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Elisabetta II e quel viaggio a Torino

Ieri, all’età di 96 anni, si è spenta nel castello di Balmoral la regina Elisabetta. Nel 1961 visitò Torino e lasciò in città un ricordo indelebile.

Dov’eri tu quando hai saputo che è mancata la Regina Elisabetta? Ieri, 8 Settembre, siamo incappati inconsapevolmente in un evento epocale. Di quelli che lasciano il segno e che si congelano nella nostra memoria. Come per John Lennon o per l’attacco alle torri gemelle, nei prossimi anni ricorderemo esattamente dov’eravamo e cosa stavamo facendo quando abbiamo saputo che Sua Maestà Elisabetta II è spirata nel suo castello di Balmoral.

Nessuno se lo sarebbe immaginato. Innanzitutto perché Elisabetta II ha incarnato la tenacia più di qualunque altro. Quando è stata investita del ruolo di regnante, a soli 25 anni, ha giurato fedeltà alla corona e ai suoi sudditi. Ha promesso che mai avrebbe lasciato quell’incarico e così ha fatto sino a due giorni fa quando ha dato udienza al nuovo Primo Ministro del Regno Unito, la Tory Liz Truss. In 70 anni di regno, il più lungo che la storia inglese possa ricordare, non è mai venuta meno al suo giuramento.

 La notizia ha iniziato a circolare sui social nel primo pomeriggio quando i canali ufficiali della sovrana hanno riferito la preoccupazione dei medici per le sue condizioni di salute. Su Twitter molti utenti hanno espresso sgomento. C’è stato chi ha ammesso di “non essere pronto” perché Elisabetta ci ricorda la nostra nonna, una mamma, una presenza dolcemente familiare.  E così c’è chi ha espresso angoscia e chi ha pregato che la notizia non fosse vera.

Invece intorno alle 19, la famiglia reale ha ufficializzato la notizia. “La Regina è morta in pace a Balmoral questo pomeriggio. Il re e la regina Consorte (Carlo e Camilla NdA) resteranno a Balmoral questa sera e domani faranno ritorno a Londra”. L’ipotesi si è fatta realtà, è ufficialmente è partita una serie di eventi chiamati London Bridge e Operazione Unicorno che sfoceranno nei funerali di stato.

Il ricordo del passaggio a Torino di Elisabetta II è ancora vivido nei torinesi.  Nel 1961, in occasione delle celebrazioni per l’Unità d’Italia, la Regina e suo marito, il Principe Filippo, fecero un tour della penisola. Visitarono Cagliari, Napoli, Roma, Firenze, Milano e conclusero il tour proprio nel capoluogo Piemontese.

Il 10 Maggio Elisabetta si affacciò al balcone di Palazzo Madama, sotto una folla letteralmente in delirio. Si recò anche in visita a Italia 61 e incontrò l’avvocato Gianni Agnelli. E proprio in merito a quest’ultimo si ricordava, in Fiat, un aneddoto avvolto da mistero.

Nel 1969 Peter Collison scelse Torino per girare “The Italian Job”, che da noi fu tradotto con “Colpo all’italiana”. Il film, un vero cult movie per gli inglesi che ancora visitano Torino per ripercorrere i luoghi dove furono girate le scene più spettacolari, vide le Mini Cooper protagoniste di avvincenti inseguimenti. Venuto a conoscenza del progetto, l’Avvocato offrì le Fiat 500 alla produzione, a titolo gratuito. Una mossa di marketing ben assestata che fu però ostacolata da una donna. La regina Elisabetta disse infatti al regista che un film inglese doveva avere per protagoniste vetture inglesi. Gianni Agnelli, da galantuomo, non solo cedette ma aprì le porte degli stabilimenti di Mirafiori e Lingotto per girare le scene, e fornì altre vetture da usare, sempre a titolo gratuito. Quello fu l’unico caso in cui vetture non Fiat ebbero il permesso di scorrazzare in stabilimento.  Insomma, nessuno, sembra aver mai resistito al fascino di una regina che dedicato una vita al suo paese, intrecciato relazioni e incarnato la figura della donna instancabile e sempre presente.

È già, forse per questo ora sto ricevendo messaggi di amici dispiaciuti per la sua morte. Elisabetta per noi non era una figura politica. Piuttosto è entrata nell’immaginario comune come la nonna che ti rimprovera quando non ti comporti bene. Ricordiamo tutti quando diede una gomitata al nipote William per dirgli di tirarsi su mentre si affacciavano al balcone di Buckingham Palace.  Ma era anche la nonna accogliente e pronta ad essere tua complice. Harry la coinvolse nello spot per pubblicizzare i suoi Invictus, evento sportivo dedicato ai veterani di guerra che han riportato disabilità permanenti. Nel video scherzavano e si spalleggiavano con occhiate birichine per lanciare una sfida ai coniugi Obama.

Non entro nel merito del ruolo pubblico e del personaggio storico. Quest’analisi la lasceremo alle settimane a venire.  Non essendo suoi sudditi, a noi resta l’immagine iconica della donna sempre sorridente, instancabile, rassicurante. Vestita con colori sgargianti non rinunciava mai alla borsetta che, con messaggi in codice, usava anche per comunicare con i suoi valletti. Stringeva mani, elargiva sorrisi e riceveva mazzi di fiori. Senza mai sottrarsi. Aveva l’umiltà di ricordare come su questa terra siamo ospiti, creature di passaggio.

Avevo una cara zia che le assomigliava come una goccia d’acqua. Glielo ripetevamo continuamente: “Zia Titina, sei identica alla Regina Elisabetta”. E la somiglianza non si limitava all’aspetto. Mia zia condivideva la stessa tempra di quelle donne che il tempo non riesce a scalfire e che solo la morte può fermare.

Lori Barozzino

Bollette insostenibili, a dicembre le piscine rischiano di chiudere

Ristori e esenzione Iva per lo sport. Sono le richieste del presidente della Fin (Federazione italiana nuoto) Piemonte e Valle d’Aosta, Gianluca Albonico: “E’ un grido di allarme, sono molti gli impianti che a dicembre chiuderanno per l’attuale costo delle utenze energetiche.

“Dopo un Campionato europeo che ha visto le nostre Nazionali protagoniste assolute, risultando nel medagliere finale al primo posto – dice  Albonico – e dopo un’estate che ha visto di nuovo le piscine popolate, oggi la quasi totalità dei gestori si trova obbligato a chiudere gli impianti nei mesi più freddi. Un impianto medio spende qui al Nord 120.000 – 150.000 euro tra energia elettrica e termica e questa voce sarà moltiplicata per 3-4 volte, la matematica non ci lascia scampo”.

Si consideri poi che a gennaio entrerà in vigore una parte della riforma sullo sport che paradossalmente porterà ancora più costi alle società. Una riforma necessaria (ad esempio per la tutela dei tanti istruttori e tecnici) che purtroppo però aggiunge costi a una situazione già deficitaria”.
“Il rammarico – conclude Albonico – è che impianti così energivori non siano stati inseriti ad esempio nelle agevolazioni del 110% “

Dal Credito sportivo 30 milioni per rilanciare le Residenze Sabaude

I  finanziamenti dell’Istituto per il Credito Sportivo a favore del Consorzio 

Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e la Banca ICS,
Istituto per il Credito Sportivo, hanno siglato oggi alla Reggia di
Venaria il Protocollo d’intesa che prevede un plafond di 30 milioni di euro di
finanziamenti per sostenere la progettazione, la realizzazione e lo sviluppo di
programmi di ambito culturale per le Residenze Reali Sabaude.

Il documento, che segna l’avvio effettivo della collaborazione tra l’Istituto e il
Consorzio, è stato firmato dai Presidenti Michele Briamonte, del Consorzio delle
Residenze Reali Sabaude, e Andrea Abodi, dell’Istituto per il Credito Sportivo, alla
presenza dei rispettivi Direttori Generali Guido Curto e Lodovico Mazzolin.

La Convenzione, realizzata in tempi strettissimi grazie alla totale condivisione di intenti,
trova alla base dell’accordo il sostegno da parte dell’ICS, la banca sociale per lo sviluppo
sostenibile dello Sport e della Cultura, al Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e alla
sua intensa attività programmatica finalizzata alla valorizzazione di un prezioso
patrimonio composto da 16 residenze, nella quasi totalità iscritte nella lista del
Patrimonio Unesco come la Reggia di Venaria, complesso monumentale barocco reso
fruibile grazie anche alle numerose attività culturali e scientifiche proposte.

La Venaria Reale sarà il primo complesso a sfruttare il finanziamento ottenuto da ICS,
per il quale sono previsti obiettivi di breve, medio e lungo termine. In prospettiva, si
auspica che tutto il sistema delle Residenze Sabaude del Piemonte ne possa usufruire.

L’attività gestionale della Venaria Reale è oggi premiata per i suoi quindici anni di
intenso lavoro, durante i quali ha sviluppato e realizzato un’offerta culturale di respiro
nazionale e internazionale, riconosciuta dal numero di visitatori e dai consensi da parte
del pubblico e della comunità scientifica.

La stipula dell’accordo tra ICS e il Consorzio è inoltre un segnale importante, in
generale, per il comparto culturale italiano, che da sempre, ma in particolare negli
ultimi anni, ha visto restringere il perimetro delle proprie risorse economiche.

La Convenzione tra l’Istituto per il Credito Sportivo e il Consorzio delle Residenze Reali
Sabaude, potrebbe fare da vero e proprio spartiacque, laddove la cultura inizia ad
essere vista come effettivo e imprescindibile motore economico del Paese Italia.

Un’industria dalla forza prorompente che agisce sul territorio di pertinenza, e di
conseguenza sul benessere nazionale, apportando benefici al tessuto economico,
sociale e imprenditoriale. Una visione che prende il via anche attraverso un
finanziamento che mette alla prova le capacità gestionali, progettuali e manageriali
dell’Ente. Il patrimonio culturale visto come cardine per la crescita del Paese, attorno
al quale ruotano moltissime realtà economiche e imprenditoriali che senza la centralità
delle attività culturali non esisterebbero. È una visione che trova nel comparto culturale
la spinta a costruire e a fare sistema, a condividere e sviluppare anche attraverso una
nuova finestra produttiva lo stesso patrimonio, consapevoli di come lo sviluppo delle
attività culturali vada a diretto beneficio del tessuto imprenditoriale e sociale.

ICS e il Consorzio di configurano così come due operatori che da oggi saranno a fianco
l’uno dell’altro, nel perseguire obiettivi comuni attraverso una comune progettualità,
della quale è già iniziata la fase programmatica che consentirà di mettere a frutto
l’importante finanziamento.

Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude sta già lavorando ad un’ampia
pianificazione, di portata nazionale e internazionale, che vede lo sviluppo di
significative condivisioni nel settore e nel territorio, concorsi di idee, coinvolgimento
dei giovani, della comunità scientifica internazionale e di realtà culturali analoghe che
possano dare il loro supporto alla creazione di programmi ed eventi che apportino
importanti novità, creino un’offerta culturale rinnovata e mantengano alla base la
centralità del ruolo svolto dall’Ente.

Siccità, la situazione in Piemonte resta critica

È ancora difficile la situazione complessiva di deficit idrico in tutto il bacino del Po e resta critica nella zona ovest del distretto del fiume in particolare in Lombardia e in alcune zone  del Piemonte

Qui i grandi laghi alpini e gli affluenti di monte restano ampiamente sottodimensionati. Nella zona del Delta del Po è  stabile la risalita delle acque salmastre, e il cuneo salino è presente a una distanza di 20-23 chilometri dalla  costa. Le piogge di fine agosto-inizio settembre, disomogenee sul territorio, hanno contribuito a una ripresa dei livelli delle portate del Po che però restano sotto la media storica di periodo.

Impresario edile assassinato: fermato un operaio trentenne

Nella serata del 6 settembre, i militari del Nucleo Operativo della compagnia Carabinieri di Venaria, al termine di un lungo interrogatorio presso la Procura di Ivrea hanno eseguito un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto emesso dal Pubblico Ministero nei confronti di un operaio di 30 anni, italiano, incensurato, per l’omicidio di Ara Fatmir rinvenuto cadavere il 3 settembre scorso.

L’indagato, lunedì, prima è stato sentito dai carabinieri per oltre 12 ore, poi è stato condotto e interrogato presso gli uffici della Procura eporediese dal P.M. dott.ssa Elena Parato per oltre 17 ore durante la notte e il giorno successivo fino al tardo pomeriggio. Il sospettato ha modificato la propria versione più volte, anche a fronte delle puntuali contestazioni degli inquirenti, fino a confessare l’omicidio, fornendo precise indicazioni per il recupero del telefono della vittima, gettato a molta distanza dal luogo dell’omicidio, dei guanti utilizzati per commettere il delitto e dell’arma impiegata, regolarmente detenuta. I carabinieri nel corso delle indagini hanno raccolto tutti i transiti dei veicoli registrati dai varchi dei comuni limitrofi al luogo dell’omicidio, hanno acquisito centinaia di ore di filmati ripresi dalle telecamere pubbliche e private, escusso decine di persone. Proseguono le indagini per chiarire ulteriori aspetti della vicenda.
Si attende, nei prossimi giorni, l’udienza di convalida del fermo

Il piano della Regione contro gli attacchi hacker dopo il caso dell’Asl Città di Torino

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Rispondendo a due interrogazioni in Consiglio regionale relative all’attacco informatico subito dall’Asl Città di Torino, l’assessore alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi ha ribadito che le recenti criticità hanno riguardato l’infrastruttura aziendale, mentre le misure di sicurezza dell’infrastruttura regionale, come da relazione fornita dal Csi il 9 agosto 2021, trovano uno specifico riconoscimento nelle certificazioni ottenute dal CSI Piemonte dai sistemi di gestione ISO 27001 (“Sicurezza dell’informazione”) e sistemi collegati ISO 27017 e ISO 27018 (“Controllo di Sicurezza per i servizi e relativa conformità per la privacy nel Cloud”), nonché nel sistema di gestione ISO 22301 (“Continuità Operativa”).

ASL CITTA’ DI TORINO

Per quanto riguarda l’attacco hacker che ha colpito l’Asl Città di Torino lo scorso 19 agosto, vi è stata una tempestiva reazione del Servizio Informatico e della Task Force aziendale, appositamente costituita, che, insieme ai tecnici dell’Agenzia per la Cybersicurezza del Ministero degli Interni, agli esperti del Csirt Italia e agli agenti della Polizia Postale, hanno adottato tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza il sistema e riavviare gradualmente le attività, garantendo che le indagini investigative procedessero parallelamente.

Sul fronte sanitario, le attività di Pronto Soccorso, i ricoveri, e tutti gli interventi chirurgici, elettivi e urgenti, con le relative prestazioni diagnostiche ad essi correlate (esami di laboratorio, indagini di radiologia e di anatomia patologica), così come le visite ambulatoriali ospedaliere e territoriali, sono stati sempre garantiti, pur col ricorso a procedure manuali, che in qualche caso hanno determinato rallentamenti nell’erogazione delle prestazioni.

Dalla scorsa settimana sono state ripristinate le attività del Laboratorio Analisi, dei Centri Prelievo e della Radiologia, le pratiche di scelta e revoca dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, il rinnovo e il duplicato delle tessere sanitarie, le pratiche per l’assistenza sanitaria di soggetti comunitari ed extra comunitari, le esenzioni ticket, le prenotazioni presso gli sportelli Cup aziendali, le visite per il rinnovo patente e per le patenti speciali, le visite per il riconoscimento dell’invalidità, i sistemi amministrativi e contabili (ad esempio le procedure dei Magazzini, degli acquisti, della Logistica, dell’Amministrazione del personale, la procedura di emissione ordini farmaci per allineare le scorte di magazzino e garantire la dispensazione delle terapie ai pazienti cronici in carico alle farmacie ospedaliere) e il pagamento del ticket mediante bonifico e sul circuito PagoPA.

Oggi si è partiti con il ripristino dei sistemi operativi informatici presso il Pronto soccorso dell’Ospedale Maria Vittoria.

Il buon esito delle diverse attività di verifica, bonifica, ricostruzione e messa in sicurezza consentiranno il ripristino degli applicativi che permetteranno l’attivazione dei sistemi informatizzati di tutti i Pronto Soccorso aziendali (6 settembre); delle richieste centralizzate degli esami di laboratorio da parte dei reparti (6 settembre) e del pagamento del ticket presso i punti rossi aziendali (7 settembre).

Si è provveduto inoltre a verificare il contratto di Tesoreria, che non prevede costi aggiuntivi in caso di guasto ai riscuotitori automatici. Nel caso in cui il versamento avvenga tramite bonifico bancario o utilizzando altri servizi bancari le commissioni dovute alla Banca dipendono dalle condizioni contrattuali dei singoli Istituti.

REGIONE PIEMONTE

In riferimento, invece, all’infrastruttura regionale, l’assessore alla Sanità ha relazionato su modalità di accesso fisico ai locali del Datacenter, protezione dati e sicurezza accessi e utenze.

▪ SICUREZZA FISICA (modalità di accesso fisico ai locali del Datacenter): gli accessi fisici ai locali tecnici del Datacenter del CSI Piemonte sono regolati e controllati con modalità di massima sicurezza che includono la sorveglianza 24×7, la necessità di abilitazioni individuali, registrazione degli accessi autorizzati e sorveglianza con sistema di videocamere sia nel perimetro circostante, sia all’interno dei locali tecnici. Le caratteristiche di sicurezza fisica (incluse le soluzioni anti-intrusione, anti-incendio, anti-allagamento) del datacenter sono certificate secondo lo standard industriale TIA-942b con rating III (su scala massima di IV).

▪ PROTEZIONE DATI (architetture e gestione dei sistemi di backup): il CSI Piemonte adotta a tale scopo un’articolata architettura per il backup dei dati e delle diverse configurazioni dei sistemi – realizzate anche attraverso strumenti e piattaforme (anche differenziate) di recente tecnologia. L’integrità del processo di consolidamento e protezione dati garantita anche da metodologie di segregazione delle reti, di controllo sulla consistenza del backup in fase di completamento, sui test di ripristino. Tale integrità è anche incrementata da specifiche ridondanze dei salvataggi sui siti secondari. Le politiche di attuazione e ritenzione dei dati salvati seguono le best-practice consolidate che prevedono operazioni giornaliere, settimanali e mensili con periodi di ritenzione adeguati agli standard normativi e alle necessità dei servizi. Per le situazioni mission-critical sono anche possibili e disponibili soluzioni di snapshot con diverse modalità di configurazione.

▪ SICUREZZA ACCESSI E UTENZE: l’ambito cui si riferiscono le richieste di informazioni che riguardano tematiche di presidio della sicurezza e controllo accessi è coordinato da una specifica struttura organizzativa dedicata ai temi della cybersecurity e dell’accesso alle risorse variamente intese. Il CSI in particolare dispone di una struttura SOC 24×7 che opera direttamente e tramite specifiche dotazioni strumentali in ottica di prevenzione, monitoraggio e rilevazione delle minacce informatiche. Il CSI inoltre opera come CSIRT a livello regionale ed è riconosciuto come membro della comunità “Trusted Introducer” (https://www.trusted-introducer.org) per il coordinamento anche a livello europeo tra selezionati team di gestione della cybersecurity. Le modalità di accesso da remoto sono gestite tramite soluzioni differenziate che vanno dall’utilizzo di VPN individuali a soluzioni di smart-working vere e proprie il cui accesso avviene tramite canali securizzati e criptati con diverse soluzioni di certificazione dell’utenza multifattore.

Le postazioni fisiche da cui gli operatori accedono sono dotate di strumenti di protezione da software malevolo continuamente aggiornati e controllati centralmente. Viene, inoltre, assicurata la distribuzione sistematica degli aggiornamenti di sicurezza previsti e raccomandati dal produttore.

L’intero processo di definizione delle credenziali di accesso e di gestione dei privilegi di accesso e utilizzo delle risorse è organizzato con modalità che presuppongo esplicite autorizzazioni e controlli anche sui criteri di composizione delle password che devono seguire un format che esclude impostazioni banali o ripetibili. Come da prescrizioni normative è previsto un ciclo di scadenza e rinnovo delle stesse.

Nuovo corso per il servizio monopattini in sharing a Torino. Massimo 4 operatori e lotta alla malasosta

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La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità, ha approvato una delibera che stabilisce ulteriori indirizzi per l’esercizio del servizio di micromobilità con monopattini elettrici condivisi.

Innanzitutto diminuirà il numero degli operatori, quattro al massimo, che potranno dispiegare sul territorio cittadino una flotta tra i 250 e i 750 mezzi per un totale complessivo che non potrà superare i 3mila monopattini. Dai risultati della sperimentazione partita nel 2019 è emerso come questo numero sia sufficiente a garantire un servizio adeguato senza generare intralcio agli altri utenti dello spazio pubblico.

Con l’obiettivo di porre un freno alla malasosta e al loro abbandono su marciapiedi e in zone non consone – confermato il divieto di parcheggio nelle piazze auliche, tra le quali piazza Castello e San Carlo – è previsto inoltre che il sistema di gestione dei monopattini in sharing debba consentirne lo sblocco a inizio noleggio e il rilascio al termine dell’utilizzo solo se si trovano all’interno delle aree in cui è consentita la sosta. Nei casi di ritrovamento di mezzi del servizio in luoghi pubblici non utilizzabili a questo scopo, anche dovuti ad atti vandalici, gli operatori dovranno provvedere al recupero a loro spese e in un ragionevole lasso di tempo.

Per favorire il corretto utilizzo dei mezzi  gli operatori  dovranno altresì  obbligatoriamente attivarsi predisponendo una adeguata informazione e azioni di sensibilizzazione con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza dei conducenti dei monopattini e degli altri utenti della strada, facendo il possibile quindi per ridurre i rischi e la possibilità di incappare in infrazioni limitandone l’abuso e garantendo comportamenti corretti sia nella velocità sia nelle possibilità di parcheggio.

L’utilizzo esclusivo di energia Green per la ricarica delle batterie e l’obbligo per il servizio di interfacciarsi alle piattaforme MaaS che verranno attivate da Comune, Città Metropolitana e Regione sono altri due impegni richiesti agli operatori che dovranno anche garantire un’area di copertura del servizio pari almeno a 40 km quadrati nel territorio cittadino, il 30 per cento circa della superficie comunale. Il prolungato o il reiterato mancato rispetto degli standard minimi di qualità porterà alla risoluzione della convenzione.

Gli operatori interessati allo svolgimento del servizio di noleggio di monopattini nel territorio comunale torinese dovranno presentare istanza alla Città Metropolitana nel rispetto dei requisiti e delle condizioni dell’Avviso pubblicato a ottobre del 2020 e delle ulteriori condizioni e requisiti del Disciplinare tecnico della Divisione Mobilità che verrà approvato nelle prossime settimane.

Per individuare i futuri gestori dello sharing con monopattini elettrici si terrà anche conto, in particolare, della presenza degli stessi sui comuni confinanti, della diffusione del servizio sul territorio, di eventuali proposte aggiuntive e innovative relativamente ai servizi offerti, nonché della condivisione dei dati utili per il monitoraggio.

Ombrellone vola per il vento, donna ferita ai Murazzi dovrà essere operata

Dovrà essere operata dopo le ferite riportate l’avvocata torinese colpita da un ombrellone che si è staccato dal dehors  di un ristorante nella zona dei Murazzi di Torino. La donna stava cenando con  amici sabato 27 agosto. La notizia è stata diffusa oggi.  I soccorsi l’hanno portata all’ospedale Gradenigo e poi al Giovanni Bosco. Serie le ferite:  un trauma cranico, una frattura alla mascella, al serto nasale e altre lesioni guaribili in 40 giorni e con interventi chirurgici.

Mutui e prestiti sottoscritti da quasi metà dei maggiorenni in Piemonte

NEL I SEMESTRE 2022 CALA L’AMMONTARE  DELLE RATE RIMBORSATE DALLE FAMIGLIE: 318 EURO DI MEDIA AL MESE.

In lieve calo anche l’esposizioneresidua, che si attesta a 32.663 euro.

La sostenibilità degli impegni finanziari delle famiglie resta elevata, con il tasso di default stabile sui livelli più bassi degli ultimi 4 anni.

Nei prossimi mesi i fattori di incertezza, il rialzo dei tassi e dell’inflazione potrebbero indurre le famiglie ad adottare un atteggiamento prudente.

In un contesto che ancora non sembra aver risentito dei molteplici fattori di incertezza derivanti dal conflitto in Ucraina, dall’evoluzione della pandemia, dal rialzo dei tassi e dei costi dell’energia, gli italiani non hanno smesso di rivolgersi agli istituti di credito per sostenere i propri consumi e l’acquisto di un’abitazione.

Per fotografare la dinamica in atto, Mister Creditl’area di CRIF che si occupa dello sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori – ha presentatol’aggiornamento relativo al I semestre 2022 della Mappa del Credito, lo studio sull’utilizzo del credito rateale da parte degli italiani.

Dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, a livello nazionale emerge un costanteallargamento della platea di consumatori che risultano avere almeno un contratto di finanziamento attivo, pari al 46,0%della popolazione maggiorenne (+7,6%rispetto a un anno fa). La dinamica in atto riflette la ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento e, soprattutto,dello sviluppo dei prestiti small ticket stimolati da condizioni di offerta favorevoli.

Al contempo resta elevata la sostenibilità del debito, con il tasso di default a 90 giorni per il credito al dettaglio che nell’ultima rilevazione di CRIF si è attestato all’1,1%, sui livelli più contenuti degli ultimi anni. Nello specifico, per i mutui immobiliariil tasso di default risulta pari allo 0,7%contro lo 0,8% dei prestiti personali e l’1,8% dei prestiti finalizzati.

L’elevata capacità di far fronte agli impegni è favorita anche dal costante calo dell’importo delle rate rimborsate ogni mese, che nel primo semestre dell’anno a livello nazionale è sceso a 305 euro (-4,5% rispetto al 2011 e ben lontana dai 356 Euro del 2017), e dalla contemporanea contrazione dell’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – che a fine giugno risultava pari a 31.893 euro malgrado un’incidenza dei mutui immobiliari ancora superiore al 20%.

In questa prima parte dell’anno sia l’importo della rata mensile sia l’esposizione residua risultano in ulteriore contrazione non solo per la tendenza a privilegiare piani di rimborso più lunghi rispetto al passato, ma anche per la minore incidenza dei contratti di mutuo all’interno del portafoglio delle famiglie a vantaggio dei prestiti di piccolo importo – commenta Beatrice Rubini, Direttore della linea Mister Credit di CRIF -. Nel complesso sono i prestiti finalizzati all’acquisto di auto, moto, elettrodomestici, articoli di arredamento, ma anche di beni e servizi di valore contenutocome la telefonia o i prodotti di elettronica, a risultare la forma di finanziamento più diffusa.

LA MAPPA DEL CREDITO IN PIEMONTE

Entrando nel dettaglio del Piemonte, dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito di CRIF-MisterCredit emerge che nel I semestre 2022 il 48,5% dei cittadini maggiorenni risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, leggermente al di sopra della media nazionale (pari al 46,0%).

L’importo medio delle rate rimborsate ogni mese dai piemontesi è pari a 318euro (in flessione rispetto ai 331 euro di un anno fa), mentre l’esposizione residua per estinguere i finanziamenti attivi risulta pari a32.663 (anch’essa in calo rispetto ai 33.293euro del giugno 2021).

Nel complesso la rata media rimborsata ogni mese e l’esposizione residua restano peròsuperiori ai valori registrati a livello nazionale.I finanziamenti più diffusi in regione restano iprestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, con il 47,9% del totale, mentre i prestiti personali spiegano il 31,4% e i mutui il restante 20,7%.

IL DETTAGLIO PER PROVINCIA

A livello provinciale, Torino e Novara si confermano in vetta alla graduatoria regionale relativamente alla quota di popolazione maggiorenne con almeno un finanziamento attivo, entrambe con il 53,4% del totale (9^ posizione nella graduatoria nazionale), in crescita rispetto al 51,1% e al 50,7% di un anno fa. SeguonoVercelli, con il 50,6%, e Asti, con il 49,3%, mentre Biellasi assesta al 49,1%.

TORINO

53,4%

NOVARA

53,4%

VERCELLI

50,6%

ASTI

49,3%

BIELLA

49,1%

ALESSANDRIA

47,2%

VERBANO-CUSIO-OSSOLA

45,9%

CUNEO

39,2%

Tot Piemonte

48,5%

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Relativamente all’importo delle rate rimborsate ogni mese, invece, con 346 euro di media Cuneo scala la graduatoria regionale malgrado una flessione rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando il valore registrato era risultato pari a 369 euro. Per altro Cuneo si colloca in 13^ posizione assoluta nella graduatoria nazionale.

Seguono nell’ordine Asti, con 338 euro di media e Verbano-Cusio-Ossola, con 333 Euro. Lieve contrazione registrata a Torino, con il valore che scende a 309 euro rispetto ai 313 euro di un anno fa, mentre fanalini di coda nel ranking regionale sono Novara e Biella, rispettivamente con 304 e 288 Euro.

CUNEO

€            346

ASTI

€            338

VERBANO-CUSIO-OSSOLA

€            333

ALESSANDRIA

€            318

VERCELLI

€            312

TORINO

€            309

NOVARA

€            304

BIELLA

€            288

Tot Piemonte

€            318

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Con 37.865 euro di media è nuovamente Cuneo a far segnare l’esposizione residua più elevata (in lieve calorispetto ai 38.185 Euro di un anno fa) dato che la colloca al 24° posto assoluto della classifica nazionale. Seguono Torino, con 36.211 euro (contro i 36.067 euro di un anno fa) che vale la 34^ posizione del ranking nazionale, Verbano-Cusio-Ossola, con 36.076 euro, Asti, con 34.418euro, e Novara, con 33.596 Euro.

CUNEO

€             37.865

TORINO

€             36.211

VERBANO-CUSIO-OSSOLA

€             36.076

ASTI

€             34.418

NOVARA

€             33.596

ALESSANDRIA

€             29.186

VERCELLI

€             28.215

BIELLA

€             25.736

Tot Piemonte

€             32.663

Fonte: Mappa del Credito MisterCredit – CRIF

Valori più elevati della media nazionale relativamente a rata mensile ed esposizione residua dipendono anche dall’elevata incidenza dei mutui nel portafoglio delle famiglie piemontesi, con la provincia di Asti a guidare la classifica regionale con una quota del 23,8% sul totale dei contratti attivi.

“L’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito conferma il progressivo ma costante ampliamento del numero di consumatori che hanno scelto di ricorrere al credito bancario per finanziare l’investimento sulla casa o per sostenere i propri progetti di spesa ed esigenze familiari conclude Beatrice Rubini . In questa delicata fase, il calo della rata mensile e dell’esposizione residua contribuisce a mantenere elevata la sostenibilità degli impegni finanziari in carico alle famiglie ma bisognerà valutare nei prossimi mesi l’impatto delle tensioni geo-politiche e del rialzo dell’inflazione e dei tassi sul bilancio delle famiglie”.

Nota metodologica

L’obiettivo della Mappa del Credito è anche dare la possibilità ad ognuno di confrontare il proprio indebitamento rispetto alla realtà in cui vive, posto che la gestione del credito è un aspetto strettamente personale in funzione del proprio reddito, della composizione del nucleo familiare, delle proprie esigenze e prospettive.Nello specifico, l’analisi si propone di fornire periodicamente una fotografia dei principali indicatori relativi all’utilizzo del credito rateale da parte dei consumatori italiani, evidenziando le principali differenze a livello territoriale relativamente alla composizione dell’esposizione nei confronti degli Istituti di credito. I dati di dettaglio relativi alle singole province e la nota metodologica sono pubblicamente consultabili sulla pagina https://www.mistercredit.it/focus/mappa-del-credito/

Lo studio realizzato da Mister Credit-CRIF ha preso in considerazione per l’elaborazione degli indicatori il credito in essere erogato ai consumatori nella forma di: mutui, prestiti personali e finalizzati. Sono stati esclusi dallo studio i finanziamenti a sofferenza.

La percentuale di popolazione con crediti attivi è calcolata come rapporto tra la popolazione con finanziamenti in essere e la popolazione maggiorenne residente in Italia (fonte Istat).

La rata media mensile pro-capite è calcolata sommando le rate medie mensili dei singoli finanziamenti e dividendo tale importo per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

L’esposizione media residua, che vuole rappresentare lo stock di debito ancora da rimborsare, è stata calcolataprendendo in considerazione la somma dell’importo delle rate residue da ripagare, includendo eventuali rate in arretrato. Tale somma è stata divisa per il numero di soggetti che risultano intestatari del finanziamento.

La distribuzione del numero di operazioni di credito attive per tipologie è calcolata considerando il peso del numero di operazioni di ciascuna tipologia (mutui, prestiti personali e prestiti finalizzati) sul totale numero di operazioni attive.

CRIF è un’azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, analytics, servizi di outsourcing e processing nonché avanzate soluzioni in ambito digitale per lo sviluppo del business e l’open banking. La mission di CRIF è creare valore e nuove opportunità per i consumatori e le imprese, fornendo informazioni e soluzioni che consentono decisioni più consapevoli e accelerano l’innovazione digitale.

Attualmente CRIF è il primo gruppo nell’Europa continentale nel settore delle credit information bancarie e uno dei principali operatori del mercato globale dei servizi integrati di business & commercial information e di credit & marketing management. Grazie all’innovazione continua, all’utilizzo delle tecnologie più avanzate e a una solida cultura di Information Management, supportiamo istituti finanziari, confidi, assicurazioni, telco e media, utilities e società energetiche, imprese e consumatori in oltre 50 paesi. Inoltre, nell’ambito delle soluzioni end-to-end, CRIF ha realizzato una linea di servizi per privati cittadini e PMI dedicata al benessere finanziario e alla prevenzione e protezione da frodi e rischi cyber mentre CRIF Ratings, agenzia di rating del credito autorizzata da ESMA e riconosciuta come ECAI, fornisce valutazioni su imprese non finanziarie residenti in UE.

Oggi, oltre 10.500 banche e società finanziarie, più di 600 assicurazioni, 80.000 imprese e 1.000.000 di consumatori utilizzano i servizi CRIF in 4 continenti.

Inoltre, CRIF è inclusa nella prestigiosa IDC FinTech Rankings Top 100, la classifica dei principali fornitori di soluzioni tecnologiche globali per il settore dei servizi finanziari, e nel 2019 ha completato la sua copertura come AISP in 31 paesi europei dove è applicabile la direttiva PSD2 per l’open banking.

Quattro notti in Piemonte, due sono gratuite. Riparte oggi il Voucher vacanza della Regione

LA NUOVA FORMULA 4X2

SUCCESSO DELL’ESTATE: IL PERIODO GIUGNO E LUGLIO REGISTRA +39% SUGLI ARRIVI E +45% PER I PERNOTTAMENTI

SUPERATI ANCHE I NUMERI PRE PANDEMIA

Torino 5 settembre 

Riparte da oggi fino al 30 giugno la vendita dei voucher vacanza, quest’anno con la nuova formula 4×2: quattro notti in Piemonte di cui due gratuite, una omaggiata dalla struttura ricettiva e l’altra dalla Regione. Si punta dunque a replicare il successo che l’iniziativa lanciata nel 2020 dall’Assessorato regionale al Turismo ha riscosso fino ad oggi. Sono stati quasi 55.000 i voucher venduti e oltre 300 mila i pernottamenti con l’offerta 3×2, piaciuta a turisti e albergatori. Quest’anno si raddoppia: in accordo con gli operatori la nuova formula ha l’obiettivo di assicurare una permanenza più lunga e di intercettare un pubblico ancora più vasto: molte famiglie, infatti, seguono la tendenza sempre più diffusa di concedersi una vacanza fuori stagione, sul finire dell’estate o in inverno complice anche il calo dei prezzi.

In Piemonte non manca l’offerta, presente sul portale www.visitpiemonte.com laghi colline e montagne, ma anche piccoli borghi e paesaggi Unesco, i prodotti di punta. Ai quali si possono abbinare escursioni, visite guidate, momenti di relax e wellness con pacchetti scontati del 50%. Già oltre 200 i «voucher esperienza» venduti questa estate, partendo dai territori di Biella, Valli di Lanzo e Val Maira. Da oggi saranno disponibili anche sul resto del Piemonte, acquistabili singolarmente o in abbinamento ai Voucher pernottamento. Più di 300 gli operatori che hanno aderito in collaborazione con i 17 consorzi turistici che coprono tutto il territorio piemontese.

Il Presidente della Regione e l’Assessore al Turismo sottolineano come il Piemonte continui a investire sul comparto turistico proseguendo, tra le diverse azioni, con una iniziativa nata in Piemonte e poi replicata in altre regioni proprio per il successo che ha avuto in tutte le fasce di viaggiatori, inclusi i più esigenti. I voucher sono un motivo in più per scegliere il Piemonte come meta per una vacanza nei prossimi mesi, continuando l’ottimo trend registrato questa estate, che ha visto una forte crescita sullo stesso periodo del 2021 e arrivi e pernottamenti perfino oltre i livelli pre-pandemia. 

Dai dati dell’Osservatorio turistico regionale il bimestre giugno-luglio 2022 evidenzia in Piemonte un incremento del 39% degli arrivi e del 45% dei pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2021, con luglio che torna a superare 2 milioni di presenze. Dati particolarmente positivi perché superano anche i risultati pre-pandemici: +5% di arrivi e +7% di pernottamenti nel bimestre giugno-luglio rispetto allo stesso periodo 2019. (Il dato di agosto è ancora in via di consolidamento). Un ottimo andamento che trova conferma anche nel monitoraggio delle recensioni on-line (+52%).