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Dal Pnrr 41 milioni per sei Comuni della Città Metropolitana

Il presidente della Regione Cirio: “Premiata la capacità progettuale dei Comuni.

Queste risorse consentiranno di implementare e potenziare su molti interventi le risorse già messe in campo dalla Regione”.

 

Oltre 41 milioni di euro, a valere sui fondi del PNRR, per la città metropolitana di Torino. E’ quanto ha comunicato il Ministero dell’Interno, con una nota del 31 dicembre scorso, riconoscendo la bontà di ben 14 progettualità che i Comuni hanno presentato al bando previsto dalla legge di bilancio 2020, le cui domande scadevano il 4 giugno dello scorso anno, a sostegno di investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale.

“Sono risorse importanti che premiano, ancora una volta, la capacità progettuale dei Comuni piemontesi. Accanto alle risorse del PNRR alcuni interventi verranno cofinanziati dagli Enti locali, consentendo così di implementare e potenziare su molti interventi le risorse già messe in campo dalla Regione Piemonte – sottolinea il presidente Alberto Cirio -. Complimenti ai Comuni per questo importante lavoro”.

Ecco, nel dettaglio, le risorse:

– Carmagnola € 5.000.000,00 per 1 intervento;

– Chieri € 5.000.000,00 per 1 intervento;

– Giaveno € 1.412.381,70 per 2 interventi;

– Ivrea € 4.999.361,00 per 6 interventi;

– Pinerolo € 4.617.358,00 per 2 interventi;

– Torino € 20.000.000,00 per 2 interventi.

Covid, Torino e Piemonte in zona gialla

Il Piemonte è in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, dopo 28 settimane in zona bianca.

“Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini – spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. In queste ore è arrivato il nuovo anno e proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari. Prendetevi cura di voi”.

Covid, il bollettino di lunedì 3 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 4.583 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 13.660 dopo test antigenico), pari all’11,2% di 41.025 tamponi eseguiti, di cui 35.284 antigenici. Dei 4.583 nuovi casi gli asintomatici sono 3.641 (79,4%).

I casi sono così ripartiti: 3474 screening, 873 contatti di caso, 236 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 513.449, così suddivisi su base provinciale: 43.089 Alessandria, 24.601 Asti, 17.253 Biella, 72.553 Cuneo, 39.991 Novara, 268.371 Torino, 17.784 Vercelli, 18.799 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.331 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 8.677 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.354 (+60 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 112 (+rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 81.995

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.887.535 (+41.025 rispetto a ieri), di cui 2.749.547 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.072

Sono 7, nessuno di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.072 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.601 Alessandria, 731 Asti, 449 Biella, 1.488 Cuneo, 968 Novara, 5.779 Torino, 556 Vercelli, 384 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

417.916 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 417.916 (+1.206 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 33.478 Alessandria, 20.417 Asti, 13.643 Biella, 59.304 Cuneo, 33.297 Novara, 222.215 Torino, 14.981 Vercelli, 15.690 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.629 extraregione e 3.262 in fase di definizione.

Rsa Covid-free al 96 per cento Nuovi interventi della Regione

Continua il  sostegno della Giunta regionale alle attività delle strutture residenziali per anziani, disabili, minori, soggetti psichiatrici e con delle dipendenze.

L’assegnazione temporanea di infermieri e operatori socio-sanitari già occupati in tali strutture all’atto dell’assunzione nelle aziende sanitarie è stata prorogata fino al 30 giugno 2022.

E’ stato inoltre approvato un nuovo sistema di convenzioni che  potrà consentire agli infermieri dipendenti delle aziende sanitarie di effettuare nelle Rsa, su base volontaria, turni aggiuntivi al di fuori dell’orario di lavoro e non in libera professione. Potranno così essere ancora più garantiti adeguati livelli di assistenza infermieristica alle persone ospitate.

Sono stati diversi ed importanti i risultati prodotti da 20 mesi di continuo confronto con le associazioni di rappresentanza delle Rsa.

“A contraddistinguere il lavoro – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio con gli assessori alla Sanità e alle Politiche sociali, Luigi Genesio Icardi e Chiara Caucino – è stato proprio lo spirito di condivisione e soluzione dei singoli problemi nato da scelte non calate dall’alto, ma condivise con chi quotidianamente viveva e vive il problema della pandemia”.

Il presidente Cirio evidenzia anche che il 96% delle Rsa è Covid-free: “Le nostre residenze per anziani si confermano uno dei luoghi più sicuri, grazie alla campagna vaccinale e al lavoro fatto in questi mesi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte insieme alle oltre 700 strutture”. Su più di 34.000 ospiti al momento solo 95 risultano in isolamento per Covid, ovvero lo 0,28%. Minima anche la percentuale di positività nel personale, che è dello 0,44%, così come le ospedalizzazioni per Covid, che sul totale degli ospiti sono solo 8. La mortalità si conferma ridotta dei 2/3 rispetto al dicembre 2020, prima dell’avvio della campagna vaccinale.

Tra le misure principali e più significative vanno ricordate:

– il protocollo d’intesa del marzo 2020 che, grazie alle riunioni dell’Osservatorio RSA e allo svolgimento di oltre 250 cabine di regia provinciali, ha consentito di ottenere significativi risultati a tutela di ospiti e operatori e delle singole imprese sociali che gestiscono le strutture;

– la consegna da settembre 2020 al 31 dicembre 2021 di test antigenici ad ogni singola struttura, per garantire uno screening quindicinale, ora ridotto a 10 giorni, nelle Rsa e mensile in tutte le altre strutture (solo in quelle per anziani sono stati distribuiti oltre 2,2 milioni di test antigenici per un valore economico di oltre 3,3 milioni di euro);

– la distribuzione di test antigenici aggiuntivi per consentire l’ingresso di parenti e visitatori;

– il sostegno infermieristico con dipendenti del Servizio sanitario regionale alle strutture in difficoltà a causa del personale colpito dal Covid;

– la rilevazione settimanale delle Commissioni di vigilanza sulla situazione delle singole strutture, che solo nel 2020 ha prodotto più di 400 interventi (il triplo degli anni precedenti);

– la creazione della piattaforma, unica in Italia, che ha consentito e consente di monitorare quotidianamente più di 1500 strutture ed ha permesso di intervenire sulle situazioni di maggior criticità così individuate;

– l’approvazione della legge regionale n.3/2021, che ha stanziato oltre 40 milioni di euro a favore del sistema della residenzialità piemontese;

– la delibera del 9 aprile 2021 sulle “dimissioni protette”, che ha consentito a oltre 1500 anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti o con bisogni sanitari e assistenziali assimilabili di essere curati e assistiti, senza alcun onere per le famiglie, non più in ospedale ma nelle Rsa;

– l’adeguamento Istat delle tariffe nel luglio 2021 (che non avveniva dal 2017);

– la consegna dal settembre scorso di oltre 3,3 milioni di dispositivi di protezione individuale per un valore di 1.500.000 euro;

– il potenziamento dei corsi per operatori socio-sanitari, inserendo la possibilità di svolgere corsi a compartecipazione economica, per garantire una maggiore presenza e la riqualificazione professionale di chi in emergenza ha operato nelle strutture senza averne titolo;

– nel novembre scorso la possibilità per i medici di medicina generale di estendere il massimale degli assistiti per garantire la presa in carico di pazienti delle Rsa.

Altri importanti provvedimenti saranno adottati nei primi mesi del 2022: adozione di nuove linee guida che consentiranno ad operatori socio-sanitari specializzati di coadiuvare gli infermieri nella somministrazione dei farmaci che gli ospiti devono assumere; il potenziamento delle attuali forme di assistenza domiciliare; il monitoraggio mensile delle convenzioni, in modo da garantire omogeneità e utilizzo delle risorse previste per ogni singola Asl; la revisione dell’attuale assistenza socio-sanitaria alle persone anziane non autosufficienti per arrivare, tra l’altro, ad una riduzione delle fasce di assistenza infermieristica.

Bimbo di due mesi muore colto da malore a Bardonecchia

Campo Smith, Val di Susa. Questa mattina un bambino di due mesi è morto per un malore improvviso a Bardonecchia.

Il piccolo era  con i genitori nel piazzale di partenza degli impianti sciistici di risalita.

Papà e mamma si sono accorti che il bambino non respirava e  hanno chiamato i soccorsi.

Sono intervenuti polizia, elisoccorso, carabinieri e il 118 ma non è stato possibile rianimarlo.

Il bollettino Covid di domenica 2 gennaio

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COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.619 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 1.543 dopo test antigenico), pari al 15,9% di 16.452 tamponi eseguiti, di cui 10.404 antigenici. Dei 2.619 nuovi casi gli asintomatici sono 1760 (67,2%).

I casi sono così ripartiti: 1.433 screening, 863 contatti di caso, 323 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 508.866, così suddivisi su base provinciale: 42.625 Alessandria, 24.367 Asti, 17.022 Biella, 72.000 Cuneo, 39.617 Novara, 266.248 Torino, 17.663 Vercelli, 18.599 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.309 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 8.416 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.294 (+52 rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 109 (+1 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 78.688

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.846.510 (+ 16.452 rispetto a ieri), di cui 2.747.420 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.065

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.065 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.601 Alessandria, 731Asti, 449 Biella, 1.487 Cuneo, 966 Novara, 5.777 Torino, 555 Vercelli, 383 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 116 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

416.710 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 416.710 (+1.062 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 33.407 Alessandria, 20.359 Asti, 13.571 Biella, 59.201 Cuneo, 33.140 Novara, 221.567 Torino, 14.953 Vercelli, 15.645 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.626 extraregione e 3.241 in fase di definizione.

Covid, da inizio pandemia a Torino e in Piemonte più di mezzo milione di casi

Ieri sono stati segnalati altri 7.450 casi  che hanno portato il totale a 506.247

A ieri i nuovi casi sono il 12,7% dei 58.437 tamponi eseguiti.  Gli asintomatici: 5.537 (74,3%).

I ricoveri in terapia intensiva sono 108 (+1 rispetto all’altro ieri), in altri reparti 1.242 (+19). I casi di isolamento domiciliare sono 77.190 I morti comunicati dall’Unità di Crisi sono 9, di cui uno avvenuto ieri. Il totale dall’inizio della pandemia è 12.059.

Isabella e Damiano i primi nati del 2022 a Torino

PRIMO NATO 2022:
Isabella Anna

Nata il primo gennaio 2022  alle 01.01 da parto spontaneo all’ospedale Mauriziano
Peso 3070 gr; prima figlia
Padre: Enrico
Madre: Elisabetta


È Damiano alle 00,46 il primo nato del 2022 all’ospedale SANT’ANNA di Torino

Anche nel 2021 il Sant’Anna con 6.701 parti si conferma il 1° ospedale d’Italia e tra i primi ospedali d’Europa per numero di parti (erano 6.766 nel 2020). La percentuale di tagli cesarei è del 30,1%, in calo rispetto rispetto all’anno 2020 quando sono stati 30,8%.
I parti singoli sono stati 6534, i gemellari 165 e trigemellari 2. Il 23,4% della donne erano straniere, di 88 nazionalità diverse. Complessivamente i neonati sono stati 6.701 e giovedì 7 ottobre si è registrato il maggior numero di nati in un giorno (33). In quasi nel 90% dei neonati da parto vaginale è stato effettuato il contatto pelle-pelle madre neonato, come viene raccomandato dall’OMS e che favorisce l’allattamento al seno. I neonati pretermine sono stati il 9,8%, in leggero calo rispetto al 2021 quando sono stati il 10,3%.
Il primo nato del 2022 è Damiano, che pesa 3.580 grammi, nato da parto spontaneo alle 00:46; seguito a poca distanza di tempo da Carlotta nata alle 01:22 e del peso di 3,250 grammi. Entrambi i parti sono avvenuti nei settori dove vengono assistite le gravidanze fisiologiche: rispettivsmente il Centro Nascita, diretto dal professor Alberto Revelli e dalla Ostetrica Lucrezia D’Antuono, ed il Settore 1° fisiologia, diretto dai dottori Corrado De Sanctis e Saverio Danese, coordinatrice ostetrica Patrizia Vetrugno.

numero totale dei nati nel 2021: 1092 (erano stati 1030 nel 2020),
dei quali 551 maschi e 541 femmine
2 parti gemellari
372 tagli cesarei

 

Fuochi d’artificio No Tav nella notte, bosco in fiamme

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Nella notte fuochi artificiali sono stati lanciati da un gruppo di attivisti No Tav, in Val di Susa, lungo cantiere della Torino-Lione presidiato dalle forze dell’ordine.

Un incendio si è sviluppato nel bosco ed è stato spento dagli idranti  della polizia prima che potesse estendersi.

Per disperdere i manifestanti  sono stati utilizzati lacrimogeni.

Un’atra dimostrazione  No Tav si è svolta a San Didero.

Dieci attivisti No Tav sono stati identificati dalla Digos.

Clima anomalo in montagna: chiudono gli impianti sciistici

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Sulle montagne piemontesi a causa delle temperature troppo elevate per la stagione chiudono diversi impianti sciistici

Attività ferme a Pian Neiretto di Coazze, a Ceresole Reale, al Frais di Chiomonte e ad Ala di Stura, dove gli impianti avevano aperto solo 24 ore prima. Le previsioni meteo indicano  tempo stabile con sole e clima mite in montagna e nebbie in pianura». La pioggia dovrebbe smettere ma le temperature resteranno  anomale con zero termico oggi e previsto a quota 3.900 metri, neanche fosse estate. Per ora non ci sono nevicate in vista.