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I contagi crescono di 117 unità, ma la terapie intensive si riducono a sei in tutta la regione

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17. 30

27.255 PAZIENTI GUARITI E 335 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.255(+ 29)rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3.401 (+3) Alessandria, 1621 (+2) Asti, 855 (+3) Biella, 2.622 (+4) Cuneo, 2.450 (+0) Novara, 13.920 (+15) Torino, 1206 (+0) Vercelli, 996 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 184 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 335 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4153

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 4153 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 374 Novara, 1838 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 33.970(117rispetto a ieri, di cui 81 asintomatici. Dei 117 casi, 44 screening, 53 contatti di caso, 20 con indagine in corso. I casi importati sono 15 su 117)i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4.266 Alessandria, 1.936 Asti, 1.101 Biella, 3.264 Cuneo, 3.156 Novara, 16.930 Torino, 1.617 Vercelli, 1.207 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 290 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 203 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6(- 2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 123(11rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.098

I tamponi diagnostici finora processati sono 649.585, di cui 363.248 risultati negativi.

TAMPONI HOTSPOT SCOLASTICI
Sono 212 gli studenti e operatori della Scuola che oggi hanno usufruito del servizio degli hotspot scolastici allestiti dalla Regione Piemonte per l’esecuzione immediata del tampone per la diagnosi di coronavirus covid-19.
Il dato comprende sia gli accessi diretti richiesti in orario scolastico, sia quelli programmati, che hanno approfittato dell’opportunità per accorciare i tempi di effettuazione del test.
Dall’inizio dell’anno scolastico, i casi di positività attualmente riscontrati attraverso gli accessi diretti sono stati 5.

Covid 19, in arrivo un milione di test antigenici

Il test è in grado di individuare soggetti con carica medio-alta, potenziali diffusori del Covid 19 e per tali ragioni è in corso l’acquisizione, insieme alla Regione Veneto, di un milione di test antigenici. Questa la risposta dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi a un’interrogazione presentata dal M5s che chiedeva inoltre quali iniziative abbia intrapreso la Regione al fine di implementare anche in Piemonte la sperimentazione del test salivare.Su questo punto è stato risposto che nell’ospedale torinese Amedeo di Savoia, presso il laboratorio di virologia e in vari reparti clinici, è in corso la valutazione sperimentale e comparativa tra test salivare e la procedura convenzionale “tampone”. Lo scopo è quello di ridurre il ricorso al più complesso prelievo rino-faringeo che deve necessariamente essere eseguito in profondità e di conseguenza risulta essere molto fastidioso. E’ emerso che il test salivare presenta il vantaggio di stabilire in pochi minuti se si è positivi o meno al Covid 19, provvedendo semplicemente a prelevare un campione di saliva e permette la rapida raccolta di numerosi campioni in un’unica seduta adattandosi meglio allo screening di comunità numerose. Per contro, lo svantaggio è quello di dover trattare opportunamente i campioni salivari, prima di sottoporli  all’analisi molecolare, rendendosi necessario il trasporto e la successiva manipolazione in laboratorio allungandone i tempi. 

Il traffico a Caselle cala “solo” del 20% Critiche ad Alitalia

Per lo scalo di Torino Caselle l’estate è andata meglio del previsto con calo del traffico domestico  del 20%.

I vertici aeroportuali dicono apertamente che il responsabile è Alitalia che “inspiegabilmente non ha colto tale  trend e ha tenuto solo due collegamenti tra Torino e Roma rispetto ai consueti sette con una riduzione del 60%  dei passeggeri”. 

L’autunno è  importante per i collegamenti con Roma e con soli due voli non si permette di viaggiare dalla capitale  a Torino per lavorare in giornata.

Se l’abbandono di Malpensa da parte della compagnia di bandiera è dovuto al ruolo di Linate, la Sagat, società di gestione dell’aeroporto subalpino, afferma che Torino è molto simile a Linate, e “fa parte del tessuto produttivo del Paese”.

Sagat si aspettava anche aiuti concreti dal Governo

Il Governo chiede lo stop della misurazione della febbre a scuola voluta da Cirio

La Regione Piemonte ha appreso in queste ore che, come aveva preannunciato il Ministro dell’Istruzione, il Governo ha depositato presso il TAR la richiesta di impugnativa dell’ordinanza regionale con cui si chiede alle scuole di verificare che le famiglie abbiano effettivamente ottemperato all’obbligo previsto dallo Stato di misurare la temperatura ai figli prima di mandarli a scuola.

Il Presidente della Regione Alberto Cirio sottolinea: “difenderemo con forza l’ordinanza perché siamo convinti sia utile e necessaria, oltre a ricadere appieno nelle competenze della Regione, tra le quali c’è quella di tutelare la salute dei suoi cittadini. Il Presidente aggiunge che, peraltro, le scuole piemontesi stanno già applicando l’ordinanza senza particolare difficoltà, come evidenziato dall’avvio dell’anno scolastico”.

La Regione Piemonte ha incaricato il prof. Barosio di rappresentarla davanti al TAR e ha scritto al Tribunale amministrativo regionale chiedendo di poter esporre le ragioni di una ordinanza che, il Presidente sottolinea, ha il solo fine di tutelare la salute di alunni, personale scolastico e
delle loro famiglie.

Il Presidente aggiunge che “l’ordinanza integra le regole previste dal Governo di far misurare la febbre alle famiglie, introducendo un meccanismo di controllo in più proprio per fare in modo che tale obbligo statale sia rispettato. Sono  convinto che la Regione sia nel giusto, perché l’ordinanza aumenta il livello di sicurezza per i cittadini e non introduce modifiche su quanto previsto dallo Stato, ma solo un meccanismo di controllo di quanto proprio lo Stato ha disposto per legge”.

Fino a quando il TAR non si sarà pronunciato sulla sospensiva, l’ordinanza regionale rimane operativa.

Bollettino Covid: nessuna vittima e 39 contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

27.226 PAZIENTI GUARITI E 317 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.226(+ 14rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3.398 (+2) Alessandria, 1619 (+0) Asti, 852 (+1) Biella, 2.618 (+0) Cuneo, 2.450 (+3) Novara, 13.905 (+7) Torino, 1206 (+0) Vercelli, 994 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 184 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 317 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4153

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 4153 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 374 Novara, 1838 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 33.853(+ 39rispetto a ieri, di cui 25 asintomatici. Dei 39 casi, 14 screening, 14 contatti di caso, 11 con indagine in corso. I casi importati sono 10 su 39)i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4.257 Alessandria, 1.935 Asti, 1.098 Biella, 3.252 Cuneo, 3.135 Novara, 16.867 Torino, 1.616 Vercelli, 1.202 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 289 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 202 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 8(- 1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 112(- 2rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.037

I tamponi diagnostici finora processati sono 644.624, di cui 360.930 risultati negativi.

Ex Embraco, investimento da 50 milioni per un nuovo polo produttivo

Sarà un nuovo polo per la produzione di 6 milioni di compressori per frigoriferi e nascerà entro il 2024

Ne faranno parte  gli stabilimenti ex Embraco di Riva di Chieri e Acc di Belluno. L’investimento  è di 50 milioni di euro tra pubblico e privato. La conferma giunge dal tavolo convocato dalla sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, in prefettura a Torino. Si punta ad arrivare a fine piano alla piena occupazione, mentre si garantiranno  la cassa integrazione e la formazione.

Scuola: misurazione temperatura e organico, prosegue il braccio di ferro Regione-Governo

Il Presidente della Regione Alberto Cirio  dopo il primo giorno di riapertura delle scuole ha sottolineato innanzitutto che è il momento della vera ripartenza.

Ha inoltre spiegato che l’ordinanza che chiede alle scuole di verificare che la temperatura sia stata effettivamente rilevata dalle famiglie, come previsto dalle disposizione statali, è in vigore e “tutto sta funzionando bene, a riprova che l’operazione è più facile di quanto temuto dal ministero e che in Piemonte presidi, insegnanti e personale scolastico si dimostrano di gran lunga più efficienti di chi governa la scuola a livello nazionale”.

Il Presidente ha ribadito che “in un Paese normale la febbre la misura la scuola, mentre il Governo che ha imposto di verificare la temperatura dei dipendenti di fabbriche e uffici pubblici non lo ha fatto per i bambini, che sono soggetti delicati e che nel resto della loro giornata incontrano i nonni, che sono le persone più vulnerabili al Covid”.

Di fronte alla possibilità che l’ordinanza regionale possa essere impugnata dal Governo il Presidente ha confermato l’intenzione di andare avanti, richiamando il soprannome storico dei piemontesi, definiti “bogia nen”: “la Regione è convinta di essere nel giusto e non arretra di un passo, perché si tratta di una posizione condivisa dal mondo medico e pediatrico per la tutela della salute di ogni cittadino. Ha poi aggiunto che se l’ordinanza sarà impugnata, la Regione la difenderà nelle sedi opportune e ha ricordato le parole del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, che nelle scorse ore ha dichiarato alla stampa che la scuola in Piemonte parte con 20.000 posti dell’organico da coprire. Una criticità che riguarda soprattutto gli insegnanti di sostegno e che nell’anno del Covid è ingiustificabile, perché ci sono stati mesi di tempo per risolvere quella che doveva essere una priorità e che quest’anno non è solo un problema di didattica, ma anche di sicurezza sanitaria”.

Sul tema della misurazione della temperatura è intervenuta anche l’Assessore all’Istruzione, Elena Chiorino. Ha detto che “l’ordinanza del Piemonte è di buon senso e che vuole garantire la massima sicurezza in classe. Quindi il fatto che i genitori misurino la temperatura già a casa come previsto dallo Stato, ma che poi le scuole verifichino che sia stato veramente fatto come richiesto dalla Regione, è una precauzione fondamentale per far funzionare la scuola”.

Coronavirus: i nuovi contagi sono 61, nessuna nuova vittima in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

27.212 PAZIENTI GUARITI E 320 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.212(+ 39rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3396 (+5) Alessandria, 1619 (+2) Asti, 851 (+0) Biella, 2618 (+3) Cuneo, 2.447 (+5) Novara, 13.898 (+18) Torino, 1206 (+6) Vercelli, 993 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 184 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 320 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4153

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 4153 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 374 Novara, 1838 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 33.814(+ 61rispetto a ieri, di cui 36 asintomatici. Dei 61 casi, 14 screening, 32 contatti di caso, 15 con indagine in corso. I casi importati sono 8 su 61 )i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4256 Alessandria, 1935 Asti, 1096 Biella, 3248 Cuneo, 3130 Novara, 16.843 Torino, 1612 Vercelli, 1202 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 289 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 203 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono114(+14rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2006

I tamponi diagnostici finora processati sono 640.885, di cui 359.599 risultati negativi.

Riapertura delle scuole, la Regione: “Tutto il possibile per riprendere in sicurezza”

La Regione Piemonte è pronta ad affrontare l’apertura delle scuole “convinta di aver fatto tutto il possibile per quanto riguarda le materie di propria competenza”.

Il presidente Alberto Cirio ha definito quello di lunedì “il vero test per la ripartenza, che va superato tutti insieme. Ha quindi sostenuto che sono stati messi a punto tutti gli atti necessari, come l’aumento dal 50% all’80% della capacità di carico dei mezzi del trasporto pubblico locale grazie al costante confronto delle Regioni con il Governo per ottenere una soluzione che garantisce sicurezza e possibilità di spostamento, l’attivazione di 29 hot spot scolastici su tutto il territorio ai quali si possono portare i bambini con sintomi di contagio, fare il tampone e avere il risultato in poche ore, l’attivazione del nuovo Dipartimento per le emergenze e le malattie infettive, la rimodulazione dell’Unità di Crisi”.

Si è poi detto “dispiaciuto che il ministro dell’Istruzione abbia auspicato che il Governo impugni l’ordinanza di mercoledì, in quanto le Regioni hanno lavorato nelle ultime settimane per misurare la temperatura degli alunni a scuola. Ma lo Stato ha deciso di lasciare questa incombenza solo alle famiglie, mentre ha ordinato a uffici e fabbriche di farlo, senza considerare che bambini e ragazzi possono trasmettere il virus ai nonni. In Piemonte si è detto che non è sufficiente, che la misurazione a casa senza un efficace controllo a scuola non va bene, l’Usr ha risposto che la Regione non si fida delle famiglie. Nessuno ha tenuto conto delle famiglie negazioniste, che hanno già detto che la febbre ai loro figli non la misureranno perché il Covid non esiste. Quindi, si è chiesto il presidente, se si revoca l’ordinanza e un bambino entra a scuola dicendo che famiglia si è dimenticata di prendere la febbre, cosa si fa?”

Il presidente ha infine annunciato che la Regione è disposta ad aiutare le scuole ad approvvigionarsi di mascherine da consegnare ogni giorno agli alunni se lo Stato avrà difficoltà per la fornitura, perché non si può lasciare gli istituti senza questi dispositivi per neanche un giorno, ed ha sottolineato che la Regione ha approvato apposite linee guida sui comportamenti da tenere a scuola che portano la firma dei medici e dei pediatri.

L’assessore all’Istruzione Chiorino ha dichiarato che “la didattica a distanza deve essere uno strumento di emergenza, poiché le attività scolastiche devono essere svolte in presenza”.

L’assessore alla Sanità Icardi ha rilevato come “la situazione epidemiologica sia al momento sotto controllo. Quest’estate il Piemonte è sempre stato nella fascia di rischio basso, la settimana scorsa il rischio è diventato moderato, ma ora è tornato basso. Sul New York Times di oggi è pubblicato un articolo che colloca il Piemonte tra le Regioni più virtuose in Italia per minor numero di contagi negli ultimi sette giorni. Accanto alla scuola, l’impegno della Sanità si concentra in questi giorni anche sui fronti delle vaccinazioni antinfluenzali (il via è previsto nella prima metà di ottobre) e su quello della garanzia sanitaria ai seggi del referendum del 20 e 21 settembre.”

Torino sperimenta Next – Land, didattica innovativa per mille studenti

Next-Land è una scuola per esploratori di futuro. 5 scuole – 5 Enti di ricerca – 4 Enti finanziatori – 9 musei – 1000 studenti – 80 insegnanti – 20 ricercatori – 100 mamme – 40 orientatori – 40 tutor – 40 aziende – 3 quartieri

Dai quartieri torinesi Aurora, Barriera di Milano e Lucento parte il 14 settembre fino al 9 ottobre Next-Land: la sperimentazione di una didattica innovativa e diffusa che si svolgerà nei musei, nelle università, negli spazi aperti, oltre che in digitale.

Il progetto, creato dall’associazione torinese Next Level e sostenuto da Fondazione Vodafone Italia, FondazioneCompagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di Commercio di Torino, è ispirato al romanzo di fantascienza Flatland e si rivolge a 1.000 studenti e studentesse delle scuole medie dei quartieri più fragili della città: un percorso biennale sulle materie STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) che coinvolgerà i ragazzi e le ragazze di 5 scuole in laboratori in cui le STEM, saranno vissute in prima persona, con un approccio creativo ed esperienziale.

I ragazzi e le ragazze saranno protagonisti di attività che il Politecnico di Torino, l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Università di Torino el’Università Suor Orsola Benincasa, insieme ai responsabili e alle responsabili della didattica di 9 musei torinesi, hanno progettato per inquadrare le discipline tecnico-scientifiche sotto una luce diversa, che nasca dalla fruizione del patrimonio culturale della città e dai luoghi della ricerca.

In scuole in cui il 90% degli iscritti è straniero e le condizioni socio-economiche sembrano predestinare i ragazzi e le ragazze all’esclusione dall’istruzione superiore, Next-Land vuole invertire la tendenza: per ampliarne bagaglio di conoscenza e strumenti di scelta, gli studenti e le studentesse saranno accompagnati da ricercatori e referenti museali in un’esperienza biennale che si avvia con 4 settimane di full immersionalla scoperta delle opportunità culturali e formative che offre la città.

Attraverso il gioco e l’esperienza i ragazzi e le ragazze parteciperanno a laboratori che trovano in Flatland un escamotage narrativo per approfondire le STEM.

Così, ad esempio, il teorema di Pitagora verrà raccontato attraverso l’espressione teatrale, nel laboratorio curato da Social Community Theatre mentre al Museo Egizio si approfondirà il sistema aritmetico degli Egizi, grazie a I conti per la tomba di Kha, attività progettata dall’Università di Torino, in cui i ragazzi e le ragazze, partendo dal sarcofago dell’architetto egizio, si cimenteranno con i calcoli fatti attraverso i geroglifici.

E se al Museo del Risparmio si interrogheranno sul valore della corretta informazione affrontando semplici problemi di economia e interagendo con i giochi digitali creati dagli informatici e dalle informatiche del Politecnico (e disponibili su un sito creato ad hoc), al MUFANT le classi si cimenteranno con Fantashake, un alternate reality game di genere fantasy, che si svolge in parte su pc, in parte su smartphone e in parte nelle sale espositive del museo.

I segreti della luce e della gravità saranno svelati attraverso le esperienze programmate allo Spazio 211, polmone verde di Barriera di Milano, che ospita i laboratori nati dalla collaborazione tra INFN e Associazione Italiana Studenti di Fisica, curatori anche dell’esperienza dedicata alle proprietà fisiche del colore, all’interno del MAO – Museo di Arte Orientale.

Al Politecnico l’ampio spettro di discipline tecniche sarà dimostrato attraverso esperimenti di chimica applicata e con la sperimentazione di Python, linguaggio di programmazione alla base di numerose applicazioni e software.

Una particolare attenzione sarà riservata al tema del gender gap, poiché le ragazze, soprattutto nei contesti più fragili, pur ottenendo risultati più brillanti dei loro coetanei, si scoraggiano più facilmente proprio a questa età e smettono di credere nei loro talenti, soprattutto in ambito tecnico scientifico. Per questo Next Land, vuole supportarle e far comprendere loro che possono essere leader del futuro esattamente come i loro coetanei maschi, al contrario di quanto accade in Flatland, in cui le donne sono relegate a essere per natura semplici segmenti, senza speranza di emancipazione sociale. Questa specifica suggestione narrativa ha ispirato il laboratorio che si svolgerà a Palazzo Madama, in cui si richiama la danza che le donne di Flatland mettono in scena durante la festa della Matematica, creando forme a spirale, analoghe a quelle architettoniche dello scalone di Juvarra.

Queste connessioni tematiche servono a raccontare che gli argomenti scelti sono anche espressione della volontà che NextLand sia anche uno strumento fattivo di integrazione di un ampio spettro di apprendimenti curriculari, che includano, oltre alle discipline tecnico-scientifiche, anche contenuti di arte, letteratura e, soprattutto, quelle competenze trasversali e di educazione alla cittadinanza, che permetteranno ai ragazzi e alle ragazze di compiere, con maggiore consapevolezza, le scelte sul proprio futuro formativo. Grazie al laboratorio di OGR, infatti, i ragazzi esploreranno i cambiamenti del mondo lavoro, confrontandosi con un ex-progettista delle Officine Grandi Riparazioni e con un startupper, preludio di un ciclo di appuntamenti di orientamento, previsti per la prossima primavera, tra scuola e territorio: in classe gli studenti e le studentesse, attraverso un nuovo gioco sperimentale si cimenteranno nella valutazione dei propri talenti e delle proprie attitudini, per poi confrontarsi con il mondo del lavoro, attraverso la visita alle realtà aziendali torinesi.

Nella volontà che le esperienze di NextLand diventino un patrimonio da disseminare, tanto in presenza quanto in digitale, il progetto per gli studenti e le studentesse corre in parallelo alla creazione di una cassetta degli attrezzi per gli insegnanti e le insegnanti, che avranno a disposizione video e schede di approfondimento, con i riferimenti ai piani degli apprendimenti.

L’obiettivo ultimo, infatti, è quello di costruire un’azione di sistema per l’intera comunità educante, che coinvolga enti di ricerca, fondazioni bancarie e istituzioni del territorio – di cui l’associazione NextLevel è stata collettore, grazie al sostegno degli enti finanziatori, che vogliono fare quadrato attorno a questi ragazzi e queste ragazze per accompagnarli nel loro percorso di crescita e formazione.