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Borgo Campidoglio: dall’1 dicembre via alla pedonalizzazione

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C’è tempo fino al 2 febbraio per registrare la propria targa sul sito della Città

 

Da lunedì primo dicembre 2025 Borgo Campidoglio diventa ufficialmente una nuova zona pedonale della Città di Torino. Nell’area compresa tra Via Cibrario, Via S. Rocchetto, Via Balme e Via Ceres entreranno in funzione (fino al due febbraio 2026 in fase di pre-esercizio senza applicare sanzioni) cinque varchi videosorvegliati connessi a un sistema di controllo elettronico. L’obiettivo è quello di creare uno spazio pubblico più sicuro, vivibile e accessibile, dove muoversi a piedi, in bicicletta o con mezzi non motorizzati in modo semplice e naturale.

Questa trasformazione è il risultato di un intenso lavoro congiunto tra la Città di Torino e la Circoscrizione 4, che negli ultimi mesi hanno collaborato per definire un modello di pedonalizzazione capace di rispondere alle esigenze di residenti, famiglie e attività locali. Un percorso costruito attraverso confronti continui sul territorio, ascolto delle istanze e ricerca di soluzioni equilibrate, con l’obiettivo condiviso di valorizzare il quartiere e migliorarne la qualità della vita.

L’area pedonale rappresenta un investimento sul futuro del quartiere. Una trasformazione che punta a ottenere più sicurezza per i bambini e le famiglie, maggiore attrattività per le attività commerciali e ricettive e vuole far nascere un ambiente più tranquillo, sostenibile e di qualità, pensato per essere vissuto e attraversato da tutti.

“La pedonalizzazione di Borgo Campidoglio rappresenta un passo importante nel percorso che Torino sta portando avanti per restituire ai quartieri spazi più sicuri, più vivibili e a misura di persone – dichiara l’assessora alla Mobilità e ai Trasporti Chiara Foglietta -. Con l’avvio dei nuovi varchi e della regolamentazione degli accessi vogliamo valorizzare la qualità urbana di un’area unica della nostra città, sostenendo al tempo stesso residenti, famiglie e attività economiche, che saranno accompagnati in questo percorso. Borgo Campidoglio è un luogo speciale: con questo intervento lo rendiamo ancora più accogliente, sostenibile e bello da vivere”.

Deroghe e permessi

L’accesso per i veicoli a motore sarà vietato, fatta eccezione per i mezzi in servizio di emergenza (autoambulanze, veicoli delle forze armate, veicoli degli organi Statali di Polizia, veicoli del corpo dei Vigili del Fuoco, veicoli della Polizia Municipale di Torino, veicoli dei comuni della Regione Piemonte, veicoli adibiti ai Servizi Sanitari diversi dalle autoambulanze, veicoli adibiti ai Servizi di Soccorso e Protezione Civile individuati dai contrassegni di Istituto), e per quelli dei tecnici comunali in reperibilità.

Il transito e la sosta sarà consentito alle biciclette, ai veicoli al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria, muniti di specifico contrassegno, agli autocarri e alle autocisterne di peso, a pieno carico, inferiore ai 50 quintali destinate al rifornimento di combustibile negli stabili collocati all’interno della nuova area pedonale e ai veicoli adibiti al trasporto merci, per l’approvvigionamento delle attività commerciali dell’area (il transito e la fermata sarà permessa esclusivamente dalle ore 10 e 30 alle ore 12 e 30 dei giorni feriali).

Transito e sosta consentiti anche ai veicoli in servizio pubblico di piazza (TAXI / NCC) il cui servizio ha origine o destinazione nell’area interessata dal divieto e ai mezzi di servizio delle aziende erogatrici di pubblici servizi, assimilando a questi anche quelli di eventuali ditte appaltatrici. Anche per loro varrà il limite di pesare meno di 50 quintali a pieno carico.

Accesso e transito (ma non sosta su strada) sarà consentito anche ai veicoli dei residenti, dei domiciliati, dei dimoranti e delle attività del terziario ubicate nell’area interessata dalla pedonalizzazione. La fermata sarà autorizzata esclusivamente per effettuare operazioni di salita e discesa di persone in caso di eccezionale necessità. Sarà necessaria l’autorizzazione rilasciata dall’amministrazione della Città e l’inserimento nella White List del Comune.

Per registrarsi (accedendo con SPID o CIE) è necessario utilizzare il seguente link:
https://www.comune.torino.it/servizi/accesso-aree-pedonali-fuori-ztl

Per le consegne dei fornitori, l’accesso sarà sempre consentito nella fascia 10 e 30 – 12 e 30. Se un cliente, un fornitore o un artigiano avessero invece bisogno di entrare al di fuori della fascia 10 e 30 – 12 e 30, sarà sufficiente richiedere l’esenzione a posteriori sul portale GTT dedicato, entro 10 giorni:
https://www.gtt.to.it/cms/aree-pedonali/250-aree-pedonali/12270-autorizzazioni-occasionali-esenti-a-posteriori

Accompagnamento minori alla scuola materna “Coniugi Verna”

L’accesso, il transito e la fermata per il tempo strettamente necessario, sarà consentito ai veicoli utilizzati per l’accompagnamento dei minore presso la scuola materna “Coniugi Verna”. L’orario di apertura del varco sarà dalle ore 08 alle ore 10, con ingresso e uscita solamente da via Corio. Ogni famiglia potrà registrare un massimo di 2 targhe per ogni minore iscritto alla scuola.

Per registrarsi (accedendo con SPID o CIE) è necessario utilizzare il seguente link:
https://www.comune.torino.it/servizi/accesso-aree-pedonali-fuori-ztl

Dall’1 dicembre 2025 al 2 febbraio 2026, in fase di pre-esercizio, i varchi saranno attivi ma senza applicazione di sanzioni, così da permettere a residenti e utenti di completare la registrazione dei veicoli.

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Ai “Gardens” dell’olandese Knibbe il premio per il miglior film del 43° TFF… e l’anno prossimo sarà Marilyn!

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Va all’olandese Morgan Knibbe per il suo “The Gardens of Eartly Delights” il premio per il miglior film del 43° Torino Film Festival, con i suoi 20.000 euro, scelta della giuria guidata da Ippolita Di Majo con altri quattro membri a rappresentare Francia, Belgio, Ucraina e Italia. Inevitabilmente, ognuno rimarrà della propria idea portandosi nel cuore i titoli che più l’hanno interessato o entusiasmato o le scelte che già aveva osato fare uscendo dalla settimana di proiezioni del TFF (come a dire che rimangono per primi nella memoria la solitudine disperata e il rapporto non più ricostruibile di Eugen con il padre in “Mo papa” e le simbologie del nipponico “Black Ox”): ma ha convinto appieno tutti quanti la vicenda di Ginto e del suo migliore amico Jojo che vagano per le strade di Manila, riempiendo le giornate e le notti di metanfetamine, tra piccoli furti e la lotta che intraprendono per un sacco di immondizia, tra le luci del quartiere della prostituzione e lo squallore della baraccopoli in cui vivono mentre la sorella del primo, Asia, si prostituisce nella speranza di una vita migliore, mentre il turista che scivola a poco a poco nella infelice frenesia personale del turismo sessuale li osserva dall’alto della piscina posta sul terrazzo del suo albergo. Una realtà lontana da noi, certo, ma “ho iniziato a scrivere il film cercando di spingere il pubblico a riconoscere e accettare l’umanità di chi è stato disumanizzato per secoli”, confessava il regista Morgan Knibbe, una lunga storia di sfruttamento, di forza e di mancanza di ogni rispetto, una storia che si disperde attraverso le fabbriche e le miniere, le piantagioni e i bordelli. Prostituzione giovanile e perversioni adulte, avevamo scritto, strade contorte verso un vuoto e desolato giardino delle delizie, esistenze senza vie d’uscita, con un racconto estremamente crudo, che guarda al caso personale ma che farebbe in fretta a espandersi per l’intera città, che non nasconde nulla, anzi mette lo spettatore dinanzi a una quotidianità da raccapriccio. Knibbe si fa ammirare nel rendere in maniera esatta la discesa agli inferi, all’interno di un girone che non sappiamo neppure immaginare, alla infelicità di tutti, ai sensi di colpa, all’urlo fatto per sopravvivere, lo fa senza compiangere, senza accusare, paradossalmente senza giudicare, lucidamente. Lasciando però più di un immenso amaro in bocca.

Gli altri premi vanno a “Ida who sang so badly even the dead rose up and joined her in song” di Ester Ivakič, storia della ragazzina di un piccolo villaggio sloveno convinta di impedire la morte della nonna entrando nel coro della scuola (premio speciale della Giuria, 7000 euro) e ad “Ailleurs la nuit” della canadese Marianne Métivier, l’intrecciarsi delle giornate di quattro giovani donne nel corso di una torrida estate, premio per la miglior sceneggiatura, lontanissimo dalle preferenze di chi scrive. La giuria composta dai critici cinematografici Igor Angjelkov (Macedonia), Chiara Spagnoli Gabardi (Italia) e Paul Risker (Regno Unito) assegna il premio FIPRESCI (Premio della Federazione Internazionale della Stampa Cinematografica) a “La anatomìa de los caballos” del regista Daniel Vidal Toche, produzione Perù/Spagna, con la motivazione: “Il film riflette su una verità necessaria: la rivoluzione è fatta di azione e spargimento di sangue, ma è uno stato d’animo destinato al fallimento. Questa sensibile esplorazione della cultura indigena prende vita attraverso un realismo magico, attingendo allo spirito di Eadweard Muybridge. Come opera di poesia visiva, inattaccabile dal tempo, il film dimostra che ciò che l’uomo ha tenuto in cattività è più libero dell’essere umano”.

Intanto il Comitato di Gestione del Museo Nazionale del Cinema, presieduto da Enzo Ghigo, ha deliberato il rinnovo a Giulio Base (“per l’ottimo lavoro sin qui svolto”; non soltanto il suo, quello anche di Dame Tiziana Rocca in Base, statuaria e bionda, efficientissima tessitrice di trattative, di arrivi e partenze dei vari divi che in questi giorni Torino ha ricevuto, con la gibigianna delle Stelle della Mole o no, delle visite per la città a tallonarli e proteggerli come un granatiere, un lavoro che crediamo davvero di fino e che – volenti o nolenti, simpatizzanti o rimpiangenti – ha portato il TFF fuori della propria nicchia per spalancarlo forse al mondo) quale direttore artistico del Torino Film Festival per l’edizione 2026. Lui ha immediatamente messo sul tavolo la sua prima carta vincente. A Marilyn Monroe (sarà il centenario della nascita di Norma Jeane Mortenson Baker) verrà dedicata l’immagine e la retrospettiva del TFF numero 44: “Dopo due centenari che era doveroso celebrare, Brando e Newman – ha detto il direttore -, nel 2026 la retrospettiva sarà dedicata a una donna, nel centesimo anniversario della sua nascita. Non soltanto attrice, ma un mito, un’icona luminosa dell’immaginario collettivo. L’immagine scelta per il 44° Torino Film Festival proviene dal suo ultimo servizio fotografico, realizzato pochi giorni prima della scomparsa: uno scatto che custodisce bellezza e fragilità, con quel lieve senso di nostalgia del futuro, come se sapesse di essere destinata a vivere nell’eternità più che nel presente.” Un’immagine che venne scattata dal fotografo George Barris a Santa Monica il 13 luglio 1962, all’interno di un servizio conosciuto come “The Last Photos”. Nel 1997 il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha comprato all’asta a Los Angeles tre stampe fotografiche con i ritratti realizzati sulla spiaggia che riportano la firma del fotografo e che sono oggi esposte alla Mole in un corner dedicato all’attrice e alla diva, insieme ad altre foto, oggetti personali e gioielli.

Elio Rabbione

Nelle immagini, Marilyn Monroe fotografata da George Barris e icona del prossimo TFF 2026, ancora sotto la direzione di Giulio Base; Il giovane protagonista del film vincitore, “The Garden of Earthly Delights” dell’olandese Morgan Knibbe e “La anatomia de los caballos”, premio Fipresci.

Incendio a teatro, evacuato l’Alfieri

Momenti di paura questo pomeriggio nel centro di Torino. Un incendio è scoppiato all’interno del Teatro Alfieri, in piazza Solferino. Le fiamme, divampate sul palco, si sono propagate mentre nella struttura erano presenti tecnici e personale.

Non sono ancora note le cause del rogo, sono in corso accertamenti. L’allarme è stato lanciato immediatamente e il teatro è stato  evacuato. L’intervento dei vigili del fuoco di Torino, giunti in breve tempo sul posto, ha permesso di spegnere l’incendio in pochi minuti, impedendo che il fuoco si estendesse ad altre aree dell’edificio.

Attacco alla “Stampa”, identificate più di 30 persone

Sarebbero 34  le persone identificate dalla Digos di Torino dopo l’irruzione nella redazione de La Stampa in via Lugaro. Le identificazioni sono state rese possibili dall’analisi dei video acquisiti. Tra gli identificati vi sarebbero attivisti del centro sociale Askatasuna e dei collettivi studenteschi Collettivo universitario autonomo e Kollettivo studentesco autorganizzato, legati al centro sociale di corso Regina Margherita.

Torino, Patto per la sicurezza urbana: il sostegno della Regione

La Giunta regionale ha assegnato 1.329.000 euro di contributi a favore del Ministero dell’Interno per il rinnovo di ulteriori due anni del Patto per la sicurezza urbana tra Prefettura di Torino, Regione Piemonte e Città di Torino, finalizzato a rafforzare le politiche e le strategie in materia di sicurezza integrata tra lo Stato e il capoluogo piemontese.

Grazie al finanziamento proseguono le attività di controllo e le strategie del sistema di sicurezza urbana previste dal Patto, sottoscritto per la prima volta ad agosto 2023 con una dotazione di 1 milione di euro per il biennio.

Intendiamo dare continuità al percorso di rafforzamento delle azioni sinergiche tra i diversi soggetti di governo del territorio, un modello operativo efficace basato sulla collaborazione interistituzionale tra forze di Polizia e che permette di portare avanti le attività di controllo del territorio. Con il rinnovo del Patto di sicurezza, di cui abbiamo aumentato la dotazione finanziaria, possono infatti proseguire i progetti a beneficio di tutte le forze dell’ordine, come l’acquisto di veicoli e l’implementazione del sistema di sorveglianza appartenente alla Città di Torino”, sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia locale Enrico Bussalino.

Sarà la Cabina di regia costituita presso la Prefettura di Torino, e della quale fanno parte i rappresentanti della Regione, della Città di Torino e delle Forze dell’Ordine, ad individuare le specifiche iniziative da realizzare e finanziare con i fondi assegnati.

A Natale Torino Brilla. Le iniziative della Città per le festività natalizie

Musica, spettacoli, mercatini e un fitto programma di animazione diffusa intorno ai luoghi simbolo delle feste. È  questo il Natale della Città di Torino che accompagnerà torinesi e visitatori dal primo dicembre al 6 gennaio prossimo.

“Le festività natalizie sono l’occasione per godersi la città e il tempo da trascorrere con le persone più  care – ha spiegato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – anche quest’anno abbiamo pensato ad illuminazioni ed  addobbi per far rivivere appieno l’atmosfera del Natale e a un ricco calendario di iniziative,  ideate sia per chi vive e lavora  a Torino sia per chi vi arriverà per trascorrere un periodo di vacanza. Non sempre le notizie che arrivano dal mondo sono positive, ma proprio per questo speriamo che il Natale possa essere un momento di festa e di luce per la nostra comunità”.

A segnare l’inizio delle festività lunedì 1 dicembre, alle ore 17.30, sarà l’apertura delle prime due caselle del Calendario dell’Avvento, in piazza San Giovanni, a cura del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Torino. Il pubblico sarà accolto dalle 16.30 dai canti dell’Academy Gospel Choir. A partire da martedì 2 dicembre verrà aperta una nuova casella. Il Calendario dell’Avvento è un progetto di Città di Torino, realizzato dal teatro Regio di Torino dai bozzetti di Emanuele Luzzati con disegno e progetto artistico di Lastrego  e Testa Multimedia.

Venerdì 5 dicembre alle 18 sarà inaugurato il villaggio di Natale in piazza Solferino  e l’allestimento di quest’anno propone, oltre alla tradizionale pista di pattinaggio sul ghiaccio, la Casa di Babbo Natale, il Borgo degli Elfi e le tradizionali cassette dei mercatini, con prodotti artigianali e gastronomici, cioccolata calda e altre specialità.
Lunedì 8 dicembre si entrerà nel vivo delle feste con una serie di eventi inaugurali, alle 16 ai Giardini Sambuy, ravvivati dalle esibizioni del Coro Madre Enrichetta della Comunità Francofona di Torino, l’accensione del presepe di Emanuele Luzzati sarà seguita da attività  per famiglie organizzate dall’associazione Giardino Forbito, tra cui un laboratorio di ghirlande natalizie e alcuni workshop per bambini.

L’appuntamento nel cortile d’Onore di palazzo Civico sarà alle 17.30, quando si apriranno le porte alla cittadinanza per l’accensione dell’Albero di Natale della Città.  Già dalle 16.30 la piazza sarà ravvivata dall’esibizione della Bandakadabra Marching Band, che da lì partirà per un’esibizione itinerante nel centro cittadino.  Il Cortile d’Onore ospiterà anche gli incontri con Babbo Natale dedicati ai più piccoli , in programma sia lunedì 8, sia sabato 13, sabato 20 dicembre dalle ore 15 alle  ore 19.
Nella vicina piazzetta Reale, alle 18.30, sarà inaugurato il Boschetto di Natale, preceduto alle ore 17 dall’esibizione del Sunshine Gospel Choir.
Il nuovo allestimento del boschetto,  completamente rinnovato rispetto alla passata edizione, è stato pensato come una piccola foresta urbana in cui addentrarsi, da esplorare e fotografare, con alberi di diverse altezze disposti su un tappeto decorativo che reinterpreta le palette ottocentesche della cancellata che da piazza Castello introduce alla piazzetta. Ogni giorno, dalle 15 alle 22, un accompagnamento musicale contribuirà  a creare un’atmosfera immersiva  dialogando con le scenografie e le luci.
Piazzetta Reale e il Boschetto di Natale saranno il cuore dell’animazione per tutto il periodo delle feste, con un calendario continuo di esibizioni musicali e performance.
Martedì 9 dicembre , alle ore 11, in piazza Carlo Alberto,  sarà inaugurato il Teatrino di Natale, progetto ideato e realizzato da Punto Rec Studios in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche educative, con il contributo, in qualità di sponsor, di Iren. Quest’anno lo spettacolo proporrà,  oltre alle storie di Gianni Rodari e Roberto Piumini, anche le avventure della Pimpa, in occasione del cinquantesimo anniversario del personaggio nato dall’immaginazione di Francesco Tullio Altan. I bambini delle scuole dell’infanzia, liberi di usare qualsiasi tecnica e senza limiti alla creatività, hanno creato più di cinquecento composizioni, dando vita ad un narrazione collettiva dove parole  e musica si intrecciano con la loro immaginazione, senza limiti alla fantasia.
Domenica 14 dicembre l’area di Porta Palazzo sarà al centro di un programma di appuntamenti culturali e attività per famigliedal titolo “A Natale Porta Palazzo brilla” promosso dall’Assessorato al Commercio. Alle 15.30 sarà inaugurato il progetto “Porta Palazzo. Il filo della memoria” che prevede l’installazione sulle pareti della Tettoia dell’Orologio di pannelli che illustrati che ripercorrono la storia del mercato e della sua comunità.  Seguiranno l’accensione dell’albero di Natale di Porta Palazzo e la performance della cantautrice Su Akyol a cura del MAO. Il pomeriggio proseguirà alle 17.30 con la presentazione del calendario  di Porta Palazzo 2026, intitolato “In palmo di mano” e composto dai lavori degli studenti del Liceo Passoni, coinvolti in un laboratorio fotografico e grafico a cura del MAO, Museo di Arte Orientale in collaborazione con immagini provenienti dall’archivio del Museo del Cinema.
L’evento sarà accompagnato da un  momento di narrazione collettiva del quartiere dal titolo  “Porta Palazzo mon amour. Lettere al cuore pulsante di Torino” e dall’esibizione  dei sassofonisti del Conservatorio di Torino.

Tre appuntamenti speciali arricchiranno il Natale

Lunedì 15 dicembre dalle 19 alle 22 il Museo del Cinema ospiterà l’evento su prenotazione ”Ciak … Che Natale” durante il quale cittadini e turisti potranno partecipare a una visita serale gratuita del Museo Nazionale del Cinema, incontrare Babbo Natale per una foto nelle sale del Museo e ascoltare un attore professionista che racconterà aneddoti curiosi legati ai grandi film natalizi della storia del cinema.
Venerdì 19 dicembre alle 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà il concerto “Collective Christmas “ del Centro Civico di Formazione Musicale, a ingresso gratuito su prenotazione.
Il programma riunirà alcune delle formazioni del CFM, che interpreterà brani cameristici, popolari e orchestrali, in un percorso musicale che attraversa generi e atmosfere del periodo natalizio.
L’iniziativa  è realizzata da Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e la Fondazione  Compagnia di San Paolo.
Infine lunedì 22 dicembre,  alle 20.30, al  teatro San Giuseppe , andrà in scena Christmas Show, uno spettacolo ispirato al leggendario Radio City Music Hall di New York, che offrirà al pubblico un’immersione nell’atmosfera natalizia attraverso musica, danza e i personaggi più iconici delle festività.

Due eventi legati allo sport sono in programma al Palatazzoli.
Grazie alla collaborazione con la Federaizone Italiana Sport del Ghiaccio istruttori qualificati accoglieranno le famiglie e accompagneranno i neofiti nelle loro prime esperienze di pattinaggio sul ghiaccio in due giornate a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posto.
Martedì 23 dicembre si terrà,  dalle 17.30 alle 22, l’appuntamento “Aspettando il Natals”, mentre lunedì 5 gennaio , negli stessi orari “Aspettando la Befana”. Per favorire la più ampia partecipazione possibile, due saranno i turni di ingresso, dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 20 alle 22.

Mara Martellotta

 

Il Piemonte cresce con la cultura

Il Rapporto annuale 2024-2025 sulla cultura in Piemonte fotografa un sistema che mostra molteplici dinamiche positive, confermate anche dai primi dati del 2025.

Complessivamente, il documento predisposto dall’Osservatorio culturale mostra una crescita stabile nelle aree più strutturate, accompagnata da segnali di pressione sui grandi poli culturali e dalla persistenza di difficoltà nelle aree interne e nei musei più piccoli. La trasformazione digitale, in rapido sviluppo, richiede inoltre analisi più approfondite per orientare in modo efficace le politiche future.

Ad aprire la presentazione della relazione, svoltasi nel Museo regionale di Scienza naturali, sono stati l’assessore regionale alla Cultura Marina Chiarelli e il presidente di Ires Piemonte Alessandro Ciro Sciretti.

“Dal Rapporto arriva una conferma importante: il Piemonte crede nella cultura e dalla cultura trae energia, identità e sviluppo – ha sostenuto Chiarelli – I dati raccontano un sistema in crescita, trainato dai grandi poli metropolitani ma sostenuto dal lavoro diffuso di musei, biblioteche, teatri, festival, associazioni e reti territoriali. È un ecosistema che dimostra una straordinaria capacità di adattarsi, di rigenerarsi e di coinvolgere pubblici sempre più ampi. La Regione è stata accanto a questa crescita, investendo risorse, semplificando procedure, rafforzando le collaborazioni con le fondazioni bancarie, con il mondo accademico, con i comuni grandi e piccoli. Lo abbiamo fatto perché crediamo che la cultura generi benessere, occupazione, attrattività e qualità della vita. La crescita dei musei, la ripresa dello spettacolo dal vivo, il dinamismo della lettura e l’evoluzione dei consumi digitali sono segnali che dobbiamo saper interpretare per orientare le politiche dei prossimi anni. Ma questo Rapporto ci ricorda anche quali sfide abbiamo di fronte: la tenuta delle sale cinematografiche, le difficoltà dei territori più marginali, la pressione crescente sui grandi istituti culturali, la necessità di garantire continuità agli investimenti quando la stagione del Pnrr sarà conclusa”.

“Per questo – ha anticipato l’assessore – la Regione sta già lavorando per costruire una programmazione pluriennale che permetta di consolidare quanto è stato avviato e di sostenere la transizione digitale, le reti bibliotecarie, i progetti per i giovani e la crescita dell’ecosistema creativo. La cultura è un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del Piemonte e per questo continueremo a sostenerla con responsabilità, visione e ascolto dei territori, consapevoli che ogni euro investito in cultura produce valore sociale, coesione e nuove opportunità. I numeri ci dicono che siamo sulla strada giusta e ci motivano a fare ancora di più”.

Musei: incremento costante degli ingressi

Nel 2024 i musei piemontesi hanno registrato 7,76 milioni di visite, con una crescita del 9% rispetto all’anno precedente. La spinta principale arriva dal Sistema Museale Metropolitano, che concentra l’82% delle presenze e supera i 6,3 milioni di ingressi, grazie anche alla costante attrattività dei poli culturali torinesi. Nello specifico, hanno mantenuto e consolidato la loro centralità Museo Egizio, Museo Nazionale del Cinema, Musei reali e La Venaria Reale, che hanno accolto il 39% del totale dei visitatori in regione. Nel resto del territorio segnali positivi arrivano da province come Cuneo (+7,3%), Biella (+12% dovuto alla presenza di mostre di grande richiamo) e Alessandria (+13%).

Spettacolo dal vivo: partecipazione in aumento

Parallelamente, il comparto dello spettacolo dal vivo continua a mostrare un andamento favorevole: nel 2024 sono stati venduti 3,8 milioni di biglietti, +12% rispetto all’anno precedente, a fronte di una spesa al botteghino di 98,4 milioni di euro (+20% rispetto al 2023) e un incremento della spesa media per spettatore che passa da 21,6 euro del 2019 a 25,8 euro del 2024. Teatro e musica risultano particolarmente dinamici, anche grazie alla ripresa di festival e grandi eventi – in particolare dei concerti di musica leggera – che hanno rafforzato l’offerta culturale.

Cinema: fruizione nelle sale con recupero ancora incompleto

Diverso il quadro delle sale cinematografiche, che nel 2024 hanno fatto registrare circa 5 milioni di biglietti venduti al botteghino e incassi di 34,6 milioni di euro, con una diminuzione sul 2023 rispettivamente del 4,4% e del 3,3%. I multisale sono quelli che hanno registrato le maggiori difficoltà rispetto ai monosala che, grazie anche alle possibilità di costruzione di un’offerta più variegata e non vincolata esclusivamente ai titoli del momento, hanno mostrato una migliore tenuta. Il fenomeno riflette la tendenza nazionale.

Turismo culturale: presenze in aumento e ruolo centrale di Torino

Il 2024 è stato positivo anche per il turismo: il Piemonte ha registrato 6,28 milioni di arrivi e 16,89 milioni di presenze (+4,1% rispetto all’anno precedente), con una quota internazionale che raggiunge il 53%. Torino si conferma polo culturale centrale, mentre Langhe, Roero e Monferrato continuano a crescere grazie a un’offerta esperienziale diversificata.

Partecipazione: oltre l’80% dei cittadini coinvolti

Secondo l’Indagine Ires sul clima d’opinione, l’83% dei piemontesi ha partecipato ad almeno un’attività culturale nel 2024. Il coinvolgimento risulta particolarmente elevato tra i giovani, mentre resta più contenuto nelle fasce over65, presumibilmente perchè le difficoltà di accesso alla rete frenano l’utilizzo di una categoria di servizi e prodotti che potenzialmente potrebbero favorire il consumo culturale.

Biblioteche civiche

Nel 2024 gli iscritti attivi al prestito nelle 111 biblioteche civiche piemontesi crescono dell’11% rispetto al 2023 e diventano 245.300 ovvero coloro che hanno preso in prestito almeno un libro nell’ultimo anno realizzando 2 milioni di prestiti (+4,4%). La frequentazione dei cittadini così come l’utilizzo dei servizi bibliotecari varia molto nei diversi sistemi territoriali: dalle Valli di Lanzo (24%) al Basso Novarese (2%) e al Monferrato (3%) emergono differenze nelle capacità coinvolgimento e penetrazione dei presidi di pubblica lettura. Sul fronte occupazionale ed economico le biblioteche hanno impiegano oltre 1.000 addetti e utilizzato 21,8 milioni di euro.

Nei primi nove mesi del 2025 gli utenti unici della piattaforma MLOL che hanno utilizzato almeno uno dei servizi di lettura digitale offerti crescono a 20.000 rispetto ai 17.000 del 2024. Calano gli accessi alla piattaforma (-3,2%) e il numero di prestiti di e-book (-7%), mentre aumentano dell’8% le consultazioni di riviste e quotidiani. Si ricorda che nel 2025 è diventato operativo BI.TO, Biblioteche Integrate del Torinese, la nuova rete che unifica il Sistema Bibliotecario Urbano di Torino (BCT) con il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana (SBAM): un’unica tessera per accedere a 130 biblioteche e 2 milioni di titoli. Un progetto importante che ha visto l’Amministrazione regionale e quella comunale di Torino fianco a fianco nella realizzazione di un unico grande polo.

Digitale: una fruizione culturale in trasformazione

Le nuove modalità di consumo culturale si confermano in crescita: podcast, contenuti video brevi e gaming stanno modificando le abitudini dei pubblici, ampliando le forme di partecipazione soprattutto tra i più giovani.

Risorse economiche: investimenti in crescita

Nel 2023 le Amministrazioni pubbliche e le Fondazioni di origine bancaria piemontesi hanno destinato al settore della cultura 326,7 milioni di euro (+20,3% rispetto al 2022). Tale tendenza viene confermata anche dai dati del 2024 che segnano un aumento del 2,5%. Va sottolineato però che la dinamica di crescita deriva principalmente dai fondi Pnrr, che hanno sostenuto progetti di digitalizzazione, interventi su borghi e beni culturali, restauri e azioni di accessibilità. Dalla Rapporto emerge dunque la necessità di adottare uno sguardo di lungo periodo per programmare con attenzione la fase successiva al 2026, per garantire operatività nel lungo periodo agli interventi avviati.

Cultura e aree marginali

Il Piano Nazionale per le Aree Interne 2025 identifica in Piemonte 113 Comuni periferici (10%) e 18 ultraperiferici (2%), concentrati principalmente nelle province di Cuneo, Torino e Vercelli. Di questi 131 Comuni solo 74 dispongono di almeno un luogo culturale: si tratta in prevalenza di musei (39%) e biblioteche (34%), mentre teatri (3%) e cinema (4%) sono quasi assenti. La presenza diffusa di ecomusei (14%) valorizza il patrimonio paesaggistico.

(foto Mihai Bursuc

Manifestanti pro Gaza occupano la redazione della “Stampa”

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Uno spezzone pro Gaza del corteo svoltosi oggi a Torino in occasione dello sciopero generale, nel primo pomeriggio si è diretto verso la sede del quotidiano La Stampa, in via Lugaro. Alcune decine di manifestanti hanno forzato un ingresso laterale e sono entrati
nella redazione, vuota per l’adesione dei giornalisti al concomitante sciopero indetto dalla Fnsi. I dimostranti hanno lanciato letame all’esterno della redazione e scritto frasi ingiuriose sui muri.

Papa Leone XIV: “Voglio visitare Torino e vedere la Sindone”

Nel corso del volo diretto ad Ankara, tappa inaugurale del suo viaggio tra Turchia e Libano, Papa Leone XIV ha manifestato l’intenzione di recarsi a Torino. In dialogo con gli oltre ottanta giornalisti presenti sull’aereo, il Pontefice ha espresso il suo interesse per il capoluogo piemontese e, in particolare, per la Sindone, considerata una delle reliquie più significative della tradizione cristiana.

Durante l’incontro informale con la stampa, il Papa ha inoltre accennato alla possibilità di viaggiare in futuro anche in Spagna e in Algeria, pur senza fornire ulteriori dettagli su tempi e modalità.

Grande freddo, il Piano di accoglienza della Città di Torino per le persone senza dimora

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Con l’arrivo della stagione fredda la Città conferma e potenzia l’offerta di supporto alle persone senza dimora, che vede complessivamente oltre 1100 percorsi di accoglienza dedicati e che coinvolge nella gestione dei servizi circa 40 enti del terzo settore, attivati tramite procedure di affidamento e coprogettazione nell’ambito del Piano di Inclusione Sociale, cui si aggiungono i nuovi interventi avviati con fondi PNRR.

A differenza del passato, le strutture di accoglienza a bassa soglia non hanno osservato un periodo di chiusura durante il periodo estivo, garantendo la continuità del sistema di contrasto all’emarginazione per tutto l’anno.

Complessivamente a Torino per l’inverno 2025-26 saranno operative 27 strutture di prima accoglienza per adulti senza dimora, con una capacità ricettiva di circa 730 posti letto.

Tra le strutture di accoglienza di bassa soglia, la Città ha già completamente riqualificato il sito umanitario di via Traves, offrendo alle persone adulte incontrate in strada dai Servizi di Prossimità e dal Corpo di Polizia Locale maggiori livelli di comfort e privacy grazie all’installazione di nuovi moduli abitativi: un impegno che prosegue e che, entro gennaio, porterà i posti letto dagli attuali 68 a 88 grazie all’acquisto di 5 nuovi moduli.

Sempre operativa è anche la struttura dell’ex Buon Pastore, in corso Regina Margherita, che può ospitare fino a 80 persone, tra adulti singoli e nuclei familiari. L’accesso avviene su segnalazione dei servizi sociali e del Pronto Intervento Sociale della Città. In un luogo diverso sarà inoltre attivata un’accoglienza dedicata alle donne, garantendo loro maggior riservatezza e accompagnamento adeguato.

«Con il Piano di Accoglienza Invernale 2025/2026 la Città di Torino conferma e rafforza l’impegno verso le persone senza dimora – dichiara Jacopo Rosatelli, assessore alle Politiche sociali della Città – diventato strutturale lungo tutto il corso dell’annoConsapevoli dell’emergenza legata a questo tipo di marginalità, purtroppo in molti casi in aumento, lavoriamo per ampliare servizi e posti disponibili, migliorare la qualità degli spazi e investire in percorsi che favoriscano l’inserimento di queste persone in percorsi di autonomia. Cerchiamo di costruire risposte efficaci e umane al problema grazie al lavoro quotidiano degli operatori sociali, sanitari, delle unità di strada e della Polizia Locale, insieme alla collaborazione preziosa del terzo settore. Il nostro obiettivo è chiaro: nessuno deve essere lasciato solo, soprattutto nei mesi più freddi, ma anche oltre l’inverno, accompagnando ogni persona verso un futuro più stabile e dignitoso

L’ accoglienza temporanea costituisce solo una prima risposta emergenziale ai bisogni delle persone ospitate. In una prospettiva più ampia di emancipazione, le persone senza dimora, tramite il sostegno e la cura dei servizi sociali e sanitari competenti, possono accedere a  ulteriori risorse: i servizi abitativi temporanei “Housing Led”  (circa 170 persone in 43 strutture in collaborazione con gli ETS) o i percorsi di inserimento abitativo in appartamento autonomo secondo l’approccio Housing First (100 persone inserite nel Servizio Housing First Torino), raggiungendo il massimo grado di autonomia possibile in  un’ottica di piena riacquisizione dei diritti di cittadinanza.

A diversificare ed ampliare ulteriormente la gamma delle offerte abitative temporanee contribuiscono ora anche i servizi attivati da metà 2025 grazie ai fondi Pnrr grazie ai quali sono stati avviati progetti di ospitalità temporanea per persone senza dimora con caratteristiche specifiche (giovane età, persone LGBTQ+, donne vittima di violenza, persone in dimissioni protette da contesti ospedalieri). Nei primi mesi del 2026 tali servizi si trasferiranno nei cinque edifici ristrutturati, con una capacità complessiva di 52 posti. Sempre grazie a queste risorse, entro i primi mesi del 2026 saranno inaugurate quattro nuove sedi, con una disponibilità di 45 posti, per accoglienze dedicate a persone senza dimora ultra 65enni con problematiche sanitarie.

Il sistema che dispiega tutto il ventaglio di opportunità ha una porta di accesso prioritaria: il centro servizi “Homeless Torino” in via Sacchi 47. Operativo da lunedì al sabato (in orario 9,30–13 e 14-16), offre orientamento e primo contatto con i servizi sociali, oltre all’accesso alle risorse di accoglienza per tutte le persone adulte in situazione di estrema precarietà abitativa.

Il centro servizi lavora in stretta connessione con l’Ambulatorio sociosanitario “Roberto Gamba” (via Sacchi 49), dove i medici del Centro ISI dell’Azienda Sanitaria Città di Torino garantiscono screening sanitario e invio ai servizi specialistici. Per l’intero periodo invernale l’Ambulatorio è aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 15 alle 18.

Homeless Torino è anche in rete con gli altri 8 Centri Servizi realizzati grazie al PNRR che offrono opportunità e servizi per rispondere a bisogni specifici (ad esempio bagni pubblici, deposito bagagli, fermo posta, supporto per l’accesso alla residenza fittizia, orientamento, consulenza legale, sostegno alimentare).

Il centro servizi di via Sacchi è inoltre base operativa delle Unità di Strada e di Prossimità della Città, quali il Servizio Itinerante Notturno (detto Boa Urbana Mobile), attivo tutti i giorni dell’anno dalle ore 18 alle ore 2, con due equipe di operatori OSS (che diventano tre nel periodo più freddo, da novembre a marzo), impegnate nell’intercettare le persone senza dimora nei luoghi di stanzialità e nell’indirizzarle verso le case di ospitalità e i servizi e il Servizio di Strada Diurno (Educativa Territoriale Homeless), con una equipe di educatori attivi dal lunedì al venerdì (con possibilità di intervento anche il sabato), che operano quotidianamente sul territorio per contattare e accompagnare le persone senza dimora in percorsi di inclusione e cura, in coordinamento con i servizi sociali della Città.

Anche la Polizia Locale è direttamente coinvolta tramite un’unità multiprofessionale interdipartimentale composta da operatori di diversi reparti specializzati e da operatori del Servizio Sociale. Il compito è garantire sicurezza urbana diffusa e allo stesso tempo accogliere e supportare le persone più fragili, accompagnandole verso una migliore collocazione notturna e adeguati percorsi di sostegno.