazioni ferroviarie

La Polizia Ferroviaria, in attuazione delle direttive ministeriali e provinciali di massima allerta dei servizi anche in ragione del delicato scenario a livello internazionale, ha intensificato  i servizi di prevenzione e vigilanza nelle stazioni e sui treni a livello interregionale, potenziando i dispositivi di sicurezza per la tutela dei viaggiatori

 

I dispositivi di monitoraggio e controllo hanno interessato le stazioni di entrambe le regioni, sia quelle principali che gli scali minori e sono stati estesi anche a bordo treno con l’impiego del personale del Nucleo Scorte. Nella stazione di Torino Porta Nuova sono stati controllati diversi esercizi commerciali e una particolare attenzione è stata rivolta al deposito bagagli con l’utilizzo di metal detector.

Gli agenti Polfer dello scalo di Torino Porta Susa hanno individuato e denunciato due ragazzi, responsabili di danneggiamento perpetrato a bordo di un treno regionale sulla tratta Milano-Torino. I giovani avevano scaricato diversi estintori posti in alcune carrozze e tagliato alcuni sedili. Accompagnati in Ufficio per gli accertamenti, sono risultati entrambi italiani, di origine straniera, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio. Uno dei due era in possesso di martello frangivetro asportato da un convoglio, un coltello a serramanico di 10 cm e sostanza stupefacente. La sequenza dei danneggiamenti è stata filmata dall’altro ragazzo con il proprio cellulare; i video sono stati acquisiti dalla polizia per gli ulteriori accertamenti investigativi. I due ragazzi sono stati denunciati per danneggiamento aggravato, furto aggravato e porto abusivo d’armi.

Nella stazione di Arquata Scrivia (AL) il personale della Polfer di Novi Ligure ha denunciato un quarantottenne marocchino per esercizio arbitrario delle proprie ragioni, a seguito di un intervento per un diverbio.

All’esito dei servizi disposti sono state identificate 746 persone, di cui 145 positive in Banca Dati,  188 straniere e 42 minori; con un totale di 245 servizi di scorta per un totale di 49 treni scortati con personale a bordo lungo tutta la tratta regionale; controllati in modo mirato alcuni esercizi commerciali presenti negli scali ed inoltre sono stati effettuati controlli ai bagagli sia con un servizio di filtraggio all’arrivo dei convogli che presso i depositi bagagli presenti in stazione.

Vigilanza armata in ospedale dal mese di febbraio

Dal primo di febbraio nei pronto soccorso dell’Asl Città di Torino saranno presenti vigilantes armati. E’ stato  il Commissario dell’Asl, Carlo Picco, a prendere la decisone in seguito “all’incremento preoccupante delle aggressioni nei confronti degli operatori sanitari e degli utenti”. In tutto 87 i casi nel 2019, ovvero il 30% in più dell’anno prima. Oltre alla vigilanza l’asl sta potenziando i servizi di video-sorveglianza. La vigilanza armata riguardera’ in particolare, i pronto soccorso degli ospedali Maria Vittoria, Martini, Oftalmico e San Giovanni Bosco. e sarà  attiva h24, sette giorni sutte.

Innovazione e tecnologia per il futuro di Torino e del Nord-Ovest

Cassa Depositi e Prestiti: presentato  il Focus Territori  per un nuovo sentiero di sviluppo

 

Dopo la crisi, le Regioni del Nord-Ovest d’Italia hanno saputo riorientarsi meglio di altre verso servizi a valore aggiunto e mercati internazionali dinamici e più promettenti. In questo modo, hanno mantenuto il loro ruolo di traino dell’economia nazionale, soprattutto grazie a una dotazione infrastrutturale superiore alla media, alla presenza di imprese relativamente più grandi e a un ecosistema capace di stimolare la creazione di un vero e proprio hub tecnologico funzionale a tutto il Paese. Questi i principali risultati emersi dal Focus Territori CDP Think Tank – Il Nord-Ovest d’Italia: innovazione e tecnologia per un nuovo sentiero di sviluppo il report coordinato da Andrea Montanino, Chief Economist Gruppo CDP, Gianfranco Di Vaio, Responsabile Ricerca Macro CDP e di Nunzio Tartaglia Responsabile Divisione CDP Imprese.

L’aver attraversato alcuni momenti di difficoltà non ha inciso sui livelli di reddito dell’area, che restano ancora superiori al resto del Paese, con la Lombardia che supera i 38 mila euro di prodotto per abitanteLa capacità di riorientarsi del sistema Nord-Ovest risulta evidente anche dal suo posizionamento nel commercio mondiale. L’area infatti presenta una maggiore vocazione rispetto al resto del Paese verso i mercati che negli ultimi anni si sono rivelati più dinamici, sia sotto il profilo geografico che settoriale. Il 35,1% delle esportazioni del Nord-Ovest è destinato ai comparti caratterizzati da una maggiore crescita della domanda mondiale, con punte che raggiungono il 38,2% per la Liguria e il 36,6% per il Piemonte.

 

Queste caratteristiche hanno consentito al Nord-Ovest di mantenere il ruolo di traino dell’economia nazionale, mettendo in evidenza alcune sue peculiarità:

– una dotazione infrastrutturale superiore alla media nazionale, che ha permesso di costruire un tessuto di reti e nodi funzionale a intercettare il network europeo. La rete autostradale si estende per 3,5 km ogni 100 kmq rispetto a una media nazionale di 2,3 km; le ferrovie si estendono per 7,3 km ogni 100 kmq a fronte del 5,6 nazionale;

– una struttura imprenditoriale caratterizzata da imprese di dimensioni medio grandi in grado di innovarsi, digitalizzarsi e di posizionarsi all’interno delle catene globali del valore. In particolare, la quota di addetti nelle grandi imprese è pari al 29,5%, a fronte di una media nazionale pari al 22,5%;

– un ecosistema capace di stimolare la creazione di un hub tecnologico funzionale a tutto il territorio nell’imprimere un’accelerazione alle attività di ricerca e sviluppo, alla nascita di start-up e all’innovazione del tessuto produttivo. Nell’area si concentra il 33,6% delle start-up innovative censite sul territorio nazionale ed è stato effettuato oltre il 50% delle operazioni di Private Equity e Venture Capital registrate nel 2018.

In particolare:

la Lombardia ha mostrato la capacità di valorizzare le specificità del territorio, sia nella componente legata ai grandi poli industriali a elevata intensità di capitale, come l’energia e la meccanica, che in quella connessa alle economie di distretto quali il tessile e l’arredamento. Questa tendenza in anni più recenti ha consentito alla Regione di consolidare una struttura di medie imprese fortemente orientate all’export, a cui si è affiancata la leadership nazionale in campo finanziario e la capacità di Milano di evolvere verso un modello di terziario avanzato in grado di connettere la città con i network metropolitani europei e di trainare la crescita dell’intera Regione;

il Piemonte ha iniziato un processo di riconversione verso una valorizzazione dell’economia territoriale, grazie alla presenza di comparti tradizionali del “made in Italy”, come l’alimentare, e al rafforzamento del segmento dei servizi avanzati, nonostante sia stato tradizionalmente legato allo sviluppo dell’industria pesante, come quella dell’automotive;

la Liguria ha evidenziato negli anni post crisi una minore capacità di reazione riconducibile sia alla limitata capacità innovativa del tessuto imprenditoriale che al declino demografico che ha ostacolato la ripresa del dinamismo socio-economico;

la Valle d’Aosta ha seguito un percorso di sviluppo del tutto peculiare, concentrato prevalentemente nei servizi e nei comparti manifatturieri a media e bassa tecnologia, che l’ha resa particolarmente vulnerabile agli effetti della crisi anche in ragione delle dimensioni particolarmente contenute dal punto di vista fisico, economico e demografico, della configurazione geo-morfologica del territorio.

Tali dinamiche si sono accompagnate a una progressiva contrazione della componente industriale a favore dello sviluppo del settore dei servizi. Se, infatti, nel 2007 l’industria rappresentava ancora in media il 29,6% del totale del valore aggiunto del Nord-Ovest, circa 3 punti percentuali in più rispetto al valore nazionale, nel 2017 l’incidenza si è ridotta al 26,8% con una progressiva convergenza verso il dato italiano pari al 24,1%. Nell’orizzonte temporale preso a riferimento, la Valle d’Aosta e la Lombardia evidenziano la dinamica di terziarizzazione più accentuata, con incrementi rispettivamente di 7,8 e 3,8 punti percentuali, mentre è la Liguria a mostrare la quota dei servizi più elevata, con l’80,4%.

Il Focus sul Nord-Ovest

Tornando allo studio, una conferma della primaria importanza delle Regioni del Nord-Ovest arriva dall’analisi dei “nodi” di trasporto, in cui si osserva che quello del capoluogo ligure è il primo porto mercantile italiano, con la movimentazione di oltre 2,6 milioni di TEU (Twenty-foot equivalent unit) di traffico container nel 2018, ovvero circa il 24,6% del traffico containerizzato italiano. Sono sempre in Liguria, poi, due dei principali scali crocieristici nazionali, con il sistema portuale di Genova e Savona che grazie a circa 1,9 milioni di passeggeri complessivi nel 2018 è stato secondo solo a Civitavecchia (che ha un traffico di 2,4 milioni di passeggeri). D’altro canto, però, la Liguria ha evidenziato negli anni post crisi una minore capacità di reazione riconducibile sia alla limitata capacità innovativa del tessuto imprenditoriale che al declino demografico che ha ostacolato la ripresa del dinamismo socio-economico.

Nonostante le difficoltà seguite alla crisi economico-finanziaria, lo studio registra però che nel complesso il Nord-Ovest è ancora caratterizzato da livelli elevati di reddito, con un PIL pro capite di oltre 35 mila euro, superiore sia ai 30 mila della media europea che ai 28 mila euro del dato nazionale. Del resto, tutte le Regioni che compongono l’area (Liguria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta) presentano un PIL pro capite superiore alla media italiana, con il picco della Lombardia che supera i 38 mila euro di prodotto per abitante. Nel complesso, tra il 2012 e il 2017, il Nord-Ovest registra una crescita annua del PIL reale pari allo 0,7%, superiore al dato nazionale (0,4%), sebbene distante dalla media europea (1,8%). Tuttavia, accanto alla Lombardia, che mostra una crescita del PIL superiore alla media dell’area (0,9%), e al Piemonte, che registra comunque un dato positivo (0,5%), si osservano valori negativi per la Liguria (-0,2%) e, soprattutto, per la Valle d’Aosta, il cui PIL è diminuito quasi del 2%.

Il Nord-Ovest, secondo il Focus Territori CDP, ha quindi l’opportunità di valorizzare il suo potenziale per restare competitivo e giocare un ruolo ancora più importante nel contesto europeo, puntando su una serie di eccellenze: i settori industriali, come l’automotive, che possono offrire delle opportunità in una logica di filiere internazionali; il sistema integrato della portualità e logistica, che attraverso opportuni investimenti  può rafforzare il ruolo dell’area di punto di accesso all’Italia e all’Europa; le risorse culturali e naturali, che hanno significativi margini di crescita in termini di flussi turistici e, infine, il comparto della formazione, che attraverso un network integrato delle eccellenze presenti può rafforzare la capacità di innovazione del territorio e dell’intero Paese.

 

Incendio e gestione rifiuti, vasta operazione dei carabinieri

Al fine di contrastare comportamenti illeciti nella gestione dei rifiuti, in particolare nel settore della carta e delle materie plastiche

INTERVENTO DEL NOE DI TORINO IN PIEMONTE, LOMBARDIA, TOSCANA E SARDEGNA

 

I Carabinieri del NOE di Torino con il supporto dei NOE e dei Comandi Provinciali territorialmente competenti, di personale di Arpa Piemonte e dei Vigili del Fuoco, hanno svolto perquisizioni in diversi stabilimenti di trattamento rifiuti in Piemonte, Lombardia, Toscana e Sardegna al fine di contrastare comportamenti illeciti nella gestione dei rifiuti, in particolare nel settore della carta e delle materie plastiche.

L’attività di indagine ha avuto origine a seguito di alcuni gravi incendi avvenuti nel torinese nel 2017 che hanno interessato piattaforme adibite alla selezione dei rifiuti plastici e cartacei provenienti sia dalla raccolta urbana, sia dalle aziende. Nel corso delle investigazioni sono emerse numerose criticità inerenti la gestione dei rifiuti che venivano solo superficialmente selezionati al fine di economizzare sulle corrette procedure, conseguendo così illeciti profitti. Queste condotte, favorite anche alla congiuntura internazionale che vede una saturazione del mercato della carta e della plastica riciclata, hanno determinato il formarsi di imponenti giacenze di materiale negli stabilimenti che sovente, a scopo “liberatorio”, vengono dati alle fiamme.

Nell’ambito di questa inchiesta, diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Gruppo Reati contro l’ambiente e DDA, sono al momento indagate tre persone per i reati di “traffico e gestione illecita di rifiuti” e sono in corso accertamenti presso altre aziende della filiera nazionale del recupero dei rifiuti.

L’attività investigativa rientra nella più ampia e strategica manovra di contrasto messa in campo dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale mirata a contrastare il fenomeno degli incendi di rifiuti attraverso l’individuazione dei traffici illeciti sottesi, che finora ha già portato – in chiave preventiva – anche al sequestro di decine di capannoni adibiti a discarica abusiva in tutto il territorio nazionale.

 

(foto archivio)

Green New Deal, sette opere prioritarie in Piemonte

Il dossier di Legambiente raccoglie 170 realtà

“Nei giorni in cui la UE conferma un piano di investimenti da 1000 miliardi di euro, ecco il contributo di Legambiente al governo e al dibattito pubblico per aumentare la qualità della vita, recuperare ritardi nelle infrastrutture, produrre un salto di qualità nella modernità. Anche il Piemonte ha la sua parte di opere inevase o in attesa di conclusione”

Sono 170 le opere pubbliche individuate da Legambiente per fare aprire i cantieri e rilanciare investimenti e occupazione. Alla faccia delle polemiche sull’ambientalismo “del no”, l’associazione ha realizzato un elenco certosino, suddiviso per Regione e per tipologia di intervento – messa in sicurezza, bonifica, trasporti, infrastrutture – di opere grandi, medie o piccole che consentirebbero agli italiani di vivere meglio. I criteri adoperati per la loro selezione sono, infatti, quelli dell’utilità per i cittadini e i territori, del miglioramento della sicurezza sismica, idrogeologica e sanitaria, dell’innovazione nel sistema della mobilità, di un minore consumo delle risorse naturali e di materia, della transizione energetica.

Le 170 opere selezionate da Legambiente sono molto diverse tra di loro per consistenza e per impegno finanziario, ma tutte sono bloccate o procedono a rilento e raccontano un’Italia fatta di inadempienze, rimpalli e contenziosi, cattiva progettazione, piani finanziari incerti, progetti troppo ambiziosi di project financing, lievitazioni dei costi, perdita di finanziamenti da parte della pubblica amministrazione locale, commissari straordinari nominati e revocati. Per le opere di cui è stato possibile avere il dato economico, gli investimenti già stanziati che aspettano di essere ben spesi sono pari a 15.871 milioni di euro mentre gli investimenti che aspettano di essere finanziati sono pari a 14.190 milioni di euro.

“Anche sul nostro territorio abbiamo opere non completate o, peggio, non ancora iniziate che potrebbero rappresentare una svolta nella qualità della vita dei cittadini – afferma Giorgio Prino, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – In giorni in cui l’attualità ci porta a parlare di processo Eternit il pensiero corre facilmente alle mancate bonifiche nei Comuni del Casalese: se nel SIN (Sito di Interesse Nazionale) del Comune di Casale Monferrato molto è stato fatto, molti interventi di bonifica delle coperture in cemento-amianto e del cosiddetto polverino (prodotto di scarto del ciclo produttivo delle tubature in cemento-amianto, utilizzato come isolante per sottotetti, per la ricopertura di cortili e, più in generale, come materiale di riempimento) previsti sono ancora da avviare nei restanti 47 Comuni inseriti nel perimetro SIN. E in piena emergenza smog, con appelli costanti a ‘soluzioni strutturali’, non possiamo che pensare alla metropolitana di Torino, la cui linea 1 a 14 anni dalla sua inaugurazione è ancora da completare e la linea 2 ancora da iniziare”

L’elenco delle opere piemontesi prioritarie continua con interventi sui trasporti regionali e interregionali, partendo dall’elettrificazione della linea Aosta-Ivrea per arrivare alla riapertura in tempi certi delle 14 linee ferroviarie soppresse che deve diventare la priorità della Regione Piemonte. In totale si tratta di oltre 480 km di linee in un bacino che conta quasi un decimo della popolazione regionale. Parimenti, il Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino potrebbe essere ulteriormente funzionale se venissero completate le stazioni ferroviarie sotterranee di Dora e Zapata. La prima in zona Nord e l’altra in Crocetta sono state consegnate al “grezzo” da diversi anni ma, nonostante i relativi progetti esecutivi siano pronti, devono essere ancora rese operative.

Infine c’è il capitolo della la messa in sicurezza dei Rifiuti radioattivi sparsi in siti a rischio. Oltre tre milioni di miliardi di Becquerel di rifiuti radioattivi sono oggi presenti in Italia, e per i tre quarti sono collocati in Piemonte, in sei diversi siti: Centrale di Trino Vercellese (VC), Impianto EUREX Saluggia (VC), Deposito Avogadro Saluggia (VC), Deposito LivaNova Saluggia (VC), Campoverde Tortona (AL), Ex Fabbricazioni Nucleari Bosco Marengo (AL).
Questi siti, a causa della loro collocazione, sono assolutamente inidonei ad ospitare depositi di rifiuti radioattivi, e in particolare i siti di Saluggia, in provincia di Vercelli, costituiscono la situazione più assurda, dato che si trovano ad ospitare i rifiuti a più alta radioattività, nonostante siano a rischio di alluvione per la vicinanza con la Dora Baltea e siano collocati poco a monte del punto di prelievo dei pozzi dell’Acquedotto del Monferrato, il più esteso del Piemonte.

Per ulteriori informazioni è possibile scaricare il dossier completo

Smog, Fridays For Future: «Ci avete rotto i polmoni!»

Pubblichiamo un intervento di FFF Torino

Torino sta soffocando: da ormai 3 settimane nella città il livello di particolato PM10 è al di sopra della soglia massima stabilita dalla legge (50 μg/m³). È per questo che oggi è scattata l’ALLERTA VIOLA: si attiva dopo 20 giorni consecutivi di sforamento ed è indice di una situazione ormai fuori controllo⠀

Già da diversi giorni è scattato lo stop per gli Euro5 diesel, misura che però non è stata minimamente sufficiente a ridurre lo smog. Basti pensare che, nonostante i blocchi, a Torino il traffico è diminuito solo del 10%!⠀

Di smog si muore. Lo dicono i report di Arpa Piemonte, che restituiscono una fotografia agghiacciante. A Torino, ogni anno, muoiono 900 persone a causa dell’inquinamento. In Piemonte l’aspettativa di vita è inferiore di circa 9 mesi rispetto a quella attesa senza inquinamento, arrivando a un picco di oltre 2 ANNI nella nostra città!⠀

A lanciare l’allarme è anche l’Ordine dei Medici di Torino, che avverte dei rischi drammatici legati allo smog. Problemi respiratori e cardiovascolari, enfisemi, insufficienze respiratorie, asma: sono solo alcune delle patologie provocate dell’inquinamento atmosferico.⠀

Tutte le misure prese dal Comune e dalla Regione in questi anni si stanno rivelando largamente insufficienti: questo perché, per risolvere il problema, ci vuole ben altro CORAGGIO. Bisogna smettere di rimbalzarsi il pallone a vicenda come bambini. Bisogna affrontare tanto il problema del traffico – investendo MILIONI di euro nel potenziamento del trasporto pubblico – quanto quello dei riscaldamenti, incentivando l’abbandono dei sistemi più inquinanti.⠀

È questo l’unico modo SERIO di affrontare questa emergenza. Bisogna farlo ORA perché le emergenze ambientali si stanno moltiplicando: infatti, se, da un lato, l’inquinamento atmosferico è devastante per la salute dei cittadini, dall’altro è anche in grado di POTENZIARE l’effetto serra a causa dell’emissione di gas climalteranti!

 

La questione ambientale deve essere messa in cima alle nostre priorità. Non basta più bloccare il traffico per qualche giorno, quando lo smog è alle stelle. Esigiamo interventi strutturali, un trasporto pubblico sostenibile ed accessibile a tutti, la tutela di chi sceglie di spostarsi in bicicletta e una qualità dell’aria che rispetti il diritto alla vita. ORA

 #fridaysforfuture

(foto: Facebook Cinemambiente Torino)

Scatta il semaforo viola: da venerdì fermi anche tutti i diesel euro 5

Lo  comunica la Città di Torino, dopo  il ventesimo giorno consecutivo di Pm10 oltre il limite dei 50mcg/mc stabilito dalla normativa europea

Scatta il viola sul  semaforo della qualità dell’aria a Torino. Da domani, venerdì 17 gennaio,  il blocco delle auto riguarderà anche i diesel euro5 immatricolati dopo il gennaio 2013 e verrà esteso dalle 7 alle 20, anzichè dalle 8 alle 19. Permangono in vigore anche tutte le altre misure già adottate. Lo  comunica la Città di Torino, dopo  il ventesimo giorno consecutivo di Pm10 oltre il limite dei 50mcg/mc stabilito dalla normativa europea

Senza patente tenta di investire un poliziotto: sei agenti feriti nella notte

Non si è fermato all’alt della polizia e, dopo un lungo inseguimento notturno per le vie di Torino, ha cercato di investire un agente

Il poliziotto è stato costretto a sparare un colpo di pistola in aria a scopo intimidatorio. E’ accusato di tentato omicidio il 40enne, senza patente, che è stato arrestato. Sono dovute intervenire una decina di volanti e sono  sei gli agenti costretti a ricorrere alle cure in ospedale perché feriti

 

Fsp Polizia: “Ora pena esemplare, la nostra vita e la sicurezza stradale devono pur valere qualcosa”

“Massima solidarietà ai sei poliziotti rimasti feriti a Torino, due in modo molto serio, durante l’inseguimento del folle che ha scatenato il panico in piena città, cercando di uccidere un collega. Quotidianamente, da nord a sud, si verificano episodi di allarmante gravità che testimoniano un assoluto senso di impunità così tanto diffuso da spingere oltre ogni limite troppe persone, convinte di riuscire a farla franca in barba allo Stato e alle sue leggi, calpestando ogni minimo rispetto per l’incolumità degli operatori delle Forze dell’ordine e, anzi, attentando alla loro vita. Questo stato di cose può cambiare solo se si lavorerà per affermare con forza una maggiore cultura della legalità e il rispetto per chi rappresenta le istituzioni, e in questo senso la reale e concreta punizione di chi viola la legge è fondamentale. Ora ci aspettiamo che il criminale che oggi ha rischiato di causare l’ennesima tragedia riceva la pena severa che merita, e soprattutto che la sconti fino in fondo in carcere, perché è chiaro che revocargli la patente non è servito a molto visto che guidava senza fregandosene altamente. La vita di un servitore dello Stato deve pur valere qualcosa, ed è finalmente ora che lo si dimostri con i fatti. In questo momento non si fa che parlare di sicurezza stradale, di incidenti, di morti e feriti, ebbene la sicurezza sulle strade, come altrove, passa per il rispetto delle regole, cosa su cui non si può e non si deve transigere”.

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dopo che a Torino un 40enne senza patente, durante un inseguimento per le vie della città, ha tentato di investire un agente, rimasto ferito insieme ad altri 5 colleghi. Dieci volanti intervenute per fermarlo, alla fine è stato arrestato per tentato omicidio lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

 

Il comunicato della Polizia di Stato

La scorsa notte, intorno alle 3.30, nel corso di uno degli ordinari controlli messi in campo in diverse zone della città, una vettura condotta da un uomo non si è fermata all’alt degli agenti della Squadra Volante e si è data alla fuga. Immediatamente è stato messo in atto un dispositivo stringente che ha portato all’invio sul posto di una decina di equipaggi.

L’inseguimento, durato circa una ventina di minuti, ha interessato le vie di confine tra il quartiere Mirafiori ed i comuni di Moncalieri e Nichelino. Durante queste fasi, una delle Volanti impegnate nel tallonamento del fuggitivo è andata a collidere con un autobus della GTT; mentre i passeggeri del mezzo di linea sono rimasti illesi, i due operatori dell’equipaggio hanno riportato lesioni e contusioni giudicate guaribili presso il C.T.O. in 10 giorni.

Nelle successive fasi della fuga, in piazza Bengasi angolo corso Maroncelli, il conducente della vettura, per garantirsi la fuga, ha anche tentato di investire un operatore di Polizia, il quale ha esploso un colpo di pistola a scopo intimidatorio.

Il fuggitivo, infine, è stato bloccato in corso Onorato Vigliani dagli equipaggi impegnati nell’inseguimento. L’uomo, un pregiudicato italiano di 40 anni, che è stato trovato in possesso di un modesto quantitativo di marijuana per uso personale, si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti clinici previsti per la verifica circa l’eventuale assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti.

Dai successivi controlli, è emerso che l’uomo era alla guida dell’auto, pur avendo la patente revocata.

Alla luce dei fatti, il malvivente è stato arrestato per tentato omicidio e resistenza a Pubblico Ufficiale.