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La scuola di oggi e di ieri

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Leggendo un ‘intervista  in occasione delle prove degli Esami di Maturita ‘ad Eraldo Affinati – che deve la sua fama soprattutto  alla dedizione, insieme alla moglie, al mondo della scuola – ho notato in particolare una riflessione dello scrittore sulla incapacità dei giovani d’oggi ad affrontare il commento di  un testo perché la scuola non insegna e non abitua alla lettura. Quindi Tomasi e Pasolini diventano ostici, come d’altra parte ogni testo letterario. La sintesi, i riassunti sono alla base della scuola d’oggi, dice lo scrittore. Il discorso è certo  assai più complesso perché molti studenti non sono in grado di capire un testo anche non letterario perché mancano delle basi linguistiche, morfologiche e sintattiche, considerate ormai obsolete. Mancano in alcuni casi  anche delle capacità di ragionamento, quello che Pascal definiva  “ il pensare come si deve”. Le osservazioni di Affinati mi hanno fatto venire alla mente il peggior professore della mia carriera di studente: tal Remo Frassino o Fassino (non sono riuscito a ricostruire neppure il cognome) nativo e residente a Pinerolo che tutte le mattine a bordo di una 600 veniva a Torino ad insegnare, nel ginnasio da me frequentato, ben cinque  materie: Italiano, Latino, Greco, Storia e Geografia. Ore ed ore ogni settimana, un tormento ed una noia infiniti.  Era un bacchettone, scapolo, abbastanza ignorantello, un catto-comunista ante litteram che quell’anno ci obbligò a fare un quaderno sul quale dovevamo incollare i ritagli degli articoli sul Concilio Vaticano II che il professore vedeva come una nuova presa della Bastiglia. Il docente era esigentissimo  nell’obbligarci a fare riassunti di ogni materia,  senza capire che finiva di proporci una pseudo -cultura fondata sul detestato Bignami usato di norma  dagli studenti privi di impegno.  Riassumere era il suo imperativo categorico. La lettura, ad esempio dei “Promessi sposi” ,diventava secondaria rispetto al riassunto che il professore controllava periodicamente per controllare che tutti avessero i quaderni  a posto, senza mai verificare il contenuto di queste sintesi che spesso nel caso mio, scriveva mia madre, per evitarmi una ulteriore fatica, considerata dalla mia mamma del tutto  inutile. I miei genitori che pure dissentivano totalmente dal professore non fecero mai nulla contro di lui, anzi lo ignorarono del tutto senza andare neppure una volta a colloquio con lui. Solo per interposta persona consigliò come ripetitore un suo amico: un consiglio  che mio padre non prese in considerazione. Per fortuna la quinta ginnasio passò e mi  ritrovai in liceo dotato di ferree capacità di tagliare e incollare articoli e anche di riassumere. Se però avessi avuto una guida come il professore pinerolese anche in liceo sarebbe stata la fine. Fui invece stimolato , anzi direi obbligato a leggere i testi ed ebbi un’educazione estetica anche  da parte di un precettore privato scelto da mio padre. Era un professore che aveva conosciuto Croce e mi mise in mano il suo  “Breviario di estetica” . Capii in modo inequivocabile i limiti del professore del Ginnasio che appariva già allora l’esempio di un nozionismo becero in cui eccelsero tutti i miei compagni di scuola che forse non riuscirono neppure a laurearsi ma al ginnasio giunsero al 10. Per tutt’altri motivi la scuola è di nuovo ridotta così. Il vento del ‘68 ha travolto tutto, ma il semplicismo mnemonico è rimasto. Nel ‘69 il ministro Fiorentino Sullo  pensò  di eliminare la contestazione, riducendo l’esame a due prove scritte e due orali. Da quel momento i licei incominciarono a perdere il loro valore formativo e via via prevalse il facilismo con la conseguente desertificazione degli studi.  La visione stitica – mi si passi la piccola volgarità che rispetto al linguaggio d’oggi è una raffinatezza – del professore di Pinerolo è sopravvissuta a tutto. Certo un testo di Tomasi di Lampedusa e anche di Pasolini (che ebbe una formazione classica   diventa una prova difficoltosa perchè  la sintesi è il punto di arrivo dell’analisi attenta e della lettura puntuale. Cose che nella scuola d’oggi sono diventate delle rarità.

San Giovanni minuto per minuto: il programma dei festeggiamenti a Torino

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La Festa di San Giovanni si avvicina e Torino si prepara a celebrare il patrono della città con tre giorni di festa, che intrecceranno tradizione, intrattenimento e momenti di condivisione. In programma musica per tutti i gusti, rievocazioni storiche, la fiaccolata sul Po, il Farò della vigilia in piazza Castello e tante attività diffuse sul territorio. Momento clou dei festeggiamenti sarà la sera di martedì 24 giugno, con un grande concerto gratuito in piazza Vittorio Veneto, seguito dal tradizionale spettacolo pirotecnico sul fiume.

Il programma completo è disponibile online sul sito della Città (www.comune.torino.it/eventi) e vede quest’anno Fiat come main sponsor dell’evento del 24 giugno, organizzato da Friends & Partner, il sostegno di Iren e il coinvolgimento di numerose realtà associative.

“La Festa di San Giovanni – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo – è uno degli appuntamenti più sentiti dalla nostra città. Quest’anno sarà ancora più bella: cittadine e cittadini torinesi, visitatori e turisti, oltre alle tante opportunità di svago e intrattenimento in programma, potranno assistere ad un grande spettacolo musicale e al tradizionale e atteso spettacolo pirotecnico sul Po. Sarà come ogni anno l’occasione per celebrare la storia e le tradizioni della nostra città e rafforzare il senso di comunità”.

Ad aprire i festeggiamenti sarà il concerto gratuito in programma stasera, giovedì 19 giugno alle ore 20, al Conservatorio Giuseppe Verdi, a cura di AFC Torino e della Città di Torino. Sul palco, novanta elementi tra musicisti dell’Orchestra Melos Filarmonica diretta da Luigi Cociglio e coristi dell’Accademia Stefano Tempia eseguiranno pagine di Mahler, Mozart e Haydn. Per informazioni e prenotazioni: arte-storia@cimiteritorino.it.

Venerdì 20 giugno, alle ore 12, dal Santuario della Consolata risuoneranno le campane in occasione della celebrazione dedicata alla Beata Vergine. Alle ore 17.30 l’ingresso principale del cimitero Monumentale ospiterà l’esibizione del quintetto di ottoni Taurus Brass, con brani di Jeremiah Clarke, Wolfgang Amadeus Mozart, Giuseppe Verdi, George Bizet, George Gershwin e Aaron Copland.

Sabato 21 alle ore 21, in piazza Palazzo di Città e piazza Castello, le “Note per San Giovanni” celebreranno la 25a Festa Europea della Musica con esibizioni dal vivo, in contemporanea con performance di artisti e gruppi musicali in diversi punti della città.

Domenica 22 giugno dalle ore 16 il centro cittadino si animerà con la “Festa Patronale di Capitale”, rievocazione storica con la partecipazione di personaggi e gruppi in costume d’epoca.

Lunedì 23 giugno alle ore 18 si terrà la sfilata con le “Turinstars Majorettes”, accompagnate dalla banda e da gruppi storici. Dalle 18.30 alle 22 il corteo in costumi tradizionali attraverserà le vie cittadine, mentre alle 19.30 è prevista la suonata della vigilia dal campanile del Duomo. Alle 20, a Palazzo Civico, avrà luogo la cerimonia di consegna del premio Tesi di laurea su Torino. La giornata si chiuderà alle ore 22 in piazza Castello con l’accensione del tradizionale Farò della vigilia.

Nel giorno della festa patronale, lunedì 24 giugno, i più sportivi potranno partecipare, sin dalle ore 9, al torneo di beach volley organizzato dal Circolo Amici del Fiume in corso Moncalieri 18.

Tra le 9.30 e le 22 in tutta la città risuoneranno i rintocchi della rassegna di concerti campanari dal titolo “Campane in festa per San Giovanni”.

Alle 10.30 il Duomo ospiterà la Messa solenne con la distribuzione dei pani della Carità, con la partecipazione della Banda della Polizia Locale di Torino. Alle 12.15, nella Sala Rossa di Palazzo Civico, avrà luogo la cerimonia di conferimento dei titoli di “Ambasciatore nel mondo delle eccellenze del territorio torinese”, destinato a cittadini che si sono distinti per il loro contributo allo sviluppo e all’immagine del territorio torinese.

Numerose le attività sportive all’aperto organizzate nel pomeriggio dal Circolo Amici del Fiume. Lungo le rive del Po si svolgeranno la regata di canottaggio, dalle 14.30 alle 19 con partenza dal Castello del Valentino, la sfida in dragonboat e il Palio in canoa a cinque posti, con partenza dal Ponte Umberto I rispettivamente alle 19 e alle 20.30. Alle 22, la tradizionale fiaccolata percorrerà il fiume dal Castello del Valentino al ponte Vittorio Emanuele I.

Dalle 16 alle 18, nella sede dell’A.N.M.I. di viale Marinai d’Italia 1, sarà possibile visitare il Sommergibile Provana, il Museo del Mare e il Maxitandem del programma “Scommettiamo che” di Rai 2, una collaborazione tra A.N.M.I. e Club Amici della Bicicletta.

Alle 16.30 una sfilata di auto storiche attraverserà la città, con partenza da piazza d’Armi per arrivare in piazza Castello. L’evento, a cura della Famija Turinèisa, vedrà la partecipazione di Gianduia e Giacometta. Dalle 18.30 la musica si farà strada con la “ScorriBanda di San Giovanni”, sfilata di bande musicali che culminerà nel concerto a formazioni riunite delle 19.30 in piazza Castello.

Alle 18 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini”, il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai proporrà alcune tra le più celebri arie di Verdi e pagine sinfoniche come L’apprendista stregone di Dukas, Una notte sul Monte Calvo di Musorgskij e Belkis, regina di Saba di Respighi. Sul podio il direttore ospite principale Robert Treviño, insieme al mezzosoprano Justina Gringytė. Un omaggio in musica alla città, registrato da Rai Radio3. I biglietti, al costo simbolico di 5 euro, sono acquistabili alla biglietteria dell’Auditorium Rai e online sul sito www.bigliettionline.rai.it.

I festeggiamenti per San Giovanni culmineranno nel grande concerto gratuito “Torino is Fantastic”, alle 21 in piazza Vittorio, che accoglierà alcuni dei più grandi nomi della musica italiana e internazionale quali Alessandra Amoroso, Annalisa, Antonello Venditti, Gianna Nannini, Il Volo, Mahmood, Tananai, i finalisti di “Amici” e la guest star internazionale Shaggy, con una nuova versione del suo celebre brano Boombastic, a trent’anni dall’uscita. Lo spettacolo, prodotto e organizzato da Friends and Partners, sarà condotto da Gerry Scotti con la partecipazione speciale di Noemi e sarà trasmesso successivamente su Canale 5.

La serata sarà anche il momento per presentare il logo ufficiale della candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033. Un simbolo nato dalla collaborazione tra il Gruppo Armando Testa con 80 ragazze e ragazzi di istituti superiori del territorio (il liceo artistico R. Cottini, l’IIS Bodoni-Paravia, il CNOS-FAP Valdocco Torino) e bambine e bambini della scuola primaria dell’Istituto Adorazione del Sacro Cuore. Una sinergia tra la direzione della candidatura di Torino Capitale Europea della Cultura 2033 e l’assessorato alle Politiche Educative e Giovanili che evidenzia il ruolo centrale attribuito alle nuove generazioni nel delineare il futuro della Città. Il logo sarà proiettato sulla Mole Antonelliana la sera del 24 giugno.

La festa del Santo patrono si concluderà, come da tradizione, con lo spettacolo pirotecnico in piazza Vittorio Veneto, che avrà inizio al termine del concerto, intorno alle ore 23.30. Lo spettacolo, pensato appositamente per celebrare Torino e la Festa di San Giovanni, sarà sincronizzato su un accompagnamento musicale ed è stato pensato per lanciare un forte messaggio di pace in un momento storico che vede il contesto internazionale caratterizzato da terribili conflitti. Gli effetti pirotecnici saranno a basso impatto acustico ed ambientale.

Per assistere agli spettacoli occorrerà essere in possesso del Qr code con la prenotazione. Orari, modalità di accesso alla piazza e prescrizioni di sicurezza verranno comunicati successivamente.

Tante anche le iniziative delle istituzioni e dei luoghi culturali del territorio, tra aperture straordinarie nei musei, visite guidate, concerti, mostre, sconti e proposte per tutta la famiglia. Tra gli appuntamenti di punta, sempre martedì 24 giugno, alle ore 12 all’Accademia Albertina sarà inaugurata la seconda edizione dell’IPAF – International Performance Art Festival, con paese ospite l’India.

Sanità piemontese: al via la sperimentazione per umanizzare i Pronto soccorso

Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori alla Sanità Federico Riboldi e all’Integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone, ha commentato l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che aggiorna il progetto Accoglienza ed Umanizzazione in Pronto soccorso e dà il via alla fase sperimentale di ricognizione:

«Avremo dei Pronto soccorso più rapidi, accoglienti e con maggiori informazioni per una presa in carico globale della persona, inclusi gli aspetti sociali e relazionali. Con azioni incisive di riqualificazione e riammodernamento, accompagnate da una corretta informazione ai pazienti e ai familiari, sarà possibile quindi vivere in modo migliore la permanenza, dal momento dell’arrivo alle fasi che precedono e seguono il triage»

Il provvedimento individua 70 requisiti fondamentali che le aziende sanitarie dovranno verificare entro 90 giorni, al fine di elaborare un piano di miglioramento accompagnato da una relazione tecnica sulla fattibilità degli interventi previsti. La sperimentazione, della durata di un anno, sarà dedicata alla ricognizione dello stato attuale dei percorsi aziendali e dei relativi fabbisogni, costituendo la base per la futura attuazione dei nuovi standard.

«L’umanizzazione dei Pronto soccorso e più in generale delle cure – hanno ancora sottolineato il presidente Cirio e l’assessore Riboldi – è al centro del percorso che abbiamo avviato nella sanità pubblica piemontese: il paziente e chi se ne prende cura devono poter essere accolti da strutture belle, moderne e innovative, oltre che da personale non solo professionalmente preparato, ma anche empatico e disponibile».

Il lavoro svolto dal gruppo tecnico istituito all’inizio dell’anno, composto dai direttori delle strutture complesse di emergenza-urgenza, ha permesso di identificare le principali caratteristiche che dovranno contraddistinguere i Pronto soccorso orientati all’umanizzazione della cura. Tra queste: l’installazione di schermi informativi, distributori di generi di conforto, postazioni per la ricarica dei cellulari, spazi dedicati ai colloqui con i familiari, parcheggi adeguati e connessione Wi-Fi gratuita.

«Il seme gettato dai nostri progetti di welfare negli scorsi anni per rendere accessibili i servizi sanitari alle persone sorde e cieche – ha ricordato l’assessore Marrone – ha prodotto il frutto di un sistema diffuso di umanizzazione dei Pronto soccorso che non deve lasciare escluso nessuno. Seguiremo i percorsi di adeguamento degli ospedali insieme alle associazioni e federazioni della disabilità impegnate da sempre sul campo».

Maltrattamenti e violenza sessuale in comunità del Torinese, otto arresti

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In provincia di Torino e Cuneo, questa mattina, i Carabinieri del N.A.S. di Torino coadiuvati nella fase esecutiva da personale del NAS di Alessandria e dai militari dei Comandi Provinciali di Torino e Cuneo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, al termine di una attività complessa e articolata, hanno eseguito 8 ordini di custodia e sei perquisizioni domiciliari a carico di operatori socio sanitari e uno  psicoterapeuta, ritenuti responsabili di gravi maltrattamenti (Artt. 81-572 co. 2 C.P.) su persone con gravi disabilità intellettive e cognitive ospiti di una Comunità situata nel Pinerolese e facente capo ad una Cooperativa che gestisce molteplici strutture in Piemonte e in Lombardia.
Inoltre, a carico di uno degli arrestati sono stati raccolti gravi indizi che lo ritengono responsabile anche di violenza sessuale (Artt. 81-609 bis co. 1 C.P.) nei confronti di un ospite disabile, consistenti in toccamenti e palpeggiamenti delle parti intime.
Gli arresti eseguiti in data odierna sono in prosecuzione all’operazione dello scorso 17 aprile, circostanza in cui i militari della benemerita traevano in arresto in differita 3 operatori (art.382 bis cpp).
Le indagini consentivano di svelare le condotte abituali tenute nei confronti degli ospiti disabili, sottoposti a gravi umiliazioni e violenze fisiche e verbali.
L’attività investigativa ha evidenziato la presenza di quotidiani episodi di maltrattamenti, consistenti in ingiurie, strattoni, schiaffi, percosse, nonché continui atteggiamenti vessatori, intimidatori e di scherno sia a livello fisico che psichico.
Gli arrestati sono stati tutti sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
La vicenda riaccende i riflettori sulla necessità improrogabile di un’intensificazione dei controlli e di una vigilanza costante all’interno delle strutture che accolgono persone vulnerabili.

Insediata la task force sui conti delle aziende sanitarie piemontesi

Si è insediata in Assessorato regionale alla Sanità la task- force operativa i cui obiettivi sono il taglio delle spese improduttive non cliniche (e cioè senza intaccare i servizi e le prestazioni per i pazienti), l’appropriatezza prescrittiva dei farmaci e dei dispositivi, i tempi medi di esecuzione delle prestazioni ed i costi del sistema socio sanitario, in una fase di particolare importanza per la sanità piemontese.

Presieduta dall’assessore alla Sanità Federico Riboldi e coordinata dal direttore della sanità Antonino Sottile, ne fanno parte il direttore dell’Asl Città di Torino Carlo Picco, il direttore dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo Livio Tranchida (ospedale che ha ottenuto il riconoscimento di migliore in Italia) ed il Presidente della Regione Alberto Cirio.

La task-force sul controllo dei conti, che si aggiunge a quella sui gettonisti coordinata da Franca Dall’Occo e a quella sugli IRCCS coordinata da Antonio Maconi, si riunirà con cadenza settimanale.

Torino premia i migliori ristoranti del mondo

L’evento gastronomico più atteso dell’anno: The World’s 50 Best Restaurants 2025  (www.theworlds50best.com).  

Oltre al ricordo dei sapori, la Regione Piemonte consegnerà agli chef alcuni omaggi simbolo del territorio che li ospita: una bottiglia di Barolo del proprio anno di nascita, un barattolo personalizzato di Nutella e un kit da cucina su cui è riprodotta l’Allegoria di Ugo Nespolo, che ritrae tutte le eccellenze del Piemonte.

Per quattro giorni in città e in Piemonte oltre 1.300 ospiti, più di 250 giornalisti specializzati nel settore enogastronomico, 89 ristoranti e più di 100 chef.

Questa sera, al Lingotto di Torino, cuore della storia manifatturiera piemontese, si terrà la cerimonia di premiazione che svelerà la classifica dei migliori ristoranti del mondo.

L’evento vedrà la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, promotore della candidatura della cucina italiana a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ad accoglierlo, per l’occasione, saranno il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio insieme agli assessori regionali al Turismo, Marina Chiarelli, all’Agricoltura e Cibo, Paolo Bongioanni e alla Tartuficoltura, Marco Gallo.

Vedere l’Italia al centro dei World’s 50 Best Restaurants è un onore. Gli chef e i ristoranti, tra i migliori al mondo, sono coloro che trasformano le nostre eccellenze agroalimentari dando loro ancora più valore e rendendole vere e proprie esperienze indimenticabili – dichiara il ministro Lollobrigida –Abbiamo candidato la Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale UNESCO e il 50 Best rappresenta un’opportunità per dare ancora più forza a questa candidatura e riconoscere ufficialmente il valore dei migliori ambasciatori delle nostre tradizioni e delle nostre identità culturali”.

 

È tutto pronto per il via a The World’s 50 Best Restaurants 2025: il più grande evento internazionale dedicato alla ristorazione e alla cucina. Un appuntamento di rilevanza mondiale che abbiamo voluto organizzare a Torino per far conoscere al mondo l’altissima qualità della nostra cucina e dei nostri ristoranti – afferma il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio –.  scopriremo la classifica dei migliori 50 chef al mondo durante l’Award al quale sono orgoglioso di annunciare che parteciperà anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – che sta portando avanti la candidatura della cucina italiana come patrimonio Unesco – nel contesto iconico del Lingotto, cuore della storia manifatturiera di una città e di una regione, il Piemonte, che negli anni ha saputo cambiare pelle e che oggi vede il turismo, e quindi anche il turismo enogastronomico, rappresentare il 10 per cento del Pil, con una presenza di turisti stranieri che vale il 53 per cento del totale, ben oltre alla media italiana, a riprova di come questo territorio abbia un’offerta completa e attrattiva per turisti e appassionati da tutto il mondo. Questa è la terra in cui è nata l’Italia e in cui è nato Slow Food, perché qui si offre cibo di qualità che è cibo giusto perché tutela l’ambiente e la dignità di chi lo produce e di chi lavora in ogni passaggio della filiera”.

La cerimonia di premiazione di The World’s 50 Best Restaurants 2025, conferma la capacità del Piemonte di essere protagonista sulla scena internazionale sia per la qualità della sua offerta enogastronomica, sia come territorio in grado di attrarre e gestire grandi eventi – dichiarano gli assessori regionali al Turismo, Marina Chiarelli, all’Agricoltura e Cibo, Paolo Bongioanni e alla Tartuficoltura, Marco Gallo -. Questa manifestazione rappresenta molto più di un appuntamento gourmet. È una straordinaria opportunità per valorizzare l’intero sistema Piemonte, fatto di eccellenze agroalimentari, paesaggi unici, ospitalità diffusa e un tessuto culturale e produttivo capace di fare rete. Grandi eventi come questo rafforzano la reputazione internazionale della nostra regione e generano ricadute concrete per il turismo, la promozione, la filiera agroalimentare e la cultura locale. Dopo aver ospitato eventi sportivi, culturali e fieristici di rilievo mondiale, accogliere The World’s 50 Best Restaurants conferma una vocazione chiara: fare della nostra regione una destinazione di riferimento per chi cerca esperienze autentiche, di qualità e di valore globale”.

 

Cerimonia di premiazione a ingresso riservato di “The World’s 50 Best Restaurants 2025”, giovedì  19 giugno – Lingotto di Torino

Programma:

  • Dalle ore 18.00 alle 19.30
    Red carpet degli chef e accesso al Padiglione 1 del Lingotto, dove gli ospiti potranno visitare gli stand degli sponsor, degustare i prodotti delle eccellenze partner dell’evento – tra cui quelli del Piemonte – e vivere l’accoglienza del territorio.
  • Dalle ore 19.30
    Apertura dell’accesso al Centro Congressi Lingotto per il pubblico in possesso di invito e accredito, con ingresso diretto all’Auditorium Giovanni Agnelli, dove si svolgerà la cerimonia.
  • Ore 20.00
    Inizio ufficiale della premiazione: svelamento della classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo, con la partecipazione delle più importanti personalità della scena gastronomica internazionale.
  • Ore 22.00
    Al termine della cerimonia, rientro al Padiglione 1 per un nuovo passaggio tra gli stand e ulteriori momenti di networking e degustazione.
  • Dalle ore 23.00 fino alle 2.00/3.00
    After party con DJ set al Padiglione 2

La cerimonia si potrà seguire in streaming su: https://www.youtube.com/c/worlds50best

Un evento globale per celebrare la cultura gastronomica

Il marchio 50 Best è l’autorità leader nel settore della gastronomia e delle bevande a livello mondiale. Nato nel 2002 con la prima edizione di The World’s 50 Best Restaurants, negli anni ha ampliato la sua offerta con classifiche regionali (Asia, America Latina, Medio Oriente e Nord Africa), il ranking dei migliori bar al mondo (The World’s 50 Best Bars), la piattaforma 50 Best Discovery dedicata ai viaggiatori gourmet, e il più recente The World’s 50 Best Hotels, lanciato nel 2023.

Da oltre 20 anni, 50 Best ispira appassionati di tutto il mondo a scoprire nuove destinazioni culinarie e a sostenere l’evoluzione dell’ospitalità, promuovendo inclusività, sostenibilità e innovazione attraverso eventi, contenuti digitali e programmi come 50 Next e 50 Best for Recovery.

Maturità al via per oltre 33mila studenti in Piemonte

Sono 33.284 gli studenti piemontesi  che saranno esaminati da 898 commissioni in occasione della Maturità. Sul totale dei candidati all’esame di Stato 32.548 sono interni e 736 esterni, mentre 31.968 frequentano la scuola statale e 1.316 la scuola paritaria. Invece 16.760 sono studenti dei licei, 10.852 degli istituti tecnici e 5.672 degli istituti professionali. Rispetto alla maturità  del 2024, in Piemonte il numero dei candidati è aumentato dello 0,1% . Nel territorio  registrano un aumento  le istituzioni scolastiche delle province di Asti (+1,6%), Biella (+8,1%), Cuneo (+0,3%), Novara (+4,3%), Verbano Cusio Ossola (+6,2%) e Vercelli (+2,0%)

Cultura, in arrivo 148,5 milioni: più fondi a periferie, cinema e inclusione nel Piano 2025-2027

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato oggi il Piano triennale per la Cultura 2025-2027, un documento strategico che punta a rafforzare il sistema culturale regionale con una visione di lungo periodo, maggiore inclusività territoriale e più sostegno alle filiere creative. Il piano prevede fondi complessivi pari a circa 148,5 milioni di euro.

Tra i principali obiettivi figurano il coinvolgimento delle aree periferiche, la programmazione culturale triennale per superare la logica della precarietà annuale, e l’incremento delle risorse per settori chiave come la produzione cinematografica e televisiva.

Viene infatti confermata e potenziata la misura del Piemonte Film TV Fund, inizialmente prevista con un budget di 4 milioni annui per il triennio 2023-2025: l’investimento sale ora a 7 milioni di euro all’anno, a fronte dei risultati positivi in termini occupazionali e di ricadute economiche.

Un altro pilastro del Piano riguarda la valorizzazione delle eccellenze culturali nei territori meno centrali, promuovendo progetti che nascano e si sviluppino al di fuori dei principali poli urbani. Torino e le città capoluogo resteranno snodi centrali, ma si vuole incentivare la partecipazione delle realtà culturali locali attraverso bandi più accessibili e attenti alla distribuzione geografica.

Tra i criteri di valutazione per l’assegnazione dei fondi saranno inclusi elementi come l’inclusione sociale, le pari opportunità di accesso alla cultura e l’adozione di pratiche sostenibili, in linea con gli obiettivi di una cultura sempre più responsabile e aperta.

Importante anche l’attenzione riservata al Sistema Museale Nazionale, che sarà rilanciato attraverso una governance integrata tra musei statali, regionali, comunali, diocesani e privati. Al suo fianco, verranno attivati numerosi investimenti a sostegno di musei, teatri, biblioteche, archivi e presìdi culturali locali.

L’assessore alla Cultura Marina Chiarelli ha sottolineato il valore del Piano come espressione di un confronto diretto con il mondo culturale:
«Questo Piano è frutto dell’ascolto delle esigenze del comparto, a cui abbiamo voluto rispondere con proposte e soluzioni concrete», ha dichiarato.
«Il settore culturale si conferma un motore essenziale per lo sviluppo sociale ed economico del Piemonte e, di conseguenza, è oggi ancora più necessario estendere queste opportunità a tutto il territorio, comprese le aree al di fuori delle zone metropolitane. Vogliamo assicurarci che nessuno resti indietro, valorizzando le eccellenze culturali anche nei territori più decentrati, che spesso rappresentano il cuore pulsante delle piccole comunità. Inoltre, riserveremo particolare attenzione alle realtà impegnate nell’inclusione sociale, nelle pari opportunità e nella sostenibilità ambientale. Parallelamente, confermiamo la scelta di una programmazione triennale, per consentire agli operatori culturali di pianificare con maggiore serenità e prospettiva. Con il nuovo Piano poniamo le basi per un sistema culturale più forte, inclusivo e sostenibile».

Potenziare i collegamenti ferroviari del Nord Ovest: Piemonte, Liguria e Lombardia a confronto

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Si è svolto ieri presso il Comune di Tortona, individuato per la sua collocazione baricentrica sulla direttrice ferroviaria, un  tavolo di lavoro congiunto  tra gli assessori ai Trasporti delle Regioni Piemonte, Marco Gabusi, Liguria, Marco Scajola, e Lombardia, Franco Lucente, l’Agenzia della Mobilità Piemontese e i rappresentanti di Trenitalia, Rfi e Trenord.

Obiettivo dell’incontro studiare una programmazione ferroviaria condivisa che miri a potenziare i collegamenti e unisca al meglio le tre regioni, cuore del Nord-ovest del Paese, e i propri capoluoghi.

“Per la Regione Piemonte si tratta di un passaggio fondamentale, anche perché collegare in modo più semplice e diretto i nostri territori, dal cuore del Monferrato fino a Torino al capoluogo Lombardo, significa rafforzare l’identità regionale e garantire pari opportunità di accesso ai servizi”, sottolinea l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, che aggiunge: “Abbiamo lavorato con tutte le Regioni coinvolte per trovare una soluzione immediatamente attuabile. L’obiettivo è mettere i cittadini al centro, offrendo strumenti concreti per vivere meglio il proprio territorio e sentirsi parte di un sistema sempre più connesso ed efficiente”.

“Un tavolo di confronto strategico, insieme ai colleghi di Piemonte e Lombardia, iniziato già da alcuni mesi con l’obiettivo di potenziare i collegamenti ferrovari tra queste tre regioni, storicamente ed economicamente legate tra loro, a favore di lavoratori, studenti e turisti – spiega l’assessore della Regione Liguria Marco Scajola -. Come Liguria vogliamo sia implementare i nostri servizi Genova-Milano, sia permettere ai tanti lombardi e piemontesi che frequentano la nostra regione di arrivare con maggiore facilità e comodità. Lavoriamo dunque sulla possibilità, concreta, di avere un potenziamento significativo già a partire dal prossimo inverno”.

“Un risultato importante, raggiunto grazie alla sinergia tra Lombardia, Liguria e Piemonte e l’impegno degli operatori coinvolti, RFI, Trenitalia e Trenord – dice Franco Lucente, assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia – L’obiettivo di Regione Lombardia è rafforzare i collegamenti di Milano con Genova ed il basso Piemonte. Un lavoro congiunto per offrire un servizio sempre più efficiente e moderno in linea con le esigenze e le necessità degli utenti, nell’ottica di un potenziamento ulteriore del trasporto ferroviario, sempre più centrale e strategico non solo per il Nord Italia ma per tutto il Paese”.

“È un piacere mettersi a disposizione delle tre Regioni per un patto così importante per la mobilità del Nord-Ovest. La posizione strategica di Tortona si conferma, ancora una volta, ideale per affrontare temi di questa rilevanza. La nostra città si dimostra sempre più un punto di interconnessione fondamentale tra le tre realtà regionali”, conclude il sindaco di Tortona Federico Chiodi.
Le tre Regioni, al termine dei lavori, hanno deciso di sottoscrivere entro il mese di luglio un protocollo d’intesa che suggelli quanto concordato e dia la possibilità alle strutture tecniche di pianificare il quadro orario ferroviario futuro.

Blackout, negozi e ristoranti al buio, Ascom: “Intervenga il gestore, danni ingenti”

 In riferimento alle interruzioni di corrente che hanno interessato Torino nel week end, Ascom Confcommercio Torino e provincia sottolinea la necessità di intervenire per scongiurare nuovi episodi e i conseguenti danni per i negozi e i locali pubblici. 

 

«I blackout estivi purtroppo non sono una novità – afferma Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia –. Stupisce, perciò, che anche quest’anno il sistema elettrico non fosse pronto ad affrontare il primo caldo, annunciato peraltro da settimane. L’episodio di ieri è stato particolarmente grave: molte attività sono rimaste senza corrente anche per 10 ore, con disagi importanti e perdite economiche rilevanti, mentre in centro si riversavano almeno 30 mila persone attirate dal concerto in piazza Castello».

 

Bar, ristoranti e negozi in diverse zone della città, ma soprattutto in centro, hanno subito pesanti ripercussioni. Alcuni esercizi non hanno potuto nemmeno alzare le serrande elettriche o aprire al pubblico, altri sono rimasti operativi ma nell’impossibilità di emettere scontrini. Gravi le conseguenze su ristoranti e bar, che non solo non hanno potuto far sedere i clienti, ma hanno anche dovuto buttare via i cibi conservati nei freezer e nei frigoriferi. Secondo quanto previsto dalla normativa ARERA, alle utenze del Comune di Torino nelle zone ad alta concentrazione spetta un indennizzo automatico in caso di interruzione della fornitura superiore alle 8 ore consecutive. Questo, però, non può essere una scusa per non intervenire sulla rete».

 

«Il cambiamento climatico rende questi fenomeni sempre più frequenti; i nostri imprenditori devono avere la certezza di poter lavorare anche con il caldo a fronte del pagamento dell’energia a prezzi peraltro già molto salati. In assenza di interventi la situazione peggiorerà sempre di più e non possiamo permetterci di attendere soluzioni che arrivano in ritardo», conclude la presidente Coppa.