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Covid, il bollettino di mercoledì 16 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 59 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3 dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 12.619 tamponi eseguiti, di cui 7.918 antigenici. Dei 59 nuovi casi, gli asintomatici sono 32(54,2%).

I casi sono così ripartiti: 12 screening, 38 contatti di caso, 9 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 10 scolastico, 48 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.395 così suddivisi su base provinciale: 29.531 Alessandria, 17.466 Asti, 11.511 Biella, 52.872 Cuneo, 28.217 Novara, 196.112 Torino, 13.715 Vercelli, 12.966 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.504 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 39 (8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 272(-19 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.888

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.201.870(+12.619 rispetto a ieri), di cui 1.704.501 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.684

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatosi oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 11.684 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 940 Novara, 5.583 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 98 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

352.512 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 352.512(+235 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.804 Alessandria, 16.679 Asti, 10.980 Biella, 51.118 Cuneo, 27.099 Novara, 189.365 Torino, 13.076 Vercelli, 12.547 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.433 extraregione e 2.411 in fase di definizione.

Al via la maturità per 35 mila studenti piemontesi

L’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino ha scritto una lettera destinata ai 35.000 tra ragazze e ragazzi che devono sostenere l’esame di maturità, che si svolgerà per il secondo anno consecutivo seguendo le regole anticontagio da Covid e si svolgerà secondo un colloquio orale dalla durata di circa un’ora da sostenere partendo da un elaborato scritto presentato a fine maggio.

“A tutti voi che vi apprestate ad affrontare il tanto atteso esame di Maturità, desidero rivolgere un grande ‘in bocca al lupo’ per questa importante prova – scrive Chiorino – Questo terribile anno e mezzo di pandemia ha messo a dura prova tutti noi e le vostre famiglie. L’esperienza collettiva e individuale del pericolo, la paura del male, il distanziamento sociale hanno rivoluzionato la vita e hanno dato anche a voi la misura della precarietà che ci può colpire. Ciononostante, siete stati coraggiosi e vi raccomando di guardare avanti, al salto che vi attende, a fare progetti, a ‘dar prova’ di voi, delle vostre capacità, a dire e far sapere che potrete essere d’aiuto agli altri e che anche noi adulti possiamo riporre in voi la nostra fiducia nel futuro. Mai come quest’anno i professori saranno convocati per ascoltare quello che avrete da dire, per vedere come saprete impostare un colloquio che dirà tanto di voi. Vedete questo esame come un modo per rispondere ‘presente’ alla chiamata del vostro futuro, ognuno alla sua maniera”.

Nella lettera Chiorino ringrazia anche tutti coloro hanno vissuto in prima linea questo ennesimo anno di scuola a “singhiozzo”: “Voglio ringraziarvi per la pazienza e la tenacia che avete dimostrato in questo ultimo anno e mezzo in cui vi è stata tolta la libertà, la socialità e le esperienze di vita: insieme a voi, voglio ringraziare anche tutti i vostri insegnanti e ricordarvi come su di loro potete contare, visto il modo in cui hanno dimostrato di saper essere i vostri custodi e guide durante questa emergenza, al di là del mero ruolo lavorativo svolto, ma tutelando i vostri diritti inviolabili quali l’istruzione e la speranza che i vostri progetti migliori possano realizzarsi. Abbiamo davanti a noi un tempo straordinariamente complesso, pieno di sfide, per non parlare del conto da pagare che lascerà questa pandemia. Bisognerà davvero rimettere in moto questo nostro Paese negli anni a venire”.

Pronto soccorso, negli ospedali piemontesi si lavora per la completa agibilità dopo il Covid

«Riguardo agli ospedali piemontesi che hanno dovuto sacrificare i loro Pronto soccorso a causa dell’emergenza pandemica, ho richiesto al Dirmei di provvedere quanto prima alla riapertura dei servizi e alla riconversione dei Covid hospital.

Dobbiamo essere particolarmente riconoscenti verso i territori che non hanno mai esitato ad offrire il loro incondizionato contributo nei momenti più drammatici dell’emergenza sanitaria, nell’interesse della collettività. L’andamento epidemiologico e la sensibile riduzione dei ricoveri permettono finalmente di mirare alla progressiva riapertura dei Pronto soccorso, compatibilmente con le misure di sicurezza ancora in atto».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sulle richieste di riapertura dei Pronto soccorso di Saluzzo e Ceva.

«Sulla variazione dell’assetto organizzativo delle realtà di Saluzzo e Ceva – continua Icardi – c’è già una disposizione autorizzativa del Dirmei del 10 giugno scorso e il nuovo direttore generale dell’Asl Cn1 è al lavoro per trovare in tempi brevi una soluzione che garantisca una attenta separazione dei percorsi covid e no-covid dei due Pronto soccorso, in attesa che entrambi gli ospedali tornino ad essere liberi da ricoveri covid. In ogni caso, tutti i direttori generali sono già sollecitati a riconvertire all’ordinario i Covid hospital nei tempi tecnici strettamente necessari, individuando le risorse umane adeguate».

Covid, il bollettino di martedì 15 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 75 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 6 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 17.542 tamponi eseguiti, di cui 11.252 antigenici. Dei 75 nuovi casi, gli asintomatici sono 40(53,3%).

I casi sono così ripartiti: 13 screening, 50 contatti di caso, 12 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 12 scolastico, 61 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.336 così suddivisi su base provinciale: 29.531 Alessandria, 17.460 Asti, 11.509 Biella, 52.861 Cuneo, 28.206 Novara, 196.089 Torino, 13.713 Vercelli, 12.964 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.502 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 47 (+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 291(-1rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.040

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.189.251(+17.542 rispetto a ieri), di cui 1.701.020 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.681

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 11.681 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 940 Novara, 5.581 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 97 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

352.277 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 352.277(+299 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.788 Alessandria, 16.675 Asti, 10.964 Biella, 51.079 Cuneo, 27.082 Novara, 189.250 Torino, 13.059 Vercelli, 12.541 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.430 extraregione e 2.409 in fase di definizione.

Maxi-operazione ambientale delle Fiamme gialle: sequestrate 300 mila tonnellate di rifiuti

Reati ambientali: due operazioni della Guardia di Finanza di Torino. Sequestrate due vaste aree private ove erano ammassati cumuli di rifiuti in evidente stato di abbandono. Materiale occultato nel sottosuolo e coperto dalla fitta vegetazione.

Il primo intervento ha riguardato un’area di oltre 50 mila metri quadrati, sita nel comune di Settimo Torinese, a ridosso della bretella autostradale Torino-Milano, scoperta dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego grazie anche alla collaborazione della Sezione aerea della Guardia di Finanza di Varese che ha effettuato rilevamenti dall’alto mediante specifici sorvoli, superficie illecitamente adibita a discarica non autorizzata.

Gli accertamenti svolti hanno consentito di acclarare che nonostante il proprietario del sito avesse ottenuto il rilascio dell’autorizzazione unica ambientale a detenere rifiuti per un peso non superiore a 40 mila tonnellate, di fatto, non solo aveva invaso un’area più estesa rispetto a quella consentita ma aveva, altresì, stoccato materiale di risulta in quantità nettamente superiore a quella prevista per oltre 260.000 tonnellate.

Dopo aver effettuato gli opportuni accertamenti, i “baschi verdi” hanno perquisito l’intera area al fine di effettuare la c.d. “caratterizzazione” dei rifiuti risultati illecitamente depositati in cumuli di macerie, alti sino a 20 metri, provenienti da demolizioni industriali ovvero da lavori di edilizia pubblica terminati o in corso in Torino e provincia. Nell’ambito delle operazioni, sono stati reperiti anche rifiuti classificabili come pericolosi, in quanto contenenti amianto, che sarebbero dovuti essere avviati alle operazioni di smaltimento.

Nel comune di Leinì (TO), invece, i militari della Compagnia di Chivasso hanno sequestrato un deposito incontrollato di rifiuti pericolosi, posto all’interno di una estesa area boschiva, ove sono state rinvenute circa 70 tonnellate di materiale di scarto tra lastre di cemento armato, contenitori di plastica, pneumatici, motori meccanici di grandi dimensioni, bidoni utilizzati per lo stoccaggio di olio, serbatoi vuoti di GPL.

 

Uno scenario, quest’ultimo, aggravato dal fatto che la maggior parte dei rifiuti era stata occultata nel sottosuolo, ovvero coperta dalla fitta vegetazione che caratterizza il terreno di circa 2.000 metri quadrati, di proprietà di un’azienda agricola.

 

Nel corso delle attività sono stati, altresì, sequestrati circa 15 quintali di rottami ferrosi accumulati negli anni dall’azienda oggetto di controllo.

 

Quattro i soggetti complessivamente denunciati alla Procura della Repubblica di Ivrea per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.

 

Per entrambe le aree sequestrate sono in corso gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza dei siti e alla verifica, in collaborazione con gli Enti competenti, dell’eventuale contaminazione ambientale.

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Vaccini, oltre tre milioni di dosi inoculate in Piemonte

IL TOTALE È 3.035.380, IL 92,6% DI 3.277.340 COMPLESSIVE RICEVUTE

ALLE ORE 9.00 AL VIA LE PRENOTAZIONI PER L’OPEN NIGHT 18-28 ANNI DEL 19 GIUGNO PRESSO L’HUB DI REALE MUTUA

Sono 36.829 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 6.523 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 6.293 i trentenni, 10.564 i quarantenni, 6.195 i cinquantenni,3.596 i sessantenni, 2.356 i settantenni, 1.075 gli estremamente vulnerabili e 287 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 3.035.380 dosi (di cui 940.800 come seconde), corrispondenti al 92,6% di 3.277.340 finora disponibili per il Piemonte.

Oggi sono in distribuzione nelle aziende sanitarie del Piemonte 25.000 dosi di Moderna.

“Nonostante la complessità della riorganizzazione necessaria alla luce delle nuove indicazioni ministeriali sui vaccini da somministrare alle diverse classi di età, la macchina vaccinale del Piemonte sta continuando a lavorare con il massimo sforzo per mantenere alti i livelli di immunizzazione che ha garantito finora ai suoi cittadini. Lo dimostra il traguardo di oltre 3 milioni di dosi somministrate ad oggi – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – Nel pomeriggio ci siamo confrontati però con il generale Figliuolo per chiedere che nella distribuzione alle regioni delle dosi di Pfizer e Moderna si tenga conto del numero di richiami di AstraZeneca che devono essere riprogrammati e che sono maggiori nelle regioni come la nostra che sono partite prima in modo virtuoso a vaccinare e che adesso è giusto non vengano proprio per questo penalizzate”.

Oggi alle ore 9 sulla piattaforma www.ilPiemontevaccina.it si apriranno le prenotazioni per la seconda open night presso l’hub di Reale Mutua dedicata alla fascia 18-28 anni. L’evento è aperto ai giovani di tutto il Piemonte che non hanno ancora un appuntamento o hanno la convocazione dopo almeno 10 giorni dall’open night, in programma sabato 19 giugno dalle ore 21:30 alle ore 3:30 (i vaccini utilizzati saranno Pfizer e Moderna).

Il bollettino Covid di lunedì 14 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 18

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 87 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2 dopo test antigenico), pari allo 0,8% di 11.492 tamponi eseguiti, di cui 7.304 antigenici. Degli 87 nuovi casi, gli asintomatici sono 59 (67,8%).

I casi sono così ripartiti: 22 screening, 59 contatti di caso, 6 con indagine in corso; per ambito: 8 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 12 scolastico, 67 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.261 così suddivisi su base provinciale: 29.530 Alessandria, 17.459 Asti, 11.507 Biella, 52.856 Cuneo, 28.198 Novara, 196.033 Torino, 13.711 Vercelli, 12.963 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.501 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.502 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 45 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 303 (14rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.257

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.171.70 9(+11.492 rispetto a ieri), di cui 1.695.639 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.678

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno verificatosi oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 11.678 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.453 Cuneo, 940 Novara, 5.581 Torino, 524 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

351.978 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 351.978 (+148 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.778 Alessandria, 16.667 Asti, 10.945 Biella, 51.037 Cuneo, 27.053 Novara, 189.087 Torino, 13.044 Vercelli, 12.531 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.429 extraregione e 2.407 in fase di definizione.

Arriva anche a Torino il modello di lavoro subordinato di Just Eat, 560 rider assunti con il nuovo contratto

Nuova spinta alla crescita del food delivery

Just Eat (www.justeat.it), parte di Just Eat Takeaway.com, leader nel mercato della consegna di cibo a domicilio, sta attualmente implementando un modello di assunzione per il business del delivery per i ristoranti che non hanno il servizio di delivery proprietario. In questo contesto, la consociata italiana di Just Eat e le organizzazioni sindacali FILT CGIL, FIT-CISL e UIL Trasporti hanno raggiunto un accordo per il primo contratto collettivo aziendale per inquadrare i rider nel CCNL del settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni che sarà applicato a tutti i rider dipendenti. Il nuovo modello di lavoro subordinato arriva a Torino con l’assunzione di 560 rider a cui verrà applicato il CCNL del settore Logistica, Trasporto, Merci e Spedizioni. Con l’implementazione del nuovo modello, il Gruppo prosegue nel percorso di investimento sul territorio, creando posti di lavoro nella città, generando opportunità a sostegno della crescita del mercato del food delivery e migliorando il livello del servizio.

 

Torino è la prima città del Piemonte ad implementare il modello con i rider dipendenti con la volontà di valorizzare ulteriormente il potenziale di crescita della città che registra un trend positivo anno su anno con un incremento del 60% dei ristoranti che hanno scelto il digital food delivery, arrivando a oltre 1120 totali attivi su Just Eat in città.

 

LE ASSUNZIONI A TORINO

 

Sono assunti 560 rider a Torino: saranno inquadrati con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato basato sul CCNL Logistica, Trasporto, Merci e Spedizione, che garantisce i diritti sindacali e il trattamento economico e normativo previsto dall’accordo sindacale siglato il 29 Marzo.

 

Il contratto prevede l’applicazione di festività, lavoro straordinario, ferie, malattia, maternità/paternità secondo quanto regolamentato dal CCNL. La retribuzione segue le tabelle previste dal CCNL con un compenso orario che di norma non sarà inferiore a 9 euro sino alla maturazione di un’anzianità lavorativa della durata complessiva di due anni. Ad un salario orario di partenza di 8,50 euro si aggiunge infatti il premio di risultato di 0.25 euro a consegna e l’accantonamento del TFR, oltre alle eventuali maggiorazioni per il lavoro supplementare, straordinario, festivo e notturno. A Torino sono previsti diversi regimi orari di part time (da 10, 20 o 30 ore), i turni vengono pianificati mediante un’app dove il rider dà la sua disponibilità per la settimana successiva e Just Eat, considerando la preferenza, procede alla pianificazione della settimana lavorativa.

 

Ai rider che già consegnano con Just Eat in città come lavoratori autonomi, viene proposto un contratto di lavoro con monte ore settimanale calcolato sulla media delle ore lavorate nel periodo precedente. La proposta di assunzione è fatta contattando direttamente i rider e dando loro la priorità di assunzione come da articolo 23 dell’accordo integrativo aziendale firmato con le organizzazioni sindacali nazionali CGIL, CIGL, CISL e UIL in data 29 marzo.

 

Sono previste inoltre indennità a titolo di rimborso chilometrico per l’utilizzo del proprio mezzo per le consegne, ciclomotore o bicicletta, e l’applicazione piena e integrale delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza e consegna di tutti i DPI previsti dalla normativa vigente, e dotazioni di sicurezza gratuite come casco, indumenti con inserti ad alta visibilità e indumenti antipioggia e zaino per il trasporto del cibo, oltre a igienizzanti e mascherine anti-Covid. Inoltre, in aggiunta alle coperture assicurative fornite dagli istituti di previdenza ed assistenza pubblici (INPS e INAIL) a tutti i dipendenti sarà fornita un’assicurazione nel caso si verifichi un incidente grave sul lavoro.

 

Verrà offerto ai rider assunti un training dedicato con 12 ore di formazione base e specifica sulla professione e sul tema salute e sicurezza, quali parti integranti del lavoro e regolarmente retribuite, insieme a una visita medica periodica di idoneità al lavoro.

 

La candidatura per consegnare con Just Eat avviene attraverso la pagina dedicata www.takeaway.com/drivers/it/ inserendo le proprie informazioni personali, guardando un video esplicativo sul ruolo di rider e rispondendo ad alcune domande. Il candidato fornisce inoltre le informazioni relative al mezzo per le consegne, l’indicazione delle proprie preferenze per i turni di lavoro e i documenti necessari all’assunzione. I candidati vengono valutati ad uno ad uno e successivamente contattati per partecipare ad una sessione online conoscitiva sull’azienda e sul ruolo del rider e per chiedere informazioni ai recruiter.

 

Torna la zona bianca: ecco cosa si può (e non si può) fare

Il Piemonte entra in zona bianca lunedì 14giugno: 

“Questo vuol dire che non ci sarà più il coprifuoco e avremo maggiore libertà – ha commentato il presidente Cirio – Ma non vuol dire che non dobbiamo più stare attenti. Per vivere questa libertà e poterne godere appieno abbiamo il dovere di continuare a essere prudenti. Indossiamo la mascherina, evitiamo gli assembramenti e viviamo questo momento con grande senso di responsabilità”.

COSA È POSSIBILE FARE IN ZONA BIANCA

Lo Russo vince le primarie, è candidato sindaco per il centrosinistra

Su meno di 12 mila partecipanti al voto, con il 37% dei voti Stefano Lo Russo, capogruppo Pd a Palazzo Civico, ha vinto le primarie del centrosinistra e sarà candidato sindaco di Torino. Secondo è arrivato il candidato Tresso, con circa 300 preferenze in meno. I voti online hanno dato lo stesso risultato, confermando la vittoria di Lo Russo.