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Morti sul lavoro: il Piemonte entra in “zona rossa”

Secondo i dati dell’Osservatorio SIcurezza Vega

Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.

La zona rossa, quella in cui si trova il Piemonte, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le più elevate a livello nazionale. A fine gennaio 2025, il rischio d’infortunio mortale in regione (2,8 morti per milione di occupati) risulta superiore a quello medio nazionale (2,0).

Per quanto riguarda le incidenze, in regione si scopre che AstiCuneo e Torino si trovano in zona rossa con indici rispettivamente pari a 11,13,8 e a 3,3. Mentre Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli sono in zona bianca, con un’incidenza di mortalità pari a “zero”.

Sia in termini assoluti, sia per infortuni mortali in occasione di lavoro, Torino detiene il primato negativo con 3 vittime, seguono Asti e Cuneo con 1 vittima.

Le Attività Manifatturiere, nel 2025, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (252).

L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

LA ZONIZZAZIONE DELL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.

  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.

  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.

  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.

Rifiuti, in Piemonte aumenta la raccolta differenziata

In Piemonte aumenta la raccolta differenziata ediminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: anche per il 2023 si consolida dunque l’andamento positivo.

In particolare, il raggiungimento del 67,9% di raccolta differenziata supera l’obiettivo del 65% previsto dalla normativa nazionale e dal Piano regionale dei rifiuti e si avvicina alla quota del 70% prevista per la fine del 2025.

La differenziata risulta in crescita rispetto al 2022 di quasi un punto percentuale: ogni cittadino piemontese nel corso del 2023 ha separato 10 kg di rifiuti in più rispetto all’anno prima, lasciando nell’indifferenziato 162 kg contro 163. Così, del 2.140.900 tonnellate di rifiuti prodotte quelle raccolte maniera differenziata sono state 1.454.049. L’indicatore più significativo per verificare l’efficacia della raccolta differenziata e delle attività di riduzione della produzione di rifiuti è il quantitativo pro capite di rifiuto indifferenziato prodotto, il cui valore di riferimento per il 2023 era 159 kg pro capite: l’obiettivo è stato raggiunto in tutte le province tranne Alessandria (165 kg/anno per abitante, in miglioramento rispetto al 2022) e Torino (181 kg/anno per abitante con un obiettivo di 190).

«I dati ufficiali del 2023 dimostrano che il lavoro che stiamo portando avanti, in termini di piani e di investimenti, sta raccogliendo i frutti con risultati sempre migliori – commenta l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – Passo dopo passo, dopo aver raggiunto quasi ovunque l’obiettivo del 65%, ci avviciniamo a quelli fissati entro la fine del 2025. Il costante aumento della raccolta differenziata indica che stiamo recuperando materiale da riciclare e quindi avere, da una parte un minore impatto sull’ambiente, e dall’altra andare nella direzione dell’economia circolare potenziando sempre più le filiere del recupero. Il Piemonte sta diventando una regione dove si rafforza sempre di più l’economia circolare col potenziamento di tutta la filiera del recupero dei materiali. Questo sarà uno dei punti chiave di sviluppo industriale».

La raccolta in dettaglio

La principali frazioni di rifiuti raccolte separatamente

Le frazioni maggiormente raccolte pro capite nel 2023 sono state la carta e il cartone (298.332 tonnellate, 70,2 kg pro capite), l’organico (267.885 tonnellate, 63 kg pro capite), sfalci e potature (150.242 tonnellate, 35,3 kg pro capite), il vetro (124.621 tonnellate, 29,3 kg pro capite) e il legno (110.155 tonnellate, 25,9 kg pro capite).

A livello di province l’obiettivo del raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, previsto dalla normativa nazionale e dal Piano regionale dei rifiuti, viene superato da tutte le province ad esclusione di Torino, che comunque registra un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto al 2022, attestandosi ora al 64% contro il 62%.

A livello di Comuni quelli che nel 2023 hanno superato quota 65% di differenziata sono saliti a 757 (64,1%, erano 714 nel 2022 pari al 60,5%), la maggior parte dei quali, circa l’85%, ha meno di 5mila abitanti. In 182 hanno superato l’82% di raccolta differenziata.

Per quanto riguarda il dato di raccolta differenziata riferito ai Comuni capoluogo al primo posto si è collocata Novara (77,18%), seguita da Biella (76,75%), Verbania (76,71%), Vercelli (70,12%), Cuneo (67,67%), Asti (66,5%), Torino (57,2%) e Alessandria (47,8%).

A livello di Consorzio di area vasta il 65% di raccolta differenziata stato raggiunto o superato da 18 Consorzi su 21. Il podio spetta a Medio Novarese e Chierese, a pari merito con l’84%, seguiti da Albese Braidese (81%). Altri sei Consorzi sono tra l’80 e il 70% e restano al di sotto del 65% Alessandrino, Area Vasta Torino e Canavesano. L’obiettivo di riduzione dei rifiuti indifferenziati a 159 kg/abitante è stato raggiunto da 12 Consorzi su 21: il podio è occupato da Chierese (80 kg/abitante), Medio Novarese (84) e Basso Novarese (104).

Conferenza sull’antisemitismo “censurata” mentre i pro Pal manifestano fuori dal Campus

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La conferenza contro l’antisemitismo che si sarebbe dovuta tenere questo pomeriggio all’Universita’ di Torino, presso il Campus Einaudi,   promossa dalle associazioni ebraiche è saltata  per motivi burocratici (tipo procedure non complete per l’uso della sala, dicono i promotori) mentre i pro Pal manifestano in forze all’esterno contro chi sostiene il “genocidio”. I rappresentanti delle organizzazioni ebraiche censurati fanno notare che sul volantino della loro conferenza saltata  i pro Pal hanno aggiunto alcuni  triangoli rovesciati, “simbolo di Hamas, usato  per segnalare obiettivi militari da colpire”.

Festival Sanremo a Torino? Lo Russo: “Al Teatro Regio sarebbe perfetto”

Oggi sull’ipotesi del Festival di Sanremo a Torino, dopo la sentenza del TAR che potrebbe spostare la location della rassegna canora è intervenuto il sindaco del capoluogo piemontese:  “Per noi sarebbe un grandissimo risultato, ma è prematuro parlarne. Il Regio sarebbe una location perfetta”, ha  detto Stefano Lo Russo. “Sul festival della canzone italiana diamo la massima disponibilità, pronti a ospitarlo al Teatro Regio”.

Smog, fino a mercoledì 12 marzo confermato il livello 0 (bianco)

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Prosegue fino a mercoledì 12 marzo 2025 compreso – prossimo giorno di controllo – l’applicazione delle sole misure strutturali di limitazione al traffico: sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato infatti confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

TORINO CLICK

Turismo, nella filiera piemontese più di 12mila aziende: la Regione punta sulla formazione

Il nuovo mezzo mobile ‘ITS On The Road’ per portare la formazione in tutto il Piemonte. Successo del sistema ITS: i corsi biennali gratuiti dell’Academy Turismo Piemonte offrono il 90% di occupazione nel settore. 1800 ore, di cui 700 in stage nelle aziende leader del settore. Già aperte le preiscrizioni a tutti i corsi
Il turismo e l’industria degli eventi si confermano tra i settori con il più alto fabbisogno occupazionale in Italia. Solo in Piemonte operano oltre 12.300 imprese della filiera turistica, con più di 77.000 addetti (rapporto Fipe 2024) e i numeri sono destinati a crescere. Secondo Excelsior Unioncamere, tra il 2024 e il 2028 in Italia sono necessari tra 620.000 e 712.000 nuovi professionisti nel settore, pari al 18% del fabbisogno complessivo nazionale. Ma il 25% di questi posti potrebbe restare vacante per mancanza di personale qualificato.

A dare linfa vitale ad un’Italia che nel 2024 si è posizionata al secondo posto in Europa per presenze turistiche, con 458 milioni (+2,5%) di visitatori, di cui il 52% stranieri,  ITS Academy Turismo Piemonte, l’istituto di formazione sostenuto da Regione Piemonte e Ministero dell’Istruzione e del Merito, è oggi uno dei poli formativi più efficaci nel colmare questo gap. Con un tasso di occupazione del 90% a un anno dal diploma, ITS Academy Turismo Piemonte offre ben 6 diversi percorsi biennali gratuiti per neodiplomati e neolaureati in hospitality, tour operating, promozione territoriale, gestione eventi, professioni digitali e sport tourism.
E da oggi, ITS Academy Turismo Piemonte porta la formazione direttamente sul territorio con ‘ITS On The Road’,   un’innovativa aula su ruote, che girerà tra Piemonte e le altre regioni italiane, far conoscere i percorsi ITS e le opportunità di carriera. Presentato  dalla Regione Piemonte, alla presenza della vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, della presidente di Fondazione ITS Academy Turismo Piemonte, Maria Luisa Coppa, e del segretario generale ITS Academy Turismo Piemonte, Giulio Genti, il mezzo mobile ITS On The Road è subito partito per la Fiera Didacta di Firenze, il più importante evento nazionale dedicato all’innovazione nella formazione.
«La Regione Piemonte – afferma Elena Chiorino, vicepresidente e assessore alla Formazione Professionale della Regione Piemonte – crede e investe nel talento dei giovani, consapevole che il turismo sia un settore strategico per l’economia e l’occupazione. Con ITS Academy Turismo Piemonte offriamo percorsi formativi di eccellenza, costruiti insieme alle imprese per garantire reali opportunità di lavoro. L’iniziativa ‘ITS On The Road’ rappresenta un ulteriore passo avanti per portare la formazione direttamente sui territori, avvicinando sempre più ragazzi a un futuro professionale concreto e di qualità. Dare ai giovani strumenti e competenze significa costruire una Nazione più competitiva e capace di valorizzare le sue eccellenze, e il Piemonte – regione più virtuosa d’Italia per quanto riguarda il sistema ITS – è in prima linea in questa sfida. Ecco perché l’orientamento è e sarà sempre più cruciale in questo percorso. È compito della politica allargare il ventaglio delle opportunità per dei nostri giovani e non vogliamo sottrarci a questa responsabilità».
«Fino a pochi anni fa ITS Academy veniva confuso con gli istituti tecnici e attrarre studenti era un sfida – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente della Fondazione ITS Academy Turismo Piemonte e presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia – Oggi, grazie a uno sforzo collettivo, che vede la Regione Piemonte impegnata in prima linea, la realtà di ITS Academy Turismo Piemonte è cresciuta in notorietà e attrattività, come dimostrano non solo l’aumento dei corsi di formazione, ma anche le file sempre più numerose di ragazzi che partecipano ai nostri Open Day e ai nostri eventi. Nell’ultimo anno abbiamo pressoché raddoppiato il numero dei corsi offerti e investito in due nuove sedi tecnologicamente all’avanguardia, a Bra e a Torino, oltre a quella di Novara. Oggi più che mai, il nostro ITS è un laboratorio di innovazione, capace di rispondere alle nuove sfide dello smart tourism e dell’industria degli eventi. Notiamo con soddisfazione che i giovani oggi fanno scelte più mirate e consapevoli, sapendo che attraverso questa formazione possono costruire il loro futuro. Proprio in Piemonte, gli Academist hanno la possibilità di crescere professionalmente in un territorio dove il turismo e gli eventi stanno facendo passi da gigante e offrono prospettive di lavoro e carriera particolarmente innovative e appaganti».
«Ciò che rende vincente il nostro modello – evidenzia Giulio Genti, segretario generale di ITS Academy Turismo Piemonte – è il rapporto sinergico fra istruzione, formazione e lavoro. ITS Academy Turismo Piemonte non solo forma figure altamente richieste, ma lo fa in stretta collaborazione con oltre 300 aziende del settore, garantendo agli studenti un accesso privilegiato al mercato del lavoro. Il nostro obiettivo è arricchire e aggiornare le competenze dei giovani per ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, formando professionisti con competenze immediatamente spendibili, contribuendo così ad aumentare la competitività delle imprese. Il mezzo mobile ‘ITS On The Road’ sarà un ulteriore strumento per raccontare queste opportunità e avvicinare sempre più giovani al turismo e agli eventi, un comparto che ha bisogno di talento e innovazione per continuare a crescere».
I percorsi di ITS Academy Turismo Piemonte sono completamente gratuiti, finanziati con i fondi della Regione Piemonte e del Ministero dell’Istruzione tramite PR FSE 2021-2027. Per gli studenti fuori sede sono previste borse di studio fino a 7.000 euro all’anno. I corsi, a cui si accede con il diploma (o la laurea) prevedono 1.800 ore di formazione in due anni, di cui 700 ore di stage in oltre 300 aziende leader del settore e con esperienze in Italia e all’estero, grazie al programma Erasmus +. Il 75% dei coach sono professionisti in attività, garantendo così una didattica innovativa, senza libri, con un approccio learning-by-doing e un forte contenuto tecnologico. Al termine del percorso viene rilasciato il Diploma tecnico superiore valido in tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Sono già aperte le pre-iscrizioni per il biennio 2025-27 direttamente sul sito its-turismopiemonte.it
Con la partenza di ITS On The Road, ITS Academy Turismo Piemonte rafforza ulteriormente il suo impegno nel collegare la formazione al mondo del lavoro, offrendo ai giovani un percorso concreto per trasformare la passione per il turismo in una carriera di successo.
cs

Trasporti, Piemonte: monitoraggio dei cantieri autostradali per ridurre i disagi

Istituito dalla Regione Piemonte in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture, si riunirà per la prima volta a Torino il 18 marzo

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Martedì 18 marzo, alle 11, nel Grattacielo della Regione Piemonte a Torino, si terrà la prima riunione del “Tavolo di monitoraggio dei cantieri autostradali piemontesi”. L’obiettivo principale è coordinare e condividere le tempistiche dei lavori sulla principale arteria autostradale regionale.

Parteciperanno alla riunione, oltre alla Regione e al Ministero, le società concessionarie, Anas e i rappresentanti degli enti locali (Anci, Upi, Uncem, Ali e Anpci), con l’intento di informare i territori sulle tempistiche relative a chiusure parziali o totali previste nei mesi successivi.

«Sappiamo che i lavori sulla rete autostradale sono fondamentali, ma è essenziale un confronto preventivo che consenta di gestire e minimizzare i disagi per gli utenti», ha detto l’assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte, Marco Gabusi. «Il Ministero delle Infrastrutture – ha concluso l’assessore – ha accolto con favore l’idea di questo tavolo, e siamo certi che, come già avviene in Liguria, sarà uno strumento utile per programmare e comunicare i cantieri con il giusto preavviso, a partire dai weekend primaverili».

Nuovo inceneritore, i dubbi degli ambientalisti

Le associazioni ambientaliste torinesi  Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Comitato Torino Respira, SequS – Sostenibilità Equità Solidarietà, Giustizia Climatica Ora, Circolo Legambiente Molecola, Circolo Legambiente greenTO, Fridays For Future Torino, Ecoborgo Campidoglio Aps, Co.Mu.Net Officine Corsare, Comitato torinese del Forum Salviamo il paesaggio, Circolo L’Aquilone Legambiente, Legambiente metropolitano Torino esprimono dubbi e contrarietà in merito alla costruzione del nuovo inceneritore regionale

“Secondo l’analisi dei dati non è necessario. Impatterà fortemente sulle gestione virtuosa dei rifiuti, sulle emissioni climaalternanti e sul costo della tassa rifiuti che pagherà la cittadinanza”.

Autorità Rifiuti del Piemonte ha sciolto le riserve, indicando la realizzazione di una nuova linea dell’impianto del Gerbido come soluzione prescelta per dare seguito alle indicazioni contenute nel PRUBAI. L’opposizione all’impianto ha ragioni ambientali, sociali ed economiche.

Dalla cronaca torinese dei principali quotidiani apprendiamo che l’Autorità Rifiuti del Piemonte ha deciso che la (presunta) necessità di incenerimento aggiuntiva rispetto a quella oggi disponibile sarà soddisfatta con un ampliamento dell’impianto TRM del Gerbido. Una linea aggiuntiva che brucerà, secondo quanto riportato dagli organi di stampa “fino a 280 mila tonnellate in più l’anno”, de facto aumentando quasi del 50 per cento l’attuale capacità dell’impianto ( poco più di 600 mila tonnellate all’anno)” affermano le associazioni ambientaliste torinesi che esprimono forte contrarietà all’impianto, al netto della sua localizzazione per regioni ambientali, sociali ed economiche.

In una Regione che ha raggiunto il 65% di raccolta differenziata solo nel 2021, con nove anni di ritardo rispetto all’obiettivo di legge fissato per la fine del 2012, si torna a parlare di inceneritori. Sembra paradossale che Torino, uno dei Comuni piemontesi con valori di raccolta differenziata più bassi e con i maggiori problemi per una gestione sostenibile dei propri rifiuti, sia candidata a un’ulteriore scelta impiantistica.

Per gli RSU non serve un nuovo impianto. Usando i dati demografici scelti come riferimento nel PRUBAI per il calcolo dei rifiuti prodotti ( peraltro smentiti dalla recente pubblicazione dell’Annuario Stattistico Regionale predisposto dalla stessa Regione Piemonte in collaborazione con ISTAT), la necessità di smaltimento massima sarebbe di 576.592 tonnellate annue nell’operativo prescelto.

L’inceneritore del Gerbido ha bruciato nel 2023 più di 600.124 tonnellate di rifiuti e 604.532 tonnellate nel 2022, un quantitativo largamente sufficiente a soddisfare le esigenze di incenerimento nello scenario definito più conveniente dal PRUBAI.

Impatto economico Sul piano economico i costi della tassa rifiuti, la TARI aumenterebbero significativamente in tutta la regione: i costi di conferimento presso gli impianti di incenerimento sono già in forte crescita in tutta Italia e il nuovo impianto non potrà sottrarsi a tale tendenza.

Con la nuova modalità di calcolo della tariffa rifiuti prevista da ARERA verrà meno una fonte di introito importante per l’inceneritore del Gerbido perché i GRIN (ex certificati verdi, ovvero la tariffa incentivante con cui GSE acquista il 51% dell’energia prodotta dall’impianto) verranno fortemente depotenziati, fino al quasi totale annullamento.

Il Parlamento Europeo ha recentemente approvato a larghissima maggioranza un emendamento al pacchetto di norme per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti noto come “FIT FOR 55”, che prevede che l’incenerimento dei rifiuti non sia più esentato dalla partecipazione al sistema di scambio delle emissioni di carbonio ( Emission Trade Scheme – ETS) che prevede il pagamento di un costo per ogni tonnellata CO2 emessa già dal 2026.

Di conseguenza anche gli inceneritori pagheranno una cifra che già oggi è 80 euro/ton e probabilmente destinata a crescere quasi raddoppiando così le tariffe di conferimento che sono oggi pari a 112,56 euro /ton.

Considerando il fattore di emissione utilizzato recentemente dalla Città di Torino nell’ambito del ‘Climate City Contract’, pari a 434 g/t di CO2 equivalente, l’inceneritore del Gerbido ha causato nel 2023 l’emissione di oltre 260 mila kg/anno di CO2, il che ne fa la singola fonte di emissione di gas climalteranti più importante della città.

“Ci chiediamo come un aumento di quasi il cinquanta per cento delle emissioni possa sposarsi con l’azzeramento delle stesse entro il 2030, come scritto nel citato Climate City Contract che la Città di Torino ha sottoscritto con l’UE, a meno di azzerare queste emissioni utilizzando tecniche di cattura e stoccaggio della Co2, ipotesi peraltro contenuta nel Ccc, priva si ogni analisi di fattibilità, che aggiungerà un costo ulteriore tale da rendere l’incenerimento dei rifiuti estremamente anti economico”. concludono gli ambientalisti.

 

Mara Martellotta

La città in attesa della tredicesima edizione del Torino Jazz Festival, tra novità e grandi nomi

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La città in attesa della tredicesima edizione del Torino Jazz Festival, tra novità e grandi nomi

Dal 23 al 30 aprile prossimo, le note e l’energia del jazz invaderanno Torino in occasione della tredicesima edizione del Torino Jazz Festival. Un evento diffuso in tutta la città che ospiterà grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, e che vedrà alternarsi concerti, incontri e workshop.

Questa tredicesima edizione, curata dalla direzione artistica di Stefano Zenni, conferma il festival come un momento importante per la cultura torinese, e quest’anno sarà focalizzato su progetti inediti che andranno ad affiancare le esibizioni dei jazzisti più affermati.

Il Torino Jazz Festival inaugurerà il 23 aprile al teatro Colosseo, dove il noto trombettista Enrico Rava, recente vincitore del Premio Top Jazz, si esibirà con un quintetto e ripercorrerà la storia di un repertorio attraverso il quale si è affermato come uno tra i più importanti jazzisti italiani. Durante il concerto, una rappresentanza della città di Torino gli consegnerà la targa Torri Palatine, a riconoscimento della sua opera di diffusione del jazz in tutto il mondo.

Gran finale all’Auditorium Giovanni Agnelli, in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz, con un’ultima serata che vedrà protagonista il grande Jason Moran, accompagnato dal suo trio e dalla TJF All Stars. La performance, multimediale, sarà incentrata su “Il Big Bang del Jazz. L’eroica storia di James Reese Europe”.

Il 15 aprile vi sarà un’anteprima del Torino Jazz Festival che si svolgerà nei più rinomati Jazz Club torinesi, un primo assaggio di ciò che il festival offrirà tra storia, innovazione e improvvisazione, cuore pulsante del jazz.

Il Torino Jazz Festival è promosso dalla Città di Torino, con il contributo della Fondazione per la Cultura Torino e il sostegno di Fondazione CRT, Intesa Sanpaolo e Iren.

Biglietti: www.torinojazzfestival.it

Mara Martellotta

PH Credit ©️ Enrico Rava Fearless Five by Riccardo Musacchio

Marea rosa e 30mila donazioni per Just The Woman I Am a sostegno della ricerca

JTWIA 2025 raggiunto il sogno, battuto il record delle precedenti edizioni: oltre 30mila donazioni a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro.  Sono state infatti oltre 30mila le donazioni a sostegno della ricerca universitaria sulla salute e sul cancro per la dodicesima edizione.

Si è conclusa oggi, domenica 9 marzo, la manifestazione che da dodici anni anima le strade del capoluogo piemontese, coinvolgendo cittadini, associazioni e sostenitori, tutti uniti dalla volontà di raccogliere fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro. L’evento, una corsa/camminata non competitiva di 5 km, ha registrato una grande partecipazione, confermandosi un appuntamento solidale di grande importanza per la città.
Ma sono state migliaia le persone che, nel corso dei tre giorni di manifestazione (7-8-9 marzo), hanno deciso di partecipare e sostenere l’evento, organizzato dal Centro Universitario Sportivo torinese in collaborazione con l’Università e il Politecnico di Torino. Just The Woman I Am si conferma così un appuntamento imperdibile, tra i più amati e partecipati della città di Torino.

FOTO MARIO SOFIA, FRANCESCA CASALE, ANTONIO VOLPE E MARCO FAVARETTO

Dal 2014, l’evento organizzato dal Centro Universitario Sportivo torinese in collaborazione con l’Università e il Politecnico di Torino, attraverso una corsa–camminata di 5 km raccoglie fondi per la ricerca universitaria sulla salute e sul cancro e accompagna per le vie del capoluogo piemontese i cittadini, le associazioni e i sostenitori, tutti accomunati dalla scelta di non mancare.

Una novità per l’edizione 2025: la partenza è avvenuta alle ore 15.30 dal Parco del Valentino, viale Virgilio angolo viale Pier Andrea Mattioli, e l’arrivo in piazza Castello.

Per l’edizione 2025 JTWIA ha ottenuto nuovi fondi a sostegno della ricerca universitaria. Infatti, oltre alle quattro borse di studio finanziate con i fondi della manifestazione, verrà nuovamente erogato un assegno di ricerca donato dalla Camera di Commercio di Torino e due nuovi assegni donati da Stellantis Financial Services e da Tosetti Value.

JTWIA è cresciuta edizione dopo edizione e continua ad evolversi ogni anno. Un cammino che l’ha portata a essere più sostenibile, innovativa ed eco friendly. Ha arricchito la piattaforma della comunicazione, riproponendo il tradizionale Spazio Incontri in piazza con la suggestiva cupola trasparente, quest’anno in piazza Castello. Inoltre è ormai un evento diffuso su scala globale. Tutto questo senza mai tradire gli ideali che la contraddistinguono: la prevenzione gratuita, i corretti stili di vita, l’inclusione e la parità di genere. Da sempre JTWIA si svolge rigorosamente nella prima settimana di marzo, in concomitanza della Giornata Internazionale della Donna.