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La logistica del Piemonte guarda a Liguria e Lombardia

La logistica gioca un ruolo importante nel futuro economico del Piemonte che sta affrontando la crisi dell’automotive. L’assessore alla Logistica ed infrastrutture strategiche della Regione Piemonte, Enrico Bussalino è intervenuto  nei giorni scorsi a Palazzo Lombardia, a Milano, in occasione  degli Stati generali della Logistica del Nord Ovest.

Le politiche attivate in questi anni dalla Regione Piemonte, in raccordo con le Regioni partner Lombardia e Liguria, per lo sviluppo di una filiera della logistica e allrealizzazione di grandi infrastrutture, contribuiscono a definire il ruolo centrale del Nord Ovest del nostro Paese nella movimentazione logistica delle merci all’interno del Corridoio Mediterraneo e di quello Reno-Alpi.

Stiamo puntando alla creazione di un sistema retroportuale sul nostro territorio, grazie alle ZLS – zone logistiche semplificate, come interporti, scali ferroviari, piattaforme logistiche, ad integrazione del sistema portuale e retroporto di Genova e dei porti Liguri. Per questo la Regione Piemonte fin dal 2021 si è attivata, attraverso un bando regionale rivolto ai Comuni piemontesi, per individuare ulteriori siti oltre a quelli già individuati nel Piano strategico”.

Sul tema centrale  delle aree retroportuali commenta Bussalino: “Si sta concludendo cosi l’iter per l’ampliamento delle aree retroportuali nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, perché sono un’opportunità di sviluppo economico e quindi imprenditoriale per i territori locali. Stiamo lavorando per rendere il Piemonte più attrattivo agli investitori internazionali e a conferma di questo ricordo che la multinazionale Silicon Box ha scelto Novara per il nuovo maxi-impianto produttivo per la realizzazione di semiconduttori e microchip, cosi come proseguono gli investimenti di Amazon sul nostro territorio con l’apertura di un nuovo polo ad Alessandria che diventa centrale per la rete di distribuzione in Italia e nel resto dEuropa”.

Primo trapianto in Italia di blocco cuore-fegato salva giovane donna affetta da grave cardiopatia

Primo trapianto in Italia di blocco cuore-fegato salva giovane donna affetta da grave cardiopatia congenita e conseguente malattia epatica, presso l’ospedale Molinette di Torino Nei giorni scorsi, per la prima volta in Italia, è stato eseguito il trapianto di un blocco multiorgano cuore-fegato, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. A ricevere questo prezioso dono una donna di 38 anni proveniente da Roma, affetta da una grave cardiopatia congenita, che era stata già più volte operata al cuore. La malattia cardiaca malformativa (sottoposta ad indagini emodinamiche dal cardiologo pediatrico dottor Giuseppe Annoni dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino) le aveva causato nel tempo un danno sempre più severo anche al fegato (diagnosticato e curato dall’epatologa dottoressa Silvia Martini dell’ospedale Molinette). Per la gravità delle sue condizioni, la paziente era stata iscritta nella lista nazionale dei trapianti urgenti, gestita dal Centro Nazionale Trapianti (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin), in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti del Piemonte (diretto dal dottor Federico Genzano), che ha permesso di trovare un donatore idoneo per entrambi gli organi in poco tempo. L’eccezionalità dell’intervento, attentamente pianificato dall’équipe multidisciplinare trapianti di Torino, è stata quella di aver mantenuto la normale connessione del cuore con il fegato, trapiantando il blocco come un solo organo. Questo tipo di trapianto permette di minimizzare i tempi di sofferenza ischemica degli organi prima di essere trapiantati, offrendo così una migliore ripresa della loro funzione subito dopo il trapianto. A fronte di questi vantaggi, è stata però necessaria una perfetta collaborazione e sincronizzazione dei diversi specialisti coinvolti. Una vera e propria miracolosa maratona. Mentre l’équipe prelievo cuore e l’équipe prelievo fegato lavoravano fianco a fianco nella sede del donatore nella vicina Lombardia, a Torino un’altra doppia équipe, formata sempre da cardiochirurghi ed epatochirurghi, preparava la paziente a ricevere il blocco cuore-fegato. Il professor Mauro Rinaldi (Direttore Cardiochirurgia dell’ospedale Molinette), coadiuvato dal dottor Carlo Pace Napoleone (Direttore Cardiochirurgia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita), dal professor Massimo Boffini e dalla dottoressa Erika Simonato, isolava ed asportava il cuore malato, mentre, in contemporanea, il professor Renato Romagnoli (Direttore Dipartimento Trapianti e Chirurgia Trapianto Fegato dell’ospedale Molinette) con il dottor Paolo Strignano rimuovevano il fegato, con il supporto anestesiologico del dottor Alberto Orsello, della dottoressa Francesca Momigliano (della Rianimazione 1 diretta dal professor Luca Brazzi) e del dottor Angelo Panio (della Rianimazione 2 diretta dal dottor Roberto Balagna). Quando il campo operatorio è stato liberato per l’impianto e mentre la paziente era mantenuta in vita grazie alla circolazione extracorporea assicurata dalla macchina cuore-polmoni, il blocco cuore-fegato (prelevato dal dottor Giacomo Maraschioni della Cardiochirurgia e dal dottor Damiano Patrono della Chirurgia Trapianto Fegato) è arrivato in sala operatoria per essere trapiantato. I cardiochirurghi e gli epatochirurghi hanno eseguito contemporaneamente i collegamenti vascolari e, una volta ripristinata la circolazione nel blocco multiorgano, sia il cuore sia il fegato hanno immediatamente ripreso a funzionare. La procedura chirurgica è durata oltre dodici ore e si è conclusa con successo. Attualmente la paziente è sveglia, lucida e respira autonomamente, ricoverata presso la Terapia Intensiva della Cardiochirurgia (coordinata dalla dottoressa Anna Trompeo) per la prosecuzione delle cure, in attesa di essere trasferita in reparto di degenza. Senza dubbio da ricordare anche le numerose unità di sangue che sono state utilizzate per permettere questa impresa. Tutto grazie ai donatori della Banca del Sangue e Immunoematologia della Città della Salute di Torino (diretta dal dottor Marco Lorenzi). L’intervento è stato appena presentato in anteprima durante le 36me Giornate Cardiologiche Torinesi. “Questo trapianto innovativo conferma l’eccellenza a livello internazionale della nostra Azienda Ospedaliero-Universitaria. La consolidata collaborazione e coordinazione dei vari programmi di trapianto di organo attivi in Azienda, già abituati ad eseguire trapianti combinati in sequenza, ha permesso di raggiungere questo nuovo ed importante traguardo per una cura sempre più efficace di pazienti gravemente malati. Tutto ciò, sempre grazie alla donazione degli organi e del sangue, necessari per eseguire questi straordinari interventi” commenta il dottor Giovanni La Valle (Direttore Generale della Città della Salute di Torino)

Al via Expocasa 2024: un viaggio nell’arredo, tra design, arte e sostenibilità

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Inaugurata la 61ª edizione di Expocasa, che si svolgerà fino al 6 ottobre nei 20.000 metri quadri dell’Oval Lingotto di Torino. Con 250 marchi rappresentati, nel segno della creatività, dell’innovazione e della funzionalità, la manifestazione si rinnova con focus dedicati al  design contemporaneo e al vintage, la selezione di 10 designer under 35, il nuovo progetto “Piano Terra” dedicato alla sostenibilitàmostre, oltre al ricco palinsesto di workshop e un inedito Expocasa off.

 

 Si è aperta ieri la 61ª edizione di Expocasa, manifestazione dedicata al mondo dell’arredamento e delle ristrutturazioni. Organizzata da GL events Italia, fino al 6 ottobre Expocasa occupa i 20.000 metri quadri dell’Oval Lingotto Fiere di Torino. A tagliare il nastro l’amministratore delegato di GL events ItaliaGabor Ganczer, con Andrea Tronzano, assessore regionale allo Sviluppo delle Attività Produttive, Paolo Chiavarino, assessore al Commercio della Città di Torino, e i rappresentanti dei principali partner della manifestazione, tra cui: Federalberghi Torino, CPD Consulta per le persone in difficoltà, CNA Torino, Casartigiani, Confartigianato Torino, Quooker, Scuola Master – Politecnico di Torino, Associazione Balon, Graphic Days.

«Anno dopo anno Expocasa si conferma un punto di riferimento per chi ama la casa e il design. Il nostro impegno è di creare un’esperienza che non sia solo espositiva, ma che favorisca l’incontro tra nuove idee e soluzioni pratiche offrendo ai visitatori l’opportunità di scoprire nuove tendenze e di immaginare uno stile di vita più consapevole e rispettoso dell’ambiente – ha dichiarato Gàbor Ganczer -. In questa edizione diamo ampio spazio al vintage, alla creatività di giovani designer e all’esperienza di grandi marchi, toccando anche temi cruciali come la sostenibilità». E in tema di sostenibilità Expocasa, prima fiera, ha avviato il nuovo progetto “Piano Terra” (in collaborazione con zeroCO2), attraverso il quale ha creato una foresta in Guatemala, la cui estensione corrisponde ai 10.000 metri quadri senza moquette nei corridoi della manifestazione.

«Expocasa è particolarmente importante anche per gli artigiani, che rappresentano un rilevante tessuto economico del nostro territorio. Con il supporto della Regione Piemonte sono numerosi gli artigiani che scelgono questa fiera, che si distingue per la sua offerta in termini di opportunità di business e di visibilità» ha commentato l’assessore Tronzano.

«Ringrazio GL events Italia e Gabor Ganczer per aver portato avanti questo appuntamento storico, evolvendolo e mantenendone sempre alto il livello. Un salone tra i più apprezzati in Italia e un vero punto di riferimento nel nord ovest. Un evento di successo con importanti ricadute economiche sul territorio» ha affermato l’assessore Chiavarino.

Il salone ha preso il via con il dibattito “Slow life, slow kitchen. Per una nuova etica dell’abitare“, che ha visto l’intervento di Giampaolo Allocco, designer pluripremiato in Italia e all’estero, di Walter Nicolino, Coordinatore del Dipartimento di interior design di IAAD. Un viaggio dalla produzione artigianale alla fabbricazione digitale e sostenibile, per dimostrare quanto il design di prodotto sia intrinsecamente legato alla storia umana e al nostro sviluppo. Una riflessione sul design che non è solo gesto estetico, ma anche il risultato di ragionamento funzionale. Un dibattito su come la nostra vita sia circondata da prodotti che testimoniano il nostro tempo. E un’analisi, in particolare, sulla cucina, non più una stanza da tenere nascosta, separata da altri spazi, ma un luogo sociale che rispecchia il desiderio di condividere la preparazione di un pasto anche con gli ospiti.

 

L’opening è stata anche l’occasione per presentare i 10 designer under 35, provenienti da tutta Italia, selezionati dalla Design call lanciata per la prima volta da Expocasa, scegliendo come elementi distintivi per la candidatura i criteri di accessibilità, sostenibilità, territorialità, innovazione e funzionalità.

Comune denominatore di alcuni oggetti selezionati è la multifunzionalità. È il caso di Go Cart, il coffee table che si trasforma in seduta; Seven Chair, la sedia che è anche servo muto; Valeria, lo stendino che diventa un cesto; U, il candelabro che diventa posacenere, porta incenso e altro ancora. Grande attenzione alla luceNam-Emotional Lighting, lampada che si attiva con diverse modalità di illuminazione attraverso il soffio; Virgola, lampada portatile realizzabile in diversi materiali e colori; O-MUV, lampada da comodino che si compone di due corpi luminosi, il primo emana luce neutra, il secondo luce UV che combinata con vernice fotoluminescente crea percorsi illuminati notturni. Protagonisti anche l’up-cycling con X-BENCH panca flessibile e solida creata attraverso un processo che valorizza i rifiuti attraverso il design; la pulizia, con Inlet, dispositivo che consente un’efficiente e rapida pulizia delle ruote prima che le biciclette entrino in casa; i complementi d’arredo con Joinest, sviluppo di una piccola serie di elementi.

I 10 oggetti sono esposti nell’area Design Call al Salone, che attraverso questa iniziativa vuole ricordare come, nella continua evoluzione dell’arredamento, il design consenta di esplorare e interpretare nuove tendenze e come in questo processo sia centrale il ruolo dei giovani che, spesso più inclini a pensare fuori dagli schemi, portano nuove idee e soluzioni creative.

 

L’Oval per 9 giorni è il punto di riferimento per chi è in cerca di idee, supporto tecnico, preventivi, consigli, soluzioni personalizzate. Luci, colori, proposte di arredo, soluzioni green, sostenibilità, decluttering, restauro, finiture incentivi per le strutture ricettive: sono alcuni dei temi che verranno approfonditi nel ricco palinsesto di appuntamenti ospitati da Expocasa.

Il salone si conferma espressione dell’amore per la propria abitazione, della passione per il bello, della curiosità per nuove soluzioni tecniche grazie ai 150 espositori, in rappresentanza di circa 250 brand. Le loro proposte vanno dal classico al contemporaneo, dall’eclettico al minimalista, con un occhio di riguardo al vintage e al modernariato, che trova spazio in un’area dedicata, in risposta a una delle tendenze più attuali nel mondo dell’arredo: l’incontro armonioso tra il fascino del passato e la funzionalità del presente.

E se l’interior design cerca sempre più di unire l’eleganza retrò con linee moderne e materiali innovativi, non secondaria è la tendenza a catapultare l’arte nell’ambiente domestico, una inclinazione che il Salone racconta attraverso la mostra “l’arte a casa tua” che propone attraverso la pittura, la scultura, la fotografia e le installazioni di 11 artisti emergenti.

 

Cento metri quadrati sono dedicati alla Design Square, un concept espositivo che presenta brand innovativi presenti per la prima volta ad Expocasa. Qui la passione per il bello prende vita attraverso il design esplosivo di grandi brand come Kriptonite (presentato da Linea Nuova) e Rochebobois, dando vita a un’esperienza immersiva che unisce estetica e praticità, per il piacere degli appassionati e dei professionisti del settore. A completare l’offerta espositiva anche “Insulti Luminosi”, brand di complemento d’arredo molto popolare sui social media, che propone frasi ironiche utilizzate come corpi illuminanti.

La passione per l’ambiente domestico trova espressione anche nell’inedito poster che l’artista britannico Anthony Burrill dedica all’eventoI am happy here, e che dà il titolo alla mostra allestita qui da Graphic Days, sintesi del piacere di visitare l’evento, di essere a Torino, di poter scegliere in un unico luogo tutte le soluzioni di arredo per la casa e di essere felici nella propria abitazione.

 

Una passione condivisa dai tanti partner di Expocasa, come Quooker, che oltre a presentare il suo innovativo rubinetto, mette a disposizione del salone una parte del proprio stand come area lounge e inoltre funge da punto d’acqua per i visitatori. Ma anche dalla Scuola Master del Politecnico di Torino che all’interno di un atelier ha sviluppato un caso di studio sul tema “immaginare il futuro di Expocasa”: le idee e le tavole progettuali degli studenti sono in mostra presso l’area POLITO. E ancora dall’Associazione Balon che organizza alcuni workshop dedicati al piccolo restauro, da CNA Torino, Casartigiani e Confartigianato Torino, che gestiscono la mostra “bellezze artigiane”, da Federalberghi Torino e CPD Consulta per le persone in difficoltà che hanno collaborato nella messa a punto di due percorsi, dedicati rispettivamente al contract e al design inclusivo.

Per la prima volta, inoltre, il design del Salone varca anche i confini dell’Oval con Expocasa Off: un programma di appuntamenti negli showroom degli espositori partecipanti. Il 3 ottobre dalle 19 alle 20.30 La Natura è di Casa (via Cernaia 24/c Torino) ospita “Colora il tuo benessere”, dove presenta la novità Varier 2024 Variable Monochrome in un contesto di benessere psicofisico: la forma e la funzione ergonomica per il corpo e i benefici del colore per la mente. Il 4 ottobre dalle 18 alle 21 Magica Mobili (via Monte Novegno 30/e Torino) propone cucine, la nuova collezione di arredo bagno e i divani di Franco Ferri. L’incontro sarà animato dal Quooking Show dello Chef Marcello Ferrarini, che preparerà piatti sfiziosi con il sistema Quooker, il rubinetto che consente di ottenere acqua bollente a 100 °C, refrigerata naturale e frizzante, sempre filtrata direttamente dal rubinetto.

 

Expocasa è organizzata da GL events Italia con il patrocinio di Regione PiemonteCittà di TorinoCamera di commercio di Torino e Ascom. Partner Expocasa 2024.

Le anime di Expocasa

  • Area arredo e complemento, con cucine, living, camere da letto, camerette, bagno e benessere, falegnameria.
  • Area vintage per stimolare il gusto del pubblico di Expocasa, in una ricerca continua del bello attraverso contrasti originali tra l’antiquariato, il modernariato, il design ed il nuovo all’interno del proprio spazio abitativo. Per dare vita a spazi che evocano un senso di familiarità, ma con una funzionalità e un’estetica aggiornata.
  • Design square, un volume di 100 metri quadrati con un allestimento total black che all’interno propone una selezione di brand esclusivi.
  • Area tecnicasa, con artigianato, domotica, pavimentazioni, materiali e finiture, serramenti, climatizzazione, sicurezza, ristrutturazioni. Due sezioni che si intersecano con percorsi dedicati all’accessibilità.

 

 Da ricordare

  • L’ingresso è gratuito, previo accredito online
  • Giornalisti: Accredito press / media – Expocasa 2024
  • Orari dal lunedì al venerdì: 15.00 – 21.00
  • Orari sabato e domenica: 10.00 – 21.00
  • ·        INGRESSO NORDOval Lingotto di Torino – (via Giacomo Matté Trucco, 70) per chi arriva in auto
  • ·        INGRESSO SUD: per chi si reca ad Expocasa con il trasporto pubblico o per chi arriva alla stazione ferroviaria Torino, collegata direttamente all’ingresso grazie al nuovo sottopasso pedonale.
  • ·        Per chi arriva da fuori e desidera pernottare a Torino Federalberghi offre un servizio di prenotazioni alberghiere attraverso un widget dedicato e accessibile dal sito di Expocasa.

Bassi redditi, diete malsane e stili di vita a rischio: studio torinese lancia allarme per la salute dei bambini

Uno studio internazionale mostra come fin dalla culla e in contesti urbani anche molto diversi i bambini con uno stato socioeconomico basso hanno stili di vita più malsani, creando uno svantaggio che inciderà sulla salute lungo tutto il corso della vita.
Torino è una delle undici città europee prese in esame da uno studio che ha coinvolto oltre 60mila bambini, condotto nell’ambito dei progetti internazionali ATHLETE e LifeCycle – a cui partecipa l’Unità di Epidemiologia dei Tumori della Città della Salute di Torino e dell’Università degli Studi di Torino – i cui risultati sono stati appena pubblicati sulla rivista scientifica Social Science & Medicine.
Le altre città sono: Oslo, Copenaghen, Bristol, Bradford, Rotterdam, Nancy, Poitiers, Gipuzkoa, Sabadell, Valencia, dunque contesti urbani eterogenei sotto molteplici punti di vista (ubicazione geografica, amministrazione, popolazione, cultura, ecc.). L’Italia ha contribuito allo studio grazie ai dati raccolti dal [ http://www.progettoninfea.it/ | progetto NINFEA ] , coordinato dall’Unità di Epidemiologia dei Tumori della Città della Salute di Torino e dell’Università degli Studi di Torino (diretta dal professor Lorenzo Richiardi).
“La distribuzione dei rischi ambientali e la vulnerabilità ai loro effetti variano tra i gruppi socioeconomici. Il nostro obiettivo – dichiara la professoressa Costanza Pizzi, prima autrice dell’articolo – era quello di analizzare la relazione tra la posizione socioeconomica (SEP) del bambino alla nascita e diverse caratteristiche relative agli stili di vita dei bambini ed all’ambiente urbano in cui vivono in età prescolare (0-4 anni) in differenti contesti urbani utilizzando l’approccio dell’esposomica.”
L’esposoma, ossia la totalità delle esposizioni ambientali di una persona nel corso della sua vita, è costituito da una moltitudine di esposizioni provenienti da fonti sia esterne (ad es. sostanze chimiche, inquinanti atmosferici, stile di vita, dieta) sia interne (ad es. metabolismo, fattori infiammatori, microbiota), molte delle quali sono interconnesse. In questo studio ci si è concentrati sull’esposoma esterno. I due indicatori SEP presi in esame per lo studio sono: il reddito famigliare ed il livello di istruzione materna.
La prima infanzia, infatti, è un periodo chiave in cui le disuguaglianze in termini di possibili esposizioni esterne (ad es. il tipo di alimentazione, l’esposizione al fumo passivo ed all’inquinamento atmosferico, la fruizione di aree verdi, ecc.) possono modellare le traiettorie di salute nel corso della vita. Le esposizioni sperimentate dagli individui possono differire in base alla SEP, contribuendo ad accrescere le disuguaglianze.
Esaminare la relazione tra SEP ed esposoma nella prima infanzia è essenziale per informare le politiche atte a mitigare le diseguaglianze nella distribuzione di importanti rischi ambientali e le disuguaglianze sanitarie e stabilire come e dove agire più urgentemente.
Nello studio, i bambini con basso SEP (costantemente pur nelle differenti aree urbane) erano allattati di meno al seno e rivelavano un ridotto consumo di uova, pesce, frutta, verdura; mentre risultava maggiore il tempo trascorso davanti alla TV (screen time), il possesso di animali domestici, l’esposizione al fumo passivo, il consumo di latticini, patate, bevande dolci, biscotti salati e patatine, grassi e carboidrati.
Ancora prima di iniziare la scuola, quindi, i bambini con uno stato socioeconomico basso partono svantaggiati rispetto ai coetanei con SEP più elevato.
In che modo dunque intervenire per ridurre le disuguaglianze sociali? Grande attenzione andrebbe posta fin dal periodo dell’età prescolare, con l’obiettivo di intervenire sul miglioramento della dieta e degli stili di vita dei bambini con basso SEP.
I risultati delle associazioni SEP – ambiente urbano evidenziano poi la necessità di un approccio che tenga conto del contesto: pianificatori locali e decisori politici dovrebbero infatti considerare, nella pianificazione urbana, un modello specifico di città che non può più ignorare i rischi ambientali e le disuguaglianze.

Automotive, in vista dello sciopero del 18 ottobre

La decisione annunciata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil: “Servono risposte da UE, Governo, Stellantis e aziende della componentistica”. Ma il fronte sindacale non è compatto, Aqcfr, Fismic e Uglm: “Forte contrarietà per uno sciopero deciso in autonomia che rompe l’unità sindacale nel settore automotive in un momento cruciale per l’industria manifatturiera, l’occupazione e la transizione ecologica in Italia e in Europa”

A cura di lineaitaliapiemonte.it

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2024/09/24/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/automotive-situazione-gravissima-sciopero-di-8-ore-dellintero-settore-e-manifestazione-a-roma-il.html

Terra Madre Salone del Gusto, tutti gli appuntamenti al Parco Dora

Sabato 28 settembre

Ore 11.00-11.50

CARNE DI RAZZA PIEMONTESE E AGRICOLTURA SIMBIOTICA PER UN MERCATO E UNA CUCINA DI QUALITÀ

Incontro a cura di La Granda

La Granda ha spostato il sistema di produzione agroalimentare “Agricoltura Simbiotica”, seguendone le linee guida per la cura dei terreni dai quali produrre i propri foraggi e alimenti per gli animali, impegnandosi direttamente nella tutela del territorio, dell’aria, dell’acqua e del suolo.

 

Ore 12.00-12.50

I DISTRETTI DEL CIBO DEL PIEMONTE SI PRESENTANO

Degustazione a cura del Distretto del Cibo del Roero

Produzioni agroalimentari, paesaggio rurale, tutela dell’ambiente, promozione della cultura, della storia e delle tradizioni, in sinergia con l’offerta turistica locale, a definire i Distretti del cibo. Incontri quotidiani con il territorio e le sue peculiarità.

 

Ore 13.00-13.50

LANGHE MONFERRATO ROERO: UN VIAGGIO TRA I SAPORI DEI NOSTRI FORMAGGI CON THE CHEESE STORYTELLER

Degustazione a cura di Ente Turismo Langhe Monferrato Roero

Vieni a scoprire l’eccellenza dei formaggi di Langhe Monferrato Roero attraverso una degustazione guidata da The Cheese Storyteller. Tre formaggi tipici del territorio saranno protagonisti di un’esperienza unica, che unisce gusto e narrazione per immergersi nei sapori e nelle storie di queste terre. La degustazione sarà guidata da Maria Cristina Crucitti di The Cheese Storyteller.

 

Ore 14.00-14.50

I TESORI DOP E IGP DEL PIEMONTE: IL SALAME PIEMONTE E LA MELA ROSSA CUNEO

Degustazione a cura di Consorzio di tutela Salame Piemonte, Consorzio di tutela Mela Rossa Cuneo e Regione Piemonte

Il Salame Piemonte IGP rappresenta l’eccellenza dei nostri salumi; il Consorzio di tutela ce lo propone in abbinamento alla Mela Rossa Cuneo IGP, per un’esperienza dal gusto davvero speciale. Ad accompagnare, Brachetto, vitigno dell’anno 2024 per Regione Piemonte.

 

Ore 15.00-15.50

AFRICA, COMPLESSITA’ E FUTURO: 20 ANNI DI CISAO E REGIONE PIEMONTE

Incontro a cura di Regione Piemonte

In occasione dell’anniversario dei 20 anni di nascita del CISAO, tavola rotonda tra esperti del mondo della cooperazione allo sviluppo per stimolare nuove riflessioni e disegnare interventi multisettoriali e sinergici in grado di confrontarsi con le “Nuove Afriche”.

Ore 16.00-16.50

TESORI DOP E IGP DEL PIEMONTE: MURAZZANO, ROCCAVERANO E OSSOLANO

Degustazione a cura dell’Associazione Alte Terre DOP e Regione Piemonte

L’Associazione Alte Terre DOP raggruppa piccole produzioni di montagna del settore lattiero-caseario a marchio DOP, eccellenze della nostra regione che vengono raccontate e presentate in degustazione dai Maestri Assaggiatori Onaf.

 

Ore 17.00-17.50

DOLCE ALCHIMIA: L’INCONTRO PERFETTO TRA CIOCCOLATO E VERMOUTH

Degustazione a cura di Atl Turismo Torino e Provincia

Cosa succede quando un vino aromatizzato torinesissimo incontra gli aromi del cioccolato, venitelo a scoprire attraverso il racconto dei nostri esperti.

 

Ore 18.00-18.50

ALLA SCOPERTA DEL BRACHETTO, VITIGNO DELL’ANNO 2024

Degustazione a cura di Regione Piemonte e Consorzio Vini d’Acqui

Il progetto regionale “Vitigno dell’anno” nasce dall’idea di raccontare e valorizzare i vitigni storici autoctoni del Piemonte; dopo Dolcetto, Cortese, Freisa, Erbaluce, nel 2024 è stato scelto il Brachetto. Durante la degustazione delle diverse tipologie di Brachetto verranno raccontate le caratteristiche storiche e organolettiche del vitigno.

Ore 19.00-20.00

TESORI DOP E IGP DEL PIEMONTE: VERMOUTH DI TORINO E NOCCIOLA PIEMONTE

Degustazione a cura dei Consorzi di tutela del Vermouth di Torino e della Nocciola Piemonte insieme a Regione Piemonte

Una bevanda iconica della nostra Regione, sempre più apprezzata, presentata in abbinamento a uno dei prodotti che meglio rappresenta l’eccellenza ortofrutticola del Piemonte per un aperitivo davvero speciale!

 

UNIGHT 2024, torna la Notte Europea delle Ricercatici e dei Ricercatori

Venerdì 27 e sabato 28 settembre torna nella suggestiva cornice dei Musei Reali di Torino la Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori 2024. Per il terzo anno consecutivo la “Notte” è targata UNIGHT – United citizens for research ed è realizzata da Università di Torino e Politecnico di Torino in collaborazione con i Musei Reali e l’Alleanza UNITA – Universitas Montium, con il patrocinio della Città di Torino e della Regione Piemonte.

UNIGHT 2024 si articolerà lungo sette percorsi tematici che vanno dall’adattamento al cambiamento climatico alla salute umana, dal patrimonio culturale alle frontiere della ricerca. L’obiettivo condiviso con le altre centinaia di città europee che aderiscono all’iniziativa è quello di incoraggiare la partecipazione attiva al progresso della conoscenza per migliorare l’impatto che la ricerca ha sulla nostra vita quotidiana e costruire insieme un futuro sostenibile.

La manifestazione si aprirà ufficialmente venerdì 27 settembre alle ore 18.00 nel Teatro Romano del Museo di Antichità, con una dedica al grande scienziato torinese Tullio Regge, di cui a ottobre ricorrono i dieci anni dalla scomparsa. Un gigante nel panorama della fisica teorica della seconda metà del XX secolo, probabilmente il fisico italiano più influente dopo Enrico Fermi. I suoi contributi alla teoria quantistica e alla relatività generale hanno segnato punti di svolta significativi nello sviluppo della conoscenza scientifica. Inoltre, il suo impegno pubblico per la diffusione della cultura scientifica, la sua padronanza delle tecnologie multimediali per la divulgazione e il gioco, e il suo sostegno a importanti cause sociali come la lotta contro le pseudoscienze e i diritti dei disabili lo rendono un personaggio carismatico attraverso il tempo, lo spazio e le discipline. All’inaugurazione interverranno Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino, Mario Turetta, Direttore dei Musei Reali di Torino, Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Ambiente, Mobilità e Trasporti della Città Torino, e il comitato scientifico UNIGHT composto da Elisa Corino e Gianpiero Vigani per l’Università di Torino e da Luca Mastrogiacomo e Giulia Mezzalama per il Politecnico di Torino.

Le attività della Notte inizieranno già dal pomeriggio nella Piazzetta Reale con i 100 laboratori della ricerca, dove cimentarsi in veri e propri esperimenti scientifici. Nella Corte d’Onore invece saranno allestite le Aree Play, dove chiunque potrà mettere alla prova le proprie abilità di gioco: memoria, strategia e creatività saranno fondamentali per difendere le piante dai parassiti così come per aiutare le api a sopravvivere alle insidie della città, ma anche per imparare ad allenare l’intelligenza artificiale.

Immersi nel verde del Giardino Ducale si susseguiranno oltre 50 Caffè scientifici sugli argomenti più diversi: dall’olio piemontese all’importanza di un buon sonno per prevenire l’Alzheimer; dalle batterie sostenibili alla letteratura indigena per un nuovo rapporto con la natura; dalla saggezza degli stoici alle storie attualissime di scienza e migrazione. Saranno presentati al pubblico i 5 nuovi progetti di ricerca della terza edizione di Funds Together, il crowdfunding della ricerca e dell’innovazione dell’Università di Torino. Frida UniTo inoltre lancerà il nuovo portale della ricerca dell’Ateneo coinvolgendo la cittadinanza in un’installazione interattiva sul tema della scoperta.

Nei Giardini Reali sarà allestita l’escape room, proposta da 7 Dipartimenti dell’Università di Torino, che unisce la Fisica medica e le altre discipline STEM alle lingue, la mostra fotografica Playing with wildfire, espressione di un progetto di ricerca-azione che indaga il fenomeno degli incendi boschivi nella regione del Chiquitania in Bolivia coinvolgendo attivamente le comunità locali, e infine l’Area Lounge, dove chiacchierare con ricercatrici e ricercatori.

La contaminazione tra discipline diverse, scientifiche e artistiche, sarà protagonista anche dello show in programma venerdì 27 settembre alle 21.00 a cura della Compagnia del Teatro della Caduta. Dopo il successo dell’edizione 2023, torna lo spettacolo ‘Gli insoliti noti’, il format in cui ricerca e spettacolo si incontrano sotto la guida di Francesco Giorda. Otto personaggi misteriosi calcheranno il palcoscenico, quattro di loro fanno ricerca e mentre gli altri quattro sono performer e tutto il pubblico sarà chiamato a indovinare chi è chi.

Inoltre, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° della nascita di Luigi Einaudi, il Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis”, il Dipartimento di Studi storici, l’Archivio storico e la Biblioteca “N. Bobbio” dell’Università di Torino, insieme con la Fondazione Luigi Einaudi di Torino, apriranno in anteprima tre mostre documentarie dedicate al primo Presidente della Repubblica Italiana eletto dal Parlamento dopo l’approvazione della Costituzione.

Venerdì 27 settembre resteranno aperti fino a mezzanotte il Xké? Il laboratorio della curiosità, l’Archivio e la Biblioteca Storica di Ateneo “Arturo Graf” dell’Università di Torino, mentre sabato 28 settembre i Musei del Palazzo degli Istituti anatomici (Museo Anatomia “Luigi Rolando”, Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” e il Museo civico della Frutta Francesco Garnier Valletti) saranno aperti dalle 10.00 alle 18.00 con ingresso gratuito. Sempre sabato il Dipartimento di Psicologia di UniTo insieme all’Ente Parchi Reali della Regione Piemonte proporranno alla cittadinanza una passeggiata a piedi nudi nel parco La Mandria – Cascina Brero per scoprirne i benefici fisici e psicologici.

Diverse delle attività proposte nascono dall’esigenza di divulgare i risultati di progetti di ricerca promossi e finanziati da programmi europei e importanti enti internazionali. Tra queste, ad esempio, il Politecnico di Torino propone iniziative come “SOS: salviamo 70 anni di dati sull’acqua”, “La pietra nel patrimonio culturale”, “Resiliage Revolutionizing Community Resilience” e “Ricalcolo: destinazione”, iniziative che mettono in evidenza come la ricerca accademica possa contribuire a risolvere sfide attuali nel campo della sostenibilità, del patrimonio culturale e dell’innovazione tecnologica.

“La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori – dichiara Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino – rappresenta ormai un appuntamento del calendario degli eventi della città di Torino con il suo ricco programma capace di coinvolgere migliaia di persone, famiglie, ragazzi e ragazze, in un’esperienza di scoperta e condivisione del sapere. Questo evento riflette perfettamente una delle missioni fondamentali dell’Università di Torino: il dialogo costante con il territorio e la cittadinanza per avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca scientifica comunicandone l’importanza e dimostrandone l’impatto positivo e concreto sulla vita di tutti i giorni. Siamo particolarmente felici che quest’anno l’evento sia dedicato alla figura di Tullio Regge, a dieci anni dalla sua scomparsa. Illustre laureato e docente del nostro Ateneo, Regge è stato uno dei fisici più influenti del XX secolo e un precursore nella divulgazione della cultura scientifica. Dedicare a lui la Notte delle Ricercatrici e dei Ricercatori significa onorare non solo il grande scienziato, ma anche il suo impegno a rendere accessibile a tutti il sapere scientifico, che è proprio uno degli obiettivi primari dell’iniziativa”.

“La Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori è uno straordinario momento di contatto e di scambio tra gli Atenei e il territorio, per mostrare i contributi del Politecnico e dell’Università alla ricerca nei campi più diversi – sottolinea Stefano Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino – Partendo dalle realtà locali e dai centri di ricerca distribuiti sul territorio piemontese, da Torino a Mondovì, ci inseriamo nel contesto accademico e scientifico internazionale, per vivere la Notte insieme agli altri Atenei e centri di ricerca di ogni parte d’Europa. Tanti i temi affrontati nelle attività animate dai ricercatori e dalle ricercatrici del Politecnico, che quotidianamente cercano risposte alle sfide poste dal nostro tempo, come la sostenibilità, i cambiamenti climatici, l’intelligenza artificiale, l’innovazione tecnologica per la ricerca biomedica, l’alimentazione, la tutela dell’ambiente e dei luoghi in cui viviamo e lavoriamo, la valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale. Il Politecnico è impegnato a mettere le sue competenze tecniche al servizio della comunità”.

“Per il secondo anno consecutivo i Musei Reali di Torino accolgono la rassegna Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori negli spazi all’aperto del complesso museale – aggiunge il Direttore delegato Mario Turetta –. Da sempre i Musei Reali sono impegnati in progetti di ricerca con l’Università di Torino in convenzione con i vari Dipartimenti, dagli Studi Storici e Umanistici al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, ospitando tesi di laurea e di dottorato, oltre che per l’applicazione di nuove tecniche di indagine sui materiali del museo, implementando la ricerca per la migliore conservazione e documentazione di opere e manufatti. Ogni anno, inoltre, i Musei Reali partecipano a numerosi progetti di ricerca quali il PRIN – Illusion and allusion. Rediscovering colours in roman and early medieval architecture con l’Università Cattolica di Milano e, con l’ateneo torinese, aderiscono ai progetti Le Pietre, i Luoghi, le Persone con il Dipartimento di Studi Storici, Voci femminili nei teatri d’Italia e di Francia con il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne e Miti di Fondazione con il Dipartimento di Studi Umanistici”.

“Sono certa che i tanti appuntamenti nel programma sapranno incuriosire anche quest’anno tutti coloro che vorranno raggiungere i Musei Reali. Sperimentando direttamente, le persone, di tutte le età, potranno comprendere, in maniera divertente, ciò che accade nei laboratori e quale impatto ha la ricerca sulla nostra vita quotidiana – commenta l’Assessora alla Transizione ecologica e digitale, Innovazione, Ambiente, Mobilità e Trasporti della Città di Torino, Chiara Foglietta -. Sarà un momento di celebrazione per un sistema che va raccontato alla collettività. Il nostro futuro è legato al lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori, impegnati a mettere a disposizione conoscenze nuove per cambiare – sempre in meglio – le condizioni della società e del pianeta, secondo un approccio sostenibile. Un lavoro di cui il mondo non può fare a meno e sul quale bisognerà investire fortemente, per uscire dalle crisi sociali, ambientali ed economiche”.

Oltre che a Torino, UNIGHT si svolgerà anche a Settimo Torinese, Cuneo, Savigliano e Mondovì. Il programma completo di tutte le città è disponibile sul sito https://unightproject.eu/it.

UNIGHT è un evento associato alla Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Marie Skłodowska-Curie Actions.

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In manette il rapinatore delle farmacie. È stato tradito dai tatuaggi

Nella mattinata del 24 settembre, i Carabinieri di Rivoli, su disposizione del Tribunale di Torino, hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un italiano di 56 anni perché gravemente indiziato di “rapina pluriaggravata in concorso”. L’attività d’indagine è nata a seguito di due rapine eseguite nei primi giorni di settembre u.s. presso due farmacie di Rivoli e Collegno. Il modus operandi è sempre lo stesso, il presunto rapinatore e il complice rimasto ignoto, raggiungono a piedi le farmacie e una volta all’interno, con volto travisato da una calza tipo collant e sotto la minaccia di un coltellino, prelevano il denaro contante dal registratore di cassa. Nella farmacia di Rivoli il bottino è stato di 280 euro in contanti più due orologi che il reo ha fatto togliere alle dottoresse. Mentre in quella di Collegno, 1540 euro in contanti. Le investigazioni, condotte attraverso le testimonianze delle vittime e la visione delle immagini degli impianti di videosorveglianza, hanno permesso ai militari di identificare uno dei due presunti malfattori. L’uomo, già noto alle forze delle ordine, è stato riconosciuto grazie ai suoi tatuaggi che maldestramente non aveva coperto. Leggerezza che gli è costata molto cara. Il 56 enne è stato accompagnato presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Polizia municipale via mail, nuovo servizio digitale per il ritiro delle multe

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Parte il nuovo servizio di ritiro Digitale degli Atti Giudiziari della Polizia Locale che permetterà di ritirare i plichi on line, senza recarsi di persona agli sportelli.

 Se al momento della notifica dell’Atto Giudiziario il messo notificatore non troverà nessuno, lascerà un avviso nella cassetta delle lettere del destinatario contenete tutte le istruzioni per poter ricevere i documenti direttamente nella propria casella di posta elettronica in formato PDF.

Basterà scansionare con la fotocamera dello smartphone il QR-Code riportato sull’avviso per essere indirizzati al sito www.spike.epress della società incaricata dalla Polizia Locale per la consegna degli Atti Giudiziari. Qui, attraverso una procedura guidata, sarà possibile compilare la richiesta per ricevere digitalmente gli atti. Inviata con successo la richiesta, i documenti arriveranno direttamente al destinatario con un link che riceverà tramite sms e e-mail. Il servizio sarà attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, anche nei giorni festivi.

Naturalmente chi non vorrà usufruire del servizio di ritiro digitale potrà continuare a ritirare gli atti di persona agli sportelli indicati  nell’avviso.

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Al via Terra Madre Salone del Gusto, tutte le novità

Torino, Parco Dora, dal 26 al 30 settembre

Tutte le occasioni per mangiare, bere, incontrare, imparare, ballare…

Le architetture del Parco Dora di Torino, spazio industriale restituito alle persone, simbolo di rigenerazione cittadina, sono ormai pronte ad accogliere la 15esima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre. Organizzata da Slow Food, Città di Torino e Regione Piemonte, con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero del Turismo, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la manifestazione, anche quest’anno a ingresso libero, presenta centinaia di occasioni per gustare, bere, incontrare e sperimentare le migliori produzioni alimentari che rappresentano la cultura di popoli e territori, grazie agli oltre 3 mila delegati e 700 espositori da tutte le regioni italiane e da 120 Paesi. Il calendario di appuntamenti, tutti legati dal claim We are Nature, è in continuo aggiornamento e sempre più articolato. Così, per meglio organizzare la visita, tra una conferenza e un giro al Mercato, ecco una guida, mappa alla mano, per vivere Terra Madre, minuto per minuto!

Prima di tutto le informazioni essenziali: come raggiungere Parco Dora? Grazie alla collaborazione con GTT_Gruppo Torinese Trasporti, è possibile muoversi facilmente con bus e metropolitana, ma anche con bike, moto e car sharing. A incentivare la mobilità sostenibile anche i circuiti di comunicazione di Trenitalia regionali. E per la prima volta, quest’anno, è possibile incontrare i produttori e vedere la manifestazione in anteprima – insieme a operatori, buyer e giornalisti – basta essere soci Slow Food (o tesserarsi all’ingresso) e visitare Terra Madre il giovedì 26 settembre dalle 10, prima dell’apertura per il grande pubblico, giovedì 26 alle 15. Oltre a questa possibilità i soci Slow Food avranno moltissimi vantaggi, tra cui corsie dedicate all’ingresso per saltare la coda tutti i giorni.

 

Dall’ingresso Mortara, le tante declinazioni del vivere Slow: orti, città, libri e itinerari

 

Se si accede dall’ingresso Mortara, il viaggio di Terra Madre si apre con due grandi aree dedicate ai principali progetti associativi. L’Orto Slow Food, progettato e realizzato in collaborazione con Planet Smart City: un orto bello da vedere, che rappresenta i valori della socialità e del fare insieme, che propone un percorso sensoriale con grandi cassoni, posizionati in maniera tale da essere accessibili a tutti, ricchi di piante orticole e alberi da frutto, come antiche varietà di mele e pere piemontesi, per toccare e annusare foglie, frutti e terra. Il progetto degli orti Slow Food a Terra Madre festeggia 20 anni, e, grazie al contributo di UniCredit si rinnova, uscendo dalle aule scolastiche per coinvolgere anche le comunità che realizzano orti in quartieri periferici e carceri, ospedali e biblioteche. A disposizione di scuole e famiglie, l’aula didattica l’Orto in una stanza, per scoprire, insieme alla rete Slow Food italiana e ai rappresentanti degli Orti in Africa, la biodiversità delle produzioni autoctone, e scoprire le buone pratiche orticole che preservano suolo e acqua. A cura di Iren anche i suggerimenti pratici da riprodurre in ambito domestico sulla gestione del compost. Nello spazio famiglie, sostenuto da L’Erbolario che offre prodotti per la cura di bimbi e mamme, si può trovare un momento di pausa, sperimentando i giochi educativi di Quercetti ispirati al mondo della natura, e rilassarsi nell’area morbida realizzata in collaborazione con Giovani Genitori.

Adiacente all’orto, lo spazio Slow Food accoglie i soci e chi vuole saperne di più su progetti e campagne del mondo della Chiocciola, ma non solo: al suo interno si trovano l’area dedicata alle pubblicazioni di Slow Food Editore, tra grandi classici e ultime novità, e la sala incontri dove esplorare la sfera del gusto, della pizza e del vestire sostenibile grazie a ospiti d’eccezione come Giulia Zanni, campionessa del Mondo di Pizza 2024, e Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber. Sempre nello stand Slow Food, le sarte di Slow Fiber sono protagoniste al telaio di dimostrazioni dal vivo di cucito e mettono in pratica la loro maestria realizzando scaldacollo in seta e lana proposti in vendita. Da non perdere la degustazione delle miasse, sottili e croccanti rettangoli di farina di granturco cotte su apposite piastre, presentata da Loris Caretto, coltivatore custode del Pignoletto Rosso e referente della rete Slow Mays, in abbinamento allo spettacolo teatrale della compagnia Lo Zodiaco di Caluso.

 

La tappa successiva è Nutrire le città, un palcoscenico dedicato all’ecosistema urbano, alle food policies e al tema dello spreco alimentare. Dalle degustazioni di etichette da vigneti urbani di città come Roma e Brescia, alle testimonianze di chi, a Trieste, Cagliari e in Piemonte, sta integrando l’educazione alimentare nel programma scolastico, per passare alle esperienze di acquisto diretto dai produttori, i Mercati della Terra di Slow Food in primis, ma anche le community supported agriculture (CSA) e i gruppi d’acquisto. Con Lentamente viaggiare si esplorano invece le proposte di viaggi sostenibili, in Italia e all’estero: visite guidate tra Carso e Trieste, laboratori di ravioles in Val Varaita, percorsi di gastronomic trekking lungo la Costiera Amalfitana, escursioni tra le terre della transumanza in Abruzzo e tour in bicicletta nella Riserva Naturale di Torre Guaceto: sono alcuni esempi delle attività raccontate dai referenti degli itinerari del progetto Slow Food Travel e non solo. Sempre in quest’area, Ismea propone laboratori di smielatura e degustazioni per ripercorrere la Penisola attraverso le varietà di mieli.

 

Dall’ingresso Borgaro: un viaggio gastronomico tra reti tematiche e regioni italiane

 

Se si cambia il punto di partenza, dall’ingresso di via Borgaro Alta, a inaugurare la visita è l’area dedicata alle reti Slow Food, dove produttori e artigiani condividono la loro storia e i tanti modi di salvaguardare varietà, territori e tradizioni attraverso il progetto dei Presìdi Slow Food e non solo. Slow Grains, supportata da Pastificio Di Martino, riunisce a Parco Dora le realtà che dal Nord al Sud Italia valorizzano i grani tradizionali, come il Mulino Papavero Rosso di Cuneo, la Cooperativa Grani Antichi del Reatino e il Montefrumentario in Campania, mentre Slow Mays presenta alcuni esempi di biodiversità: il pan de Sorc, un pane dolce e speziato nato nelle terre di Gemona in Friuli, il mais Quarantino, antica varietà di granoturco marchigiana, e il mais Piadera, coltivato da oltre tre generazioni a Fregona (Tv). Grande rappresentanza anche dei componenti della rete Slow Beans, che attraverso i legumi raccontano culture agricole e sapori autentici, dalla Comunità della Valbelluna con il gialet, alla Comunità di Favalanciata nelle Marche, fino alla cicerchia degli Iblei e la sua farina, da cui nasce una polenta speciale. Infine, nello spazio Slow Olive, realizzato grazie al contributo del Gruppo ASA e la partecipazione di Ricrea, si ascoltano le testimonianze dei produttori del Presidio degli olivi secolari, tra cui Sergio Spada della Cab di Brisighella, menzione speciale nella Guida agli Extravergini 2024, e Vincenzo Signorelli, che nell’omonima azienda propone visite e degustazioni, arricchendo le esperienze dell’itinerario Slow Food Travel Etna e Catania. Sempre aperto anche l’Oil Bar, per degustare oli extravergini di alta qualità e imparare a riconoscerne le caratteristiche.

 

Il percorso prosegue con gli espositori del Mercato italiano e gli spazi delle Regioni, alla scoperta di tutta la Penisola e della sua biodiversità paesaggistica, culturale e gastronomica. Dal Friuli-Venezia Giulia alla Puglia, dal Trentino-Alto Adige alla Liguria, tutti gli stand propongono degustazioni, workshop e incontri con produttori, docenti, cuochi e referenti territoriali. Punta su un programma di showcooking anche la Cia-Agricoltori italiani, in collaborazione con produttori e cuochi da Nord a Sud. Non mancano i padroni di casa: all’area Piemonte, rappresentata da molti espositori, si aggiungono gli spazi di Regione PiemonteCittà di Torino, Turismo Torino e Provincia e della Camera di Commercio di Torino, main partner dell’evento, che nel proprio stand ospita appuntamenti che vedono protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e Provincia e numerose associazioni di artigiani, dal Vermouth di Torino ai grandi classici di Torino e delle sue vallate, fino alla formazione delle nuove generazioni grazie a progetti che hanno visto la collaborazione di Slow Food, insieme alla Camera di Commercio e ai Maestri del Gusto, con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Animano gli spazi espositivi con le loro attività laboratoriali Borghi più belli d’Italia e Borsa merci telematica italiana, che mette a disposizione materiali informativi per favorire acquisti consapevoli da parte dei consumatori, e Invitalia, presente nella buyer lounge della manifestazione.

 

Il cuore di Parco Dora: riscoprirsi Natura, tra i banchi del Mercato e gli incontri in Arena

 

Tappa obbligatoria delle visite a Terra Madre è la grande tettoia di Parco Dora, dove converge l’anima più cosmopolita di Terra Madre. Il Mercato internazionale riunisce Presìdi Slow Food e prodotti provenienti dai cinque continenti: cacao e cioccolato da Ecuador e Colombia, cereali e salse dal Giappone, formaggi a latte crudo di Irlanda e Svizzera, ma anche specialità dei Mercati della Terra, come quello di Karva in Slovacchia e di Yunlin a Taiwan. Agli espositori si aggiungono gli eventi degli spazi internazionali, come la lezione di cucina sul borsch guidata dall’Alleanza Slow Food dei cuochi in Ucraina, la passeggiata tra le erbe commestibili e medicinali di Parco Dora insieme agli esperti di Slow Food North America, e le degustazioni targate Slow Food France che vedono i formaggi Presìdi Slow Food in abbinamento ai vini della Slow Wine Coalition. Segue l’area dedicata alle Slow Food Farms, dove è possibile scoprire tutti i segreti del modello agroecologico in un percorso di visita che ne approfondisce le parole chiave: conoscenza, comunità, diversità, giustizia e sinergia. Ancora pochi posti disponibili per gli eventi nell’Area Knowledge come l’appuntamento sulle storie di resistenza del Quilombo de Palmares in Brasile, delle comunità nere rurali del Sud degli Stati Uniti e del continente africano, e il workshop sul ruolo svolto dal giornalismo investigativo nella creazione di un sistema alimentare sostenibile. Restano invece gratuiti e aperti a tutti gli incontri dell’Area Biodiversity, dove i produttori delle comunità internazionali Slow Food raccontano i frutti del loro lavoro: il mondo della frutta secca, la coltivazione del té, il potere di legumi e cereali ancestrali e la biodiversità dei mieli indigeni. Strettamente connessa è l’esposizione artistica che Slow Food realizza insieme a Paratissima e con il sostegno della Compagnia di San Paolo. Le opere, create da artisti e performer italiani e internazionali, sono state selezionate per far immergere i visitatori nelle complesse sfide ambientali e sociali legate all’attuale sistema alimentare.

 

Per chi ha voglia di cimentarsi in un gioco partecipativo, il posto ideale è la Escape Room diffusa realizzata nell’ambito del progetto BEAUTIFOOD. Pensata per far divertire e allo stesso tempo riflettere su temi di grande attualità, questa esperienza interattiva coinvolge gruppi composti da 2 a 5 giocatori e propone tanti enigmi da risolvere: che impatto hanno gli allevamenti intensivi sulle risorse naturali e sulla sostenibilità? Quanto cibo sprechiamo? Come ottimizzare la filiera del cibo con alcuni semplici accorgimenti? Un’occasione per scoprire insieme come diventare più consapevoli delle proprie azioni quotidiane.

 

L’esperienza di Terra Madre continua nello spazio Noi custodiamo natura, dedicato alle terre alte e ai loro custodi. Qui si può conoscere la  rete Slow Food dei castanicoltori, annusare i fieni dei pascoli alpini, scoprire le attività del nuovo Presidio dei prati stabili e dei pascoli, divertirsi con i  giochi in legno di PEFC Italia, che – con Sinergie Outdoor – permettono anche ai più piccoli di comprendere l’importanza del rispetto del bosco. Nell’area conferenze, realizzata con il supporto di FSC Italia, si condividono idee sul futuro delle terre alte, con l’obiettivo di costruire – insieme ad alcuni dei maggiori esperti d’Italia – una strategia per rimettere la montagna al centro, come luogo privilegiato del vivere e dell’abitare.

Al centro dell’attenzione, la pastorizia, la biodiversità dei pascoli, i formaggi, le lane, le erbe selvatiche, i frutti del bosco, come funghi e tartufi, le api e gli impollinatori e i mieli millefiori e monovarietali, proposti per l’assaggio nell’area Slow Bees, realizzata con il contributo di Ricola. E sempre a proposito di erbe, mieli e impollinatori, passeggiando per lo spazio, il pubblico può incontrare anche il caramellaio Ricola arrivato direttamente dalla Svizzera per far assaggiare le iconiche caramelle d’Oltralpe appena formate.

 

Conferenze e incontri, da sempre il fil rouge per approfondire i grandi temi, grazie agli interventi di ricercatori, esperti e produttori, si svolgono in moltissimi spazi e, in particolare, in tre arene. Quella dedicata a Joannah Stutchbury, ambientalista e attivista, impegnata da anni per difendere le foreste del Kenya, uccisa nel 2021 proprio per il suo lavoro, ospita un programma di incontri focalizzati sulla relazione tra natura e differenti ambiti – clima, coscienza, educazione, donne, biodiversità – e tocca temi di attualità – come la giustizia lungo la filiera del cibo – affrontati da personaggi noti in Italia e all’estero. Tra questi, Michele Serra, giornalista, scrittore e autore che, dopo il suo monologo, dialoga con il pubblico presente; il drammaturgo e compositore, Moni OvadiaMiguel Altieri, dal Cile, coordinatore generale del programma dell’agricoltura sostenibile delle Nazioni Unite; Federico Faggin, uno dei padri della Silicon Valley che sarà a Terra Madre per parlare di rapporto fra natura e coscienza, insieme al teologo Vito MancusoLella Costa, che ci accompagnerà alla scoperta delle lezioni di meraviglia di Rachel Carson, Morgan Ody, dalla Francia, coordinatrice generale di La Via Campesina International; Larissa Mies Bombardi, ricercatrice brasiliana oggi costretta all’esilio per i suoi studi sui pesticidi, Elena Granata, una della maggiori urbaniste italiane, che approfondirà il rapporto fra le città e lo sguardo delle donne, e Filippo Giorgi, esperto internazionale nel campo della modellistica del clima, dello studio dei cambiamenti climatici e dei loro impatti sulla società, unico scienziato  italiano nell’esecutivo dell’IPPC, Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, premiato con il Nobel per la Pace nel 2007. Qui trovate la lista completa di relatrici e relatori. 

 

L’Arena in ricordo di Sergio Staino, disegnatore, fumettista, giornalista e attento osservatore del nostro tempo, apre il suo programma con l’omaggio a Staino di Paolo Hendel e continua con Francesca Santolini, autrice di Ecofascisti, con Giorgio Vacchiano, nominato dalla rivista Nature tra gli 11 migliori scienziati emergenti nel mondo che stanno lasciando il segno nella scienza, e molti altri. L’Arena Staino guarda alla natura attraverso il racconto delle reti tematiche di Slow Food, gli esempi virtuosi di allevatori che hanno aderito alla campagna  Allevare rispettando gli animali e la terra si può, e l’impatto di pratiche intensive e cambiamento climatico sulla pesca e sulle Comunità di Slow Fish. Non solo, si racconta anche il percorso dei progetti di Slow Food a tutela della biodiversità: l’evoluzione dei Presìdi Slow Food;  le storie di cuoche e cuochi che fanno parte dell’Alleanza Slow Food, come Laho Lengos, da Taiwan, e Jennifer Rodriguez Rojas, dalla Colombia, e la crescita dell‘Arca del Gusto, che dal 1999 ha catalogato patrimonio di 6350 prodotti a rischio di estinzione.

 

Chiudono il cerchio i due spazi realizzati con il sostegno di Reale Mutua: la Your Next Arena e la Wellness Area. Il primo è uno spazio in cui si approfondisce il legame tra cibo e salute, con incontri dedicati ad alimentazione e falsi miti, educazione al gusto e diete sostenibili. Moltissime le figure interessanti che sarà possibile conoscere in quest’area, dall’etnobotanico americano Danny Childs a Sandor Ellis Katz, uno dei maggiori esperti di fermentazione al mondo, da Fulvio Marino, panificatore fra i più apprezzati in Italia e volto televisivo, alla cuoca, scrittrice e influencer Irene Volpe.

La Your Next Arena dà spazio e voce ai giovani dello Slow Food Youth Network, ma non solo: ospita la delegazione di ragazze e ragazzi che, dopo l’esperienza dell’Anteprima di Terra Madre, tenutasi a Roma a maggio, hanno raccolto in tutta Italia buone pratiche e idee per rigenerare gli ecosistemi del Paese. All’interno della Wellness Area, non distante dalla Your Next Arena, Reale Mutua ospita momenti dedicati allo sport e al benessere personale con il supporto di Technogym e la partecipazione di ospiti esclusivi. Un nome fra tutti, l’ex ginnasta Yuri Chechi.

 

Sempre i giovani sono i protagonisti nello stand dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ospita colazioni con i prodotti degli alumni Unisg; degustazioni dedicate a prodotti unici e rari, come il formaggio affinato nel tufo di Monteu Roero e il garum artigianale prodotto da funghi, scarti di verdure e pesce; dibattiti su temi di attualità come insicurezza alimentare, crisi climatica e intelligenza artificiale; laboratori di analisi sensoriale, e aperitivi a base di vermouth e bevande botaniche fermentate.

 

Le tappe per gustare, sorseggiare e… ballare 

 

Il piacere e la consapevolezza convergono in due spazi d’eccezione. Torna l’Enoteca della Slow Wine Coalition, dove rilassarsi degustando un bicchiere di vino, ma non solo! Più di 500 delle migliori etichette italiane selezionate dalla redazione della guida Slow Wine e dalla Banca del Vino, suddivise per regioni, e tipologie – bollicine, vini bianchi, vini rossi, vini rosa, vini dolci. Tra le curiosità, un’ampia selezione di Vermouth di Torino, uno spazio dedicato al Sidro con prodotti dall’Italia, Francia, Belgio, Georgia, Olanda e Danimarca, una sezione con i vini delle aziende certificate Demeter, e alcune etichette dei membri internazionali della Slow Wine Coalition. Tutti serviti nei calici Bormioli Luigi, proposti e raccontati dai Sommelier della FISAR e dai Pommelier APAS, e serviti a temperatura perfetta grazie a Liebherr. Una mostra, ospitata in Enoteca, racconta le azioni di sostenibilità (ambientale, economica e sociale) per Terra Madre realizzate nell’ambito del progetto Circular SEeD da Slow Food Italia in collaborazione con circulareconomyforfood.eu, Hellobarrio e la partecipazione di 17 realtà partner della manifestazione. Nato con l’edizione 2006 del Salone del Gusto, il percorso di sostenibilità in questi 20 anni ha toccato i principali punti dell’organizzazione dell’evento: dai materiali di allestimento all’energia, dai trasporti alla gestione dell’acqua. Per quanto riguarda invece i rifiuti, Terra Madre è ancora oggi l’unico evento al mondo con 35 isole di raccolta gestite da operatori, formati con il sostegno di numerosi partner, per aiutare i visitatori a differenziare correttamente ogni singola frazione. Sempre a proposito di azioni ambientali, passeggiando per Parco Dora il pubblico può acquisire i principali consigli antispreco proposti da Cuki in una serie di paline.

E poi l’area della Slow Food Coffee Coalitionil punto di riferimento per fare un’esperienza di caffè differente, realizzato insieme ai due main partner del progetto, Fondazione Lavazza e De’ Longhi. Numerosi gli appuntamenti in programma, tutti gratuiti e su prenotazione, tra cui le home barista masterclass, per approfondire conoscenze teoriche e aspetti pratici, e gli incontri con i produttori, per scoprire le storie di giovani coltivatori provenienti da Filippine, Messico e Thailandia.

 

Tra gli spazi dei partner sono presenti Acqua S.Bernardo, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e dell’Alleanza Slow Food dei Cuochi, che nel proprio stand invita a partecipare alla sfida dell’impatto zero con il gioco Ogni goccia contaParmigiano Reggiano, in kind partner dell’evento, che presenta le diverse stagionature in un ricco programma di degustazioni; Pastificio Di Martino, che celebra la Pasta di Gragnano Igp insieme a ospiti d’eccezione: Gianluca Pisacane, executive chef del Sea Front Pasta Bar di Napoli e Peppe Guida, chef stellato di Antica Osteria Nonna Rosa a Vico Equense, e QBA – Quality Beer Academy, che oltre a proporre incontri con mastro birrai internazionali e molti appuntamenti di Beer&Food pairing, presenta in anteprima mondiale la Duivelsbier Wild, l’ultima etichetta dello storico birrificio belga Boon di Lembeek.
Scopri tutti gli spazi e gli eventi dei partner.

 

Meritano una visita lo stand di BBBell, che come di consueto, oltre a curare la connettività dell’evento, anima il programma di Terra Madre by Night con dj set, bollicine e sfiziosi panini, e quello di UniCredit, dove ogni giorno il torneo buddy challenge permette di sfidarsi a ping pong per vincere una selezione di prodotti regionali dal Mercato di Terra Madre. Bormioli, nel proprio spazio propone otto masterclass dedicate a vini provenienti da diversi territori d’Italia  in collaborazione con Vigneron.Wine. Sotto la tettoia si trova anche Demeter, main partner dell’evento, con una nutrita rappresentanza di aziende biodinamiche certificate e tanti seminari e workshop che spaziano dalla fertilità del suolo all’orto terapico, dagli infusi e le essenze fino al rapporto con gli animali.

Non mancano i grandi classici delle manifestazioni Slow Food, come i Laboratori del Gusto, ospitati da Eataly Lingotto, nelle Aule vino e Cibo e nella Cucina dell’Alleanza, allestiti con gli arredi di Grandsoleil, come anche l’Enoteca e lo stand Slow Food: viaggi culinari nel sud della Turchia, degustazioni che esaltano i vegetali in tutte le loro forme e consistenze, abbinamenti che uniscono vitigni e produzioni casearie di territori unici e ricette capaci di valorizzare culture africane, latinoamericane e asiatiche. Tante occasioni in cui mettere alla prova i nostri sensi, scoprire nuove culture, profumi e sapori, ascoltare il racconto diretto di chi si prende cura della terra, imparare nuove tecniche in cucina.

 

Terra Madre è un evento che si vive anche di sera! 

 

Sabato 28 settembre alle 21, presso il Centro Congressi del Santo Volto, con lo spettacolo “Da qui alla luna”Andrea Pennacchi Giorgio Gobbo ricordano la tempesta Vaia e riflettono sulla fragilità del pianeta. L’opera, scritta da Matteo Righetto, ripercorre la tempesta attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi, e si inserisce nel programma del Forest Stewardship Council (FSC) Italia, che porta a Terra Madre le sue riflessioni sul presente e sul futuro delle foreste.

 

Dalla mattina e fino alla chiusura alle 23.30, completano l’offerta gastronomica le Cucine di Strada e i Food Truck, con le loro specialità italiane e regionali. Tra le novità BStradi, bottega contemporanea che diffonde l’emilianità, che a Terra Madre ospita i laboratori di buone pratiche antispreco promosse da Cuki, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e green partner dell’evento; lo Slow Truck di Paolo Betti, cuoco dell’Alleanza del Trentino-Alto Adige che ha creato una casa della biodiversità su ruote per raccontare i territori valorizzando piccoli produttori locali; TuttoFaBrodo, realtà specializzata in Xiao Long Bao, i mitici ravioli asiatici realizzati a mano e cotti al vapore, e, dalla Lombardia, Ca’ Dal Saggia, piccola e giovane azienda agricola sita in Oltrepò Pavese, che propone la sua cucina dalla terra al piatto. Come di consueto, alle loro proposte si possono abbinare quelle dei birrifici artigianali, tutti segnalati sulla Guida alle birre d’Italia 2025: dal Piemonte, Filodilana, con le selezioni “birre da bere e basta”, “italian grape ale” e le “birre da meditazione”; dalla Toscana, il Birrificio del Forte, che quest’anno ha ottenuto il Premio speciale costanza, e dal Veneto Ofelia, Chiocciola sulla guida alle Birre, che a Parco Dora porta le sue produzioni pure, giuste e senza compromessi.

Ma Terra Madre non è solo Parco Dora. Quest’anno gli Appuntamenti a Tavola e le Cene Off si svolgono in diverse location della città. Tra quelle ancora disponibili, la cena a buffet presso le Fonderie Ozanam, dove l’Alleanza Slow Food piemontese alterna piatti della tradizione a rivisitazioni creative, e la cena dei cuochi dell’Alleanza Slow Food in Albania, in programma da Eataly Lingotto. Numerose le iniziative della Nuvola Lavazzache ospita degustazioni, lezioni in compagnia di pastry chef e laboratori sulle mille sfumature del caffè. Si riconferma anche il programma di Terra Madre Off, con tanti eventi in giro per Torino: i Welcome Tour di Turismo Torino e Provincia in città e dentro Parco Dora, l’itinerario in bus alla scoperta dei Maestri del Gusto di Torino, la cena conviviale proposta da Mirafood – Comunità Slow Food, il mercato della biodiversità Gogreen in Piazza San Felice e i test di assaggio dei nuovi prodotti FiorFiore Coop in Galleria San Federico.