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Il caro-bollette in sei mesi rischia di affossare il sistema delle piccole imprese

Ancora sei mesi e si rischia di desertificare il tessuto economico delle nostre città e delle aree montane.

Il caro-bollette uccidera’ le attività di vicinato già provate dalla pandemia e dalla crisi economica.

Lo sostiene Cna Torino, che indica quattro obiettivi “autoproduzione, comunità energetiche, uso di fonti rinnovabili e sburocratizzazione del comparto” per contrastare il caro-bollette.

CNA afferma che il prezzo dell’energia è  arrivato a livelli insostenibili: “Siamo di fronte a una vera e propria emergenza nazionale”. La soluzione? Non solo aiuti di Stato per la fase emergenziale, ma bisogna che  tutti i livelli istituzionali siano coordinati nell’avviare misure di semplificazione normativa per favorire il più possibile l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Cadavere di un imprenditore ucciso trovato in un campo

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E’ di un imprenditore albanese di 43 anni il corpo senza vita trovato  in una zona di campagna a San Carlo Canavese, accanto alla sua auto. Non si avevano sue notizie da alcuni giorni. I carabinieri e la procura di Ivrea stanno svolgendo gli accertamenti. Sarebbe stato ucciso a colpi di pistola. L’uomo risiedeva a Mathi.

L’università abbassa le tasse e da’ una mano agli studenti per le spese dei trasporti

Tasse più basse e agevolazioni per gli studenti come sostegno al diritto allo studio. Sono le novità attivate dall’Università di Torino per l’anno accademico 2022-2023.

La No Tax area è ora estesa fino a 23.000 euro di Isee e sono state ridotte di molto le fasce di contribuzione per Isee fino a 40.000 euro.

Inoltre da questo mese di settembre 2022 l’ateneo pubblica  un bando per la richiesta di rimborso dell’abbonamento annuale o plurimensile al trasporto Gtt così che agli studenti UniTo sarà rimborsato l’80% del costo fino a un massimo di 400 euro, in base all’ordine dell’Isee, fino all’esaurimento dei fondi destinati all’iniziativa (3.000.000 di euro). A disposizione degli studenti c’è il Simulatore Tasse e Contributi, disponibile su unito.it, per calcolare l’importo totale della contribuzione per l’anno accademico 2022-2023.  E’ anche disponibile il servizio Isee Universitario Caf Do.C., un aiuto nella presentazione della domanda Isee all’Inps.

Lazzi, Fiom: “Non si può andare fuori dai cancelli di Mirafiori solo in campagna elettorale”

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Il segretario della Fiom torinese , Edi Lazzi, a margine della presentazione della festa della Fiom che si terrà aTorino dal 6 al 9 settembre, ammette: “I lavoratori si sentono abbandonati dalla politica e il partito più grande del centro sinistra è quello che i lavoratori vivono nel modo più lontano”

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/09/02/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/lazzi-fiom-non-si-puo-andare-fuori-dai-cancelli-di-mirafiori-solo-in-campagna-elettorale.html

Estate da record per l’aeroporto di Torino

LA MIGLIORE ESTATE DI SEMPRE: AD AGOSTO 2022 SUPERATO OGNI RECORD DI TRAFFICO

  • Sono stati oltre 1 milione 250mila i passeggeri nel trimestre giugno-agosto 2022, +26% sullo stesso periodo pre-Covid (2019)

  • Con 427.042 passeggeri, agosto 2022 miglior mese di sempre

  • Il dato progressivo dell’anno nei primi 8 mesi supera quello pre-Covid (+3,1%)

Caselle Torinese, 2 settembre 2022 – L’Aeroporto di Torino celebra la migliore estate di sempre, superando nel trimestre giugno-agosto 2022 la soglia di 1 milione 250mila passeggeri e abbattendo ogni record mai segnato in precedenza.

Il trimestre giugno-agosto fa così segnare per l’Aeroporto di Torino un incremento di traffico pari al +26% sui volumi dello stesso periodo 2019, confermando la ripresa del settore.

Dopo due mesi consecutivi a giugno e luglio 2022 che già avevano registrato cifre da primato, il mese di agosto segna volumi di traffico pari a 427.042 passeggeri, in crescita del +33,3% sullo stesso mese 2019 pre-Covid. Fatta eccezione per il biennio pandemico, non accadeva dal 2012 che l’Aeroporto movimentasse più traffico ad agosto che a luglio. Rispetto alla stagione 2019 l’Aeroporto di Torino ha registrato perciò un cambiamento della composizione del traffico. L’avvio a novembre 2021 della base Ryanair e l’avvio di nuovi voli da parte di compagnie aeree come Wizz Air e Volotea ha infatti portato con sé un notevole incremento della connettività dello scalo verso mercati precedentemente non serviti e ora in grado di generare anche ingenti flussi in incoming per il territorio.

Nel trimestre estivo il traffico internazionale, con 593.684 passeggeri (share del 47%) in incremento sul 2019 del +24%, evidenzia particolare vivacità da parte di alcuni mercati. Su tutti primeggia la Spagna, servita da Torino con 10 destinazioni, a cui si affiancano nazioni fino al 2022 non servite in estate come l’Irlanda, la Danimarca e la Repubblica Ceca e altri come la Grecia, la Romania e la Polonia, dove sono collegate più destinazioni (rispettivamente 6, 4 e 2).

Il mercato domestico, con 657.120 passeggeri (share pari al 53%) nel trimestre estivo 2022 e un incremento del 31% sul 2019, si conferma trainante in quanto a volumi di passeggeri: la molteplicità di frequenze e di orari, dovuta all’accresciuta competizione tra diversi vettori su una medesima destinazione, ha portato con sé il benefico effetto di contenimento delle tariffe, a vantaggio di un’ampia offerta per i passeggeri. In testa alle preferenze delle destinazioni nazionali si conferma il Sud Italia, con Catania, Palermo e Bari a trainare la domanda.

Rispetto al 2019, nel trimestre giugno-agosto 2022 sono state molteplici le nuove rotte che nel periodo pre-Covid non erano operate: Agadir, Billund, Breslavia, Budapest, Copenhagen, Corfù, Cracovia, Creta, Dublino, Edimburgo, Lanzarote, Malaga, Parigi Beauvais, Pescara, Praga, Siviglia, Tel Aviv e Zara servite da Ryanair; Atene, Mykonos e Santorini servite da Volotea; Gran Canaria servita da Binter; Lamezia Terme, Iasi, Skopje e Cluj Napoca servite da Wizz Air; Parigi Orly servita da Vueling; Londra Gatwick di easyJet; Reggio Calabria servita da Blue Air.

I primi 8 mesi del 2022 si chiudono con oltre 2 milioni 764mila passeggeri, in incremento sul 2019 del +3,1%, recuperando il differenziale negativo accumulato nel primo trimestre dell’anno e migliorando così le performance dello scalo rispetto al periodo pre-Covid.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di celebrare un risultato così importante come la migliore estate di sempre. L’esser riusciti a raggiungere questo traguardo è dovuto all’ampio network di voli e destinazioni offerto: si conferma il ruolo dell’aeroporto come volano dell’economia del territorio, ora connesso con mercati prima non raggiunti e in grado di generare importanti flussi di visitatori interessati a Torino e al Piemonte. I record dei tre mesi estivi gettano le basi per una stagione invernale che auspichiamo possa essere di successo: tutto il prodotto neve da Nord Europa e Scandinavia è stato riconfermato e abbiamo già sulla mappa 4 nuove destinazioni come Stoccolma, Manchester, Vilnius e Craiova”.

Traffico in aumento per l’ultimo weekend di controesodo

Spostamenti in aumento a partire dalla mattinata di  sabato 3 settembre, caratterizzata dal bollino rosso

·         la circolazione torna più fluida nel pomeriggio di sabato e nella mattinata di domenica 4, dove si prevede traffico intenso ma scorrevole.

·         bollino rosso nel pomeriggio di domenica 4 settembre, soprattutto per il traffico in entrata nei centri urbani.

·         domenica 4 settembre  dalle 7.00 alle 22.00 è in vigore il divieto di transito dei mezzi pesanti. 

·         in collaborazione con il CCISS, servizio di viabilità h24 in tempo reale al numero verde 800.841.148 

 Roma, 2 settembre 2022

Al via gli ultimi rientri dalle mete di vacanza. A partire dal pomeriggio di oggi si prevede traffico intenso sulle strade e autostrade della rete Anas (Gruppo FS Italiane). In particolare, Viabilità Italia prevede bollino rosso nella mattinata di domani, sabato 3 settembre, con spostamenti crescenti verso le grandi direttrici.

La circolazione torna più fluida nel pomeriggio di sabato e nella mattinata di domenica 4, dove si prevede traffico intenso ma scorrevole. Il bollino torna rosso a partire dal pomeriggio di domenica 4 settembre, soprattutto per i flussi in prossimità dei grandi centri urbani.

Domenica 4 settembre dalle 7.00 alle 22.00 è in vigore il divieto di transito dei mezzi pesanti.

 Il traffico riguarderà  in particolare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata  che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).

Infine al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto. 

 

Con l’obiettivo di facilitare gli spostamenti e ridurre i disagi per gli utenti e in previsione dell’aumento dei flussi veicolari, Anas ha provveduto a rimuovere, a partire dall’8 luglio e fino al 4 settembre oltre 500 cantieri, più della metà di quelli precedentemente attivi (oltre mille), con l’obiettivo di offrire un viaggio più confortevole e sicuro, non solo per spostamenti di breve e medio raggio, ma anche di lungo raggio. La riduzione dei cantieri stradali Anas si inserisce nell’ambito del Piano concordato e promosso dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims)Per la situazione dei cantieri inamovibili, Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire il sito stradeanas.it alla sezione Info viabilità/Piani interventi (link www.stradeanas.it/piani-interventi).

Sotto la supervisione h. 24 della Sala Situazioni Nazionale operano 21 Sale Operative territoriali (h24 e h12) tra cui quella dell’A2 “Autostrada del Mediterraneo”, che opera in affiancamento alla Polizia Stradale. Sulla rete stradale e autostradale, in regime di turnazione, sono presenti circa 2.500 addetti per la sorveglianza, il pronto intervento, l’assistenza agli utenti, il coordinamento delle attività tecniche e di gestione. Il personale ha a disposizione oltre 2.000 automezzi, di questi 1.100 dotati di telecamere, 1.234 pannelli a messaggio variabile e 6230 telecamere fisse.

Un viaggio informato

Per un viaggio informato le notizie sulla viabilità sono disponibili al link www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2022.

Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:

– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;

– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;

 CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;

 Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.

– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).

Salvata bimba ucraina con un trapianto di fegato impiantato sul rene all’ospedale Molinette di Torino

Nei giorni scorsi, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, una bambina di 11 anni, proveniente dall’Ucraina con una missione umanitaria, è stata salvata grazie ad un trapianto di fegato eseguito collegando direttamente la vena porta dell’organo epatico donato con la vena renale sinistra della ricevente.
Affetta fin dalla nascita da una rara malformazione delle vie biliari, la piccola paziente era già stata trattata chirurgicamente con due interventi non risolutivi nel suo Paese di origine. Il primo (colecisto-duodeno-stomia) era stato effettuato in epoca neonatale per ristabilire il flusso della bile verso l’intestino, il secondo (diversione venosa spleno-renale) era stato eseguito all’età di 6 anni per controllare ripetuti episodi di sanguinamento nel tubo digerente. Infatti il suo fegato era ormai evoluto in cirrosi epatica, complicata da ipertensione portale severa. Nell’ultimo anno la bambina era stata più volte ricoverata in Ucraina per infezioni ricorrenti nelle vie biliari, e lo scompenso funzionale epatico era ormai divenuto progressivo, necessitante di trapianto in tempi brevi.
A seguito dello scoppio del conflitto bellico in territorio ucraino, la Regione Piemonte ha partecipato ad una missione medico umanitaria legata al meccanismo europeo di protezione civile, inviando in quel Paese nel mese di maggio scorso un gruppo di esperti: un medico ed un infermiere dell’Emergency Medical Team del dottor Mario Raviolo, un Oncologo pediatrico dottor Sebastian Asaftei del reparto di Oncoematologia dell’ospedale Infantile Regina Margherita diretto dalla professoressa Franca Fagioli ed il dottor Roberto Balagna (direttore dell’Anestesia e Rianimazione 2 dell’ospedale Molinette). Lo scopo della missione umanitaria era, di concerto con il governo ucraino, individuare quei pazienti, soprattutto pediatrici, che potessero beneficiare di un trattamento specialistico curativo in Centri medici dell’Unione Europea. Una volta confermata la necessità clinica, gli esperti della Regione Piemonte avrebbero poi attivato le procedure amministrative con Bruxelles ed i governi interessati e trasferito, attraverso un ponte aereo, i pazienti.
E’ nell’ambito di questa missione che la vicenda della bambina ha trovato una luce di speranza, allorchè il suo caso è stato valutato dagli esperti della Regione Piemonte, con la consulenza a distanza del professor Renato Romagnoli (Direttore del Centro Trapianto Fegato dell’ospedale Molinette di Torino) e del dottor Pierluigi Calvo (Direttore della Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita). La paziente è stata quindi portata in Italia con un aereo della Guardia di Finanza, ricoverata in Gastroenterologia al Regina Margherita ed inserita in lista d’attesa per trapianto epatico nel giugno scorso. Questo in seguito anche all’attivazione del Centro Regionale Trapianti Piemonte-Valle d’Aosta (diretto dal professor Antonio Amoroso) ed al parere favorevole del Centro Nazionale Trapianti di Roma.
Dopo 2 mesi di attesa, la disponibilità di un fegato compatibile si è avverata grazie al consenso alla donazione degli organi espresso dalla famiglia di una ragazzina di 16 anni, deceduta nell’ospedale di Cesena per trauma cranico. In particolare, il fegato della donatrice è stato diviso in due parti secondo la tecnica Split: la parte più piccola, la sinistra, è stata impiantata in un lattante all’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, mentre la parte più grande, la destra, è stata trasportata a Torino.
Il trapianto dell’emi-fegato ‘Split destro’ è stato eseguito dal professor Romagnoli con la sua èquipe ed è durato 12 ore, in ragione della sua elevata complessità tecnica. Infatti la vena porta della bambina ucraina si era del tutto atrofizzata a causa della malattia epatica e della pregressa derivazione venosa spleno-renale. A quel punto per poter garantire un sufficiente flusso di sangue al nuovo fegato durante il trapianto si è dovuto ricorrere alla tecnica detta di ‘trasposizione reno-portale’, che prevede un collegamento diretto tra la vena porta dell’organo donato e la vena renale sinistra della ricevente. Durante l’intervento e nel postoperatorio la bambina è stata assistita dall’équipe di Anestesia e Rianimazione del dottor Roberto Balagna. Il complesso intervento è tecnicamente riuscito. Oggi la bambina è sveglia, grazie ad una buona ripresa funzionale del fegato trapiantato, ed ha già potuto riabbracciare i genitori nella Terapia Semintensiva del Centro Trapianto Fegato delle Molinette di Torino, in cui tuttora è degente.

Iniziate anche in Piemonte le prime vaccinazioni per il vaiolo delle scimmie

Sono iniziate anche in Piemonte le prime vaccinazioni per il vaiolo delle scimmie. Non avendo registrato fino ad oggi un elevato numero di casi (in tutto 28 di cui 20 importati da altri territori) il Piemonte non è stato tra i primi a ricevere dal Ministero della Salute un quantitativo consistente di vaccini a scopo preventivo.

La consegna della prima fornitura è stata ultimata in questi giorni, per un totale di circa 600 fiale che la Regione è pronta a somministrare.

L’Assessorato alla Sanità, per essere immediatamente operativo, aveva già predisposto infatti un Piano che è stato inviato la scorsa settimana alle Aziende sanitarie con le prime indicazioni.

La priorità di accesso (come da circolare ministeriale del 5 agosto) è prevista per gli operatori dei laboratori analisi con una possibile esposizione al virus e a seguire alle persone a maggior rischio di trasmissione, che potranno manifestare la volontà di essere vaccinate ai Centri di Malattie infettive, Centri per la diagnosi e cura delle Infezioni sessualmente trasmesse e agli ambulatori per la Profilassi pre esposizione HIV.

L’attività di informazione alla cittadinanza verrà svolta in stretta collaborazione anche con le associazioni territoriali di riferimento.

Covid, focus settimanale: la situazione a Torino e in Piemonte

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Il valore del Piemonte, con un’incidenza di 208.1 casi ogni 100.000 abitanti (diagnosi settimana 22-28 agosto) a fronte del valore nazionale di 259.8 si conferma tra i più bassi in Italia dopo Lombardia, Lazio e Toscana.

Un dato in crescita rispetto alla scorsa settimana, ma inferiore ai numeri registrati 15 giorni fa e che in generale risente, come ogni anno, delle oscillazioni sulle diagnosi di positività dovute alla settimana di Ferragosto, sottolineano gli epidemiologi della Regione Piemonte.

L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 28 agosto si attesta al 4,6% (il valore nazionale è 8,8%) e quella delle terapie intensive all’1,1% (il valore nazionale è 2,3%), mentre la positività dei tamponi è al 7,7%.

CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5

Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 22 agosto nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara evidenziano la dominanza di Omicron5 e la presenza di mutazioni appartenenti ad alcune sue sottovarianti.
Per quanto riguarda la sottovariante di Omicron 4 si continuano a rilevare alcune mutazioni specifiche, mentre non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron BA.2.75 (Clade 22D) e BA.3.

VACCINAZIONI

Il Piemonte continua ad essere in testa per la somministrazione delle quarte dosi (fonte: Covid-19 vaccini open data / lab24 il sole24ore) con oltre 400.000 dosi somministrate alle platee autorizzate a livello nazionale che hanno già maturato i tempi necessari per la quarta dose (immunocompromessi, over80, ospiti Rsa, fragili over60 con specifiche patologie, over60 e fragili over12).

Nelle farmacie dal 26 aprile sono state somministrate circa 16.000 quarte dosi e le prenotazioni sono circa 1.600.

FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE

In Piemonte nel periodo dal 22 al 28 agosto i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 1.270.

Suddivisi per province: Alessandria 135, Asti 56, Biella 49, Cuneo 172, Novara 100, Vercelli 45, VCO 35, Torino città 211, Torino area metropolitana 421.

In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 8.893 (+1020, +13 % rispetto alla settimana precedente).

Questa la suddivisione per province: Alessandria 947 (-26), Asti 389 (-20), Biella 342 (+41), Cuneo 1207 (+ 202), Novara 698 (+36), Vercelli 313 (+29), VCO 244 (-7), Torino città 1.479( +202), Torino area metropolitana 2.945 (+451).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI

Nella settimana dal 22 al 28 agosto l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 208.1, in aumento (+13%) rispetto ai 184.2 della settimana precedente.

Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 174.8 ( +22,1 %).

Nella fascia 25-44 anni è 226.5(+23,6%).

Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 237.7 (+ 11,5%).

Nella fascia 60-69 anni è 231.8 (+8,9%).

Tra i 70-79 anni è 246.9 (+9,4%).

Nella fascia over80 l’incidenza risulta 183.5 (-1,3%).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE

In età scolastica, nel periodo dal 22 al 28 agosto, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in aumento in tutte le fasce di età, tranne che in quella 0-2 anni in cui l’incidenza è 130.9 (-6%) .

La fascia di età 3-5 anni registra un’incidenza di 82.5(+6,7%).

Nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 104.5 (+8,7%).

Nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 143.3 (+22,8%).

Nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 116.8 (+15%).

Emergenza energia, incontro tra le Regioni del Nord: “Impatto devastante”

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 40 MILIARDI DI EXTRA-COSTI. RISCHIO DI DEINDUSTRIALIZZAZIONE E MINACCIA ALLA SICUREZZA NAZIONALE

 

Incontro dei Presidenti delle Confindustrie di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto con gli assessori allo Sviluppo economico

 

Si è svolto ieri un incontro straordinario tra i Presidenti Annalisa Sassi (Confindustria Emilia-Romagna), Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Marco Gay (Confindustria Piemonte), Enrico Carraro (Confindustria Veneto) e gli assessori allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla (Emilia-Romagna), Guido Guidesi (Lombardia), Andrea Tronzano (Piemonte) e Roberto Marcato (Veneto).

Al centro dell’incontro l’emergenza energetica che, in assenza di quelle misure di contenimento dei prezzi richieste da mesi dalle imprese, sta paralizzando il sistema industriale italiano con il forte rischio di deindustrializzare il Paese mettendo a repentaglio la sicurezza e la tenuta sociale nazionale.

In linea con l’appello del Presidente nazionale, Carlo Bonomi, si è sottolineato che la situazione ha caratteri di straordinarietà e urgenza indifferibile, perché è impossibile mantenere la produzione con un tale differenziale di costo rispetto ad altri paesi (UE e extra UE) nostri competitor, con l’effetto di colpire non solo le imprese esportatrici dirette, ma anche tutta la filiera produttiva, con un effetto pesantemente negativo sulle piccole e medie imprese intermedie nella filiera. Ulteriore effetto è l’annullamento del rilancio economico post pandemia, in particolare nelle ricadute sui territori che vedono un’erosione drammatica di competitività rispetto ad altri Paesi limitrofi. E’ chiaro ormai che ogni risorsa deve essere destinata prioritariamente a questa emergenza.

I rappresentanti delle Confindustrie delle quattro regioni hanno presentato agli assessori i dati relativi agli incrementi dei costi energetici dal 2019 al 2022 nelle quattro regioni più importanti per il tessuto industriale italiano: dai dati emerge che, mentre nel 2019 il totale dei costi di elettricità e gas sostenuti dal settore industriale delle quattro regioni ammontava a circa 4,5 miliardi di Euro, nel 2022 gli extra-costi raggiungeranno – nell’ipotesi più ottimistica rispetto all’andamento del prezzo – una quota pari a circa 36 miliardi di Euro che potrebbe essere addirittura superiore ai 41 miliardi nello scenario di prezzo peggiore.

Con una situazione del genere, le ricadute non saranno solo sulle imprese ma su tutta la società, con evidenti effetti di tenuta sociale ed economica per i lavoratori e le loro famiglie e per l’intero Paese.

Ferma restando la necessità di definire, fin da subito, una programmazione energetica nazionale con interventi e investimenti a medio-lungo termine in grado di assicurare la sicurezza e la sostenibilità della produzione energetica e delle forniture di gas, i Presidenti Sassi, Buzzella, Gay e Carraro hanno dichiarato che le imprese non possono attendere un giorno di più quelle misure necessarie a calmierare i prezzi di gas ed energia elettrica, tra cui:

 

1.    Introduzione di un tetto al prezzo del gas (europeo o nazionale)

2.    Sospensione del meccanismo europeo che prevede l’obbligo di acquisto di quote ETS a carico delle imprese

3.    Riforma del mercato elettrico e separazione del meccanismo di formazione del prezzo dell’elettricità da quello del gas

4.    Misure per il contenimento dei costi delle bollette con risorse nazionali ed europee

5.    Destinazione di una quota nazionale di produzione da fonti rinnovabili a costo amministrato all’industria manifatturiera.

 

Le Confindustrie di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, hanno apprezzato la sensibilità e l’attenzione delle Regioni, che si sono trovate concordi sulla gravità dell’emergenza e l’insostenibilità della situazione, e al fine di evitare drammatiche ricadute economiche e sociali invitano tutte le forze politiche – anche in questa fase di campagna elettorale – a sostenere con decisione l’impegno del Governo in carica nella difficile trattativa con gli altri Paesi a livello europeo per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas. Il tempo è ampiamente scaduto e una decisione in sede UE in questo senso non è più differibile.