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La Fiamma della Speranza accesa ad Atene: verso Torino per gli Special Olympics World Winter Games

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Domani l’arrivo in Piemonte, dove inizierà il tour nelle principali località del territorio

Atene, 25 febbraio 2025 – La fiamma della speranza e dell’inclusione si è accesa oggi nel cuore di Atene per illuminare la marcia di avvicinamento agli Special Olympics World Winter Games Turin 2025 e per dare luce al futuro di un’intera generazione di atleti di tutto il mondo. Nella storica cornice dello Zappeion Megaron, si è svolta la solenne cerimonia di accensione della Torcia dei Giochi Mondiali, che dall’8 al 15 marzo accoglieranno in Italia 1500 atleti di 101 Paesi per celebrare lo sport come strumento di trasformazione sociale e culturale.

 

La cerimonia, carica di emozione e tradizione, ha seguito un protocollo ispirato ai riti dell’antica Grecia. Presenti le alte cariche istituzionali, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, Presidente e Managing Director di Special Olympics Europa Eurasia David Evangelista, il Presidente di Special Olympics Hellas, Dionyssios Kodellas, Ambasciatore ad.h, e la Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi di Torino 2025, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

 

Tutti gli interventi hanno ribadito il valore dei Giochi come motore di inclusione e crescita sociale per cambiare la prospettiva nei confronti delle persone con disabilità intellettive, abbattendo le paure, gli stereotipi e i pregiudizi, affinché siano valorizzate per le loro capacità e per i loro talenti. La cerimonia ha raggiunto il suo apice con il suggestivo Choreodrama, che ha preparato il momento più atteso: l’accensione della Fiamma della Speranza. Come da tradizione olimpica, la sacerdotessa suprema Iliana Symeonidi, atleta di ginnastica ritmica Special Olympics Hellas, si è inginocchiata davanti allo specchio parabolico, attendendo che i raggi del sole generassero il fuoco sacro.

 

In contemporanea all’accensione della Fiamma in Grecia, in tutta Italia si è svolta la Community Run. Venti staffette, una per ogni regione, nei luoghi più simbolici del Bel Paese. 25 coppie di Atleti e Partner coinvolti nel passaggio della torcia e con il supporto delle forze dell’ordine che tradizionalmente scortano il viaggio della fiamma dei Giochi verso la destinazione finale, ovvero la Cerimonia di Apertura dell’8 marzo che, nel pieno rispetto del protocollo olimpico dettato dal CIO, darà il via ufficiale a questa attesa edizione dei Giochi Mondiali Invernali, che il nostro Paese ospita per la prima volta.

 

“A breve la torcia partirà per il suo viaggio in Italia”, racconta la Presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. “Attraverserà il Piemonte, accolta da scuole, associazioni, cittadini e giungerà a Torino portando con sé tutto il significato di questo cammino. Questa fiamma accende una responsabilità collettiva: continuare a lavorare per un futuro dove lo sport sia davvero uno strumento di uguaglianza e di crescita per tutti”.

 

Da Atene a Torino

Il viaggio della Torcia è iniziato con il passaggio simbolico della Fiamma alla Presidente del Comitato Organizzatore dei Giochi, che ha acceso la Torcia di Mark McCorkle, Presidente del Comitato LETR (Law Enforcement Torch Run). McCorkle ha quindi posato una corona d’ulivo sul capo dei primi quattro tedofori ufficiali: gli atleti Special Olympics Andrea Spezzano (Italia) e Aris Makris (Grecia), accompagnati dagli agenti di polizia Paolo Vialardi (Italia) e Nikolaos Angelakis (Grecia).

 

Un’incoronazione che ha dato ufficialmente il via al Torch Run, con cui la Fiamma ha attraversato i luoghi più iconici della capitale ellenica: dal Parlamento Greco a Piazza Syntagma, dall’Arco di Adriano fino alla sede dell’Ambasciata Italiana. Ma il suo viaggio è solo all’inizio.

Stasera la torcia partirà per l’Italia e domani arriverà a Torino. Lì inizierà il tour piemontese della Final Leg che toccherà le principali località piemontesi fino all’8 marzo quando, accolta dall’entusiasmo di migliaia di tifosi, entrerà trionfalmente all’Inalpi Arena, illuminando la cerimonia di apertura degli Special Olympics World Winter Games Turin 2025.

 

“ Il viaggio della fiaccola che parte oggi da Atene segna il percorso di avvicinamento a un grande evento che il Piemonte si prepara a ospitare per il suo carico di emozioni sportive e, in questa occasione in particolare, per il suo profondo significato di inclusione e solidarietà– dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – In questi anni abbiamo lavorato per rendere il Piemonte protagonista di eventi internazionali, che abbiamo organizzato con professionalità e competenza, nella convinzione che questi siano motore di sviluppo e di promozione turistica. Con la stessa passione ci prepariamo agli Special Olympics World Winter Games Turin, che in più ricordano a tutti noi che la determinazione e dedizione consentono di superare ogni ostacolo e rendere la nostra società sempre più accogliente e solidale”.

 

“Oggi – spiega il sindaco di Torino Stefano Lo Russoè iniziato il viaggio della fiaccola degli Special Olympics che la porterà fino alla nostra città dove avremo avrà presto l’onore di accoglierla insieme a atlete e atleti, delegazioni e tecnici per un evento straordinario. Gli Special Olympics 2025 permetteranno a Torino di vivere giorni di gare emozionanti e saranno soprattutto un’occasione per diffondere un messaggio fondamentale: lo sport è per tutti, lo sport è passione, inclusione, unione. Buon viaggio, fiaccola degli Special Olympics 2025, Torino ti aspetta!”

 

La Final Leg dà luce al claim dei Giochi: “Il Futuro è qui”

La Final Leg, evento che anticipa e annuncia ogni edizione dei Giochi Mondiali Special Olympics, è anche universalmente riconosciuto come il più grande veicolo di sensibilizzazione pubblica e di raccolta fondi per il movimento fondato nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver. Un appuntamento che avvicina le comunità e simboleggia il coraggio e la celebrazione della diversità, unendo popoli in tutto il mondo. Un’opportunità unica di promozione del messaggio di inclusione di Special Olympics che darà la possibilità a tanti volontari e famigliari di essere protagonisti. Il viaggio della Fiamma diventa così il viaggio dell’inclusione. Un’opportunità unica di promozione del messaggio di inclusione di Special Olympics che darà la possibilità a tanti atleti, volontari e familiari di essere protagonisti. Torino l’attende con il cuore aperto.

 

La Storia della Torcia

Dal 1936, con la prima staffetta della Torcia Olimpica, il Torch Run è diventato uno dei momenti più iconici della cerimonia di apertura dei Giochi. La Fiamma viene accesa in onore della dea Estia, simbolo di unità e forza. Nel 1981, grazie a un’intuizione del capo della polizia di Wichita, Richard LaMunyon, è nato il Law Enforcement Torch Run (LETR), un movimento che ha visto poliziotti e atleti Special Olympics uniti per sensibilizzare e raccogliere fondi per lo sport inclusivo. Tutti gli eventi legati alle Torch Run hanno un potente valore simbolico e seguono il protocollo dettato dal Comitato Olimpico Internazionale per tutti gli eventi legati al Torch Run.

Oggi, oltre 97.000 membri delle forze dell’ordine in 44 Paesi, tra cui tutti gli Stati americani, partecipano alla staffetta della Fiamma della Speranza.

Donazione e trapianto di organi: Piemonte eccellenza nazionale, a Torino 10mila interventi

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Il 2024 consolida l’andamento positivo per donazioni e trapianti in Piemonte. Le donazioni di organi hanno raggiunto il secondo miglior risultato di sempre e hanno permesso di realizzare 496 trapianti . Ha anche portato in dote un traguardo prestigioso: 10.000 trapianti eseguiti presso l’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino. Questo è un primato nazionale, raggiunto grazie alla presenza di tutti i programmi di trapianto in un’unica Azienda Sanitaria, razionale utilizzato solo da questa Regione. Città della Salute si conferma l’ospedale al vertice di questa attività in Italia per la quarta volta negli ultimi cinque anni; Torino si conferma capitale dei trapianti.

Questi risultati dimostrano la grande sensibilità dei nostri cittadini e la professionalità e organizzazione della nostra sanità. I dati dell’attività sono stati illustrati oggi nel corso di una conferenza stampa presenti l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi, il Direttore del Centro Regionale Trapianti Federico Genzano Besso, il Coordinatore Regionale Donazioni e Prelievi di Organi e Tessuti Anna Guermani ed il Direttore Generale facente funzioni dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino Emanuele Ciotti.

Il Piemonte si conferma un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo nel campo della donazione e dei trapianti. Questo straordinario traguardo deve spronarci a rafforzare il nostro impegno per raggiungere nuovi obiettivi di progresso. Un sincero ringraziamento va a tutti i professionisti, in particolare della Città della Salute e della Scienza di Torino e dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, che, in queste complesse attività, uniscono eccellenza tecnica e straordinarie qualità umane. Un riconoscimento doveroso anche alle Associazioni dei donatori di sangue e a quelle attive nella donazione e nei trapianti di organi, tessuti e cellule. L’ultimo, ma più intenso, ringraziamento è rivolto ai donatori e alle loro famiglie, il cui altruismo ha reso possibile salvare tante vite umane”- afferma l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

Donazioni stabilmente alte

Il 2024 è stato un anno positivo per le donazioni. I donatori sono stati 171 (39,1 per milione di popolazione – pmp), il secondo miglior risultato di sempre. Nello scenario nazionale – l’Italia in toto è salita da 28.2 a 30.2 pmp – la nostra Regione si pone ancora una volta fra le migliori per procurement di organi. Tutti i programmi si sono consolidati. I donatori di organi con cuore battente (DBD) sono stati 143; il 38,5% di queste donazioni sono avvenute negli ospedali senza neurochirurgia, dimostrando che la donazione di organi può avvenire in ogni ospedale con Terapia Intensiva. I donatori di organi con cuore fermo (DCD) sono stati 28, con un incremento del 22%; gli ospedali autorizzati ad eseguire questa forma di donazione molto complessa per tecnica e organizzazione sono il San Giovanni Bosco, Molinette e Maria Vittoria di Torino, l’Ospedale di Alessandria, l’Ospedale di Cuneo, l’Ospedale di Novara, l’Ospedale di Rivoli; in queste strutture avvengono altresì i prelievi dei donatori identificati in numerosi ospedali della Rete (nel 2024 a Chivasso, CTO, Pinerolo, Orbassano, Savigliano, Moncalieri). I donatori di cornee sono stati 1.191 con un incremento del 16%. Questa forma di donazione ha visto coinvolti anche gli ospedali privi di rianimazione, numerosi reparti di cure oncologiche e Hospice, per il forte valore consolatorio insito nella donazione.Le opposizioni alla donazione sono state al 29,5%, dato sovrapponibile a quello della Nazione. Sempre più rilevante il peso della dichiarazione registrata nel Sistema Informativo Trapianti: dei 263 potenziali donatori, 90 avevano una dichiarazione nella banca dati ministeriale (34%).

Progetto “Una scelta in comune”

Il 2024 è stato anche l’anno nel quale il Piemonte ha visto completarsi l’iniziativa di adeguamento normativo denominata “una scelta in comune” (legge 98/2013). Con la prima dichiarazione registrata dal comune di Sessame (AT) a dicembre e inviata al Sistema Informativo Trapianti, si è concluso un percorso iniziato nel 2014 presso il comune di Settimo Torinese. Il Piemonte è diventata la prima regione, tra le più popolose d’Italia, nella quale tutti i Comuni hanno trasmesso almeno una dichiarazione di volontà alla donazione degli organi in occasione del rinnovo della carta d’identità.

Il focus sui trapianti

L’eccellente risultato registrato nel numero di donazioni, unito alle competenze del Centro Regionale Trapianti e alla capacità tecnica e gestionale dei centri trapianto, ha permesso al Piemonte di raggiungere il secondo miglior risultato di sempre. Nel 2024 sono stati effettuati 496 interventi, per un totale di 536 organi trapiantati, 6 volte in combinazioni simultanee nello stesso ricevente, i cosiddetti trapianti “combinati”: presso l’ospedale Molinette sono stati eseguiti 2 trapianti combinati rene-fegato, 2 rene-pancreas e 2 cuore-fegato. Il trapianto combinato cuore-fegato rappresenta un primato nazionale, essendo la prima volta che questa tipologia di trapianto combinato viene realizzata in Italia.La Città della Salute e della Scienza di Torino si conferma al vertice dell’attività trapiantologica in Italia, con un totale di 449 trapianti eseguiti nel 2024: 440 presso l’ospedale Molinette e 9 presso l’Ospedale Pediatrico. Il centro trapianto di fegato, con i suoi 179 trapianti, e il centro trapianti di rene, con i suoi 219 interventi, confermano il primato nazionale. Molto rilevanti i risultati per il trapianto di cuore, con 28 trapianti effettuati alle Molinette – che comprendono 6 organi da donatori DCD – e 5 presso l’Ospedale Pediatrico, nonché per il trapianto di polmoni, con 22 interventi realizzati. Unica altra sede di trapianto in Piemonte, l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara ha effettuato 47 trapianti di rene.

La qualità dei programmi di trapianto è in linea con i migliori standard internazionali. La donazione da vivente, realtà importante in Piemonte, ha visto 15 trapianti di rene e un trapianto di fegato a dicembre, con un papà che ha donato una parte del proprio fegato a beneficio della figlia. Il trapianto di tessuti migliora la qualità della vita e la nostra Regione si distingue anche in questo ambito le Banche dei Tessuti sono attive per tutte le richieste dei chirurghi specialisti, e i trapianti del 2024, vicini ai 1.400, confermano i valori del 2023.Nel corso del 2024, 3.390 giovanissimi si sono messi a disposizione per donare le loro cellule staminali emopoietiche o CSE (midollo osseo), con un aumento di quasi il 50% rispetto al 2023.Il Piemonte si conferma un punto di riferimento a livello nazionale non solo per l’elevato volume di attività trapiantologica, ma anche per il contributo fornito in diversi ambiti strategici. La regione ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo di protocolli e linee guida nazionali e europee, tra cui i nuovi programmi di allocazione degli organi, il registro della malattia renale cronica e le Linee Guida Europee sulla Biovigilanza nei trapianti di Organi, Tessuti e Cellule. Inoltre, si distingue come centro di eccellenza per la diagnosi di malattie genetiche che possono beneficiare del trapianto, rafforzando così il proprio valore nel panorama sanitario nazionale. Malgrado l’impegno e i risultati della rete trapiantologica, sono ancora molti i pazienti che attendono di ricevere un organo nelle nostre liste: al 31 dicembre del 2024 ne registriamo 621 in attesa di trapianto di rene, 66 di fegato, 143 di cuore e 73 di polmone. È dunque ancora forte il dovere e l’impegno di cura verso questi pazienti.

10.000 trapianti a Torino: primato nazionale

L’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino è la prima Azienda Sanitaria in Italia a raggiungere questo traguardo, ottenuto grazie alla centralizzazione di tutti i programmi di trapianto, eccetto quello del rene, assetto organizzativo esclusivo della Regione Piemonte. Torino si conferma, dunque, la capitale dei trapianti.Ripercorrendo velocemente quarant’anni di attività trapiantologica: nel 1981 viene effettuato il primo trapianto di rene, nel 1990 il primo di fegato ed il primo di cuore, nel 1993 il primo di polmone e, infine, nel 1999 il primo di pancreas. E’ un trapianto di rene, eseguito il 31 luglio, a raggiungere il decimillesimo intervento dall’inizio delle attività in Città della Salute. A fine 2024 si contano 10.186 trapianti a Torino. Per celebrare questo importante traguardo, l’Azienda Ospedaliera Universitaria promuove un evento dedicato ai professionisti della sanità: “I 10.000 trapianti di organo della Città della Salute di Torino: tra sostenibilità e innovazione”, che si terrà il 25 marzo alla Molinette.

Responsabili dei Programmi

Un ringraziamento è indispensabile ai responsabili dei programmi di trapianto e alle loro equipe mediche ed infermieristiche. Per la Città della Salute di Torino sono: Luigi Biancone per il trapianto di rene nell’adulto, Mauro Rinaldi per i trapianti di cuore e polmoni, Renato Romagnoli per i trapianti di fegato e di pancreas, Bruno Gianoglio per quello renale pediatrico e Carlo Pace Napoleone per il trapianto di cuore pediatrico.Per l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, il responsabile del programma di trapianto renale è Vincenzo Cantaluppi.

Fondo Italiano per la Scienza: il Politecnico di Torino si aggiudica quattro progetti di ricerca

Nell’ambito della seconda edizione del programma nazionale FIS per il progresso della ricerca fondamentale, l’ateneo torinese ha ottenuto fondi per lo sviluppo di quattro progetti negli ambiti delle Scienze Umane e delle Scienze Fisiche e dell’Ingegneria

Il Politecnico di Torino ha ottenuto importanti risultati nell’ambito della seconda edizione del programma nazionale Fondo Italiano per la Scienza-FIS, programma dedicato a sostenere lo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale finanziando progetti di ricerca di elevato contenuto scientifico in tutti i settori. Si tratta, nello specifico, di progetti che possono essere condotti sia da ricercatrici e ricercatori emergenti (Starting Grant), sia in carriera (Consolidator Grant), sia, ancora, affermati (Advanced Grant).

Il Fondo costituisce un finanziamento individuale significativo per portare avanti studi e ricerche d’avanguardia. Grazie al Fondo, è possibile infatti costituire, o ampliare, gruppi di ricerca, e acquisire insieme nuovi laboratori e infrastrutture; il Fondo può rivelarsi inoltre un’importante opportunità di mobilità verso l’Italia per ricercatrici e ricercatori che si trovano attualmente all’estero – come nel caso di Claudio Perego, ricercatore che arriverà al Politecnico di Torino dalla Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana-SUPSI per coordinare uno dei quattro progetti che hanno ottenuto il finanziamento FIS.

I progetti di ricerca che verranno sviluppati al Politecnico indagano ambiti scientifici diversi, sia le Scienze Umane che le Scienze Fisiche e dell’Ingegneria.

Il progetto “PARJAI-Participatory design justice for ethical AI transitions”, che sarà coordinato da Maria Luce Lupetti, ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura e Design-DAD, ha ottenuto un finanziamento di tipo Starting grant pari a 1.329.120,54 di euro; il progetto mira a scoprire i fattori chiave che contribuiscono alle questioni di giustizia sociale del Design Partecipativo (PD) quando applicato alle transizioni dell’Intelligenza Artificiale (IA), ovvero i processi attraverso i quali i sistemi di IA vengono implementati, nel periodo che intercorre tra lo sviluppo degli algoritmi e il loro impiego e contabilizzazione nel mondo reale. La ricerca affronterà quindi le questioni di potere associate ad aspetti di esclusione dai processi e di opacità degli algoritmi, adottando un approccio di ricerca-azione partecipativa comprensivo di studi di caso che operano a diverse scale di partecipazione, con l’obiettivo finale di far luce sui fattori, le condizioni, i tipi di conoscenza e i processi che contribuiscono ai problemi di giustizia sociale nell’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale.

Alfonso Pagani, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS e tra i membri del gruppo di ricerca MUL2 (MULTILAYERED STRUCTURES AND MULTIFIELD ANALYSES), sarà invece responsabile dello sviluppo del progetto “AMPERE-Advanced Multi-Physics and Efficient-REsilient solutions to thermal design and management of aerospace structures and systems”: il progetto, finanziato con un Consolidator grant del valore di 1.507.737,20 euro, studia il rapido progresso delle tecnologie ibrido-elettriche nel settore dell’aviazione che, insieme alla dinamica evoluzione dell’esplorazione spaziale – guidata dalla nuova economia spaziale – rendono di fondamentale importanza la progettazione termica nei sistemi aerospaziali. Nel contesto degli aerei ibrido-elettrici, controllare con precisione la temperatura, elaborare strategie di raffreddamento innovative e ideare materiali resistenti per le barriere termiche, sono infatti elementi indispensabili a garantire sicurezza, prestazioni e l’integrità strutturale dei veicoli. Alla base della ricerca, un approccio multidisciplinare radicale al problema della progettazione e gestione termica aerospaziale: verranno quindi utilizzati modelli avanzati multi-scala e multifisicigemelli digitali dei sistemi in grado di riprodurre la complessità dei sistemi considerati con lo scopo di fornire metodi di controllo innovativi, dispositivi intelligenti, strategie di ottimizzazione per i sistemi di accumulo dell’energia e ottimizzazione delle barriere termiche per i futuri aerei e veicoli spaziali.

Nell’ambito del gruppo di ricerca MUL2, ha ottenuto il primo posto – anche se non finanziato in questa fase – nella categoria di finanziamento Advanced grant, anche il progetto FEM 2.0 guidato da Erasmo Carrera, docente presso il DIMEAS e coordinatore di MUL2.

Il progetto “SYSMAGRAD-Coupling synthetic supramolecular materials with controlled chemical gradients” – coordinato da Claudio Perego, attualmente ricercatore presso SUPSI-Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana, che ha ottenuto un Consolidator grant pari a 1.656.179,66 di euro – indaga lo sviluppo di biomateriali innovativi. I biomateriali naturali, come i microtubuli o i filamenti di actina, si auto-assemblano e funzionano in ambienti caratterizzati da gradienti di concentrazione di specie chimiche: la risposta rapida e precisa dei biomateriali a questi gradienti, ad esempio attraverso l’aggregazione, la disgregazione o il movimento autonomo, è alla base delle affascinanti proprietà dei sistemi viventi. Una sfida di grande attualità è quindi la progettazione di nuovi materiali auto-assemblanti che rispondano ai gradienti chimici in modo simile a quanto avviene in natura. Il progetto SYSMAGRAD utilizzerà metodi computazionali innovativi per studiare materiali supramolecolari e, in generale, sistemi autoassemblanti accoppiati a gradienti chimici, così riproducendo l’ambiente dinamico e non omogeneo che caratterizza i sistemi naturali. Le simulazioni forniranno preziose informazioni a livello molecolare sui meccanismi che governano l’accoppiamento tra materiali supramolecolari e gradienti chimici, integrando così le conoscenze ottenute negli esperimenti con dettagli inaccessibili dalle diagnostiche disponibili in laboratorio. L’ambizione è di aprire la strada, attraverso la ricerca proposta, alla progettazione di nuovi materiali in grado di adattarsi e rispondere all’ambiente circostante con la precisione e la specificità tipiche dei biomateriali naturali.

Leonardo Ramondetti, assegnista di ricerca presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio-DIST, guiderà quindi il progetto “HyperS-HyperSCAPES: Extreme infrastructure projects and new forms of urbanity in the Anthropocene” finanziato con uno Starting grant del valore di 1.326.583,98 euro. Al centro della ricerca, il tema degli sviluppi infrastrutturali e il loro impatto sul pianeta: nell’ultimo decennio, c’è stato infatti un forte aumento degli investimenti globali in infrastrutture che hanno raggiunto, in totale, i 70 miliardi di euro nel 2023 e che potrebbero aumentare fino a 90 miliardi di euro nel 2040. Tali investimenti hanno permesso lo sviluppo di progetti infrastrutturali regionali per guidare l’urbanizzazione e la crescita economica ma hanno rilevato, al contempo, profonde conseguenze ambientali.  Le infrastrutture sono infatti responsabili del 79% delle emissioni totali di gas serra e dell’88% di tutti i costi di adattamento. La comprensione della spazializzazione dei progetti infrastrutturali su larga scala è quindi essenziale per proporre metodi innovativi che garantiscano uno sviluppo più sostenibile e giusto. Concentrandosi su importanti sviluppi infrastrutturali in Asia, Europa e Sud America, la ricerca di HyperS analizzerà pertanto i processi economici e politici che guidano le iniziative infrastrutturali regionali e la loro spazializzazione, proponendo ai policy maker nuovi strumenti per la pianificazione di sviluppi infrastrutturali su larga scala.

Dopo vent’anni cambia il Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani

DAL CONSIGLIO COMUNALE – Dopo vent’anni cambia il Regolamento comunale 280 per la gestione dei rifiuti urbani. Composto da cinquanta articoli e un allegato di revisione della tabella sanzionatoria oltre a recepire nuove normative comunali, regionali e nazionali in materia ha l’obiettivo di essere uno strumento adeguato alle esigenze di sviluppo sostenibile; neutralità climatica; promozione di una maggior sensibilità ecologica.

Prevede l’introduzione del sistema di raccolta domiciliare con ecoisole smart (articolo 10 quinquies); una nuova forma di raccolta differenziata degli oli esausti (articolo 23 bis); il conferimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), normato dall’articolo 25.

Sono disciplinati i centri di raccolta (articolo 13 bis) aperti alle utenze non domestiche e i centri del riuso (articolo 13 ter) destinati a migliorare la raccolta differenziata. L’articolo 33 prevede cestini portarifiuti dove gettare scontrini, mozziconi di sigarette spenti, gomme da masticare, fazzoletti di carta e il divieto di buttare altre tipologie di rifiuti.

Le modifiche prevedono una revisione della disciplina di abbandono di rifiuti e delle correlate disposizioni sanzionatorie; al fine di disincentivare il fenomeno è prevista la gratuità della raccolta degli ingombranti presso le utenze domestiche – senza alcun limite di prese annue – nonché una più ampia accessibilità dei centri di raccolta per le utenze non domestiche. Il Regolamento sottolinea come debbano essere privilegiate forme che favoriscano la riduzione dei rifiuti attraverso il reimpiego e il riciclo, con modalità di recupero per ottenere materie prime dai rifiuti stessi.

Volta al perseguimento della transizione ecologica e dell’economia circolare, la gestione dei rifiuti dovrà avvenire nel rispetto di una gerarchia che ha come opzione preferenziale la prevenzione seguita dal riutilizzo, dal riciclo, dal recupero – compreso quello dell’energia – e dallo smaltimento sicuro come opzione finale.

Illustrato dall’Assessora all’Ambiente Chiara Foglietta, il documento è stato licenziato lo scorso novembre dalla Giunta comunale; ha ricevuto le valutazioni delle Circoscrizioni e il recente esame in due sedute della VI^ Commissione prima di essere votato oggi dal Consiglio Comunale per l’approvazione finale.

Al dibattito preliminare alla votazione sono intervenuti Santiangeli – Russi – Sganga – Greco – Garcea – Fissolo – Apollonio – Busconi – Garione – Liardo – Viale – De Benedictis – Diena.

Torino, Tari 2025: ecco scadenze, modalità di versamento e agevolazioni

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità (23 voti su 23 consigliere e consiglieri presenti) la deliberazione che definisce scadenze, modalità di versamento e agevolazioni relative alla tassa sui rifiuti (Tari) per l’anno 2025, presentata dall’assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli.

Per quanto riguarda le utenze domestiche, l’importo viene riscosso in cinque rate, di cui quattro in acconto e una a saldo. L’acconto può essere anche versato in un’unica rata. L’acconto è calcolato applicando il 55% delle tariffe approvate per l’anno 2024. Il saldo è calcolato applicando le tariffe approvate per l’anno 2025, tenendo conto dei pagamenti effettuati in sede di acconto.

Queste le scadenze per l’acconto: 30 aprile, 30 maggio, 30 giugno, 30 luglio. È possibile versare l’acconto in un’unica soluzione, con scadenza 30 maggio. Qualora l’importo complessivamente dovuto per l’acconto sia pari o inferiore a 30 euro, il versamento viene proposto in un’unica soluzione con scadenza 30 maggio. Scadenza saldo: 16 dicembre.

Per quanto riguarda le utenze non domestiche, l’importo viene riscosso in sette rate, di cui sei in acconto e una a saldo. L’acconto può essere anche versato in un’unica rata. L’acconto è calcolato applicando l’85% delle tariffe approvate per l’anno 2024. Il saldo è calcolato applicando le tariffe approvate per l’anno 2025, tenendo conto dei pagamenti effettuati in sede di acconto.

Queste le scadenze per l’acconto: 30 marzo, 30 aprile, 30 maggio, 30 giugno, 30 luglio, 30 settembre. È possibile versare l’acconto in un’unica soluzione con scadenza 30 maggio. Qualora l’importo complessivamente dovuto per l’acconto sia pari o inferiore a 100 euro, il versamento viene proposto in un’unica soluzione, con scadenza 30 maggio. Scadenza saldo: 16 dicembre.

Per tutti i tipi di utenza, l’avviso bonario viene recapitato in due tranche, una in acconto, l’altra a saldo. È possibile pagare con PagoPa.

Saranno previste agevolazioni per cantieri nell’area intorno al Parco del Valentino, interessato da un importante intervento di riqualificazione. Le agevolazioni saranno determinate a seguito della delimitazione puntuale degli ambiti territoriali e temporali, oggetto dei lavori, della valutazione dell’impatto dei lavori stessi sulla circolazione veicolare e/o pedonale, dell’effettivo disagio arrecato alle attività commerciali e artigianali insediate.

Entro il saldo del 2025, la lGiunta Comunale delibererà l’ambito territoriale di applicazione delle agevolazioni, nonché le relative percentuali e il periodo di applicazione delle stesse. Le agevolazioni saranno revocate nel caso in cui, alla data del 30 giugno 2026, il contribuente non risulti in regola con il versamento del tributo dovuto per l’anno 2025.

Confermate le agevolazioni per gli enti del terzo settore e per nuclei familiari numerosi. Come avvenuto negli scorsi anni, si prevede l’agevolazione del 10% sul tributo nel caso di nucleo familiare superiore a 4 componenti e con abitazione di metratura inferiore o uguale a 80 metri.

Negli avvisi di pagamento del 2025 saranno inserite le nuove componenti perequative 1 (per la copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti, pari a 0,10 euro/utenza) e 2 (per la copertura delle agevolazioni riconosciute per eventi eccezionali e calamitosi, pari a 1,50 euro/utenza), istituite a decorrere dal 1° gennaio 2024 con deliberazione dell’Arera.

Nel dibattito in Sala Rossa, Andrea Russi (M5S) ha sottolineato che il servizio è carissimo e scadente. La quota è aumentata – ha affermato – e per questo non parteciperemo al voto.

Simone Fissolo (Moderati) ha evidenziato lo sforzo importante fatto dall’Amministrazione e dalle società partecipate, che ha portato all’aumento delle rate e ha favorito la digitalizzazione dei pagamenti. Ha quindi proposto di estendere le agevolazioni per le famiglie.

Anche Anna Borasi (PD) ha espresso apprezzamento per l’aumento delle rate e ha spiegato che gli aumenti sono dovuti a inflazione e crescita dei costi dei materiali.

Torino, 24 febbraio 2025

Via Roma pedonale, un errore

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

Il prof. Quaglieni

Mi dispiace deludere il sindaco Lo Russo che stimo , ma via Roma tutta pedonalizzata è priva di senso. Una via con ampi portici è già ampiamente pedonale come la storia stessa della città dimostra.  La pedonalizzazione impedirà di fatto agli anziani di andare in via Roma che verrà ovviamente  vietata anche ai taxi. Non sarà certo via Roma  pedonale un’attrattiva artistica e  turistica, a meno di rivalutare Piacentini e l’architettura fascista. Potrà essere utile per qualche artista di strada per le sue esibizioni per lo più pacchiane e rumorose. Qualche musicante senza uditori potrà sfogarsi e illudersi di avere degli ascolti. Ma si tratta di cose che già avvengono nei pezzi di via pedonalizzata da tempo.

Il commercio della via verrà invece  danneggiato da flussi di gente non interessata ad acquisti, anche se il decadimento del centro ha già  ridotto i negozi importanti ad una decina e la via pedonale certo non li incrementerà. Anche  i bar (Augustus, Cotto, Motta) hanno chiuso da anni. Persino i grandi magazzini hanno chiuso. Rendere pedonale la via  farà peggiorare la situazione, generando caos e inquinamento nelle vie circostanti. Cosa saranno piazza Castello e piazza Carlo Felice, via Gramsci e via Bertola? O vorranno anche in queste aree eliminare le auto, riservando alle biciclette e ai monopattini la circolazione? Dodici milioni di euro per un lavoro che si rivelerà inutile o dannoso, si dovevano spendere diversamente: ad esempio, eliminare le buche delle strade e dei marciapiedi. Quella sarebbe stata una vera  “rivoluzione” che avrebbe reso Torino migliore di Roma e di Milano. E avrebbe ridotto la possibilità di incidenti che oggi intasano il CTO. Lasciare le buche in centro e in periferia renderà la città  meno sicura e meno  appetibile ai turisti e ai residenti. Una città che oggi è prevalentemente di anziani non abbisogna di lunghe vie pedonali impercorribili da chi ha difficoltà a camminare. Forse arriveranno i nuovi italiani dalle periferie come succede a Milano? Non mi pare un’ipotesi che Torino debba augurarsi. Chi ha amministrato bene come il Sindaco  Valentino Castellani, ha guardato alla città nel suo insieme ed è ricordato, rimpianto ed amato per il lavoro sistematico che ha saputo impostare e realizzare.

La formazione fa “Gol”. In arrivo oltre 60 milioni dalla Regione

Più di 60 milioni di euro sono una risposta concreta alle sfide che lavoratori e imprese del nostro territorio stanno affrontando. Le politiche attive del lavoro devono essere efficaci: e questa è una grande opportunità per garantire competenze adeguate e aumentare la competitività delle nostre imprese, a beneficio di tutti”: lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte, ricordando che “le crisi che stanno toccando i settori nevralgici della nostra economia richiedono soluzioni tempestive e il Programma GOL rappresenta la chiave per costruire percorsi di inserimento lavorativo o ricollocazione che siano concreti e rispondenti ai reali bisogni del territorio. Questo è solo un primo passo in un percorso più ampio che punta a costruire un futuro solido per la nostra Regione e per la nostra Nazione”.

Il Programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori) mette a disposizione del Piemonte quasi 50,840 milioni di euro, ai quali si aggiungono gli 11 milioni stanziati tramite il Fondo Sociale Europeo (FSE) e destinati a garantire l’efficacia e la qualità della formazione offerta.

“La distribuzione delle risorse – anticipa Chiorino – avverrà attraverso il merito. Si prevede un sistema che premia gli enti di formazione accreditati più capaci a rispondere alle esigenze del territorio, garantendo il raggiungimento degli obiettivi e un’alta qualità dei percorsi formativi proposti. Gli enti accreditati sono valutati in base alla loro esperienza e capacità di adattarsi alle sfide del mercato del lavoro, con particolare attenzione all’inclusività e alla personalizzazione dell’offerta formativa e, quindi, al risultato effettivo”.

Formazione per i lavoratori in crisi

Elemento centrale è la connessione con il percorso 5 di GOL, fortemente voluto dal vicepresidente per rispondere alle esigenze dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi.

Come illustrato in occasione del Consiglio regionale aperto sull’automotive dello scorso 11 febbraio, il percorso legislativo che dal Piemonte ha permesso di arrivare alla modifica normativa nazionale oggi consente una maggiore flessibilità: tutti i lavoratori in cassa integrazione interessati potranno non solo accedere alla formazione di GOL, ma anche a un rimborso spese basato sulle unità di costo standard dello stesso programma.

La Regione, contestualmente, sta lavorando alla convenzione con Inps per l’erogazione dei rimborsi. Un passo che segna un momento cruciale nel percorso di recupero e reinserimento sul mercato del lavoro per le persone maggiormente colpite dalle crisi.

“Con questi fondi la Regione Piemonte, prima ed unica in Italia a declinare le prerogative aperte dall’ultimo decreto legge del 2024 sulle crisi, sta dando seguito agli impegni assunti mettendo a disposizione un ingente budget per permettere agli enti di formazione di organizzare e realizzare i percorsi previsti – commenta Chiorino – L’obiettivo è garantire che ogni singolo lavoratore in difficoltà abbia l’opportunità di acquisire nuove competenze e di rientrare attivamente nel mondo del lavoro. Il Piemonte sta dando concreta attuazione alle politiche di aggiornamento e riqualificazione professionale, accelerando la formazione dei lavoratori colpiti dalle crisi, con la certezza che il lavoro, la crescita e il benessere sociale passano dalla valorizzazione delle competenze e dalla possibilità di dare nuove opportunità ai cittadini: abbiamo definitivamente archiviato l’assistenzialismo fine a se stesso”.

 

Servizio Civile, domande entro il 27 febbraio. Oltre 200 i giovani impegnati anche a Torino

 

C’è ancora tempo fino al 27 febbraio per presentare domanda per il Servizio Civile Universale promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili.

Possono partecipare al bando ragazze e ragazzi tra 18 e 29 anni, con una riserva di posti per chi si trovi in condizioni di disabilità, bassa scolarizzazione e difficoltà economiche o sociali.
Nei 12 mesi in cui si svolgerà il progetto, a partire da settembre 2025, il Servizio Civile offrirà loro l’opportunità di fare esperienza all’interno di un ente o associazione del territorio, con un monte ore garantito di formazione specifica e un rimborso economico di 507 euro mensili.

Sono oltre 2.324 i progetti in Italia disponibili per i giovani che vogliono diventare operatori volontari. Di questi, 29 sono proposti dalla Città di Torino e dagli enti partner sul territorio che permetteranno di accogliere 276 candidati che saranno impegnati nei settori dell’assistenza, della valorizzazione del patrimonio e della promozione culturale.
Tra le esperienze consolidate negli ultimi anni, ci sono i progetti della Rete delle Biblioteche Civiche, dei servizi sociali che si occupano di persone straniere e minori, di ITER e di UniTo, insieme alle molte proposte da parte di associazioni del territorio che si occupano di inclusione sociale per persone con fragilità.

Tra le ragazze e i ragazzi che in questo momento stanno svolgendo il Servizio Civile all’interno degli uffici della Città di Torino ci sono Ilaria e Asia che collaborano con l’attività del PIU, il Punto Informativo Unificato di via Palazzo di Città.

“Questa esperienza – racconta Ilaria – permette di vivere serenamente il periodo di transizione tra la fine dell’università e l’ingresso nel mondo del lavoro. Se scelto con attenzione, il progetto cui ci si candida può diventare anche un’opportunità valida per farsi un’idea di quale lavoro può appassionarci. E poi il rimborso spese, anche se non è come un vero e proprio stipendio, è comunque un aiuto per chi, come me, vive da ‘fuori sede’”.

“Il Servizio Civile – aggiunge Asia – ci dà l’opportunità di muovere una prima esperienza all’interno di un ambiente di lavoro in cui bisogna rispettare gli orari di ufficio, svolgere al meglio i propri compiti, rispettare i ruoli e sapersi relazionare al meglio con i colleghi e, nel nostro caso, con il pubblico che si rivolge al PIU”.

Le informazioni sui progetti proposti dalla Città di Torino ed enti partner si trovano sulle pagine del portale TorinoGiovani mentre al Centro InformaGiovani di via Garibaldi 25 è possibile ottenere informazioni e aiuto per la compilazione della candidatura online.

Flavia Gotta – TORINO CLICK

Sciopero dei trasporti: ecco le fasce orarie di servizio garantito

Lunedì 24 febbraio 2025 è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dall’Organizzazione Sindacale USB per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

La Chiesa torinese prega per Papa Francesco

La dichiarazione dell’arcivescovo di Torino Card. Roberto Repole (da La Voce e il Tempo)

“La Chiesa di Torino e quella segusina stanno pregando per la salute del Papa insieme ai cristiani di tutto il mondo e con sentimento di grande affetto, credo condiviso da tutti gli uomini del pianeta.

Francesco ha dato voce alla bellezza del Vangelo, ha portato il messaggio della Misericordia e oggi il mondo ne ha tanto bisogno, gli vuole bene per questo, riconosce nel Papa un riferimento fondamentale negli equilibri internazionali. Giunge a Papa Francesco da Torino e dal Piemonte, la terra della sua famiglia, il più grande sostegno in queste ore di prova”.

+ Roberto card. Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa