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Sottopasso Lingotto, domani la riapertura completa al traffico

 

Nel corso della giornata di domani, martedì 9 settembre, il sottopasso Lingotto sarà nuovamente percorribile in entrambe le direzioni. Si sono infatti conclusi, con circa due settimane di anticipo rispetto al cronoprogramma, i lavori di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo nel tratto tra il parco Millefonti e corso Unità d’Italia.

L’intervento complessivo, suddiviso in quattro lotti e con un investimento della Città pari a 4,8 milioni di euro, ha riguardato il sottopasso nel tratto compreso tra via Nizza e corso Unità d’Italia. I lavori sono stati necessari per garantire condizioni di sicurezza e durabilità di un’infrastruttura realizzata in più fasi, tra gli anni ‘30 del secolo scorso e il secondo dopoguerra, e con differenti tipologie costruttive. Per consentire l’avanzamento del cantiere e per ridurre i disagi alla viabilità, durante i lavori le due semicarreggiate del sottopasso sono state chiuse in maniera alternata.

Nel dettaglio, l’intervento ha previsto il rinforzo strutturale delle opere in calcestruzzo armato (muri di sostegno laterali, pilastrate centrali, travi e solette degli impalcati), il risanamento delle parti ammalorate e la protezione delle strutture dagli agenti atmosferici. Nei tratti interessati dai lavori sono stati inoltre rifatti il manto stradale e la segnaletica orizzontale, e l’infrastruttura è stata adeguata alla normativa stradale vigente.

Nel sottopasso resta attivo il cantiere Smat per la realizzazione del collettore fognario mediano (idropolitana). Per questo motivo, fino alla conclusione dei lavori – prevista per fine settembre – rimarrà chiusa la rampa di accesso al sottopasso da via Nizza.

TORINO CLICK

Messa alla prova per John Elkann che versa 183 milioni al fisco

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John Elkann ha raggiunto l’accordo con la procura di Torino: ha avuto  la “messa alla prova”, misura che gli consente di evitare un eventuale processo per presunta evasione fiscale e frode ai danni dello Stato, vicenda legata alla residenza fiscale e alle imposte di successione di Marella Caracciolo, nonna di John, Lapo e Ginevra Elkann e moglie di Gianni Agnelli, storico presidente della Fiat. Elkann ha dovuto versare  all’Agenzia delle Entrate 183 milioni di euro tra imposte, tasse evase e relative sanzioni, sulla base dei rilievi della Guardia di Finanza di Torino. L’intesa è stata resa nota dal procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri oggi a mercati finanziari chiusi.

Secondo la procura, dalle indagini emerge che Marella Caracciolo avrebbe avuto redditi non dichiarati ai fini Irpef per circa 248,5 milioni di euro e un’eredità non sottoposta a tassazione del valore di circa un miliardo. Le verifiche hanno inoltre permesso di ricostruire come fittizia la sua residenza in Svizzera, ritenuta strumentale ai fatti contestati.

Jannik Sinner è cittadino onorario di Torino

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L’onorificenza a un simbolo sportivo assoluto – conferita per il contributo all’immagine nazionale e internazionale della Città – è stata votata oggi pomeriggio dal Consiglio comunale con l’approvazione unanime della proposta del sindaco Lo Russo sottoscritta da 24 consiglieri.

La mozione evidenzia il legame significativo tra il tennista e la Città; protagonista delle Atp Finals “ha saputo parlare con entusiasmo di Torino, valorizzando l’immagine e l’attrattività internazionale.”

E’ un atto – sottolinea il documento – che celebra il suo straordinario percorso umano e sportivo e consolida il rapporto speciale che lo unisce alla nostra comunità.

“Un modello virtuoso per i giovani nell’esempio comportamentale e uno stile dallo spirito sabaudo” ha evidenziato Lo Russo nel presentare l’iniziativa.

Operaio muore in via Genova cadendo dal cestello di una gru

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E’ morto l’ operaio di origine egiziana, di  68 anni, caduto questa mattina in via Genova 87, dal cestello di una gru. L’incidente si è verificato prima  delle 8. L’uomo stava allestendo un cartellone pubblicitario sulla facciata di un edificio  di cinque piani ed è precipitato da 12 metri di altezza. A nulla sono valsi  i soccorsi del 118.

Il Consiglio comunale di Torino in Sala Rossa oggi ha aperto i lavori odierni osservando un minuto di silenzio, in segno di cordoglio per la scomparsa di Yosif Gamal, l’operaio di origine egiziana, morto a causa del cedimento della gru sulla quale lavorava, in via Genova.

La presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo, esprimendo le condoglianze e la vicinanza di tutta l’Assemblea alla famiglia, ha sottolineato come “l’operaio, ancora a 68 anni, svolgesse lavori impegnativi, in sospensione a decine di metri di altezza. Una realtà probabilmente dettata dal bisogno che insieme al tema mai risolto della sicurezza nei cantieri di lavoro, interroga le Istituzioni e le parti sociali sulla necessità di maggiori sforzi e maggiore consapevolezza per fermare questa continua strage”.

Biblioteche, in Piemonte al via il sistema integrato più grande d’Italia

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 L’assessore alla Cultura Chiarelli: «Il Piemonte è Torino confermano la loro vocazione culturale presentando un modello di inclusione unico nel panorama nazionale»

 

Dal 15 settembre 2025 prende ufficialmente avvio BI.TO – Biblioteche Integrate del Torinese, il nuovo sistema che unisce le Biblioteche Civiche Torinesi e le biblioteche associate al Sistema Bibliotecario Urbano con le strutture aderenti allo SBAM – Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana.

Attraverso il portale unico www.bi-to.it, i cittadini potranno cercare documenti, consultare e-book, accedere a banche dati e risorse digitali, informarsi su attività ed eventi, usufruendo di un catalogo condiviso e di una biblioteca digitale comune. L’iniziativa prevede inoltre attività capillari di alfabetizzazione informativa su tutto il territorio.

“Con l’arrivo di BI.TO, il Piemonte e Torino confermano la loro vocazione culturale, dando vita al più grande sistema bibliotecario italiano. Il nuovo servizio segna un passo decisivo verso una cultura più moderna e accessibile a tutti i cittadini. La semplificazione dei processi permetterà di rendere più rapide le ricerche e aprire nuove prospettive di approfondimento per studiosi e appassionati – dichiara l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Marina Chiarelli -. In un’epoca in cui la conoscenza si diffonde con crescente rapidità e i bisogni informativi si evolvono continuamente, è nostro dovere offrire strumenti all’altezza delle nuove sfide. In questo senso, il sistema delle Biblioteche Integrate del Torinese rappresenta un modello di inclusione unico nel panorama nazionale, pensato non solo per i lettori di oggi, ma anche come lascito per le generazioni a venire”.

“BI.TO non è solo un nuovo servizio, ma un progetto culturale che mette al centro i cittadini e il loro diritto alla conoscenza – dichiara l’assessora alla Cultura della Città di Torino Rosanna Purchia –. Con una sola tessera e un catalogo condiviso sarà possibile accedere, senza confini tra Torino e i comuni dell’area, al più grande sistema bibliotecario d’Italia. È il frutto di una collaborazione preziosa tra istituzioni e un investimento sul futuro: le risorse digitali e i servizi innovativi avvicineranno alla cultura nuove generazioni, facendo del torinese un modello nazionale e dimostrando come la cultura possa essere motore di crescita civile e sociale”.

“Il circuito Sbam ha una storia ventennale di collaborazione tra biblioteche dell’area metropolitana torinese e ha permesso di valorizzare anche quelle più piccole creando un’unica grande comunità di lettrici e di lettori – dichiara l’assessora della Città di Moncalieri e presidente dello SBAM Antonella Parigi -. Oggi si intraprende una nuova sfida che unisce il circuito Sbam al circuito bibliotecario della città di Torino grazie al progetto Bi.To. Nasce una comunità ancora più estesa, un esempio virtuoso e unico di coesione tra città e area metropolitana che pensiamo possa essere uno stimolo per una sempre maggiore integrazione”.

Con una sola tessera sarà possibile accedere a tutte le biblioteche della rete e ai servizi disponibili, entrando a far parte di una comunità diffusa della conoscenza. Attualmente il sistema conta oltre 143 sedi distribuite tra Torino e i Comuni della cintura, con un patrimonio di più di 3,8 milioni di volumi, numeri che ne fanno la più grande realtà bibliotecaria italiana.

L’avvio del 15 settembre rappresenta la prima tappa di un percorso di progressiva integrazione che porterà alla piena condivisione dei cataloghi e dei servizi di prestito. Per ora la circolazione libraria resta distinta, ma la fusione è già in preparazione grazie anche al supporto economico della Regione Piemonte.

Nella sola giornata di lunedì 15 settembre alcune biblioteche potrebbero rimodulare gli orari o ridurre i servizi: sarà garantita la restituzione e la lettura in sede, mentre prestiti e ritiro prenotazioni potrebbero subire limitazioni. Anche martedì 16 settembre sono possibili temporanei rallentamenti nei prestiti e nelle iscrizioni, in quanto l’avvio di BI.TO comporterà l’integrazione dell’OPAC e della piattaforma digitale MediaLibraryOnLine.

Per celebrare la nascita del nuovo sistema, dal 22 al 27 settembre si svolgerà la prima festa BI.TO, un evento diffuso in tutte le biblioteche aderenti, con letture, incontri e attività per i cittadini dell’intera area metropolitana.

Frassati oscurato

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
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Pier Franco Quaglieni

Sembra quasi incredibile che nella giornata della sua  proclamazione San Pier Giorgio Frassati sia stato oscurato dai giornalisti cartacei e televisivi. Nell’articolo di Giovanna Maria  Fagnani  (che pubblichiamo) appare evidente l’interesse esclusivo  dimostrato per Acutis. Se si guarda il trafiletto nella stessa pagina  dedicato a Frassati con il titolo tra l’altro sbagliato “L’altro beato” si vede a occhio nudo una offensiva e ingiustificata marginalizzazione del tutto insensata. Infatti Frassati venne proclamato beato nel 1990 da Papa Giovanni Paolo II e ieri è stato proclamato santo da Papa Leone XIV. Sul Tg3 il servizio  sulla proclamazione in piazza San Pietro ha avuto un ampio seguito di interviste ai famigliari e amici di Acutis, ignorando totalmente la famiglia Frassati Gawronski.

Se penso all’impegno della sorella di Pier Giorgio, la principessa Luciana Gawronska, posso immaginare cosa potrebbe dire di questo giornalismo, lei figlia del fondatore de “La stampa“ e impegnata a sostegno della causa di beatificazione del fratello. E’ sicuramente facile scrivere di un ragazzo morto  appena 15 anni fa , richiede invece  cultura storica scrivere di Frassati, anche se i libri scritti su di lui sono numerosi ed importanti; molti giornalisti oggi sono pigri e incolti e non sono neppure  in grado di cogliere la grandezza di Frassati.
Persino nella  edizione  di Biella della “Stampa“ (Frassati andava d’estate a Pollone) hanno dato il giusto risalto ad una notizia che i biellesi attendevano da decenni. Non hanno fatto scrivere gli storici e gli amici della famiglia che conoscono l’argomento, ma si sono affidati a cronisti che non hanno saputo o voluto documentarsi almeno intervistando gli studiosi che sanno.
Questo silenzio minimalista attorno a Frassati è un  segno della decadenza dei tempi. Il fatto stesso che di fronte alla presenza del Presidente della Repubblica il Governo si sia fatto rappresentare da un sottosegretario è un altro elemento che induce al pessimismo. Mi è spiaciuto di non aver potuto onorare l’invito ad assistere alla cerimonia in piazza San Pietro, ma  ho cercato di scrivere  più articoli volti a far conoscere la figura poliedrica di Frassati, davvero un esempio importante per i giovani, neppure lontanamente confrontabile con il  nuovo santo quindicenne che  quasi scompare se  pensiamo a San Domenico Savio, allievo di Don Bosco. L’ idea pubblicitaria e quasi blasfema del “Santo subito“ si è dimostrata non priva di mitizzazioni fuori luogo.  La vox populi non coincide automaticamente con la vox Dei.
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P.S .Molto intelligentemente la segretaria del Pd Schlein alla festa torinese  dell’”Unità“ ha ricordato ieri  Pier Giorgio Frassati,dimostrando, in verità, di non conoscerlo o, meglio, di  volerlo arruolare  dalla sua parte, una cosa davvero impossibile, specie se contiamo che morì cent’anni fa. Forse aveva letto l’articolo di “Repubblica” che accostava Frassati a Gobetti che sicuramente oggi sarebbe un militante del Pd.

Piemonte, mercoledì si torna a scuola: meno studenti, più attenzione a inclusione e innovazione

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Mercoledì 10 settembre in Piemonte si aprirà ufficialmente l’anno scolastico 2025/2026. Sarà un avvio segnato dal calo demografico, che si riflette anche sui banchi: gli studenti iscritti sono 485.830, circa ottomila in meno rispetto allo scorso anno. Le classi complessive saranno 25.133, con una diminuzione di 250 sezioni, e il numero medio di alunni per aula scende leggermente da 20,8 a 20,6. La contrazione è visibile soprattutto nelle scuole superiori, che passano da 180.374 a 179.201 iscritti.

Sul fronte del personale, la macchina organizzativa è già a pieno regime. Sono stati autorizzati più di cinquemila posti per docenti di ruolo, con circa 2.700 assegnazioni concluse entro fine agosto e altre centinaia in fase di completamento entro dicembre. Particolare attenzione è rivolta al sostegno: restano confermati quasi 3.900 insegnanti dedicati, a garanzia di continuità educativa per gli alunni con disabilità, che rappresentano ormai il 4,5% del totale, in crescita rispetto al 4,2% dell’anno scorso. Per le supplenze, la maggior parte delle nomine è già stata coperta e in diverse province, come nel Verbano-Cusio-Ossola, si registrano centinaia di contratti assegnati tra insegnanti curricolari e di sostegno. Anche il personale ATA vede un contingente di oltre novecento unità stabilizzate, con ulteriori posti da attribuire tramite graduatorie di istituto.

Accanto alla gestione quotidiana, il nuovo anno porta con sé alcune sfide strategiche. La Regione e l’Ufficio scolastico insistono sulla necessità di una scuola sempre più inclusiva e innovativa, capace di affrontare il calo demografico senza ridurre la qualità dell’offerta. Si punta sul potenziamento dei percorsi tecnico-professionali, con nuovi indirizzi che arricchiscono la filiera “4+2” e con il sostegno di fondazioni locali che investono risorse per legare formazione e mondo del lavoro. Parallelamente proseguono i progetti legati al PNRR e le iniziative di internazionalizzazione, come il nuovo consorzio regionale Erasmus+ che rafforza il plurilinguismo e la formazione digitale, con attenzione particolare all’inclusione e alle lingue straniere fin dalla scuola primaria.

Il primo suono della campanella, dunque, non segnerà soltanto il ritorno in classe dopo l’estate, ma sarà anche il punto di partenza di un anno che mette al centro la capacità di adattarsi ai cambiamenti demografici, l’inclusione di tutti gli studenti e la sfida dell’innovazione.

Weekend all’insegna del controesodo: ultimi rientri per l’inizio dell’anno scolastico

 

Bilancio finale dell’esodo estivo: secondo l’Osservatorio mobilità stradale di Anas (Gruppo Fs) dal 25 luglio a oggi, 7 settembre, sull’intera rete sono stati registrati 330 milioni di veicoli.

Nonostante tali rilevanti volumi di traffico non si sono registrate criticità considerevoli.

Grazie alle alte temperature questo weekend non sono mancate le partenze per spostamenti locali verso il mare.
Il pomeriggio e la serata di oggi sono caratterizzate dagli ultimi rientri in vista della prossima riapertura delle scuole.

Il traffico estivo non si è concentrato solo nei fine settimana: la mobilità ha riguardato milioni di italiani in viaggio ogni giorno.

Due spostamenti su tre sono avvenuti nei giorni feriali con un picco già dal primo weekend di esodo a fine luglio.


Le partenze “intelligenti” durante i giorni feriali hanno contribuito a distribuire il traffico, limitare al massimo le congestioni, garantire percorsi più confortevoli.
Si conferma così l’efficacia dei bollini: molti automobilisti hanno scelto di muoversi nei giorni con traffico più basso e così ottimizzato tempi e sicurezza.

È con questo bilancio che si conclude l’esodo estivo sulla rete stradale e autostradale di Anas.

Intenso anche il traffico di questi ultimi giorni di transizione con rientri e spostamenti locali.

Nel corso della settimana appena trascorsa, confrontata con la prima di settembre 2024, è stato registrato un aumento della mobilità sull’intera rete stradale Anas (+2% medio settimanale), così come sulla rete turistica a servizio delle località marittime (+3,3% medio settimanale).

Rispetto alla scorsa settimana sono stati rilevati continui incrementi del traffico “metropolitano” e diminuzioni di quello “turistico mare”, con medie settimanali rispettivamente del +7,8% e del -6,6%.

Registrati, in particolare, ulteriori incrementi in ambito metropolitano, come sulla A90 Grande Raccordo Anulare e sulla “SS36 del lago di Como e dello Spluga”.

Venerdì e sabato scorsi sulla A2 tra l’innesto con la A30 e il nodo di Salerno sono transitati 140.250 veicoli e dopo l’innesto con la A2 dir NA di collegamento con l’autostrada A3 Napoli-Salerno sono stati 144.265. Il picco massimo, registrato come al solito presso l’impianto di Pontecagnano è stato di 182.207 veicoli.
Sul tratto appenninico sono risultati 38.507 presso l’impianto in comune di Rivello e 41.128 presso quello di Altomonte. Dopo Cosenza, presso Montalto Uffugo sono transitati 47.723 veicoli, 53.700 dopo Falerna, 53.905 presso Palmi e 50.773 presso Villa San Giovanni.

In Sicilia sulla A19DIR sono transitati 147.478 veicoli presso Palermo, mentre presso Altavilla Milicia sulla A19ne sono stati misurati 83.502, scesi a 29.246 presso Alimena e 25.673 presso Caltavuturo.

Sulla A90 Grande Raccordo Anulare di Roma sono complessivamente transitati 302.558 veicoli presso la Romanina, 269.692 tra Laurentine a Pontina, 260.344 tra la Pisana e l’Aurelia, 240.597 tra via Cassia e l’Ospedale S. Andrea, 230.412 tra via Nomentana e via Tiburtina.

Il massimo carico sulla A91 è stato registrato a Roma con 245.550 veicoli, mentre sulla SS148 “Pontina” i veicoli registrati dal sistema sono stati 199.237 presso Roma, ad Ardea erano 121.524, 84.109 presso Latina e nel tratto finale presso Sabaudia 43.809.

Lungo la SS16 “Adriatica” partendo dal tratto veneto presso Rovigo con 41.997 veicoli complessivi nel fine settimana, quindi su quello emiliano-romagnolo con 30.819 di Ferrara, i 57.312 di Ravenna, i 60.936 di Rimini e 46.370 di Riccione, poi marchigiano con i  41.849 di Falconara Marittima ed i 37.722 di Fermo, proseguendo sulla costa abruzzese sono stati 43.645 i veicoli misurati ad Alba Adriatica e  20.657 presso Vasto, il valore minimo è stato registrato in provincia di Campobasso in comune di Campomarino con 12.768 veicoli, per finire in Puglia a Brindisi con il valore di 109.006 veicoli transitati nelle giornate di venerdì e sabato.

Sul versante Tirrenico, per quanto attiene alla SS1 “Aurelia” i volumi veicolari totali misurati tra venerdì e sabato sono stati 20.264 a Cerveteri in provincia di Roma, 47.202 a Montalto di Castro in provincia di Viterbo.

Passando in Toscana sono stati misurati 58.901 veicoli a Grosseto, 52.229 in provincia di Pisa in comune di Vecchiano; nel tratto ligure sono stati 15.966 i veicoli misurati presso Sarzana in provincia di La Spezia, 22.786 ad Arenzano in provincia di Genova, 16.611 a Finale Ligure per la provincia di Savona, 25.296 presso Ventimiglia per la provincia di Imperia.

Lungo la dorsale tirrenica meridionale della SS18, i volumi maggiori sono stati registrati dalla stazione di misura presso Capaccio Paestum con 64.513, quindi Eboli con 48.460, Vibo Valentia 46.982, San Nicola Arcella con 27.947, e Belvedere Marittimo 26.155.

Per la SS106 Jonica la “classifica” dei maggiori volumi di traffico del fine settimana parte da Reggio di Calabria con 55.468, Castellaneta in provincia di Taranto con 50.197, Simeri Crichi in provincia di Catanzaro con 48.317 e Strongoli in provincia di Crotone con 23.430.

Sulla SS51, infine, sono stati 24.306 i veicoli transitati tra Belluno e Ponte nelle Alpi, saliti a 48.967 presso Longarone e 14.877 presso Valle di Cadore.

Di seguito alcuni ulteriori itinerari con i maggiori traffici misurati.

Sulla SS36 : 221.076 veicoli a Monza, 138.345 veicoli a Costa Masnaga, 66.806 veicoli a Abbadia Lariana

Sulla RA15 : 162.838 veicoli a Misterbianco

Sulla SS162NC : 159.107 veicoli a Giugliano in Campania

Sulla RA6 : 143.486 veicoli a Perugia, 75.752 veicoli a Corciano

Sulla SS2BIS : 124.635 veicoli a Roma

Sulla SS75 : 116.767 veicoli a Perugia

Sulla RA12 : 114.687 veicoli a San Giovanni Teatino

Sulla SS7 : 112.004 veicoli a Ciampino

Sulla SS7QUATER : 109.059 veicoli a Giugliano in Campania, 61.093 veicoli a Castel Volturno, 54.915 veicoli a Mondragone

Sulla SS113 : 108.942 veicoli a Cefalù

Sulla SS101 : 103.051 veicoli a Lequile

Sulla SS694 : 90.007 veicoli a Lecce

Sulla A2DIR-RC : 89.128 veicoli a Reggio di Calabria

Sulla SS7BIS : 87.105 veicoli a Caivano

Sulla RA4 : 78.308 veicoli a Reggio di Calabria

Sulla RA11 : 76.629 veicoli a Monteprandone

Sulla SS45BIS : 72.109 veicoli a Prevalle

Anas ha potenziato l’impegno del personale su tutto il territorio nazionale e per favorire gli spostamenti ha ridotto i cantieri attivi: fino a domani lunedì 8 settembre sono chiusi o sospesi 1.392 cantieri, oltre l’83% di quelli attivi (1.672). La presenza su strada di Anas è di circa 2.500 risorse in turnazione, costituite da personale tecnico e di esercizio, oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale che assicurano H24 il monitoraggio del traffico in tempo reale.

Un aiuto per ridurre il consumo di suolo: ecco i fondi regionali

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Passo decisivo della Regione Piemonte nella lotta al consumo di suolo con la messa a disposizione dei Comuni e delle Province di oltre 12 milioni di euro per progetti di rinaturalizzazione di suoli degradati nei centri abitati nell’ambito di politiche più complesse di rigenerazione urbana.

La misura, presentata nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte dal presidente Alberto Cirio e dagli assessori all’Urbanistica Marco Gallo e alle Opere pubbliche e Difesa del suolo Marco Gabusi, si inserisce all’interno del Fondo nazionale per il contrasto al consumo di suolo 2023-2027, istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e destinato a tutte le Regioni italiane.

Si tratta di un’iniziativa che guarda al futuro con una prospettiva chiara: raggiungere entro il 2050 l’obiettivo europeo del “consumo di suolo zero”, traguardo ambizioso ma imprescindibile. Tra il 2022 ed il 2023 in Piemonte si sono consumati altri 533 ettari netti di suolo, per un totale di suolo occupato da superfici artificiali di 170.769 ettari, il 6,72 % dell’intero territorio, con conseguenze negative sull’ambiente, sulla sicurezza idrogeologica e sulla qualità della vita dei cittadini.

Il bando regionale, aperto dal 15 settembre al 13 novembre prossimi, inviterà le Amministrazioni locali e le Province a proporre progetti che possano restituire spazi verdi sicuri, accessibili e fruibili. Saranno infatti finanziati interventi di de-impermeabilizzazione di aree pubbliche da rinaturalizzare attraverso la realizzazione di un’area verde non più edificabile, capaci di migliorare il microclima cittadino, ridurre le isole di calore, favorire l’infiltrazione delle acque piovane e incrementare la biodiversità. Ci sarà anche un impatto diretto sulla sicurezza del territorio in quanto si contribuisce alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, tema sempre più urgente alla luce dei cambiamenti climatici.

Le risorse saranno distribuite in maniera equilibrata, in modo da coinvolgere sia i grandi centri urbani sia i piccoli Comuni. Una scelta che risponde alla volontà di rendere questa misura non soltanto uno strumento tecnico, ma un’opportunità diffusa e condivisa capace di migliorare la qualità ambientale e sociale dell’intero territorio regionale.

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«Affrontiamo le difficoltà delle persone con pragmatismo, ma senza mai dimenticare la tutela dell’ambiente – sottolinea il presidente Cirio – Ogni volta che abbiamo la possibilità di reperire risorse economiche per salvaguardare il territorio lo facciamo perché crediamo in un equilibrio tra la qualità della vita delle comunità e nella necessità di proteggere l’ambiente. Con questo intervento dimostriamo che sviluppo e sostenibilità possono camminare insieme: tuteliamo la bellezza del nostro territorio, perché il vero valore è consegnare alle future generazioni un Piemonte più verde, vivibile e competitivo».

«Con questo bando diamo una risposta concreta a una delle sfide più urgenti per il nostro territorio: arrestare il consumo di suolo e ripristinare gli equilibri naturali nelle nostre città – ha sostenuto l’assessore Gallo – Non si tratta soltanto di un intervento ambientale, ma di una vera e propria strategia per migliorare la qualità della vita nei centri urbani, aumentando gli spazi verdi e rafforzando la resilienza del Piemonte di fronte alle sfide climatiche».

Sulla stessa linea l’assessore Gabusi: «Il bando per la de-impermeabilizzazione di aree pubbliche rappresenta un tassello importante delle molteplici azioni che la Regione Piemonte sta portando avanti per la riduzione del rischio idrogeologico. Un impegno che rinnoviamo quotidianamente insieme agli enti locali, con l’obiettivo di rendere i nostri territori più sicuri e resilienti».

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‘Tennis in città’ al via da piazzale Grande Torino in vista delle Nitto ATP Finals

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Mancano meno di due mesi alla quinta edizione torinese delle Nitto ATP Finals, che si svolgeranno all’Inalpi Arena dal 9 al 16 novembre. Come da tradizione, il percorso di avvicinamento verso il “Torneo dei Campioni” propone una serie di appuntamenti che porteranno il tennis in alcune delle piazze e dei parchi più noti di Torino, con l’entusiasmo e l’energia delle Nitto ATP Finals.

La nuova edizione di ‘Tennis in Città’ ha preso il via venerdì 5 settembre dal piazzale Grande Torino, lo spazio che durante il torneo accoglie il pubblico diretto all’Inalpi Arena e al Fan Village. Qui, fino a domenica 7 settembre, sono allestiti un campo da minitennis e un’area per il tennistavolo, a disposizione di chiunque voglia cimentarsi con le discipline della racchetta, sotto la guida degli insegnanti dell’Istituto Superiore di Formazione ‘Roberto Lombardi’ della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP).

Organizzata dalla FITP, in collaborazione con la Città di Torino, Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, l’iniziativa prevede otto tappe, che nei fine settimana accompagneranno l’attesa verso le Nitto ATP Finals.

Questo il calendario completo:

  • Piazzale Grande Torino (5-7 settembre);
  • Piazza Castello (12-14 settembre, insieme alla manifestazione benefica Tennis and Friends);
  • Piazza Arbarello (19-21 settembre);
  • Parco Peccei (26-28 settembre);
  • Piazza Vittorio Veneto (3-5 ottobre);
  • Parco Ruffini (10-12 ottobre);
  • Parco Dora (17-19 ottobre);
  • Piazzale Piemonte – Grattacielo Regione Piemonte (24-26 ottobre)
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