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Il Derby della Mole n.201 è bianconero

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Juventus-Torino 2-1
McKennie.  N’Kolou
Bonucci

Un derby che ricalca perfettamente l’attuale momento ambiguo delle 2 squadre torinesi:Juve per un tempo distratta e Toro che puntualmente si fa rimontare dopo il vantaggio iniziale.Oramai  subire una rimonta è  diventato di moda, ma così fa proprio male. Il Toro domina il primo tempo con varie occasioni, passa in vantaggio, sbaglia il raddoppio e brucia almeno tre contropiedi importanti. Nella ripresa i granata si abbassano di nuovo troppo, come accaduto contro la Sampdoria, ed ecco che la difesa crolla con le gravi, ennesime indecisioni dell’ex grande portiere Sirigu che consentono alla squadra bianconera,padrona del campo nel secondo tempo,di  rimontare nel  finale su due calci piazzati in cui incomprensibilmente, a centro area, si sono trovati liberi di segnare indisturbati Mc Kennie e Bonucci, in entrambi i casi su cross perfetti di Cuadrado. Il cambio nel finale di Zaza per Lukic, ancora su situazione di vantaggio, ha donato maggiore convinzione alla Juventus di poter schiacciare il Toro nella propria area,con il solo Belotti a provarci, subendo molti  falli ma sempre in mezzo ad una selva di difensori bianconeri.. La squadra di Marco Giampaolo prosegue con il proprio  record di punti persi da situazione di vantaggio. E la classifica piange sempre di più.Ci vuole ben altro per salvarsi.Sorride,invece la Juve di Pirlo che con questi 3 punti ed una ritrovata fiducia s’avvicina sempre di più verso il primo posto.Stasera in ombra Ronaldo e Dybala ma ci hanno pensato le retrovie della squadra bianconera,sempre attenti,puntuali e precisi.Giocatori come Bonucci e Cuadrado che non tradiscono mai.

Vincenzo Grassano

Aggredita dal marito mentre telefona a un’amica

L’interlocutrice allerta i soccorsi, l’uomo viene arrestato

Mercoledì sera gli agenti della Squadra Volante intervengono in zona Nizza Millefonti a seguito della segnalazione di una lite in famiglia. Giunti sul posto, è una donna scossa ed agitata ad aprire la porta. Il marito, cittadino italiano di 36 anni, alla vista dei poliziotti, da in escandescenze, chiedendo alla moglie se fosse stata lei ad allertare le forze dell’ordine e invitando gli agenti ad andarsene. Passano alcuni istanti, l’uomo si placa e la donna racconta del proprio rapporto burrascoso, sfociato nel tempo in vessazioni, insulti e violenze fisiche.

Quel pomeriggio la vittima aveva avuto uno sfogo al telefono con un’amica riguardo al suo rapporto ma il trentaseienne, infastidito dalla chiamata, le si è avventato addosso, tentando di strapparle il telefono dalle mani. La compagna allora chiude la telefonata e nasconde il cellulare negli slip, per paura che l’uomo se ne impossessi e glielo rompa, come era accaduto qualche giorno prima. L’amica, dall’altro capo del telefono, sente alcune delle minacce che il marito rivolge alla moglie prima che si interrompesse la chiamata e allerta il 112 NUE. Da accertamenti emerge a carico del trentaseienne una precedente denuncia per maltrattamenti ed un ammonimento del Questore di Torino datato maggio 2019. Scattate le manette per maltrattamenti.

Covid, altre vittime ma contagi e ricoveri in calo. Oltre 3000 i guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1456nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 9,6% dei 15.100 tamponi eseguiti.

Dei 1456 nuovi casi, gli asintomatici sono 665, pari al 45,7%.

I casi sono così ripartiti: 439 screening, 681 contatti di caso, 336 con indagine in corso; per ambito: 258 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 79 scolastico, 1.119 popolazione generale.  

Il totale dei casi positivi diventa quindi 176.519, così suddivisi su base provinciale: 15.371 Alessandria, 8291 Asti, 6124 Biella, 24.267 Cuneo, 13.623 Novara, 93.804 Torino,  6666 Vercelli,  5839 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 959 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1575sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 366 (+9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4276 (-75 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 62.121.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.655.759 (+15.100rispetto a ieri), di cui 820.139 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6568

Sono 62 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 6verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.568 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 981 Alessandria, 394 Asti, 292 Biella, 709 Cuneo, 573 Novara, 3.039 Torino, 316 Vercelli,  201 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

103.188 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 103.188 (+3107 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7975 Alessandria, 5462Asti, 3223 Biella, 12.443 Cuneo, 7078 Novara, 58.739 Torino, 3987 Vercelli,  3219 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 527extraregione e 535 in fase di definizione.

Covid, continuano a calare i ricoveri in ospedale. Ancora vittime e 2132 nuovi casi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2132 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 10,2 % dei 20.846 tamponi eseguiti.

Dei 2132 nuovi casi, gli asintomatici sono 926, pari al 43,4 %.

I casi sono così ripartiti: 512 screening, 1052 contatti di caso, 568 con indagine in corso; per ambito: 345 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 111 scolastico, 1676 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 175.063, così suddivisi su base provinciale: 15.257 Alessandria, 8.190 Asti, 6.051 Biella, 24.102 Cuneo, 13.502 Novara, 93.033 Torino, 6.622 Vercelli, 5.804 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 951 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1551 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 357 (-9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4351 (- 108 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 63.768

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.640.659(+20.846 rispetto a ieri), di cui 815.416 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.506

Sono 54 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 8 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.506 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 969 Alessandria, 391 Asti, 292 Biella, 709 Cuneo, 572 Novara, 2.994 Torino, 313 Vercelli, 200 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

100.081 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 100.081 (+ 3608 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7.662 Alessandria, 5311 Asti, 3084 Biella, 12.075 Cuneo, 6.778 Novara, 57.212 Torino, 3.842 Vercelli, 3.088 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 511 extraregione e 518 in fase di definizione.

Damilano scende in campo: si candida a sindaco per il centrodestra

L’imprenditore Paolo Damilano dopo avere nicchiato per qualche mese si è deciso e ha annunciato la propria candidatura a sindaco di Torino per la coalizione del  centrodestra “per mettermi al servizio diella città con un progetto civico e con una squadra  aperta a chi crede nel futuro e nel cambiamento”

L’industriale opera  nel  settore cibo (è proprietario del pastificio DeFilippis e del Caffè Zucca)  nel vino e nelle acque minerali. In passato era stato responsabile di Film Commission.

E’ stato scelto in particolare dalla Lega: nei giorni scorsi aveva incontrato il segretario del Carroccio Matteo Salvini.

Nelle altre forze politiche della coalizione c’è però qualche perplessità. Forza Italia aveva proposto Claudia Porchietto, che potrebbe correre in tandem con Damilano per un ticket elettorale.

Chiede di mettere la mascherina, capotreno aggredito. I carabinieri arrestano passeggero

 E’ stato aggredito da un passeggero per avergli chiesto di indossare la mascherina.

E accaduto a Venaria Reale, dove i carabinieri del Radiomobile hanno arrestato nella stazione ferroviaria un cittadino della Guinea, 22enne, per resistenza a pubblico ufficiale.

Poco prima, sul treno della G.T.T., sulla tratta ferroviaria Venaria – Germagnano, l’uomo ha minacciato con un coltello il capotreno che gli ha chiesto di indossare la mascherina.

All’arrivo dei carabinieri, il passeggero ha opposto resistenza al controllo.

Neve in pianura E in montagna è allerta valanghe

Venerdì scatta l’allerta gialla di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) che riguarda tutta la regione.

Il  maltempo è causato dalla discesa di aria fredda dalle isole britanniche. La neve in pianura era prevista già da ieri  sera, ma nel pomeriggio di oggi   si porterà sulle zone collinari. Aumenta  il pericolo di valanghe sulle  Pennine e Lepontine e sulle Marittime e Liguri. Una tregua sabato mattina, poi nel pomeriggio altre precipitazioni deboli e diffuse.

Il Tar non accoglie la richiesta di far tornare in classe le seconde e terze medie

Il Tar del Piemonte non ha accolto la richiesta, depositata da un gruppo di genitori e insegnanti, di una sospensiva d’urgenza in via monocratica per l’ordinanza della Regione Piemonte che prevede la didattica a distanza per le seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado fino al 23 dicembre.

L’ordinanza del Piemonte continua a essere, quindi, pienamente in vigore.

“Ancora una volta come nel caso della misurazione della febbre a scuola ha vinto il buonsenso e l’atteggiamento di prudenza per la salvaguardia della salute dei nostri ragazzi, del personale scolastico e di tutti i loro familiari – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sono lieto che il TAR abbia riconosciuto la fondatezza delle motivazioni sanitarie che hanno sostenuto una scelta difficile, ma finalizzata come unico scopo a tutelare il bene della vita. Dobbiamo restare però tutti consapevoli che la didattica a distanza, nonostante l’enorme impegno di tutto il mondo della scuola, è un grande sacrificio che stiamo chiedendo ai nostri figli, alle famiglie e agli insegnanti. Pertanto dobbiamo continuare a mettere in campo ogni impegno possibile per tornare al più presto alla normalità. Ora continuiamo a lavorare con il mondo della scuola, fianco a fianco, affinché il 7 gennaio si possa davvero riaprire la scuola in presenza per tutti, ma in assoluta sicurezza e per sempre”.

La misura, più restrittiva rispetto a quanto previsto dalla zona arancione, è stata assunta alla luce dei pareri medici e scientifici e dei dati sul contagio che, dall’inizio dell’anno scolastico, hanno visto nella fascia d’età 11-18 anni di medie e superiori più del doppio dei casi rispetto a quelli registrati sotto i 10 anni.

“Un dato preoccupante anche alla luce della pressione ospedaliera ancora elevata e del possibile impatto in prossimità delle feste, con il rischio di portare in famiglia il contagio contratto nel pre e post scuola su cui si concentrano ancora le maggiori criticità” , commenta la Regione in una nota.

“La Regione Piemonte ringrazia la sua avvocatura, il commissario dell’Area Giuridico Amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo e il prof. Vittorio Barosio con il suo staff (in particolare gli avvocati Dell’Anna, Dentico e Briccarello) per il prezioso supporto nel seguire l’impugnativa.”

L’udienza camerale per la discussione in via ordinaria dell’istanza di sospensiva davanti all’intero Collegio è stata fissata per il 16 dicembre.

Covid, ricoveri in calo ma altre 92 vittime nell’ultimo bollettino

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.230 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari all’8,5% dei 23.163tamponi eseguiti.

Dei2230 nuovi casi, gli asintomatici sono 1.000 , pari al 44,8 %.

I casi sono così ripartiti: 824screening, 885 contatti di caso, 521 con indagine in corso; per ambito: 415 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 105 scolastico, 1.710 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 172.931, così suddivisi su base provinciale: 15.016 Alessandria, 8.084 Asti, 5.994 Biella, 23.787Cuneo, 13.325 Novara, 92.078 Torino, 6.541Vercelli, 5.629 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 947 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.530 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 366 ( –16rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4459(- 137rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 65.181

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.619.813(+26.163rispetto a ieri), di cui 809.885 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.452

Sono 92i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 11 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.452 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 958 Alessandria, 387 Asti, 291 Biella, 707 Cuneo, 566 Novara, 2.964 Torino, 313 Vercelli, 200 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

93.454 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 96.473 (+3.019rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 7.344 Alessandria, 5.132Asti, 3.011 Biella, 11.610 Cuneo, 6.341 Novara, 55.398 Torino, 3.722 Vercelli, 2.906 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 501 extraregione e 508 in fase di definizione.

Le opposizioni in Regione: “Per evitare la terza ondata cabina di regia. Screening e tracciamento unica strada”

“Non siamo efficienti come la Corea e non siamo piccoli come l’Alto Adige, siamo in grado di fare un monitoraggio di tutta la popolazione? È la prima e più gettonata obiezione che ci è stata fatta in queste ore dopo che la nostra proposta ha incontrato anche il parere positivo, almeno a parole, della Giunta regionale” – dichiarano i Capigruppo di PD, 5Stelle, Luv, Moderati e Lista Monviso in merito allo screening di massa in Piemonte.

“Siamo consapevoli delle difficoltà, sappiamo ad esempio che in questa situazione persino delle eventuali elezioni sarebbero a rischio, però in tempi straordinari occorrono soluzioni straordinarie pertanto un minuto dopo che l’Odg sarà approvato ci metteremo a disposizione della Giunta regionale e chiediamo che venga convocata una cabina di regia inclusiva anche Sindaci, Prefetti, MMG, farmacisti e sindacati, per rispondere alla domanda: il Piemonte è in grado di organizzare uno screening di massa?”.

“Lo screening non dovrà essere un passaporto per le vacanze e nell’organizzarlo si dovranno rispettare tutte le norme sanitarie previste per ridurre al massimo il rischio contagio, per questo – proseguono Gallo, Sacco, Grimaldi, Magliano e Giaccone – la nostra proposta sottintende anche un cambio radicale nell’agire di questa Giunta. Per lavorare in maniera diversa da come il Piemonte ha fatto finora occorre responsabilizzare i maggiormente i Sindaci e le comunità piemontesi, insieme a loro dovremo trovare una soluzione. Ci interessa semplicemente non vedere gli stessi errori della seconda ondata, vorremmo vedere un tracciamento completo dei focolai e dei casi positivi”.

“Abbiamo preso in considerazioni altri modelli come il monitoraggio totale degli spostamenti, delle categorie a rischio, di lavoratori specifici in settori essenziali, e settori strategici come la scuola ma – concludono i Capigruppo di opposizione – abbiamo visto che agli annunci in questi mesi non ci sono state risposte concrete e permanenti. Per questo vorremmo prima esplorare un modello nuovo”.