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Scuola: le mense, il più grande ristorante torinese. Al via l’8 settembre per offrire 40 mila pasti sani e sostenibili

Dopo aver ricevuto dalla Giunta Comunale, il 25 maggio scorso, le linee guida per i nuovi indirizzi per il servizio di ristorazione scolastica, la Città di Torino sta per varare il nuovo servizio di refezione.

Partirà contemporaneamente all’avvio dell’anno scolastico, già dal primo giorno di apertura, fissato l’8 settembre per i nidi e le scuole dell’infanzia comunali e il 13 settembre per tutte le altre scuole. Sarà quindi riattivato il più grande ristorante cittadino, che ogni giorno serve contemporaneamente a pranzo circa quarantamila pasti con ingredienti di qualità, controllati, sani, equilibrati, adatti ad accompagnare in modo ideale la crescita e lo sviluppo delle bambine e dei bambini della città.

 

Il servizio prevede diverse innovazioni: sul piano della qualità, con la richiesta di aumentare la percentuale, che a Torino è già alta, di alimenti da agricoltura biologica, a chilometro zero e a filiera corta. Verrà introdotto, una volta al mese, un pasto vegano e uno vegetariano. Sarà inoltre chiesto a cuochi di provata esperienza di cimentarsi nella proposta di un pasto da “chef” da introdurre nel menù scolastico, che sia buono, allettante, ma allo stesso tempo su misura delle caratteristiche, in termini di costi e di tempi, tipiche della ristorazione collettiva. Gli Istituti Professionali cittadini verranno coinvolti in forme di collaborazione per promuovere le eccellenze dei propri studenti.

Sarà sperimentata la reintroduzione della mensa fresca in due scuole della città, per valutare le condizioni e le risorse necessarie per l’estensione negli anni a venire di questo tipo di preparazione, più gradita di quella trasportata dai grandi centri di cottura.

Continuerà l’impegno per la riduzione degli sprechi alimentari, con un ampliamento della rete delle associazioni benefiche che recuperano gli avanzi di cibo.

Il portale internet della ristorazione scolastica sarà riprogettato, e fornirà informazioni accurate e aggiornate su menu, caratteristiche dei cibi, sostituzioni etc.

Le campagne di educazione alimentare diventeranno un sistema permanente per la condivisione di informazioni tra Città, società della ristorazione, dietisti, assaggiatori, famiglie: per nutrirsi bene, in modo sano, diminuire gli sprechi, affezionare gli alunni alla mensa scolastica.

Una particolare attenzione verrà prestata ai lavoratori delle aziende della ristorazione, per i quali si prevede un mantenimento dei livelli occupazionali, ma anche un ulteriore adeguamento, per arrivare in tutte le scuole a una distribuzione dei pasti nelle aule con tempistiche e temperatura ottimali.

A causa della grande incertezza sulle misure per la ripresa scolastica in presenza, che permane ancora oggi, e di conseguenza sulle modalità di erogazione del servizio che si offriranno a settembre, verranno invitate a negoziare, ancora per un anno, le società che già conoscono bene le cucine, le mense, le aule, le attrezzature, i trasporti. E che sono per questo già concretamente in grado di fornire con efficacia e in condizioni di sicurezza un servizio di distribuzione misto (refettori e aule). La mancanza di indicazioni puntuali dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Salute, ha impedito di ricorrere a un bando per una chiamata generale, includendo le società che avrebbero utilmente partecipato alle offerte a condizione però di poter conoscere come le altre e in tempo utile le condizioni di svolgimento del servizio, nonché di poter effettuare i sopralluoghi necessari. In un periodo in cui spostamenti e accessi erano interdetti, fortemente limitati o non raccomandati dalle norme di prevenzione della diffusione dei contagi emanate durante lo stato di emergenza.

Per l’assessora all’Istruzione, Antonietta Di Martino: “La necessità di garantire l’erogazione dei pasti sin dall’inizio dell’anno scolastico, pur nell’incertezza delle misure da adottare nella ripresa a settembre, è stata la priorità irrinunciabile che ha guidato l’Amministrazione nella scelta della procedura negoziata, fermo restando tutte le innovazioni già annunciate che porteranno al miglioramento dei vari aspetti del servizio. Una scelta di buon senso per un servizio finalizzato al benessere degli allievi, con una forte attenzione al valore della ristorazione scolastica in termini educativi e di inclusione”.

Il bollettino Covid di domenica 11 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 47 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 9.408 tamponi eseguiti, di cui 6.315 antigenici. Dei 47nuovi casi, gli asintomatici sono 24 (51,1%).

I casi sono così ripartiti: 10 screening, 29 contatti di caso, 8 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 scolastico, 45 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.318 così suddivisi su base provinciale: 29.622 Alessandria, 17.510 Asti, 11.539 Biella, 52.990 Cuneo, 28.310 Novara, 196.583 Torino, 13.758 Vercelli, 13.000 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.506 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.500 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 6(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 676.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.601.711 (+9.408 rispetto a ieri), di cui 1.816.56risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.698

Nessun decesso è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione di persona positiva al test del Covid-19.

Il totale rimane quindi di 11.698 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.877 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.877 (+1rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.999 Alessandria, 16.781 Asti, 11.049 Biella, 51.472 Cuneo, 27.320 Novara, 190.607 Torino, 13.196 Vercelli, 12.605 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.414 in fase di definizione.

Finale Europei: no maxi schermi, lattine e bottiglie di vetro

A Torino nuovi divieti  in vista, ma non solo,  della finale degli Europei di calcio di domenica sera.

Infatti questa mattina la sindaca Chiara Appendino ha siglato un’ordinanza che prevede per oggi la chiusura alle 21 dei negozi che vendono generi alimentari nelle zone del centro più frequentate e limita dalle 24 alle 3 la somministrazione di alcolici, solo all’interno dei locali.

Il divieto di vendere beni alimentari, domani dalle 21 alle 7 riguarderà tutta la città ed alcolici e superalcolici potranno essere consumati, dalle 24 alle 3 esclusivamente all’interno dei locali, al tavolo. Saranno bloccati anche i distributori automatici di bevande. Inoltre tra le 21 di domenica e le 7 di lunedì sarà vietata ” la detenzione per il consumo, in luogo pubblico o ad uso pubblico, di bevande in contenitori di vetro – quali bottiglie, bicchieri, calici – o metallo”.  No anche ai maxi schermi per via della pandemia (e per evitare di pensare ai fatti di Piazza San Carlo del 2017)

Niente Gigafactory a Torino. Che deve cancellare la Fiat per ricominciare

Gigafactory addio. La grande fabbrica per le batterie del gruppo Stellantis si farà anche in Italia.

Non a Torino, però. A Termoli. Giusto così, in fondo. Perché non basta passare la vita a baciare metaforicamente la pantofola alla famiglia che ha distrutto la città per ottenere investimenti da parte di una proprietà che nulla ha a che fare con Torino.

continua a leggere: https://electomagazine.it/niente-gigafactory-a-torino-che-deve-cancellare-la-fiat-per-ricominciare/

Il bollettino Covid di sabato 10 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 33 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari allo 0,1 % di 22.580 tamponi eseguiti, di cui 18.845 antigenici. Dei 33 nuovi casi, gli asintomatici sono 16 (48,5%).

I casi sono così ripartiti: 6 screening, 17 contatti di caso, 10 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 0 scolastico, 33 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.271 così suddivisi su base provinciale: 29.622 Alessandria, 17.507 Asti, 11.538 Biella, 52.985 Cuneo, 28.301 Novara, 196.555 Torino, 13.758 Vercelli, 12.999 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.506 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.500 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (uguale  a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 64 (-3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 644.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.592.303(+22.580 rispetto a ieri), di cui 1.813.166 risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.698

Nessun decesso  e’ stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione di persona positiva al test del Covid-19.

Il totale rimane quindi di 11.698 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.862 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.862 (+19 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.998 Alessandria, 16.781 Asti, 11.049 Biella, 51.470 Cuneo, 27.314 Novara, 190.603 Torino, 13.194 Vercelli, 12.605 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.414 in fase di definizione.

Monopattino selvaggio: i non vedenti si rivolgono a uno studio legale

A Torino nasce una task force di avvocati a tutela dei non vedenti che a causa  della presenza selvaggia dei monopattini e delle bici del bike sharing rischiano la propria incolumità.

L’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti si è rivolta allo studio legale Ambrosio e Commodo che ha individuato nel Comune il soggetto incaricato di far rispettare le regole sulla sosta di bici e monopattini.

Sono numerosi i soci dell’Unione che hanno rischiato di farsi male sbattendo contro i monopattini parcheggiati sul marciapiedi. Ad oggi non esiste un punto di riferimento normativo. L’Unione italiana ciechi vuole partecipare al tavolo previsto in Comune per presentare  soluzioni condivise.  Da oggi lo studio legale interverrà  “per ogni anche piccolo incidente a fianco del non vedente. Quando inciamperanno su un monopattino chiameremo i vigili urbani e andremo al pronto soccorso: poi agiremo a livello giudiziario”.

Vaccini, in Piemonte oltre 4 milioni di dosi

IL TOTALE È 4.039.182IL 90,8% DI 4.446.580 DOSI COMPLESSIVE RICEVUTE

Sono 40.539 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate venerdì 9 luglio  all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 33.673è stata somministrata la seconda dose.

Tra gli ultimi vaccinati, in particolare, sono 3.915 i 16-29enni, 2.352 i trentenni, 5.996 i quarantenni, 13.864 i cinquantenni, 4.107 i sessantenni, 6.83i settantenni, 819 gli estremamente vulnerabili e 256 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 4.039.182 dosi (di cui 1.485.236 come seconde), corrispondenti al 90,8di 4.446.580 finora disponibili per il Piemonte.

“Abbiamo tagliato un altro traguardo importante che segna il ritmo veloce della nostra campagna vaccinale – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Più del 93% degli over50 che hanno aderito sono stati già vaccinati con almeno una dose, ma è fondamentale che tutta la popolazione risponda a questa chiamata, perché il vaccino è l’unica vera possibilità di proteggerci dal Covid e dalle sue varianti, garantendo la sicurezza delle nostre vite e del nostro lavoro, senza costringerci mai più a subire nuovi lockdown o limitazioni della nostra libertà”.

Il bollettino Covid di venerdì 9 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE 15:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 40 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari allo 0,2 % di 20.061 tamponi eseguiti, di cui 15.683 antigenici. Dei 40 nuovi casi, gli asintomatici sono 23 (57,5%).

I casi sono così ripartiti: 12 screening, 20 contatti di caso, 8 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 2 scolastico, 36 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.238 così suddivisi su base provinciale: 29.620 Alessandria, 17.506 Asti, 11.538 Biella, 52.983 Cuneo, 28.296 Novara, 196.542 Torino, 13.755 Vercelli, 12.995 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.505 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.498 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 67 (+3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 627.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.569.723 (+20.061 rispetto a ieri), di cui 1.807.967 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.698

E’ stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione 1 decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno verificatosi oggi.

Il totale diventa quindi di 11.698 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 944 Novara, 5.591 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.843 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.843 (+43 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.996 Alessandria, 16.779 Asti, 11.049 Biella, 51.467 Cuneo, 27.310 Novara, 190.595 Torino, 13.193 Vercelli, 12.604 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.413 in fase di definizione.

Vaccini, accesso diretto per il personale scolastico-universitario e della formazione

PER CHI NON È ANCORA REGISTRATO O IN ATTESA DELLA PRIMA DOSE

Iniziativa della Regione Piemonte per accelerare la vaccinazione del personale scolastico, universitario e della Formazione professionale, docente e non docente.

A coloro che non hanno ancora aderito alla campagna su www.ilPiemontetivaccina.it oppure si sono iscritti in base alla rispettiva fascia di età e sono in attesa di ricevere la prima dose vengono proposte, in accordo con le organizzazioni sindacali e l’Ufficio scolastico regionale, due opportunità:

– presentarsi con accesso diretto e senza prenotazione sabato 10 e domenica 11 luglio nell’hub vaccinale del Valentino a Torino;

– recarsi da lunedì 12 luglio in uno dei punti vaccinali ad accesso diretto e senza necessità di preadesione che saranno pubblicati sabato prossimo su www.ilPiemontetivaccina.it e su www.regione.piemonte.it

Sarà necessario solo esibire una documentazione che attesti l’appartenenza a questa categoria.

L’Unità di Crisi ha inoltre dato indicazione alle aziende sanitarie di anticipare il prima possibile la somministrazione della prima dose al personale scolastico che ha già aderito su www.ilPiemontetivaccina.it

Finora nella sezione del portale www.ilPiemontetivaccina.it dedicata al personale scolastico docente e non docente hanno aderito alla campagna vaccinale 100.000 delle 120.000 persone che in Piemonte compongono questa categoria: a 93.000 è già stata somministrata la prima dose (93% delle adesioni) e a 77.000 anche la seconda (77%).

Dei 20.000 restanti una parte è rappresentata da coloro che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale, mentre un’altra include coloro che potrebbero averlo fatto più di recente in base alla propria fascia d’età e non come specifica categoria scolastica. Di questi ultimi non è possibile al momento quantificare il numero preciso, non essendo prevista sul modulo del consenso informato la professione svolta e per motivi di privacy.

“È molto importante che le scuole possano riaprire in assoluta sicurezza – osserva l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Ringrazio le strutture vaccinali che sono state attivate per accelerare il completamento della vaccinazione del personale scolastico. Il traguardo dell’immunizzazione è vicino, ognuno in Piemonte sta facendo la propria parte per ostacolare in ogni modo la circolazione del virus pandemico”.

“Dobbiamo impegnarci tutti, facendo ognuno la propria parte, per garantire ai nostri ragazzi un ritorno a scuola in presenza – afferma l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale Elena Chiorino – e restituire quella socialità, educazione scolastica e crescita culturale di cui la pandemia li ha privati per troppo tempo”

Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca rileva che “l’iniziativa della Regione Piemonte, che ringrazio per la collaborazione, è un passo decisivo che va nella direzione auspicata e perseguita con determinazione dal ministro Bianchi, la ripresa delle attività didattiche in presenza a settembre. Ora avanti con il piano vaccinale degli adolescenti”.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola del Piemonte congiuntamente concordano riguardo all’opportunità di dare massima diffusione alla campagna vaccinale anche tramite le nuove forme di accesso al personale della scuola e di tutto il settore Istruzione.