prima pagina- Pagina 291

In Piemonte prosegue la zona bianca Copertura vaccinale dell’80% della popolazione over 12

In Piemonte oltre l’85% delle persone con più di 12 anni ha aderito alla campagna vaccinale e di questi il 92% ha completato il ciclo con due dosi (circa l’80% se si considera la platea complessiva degli over12 piemontesi). Quasi 150 mila persone hanno già ricevuto anche la terza dose.

Ad oggi mancano all’appello circa 590 mila persone (di cui 149 mila over60).
“È un dato in costante miglioramento se consideriamo che nelle ultime tre settimane hanno aderito più di 100 mila persone – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Stiamo facendo tutto il possibile per continuare a incentivare la vaccinazione e per questo, da sabato 23 ottobre, i lavoratori che scelgono di vaccinarsi e sono in attesa della validazione del green pass, che per regola ministeriale avviene dopo 15 giorni dalla prima dose, potranno avere accesso gratuitamente al tampone negli hotspot delle Asl”. Le modalità per prenotare il tampone e accedere agli hotspot saranno pubblicate domani sul sito della Regione Piemonte.
Per ricevere il tampone gratuito sarà necessario aver già ricevuto la prima dose.

DETTAGLIO ETÀ NON ADERENTI

– 288 mila hanno tra i 30 e 59 anni, l’età centrale a livello lavorativo
– a cui si aggiungono circa 60 mila ventenni e 75 mila sessantenni

Fuori dalle età lavorative ci sono anche

-45 mila Settantenni e 28 mila Over80

– 93 mila studenti tra i 12 e i 19 anni (sono gli ultimi ad aver iniziato le vaccinazioni, ma con una percentuale di adesione alta di oltre il 70%. Un dato che si riflette sulla buona situazione a scuola rispetto allo scorso anno, grazie anche all’adesione alla vaccinazione del personale scolastico che in Piemonte è del 94%).

IL PIEMONTE PROSEGUE IN ZONA BIANCA
Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nella settimana 11-17 ottobre, in Piemonte, il numero dei nuovi casi segnalati cresce, ma rispetto alla settimana precedente si riducono lievemente il numero dei focolai e l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi, che resta inferiore a 1 e passa da 0.93 a 0.91.

La percentuale di positività dei tamponi si conferma all’1%.

Stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei posti letto ordinari (per entrambi 3%). Il valore dell’incidenza (33,14 casi ogni 100 mila abitanti ad oggi) e il numero dei ricoveri ancora contenuti concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Gtt, effetto green pass: centinaia di corse in meno

Sarebbero circa 400 le corse saltate, con l’effetto di lasciare a terra 10mila passeggeri

Questa la situazione, dopo l’obbligo del Green Pass,  nel trasporto pubblico di Gtt.

Gli autisti da venerdì scorso sono obbligati ad avere la certificazione verde.

In città però  il 15% dei conducenti Gtt, oltre 200, non la possiede.

I tamponi: Gtt non può concederli  gratis per legge, a chi non si vaccina. In ogni caso per agevolare i dipendenti c’è  un’intesa con Federfarma che consente una corsia preferenziale, con l’adesione di 40 farmacie.

Covid, il bollettino di giovedì 21 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 267 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 119 dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 54.942 tamponi eseguiti, di cui 49.564 antigenici. Dei 267 nuovi casi, gli asintomatici sono 162 (60,7%).

I casi sono così ripartiti: 143 screening, 87 contatti di caso, 37 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 386.712,così suddivisi su base provinciale: 31.825 Alessandria, 18.487 Asti, 12.188 Biella, 55.726 Cuneo, 29.996 Novara, 205.943 Torino, 14.392 Vercelli, 13.761 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.596 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.798 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 18 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 180(9 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.283.

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.826529 (+ 54.942 rispetto a ieri), di cui 2.320.400 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.800

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.800 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.580 Alessandria, 721 Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.637 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

371.431 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 371.431(+218 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.956 Alessandria, 17.610 Asti, 11.697 Biella, 53.708 Cuneo, 28.917 Novara, 198.471 Torino, 13.730 Vercelli, 13.313 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 extraregione e 2.526 in fase di definizione.

Eurovision Song Contest: “A Torino incremento dei prezzi degli alberghi e appartamenti dal 120% fino al 3.000%”

SECONDO L’ANALISI DI MAIORA SOLUTIONS DECOLLANO I PREZZI DEGLI ALBERGHI

 

Torino annunciata come host city per il 66° Eurovision Song Contest: da un’analisi della startup milanese Maiora Solutions, incremento dei prezzi degli alberghi e appartamenti che va dal 120% fino a oltre il 3.000%

Solo pochi giorni fa Torino è stata annunciata come città ospitante della 66° edizione dell’Eurovisione Song Contest, il più grande evento di musica dal vivo nel mondo, strappando lo scettro alle altre città italiane finaliste: Milano, Bologna, Pesaro e Rimini.

Dal momento dell’annuncio, i prezzi degli alberghi e delle strutture ricettive in città sono letteralmente decollati. E’ quanto emerge da un’analisi di Maiora Solutions, start-up innovativa specializzata nello sviluppo di strumenti di intelligenza artificiale e analisi avanzata dei dati.

Dalla ricerca che Maiora Solutions ha effettuato su circa 100 strutture tra alberghi a 3-4 stelle della città di Torino e appartamenti comparabili dal punto di vista qualitativo presenti sulla piattaforma Airbnb, è emerso che la disponibilità nella settimana 9-15 maggio è già molto ridotta, e  già oltre il 90% delle strutture presenti sulla piattaforma è al completo.

L’ANALISI

  • Il prezzo medio per notte su Airbnb (per due persone) nella settimana dell’Eurovision va da 700 a 1.000 euro a notte, mentre la settimana successiva, a manifestazione terminata, si attesta tra gli 80  e i 100 euro a notte (incremento di quasi dieci volte).
  • Negli hotel la situazione è comparabile, con incrementi tra i due periodi (Eurovision e settimana successiva) che vanno da almeno il 120%, fino a oltre il 3000%. Strutture che normalmente costano circa 390 euro per notte, durante l’Eurovision possono chiedere anche 4.100 euro a notte.
  • In generale, il prezzo per notte durante l’Eurovision in città si aggira anche per gli hotel intorno agli 800-1.000 euro, per una stanza doppia. In un periodo normale il prezzo in città si assesta  tra i 60 e i 100 euro.

Numeri interessanti soprattutto in una città come Torino dove negli ultimi mesi il mercato immobiliare non ha registrato oscillazioni rilevanti, con una lieve discesa dei prezzi da Ottobre 2020 a Gennaio 2021 e una graduale ripresa sui livelli precedenti nei primi 9 mesi del 2021. Nello specifico, i prezzi delle vendita vedono i monolocali che da gennaio a oggi hanno registrato un +4%, quelli dei Bilocali che sono tornati su dopo un -2% da ottobre 2020 a gennaio 2021, e quelli dei Trilocali che hanno registrato un +8%, dopo un +4% da ottobre 2020. I prezzi più in crescita sono stati quelli dei Quadrilocali, con un +12% da gennaio ad oggi, ma registrando un -3% da ottobre 2020. Per quanto riguarda gli affitti, situazione simile, con una leggera flessione da Gennaio ad Aprile 2021 di circa il 10% sulle varie tipologie dopo alcuni mesi di sostanziale blocco dei prezzi.

 

Andrea Torassa ed Emilio Zunino, fondatori di Maiora Solutions, hanno commentato: “Eventi di queste dimensioni come l’Eurovision Song Contest possono impattare fortemente sulle città che li ospitano. Il mercato immobiliare torinese aveva registrato una discesa dei prezzi tra Ottobre 2020 e Gennaio 2021, per poi subire una graduale ripresa nei mesi successivi, assestandosi sui livelli precedenti. Come ci raccontano questi dati, il contest avrà certamente un impatto economico importante sulla città di Torino, considerata la grande quantità di turisti anche internazionali che sarà in grado di attrarre”.

Ultrà bianconeri, sei condanne al processo

Finisce con sei condanne e sei assoluzioni  in tribunale a Torino il processo Last Banner sulle pressioni esercitate dagli ultrà nei confronti della Juventus. La condanna più alta, 4 anni e 10 mesi, è stata inflitta a Dino Mocciola, il leader dei Drughi. Per lui la procura aveva chiesto oltre 13 anni di reclusione. Secondo la tesi della procura, nel 2018-2019 la tifoseria organizzata bianconera fece pressioni illecite sulla Juventus per non perdere benefici e agevolazioni.

Azienda Zero, le Asl piemontesi coordinate per gestire la sanità dopo la pandemia

Con 23 sì e 13 no il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, nella seduta pomeridiana, la Proposta di legge per istituire l’Azienda Zero, presentata dal gruppo Lega, primo firmatario il capogruppo Alberto Preioni.

Il provvedimento, la cui discussione era iniziata nella scorsa seduta, costituisce un’Azienda sanitaria – la Zero, appunto – per ordinare al meglio le Asl piemontesi e fornire all’Assessorato una struttura in grado di gestire la complessità della Sanità, messa a dura prova dalla pandemia.

Al termine della votazione l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha ringraziato l’Assemblea “per il lavoro svolto in Commissione e in Aula” sottolineando che “con l’Azienda Zero la Regione si dota di uno strumento indispensabile che darà maggior efficacia, efficienza, organizzazione e controllo alla Sanità del Piemonte. Uno svolta significativa che porteremo avanti insieme e che apre un capitolo nuovo nella Sanità piemontese”.

La nuova struttura è pensata per garantire lo svolgimento e il coordinamento regionale di numerose attività: le sue funzioni spaziano dalla gestione dell’emergenza-urgenza extraospedaliera e delle attività del 118, del numero unico di emergenza 112 e del 116117, sino alla centralizzazione e programmazione degli acquisti per le Aziende sanitarie.

L’Ente avrà anche tra i suoi compiti il supporto e coordinamento della rete logistica distributiva alla gestione e lo sviluppo del sistema informativo di telemedicina, nonché il coordinamento in materia di medicina territoriale, con particolare riferimento ai percorsi di presa in carico e gestione dei pazienti fragili-cronici e di continuità ospedale-territorio e delle attività relative alla assistenza primaria. Si prevede, a tal fine, lo stanziamento di 646 mila euro per il 2021, di 3,08 milioni per il 2022 e di 587 mila euro per il 2023.

Nella giornata di oggi, in particolare, è stata eseminata una trentina di emendamenti, in parte a firma del capogruppo del Pd Raffaele Gallo e in parte di quello di Luv Marco Grimaldi. Il solo approvato è stato quello presentato dalla Giunta regionale per precisare che il modello di gestione operativa dell’Azienda Zero, al pari delle Aziende sanitarie regionali, è disciplinato con atto aziendale di diritto privato e assoggettato al procedimento regionale di verifica degli atti aziendali.

Nelle dichiarazioni di voto, prima della votazione finale, Andrea Cerutti (Lega) ha salutato “con estremo favore la nascita dell’Azienda Zero. In un momento in cui la Sanità regionale è stata sottoposta a un duro sforzo, la Lega ha avuto la lungimiranza di immaginarne la creazione per rispondere sempre più e meglio ai bisogni dei cittadini”.

Per Raffaele Gallo (Pd) il provvedimento “che sta per essere approvato è assai diverso da quello approdato quasi un anno fa in Commissione. Ci auguriamo si inizi quanto prima a ragionare sul Piano sociosanitario regionale, all’interno del quale avrebbe eventualmente potuto collocarsi l’Azienda Zero. Spenderemo oltre 3 milioni per realizzarla ma non sappiamo quali saranno i risparmi”.

Sarah Disabato (M5s) ha osservato che “mentre sono sempre più numerose le falle del sistema sanitario piemontese, a cominciare da liste d’attesa sempre lunghe, noi discutiamo un provvedimento che costituirà probabilmente un doppione dell’esistente”.

Marco Grimaldi (Luv) ha affermato che “l’Azienda Zero, in questo momento, è quanto mai inopportuna poiché sono evidenti criticità assai più urgenti, a cominciare dall’incapacità dell’Assessorato di gestire il conflitto tra strutture sanitarie e operatori che hanno scelto di non vaccinarsi”.

Per Paolo Bongioanni (FdI) l’Azienda Zero rappresenta “un cambiamento epocale per la costituzione di una nuova governance regionale. E, poiché sono sempre gli uomini a fare la differenza, molto dipenderà da chi sarà chiamato a guidarla”.

Francesca Frediani (M4o) ha sottolineato “la necessità del Sistema sanitario piemontese di essere rafforzato. Il tempo dell’ottimismo non è ancora arrivato: serve invece quello dell’impegno, a cominciare da una diffusione sempre più uniforme dei servizi sul territorio”.

Paolo Ruzzola (Fi) ha ringraziato l’assessore Icardi e il presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco per “il lavoro svolto in Aula e in Commissione, che si è rivelato fruttuoso e ha saputo tenere conto delle istanze di maggioranza e minoranza”.

 

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CIRIO SULLA NASCITA DI AZIENDA ZERO
“In due anni dall’insediamento della nostra Giunta, e nonostante il periodo di emergenza che ha assorbito enormemente le forze di tutto il sistema, abbiamo gettato le fondamenta di una riforma storica che ha l’obiettivo di rendere l’eccellenza della sanità piemontese ancora più efficiente, al passo con i tempi e vicina a ogni cittadino. Accanto alla riforma della medicina territoriale, la nascita di Azienda Zero rappresenta un altro passo decisivo di questo percorso, in cui stiamo mettendo a frutto anche tutto ciò che la pandemia ci ha insegnato. A cominciare dal fatto che sulla sanità non si taglia, ma si costruisce guardando al futuro”.
Sono le parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio sull’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della legge che istituisce l’Azienda Zero della sanità piemontese.

Badanti e baby sitter: i datori di lavoro chiedono aiuti economici

META’ DEI DATORI DI LAVORO DI BADANTI E BABY SYTTER CHIEDONO AIUTI ECONOMICI. L’ASSESSORE CAUCINO: «LA REGIONE C’E’ E CI SARA’».

I dati derivano da un’indagine Fidaldo-Irs sul lavoro domestico presentata oggi. La titolare del Welfare della Giunta regionale ha voluto far sentire la vicinanza dell’Ente, esporre le misure già messe in campo e rilanciare, auspicando una sempre maggiore interlocuzione con le associazioni che rappresentano le famiglie. «Per meglio comprendere e, di conseguenza, rispondere ai bisogni effettivi di cura». 

Mediamente oltre il 91% dei datori di lavoro domestico si affida al passaparola o alle conoscenze personali per assumere colf, badanti e baby sitter. E se generalmente prevale la soddisfazione per la scelta dei propri collaboratori (8, in una scala da 1 a 10), nella metà dei casi le famiglie considerano quelle prestazioni non sufficienti a soddisfare i propri bisogni domestici: in particolare il 19% dichiara di riuscire a soddisfare solo parzialmente i propri bisogni di assistenza, mentre il 28% afferma di non riuscirci proprio. I più insoddisfatti sembrano essere i datori di lavoro di baby-sitter: solo il 32% di questi vede infatti le proprie esigenze di assistenza corrisposte, a fronte del 36% e 60% di chi assume, rispettivamente, badanti e colf. È quanto emerge da un’indagine esplorativa sul lavoro domestico in Italia che la Fidaldo, Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico, ha commissionato all’Irs, Istituto per la Ricerca Sociale.

L’indagine conferma una natura fortemente privata e autogestita dell’assistenza a domicilio, un welfare ‘fai da te’ in cui il datore di lavoro gestisce in quasi totale autonomia l’intero processo: dal reclutamento alla ricerca di eventuali aiuti esterni e non senza criticità: il 37% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver trovato ‘impegnativo o complicato’ il reclutamento della badante, così come il 34% di chi ha cercato una baby sitter, contro il 13% di chi selezionava una colf.

Quanto alla dimensione economica, in generale solo il 6% dei datori di lavoro ha ammesso di ricevere sostegni economici al lavoro domestico da parte di enti pubblici (esempio: bonus badanti o baby sitter). Anche il welfare aziendale per i genitori-dipendenti di aziende o imprese non sembra raggiungere un gran numero di utenti, circa il 10% di chi impiega baby sitter. In più, per chi assume una badante o una baby sitter prevale l’interesse per forme aggiuntive di aiuti economici: il 47% dei datori di lavoro di badanti sarebbe interessato ad ottenerli così come il 47% delle famiglie con una baby sitter. Accanto a questo le famiglie dichiarano di aver bisogno di servizi di informazione e orientamento, che vengono chiesti dal 34% di chi ha assunto una badante e dal 22% di chi ha una tata.

«Come Regione e in particolare come assessorato al Welfare – spiega l’assessore regionale, Chiara Caucino – siamo molto attenti a questa tematica. Prova ne è la nostra partecipazione odierna a questo evento, finalizzata a presentare le iniziative e le misure messe in campo per il supporto famigliare e, in particolare, gli interventi di qualificazione della figura professionale dell’assistente famigliare con il progetto “Assistenza famigliare e reti territoriali”, oltre ai provvedimenti già approvati per sostenere i caregivers e per il supporto ai non auto sufficienti». Caucino pensa però al futuro e auspica «una sempre maggiore interlocuzione con le parti direttamente coinvolte – e in particolare con le associazioni che rappresentano le famiglie – per meglio comprendere e, di conseguenza, meglio rispondere, ai bisogni effettivi di cura che vengono espressi».

Ha vinto il centrosinistra o ha perso il centrodestra? Un’analisi senza sconti

/

A cura di Lineaitaliapiemonte.it

In questa tornata legislativa c’é stato il vero capolavoro: il centro destra “unito” ha avuto due anime con la stessa proposta politica del governo, e quindi la stessa del PD, e la terza anima persa nel deserto del nulla cosmico, incapace di assumere una posizione netta e concreta. Di quella moltitudine di italiani in continua protesta nelle piazze non é fregato nulla a nessuno. Con questa splendida strategia pretendevano che la gente andasse ai seggi e li votasse?

Leggi l’articolo:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/10/19/leggi-notizia/argomenti/messaggi-in-bottiglia/articolo/lopinione-perche-il-centro-destra-ha-perso-di-marco-corrini.html

Il bollettino Covid di mercoledì 20 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 280 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 102 dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 53.556 tamponi eseguiti, di cui 46.980 antigenici. Dei 280 nuovi casi, gli asintomatici sono 158 (56,6%).

I casi sono così ripartiti: 130 screening, 111 contatti di caso, 39 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 386.445, così suddivisi su base provinciale: 31.794 Alessandria, 18.478 Asti, 12.185 Biella, 55.705 Cuneo, 29.986 Novara, 205.800 Torino, 14.368 Vercelli, 13.752 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.592 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.785 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 (invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 189(+ 5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.225.

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.771.587(+ 53.556 rispetto a ieri), di cui 2.312.159 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.799

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, non di oggi,è statocomunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.799 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.580 Alessandria, 721 Asti, 436 Biella, 1.466 Cuneo, 950 Novara, 5.637 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

371.213 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 371.213 (+230rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.926 Alessandria, 17.595 Asti, 11.688 Biella, 53.686 Cuneo, 28.902 Novara, 198.356 Torino, 13.723 Vercelli, 13.308 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 extraregione e 2.526 in fase di definizione.

Furti seriali di cellulari, tra le vittime un ragazzino di 11 anni

/

I carabinieri arrestano un 27enne

Leinì, 19 ottobre. I carabinieri della locale Stazione hanno arrestato per tentata rapina un 27enne del posto. L’uomo, in via San Francesco al Campo, ha strappato il marsupio a una donna di 69 anni facendola rovinare a terra ed è poi fuggito a piedi. L’immediato intervento dei carabinieri, avvisati da alcuni testimoni al 112, ha permesso di fermare e arrestare il rapinatore mentre la vittima è stata accompagnata all’Ospedale di Ciriè per diverse ecchimosi alle braccia. Il marsupio, contenente un telefono cellulare, è stato recuperato e restituito alla donna. Successive verifiche hanno permesso di accertare che l’arrestato nella stessa mattinata aveva già commesso due furti con destrezza, in particolare era riuscito a rubare in strada i telefoni cellulari a un ragazzino di 11 anni e a una donna di 45 anni.