PRIMA PAGINA- Pagina 41

La metropolitana torna a viaggiare dopo un mese di stop

/

Non sono mancate le lamentele, nonostante il servizio di navette sostitutive in superficie, per la chiusura di un mese della metropolitana torinese.  Gtt ha spiegato che i lavori di ammodernamento necessari hanno obbligato questa dolorosa decisione. Ma oggi, lunedì 2 settembre, la metropolitana riprenderà il servizio con l’orario attuale: dal lunedì al giovedì e nei giorni festivi, chiusura alle 22.00 (ultima partenza alle 21.30), con bus sostitutivi attivi dalle 22.00 a fine servizio. Il venerdì e il sabato la metropolitana sarà in servizio fino alle 1.30 (ultima partenza alle 1.00).

Fino ad oggi, esclusa la pausa di agosto,  i lavori si sono svolti principalmente in orario notturno per non interferire con il servizio quotidiano. Tra questi si annoverano in ordine di portata: la migrazione del sistema di segnalamento da analogico VAL a digitale CBTC, le opere connesse al prolungamento della linea verso Cascine Vica incluso il nuovo deposito treni, il comprensorio tecnico di Collegno e gli interventi di manutenzione.

Questi interventi sono tutti finalizzati a rendere l’attuale metropolitana più efficiente e moderna. L’implementazione del nuovo sistema di segnalamento rappresenta un importante investimento per il futuro, volto a migliorare la mobilità dell’area metropolitana: maggiore capacità di trasporto con transiti dei treni in stazione più ravvicinati, orari di esercizio prolungati, riduzione degli interventi manutentivi e quindi dei costi. Il cambio di tecnologia si è reso necessario per poter immettere in linea il nuovo materiale rotabile necessario per coprire il prolungamento fino a Cascine Vica.

L’obiettivo è completare entro la fine del 2025 le opere infrastrutturali per mettere in esercizio la linea nel Itrimestre 2026 con ulteriori 3,4 km e 4 nuove stazioni (Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica a cui sarà annesso un parcheggio di interscambio interrato in prossimità della tangenziale) rinnovando al tempo stesso il sistema di segnalamento dell’intera linea in modo da poter accogliere il nuovo materiale rotabile di produzione Alstom (4 unità da 52m).

Controesodo, traffico intenso ma diminuiti del 5% i transiti rispetto allo scorso fine settimana

 

  • grandi flussi in direzione nord, anche nelle ore notturne, verso i principali centri urbani per i rientri dalle mete turistiche
  • circa 2,6 milioni di transiti registrati sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo”

Si avvia alla conclusione l’ultimo weekend di agosto, contrassegnato dai rientri dalle località di villeggiatura per il ritorno al lavoro e a pochi giorni dalla riapertura delle scuole.

Sulla rete stradale e autostradale in gestione Anas (Gruppo FS Italiane) rispettate le previsioni da bollino rosso con traffico progressivamente in aumento a partire dal pomeriggio di venerdì 30 agosto. Consistenti i flussi di traffico in prossimità dei grandi centri urbani, in particolare del Nord Italia, per lo spostamento degli utenti provenienti dalle località turistiche marittime e di montagna e dai confini di Stato.

In generale, il traffico rilevato lungo i principali itinerari turistici in gestione Anas è risultato in diminuzione del -5% circa rispetto a quello dello scorso fine settimana con una concentrazione di veicoli circolanti in particolare nelle ore diurne tra le 8:00 e le 18:00, a parte alcuni itinerari interessati da traffico intenso anche nelle ore notturne come la A2 Autostrada del Mediterraneo e la SS148 Pontina.

I transiti registrati dalla rete di sensori di rilevamento traffico distribuiti lungo la A2 Autostrada del Mediterraneo sono stati oltre 2,6 milioni (-13% rispetto allo scorso fine settimana). Ancora elevata la mobilità “di rientro”, con traffici in direzione nord maggiori dell’80% rispetto alla direzione sud.

Come di consueto, traffico particolarmente intenso sulla tratta nord della A2, con circa 167.000 veicoli transitati presso Baronissi e 154.000 all’innesto con l’A3, fino ad arrivare ai circa 255.000 di Pontecagnano Faiano, risultata la tratta più carica dell’intera infrastruttura. Usuale rottura di carico tra Battipaglia, con circa 179.000 veicoli, e Campagna, con circa 118.000 transiti e ulteriore diminuzione nel tratto appenninico con 64.000 veicoli presso Laino Castello e consueto aumento a Falerna con circa 87.000 veicoli transitati nel fine settimana.

In leggera diminuzione (-4%) anche il traffico lungo la SS16 Adriatica rispetto a quello dello scorso fine settimana, con meno di 2 milioni di transiti registrati dai sensori distribuiti lungo i suoi 1000 km.

In diminuzione i veicoli transitati sulla tratta Rimini Riccione (circa 64.000), mentre a Falconara Marittima sono risultati quasi stabili con circa 53.000 veicoli, a Fermo circa 50.000 ed ad Alba Adriatica circa 53.000.

Come sempre la tratta più carica risulta quella Pugliese, con circa 65.000 transiti a Barletta, circa 111.000 a Molfetta, circa 309.000 a Bari e 142.000 veicoli a Brindisi.

Lungo la costa Tirrenica rispetto al precedente weekend i transiti risultano sostanzialmente stabili lungo la SS1 Aurelia (oltre 784.000), in aumento del +8% lungo la SS 148 Pontina (con 686 mila transiti registrati) e in sensibile diminuzione sulla SS18 Tirrenia Inferiore, dove il decremento ha registrato un dato pari a -16% (registrati circa 429 mila transiti totali).

Lungo la SS1 Aurelia sono stati registrati 28.000 veicoli presso Ventimiglia (in diminuzione), stabili ad Arenzano con 26.000, circa 50.000 a Sarzana e circa 52.000 tra Livorno e Cecina. Particolarmente carica e in aumento rispetto allo scorso fine settimana è risultata la sezione di Grosseto con circa 276.000 veicoli, scesi a oltre 55.000 a Montalto di Castro per poi risalire a 135.000 presso Fiumicino.

Sempre nel Lazio, la SS148 Pontina è stata caratterizzata da traffici intensi anche nelle ore serali con 240.000 transiti in prossimità di Roma, 142.000 ad Ardea e 97.000 presso Latina, scendendo a 57.000 in corrispondenza di Sabaudia.

Lungo la costa Tirrenica della Campania, sulla SS7 Quater si segnalano 93.000 transiti presso Castel Volturno e 122.000 presso Giugliano. Sulla SS18 Tirrena Inferiore dai 140.000 transiti presso Salerno si passa ai circa 86.000 presso Capaccio Paestum. Inoltre, si registrano importanti diminuzioni di flussi lungo il tratto Calabrese con circa 47.000 veicoli presso San Nicola Arcella (-28% rispetto allo scorso fine settimana).

Lungo la dorsale appenninica il traffico è risultato in leggera diminuzione. Lungo la SS3 bis sono stati 59.000 i veicoli transitati presso San Gemini, oltre 58.000 a Mercato Saraceno e 39.000 presso Ravenna.

Continuando lungo la direttrice Ravenna Mestre della SS309, sono stati registrati oltre 43.000 veicoli a Comacchio, oltre 64.000 all’altezza di Chioggia e oltre 46.000 in comune di Campagna Lupia, ultima sezione di conteggio prima della Riviera del Brenta.

In Sardegna sulla SS131 Carlo Felice, sono stati circa 90.000 i transiti registrati presso Monastir, circa 28.000 presso Macomer e oltre 28.000 a Sassari.

Lungo la costa Jonica sono stati oltre 900 mila i transiti rilevati dai sensori distribuiti lungo i 500 km della SS106 Jonica, con una sensibile diminuzione di oltre il -25% rispetto lo scorso fine settimana. Partendo dai circa 67.000 veicoli registrati presso Reggio Calabria, si passa agli oltre 55.000 presso Simeri Crichi, ai circa 67.000 di Corigliano Rossano sulla SS106radd terminando con i 73.000 di Castellaneta.

Nel Nord Italia, lungo la SS36 il traffico è risultato ancora in aumento del +15% rispetto i valori registrati lo scorso fine settimana, aumento che ha interessato principalmente le sezioni prossime alle città di Monza e Lecco. Nella sezione di Monza sono transitati circa 250.000 veicoli, divenuti dopo 50 km oltre 158.000 in comune di Costa Magna per poi scendere a 84.000 nella tratta tra Lecco e Mandello del Lario e a circa 70.000 tra Mandello del Lario e Colico.

Dopo l’innesto della SS38, in comune di Novate Mezzola i veicoli circolati nel fine settimana sono stati circa 30.000, divenuti circa 15.000 dopo le uscite per la Val Chiavenna.

Lungo la SS38Var i veicoli registrati all’innesto con la SS36 sono stati 58.000, sulla SS38 sono transitati 56.000 veicoli prima della tangenziale di Sondrio e circa 24.000 dopo il comune di Tirano.

Spostandosi sulle Alpi occidentali sono scese a circa 7.000 le autovetture transitate sulla SS25 tra l’uscita Susa Ovest e Moncenisio, 22.000 quelle sulla SS26 prima delle diramazioni per la Thuile e Courmayeur e circa 21.000 sulla SS24 presso Oulx.

In Veneto, leggera diminuzione anche il traffico sulla SS51, con circa 66.000 autovetture presso Longarone e oltre 26.000 a Cortina d’Ampezzo.

In Friuli sulla SS52bis sono circa 22.000 i veicoli transitati tra Tolmezzo e il confine di Stato, così come sulla SS54 tra Cividale del Friuli ed il confine di Stato si confermano 17.000 veicoli, mentre in prosecuzione della A4, lungo l’RA13 presso Duino Aurisina sono transitati circa 88.000 veicoli.

Il divieto di transito dei veicoli pesanti sarà in vigore fino a questa sera, domenica 1° settembre, alle 22.00.    

Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e sul sito di Viabilità Italia (https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).

Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it (link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).

La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.

Ragazza aggredisce e rapina con baby gang due giovani ai Murazzi

/

In centro a Torino, i carabinieri hanno tratto in arresto una giovane resasi responsabile di aver commesso, insieme ad un gruppo di altri ragazzi, una rapina di un cellulare ad un 19enne, il quale si trovava in centro in compagnia di amici. La giovane avrebbe anche aggredito e tentato di rapinare l’amico del 19enne, senza però riuscirci.
Le vittime, contattato subito il 112, hanno fornito alla pattuglia dell’Arma una descrizione del gruppetto che gli aveva poco prima rapinati, permettendo di fermare a poca distanza solo uno dei componenti nonché unica donna della combriccola, con ancora il cellulare rubato in suo possesso. É gravemente indiziata di rapina aggravata in concorso, di tentata rapina aggravata in concorso e di lesioni personali per quella non andata a segno, la cui vittima ha infatti necessitato di cure mediche dopo l’accesso al pronto soccorso.

Operai Stellantis in Polonia? Confartigianato: “Brutto segnale anche per l’indotto”

/

Il “caso Polonia” ha suscitato un ampio dibattito politico e sindacale. Ecco l’opinione del presidente di Confartigianato imprese Piemonte

«Forse non sarà un ricatto ma una proposta su base volontaria, ma l’offerta ai carrellisti di Mirafiori di recarsi a lavorare per un periodo in Polonia, mentre al contempo si chiede agli operai del Sud la disponibilità a venire a Torino, è emblematica di cosa accade quando la finanza soppianta l’industria: si rinuncia alla dignità del lavoro, allo sviluppo del territorio e alle prospettive di crescita di una comunità»: così Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte commenta le ultime vicende relative al Gruppo Stellantis e allo stabilimento di Mirafiori. «Il mix di ingordigia e di incapacità ha trasformato la più importante fabbrica di automobili italiana in una fumosa bisca di affaristi, dove nessuno è in grado di offrire a Mirafiori e ai suoi lavoratori un orizzonte certo, nuove assunzioni e nuovi modelli. Così prosegue la lenta e inesorabile agonia, preludio della scomparsa di Mirafiori e con essa dell’indotto artigiano. Se fossimo in un Paese serio, dopo la collettivizzazione delle perdite e la privatizzazione degli utili attuata come sistema, la “Fiat” sarebbe già stata espropriata da un pezzo dallo Stato ex art. 43 della Costituzione. Ai tempi di Marchionne quanto meno i vertici Fiat giocavano a carte con i rappresentanti della politica. Se oggi Meloni, Cirio e Lo Russo volessero ricordare ai vertici Stellantis che cosa è la responsabilità sociale dell’impresa, ex art. 41 della Costituzione, temo che non riuscirebbero neppure a farsi rispondere al telefono».

Dal 6 al 22 settembre la diciottesima edizione di MITO

Il festival di musica classica che unisce Milano e Torino

 

Ruota attorno al tema ‘MOTI’ la diciottesima edizione del Festival di musica classica che unisce Milano e Torino in un ricco calendario di concerti: “ MOTI non è solo un gioco di parole con MiTo, ma vuole essere un modo per fare di questo Festival un catalizzatore di idee, pensieri ed esperienze in movimento”. MOTI allude ai “moti dell’anima” di Leonardo, le espressioni del volto che traducono in segni visibili pensieri e sentimenti più intimi, proiettandoli sul piano della creatività musicale. Moti dell’anima, delle idee, delle persone. MITOSettembre Musica si inaugurerà venerdì 6 settembre per concludersi domenica 22 settembre prossimo. Questa edizione non proporrà un solo tema, ma perimetri con percorsi tematici al loro interno. La volontà dietro questa scelta è quella di riprodurre la complessità o il caos del presente, senza però confondere il pubblico affezionato alla formula di MITO, ma piuttosto di esporre ogni spettatore a stimoli, provocazioni, riflessioni, idee in una progettualità che non sia soltanto intrattenimento colto. Si tratta di una proposta di festival più in linea con i tempi, che intende segnare il passaggio da uno stato solido a uno liquido (o forse gassoso), che ogni spettatore possa respirare per ossigenare il proprio spirito. Rispetto alle edizioni precedenti, il Festival propone un numero minore di eventi fortemente diversificati fra le due città per mettere in moto gli spettatori e creare una sorta di “pubblico di MITO” attraverso uno scambio più stretto tra Milano e Torino.

“Che impresa!” è il progetto affidato a Stefano Massini,accompagnato da Emanuele Cisi, che ha scelto due storiche aziende di Torino e di Milano per proporre una riflessione su quale impatto queste abbiano avuto e continuino ad avere sulla città e sui cittadini. Sono la Martini & Rossi e la Campari.

Non è questa l’unica novità del Festival MITOSettembre Musica 2024. “Musica su due piedi” vedrà il tifoso di calcio seduto accanto all’appassionato di musica, per creare un cortocircuito tra la dimensione sportiva e quella della musica contemporanea. Protagoniste due leggendarie squadre di calcio, il Torino e il Milan. Vi sarà poi un omaggio al grande compositore nativo di Lucca, nel centesimo anniversario della scomparsa con “Puccini, la musica e il mondo”. Tre iconcerti che si terranno in piazza San Carlo a Torino. A inaugurare il Festival la Nona Sinfonia di Beethoven interpretata dai complessi del Teatro Regio diretti dal giovane Michele Spotti. Ludovico Einaudi e i 100 cellos di Giovanni Sollima, insieme a Enrico Melozzi, saranno i protagonisti delle altre due serate. Un rilievo particolare nella programmazione è dato proprio ai giovani interpreti italiani, molti già affermati a livello internazionale , sollecitati in proposte musicali inconsuete e spesso aperte alla lingua del presente. Con loro e grazie a loro si metteranno in moto i diversi eventi futuri del Festival, finalizzati a un’apertura nuova e radiosa al futuro.

MITO nasce dal gemellaggio culturale tra Milano e Torino, avvenuto nel 2007, grazie all’astensione della prestigiosa esperienza torinese del Festival Settembre Musica. Nel mese di settembre, le due città diventano una grandissima platea ricca di un’offerta musicale che invade piazze, teatri, auditorium, cortili e chiese a prezzi accessibili.

Il Festival si pone infatti come avanguardia nei processi di integrazione tra le due città e come esempio di vitalità culturale.

Info: MITO Settembre Musica – Tel: 011 01124703

Sito: www.mitosettembremusica.it

 

Mara Martellotta

Tragedia di Brandizzo, la Regione: “La sicurezza sul lavoro non è negoziabile”

Ad un anno esatto dalla tragedia ferroviaria che costò la vita a Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera, oggi a Brandizzo è stata la giornata del ricordo.
In piazza della stazione si è svolta la commemorazione davanti alla lapide in memoria dei cinque operai. Presenti il Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino in rappresentanza di tutta la Giunta Regionale, il viceprefetto di Torino, una rappresentanza del Consiglio Regionale e del Comune di Torino oltre alla direzione di Inl, Inail Piemonte, i sindacati, i sindaci del territorio ed i famigliari delle vittime.
“Le morti sul lavoro feriscono il nostro animo, annientano il diritto alla vita e il sacro diritto al lavoro – ha commentato Chiorino – La sicurezza sul lavoro non è negoziabile: è un diritto come un dovere ed è un tema che il Piemonte, in sintonia con il Governo, considera di massima priorità e per questo si lavora in costante raccordo con le organizzazioni datoriali e sindacali. La linea da seguire è chiara: controlli più stringenti, pene più severe per chi viola le norme ed una cultura della prevenzione che deve diffondersi a partire dalle scuole”.
Il vicepresidente Chiorino, nel corso del convegno svoltosi a margine della cerimonia, ha sottolineato come “il Piemonte ha adottato il documento strategico per i dipartimenti di prevenzione ‘Tutela della Salute e Sicurezza sul Lavoro’, per rafforzare le azioni di contrasto agli infortuni gravi e mortali, le malattie professionali e migliorare le condizioni di lavoro attraverso specifici finanziamenti. Entro fine si mese chiuderà l’affidamento all’Accademia delle Costruzioni per le attività di formazione con il coinvolgimento di circa 800 imprese e 6.000 lavoratori, per oltre 4.000 ore di formazione da realizzare entro la fine del 2025, per un contributo di Inail di poco meno di 800.000 euro. A partire dall’anno accademico 2024/25 la Giunta ha previsto esoneri contributivi anche per i figli delle vittime di infortuni sul lavoro della tassa regionale per il diritto universitario con la copertura dei costi di servizi didattici, scientifici e amministrativi per la frequenza di corsi di studio alle università di tutto il Piemonte”.
A livello nazionale il vicepresidente ha ricordato l’azione del Governo Meloni che, sotto la guida del ministro al Lavoro e alle Politiche sociali Marina Calderone ha disposto l’assunzione di 1.400 ispettori tra il 2024 e il 2025 raddoppiando il numero delle ispezioni già quest’anno, cui si aggiungeranno 50 carabinieri del Comando per la Tutela del Lavoro e le 514 posti posizioni ispettive Inail e Inps: “E’ stata introdotta la cosiddetta ‘patente a crediti’ per le imprese e i lavoratori e la lista di conformità per le imprese, che dimostrano comportamenti corretti e rispettosi delle regole. Inail ha raddoppiato, rispetto al 2023, le risorse a disposizione dei datori di lavoro per aumentare i livelli di sicurezza, raddoppiando lo stanziamento e superando la quota di oltre 1 miliardo e mezzo di euro. Inoltre è stato previsto un intervento anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali. Evidenzio che è stato reintrodotto  il reato penale di somministrazione illecita di lavoro, depenalizzato con il Jobs Act, ma che è risultato essere la fattispecie di reato cresciuta di più nel tempo. Ancora, grazie all’intervento del ministro della Giustizia Carlo Nordio e del sottosegretario Andrea Delmastro vi sono in atto concorsi, ed altri già completamente finanziati, finalizzati a coprire interamente la pianta organica della magistratura entro il 2025 con la nomina di altri 1520 magistrati ordinari. Un traguardo mai avvenuto nella storia della Repubblica – ha sottolineato Chiorino – La tragedia è accesa nei nostri cuori e ci stringiamo con affetto alle famiglie coinvolte: non dobbiamo dimenticare quanto accaduto, ma trasferirlo alle generazioni future. Ai sindaci del territorio direttamente coinvolti va il grazie più sincero per l’impegno delicatissimo con il quale hanno seguito in prima persona questa tragedia”.

Torino sarà Capitale europea dell’innovazione?

Il riconoscimento è prestigioso, Capitale europea dell’Innovazione (iCapital), ma anche il premio è significativo: 1 milione di euro destinati alla città capace, meglio e più di altre, di aprire le proprie pratiche di governance alla sperimentazione e di proporsi come modello, spingendo i confini della tecnologia a beneficio dei loro cittadini.

C’è anche Torino tra queste eccellenze tecnologiche, selezionata insieme ad altre 11 città come semifinalista alla decima edizione dei Premi Capitale Europea dell’Innovazione (iCapital), prestigiosa competizione sostenuta dal Consiglio Europeo per l’Innovazione (Eic) nell’ambito del programma Horizon Europe che designerà anche la Città innovativa emergente europea.

Con Torino, in lizza per il titolo di ‘Capitale Europea dell’Innovazione’, le britanniche Bristol e West Midlands Combined Authority, l’estone Tallin, le finlandesi Espoo e Tampere, mentre a competere come ‘Città innovativa emergente europea’ sono la portoghese Braga, la belga Bruges, l’olandese Leiden, l’austriaca Linz, la finlandese Oulu e l’estone Tartu.

A settembre queste città parteciperanno a un’udienza privata online con i membri della giuria. Durante queste sessioni, ogni città avrà l’opportunità di presentare la propria candidatura e rispondere a domande relative ai criteri del premio. Alla fine di questo processo, la giuria selezionerà tre città finaliste per ciascuna categoria.

Il 13 novembre 2024, durante la cerimonia di premiazione che si terrà a Lisbona, Portogallo, città vincitrice del premio iCapital 2023, verranno annunciati un vincitore e due secondi classificati per ciascuna categoria.

Oltre al prestigioso riconoscimento, il vincitore della categoria European Capital of Innovation riceverà un premio di 1 milione di euro, mentre i due secondi classificati otterranno ciascuno 100mila euro. Il vincitore della categoria European Rising Innovative City sarà premiato con 500mila euro, con due città seconde classificate che riceveranno 50mila euro ciascuna.

Tra i vincitori delle edizioni passate figurano città come Barcellona (2014), Amsterdam (2016), Parigi (2017) e Atene (2018), mentre nella categoria Rising Innovative City spiccano Vantaa (2021), Haarlem (2022) e Linkoping (2023).

Attraverso iCapital, l’Unione Europea premia le città con ecosistemi di innovazione inclusivi. Il premio identifica le città che riescono a connettere i cittadini con il mondo accademico, il settore privato e quello pubblico per migliorare il benessere dell’intera società, promuovendo allo stesso tempo l’innovazione rivoluzionaria.

Tutti i finalisti saranno invitati a unirsi alla prestigiosa rete Alumni iCapital, composta dai precedenti finalisti degli iCapital Awards, creando così un ecosistema di città all’avanguardia nell’innovazione.

Il premio iCapital è uno dei quattro premi Eic concessi nell’ambito di Horizon Europe, il programma quadro dell’Ue per la ricerca e l’innovazione. La gestione del premio è affidata all’Agenzia Esecutiva del Consiglio Europeo per l’Innovazione e delle Pmi, con i vincitori scelti a seguito di una valutazione condotta da due giurie di esperti indipendenti.

TORINO CLICK

Strage di Brandizzo, la commemorazione e gli eventi della Settimana del Lavoro Sicuro

/

Entra nel vivo la Settimana del Lavoro Sicuro con gli eventi in programma venerdì 30 agosto 2024, giorno del primo anniversario della strage ferroviaria di Brandizzo (Torino) in cui morirono cinque operai edili: Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo, Michael Zanera.

Alle ore 9.30 nella piazza della Stazione di Brandizzo, è prevista la commemorazione ufficiale davanti al monumento dedicato alle vittime, alla presenza dei gonfaloni di Comune di Brandizzo, Città Metropolitana di Torino e Regione Piemonte. Prenderanno la parola la sindaca di Brandizzo, Monica Durante, il direttore di Sicurezza e Lavoro, Massimiliano Quirico, e familiari delle vittime.

Le autorità che hanno confermato la partecipazione alla commemorazione e che successivamente prenderanno la parola alconvegnoBrandizzo un anno dopo”, in programma subito dopo, intorno alle ore 10.30, nella vicina Sala Consiliare, in piazza Carlo Ala 5 a Brandizzo, sono: Michele Lastella, vice prefetto di Torino; on. Chiara Gribaudo; Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte; ValentinaCera, consigliera regionale; Monica Durante, sindaca di Brandizzo; Mario Demagistri, sindaco di Borgo Vercelli; Claudio Castelli, sindaco di Chivasso; Roberto Scheda; sindaco di Vercelli; Marco Porcedda, assessore alla Sicurezza della Città di Torino; Angelo Serina, direttore Ispettorato di Area Metropolitana di Torino e Aosta – Ispettorato nazionale del Lavoro (Inl); Fabio Lo Faro, direttore Inail Piemonte; Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro, Claudio Papa (FenealUil), Carlo Rivellino (Filca Cisl) e Stefano Ponzuoli(Fillea Cgil).

Il convegno, introdotto dalla sindaca di Brandizzo Monica Durante e moderato dal direttore di Sicurezza e Lavoro Massimiliano Quirico, sarà un’opportunità per confrontarsi sulla situazione della salute e sicurezza sul lavoro in Piemonte e in Italia, insieme alle Istituzioni, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, all’Inail, ai sindacati e alla presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro,Chiara Gribaudo.

Nell’occasione ci sarà l’inaugurazione del nuovo allestimento della mostra fotografica sulla strage ferroviaria di Brandizzo “Morire sui binari”, realizzata da Sicurezza e Lavoro, in esposizione fino al 4 settembre 2024 (dal 5 al 30 settembre 2024, la mostra sarà poi esposta presso l’atrio del Palazzo Comunale, in via Torino 121 a Brandizzo).

Nella serata dello stesso venerdì 30 agosto, alleore 20.30, nella Chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo, in piazza Vittorio Veneto 11 a Brandizzo, verrà officiata una Santa Messa in ricordo delle cinque vittime. A seguire, intorno alleore 21.30, si svolgerà una fiaccolata sino alla stazione ferroviaria.

«La tragedia di Brandizzo è una grave ferita per il Piemonte e per l’Italia – dichiara MassimilianoQuirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e solleva, a un anno di distanza, questioni ancora irrisolte, nel settore delle costruzioni, ma non solo, che cercheremo di affrontare nel convegno ‘Brandizzo un anno dopo’ e nelle altre iniziative in programma nella prima edizione della ‘Settimana del Lavoro Sicuro’: il dilagare dei subappalti, la mancata applicazione dei contratti collettivi nazionali, la mancanza di formazione e di controlli adeguati nei cantieri e nei luoghi di lavoro e, più in generale, la dignità del lavoro».

La Settimana del Lavoro Sicuro è promossa dall’associazione Sicurezza e Lavoro, in collaborazione con Comune di Brandizzo, Città Metropolitana di Torino e Consiglio Regionale del Piemonte (che hanno concesso il patrocinio all’iniziativa), Ispettorato Nazionale del Lavoro, Inail, sindacati edili FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Torino e del Piemonte, Ente Unico Edile del Vercellese e della Valsesia, Istituto scolastico Iis Cavour di Vercelli e familiari delle vittime.

È possibile scaricare qui il programma completo delle iniziative della Settimana del Lavoro Sicuro (28 agosto/4 settembre 2024).

Il Piemonte è un modello che funziona nella lotta al caporalato

/

Il prefetto Maurizio Falco, Commissario straordinario del Governo per l’attuazione della misura del Pnrr finalizzata al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, è stato ieri in Piemonte per vedere da vicino uno di quelli che ha classificato tra i migliori esempi italiani.

Due i momenti della visita:

– dapprima a Torino al Grattacielo Piemonte per incontrare il vicepresidente della Regione Elena Chiorino e gli assessori all’Immigrazione e Sicurezza Enrico Bussalino, all’Agricoltura Paolo Bongioanni e alla Montagna Marco Gallo, con il viceprefetto di Torino Michele Lastella in qualità di coordinamento delle Prefetture piemontesi, il prefetto di Cuneo Mariano Savastano e il vice prefetto di Cuneo Maria Antonietta Bambagiotti.

– quindi i rappresentanti della Regione, il commissario Falco e il prefetto Savastano si sono recati nel Municipio di Saluzzo, capofila del progetto beneficiario delle risorse Pnrr, per incontrare il sindaco Franco Demaria e fare il punto sullo stato di avanzamento della progettualità e del piano di azione locale con i sindaci e rappresentanti dei Comuni di Savigliano, Manta, Scarnafigi, Verzuolo, Lagnasco, Busca e Tarantasca, che ne sono enti attuatori esterni

“Oggi abbiamo avuto la dimostrazione tangibile di quanto sia alto il livello di attenzione che il Governo Meloni ha, insieme ai ministri Calderone, Lollobrigida e Piantedosi, nel contrasto al caporalato. Ringrazio il commissario Falco per l’attenzione che dedica al nostro territorio e per la determinazione nell’attuazione del suo mandato – ha affermato il vicepresidente Chiorino – divenuto esempio di buona pratica grazie al lavoro che ha saputo fare il Saluzzese. Ricordo anche che la Regione ha istituito un tavolo di coordinamento per la lotta al caporalato, fortemente voluto dal presidente Cirio, proprio per garantire la dignità di queste forme di occupazione, oltre alla sicurezza dei lavoratori con l’ordinanza anti-caldo”.

“Ho trovato in Piemonte un modello virtuoso che merita di essere d’esempio a livello nazionale. Un sistema che si muove in modo sinergico e in chiave di prospettiva – ha sottolineato il commissario Falco – Saluzzo e il suo territorio saranno quindi in prima fila per ottenere le risorse adeguate per la realizzazione delle strutture ancora necessarie ad aumentare i posti a disposizione per i lavoratori, ergendo così un muro contro l’illegalità e creando una sponda verso lo sviluppo economico. D’intesa con il ministro Calderone e con l’Unità di missione Pnrr di Palazzo Chigi l’intenzione è di mettere queste risorse in sinergia strategica con le diverse iniziative già sul campo a valere su diverse fonti di finanziamenti italiani ed europei. E chi è già pronto potrà vedersi assegnare i fondi non utilizzati da altri enti. Sono felice di aver riscontrato di persona tutto quello che avevo letto nelle carte e il desiderio anche culturale di dare dignità a quei lavoratori che vivono in questo momento in condizioni non accettabili”.

Per l’assessore Enrico Bussalino “la presenza del Commissario testimonia l’attenzione costante del Governo su un tema di fondamentale importanza, su cui la nostra Regione pone da sempre la massima attenzione. Il Protocollo Saluzzo sta mostrando risultati positivi e proseguiremo su questa strada”.

L’assessore Paolo Bongioanni ha condiviso “la scelta di andare in visita sui territori per capirne le problematiche e individuare le soluzioni per risolverle” ed ha elogiato quanto finora fatto per dare una soluzione abitativa a questa tipologia di lavoratori stagionali”. Ha poi detto che è “fondamentale contrastare il fenomeno e coloro che agiscono nell’illegalità nel rispetto dei lavoratori e anche delle tante aziende serie e d’eccellenza che contribuiscono ogni giorno alla crescita del Piemonte e dell’Italia”.

L’assessore Marco Gallo ha ricordato quanto vissuto in prima persona come sindaco di Busca “per arrivare ad elaborare soluzioni che hanno portato risultati importanti” ed ha auspicato che accettino di essere coinvolti anche gli altri 30 Comuni del distretto della frutta.

“Io mi sono insediato da poche settimane e non ho potuto che prendere atto dell’ottimo lavoro svolto in questi anni, non soltanto dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine ma da tutto il sistema territoriale – ha dichiarato il prefetto Savastano – Quello del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura è un fenomeno che purtroppo esiste, ma su questo territorio si sono gettate le basi concrete per fronteggiarlo e superarlo. Continueremo a lavorare potenziando ciò che è stato già fatto con grande efficacia in questi anni e già nei prossimi giorni convocherò due incontri, a Saluzzo e ad Alba, per fare il punto sui protocolli messi in atto con l’obiettivo anche di ampliare la platea dei comuni che vi aderiscono”.

Il sindaco di Saluzzo Demaria ha sostenuto che “i lavoratori stagionali per noi sono una risorsa e non un problema in un territorio dove il tempo della raccolta della frutta si è allargato da maggio a novembre, pertanto si deve continuare ad offrire loro una sistemazione adeguata. Entro fine settembre predisporremo al Commissario la documentazione richiesta. Stiamo lavorando per allargare la rete dell’accoglienza, che oggi coinvolge solo 10 Comuni dei 44 che costituiscono il distretto frutticolo. E potremo anche pensare di aumentare i numeri delle accoglienze e dei progetti già esistenti. Pertanto non solo confermiamo il progetto, ma rilanciamo chiedendo ulteriori risorse per i nuovi ingressi”.

Il Piemonte da anni è al lavoro per il contrasto al caporalato e per garantire condizioni adeguate di accoglienza dei lavoratori stagionali soprattutto nella stagione estiva e autunnale. Il coinvolgimento in prima fila nel protocollo Cuneo, con la regia della Prefettura ha consentito di avviare un sistema integrato di accoglienza diffusa per il personale regolare, a cui è garantita anche assistenza sanitaria e supporto nell’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro. Il protocollo coinvolge non solo le forze dell’ordine e le istituzioni, con dieci Comuni, la Regione Piemonte e la Provincia di Cuneo, ma anche le Associazioni datoriali di categoria del lavoro agricolo, le organizzazioni sindacali ed enti del terzo settore.

In particolare, a supporto del protocollo sono state messe in campo dalla Regione le risorse del progetto nazionale Common Ground, che per il Piemonte vale 5,2 milioni di euro in 30 mesi, che ha già consentito di allestire circa 250 posti letto e di garantire una ampia rete di servizi per l’assistenza e l’accoglienza dei lavoratori. Per quando riguarda poi nello specifico la misura del Pnrr destinata al superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, di cui il prefetto Falco è commissario, il finanziamento è di 1,7 milioni di euro.

Dopo un mese di pausa per lavori lunedì riprende il servizio della metropolitana

Dal 2 settembre, la metropolitana riprenderà il servizio con l’orario attuale: dal lunedì al giovedì e nei giorni festivi, chiusura alle 22.00 (ultima partenza alle 21.30), con bus sostitutivi attivi dalle 22.00 a fine servizio. Il venerdì e il sabato la metropolitana sarà in servizio fino alle 1.30 (ultima partenza alle 1.00).

Fino ad oggi, esclusa la pausa di agosto,  i lavori si sono svolti principalmente in orario notturno per non interferire con il servizio quotidiano. Tra questi si annoverano in ordine di portata: la migrazione del sistema di segnalamento da analogico VAL a digitale CBTC, le opere connesse al prolungamento della linea verso Cascine Vica incluso il nuovo deposito treni, il comprensorio tecnico di Collegno e gli interventi di manutenzione.

Questi interventi sono tutti finalizzati a rendere l’attuale metropolitana più efficiente e moderna. L’implementazione del nuovo sistema di segnalamento rappresenta un importante investimento per il futuro, volto a migliorare la mobilità dell’area metropolitana: maggiore capacità di trasporto con transiti dei treni in stazione più ravvicinati, orari di esercizio prolungati, riduzione degli interventi manutentivi e quindi dei costi. Il cambio di tecnologia si è reso necessario per poter immettere in linea il nuovo materiale rotabile necessario per coprire il prolungamento fino a Cascine Vica.

L’obiettivo è completare entro la fine del 2025 le opere infrastrutturali per mettere in esercizio la linea nel Itrimestre 2026 con ulteriori 3,4 km e 4 nuove stazioni (Certosa, Collegno Centro, Leumann e Cascine Vica a cui sarà annesso un parcheggio di interscambio interrato in prossimità della tangenziale) rinnovando al tempo stesso il sistema di segnalamento dell’intera linea in modo da poter accogliere il nuovo materiale rotabile di produzione Alstom (4 unità da 52m).