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Ucciso a coltellate in corso Giulio Cesare

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Omicidio nei pressi di Porta Palazzo a Torino. Un uomo sui 30 anni nella sera di mercoledì 30 luglio, è stato ucciso a coltellate in corso Giulio Cesare, all’angolo con Lungo Dora Savona. La vittima è di nazionalità nigeriana, ed è  morta al San Giovanni Bosco, alcune ore dopo il suo arrivo in codice rosso. L’uomo è stato colpito all’altezza del torace e della gola con un’arma da taglio. L’assassino è in fuga. Numerose le liti tra spacciatori nella zona.

Commenta a caldo Patrizia Alessi, capogruppo Fdi alla Cicoscrizione 7, che da tempo denuncia le violenze nel quartiere: “Come detto più volte nella zona di Corso Giulio Cesare tra Porta Palazzo e Corso Novara e vie limitrofe la violenza latente scoppia da un attimo all’altro. In Lungo Dora Savona la situazione da anni è inaccettabile nell’indifferenza della Città. Forse il Sindaco Lo Russo invece di pensare alla trascrizione dei figli con due mamme farebbe bene pensare alle criticità di alcune zone in Aurora. I cittadini da tempo sono spaventati dalla violenza che aleggia nelle strade. Le risse violente sono all’ordine del giorno….e purtroppo non è il primo È ora di dire basta”.

A Palazzo Civico la registrazione di quattro figli di coppie omogenitoriali

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Si chiamano Lorenzo, Rebecca, Elia e Cecilia. Sono figli di altrettante coppie di mamme che oggi nella Sala Congregazioni di Palazzo Civico hanno firmato insieme al sindaco Stefano Lo Russo il documento per il loro riconoscimento anagrafico come figli di una coppia omogenitoriale.

Per la Città di Torino sono le prime registrazioni dopo la sentenza della Corte costituzionale sulle famiglie arcobaleno dello scorso maggio, che ha riconosciuto a entrambe le madri il diritto di registrate alla nascita figli nati in Italia a seguito di procreazione medicalmente assistita fatta all’estero.

I bambini, che hanno da pochi mesi all’anno di età, erano già stati registrati anagraficamente dalla madre biologica e il documento siglato oggi ha permesso di recepire come genitore anche la madre intenzionale. Da ora in avanti si procederà con la registrazione alla nascita, che potrà avvenire nelle sedi anagrafiche di fronte ai funzionari incaricati, così come avviene per i figli delle coppie eterosessuali.

“È una grande giornata – ha commentato il sindaco Lo Russo – perché finalmente anche i bambini delle coppie omogenitoriali hanno gli stessi diritti degli altri. Abbiamo registrato simbolicamente gli atti qui a Palazzo Civico ma d’ora in avanti sarà possibile farlo in tutti gli uffici anagrafici. in virtù di questa fondamentale sentenza della Corte Costituzionale che ha fatto fare un passo in avanti al nostro Paese in tema di diritti. Il prossimo passo dovrà essere quello del vedere riconosciuto il matrimonio egualitario”.

Presente anche l’assessore ai Diritti, Jacopo Rosatelli che ha ringraziato le famiglie presenti e le associazioni che le hanno supportate in questo percorso: “è stata una fatica, ma la vostra lotta e la vostra testimonianza sono qui a suggellare oggi un momento importantissimo, che vede riconosciuti i vostri diritti e quelli delle vostre bambine e dei vostri bambini”

TORINO CLICK

Teatro Nuovo e parco del Valentino, i progetti: la città tra memoria e futuro

Trasformare il Teatro Nuovo in un polo culturale strategico per lo spettacolo dal vivo, completandone il percorso di valorizzazione e rilanciandolo a livello nazionale e internazionale. È l’obiettivo della Città di Torino che, con delibera proposta dall’assessora alla Cultura Rosanna Purchia e dalla Vicesindaca con delega al Patrimonio Michela Favaro, ha approvato le linee guida per la pubblicazione di un bando pubblico finalizzato a individuare un partner con cui stipulare un Partenariato Speciale Pubblico-Privato (PSPP).

“Con il Partenariato Speciale Pubblico-Privato apriamo una nuova fase per il Teatro Nuovo – dichiarano la Vicesindaca Michela Favaro e l’assessora Rosanna Purchia –, che diventerà un centro strategico per le arti performative, la produzione culturale e l’innovazione. È un progetto che valorizza un luogo simbolico della nostra città, protagonista di un importante investimento pubblico, e lo restituisce alla città con una visione aperta, sostenibile e condivisa. Inserito in un sistema culturale integrato con la nuova Biblioteca civica e altri poli del sapere, il Teatro Nuovo contribuirà a fare di Torino una città della cultura viva, accessibile e proiettata verso un orizzonte internazionale”.

Il PSPP rappresenta una fattispecie giuridica aperta e flessibile, che consente di incorporare le buone pratiche maturate dall’esperienza, valorizzando al massimo la collaborazione pubblico-privato, in linea con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che consente agli enti territoriali di attivare forme speciali di partenariato con soggetti pubblici e privati per il recupero, il restauro, la gestione, l’apertura al pubblico e la valorizzazione dei beni culturali, riconoscendo l’importanza di integrare e coordinare le strategie di tutela e valorizzazione, rafforzando la collaborazione tra enti pubblici e tra questi e i soggetti privati. Un approccio innovativo, in linea con il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale, che si rivela fondamentale per l’efficace adempimento delle funzioni pubbliche legate alla valorizzazione del patrimonio.

Il Teatro sarà chiamato a fungere da vetrina per produzioni originali, anteprime nazionali e internazionali, progetti di ibridazione tra linguaggi artistici differenti e creazioni innovative, con particolare attenzione all’uso di tecnologie multimediali, interattività e nuovi linguaggi espressivi. Al tempo stesso, dovrà accogliere eventi speciali nel calendario dei grandi appuntamenti cittadini, qualificandosi come attore propositivo nell’ecosistema locale delle arti performative. La direzione e la gestione dovranno attivare sinergie con altri soggetti pubblici e privati sul territorio, articolando una programmazione che abbracci teatro musicale, teatro di prosa, musica, danza e forme ibride e sperimentali. La strategia culturale dovrà puntare a sostenere le nuove generazioni di artisti con programmi di residenza artistica, alta formazione professionale e occasioni di confronto con il pubblico, promuovendo audience engagement e coinvolgimento attivo. Inoltre, il progetto culturale ambisce a un posizionamento internazionale, costruendo reti e collaborazioni transnazionali, partecipando a circuiti europei e globali e ospitando artisti e produzioni di rilievo estero, innalzando così il profilo del Teatro come punto di riferimento culturale capace di generare attrattività oltre i confini locali e nazionali.

Ai fini della migliore selezione del partner privato, la proposta dovrà contenere contenuti minimi che permettano di valutare quale candidatura risponda meglio agli obiettivi di valorizzazione. La valutazione avverrà tramite una procedura comparativa e non competitiva, affidata a una Commissione multidisciplinare di esperti in ambito culturale, tecnico e patrimoniale. Al termine della valutazione, la Città avvierà una fase negoziale con il soggetto selezionato per definire la bozza di accordo di Partenariato Speciale Pubblico-Privato. L’accordo disciplinerà gli impegni delle parti, i criteri di gestione, i meccanismi di verifica e altri aspetti connessi.

Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito della Città di Torino nella sezione Appalti e bandi.

Il progetto “Torino, il suo parco e il suo fiume – memoria e futuro”

La Città di Torino ha ottenuto un finanziamento nell’ambito del Fondo Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (strumento previsto dal d.l. n. 59/2021), che finanzia progetti integrativi del PNRR per il periodo 2021–2026. Tali fondi, gestiti dal Ministero della Cultura, sono stati destinati alla realizzazione del progetto strategico “Torino, il suo parco e il suo fiume – memoria e futuro”, che si sviluppa all’interno dell’ecosistema urbano che coinvolge la nuova Biblioteca civica Centrale, gli spazi didattico-scientifici del Politecnico di Torino e il Borgo Medievale, promuovendo connessioni funzionali tra attività complementari. Il restauro in corso prevede la rifunzionalizzazione della sala teatrale e dei relativi spazi accessori, il miglioramento dell’efficienza energetica e l’adeguamento alla normativa antincendio, con collaudo previsto nel secondo semestre del 2026.

 

Il consiglio di Iveco riunito a Torino per la vendita a Tata e Leonardo

Oggi potrebbe essere il giorno ufficiale della vendita di Iveco. Il comparto  militare dell’azienda sarà andrà a Leonardo e Rheinmetall. Invece il settore civile dei  camion, autobus e motori sarà acquisito dall’ indiana Tata Motors. Oggi a Torino si riunisce il consiglio di amministrazione di IvecoGroup.

In una nota diffusa dall’azienda Iveco  si legge che sono in corso trattative in stato avanzato per “potenziali operazioni riguardanti il settore della difesa, da un lato, e la restante società dall’altro”.

Il consiglio di amministrazione sta valutando attentamente tutti gli aspetti di queste potenziali operazioni”

“ Il consiglio – continua la nota – tiene nella dovuta considerazione gli interessi di Iveco Group e di tutti i suoi stakeholder, compresi azionisti, dipendenti e clienti, e terrà informato il mercato”.

Regione, assestamento di bilancio: prosegue l’ostruzionismo delle minoranze

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Prosegue in prima Commissione Bilancio l’azione ostruzionistica portata avanti dai gruppi di opposizione per impedire che il disegno di legge 93, relativo all’“Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2025–2027”, venga approvato e trasmesso all’Aula del Consiglio regionale . L’obiettivo principale di questa dura opposizione non è tanto il provvedimento in sé, quanto l’emendamento preannunciato che introduce un aumento temporaneo dell’aliquota Irpef regionale.

Tutti i rappresentanti delle forze di minoranza, durante le sedute guidate dal presidente Roberto Ravello, hanno più volte espresso il loro totale dissenso verso questo aumento fiscale, presentando oltre 280 emendamenti. Ciascuna proposta di modifica viene illustrata dall’autore e da altri due o tre consiglieri, con interventi della durata di due minuti ciascuno.

Per questo motivo la Commissione è stata convocata ininterrottamente fino a venerdì, con sedute mattutine, pomeridiane e serali, che si protraggono fino a mezzanotte. Qualora il testo dell’Assestamento venisse approvato, si procederà con la convocazione dell’Aula, anche nel fine settimana.

Nella seduta di ieri, sono intervenuti ripetutamente su vari emendamenti i consiglieri: Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro per AVS; Sarah Disabato, Pasquale Coluccio e Alberto Unia per il M5S; Vittoria Nallo per il gruppo Sue; e per il Partito Democratico Gianna Pentenero, Alberto Avetta, Monica Canalis, Nadia Conticelli, Fabio Isnardi, Laura Pompeo, Domenico Ravetti, Domenico Rossi, Daniele Valle ed Emanuela Verzella. Oggi si continua.

Visita di Meloni a Torino, scontri al Campus e davanti alla Rai: 47 pro Pal indagati

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Sono 47 gli indagati, quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere e tre agli arresti domiciliari richiesti dalla procura di Torino per cinque manifestazioni antagoniste tenutesi tra il 2023 e il 2024, due di queste organizzate dai comitati Pro Pal. Per dieci persone sono state chieste invece misure restrittive quali divieti di dimora o obbligo di firma.  L’inchiesta riguarderebbe gli incidenti  al Campus Einaudi  in occasione di una iniziativa del Fuan, nel centro di Torino  durante la visita della premier Giorgia Meloni al Festival delle Regioni, e una manifestazione  Pro Pal davanti alla sede della Rai in via Verdi.

La polizia comunica che i reati contestati sono di resistenza aggravata a Pubblico Ufficiale, violenza privata aggravata e danneggiamento, presentata dalla locale Procura della Repubblica, sta effettuando gli interrogatori preventivi nei confronti dei soggetti indagati.

I fatti contestati riguardano i seguenti episodi delittuosi verificatisi in questo capoluogo nel corso di diverse manifestazioni di protesta tenutesi a far data dal 2 ottobre 2023 fino al 29 aprile 2024:

–  Il 2 e il 3 ottobre 2023 in occasione del II Festival delle Regioni e delle Province Autonome svoltosi a Torino, in concomitanza con la visita delle più alte cariche dello Stato tra cui il Presidente del Consiglio MELONI, si sono svolti due cortei non preavvisati durante i quali i manifestanti hanno reiteratamente cercato di sfondare gli sbarramenti delle Forze dell’Ordine predisposti intorno all’area interessata dalla kermesse aggredendo gli operatori di Polizia con spinte e calci, lanciando oggetti, inveendo e sputando, nonché colpendoli con aste di bandiera;

–  Il 17 novembre 2023, in occasione di un corteo studentesco contro la riforma scolastica Valditara i manifestanti hanno violato le prescrizioni adottate dal Questore di Torino, anche impattando contro il personale del Reparto Mobile schierato affinché la manifestazione si svolgesse secondo il percorso stabilito;

–  Il 5 dicembre 2023 in occasione di un volantinaggio organizzato dal Fuan presso il campus universitario “Einaudi”, un centinaio di studenti dei collettivi di sinistra hanno impedito ad una decina di giovani del Fuan di accedere all’ateneo rendendo necessaria l’interposizione della forza pubblica. Inoltre quando gli aderenti al Fuan, non potendo effettuare la predetta attività, sono stati costretti ad allontanarsi, studenti dei collettivi di sinistra hanno aggredito lo schieramento del Reparto Mobile con sputi, calci, pugni, spintoni e lancio di oggetti causando il ferimento di nr. 10 operatori di Polizia;

–  Il 13 febbraio 2024 in occasione di una manifestazione pro Palestina organizzata presso la sede RAI di via Verdi, i manifestanti hanno a più riprese tentato di sfondare gli sbarramenti delle forze dell’ordine predisposti dinanzi all’ingresso della RAI, aggredendo gli operatori con il lancio di oggetti, spinte, calci, sputi e colpi di asta di bandiera causando il ferimento di nr.7 operatori di Polizia e dei Carabinieri, nonché danneggiando i mezzi di servizio. Gli antagonisti hanno poi fatto irruzione all’interno del McDonald’s di via Sant’Ottavio imbrattandolo e causando danni per circa 10.000 euro;

–  Il 29 aprile 2024, in occasione del “G7 Clima, Energia e Ambiente” svoltosi a Venaria (TO), è stato organizzato un corteo di protesta non preavvisato per le vie del centro di Torino nel corso del quale i manifestanti hanno reiteratamente cercato di forzare gli schieramenti delle forze dell’ordine predisposti al fine di evitare che venissero raggiunte le aree cittadine ove alloggiavano le delegazioni partecipanti al vertice, sputando, scalciando, spintonando, colpendo con aste e lanciando oggetti contro gli operatori di Polizia, provocando il ferimento di nr.3 agenti del Reparto Mobile, nonché danneggiando un mezzo di servizio.

 

Per tali fatti, la Polizia di Stato della Questura di Torino, nell’ambito dell’attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, aveva denunciato n.47 soggetti in ordine ai reati di resistenza aggravata e oltraggio a Pubblico Ufficiale, violenza privata aggravata, danneggiamento e inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.

In Piemonte gli studenti universitari under 26 viaggiano gratis sui mezzi pubblici

In Piemonte gli studenti universitari under 26 viaggiano gratis. Circa 107 mila ragazzi, iscritti a uno degli Atenei piemontesi, potranno viaggiare a bordo dei mezzi pubblici – treno, bus, tram e metropolitana – all’interno delle città capoluogo che aderiscono all’iniziativa.

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COME FUNZIONA?

Possono accedere alla misura tutti gli studenti universitari iscritti a un’Università del Piemonte – residenti e non – che abbia sede nel territorio dei Comuni capoluogo aderenti, con un indicatore ISEE fino a 85 mila euro. L’iniziativa è estesa anche agli studenti degli atenei non statali che confermeranno l’intenzione di aderire. Le singole convenzioni operative verranno formalizzate entro le prossime settimane, così da consentire la piena attivazione della misura per l’anno accademico al via a settembre.

La tessera Piemove consente viaggi illimitati su tutta la rete urbana dei Comuni capoluogo che hanno aderito all’iniziativa. Nel Comune di Torino gli studenti universitari under 26 potranno viaggiare sulla rete urbana e suburbana di Gtt, in metropolitana e sui mezzi del servizio ferroviario all’interno delle stazioni cittadine fino a Grugliasco (in vista dell’apertura del Campus universitario). Per chi possiede un abbonamento Formula, ovvero arriva a Torino da una località esterna alla rete urbana e suburbana, la tessera studente consentirà di viaggiare gratis nel capoluogo e avrà diritto a uno sconto sul costo dell’abbonamento, pari alla quota relativa alla rete cittadina.

Il titolo di viaggio gratuito ha durata annuale di 12 mesi, compresi i mesi estivi nei quali non si seguono le lezioni. È prevista una verifica semestrale di permanenza dei requisiti compresa iscrizione all’Ateneo e di utilizzo (almeno 60 timbrature anno).

Nelle prossime settimane, gli studenti iscritti riceveranno una mail da parte della loro Università con la possibilità di aderire alla misura e autorizzare il trattamento dei dati. A quel punto lo studente deve registrarsi sulla piattaforma bip.piemonte.it attiva dall’18 agosto con le proprie credenziali SPID o CIE, accedere all’area riservata e selezionare la voce: «Richiedi Titolo di Viaggio gratuito per studenti Under 26».

Se si è già in possesso di una Carta BIP, il titolo di viaggio gratuito può essere caricato sulla tessera utilizzando l’app «BIP Piemonte» (disponibile per i dispositivi Android/iOS).

Se lo studente non possiede una Carta BIP, può richiederla direttamente online e sarà spedita all’indirizzo indicato dallo studente con l’abbonamento gratuito già carico. In attesa della consegna, lo studente potrà viaggiare con la ricevuta della richiesta (tranne che sulla Metropolitana). L’abbonamento può essere anche caricato sulla tessera universitaria del PoliTose già attivata da GTT.

RISORSE

Piemove è finanziata da Regione Piemonte con oltre 37 milioni tra risorse del Ministero dell’Ambiente, con il contributo del Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte orientale e delle fondazioni bancarie, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Si tratta di una misura sperimentale che potrà essere ampliata ad altri partner (fondazioni bancarie del territorio, università private riconosciute).

«Siamo la prima Regione in Italia ad avviare una misura di questo tipo che tiene insieme l’attenzione alla qualità dell’aria, promuovendo l’uso del trasporto pubblico, e che mette in campo un sostegno reale a favore degli studenti universitari che scelgono i nostri Atenei, e quindi le nostre città per la loro formazione accademica. Si tratta di un intervento innovativo che punta a rendere il nostro Piemonte sempre più all’avanguardia per quanto riguarda la mobilità e sempre più attrattivo per gli studenti» spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che oggi, al Grattacielo Piemonte, ha presentato la misura insieme ai partner: Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte orientale, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Agenzia della Mobilità Piemontese, oltre ai Comuni che hanno aderito, ovvero Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli.

Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, con un videomessaggio, ha ringraziato il presidente Cirio e la sua amministrazione parlando di «una strada che si apre, una strada che non è solo una metafora». «La tessera dello studente – ha aggiunto – diventa una chiave di accesso: a un’università più connessa, a un territorio più sostenibile, a una mobilità più giusta. Perché muoversi con i mezzi pubblici non è solo uno spostamento: è un passo avanti nella sostenibilità, nella cittadinanza, nella responsabilità. Quindi: addio alle agevolazioni a singhiozzo, ai bonus temporanei, alle iniziative sparse. Da oggi, gli studenti universitari under 26, iscritti in Piemonte, viaggiano gratis sui mezzi del trasporto pubblico locale urbano. Tutti gli iscritti. Non solo i residenti. Perché il diritto allo studio non ha confini geografici. È un cambio di paradigma, un nuovo welfare per gli studenti. Un salto di qualità nei servizi. Ed è solo l’inizio. Questa misura ha tutto per diventare un modello nazionale. Non solo per il Piemonte. Non solo per le università. Il mio, il vostro auspicio, è che questo traguardo possa presto estendersi anche a tutti gli studenti dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica. Perché il talento è innanzitutto un viaggio alla scoperta di sé stessi. E noi ci siamo messi in movimento, con gli studenti, per gli studenti. E non abbiamo intenzione di fermarci».

Dazi Usa / 2: Agricoltura, i coltivatori torinesi hanno bisogno di compensazioni

L’agricoltura torinese si trova in un momento cruciale: mentre inizia la stagione dei raccolti, con vino, frutta, nocciole, formaggi DOP e carne di Razza piemontese pronti per l’export, l’incertezza legata ai dazi statunitensi sul comparto agroalimentare minaccia di compromettere seriamente le esportazioni.

«Non sappiamo ancora quali prodotti agricoli beneficeranno dei “dazi zero” ma già l’accordo sul 15% desta non poche preoccupazioni» afferma Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino.

Il recente accordo che prevede tariffe al 15% rappresenta un miglioramento rispetto all’ipotesi iniziale del 30%, che avrebbe inflitto danni gravissimi all’agroalimentare torinese. Tuttavia, le difficoltà non mancano. Il settore agricolo è già sotto pressione a causa degli effetti del cambiamento climatico, del meteo instabile, della diffusione di nuovi parassiti e malattie. A questo si aggiungono fenomeni come il “land grabbing” da parte della speculazione energetica, che sottrae terreni fertili per installazioni fotovoltaiche, il consumo di suolo, la crescente demonizzazione degli allevamenti e gli attacchi alla cultura del vino.

«L’accordo con tariffe al 15% è sicuramente migliorativo rispetto all’ipotesi iniziale del 30% che avrebbe causato danni enormi per l’agroalimentare torinese. L’agricoltura torinese sta vivendo un momento difficilissimo a causa del cambiamento climatico, con gli effetti di un meteo impazzito e di nuovi parassiti e malattie. Sta subendo il “land grabbing” da parte della speculazione energetica che fa incetta di terre fertili per il fotovoltaico, sta facendo i conti con il consumo di suolo, con la demonizzazione degli allevamenti, con gli attacchi alla cultura del vino. Ora per i comparti che saranno gravati dai dazi è necessario lavorare per compensazioni europee ma anche compensazioni locali. Quando si dichiara che si vuole difendere la nostra agricoltura lo si deve fare all’interno di ogni provvedimento anche per settori apparentemente distanti come un “Piano della qualità dell’aria” dove si chiedono alle nostre stalle investimenti ingenti per strutture di copertura delle platee del letame di dubbia efficacia».

Negli Stati Uniti, il mercato assorbe oltre il 30% dei vini DOCG prodotti a Torino. I vini più richiesti includono il Freisa, il Carema e l’Erbaluce spumante, ma anche i vini eroici del Pinerolese e della valle di Susa trovano spazio sugli scaffali americani. Anche una parte della frutta pinerolese – mele, pere, pesche – è destinata all’export USA, così come le nocciole e il latte da filiera, utilizzati dall’industria dolciaria che esporta oltreoceano. In totale, si stima che il valore dell’export torinese verso gli USA si aggiri attorno ai 300 milioni di euro.

Estendendo lo sguardo all’intero Piemonte, la quota dell’export agroalimentare destinata agli Stati Uniti rappresenta il 13% del totale. Nel 2024, questa quota ha registrato una crescita superiore al 3,5%, raggiungendo un valore di oltre 4,1 miliardi di euro.

«Quello che non dobbiamo assolutamente perdere – aggiunge il direttore di Coldiretti Torino Carlo Loffreda – è questa consolidata propensione dei nostri produttori ad avere uno sguardo internazionale. Non dobbiamo assolutamente richiuderci in noi stessi e guardare solo alle vendite in Italia. Diversificare i mercati è diventato vitale, così come è sempre più importante che sia favorita la vendita diretta da parte delle aziende agricole utilizzando gli strumenti più moderni. I nostri uffici sono a disposizione per indirizzare le aziende agricole verso uno sguardo sempre più internazionale».

 

Dazi USA / 1: Artigianato Piemonte, impatto sull’economia. Servono misure di sostegno

«L’accordo sui dazi Usa al 15% mette fine all’incertezza di questi mesi ma non sarà indolore per le nostre imprese, poiché quello statunitense è il secondo mercato mondiale, dopo la Germania, per l’export made in Italy, con un valore di 66,8 miliardi di euro, pari al 10,4% delle nostre vendite all’estero. E proprio negli Stati Uniti, negli ultimi 5 anni, gli imprenditori italiani hanno messo a segno la maggiore crescita di esportazioni: +57%, pari ad un aumento di 24,2 miliardi. Chiediamo che il governo italiano e l’UE accompagnino questo accordo con misure compensative, semplificazioni doganali, e un piano di sostegno all’export per le imprese artigiane. Non possiamo permettere che chi fa qualità venga penalizzato solo per le dimensioni ridotte della propria impresa», dichiara Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino.

L’accordo, sebbene rappresenti un passo avanti rispetto al rischio di tariffe più elevate, potrebbe avere ricadute significative, non solo per chi esporta direttamente negli Stati Uniti ma anche per l’intero sistema manifatturiero piemontese e nazionale.

Non solo export diretto: l’effetto domino dei dazi

Limitarsi a considerare l’export diretto verso gli USA rischia di offrire una visione parziale dell’impatto reale. Sono numerosi, infatti, i fattori indiretti da tenere in conto: tra questi l’andamento del cambio euro-dollaro, ma soprattutto i flussi commerciali intraeuropei.

Una parte rilevante dei beni prodotti in Italia viene prima esportata in altri Paesi dell’Unione Europea – come Germania, Francia o Paesi Bassi – dove entra in filiere produttive più complesse (macchinari, automotive, beni di lusso), per poi arrivare come prodotto finale sul mercato statunitense. In questo processo, il valore aggiunto generato in Italia si “nasconde” nelle esportazioni indirette verso gli USA, sfuggendo così alle statistiche ufficiali.

Un esempio emblematico è rappresentato dalla Germania, principale hub di trasformazione e riesportazione. In questo contesto, i dazi USA finiscono per colpire anche chi, pur non esportando direttamente oltre Atlantico, è parte attiva nelle catene globali del valore.

Appello alle istituzioni: competitività a rischio

«Non possiamo permetterci ulteriori ostacoli alla competitività – conclude De Santis – questo nuovo assetto tariffario rischia di tradursi in un colpo proprio per quei settori simbolo del nostro saper fare: gioielleria, occhialeria, macchinari, bevande. Ora è più che mai necessario che l’Ue si concentri su politiche industriali finalizzate ad aumentare la competitività delle aziende e dell’economia europee, a cominciare dalle indispensabili misure per il contenimento dei costi energetici: basti pensare che le imprese italiane pagano l’energia il 28% in più rispetto alla media europea, anche a causa di una eccessiva tassazione in bolletta.»

Torna anche quest’anno MITO per la Città, 13 giorni di musica dal vivo

Dal 10 al 23 settembre – 103 eventi musicali a Torino

Torna anche quest’anno MITO per la Città, la rassegna parallela al festival MITO SettembreMusica, giunta alla sua diciassettesima edizione. Dal 10 al 23 settembre, Torino è attraversata da 13 giorni di musica dal vivo, con 103 appuntamenti complessivi: 93 interventi musicali itineranti e 10 concerti e incontri gratuiti aperti al pubblico.

Dal 2009, MITO per la Città si distingue per il suo impegno sociale: porta la musica là dove ce n’è più bisogno, nei luoghi della cura, dell’accoglienza e dell’assistenza, con particolare attenzione alle periferie urbane e sociali. Un festival diffuso, che trasforma la città in un tessuto sonoro, costruendo legami attraverso il linguaggio universale della musica.

Note senza barriere

Il cuore del progetto sono i concerti riservati a chi difficilmente potrebbe partecipare a un evento musicale dal vivo: i pazienti di sei ospedali cittadini, i minori detenuti all’Istituto Ferrante Aporti, gli ospiti delle RSA, le famiglie ospitate nelle Case di Accoglienza della Città.

A portare la musica in questi luoghi sono 55 giovani strumentisti provenienti da due importanti istituzioni didattiche piemontesi – il Conservatorio di Torino e la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo con il progetto Obiettivo Orchestra della Filarmonica TRT. Le formazioni variano dal duo flauto e chitarra ai quintetti di ottoni, dai quartetti d’archi alle fisarmoniche: ensemble flessibili, in grado di adattarsi agli spazi e alle persone, per regalare momenti di ascolto e bellezza.

Spazi urbani diversi e inaspettati

Accanto agli eventi riservati, MITO per la Città propone anche numerosi appuntamenti aperti a tutti, in contesti insoliti e spesso inediti: la Sala dei Mappamondi dell’Accademia delle Scienze, i portici di via Nizza e Porta Palazzo, le Gallerie d’Italia – Torino, Area X – lo spazio esperienziale dedicato alla diffusione della cultura assicurativa di Intesa Sanpaolo Assicurazioni, con le musiche di Ezio Bosso pensate per il grande schermo, e ancora il CAM e la sede di Altec, dove la musica incontra l’immaginario aerospaziale.

Parallelamente, il Centro Civico di Formazione Musicale della Città di Torino è protagonista di due concerti: uno domenica 14 settembre presso la chiesa del Santo Volto e l’altro martedì 16 settembre presso le Gallerie d’Italia – Torino, dove gli allievi del Laboratorio di musica per immagini di Stefano Maccagno propongono live i loro lavori di sonorizzazione di film muti che vengono parallelamente proiettati.

Bambini, anziani, scuole e ospedali

Le formazioni musicali raggiungeranno anche nidi e scuole materneistituti professionalicarceriospedali e centri riabilitativi, portando la musica in contesti molto diversi: dai reparti oncologici ai centri per pazienti Alzheimer, dal nuovo centro ASL per adolescenti a Vanchiglia all’Ospedale Infantile Regina Margherita. In particolare, un concerto nella cappella delle Molinette è reso possibile grazie al sostegno di Jacobacci Avvocati.

Ogni intervento è pensato per accogliere e valorizzare ogni unicità, offrendo un momento musicale anche ai familiari e al personale delle strutture.

Due eventi per due luoghi simbolici

Nel 2025, MITO per la Città celebra due luoghi emblematici della memoria collettiva:

  • al Parco della Pellerina, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, si ricorda la figura di Mario Carrara, con un concerto di ottoni e un momento di musicoterapia a cura dei servizi psichiatrici ASL;
  • al Parco della Rimembranza alla Maddalena, nel centenario della sua fondazione, si alternano ensemble di ottoni e attività di arteterapia realizzate insieme agli assistiti dei servizi sanitari.

Una rete di collaborazioni

Grazie al costante sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo la rassegna quest’anno si arricchisce anche di progetti mirati come lo Spazio 0–6 nei pressi del mercato di Piazza della Repubblica, Soul Kitchen, un progetto dedicato ai disturbi alimentari, e una serie di interventi nei quartieri di San Donato, Falchera e Vallette, nell’ambito de La cultura dietro l’angolo.
Particolarmente significativo è l’incontro tra anziani e bambini della Scuola Gabelli, nei pressi di Piazza Foroni, accompagnato dal suono brillante di un quintetto di ottoni.

Un programma per tutti, disponibile dal 1° settembre

MITO per la Città si articola in una parte di eventi aperti al pubblico e gratuiti, e in una parte di appuntamenti riservati per esigenze di tutela e accessibilità. Il programma completo è disponibile a partire dal 1° settembre.

MITO SettembreMusica è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno di Intesa SanpaoloFondazione Compagnia di San PaoloFondazione CRT, e con il contributo di IrenAltecJacobacci Avvocati e del Charity Partner Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Scopri il programma