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Covid, il bollettino di martedì 12 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 939nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 140dopo test antigenico), pari all’5,2% dei 18.152 tamponi eseguiti, di cui 10.711 antigenici. Dei 939 nuovi casi gli asintomatici sono 374, pari al 39,8 %

I casi sono così ripartiti: 230 screening, 471 contatti di caso, 238con indagine in corso; per ambito: 44 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 84 scolastico, 811 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 212.413, così suddivisi su base provinciale: 18.887 Alessandria, 10.989 Asti, 7.364 Biella, 29.500 Cuneo, 16.594 Novara, 110.750 Torino, 8.050 Vercelli, 7.455 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.104 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.720sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 171 (6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2653 (52 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.946

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.158.254 (+ 18.152rispetto a ieri), di cui 956.158 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.237

Sono 42 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.237 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.257 Alessandria,  527 Asti,  337 Biella,  948 Cuneo, 684 Novara,  3.758 Torino, 385 Vercelli, 264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 77 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

189.406 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 189.406 (+ 2694 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.409 Alessandria, 9.352 Asti, 6.513 Biella, 26.376 Cuneo, 14.770 Novara, 99.913Torino, 7.098 Vercelli, 6.439 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 995extraregione e 1.541 in fase di definizione.

Torino: Arrestato per spaccio, tenta di corrompere i poliziotti con 12 mila euro

Due arresti e due kg di droga sequestrata dal Commissariato Barriera Milano.

Ha tentato di corrompere i poliziotti che lo avevano sorpreso con un ingente quantitativo di cocaina: il ventitreenne senegalese è stato notato ieri pomeriggio alla fermata del bus fra via Cuneo e via Cecchi dagli agenti del commissariato Barriera Milano ed immediatamente si è dato alla fuga. E’ stato fermato in via Giaveno mentre tentava di disfarsi di alcuni involucri di sostanza stupefacente; gli operatori recuperavano 130 grammi di crack/cocaina, in sostanza solida e in ovuli, e 2000 € in contanti che il giovane aveva con sè.

Salito in macchina l’offerta: l’uomo è già stato arrestato, ha diversi precedenti per spaccio e conosce la procedura e i rischi cui va incontro. Chiede quindi agli agenti di distruggere 100 grammi di droga, facendo risultare a suo carico solo un parte che, a suo dire, gli avrebbe evitato il carcere per essere invece trasferito alle camere di sicurezza del Commissariato San Paolo dove, dopo 48 ore, sarebbe stato rimesso in libertà. In cambio, avrebbe consegnato agli operatori la somma in suo possesso e altri 10.000 euro in contati di cui disponeva per un totale di 12.000 euro.

Ovviamente il suo tentativo non è andato a buon fine: la perquisizione domiciliare dell’alloggio a lui in uso, in via Cantoira, ha portato al rinvenimento di materiale vario utile al confezionamento dello stupefacente, della somma di 4500 € in contanti e di una carta d’identità francese falsa. Il giovane è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e istigazione alla corruzione, nonché denunciato per possesso di documento falso valido per l’espatrio.

Aiuti alle Rsa, divergenze in Regione tra maggioranza e opposizioni

Si delinea un percorso non agevole per il provvedimento che prevede gli aiuti alle Rsa piemontesi. Da un lato l’assessore al Welare Chiara Caucino ha dichiarato  in quarta Commissione regionale presieduta da Alessandro Stecco, che “la Giunta ritiene il Ddl indifferibile e urgente per sostenere le Rsa in questa perdurante pandemia”. Dall’altro Raffaele Gallo, capogruppo Pd, ha promesso una lunga discussione, in quanto “è difficile esaminare due Disegni di legge come quelli per la continuità delle prestazioni residenziali e per lo sviluppo delle forme associative della Medicina generale, che prevedono complessivamente uno stanziamento di circa 65 milioni, senza nemmeno aver iniziato l’esame del bilancio annuale e pluriennale della Regione”.

Il presidente Stecco, dichiarando l’impossibilità di interrompere o di procrastinare l’iter dei provvedimenti in Commissione, ha anche annunciato che la Giunta “ha previsto alcuni emendamenti tecnici proprio in merito alle ricadute economiche del provvedimento”. L’assessore ha quindi illustrato gli otto emendamenti, il più importante dei quali – e di cui gli altri sono diretta conseguenza – è la sostituzione della variazione di bilancio, prevista all’articolo 11, con la norma finanziaria.

“Chiediamo inoltre in via preliminare – ha aggiunto Gallo – di ricevere un’informativa sui conti della Sanità relativi al 2020, dal momento che il Ddl sulle Rsa incide in parte sul Fondo sanitario e quello sulla Medicina generale tocca capitoli di spesa relativi ai Livelli essenziali di assistenza e al trasporto pubblico locale”.

Prima della seduta la Commissione aveva audito i rappresentanti di enti e associazioni che operano a stretto contatto con le Rsa per anziani e disabili: Fondazione Promozione sociale (Maria Grazia Breda e Andrea Ciattaglia), Anaste Piemonte (Michele Assandri), Alleanza ConfCooperative (Luca Facta e Maurizio Serpentino), Forum Terzo Settore (Giancarlo D’Errico) e ConfApi (Michele Colaci).

Pur chiedendo un’erogazione in tempi brevi, gli auditi hanno espresso – con sfumature diverse – la propria contrarietà a finanziamenti che definiscono “a pioggia” rivolti indistintamente a tutte le Rsa, chiedendo invece un controllo della qualità del servizio erogato e della quantità degli operatori impiegati durante i mesi più difficili del contagio. Inoltre, è stato chiesto di aiutare direttamente le famiglie degli ospiti che in molti casi si sono fatte carico al proprio domicilio degli anziani ritirati dalle Rsa per mancanza di una assistenza adeguata.

Il secondo argomento affrontato è stato la necessità della presenza di un direttore sanitario all’interno delle Rsa (figura oggi non sempre presente). In molti hanno sottolineato che si tratta di un direttore con compiti esclusivamente amministrativi, che non ha possibilità di intervenire su temi sanitari. Inoltre ora si pone il problema del consenso per il vaccino anticovid da somministrare alle persone non in grado di farlo in prima persona.

Prima di decidere di erogare “ristori” alle strutture residenziali e per fare una precisa previsione di spesa per il 2021, le associazioni hanno chiesto di verificare con precisione il numero dei posti letto nelle Rsa e quello degli effettivi ricoverati, le unità di personale e la loro contrattualizzazione, e anche quali prestazioni siano riconoscibili nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e, quindi, da finanziare obbligatoriamente.

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Daniele Valle (Pd), Valter Marin (Lega) e Marco Grimaldi (Luv).

Covid, over 65 con patologie: test rapidi gratuiti fino al 14 febbraio

Prorogata la campagna “Natale sicuro” voluta dalla Regione per quella fascia di popolazione maggiormente esposta a complicazioni in caso di contagio. L’assessore Marnati: “Una proroga utile anche alla luce dell’andamento dell’epidemia”

Avviata in prossimità delle festività natalizie, sarebbe dovuta terminare ieri e invece, alla luce dell’andamento dell’epidemia, la campagna di test rapidi gratuiti su base volontaria per i piemontesi over 65, asintomatici ma con patologie croniche, è stata prorogata fino al 14 febbraio.

Obiettivo dell’iniziativa, che era stata messa in campo dalla Regione Piemonte nel periodo delle festività natalizie, è quello di aumentare il livello di tutela della salute e quindi, da una parte mettere in sicurezza questa fascia di popolazione più fragile e maggiormente esposta a rischi di complicazioni in caso di contagio, dall’altra tutelarne anche il benessere psicologico.

Dall’inizio della campagna sono stati circa 900 gli ultrasessantacinquenni che si sono sottoposti al test, 63 sono risultati positivi (circa il 7% del totale).

“Riteniamo utile prorogare un servizio che è stato molto apprezzato dalla popolazione – commenta l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati – anche alla luce dell’andamento dell’epidemia”. “Un’iniziativa – rimarca – dalla duplice valenza, sanitaria e psicologica”.

I test rapidi per gli over 65 con patologie croniche (che vanno dal diabete all’ipertensione, dalle patologie vascolari a quelle neoplastiche) sono gratuiti e possono essere prenotati attraverso i medici di base. Vengono effettuati negli oltre 70 hotspot e pitstop attivi sul territorio regionale e proseguiranno fino al 14 febbraio. Si ricorda che in caso di risultato positivo al test rapido, verrà eseguito, sempre gratuitamente, il tampone molecolare.

Il bollettino Covid di lunedì 11 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 634 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 47 dopo test antigenico), pari all’8,2% dei 7.707 tamponi eseguiti, di cui 3.103 antigenici. Dei 634 nuovi casi gli asintomatici sono 259, pari al 40,8 %.

I casi sono così ripartiti: 179 screening, 303 contatti di caso, 152 con indagine in corso; per ambito: 65 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 23 scolastico, 546 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 211.474, così suddivisi su base provinciale: 18.835 Alessandria, 10.926 Asti, 7.342 Biella, 29.264 Cuneo, 16.541 Novara, 110.325 Torino, 8.016 Vercelli, 7.415 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.101 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.709 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 117 ( +1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2705 ( +2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.685

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.140.102 (+ 7.707 rispetto a ieri), di cui 952.015 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.195

Sono 19 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.195 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.253 Alessandria, 521 Asti, 337 Biella, 942 Cuneo, 678 Novara, 3.747 Torino, 383 Vercelli, 264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

186.712 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 186.712 (+ 1032 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.080 Alessandria, 9.186 Asti, 6.460 Biella, 25.994 Cuneo, 14.400 Novara, 98.800 Torino, 7.005 Vercelli, 6.286 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 981 extraregione e 1.520 in fase di definizione.

I carabinieri sventano rapina a mano armata in una ditta di Torino

Hanno sventato una rapina a una ditta, arrestando i tre banditi ancora sul posto e la pistola puntata al titolare.

I carabinieri del Comando provinciale hanno arrestato due uomini e una donna, di 30, 49 e 60 anni, residenti a Torino, per tentata rapina. Hanno fatto irruzione negli uffici di una ditta, operante nel campo delle telecomunicazioni, nel quartiere Pozzo Strada, e sotto la minaccia di una pistola, i tre rapinatori hanno tentato di farsi consegnare dal responsabile il denaro contante e i personal computer. La banda non è riuscita a portare a termine la rapina grazie al tempestivo intervento dei carabinieri della Compagna Torino Oltre Dora di pattuglia in quella via, intervenuti dopo aver sentito le urla della vittima.
I tre rapinatori sono stati arrestati e la pistola, risultata scenica, è stata sequestrata.

Covid, il bollettino di domenica 10 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 813 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 60 dopo test antigenico), pari al 10,6% dei 7678 tamponi eseguiti, di cui 2855 antigenici. Degli 813 nuovi casi gli asintomatici sono 287, pari al 35,3%.

I casi sono così ripartiti: 132 screening, 417 contatti di caso, 264 con indagine in corso; per ambito: 41 RSA/Strutture socio-assistenziali, 55 scolastico, 717 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 210.840, così suddivisi su base provinciale: 18.774 Alessandria, 10.880 Asti, 7325 Biella, 29.208 Cuneo, 16.518 Novara, 109.952 Torino, 8007 Vercelli, 7365 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1097 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1714 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 17(+4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2703 (+14 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.105.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.132.395 (+767rispetto a ieri), di cui 950.102 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8176

Sono 11 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8176 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1252 Alessandria, 521 Asti, 337 Biella, 941 Cuneo, 676 Novara, 3732 Torino, 383 Vercelli, 264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

185.680 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 185.680 (+1326 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 15.998 Alessandria, 9069 Asti,6455Biella, 25.878 Cuneo, 14.356 Novara, 98.233 Torino, 6989 Vercelli, 6236 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 967 extraregione e 1499 in fase di definizione.

Più di mille insegnanti aderiscono al progetto per il ritorno a scuola in sicurezza

Sono finora più di 1100 i docenti, insieme al personale non docente, che hanno aderito a “Scuola sicura”, il progetto sperimentale messo a punto dalla Regione Piemonte per garantire il ritorno in classe in sicurezza dopo le festività natalizie.

Da quando l’iniziativa è partita, il 4 gennaio, la risposta del personale scolastico è stata immediata, pur in giorni ancora festivi, e in tanti tra docenti e personale Ata hanno accettato di effettuare volontariamente un tampone (antigenico o molecolare) ogni quindici giorni, prenotandolo tramite il proprio medico di famiglia. Degli oltre 1140 tamponi prenotati, 970 sono stati già eseguiti e l’8,6% è risultato positivo.

Dalla prossima settimana si partirà con la seconda parte del progetto: il monitoraggio, sempre su base volontaria, degli studenti delle seconde e terze medie. Lunedì 11 gennaio è in programma una riunione con l’Ufficio scolastico regionale e i dirigenti delle scuole del Piemonte per condividere alcuni aspetti legati, in particolare, alla raccolta delle adesioni e al consenso informato per le famiglie. Con il supporto del referente Covid di ogni scuola, verrà effettuato uno screening modulare che coinvolgerà una volta al mese tutti gli studenti che aderiranno: ogni settimana verrà testato un quarto di ogni classe con tamponi, rapidi o molecolari, e per sottoporsi al test i ragazzi dovranno essere accompagnati dai genitori in uno dei 70 hotspot presenti in tutto il Piemonte.

Un piano unico nel suo genere in Italia su cui la Regione Piemonte ha investito 7 milioni di euro e che, come ha sottolineato nei giorni scorsi il presidente Alberto Cirio, “ha solide basi scientifiche, perché predisposto dai nostri epidemiologi ed esperti con il via libera anche del mondo medico”.

“Siamo felici della buona risposta che il progetto sta avendo dal personale scolastico e confidiamo molto nella partecipazione anche delle famiglie – afferma l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino -. Il Piemonte sta compiendo un grande sforzo su questa sperimentazione, ma prevenire e monitorare è fondamentale per riuscire a garantire in sicurezza la continuità didattica. Nei prossimi giorni, inoltre, cominceremo ad approfondire anche le proposte arrivate dai diversi territori per sviluppare progetti personalizzati a livello provinciale”.

“Un’iniziativa importante perché consente di monitorare una delle fasce di età più sensibili nel percorso di crescita e di averne un quadro approfondito dal punto di vista epidemiologico – dichiara Domenico Careddu, segretario della Fimp Piemonte, la Federazione italiana dei medici pediatri -. A 12-13 anni si è già in piena adolescenza, un periodo in cui aumenta la dimensione della socialità, ma allo stesso tempo anche la necessità di autonomia per i ragazzi. È pertanto fondamentale aiutarli a capire l’importanza delle misure di sicurezza, come l’uso della mascherina e il distanziamento, ma anche sensibilizzarli su progetti di prevenzione come questo. Si tratta di un piano che ci vede attivamente coinvolti, attraverso la promozione di una adeguata comunicazione alle famiglie, grazie al rapporto di fiducia che, come pediatri di libera scelta, abbiamo costruito nel tempo con i genitori ed i loro figli. Quando necessario, sapremo anche offrire un contributo concreto, che abbiamo garantito da inizio pandemia e continuiamo a garantire quotidianamente, per la gestione dei casi individuati allo screening e del supporto alle famiglie, nell’ottica di favorire il contenimento dei contagi in piena collaborazione con i Sisp ed i colleghi medici di famiglia”.

“È importante riuscire a sensibilizzare il più possibile le famiglie – rileva Pietro Presti, consulente strategico per il Covid della Regione – affinché sul monitoraggio per gli studenti ci sia la stessa risposta positiva che stiamo avendo dal personale scolastico, che nella prima settimana di avvio del progetto ha già dato ottimi risultati”.

Coronavirus, la situazione di sabato 9 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.575 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 162 dopo test antigenico), pari all’8,4 % dei 18.677tamponi eseguiti, di cui 7.304 antigenici. Dei 1575 nuovi casi gli asintomatici sono 661, pari al 42%

I casi sono così ripartiti: 396 screening, 771 contatti di caso, 408 con indagine in corso; per ambito: 168 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 89 scolastico, 1318 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 210.027, così suddivisi su base provinciale: 18.676 Alessandria, 10.848 Asti, 7.310 Biella, 29.076 Cuneo, 16.374 Novara, 109.650 Torino, 7.962 Vercelli, 7.329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.094 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.708 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 172 (-4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2689 (-68 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.647

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.124.717 (+18.677 rispetto a ieri), di cui 947.289 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.165

Sono 32 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8165 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1250 Alessandria, 520 Asti, 337 Biella, 938 Cuneo, 673 Novara, 3.730 Torino, 383 Vercelli, 264 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

184.354 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 184.354 (+ 3.445 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 15.883 Alessandria, 8.994 Asti,6345Biella, 25.693 Cuneo, 14.254 Novara, 97.610 Torino, 6.939 Vercelli, 6.209 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 958 extraregione e 1.469 in fase di definizione.

Piemonte confermato zona gialla da lunedì, Cirio: “Non abbassiamo l’attenzione”

Il governatore: «Fondamentale per tutti noi non abbassare il livello di attenzione»

 

«Ho appena parlato con il ministro Speranza: il Piemonte da lunedì 11 gennaio continuerà ad essere in zona gialla, almeno fino a sabato 16. Lo confermano i dati dell’ultimo Report validato nel pomeriggio dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità»: lo comunica il presidente della Regione Alberto Cirio.

«Pur avendo un Rt sotto l’1 che ci permette di restare in zona gialla è, però, fondamentale per tutti noi non abbassare il livello di attenzione – continua il Presidente -, perché i dati confermano una circolazione del virus alta in Italia, con valori che in tutte le regioni vanno verso l’arancione. Se oggi il Piemonte ha una situazione epidemiologica migliore di altre regioni è perché raccogliamo i frutti dei sacrifici fatti finora, che è fondamentale non vanificare».