prima pagina- Pagina 308

Pagamenti ai fornitori, il Piemonte al settimo posto tra le regioni

/

Con il 38,6% di imprese che pagano alla scadenza i propri fornitori, il Piemonte è al 7° posto della classifica italiana stilata dallo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 giugno 2021.

Rispetto al trimestre precedente, aumentano i pagamenti puntuali (+0,5%) e restano stabili al 10,5% quelli con un ritardo superiore ai 30 giorni.

A livello provinciale, i pagamenti alla scadenza crescono a Novara (+1,7%), Vercelli (+1,5), Cuneo (+1,4%) e Torino (+0,9%). Verbania (-6,6%) e Biella (-4,8%) fanno segnare il decremento più elevato di pagamenti in grave ritardo, che si impennano ad Alessandria (+6,4%), Asti (+3%) e Vercelli (+2,1%).

Asti, Alessandria e Cuneo sono fra le 15 province italiane le cui imprese, a confronto con la fine del 2019, hanno registrato il maggior peggioramento nei pagamenti oltre 30 giorni: Asti è al 3° posto, Alessandria al 10°, Cuneo al 15°.

Per quanto riguarda la classifica delle province, la migliore è Biella (18°), seguita da Verbania (24°), Cuneo (26°), Vercelli (31°), Novara (34°), Asti (36°), Torino (42°) e Alessandria (52°). Rispetto allo scorso marzo, Biella è fra le province italiane che guadagnano più posizioni (4), Vercelli ne guadagna 3, Cuneo e Verbania 2, Novara una; Torino rimane stabile, perdono invece posizioni Asti (4) e Alessandria (una).

PAGAMENTI IMPRESE: A GIUGNO -2,3% DI RITARDI GRAVI,

MA CONTINUA L’IMPATTO NEGATIVO DELL’EMERGENZA COVID-19

Secondo lo Studio Pagamenti di CRIBIS, aggiornato al 30 giugno scorso, rispetto a fine 2019 i pagamenti oltre 30 giorni in Italia sono aumentati del 21,9%. Fra le regioni, colpite soprattutto Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Liguria

Continua l’impatto dell’emergenza Covid-19 sulla puntualità dei pagamenti delle imprese: a giugno le aziende italiane che pagano i propri fornitori con un ritardo di oltre 30 giorni sono il 12,8%, un dato in lieve diminuzione rispetto al trimestre precedente (-2,3%), ma in crescita del 21,9% rispetto a fine 2019. È quanto emerge dallo Studio Pagamenti aggiornato al 30 giugno 2021 e realizzato da CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata nella business information.

L’incremento dei ritardi gravi rispetto alla fine del 2019 è particolarmente evidente soprattutto in Valle d’Aosta (+47,9%), Trentino-Alto Adige (+41,2%), Friuli-Venezia Giulia (+40,3%), Veneto (+37,3%) e Liguria (+36,7%), mentre a livello provinciale le più colpite sono Imperia (+76,6%), Belluno (+70,8%), Asti (+60%), Sondrio (+58,5%) e Trento (+54,3%).

“Nonostante i dati sui pagamenti in grave ritardo indichino un peggioramento rispetto alla situazione pre pandemia, un segnale positivo viene dalle imprese che pagano puntualmente i fornitori e che al 30 giugno scorso sono il 36,5%, un numero in aumento sia rispetto a fine 2020 (+2,2%) che in confronto con fine 2019 (+5,2%)”, dichiara Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS.

Il ranking regionale della puntualità è guidato dalla Lombardia (45,7%), seguita da Emilia-Romagna (44,6%), Veneto (44%), Friuli – Venezia Giulia (43%) e Marche (42,6%), mentre in ultima posizione troviamo la Sicilia (19,8%), preceduta da Calabria (20,7%) e Campania (23,3%). Sicilia, Calabria e Campania (nell’ordine) detengono inoltre il primato negativo per quanto riguarda i pagamenti oltre i 30 giorni, rispettivamente con il 22,3, il 22,1 e il 20,1%.

Fra le province, la più puntuale ancora una volta è Brescia, seguita da Sondrio, Bergamo, Lecco e Reggio-Emilia; all’ultimo posto troviamo Trapani, preceduta da Reggio Calabria, Palermo, Crotone e Messina.

Le province che rispetto allo scorso trimestre hanno guadagnato più posizioni sono Monza Brianza, che avanza dal 16° al 12° posto, e Biella (dal 22° al 18°); quelle che ne hanno perse di più sono Belluno, che scende dal 14° al 20°, Bolzano (dal 23° al 28°) e Pesaro Urbino (dall’11° al 16°).

Per quanto riguarda i settori, lo studio di CRIBIS indica quello dei Servizi finanziari come il più puntuale (47,9%), seguito da Costruzioni (43,4%) e Trasporti e distribuzione (41,9%), mentre Commercio al dettaglio (+26,3%), Manifattura (+22,1%), Servizi (+17,2%) e Commercio all’ingrosso (+14%) sono quelli dove si registra la variazione percentuale più elevata nei pagamenti oltre 30 giorni rispetto a fine 2019.

Ucciso a coltellate a Porta Palazzo

Aveva origini magrebine l’uomo ucciso nel pomeriggio in piazza della Repubblica a Torino.

La vittima è stata accoltellata, aveva 65 anni. In base a una prima ricostruzione l’omicidio si sarebbe verificato durante un litigio nel mercato di Porta Palazzo. L’omicida avrebbe tentato il sucidio dopo il delitto commesso.

Trasporti scuola: 950mila euro a settimana per 5.300 corse in più

L’assessore ai Trasporti Marco Gabusi ha annunciato oggi in Commissione l’avvio di un sistema di monitoraggio per i percorsi casa-scuola che servirà nelle prime settimane per eventuali aggiustamenti. Per la ripresa del trasporto pubblico in sicurezza alla riapertura delle scuole in presenza, lunedì 13 settembre, ha inoltre spiegato che è stato fatto il massimo sforzo da parte di tutti gli enti coinvolti.

Le corse (sempre con capienza all’80%) sono state potenziate. Dal 13 settembre ogni settimana ci saranno 5.353 corse bus aggiuntive e altre 174 tra bus e treni addizionali al servizio ferroviario, per un costo totale settimanale di 950.000 euro. Saranno anche riattivati 25 treni attualmente sospesi. Questa la suddivisione degli autobus nelle varie province: Alessandria 180, Asti 260, Biella 315, Cuneo 735, Novara 535, Torino 2.928 (1.775 nel capoluogo e 1.153 nell’intera Città Metropolitana), Vercelli 140, Verbano-Cusio-Ossola 260.

I consiglieri intervenuti hanno posto diverse domande all’assessore. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno chiesto chiarimenti sull’episodio di sovraffollamento del treno a Ivrea di lunedì scorso e sulla ripartizione provinciale delle corse aggiuntive, anche il consigliere del Partito Democratico ha fatto riferimento al caso di Ivrea chiedendo un maggiore impegno nella comunicazione ai viaggiatori. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha introdotto il tema della difficoltà dei controlli del Green Pass sui mezzi pubblici e del sovraffollamento. Il presidente di Liberi Uguali Verdi ha posto invece la questione del dialogo con i sindaci per trovare soluzioni al bisogno di mobilità dei cittadini nei vari territori.

Turismo, Airbnb: Torino meta autunnale più ambita in Europa davanti a Barcellona e Madrid

Torino risulta prima nella top ten delle destinazioni turistiche autunnali in tutta Europa

E’ davanti a  Bologna, Milano, Verona, Madrid e Barcellona.
Lo dicono i  dati di Airbnb, pubblicati su Facebook dalla sindaca Chiara Appendino.

La prima cittadina evidenzia il fatto che “dopo un inevitabile stop per la  pandemia, arriviamo da un’estate che ha registrato  un’occupazione delle camere addirittura superiore a quella del 2019”.

(foto Mihai Bursuc)

Monitoraggio gratuito per i pazienti Covid che sono stati ricoverati in ospedale

La Regione Piemonte ha stanziato oltre 4,4 milioni di euro

I pazienti Covid che hanno avuto un ricovero ospedaliero hanno diritto all’esenzione dal ticket per le visite e gli esami di follow-up e monitoraggio, fino al mese di maggio 2023.

 

Lo ricorda la Regione Piemonte che nei mesi scorsi ha approvato la delibera con la quale ha recepito le indicazioni previste dal decreto legge 73/2021 che riconosce appunto l’esenzione dal ticket per il percorso e la gestione in follow-up dopo la guarigione dei pazienti che, dopo aver contratto il Covid-19 in forma severa, sono stati ricoverati in ospedale.

 

Le risorse disponibili in Piemonte in totale ammontano a 4.447.014 euro.

 

Il Presidente della Regione e l’Assessore alla Sanità sottolineano che si tratta di un ulteriore segnale di attenzione del sistema sanitario regionale nei confronti di coloro che hanno contratto il Covid19 nelle forme più severe, tali da richiedere il ricovero in ospedale. È un modo per accompagnarli in un percorso che, anche dopo la guarigione clinica, è importante continuare a monitorare, per garantire la salute dei nostri cittadini e individuare in modo tempestivo eventuali effetti o complicanze a medio e lungo termine che possono richiedere interventi sanitari.

 

COME OTTENERE L’ESENZIONE V021

L’esenzione deve essere richiesta all’Asl di residenza, presentando una certificazione rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica che attesti le condizioni previste dal Dl 73, ossia dimissioni in seguito ad un ricovero ospedaliero per Covid19.

Sulla base della certificazione, l’Asl rilascia un attestato di esenzione (codice di esenzione regionale V021) che riporta la definizione della malattia con il relativo codice e le prestazioni fruibili in esenzione.

 

I PRINCIPALI ESAMI E VISITE PREVISTI

·         Anamnesi e valutazioni, definite brevi (frequenza 3, 6, 12, 24 mesi)

·         Alanina Aminotransferasi (ALT)

·         Aspartato Aminotransferasi (AST)

·         Gamma Glutamil Transpeptidasi

·         Emocromo

·         Proteina C Reattiva

·        VES

·         Prelievo di sangue venoso

·         Creatinina

·         Tempo di Protrombina

·         Creatinina Clearance

·         Ferritina

·        Ferro

·         Emogasanalisi arteriosa sistemica

·         Prelievo di sangue arterioso

·         Prelievo di sangue capillare

·        Urine: esame chimico, fisico e microscopico

·         Elettrocardiogramma dinamico ( 1 volta/anno)

·         Elettrocardiogramma ( 1 volta/anno)

·         Ecocolordopplergrafia cardiaca ( 1 volta/anno)

·         Spirometria globale ( 2 volte/anno)

·         Diffusione alveolo capillare del CO ( 2 volte/anno)

·        Test del cammino (1 volta/anno)

·         Tomografia computerizzata (TC) del torace (1 volta/anno)

 

In aggiunta a questi esami, per i pazienti di età superiore ai 70 anni, è previsto un consulto complessivo e una valutazione multidimensionale geriatrica d’equipe (2 volte/anno), mentre per i pazienti sottoposti a terapia intensiva/subintensiva è previsto un colloquio psicologico clinico.

Covid, il bollettino di mercoledì 8 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 264 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 25 dopo test antigenico), pari all’1,5% di 17.711 tamponi eseguiti, di cui 12.123 antigenici. Dei 264 nuovi casi, gli asintomatici sono 116 (43,9%).

I casi sono così ripartiti: 45 screening, 169 contatti di caso, 50 con indagine in corso: 2 quelli importati, entrambi dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 378.415,così suddivisi su base provinciale: 30.920 Alessandria, 17.886 Asti, 11.927 Biella, 54.643 Cuneo, 29.494 Novara, 201.656 Torino, 14.135 Vercelli, 13.531 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.554 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.669 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 176 (-2 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.528.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.597.940 (+17.711 rispetto a ieri), di cui 2.065.033 risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.728

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.728deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.571 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.456 Cuneo, 946 Novara, 5.606 Torino, 528 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

362.960 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 362.960(+272 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.999 Alessandria, 17.015 Asti, 11.371 Biella, 52.467 Cuneo, 28.337 Novara, 194.319 Torino, 13.463 Vercelli, 13.043 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.466 extraregione e 2.480 in fase di definizione.

Tampone gratuito per chi ha l’esenzione dal vaccino e per chi ha fatto la prima dose e poi contratto il virus

La Regione Piemonte da questa settimana offre la possibilità di accedere gratuitamente al tampone ai cittadini che:

– hanno l’esenzione dalla vaccinazione (circa 6.000 in Piemonte)

– sono in attesa dell’estensione della validità del green pass a 12 mesi, avendo contratto il Covid dopo la prima dose di vaccino (circa 7.350 in Piemonte).

L’elenco dei centri dove è possibile recarsi è pubblicato su https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2021-09/hotspot_tamponi_ripartenza_sicura.pdf

Il bollettino Covid di martedì 7 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato242nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 21 dopo test antigenico), pari allo 1,0% di 23.522tamponi eseguiti, di cui 16.985antigenici. Dei 242 nuovi casi, gli asintomatici sono 98 (40.5%).

I casi sono così ripartiti: 37 screening, 154 contatti di caso, 51 con indagine in corso; 5 quelli importati (tutti dall’estero).

Il totale dei casi positivi diventa quindi 378.151,così suddivisi su base provinciale: 30.891 Alessandria, 17.870 Asti, 11.912 Biella, 54.590 Cuneo, 29.470 Novara, 201.554 Torino, 14.120 Vercelli, 13.526 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.552 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.666 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (+2rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 178 (- 8rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.535.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.580.229(+23.522rispetto a ieri), di cui 2.060.547risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.727

Sono 3 decessi di persone positive al test del Covid-19, comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.727deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.570 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.456 Cuneo, 946 Novara, 5.606 Torino, 528 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

362.688 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 362.688(+338 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 28.967 Alessandria, 17.005 Asti, 11.358 Biella, 52.406 Cuneo, 28.321 Novara, 194.205 Torino, 13.457 Vercelli, 13.030 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.465 extraregione e 2.474 in fase di definizione.

Torino, torna in carcere lo stalker del centro

Infranto più volte il divieto di avvicinamento alla vittima

 

Era stato scarcerato lo scorso mese di giugno, dopo gravi e sistematici episodi di stalking nei confronti di una commessa di un negozio in centro città. L’uomo,  seppur sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla vittima per un periodo di 3 anni, aveva continuato dopo la sua scarcerazione a presentarsi nuovamente davanti al negozio ove la donna lavora, nella centralissima via Garibaldi, cercando anche di interloquire con la stessa. Tale comportamento aveva cagionato nella donna uno stato di ansia e di paura, inducendola a modificare il suo modo di vivere. Appostamenti, richieste inopportune, tentativi di avvicinamento ed intimidazioni; in ragione di tali comportamenti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha messo lo scorso 3 settembre un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti dello stalker. Immediatamente, alla ricezione del Provvedimento, i poliziotti del Commissariato Centro si sono recati nell’appartamento dell’uomo, per la notifica dell’atto e  la sua contestuale traduzione in carcere.

 

Truffa da un milione di euro su buste paga e trasferte

Nella giornata odierna, la Guardia di Finanza di Torino sta dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “MAL DI TRASFERTA”, a tre misure cautelari personali emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese per l’ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, nonché al sequestro preventivo di denaro e beni per circa 1 milione di euro.

Le indagini, originate da un controllo fiscale svolto dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino e successivamente proseguite con la direzione dalla locale Procura della Repubblica – P.M. Dott. Mario Bendoni – hanno consentito di individuare un articolato sistema fraudolento attraverso il quale gli amministratori di diritto e di fatto di una società torinese operante nel settore del commercio di macchinari avrebbero truffato l’Erario, l’I.N.P.S. e l’I.N.A.I.L. dall’anno 2015, ideando un peculiare meccanismo che permetteva di “truccare” le buste paga con riferimento a rimborsi e indennità per trasferte, in realtà mai eseguite ma pagate al posto del lavoro ordinario e straordinario realmente svolto dai dipendenti. Su tali indennità, infatti, si applica normativamente un sistema più favorevole di tassazione e contribuzione, rispetto allo stipendio.

Nell’ipotesi accusatoria, la società attribuiva ai dipendenti indennità per trasferte mai effettuate allo scopo di corrispondere parte della retribuzione senza sottoporla a imposizione fiscale, né a contribuzione previdenziale e assistenziale.

Per determinare il numero delle indennità da assegnare mensilmente si faceva ricorso ad un complesso procedimento di calcolo funzionale a garantire il raggiungimento dell’importo stipendiale netto pattuito tra azienda e lavoratore, indipendentemente dall’effettuazione di attività esterne riconducibili a trasferte.

Le indennità venivano, quindi, riconosciute anche al personale che svolgeva mansioni di tipo amministrativo ed erano solitamente attribuite in numero costante in tutti i mesi dell’anno, ad eccezione di dicembre e giugno (periodi in cui avviene il pagamento, rispettivamente, della tredicesima e quattordicesima) ove risultavano raddoppiate.

Nel corso delle investigazioni, peraltro, è emerso che tale illecita modalità di calcolo della retribuzione veniva imposta dalla società ai dipendenti, i quali, se avessero avanzato riserve, verosimilmente, non sarebbero stati assunti (qualora le rimostranze fossero emerse in fase di assunzione) o addirittura avrebbero rischiato, in costanza di rapporto, il licenziamento/le dimissioni.

La truffa ha consentito all’impresa di evadere, negli anni, imposte e contributi per quasi
1 milione di euro, provocando, altresì, un danno ai lavoratori stessi, i quali si sono visti riconoscere solamente una parte dei contributi in realtà spettanti.

Nei confronti dell’amministratore di fatto sono scattati gli arresti domiciliari, mentre la misura cautelare interdittiva del divieto di svolgere attività imprenditoriale e ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche per la durata di dodici mesi è stata disposta a carico dell’amministratore di diritto.

Di rilievo nel compimento del disegno criminoso è stato anche il contributo fornito dal dipendente di uno studio di consulenza del lavoro, in relazione al quale è stata disposta la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale per un periodo di dodici mesi.

Anche la società è stata considerata responsabile del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, in ragione del vantaggio che ne ha tratto, pertanto è stata anch’essa interessata dai provvedimenti di sequestro preventivo di denaro e beni disposti dal Giudice.