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Fondi Pnrr per rigenerare in Piemonte i siti di interesse storico. Coinvolto un comune su cinque

Quasi un comune piemontese su cinque ospita un sito di interesse storico che sarà rigenerato con i fondi del Pnrr: in meno di un anno finanziati più di 400 progetti culturali per un valore di quasi 130 milioni di euro

 

Nel Torinese sono stati finanziati 57 progetti in 44 comuni per un valore di 6,922 milioni e una ricaduta economica di 8,5 milioni

 

Ci sono anche 44 comuni del Torinese tra i 311 che si sono aggiudicati risorse del Pnrr per rigenerare un sito di interesse storico. Il bando è destinato complessivamente in Piemonte a duecentoquindici comuni, quasi uno su cinque, che ospitano un sito di interesse storico che sarà rigenerato grazie ai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza: edifici del passato, chiese e antichi casali distribuiti praticamente su tutte le otto province. Una radiografia emersa dall’ultima graduatoria dei programmi di recupero degli edifici rurali stilata dalla Settore Cultura della Regione Piemonte che finora ha assegnato quasi 130 milioni di euro su alcune linee del Pnrr, di cui gli ultimi 38,2 milioni serviranno a recuperare edifici storici oggi in disuso o in stato di degrado attraverso 311 progetti che avranno una ricaduta economica di 49,7 milioni di euro.

Per il Presidente della Regione e l’assessore alla Cultura la ricognizione dei progetti, soltanto per quanto riguarda l’ultima assegnazione, racconta un Piemonte capace di raccogliere e sfruttare in pieno la sfida di spendere praticamente tutte le risorse messe a disposizione dal Pnrr hanno osservato. Gli investimenti sulla cultura sono ormai un asset e nello stesso tempo un patrimonio di cui è dotato il Piemonte.

Nel Torinese sono stati finanziati 57 progetti in 44 comuni per un valore di 6,922 milioni e una ricaduta economica di 8,5 milioni di euro

Ala di Stura (Pian Belfè): risanamento Baita rurale di Pian Belfè con annesso antico lavatoio e abbeveratoio per il bestiame;

Angrogna-Località Ciabas: intervento di risanamento conservativo, copertura facciate serramenti del tempio del Ciabas;

Arignano: restauro del mulino di Arignano, un mulino ad acqua della prima metà dell’800, dal punto di vista architettonico è uno splendido esempio di edificio rurale di ispirazione neoclassica;

Bardonecchia: consolidamento geologico e messa in sicurezza della chiesa parrocchiale di Millauress;

Bollengo località Pessano: recupero paesaggio rurale di Pessano adiacente alla chiesetta di Santissimi Pietro e Paolo;

Bollengo: restauro chiesetta di Santa Eurosia. Messa in sicurezza, Restauro e Recupero Funzionale della Chiesetta barocca di Santa Eurosia sita nel Comune di Bollengo (TO) lungo la Via Francigena di Sigerico.

Borgiallo: progetto «Sentieri tra arte e natura» che prevede il restauro conservativo di diverse edicole votive e pitture murarie sacre presenti lungo antiche strade vicinali e sentieri nel Comune di Borgiallo;

Bussoleno-Località Grangia dell’Alpe: ristrutturazione rustici;

Buttigliera Alta: recupero funzionale per la conservazione e valorizzazione culturale e paesaggistica e turistica della torre della Bicocca;

Candiolo: risanamento e recupero edificio rurale in Bosco Le Risere. L’immobile oggetto di intervento è situato nel Parco di Stupinigi, nel Sito Rete Natura 2000 “Stupinigi” e in zona oggetto di dichiarazione di notevole interesse pubblico. L’immobile fa parte di un complesso di edifici classificati dal Piano d’Area del Parco Naturale di Stupinigi come “fabbricati d’epoca”;

Candiolo-Cascina Parpaglia: intervento sull’antica chiesa Maria dell’Immacolata;

Caprie- Borgo Case Mandria: recupero e valorizzazione fabbricato rurale Borgo case Mandria;

Castellamonte: il progetto si pone l’obiettivo di tracciare un percorso per proiettare la cappella dell’Assunta presso il Castello di Castellamonte verso una nuova dimensione, improntata alla tutela e alla valorizzazione di una realtà rurale antica, affinché ritorni ad essere un elemento di riferimento per la comunità locale;

Castiglione Torinese-Gerbas: cascina il Gerbas, recupero cascinale del ‘700;

Chieri: rifunzionalizzazione e restauro della Cascina Rubiotto;

Chivasso- Frazione Mandria: realizzazione di illuminazione su corte d’onore del complesso settecentesco della regia mandria realizzato dai Savoia per l’allevamento dei cavalli per rendere gli spazi pubblici praticabili in sicurezza e scoraggiare attività criminose o atti vandalici sui fabbricati adiacenti;

Condove-Frazione Mocchie: canonica della castellania abbaziale di Mocchie. Il progetto prevede la creazione di uno spazio espositivo nella località di villeggiatura di Mocchie soprattutto a favore dei turisti estivi mediante la rifunzionalizzazione della canonica antica della parrocchia, ora in stato di abbandono.

Condove-Cappella Madonna del Castello: recupero cappella della Beata Vergine Assunta.

Condove Frazione Frassinere: restauro della Cappella Volpi;

Condove-Reno Inferiore: il progetto prevede la ristrutturazione e il recupero del fabbricato adibito ad antico forno della borgata Reno e del fabbricato destinato ad essere adibito a contenitore culturale e luogo di dialogo tra la cultura scientifica e i cittadini nonché alla promozione enogastonomica del territorio;

Courgnè-Località Vernetti-Salto: restauro casa Forte di Torre Pietra;

Cumiana: restauro e risanamento conservativo del rustico Flandinet;

Groscavallo-Campo della Pietra: consolidamento, restauro e recupero della chiesetta alpina del 1522;

Ingria-Frazione Querio: casa museo dell’Arrotino. Il progetto prevede il recupero e il restauro conservativo della casa alpina, consistente in un’opera di conservazione di tutti gli elementi costruttivi presenti;

Lanzo Torinese: recupero della Cappella campestre di San Giacinto e ripristino dell’area prospiciente per favorirne la fruizione e valorizzare la componente storico, culturale e paesaggistica del sito, ubicato in una posizione panoramica nella riserva naturale del Ponte del Diavolo di Lanzo Torinese Belvedere di San Giacinto;

Mezzenile Località Plissy: restauro conservativo e risanamento percorso di arte sacra cappella San Giuseppe di Mezzenile;

Moncalieri: ripristino funzionalità aree di protezione ambientale a Moncalieri, strada Castel Vecchio;

Mompantero frazione Castegneretto: restauro cappella della Madonna del Castegneretto;

None: cascina Rondellino ristrutturazione del fabbricato.

Novalesa: restauro degli affreschi della cappella di Sant’Anna. La piccola cappella sorge in una frazione rurale, luogo di passaggio di un nutrito turismo interessato ai sentieri che percorrono il paesaggio alpino.

Novalesa-Frazione San Pietro: Abbazia dei santissimi Pietro e Andrea a Novalesa riqualificazione e valorizzazione del sagrato della chiesa Abbaziale;

Orbassano-Podere cascina Gorgia: restauro e valorizzazione e messa in sicurezza del basso fabbricato ad uso forno ubicato nell’area pertinenziale del podere Cascina Gorgia;

Oulx-Frazione Chateau Beaulard : restauro della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo;

Pavarolo: l’intervento riguarda la riqualificazione di un cascinale caratterizzante il tessuto storico e paesaggistico di Pavarolo;

Pinerolo: intervento sulla cascina Ai Nana che consentirà di far rivivere funzionalmente le componenti di architettura vegetale;

Pinerolo: ristrutturazione e recupero del fabbricato adibito ad antico forno della borgata Reno e del fabbricato destinato ad essere adibito a contenitore culturale e luogo di dialogo tra la cultura scientifica e i cittadini nonché alla promozione enogastonomica del territorio;

Pinerolo-Cascina Danesy: recupero funzionale compendio rurale;

Pinerolo-Località Baudenacca: restauro degli apparati decorativi pittorici del complesso rurale del Colombretto;

Pinerolo-Ai Nana: cappella di San Giovanni Battista. Il progetto di restauro e valorizzazione della Cappella di San Giovanni Battista si pone l’obiettivo di rendere nuovamente visitabile in sicurezza, creando un percorso che renda possibile restituire alla cappella di San Giovanni Battista una nuova dimensione, legata alla progettazione culturale, al turismo ecosostenibile, alla esplorazione del territorio rurale e alla riscoperta della storia del territorio;

Ribordone-Località Boscalera: recupero del crotin edificio rurale tipo per stagionatura formaggi e forno di borgata;

Salbertrand: restauro cappella di San Pancrazio;

San Secondo di Pinerolo-Miradolo: risanamento e recupero funzionale dei rustici del castello di Miradolo;

Sant’Ambrogio di Torino-Frazione San Pietro: restauro della Cappella Madonna di Fatima e Sant’Anna;

San Carlo Canavese: risanamento conservativo e recupero funzionale della cappella di San Gerolamo. Con l’intervento in programma si intende riportare all’antico splendore la storica cappella di San Gerolamo annessa alla nota Cascina Gonetta della prima metà del Settecento.

San Raffaele Cimena: tutela e promozione dei territori della collina torinese con la valorizzazione dell’offerta agricola ed ecoturistica della struttura di Cascina Malerbe;

Settimo Vittone: risanamento conservativo dell’abitazione rurale e dei Pilun siti in località Piole e lungo la via Francigena. L’intervento prevede il risanamento conservativo di un’abitazione rurale risalente al 1766 e del contesto terrazzato e vitato di cui è parte integrante in località Piole, Montestrutto, comune di Settimo Vittone. L’edificio è inserito un una conca terrazzata che degrada fino alla piana di proprietà dell’Azienda viticola Giovanetto e che si attesta lungo la via Francigena;

Settimo Vittone Località Pissapolla: risanamento conservativo della cascina;

Sparone Località Onzino: casa di forte di Onzino recupero e restauro;

Trana-Frazione Pianca: messa in sicurezza e conservazione della cappella Madonna del Belvedere;

Valchiusa-Borgata di Cantoncello: recupero di fabbricati storici della borgata di Cantoncello di Valchiusella;

Verolengo: Località Madonnina: recupero conservativa dell’ex molino di forno;

Verrua Savoia: opere di restauro e messa in sicurezza per la valorizzazione della chiesa campestre di Santa Lucia. La chiesa di Santa Lucia è una cappella situata in località Sivrasco, costruita nel 1695 nel sito di una preesistente cappella campestre dedicata alla Madonna del Carmine;

Verrua Savoia-Località Rocca: recupero funzionale casa colonica annessa alla fortezza di Verrua Savoia ai fini della realizzazione di un chiosco;

Villafranca Piemonte: lavori di consolidamento e restauro della chiesa di San Grato;

Villafranca Piemonte: restauro tettoie della cascina facente parte del complesso architettonico del castello di Marchierù;

Villarfocchiardo-Borgata Banda: Conservazione e recupero dei fabbricati dell’antica Certosa di Banda sita nel comune di Villar Focchiardo;

Volvera-Cascina Pascolo Nuovo: restauro e risanamento conservativo parziale del palazzotto Juva;

Controlli nelle zone della movida, sanzionati tre locali

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Nella scorsa notte hanno avuto luogo, come di consueto, i controlli congiunti della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia – Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale –  nelle aree cittadine interessate dal fenomeno della “movida”.

L’attività, iniziata alle ore 20 del sabato sera, si è concentrata in Piazza Vittorio Veneto, Piazza Castello, Piazza Santa Giulia, Piazzale Valdo Fusi, Piazza Emanuele Filiberto, Via Sant’Ottavio angolo via Verdi, via Mattero Pescatore, via Rossini oltre che zona Murazzi e quartiere San Salvario.

Complessivamente, sono stati sottoposti a controllo 187 persone e diversi locali pubblici, 3 dei quali, ubicati in via Santa Giulia, via Balbi e corso San Maurizio, sono stati sanzionati amministrativamente per le violazioni in materia di vendita di bevande alcoliche. In due dei tre casi è stata riscontrata la vendita di alcol dopo le ore 21.

I servizi di polizia continueranno con cadenza regolare.

Fermato un figlio dell’uomo ridotto in fin di vita a martellate

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Uno dei figli dell’anziano di 72 anni ridotto in fin di vita nel cortile della sua abitazione in corso Bramante 62 a Torino è stato fermato dalla polizia. Dopo l’aggressione a colpi di martello, trovato nel cortile, il presunto autore, 46enne, sarebbe scappato lasciando  il padre a terra, soccorso dai vicini di casa.

Approvata la variante urbanistica per dare il via alla Metro 2

 

 

Via libera alla variante urbanistica per la metro 2. Lo ha deciso la Giunta, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni.

Con la variante 333 si introducono nel Piano Regolatore le modifiche necessarie a garantire la conformità urbanistica per il tracciato della nuova linea 2 della metropolitana per la tratta Rebaudengo – Politecnico .

La Città di Torino ha già predisposto, tramite la Società InfraTO, incaricata anche della progettazione definitiva, il progetto di fattibilità tecnico-economica del primo lotto dell’infrastruttura, che si svilupperà interamente sul territorio cittadino.

“I lavori –spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – partiranno dalla zona nord della Città per arrivare fino al Politecnico. L’intera opera, a regime, prevedrà 32 stazioni partendo da Rebaudengo  per proseguire, via via che si renderanno disponibili i finanziamenti statali, sia verso nord in direzione San Mauro-Pescarito, sia verso sud in direzione Santa Rita-Strada del Portone”.

A differenza della Linea Metropolitana 1, che corre per la quasi totalità al di sotto dei sedimi stradali, la tratta Rebaudengo – Politecnico deve affrontare la complessità tecnica dell’attraversamento dell’area centrale che interessa edifici di pregio storico ed elementi caratterizzanti di rilevanza paesaggistica rispetto ai quali occorreranno particolari accorgimenti.

Il percorso della Linea 2 avrà origine in corrispondenza della stazione ferroviaria Rebaudengo e proseguirà lungo la ex trincea ferroviaria tra via Gottardo e via Sempione per poi deviare lungo via Bologna e, dopo aver attraversato la Dora Riparia, entrare nella cosiddetta “tratta centrale” con la fermata Mole/Giardini Reali per poi portarsi all’altezza di via Lagrange con la fermata Carlo Alberto. Il tratto del centro storico culminerà nella fermata Porta Nuova, posta lungo via Nizza, così da garantire la connessione con la stazione ferroviaria e l’interscambio con la Linea 1.

L’approvazione della variante urbanistica è dunque un passaggio tecnico fondamentale per dare avvio al progetto e arriva pochi giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge 41/2023, che prevede la nomina di un Commissario straordinario che dovrà “provvedere all’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione” e assumere “tutte le iniziative necessarie per assicurare la realizzazione degli interventi e la messa in esercizio dell’impianto”, permettendo di abbreviare di oltre 24 mesi i tempi di attuazione dell’opera.

“La nomina del commissario – aggiunge il Sindaco – è la conclusione di un grande lavoro di concerto con la Regione Piemonte e con il Governo che consentirà alla Città di risparmiare oltre 24 mesi sull’avvio di questo importantissimo cantiere. La linea 2 della metropolitana – conclude –  è davvero la più grande opera infrastrutturale della Città, ne cambierà radicalmente il volto e segnerà un punto di svolta anche per le politiche di transizione ecologica dando a Torino una rete di trasporto pubblico efficiente e davvero all’avanguardia”.

L’iter dell’opera e maggiori informazioni su progetto e finanziamenti sono disponibili  collegandosi a https://www.torinocambia.it/la-linea-2-della-metropolitana

Operazione della Guardia di Finanza di Torino: reati tributari, confisca milionaria

Associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari a carattere transnazionale: confiscato dalla Guardia di Finanza di Torino patrimonio milionario. Cautelati 71 immobili, 6 terreni auto e denaro per oltre 900 mila euro.

Tra gli immobili confiscati un appartamento dal valore di oltre un milione e 100 mila euro, sito in una rinomata zona residenziale di Napoli.

 

La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Torino, ha confiscato disponibilità patrimoniali appartenenti a un sodalizio criminoso dedito alla commissione di molteplici delitti tributari, anche fraudolenti e a carattere transnazionale.

L’operazione ha consentito di sottoporre a confisca, in favore dello Stato, un compendio patrimoniale dal valore complessivo di oltre 3,3 milioni di euro, composto da 71 unità immobiliari, situate nei Comuni di Napoli e San Giorgio a Cremano (NA), 6 terreni (nelle province di Torino e Napoli), un’AUDI Q3 e denaro per oltre 900 mila euro, depositato su diversi rapporti finanziari.

La sentenza, definitiva, ha anche confermato la responsabilità penale dei destinatari della confisca, condannati poiché facenti parte di un’associazione per delinquere risultata operante nel territorio piemontese e artefice di un’articolata frode “carosello” all’I.V.A. nel settore del commercio all’ingrosso di metalli non ferrosi, la cui esistenza era stata scoperta nel corso delle indagini condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino.

Il sistema fraudolento posto in essere dagli autori degli illeciti sfruttava il particolare meccanismo di applicazione dell’I.V.A. per le operazioni commerciali in ambito europeo, che esclude la detrazione del tributo in caso di acquisto effettuato da un fornitore dell’Unione europea. Per consentire all’impresa acquirente di fruire, anche in tali casi, della detrazione dell’imposta, veniva “fittiziamente” interposto un soggetto italiano nell’acquisto dei beni tra il venditore con sede in un altro Stato dell’Unione (reale cedente) e l’effettivo cliente residente in Italia. Quest’ultimo riceveva “fisicamente” la merce dall’operatore unionale ma “cartolarmente” la acquistava da una società “cartiera” con sede nel territorio nazionale, la quale emetteva una fattura con I.V.A. senza però mai versarla, così consentendo all’acquirente beneficiario della frode di detrarre indebitamente l’imposta.

Nel caso specifico, la peculiarità della frode accertata era stata quella di interporre fittiziamente ulteriori società estere tra il reale fornitore straniero e le società “cartiere” italiane, con la specifica finalità di rendere ancor più complessa la ricostruzione delle reali operazioni commerciali.

La “frode carosello” così realizzata favoriva, in definitiva, i destinatari finali delle merci (riconducibili ai membri dell’organizzazione per delinquere), che erano in grado di praticare alla clientela prezzi concorrenziali in virtù del mancato sostenimento, di fatto, dell’onere finanziario dell’I.V.A..

Le condotte fraudolente erano state realizzate con il coinvolgimento di ben 36 società, sia italiane sia estere, risultate essere fittizie (prive di dipendenti e di qualsiasi struttura organizzativa) e gestite, di fatto, attraverso un unico ufficio, sito in Torino, le quali avevano emesso fatture per operazioni inesistenti per circa 100 milioni di euro, evadendo l’I.V.A per oltre 21 milioni di euro.

Nel corso delle indagini erano stati, tra l’altro, sequestrati beni mobili, immobili e attività finanziarie nella disponibilità degli indagati, i quali, a seguito dell’esecuzione della sentenza della Corte d’Appello di Torino, sono stati ora sottoposti a confisca definitiva.

Tra gli immobili confiscati risulta di particolare pregio un appartamento, dal valore di oltre un milione e 100 mila euro, sito in una rinomata zona residenziale di Napoli, formalmente intestato a una società inglese ma riconducibile a uno dei promotori delle frodi fiscali, residente nel capoluogo campano.

Le Residenze Reali Sabaude del Piemonte, un calendario ricco di meraviglie

Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude presenta le prime iniziative congiunte e i progetti in programma nel 2023, finalizzati a valorizzare e promuovere il circuito delle 16 Residenze piemontesi, riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità dal 1997.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO: residenzerealisabaude.com – lavenaria.it

 

IL NUOVO SITO WEB E LE MOSTRE REALI
È online il nuovo sito web dedicato residenzerealisabaude.com, progettato e realizzato dalla Direzione Regionale Musei Piemonte insieme all’agenzia Nethics ed in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, grazie ai fondi del Ministero della Cultura della legge n. 77 del 20 febbraio 2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”. Il nuovo portale, che verrà gestito e curato direttamente dal Consorzio, si propone sia come vetrina di tutte le 16 Residenze piemontesi con nuove immagini e video realizzati ad hoc e approfondimenti tematici che verranno via via implementati, sia come strumento di promozione delle diverse iniziative che le singole Residenze propongono durante l’anno sotto le categorie Mostre Reali, Eventi Reali, Itinerari Reali ma anche quelle che il sistema realizzerà a partire dal progetto Camminate Reali 2023.

2. IL ROYAL PASS, LA CHIAVE DELLE RESIDENZE REALI IN PIEMONTE
Dal mese di aprile 2023 il sistema delle dimore reali piemontesi, grazie alla collaborazione con Turismo Torino e Provincia, si propone ai singoli visitatori, alle famiglie ed ai gruppi organizzati con una nuova chiave di accesso: il Royal Pass, il biglietto unico di tutte le Residenze Reali Sabaude del Piemonte. Con il Royal Pass non solo si potrà accedere a tutte le 16 Residenze Reali e visitare le mostre ospitate nelle varie sedi, ma sarà anche possibile partecipare, con tariffa agevolata, alle diverse esperienze tematiche proposte da ogni Residenza.

Salvata puerpera: trapianto di fegato con la tecnica dei ‘2 tempi’, all’ospedale Molinette di Torino

Nei giorni scorsi una donna di 38 anni, che aveva partorito 2 giorni prima, è stata salvata grazie ad un trapianto di fegato eseguito con la tecnica detta dei ‘2 tempi’, ovvero essendo stata lasciata senza fegato per più di 12 ore, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.
La donna, di origine peruviana, giunta quasi al termine della sua seconda gravidanza, si era presentata al Pronto soccorso dell’ospedale Martini dell’ASL Città di Torino in preda ad una colica addominale, accompagnata da una crisi ipertensiva. Avendo riscontrato uno stato di sofferenza fetale, gli ostetrici ginecologi del gruppo del dottor Marco Camanni avevano proceduto immediatamente con il parto cesareo. In sala operatoria, tuttavia, dopo la nascita del neonato, si sono resi conto che la situazione della puerpera era estremamente grave, a causa di un importante sanguinamento addominale proveniente dal fegato, organo che era andato incontro ad un raro fenomeno di rottura spontanea nell’ambito di una cosiddetta sindrome HELLP. I chirurghi del dottor Roberto Saracco erano quindi subito intervenuti, provvedendo al tamponamento dell’emorragia epatica con telini chirurgici. Nelle 24 ore successive la situazione di shock emorragico era stata lentamente recuperata, grazie alle cure del gruppo di rianimatori diretti dal dottor Mauro Navarra. Malgrado ciò, la paziente aveva sviluppato una progressiva necrosi del fegato, determinante uno stato di severa insufficienza epatica e di emorragia persistente. E’ a quel punto che la rianimatrice di turno, la dottoressa Valentina Borrelli ha contattato la dottoressa Silvia Martini, di guardia all’ospedale Molinette nel reparto di Terapia Insufficienza epatica (diretto dal dottor Antonio Ottobrelli). Dopo un rapido consulto telefonico con il professor Renato Romagnoli (Direttore del Centro Trapianto di fegato di Torino) è stato disposto il trasferimento della paziente direttamente nella sala operatoria del Centro Trapianti all’ospedale Molinette.
Dopo circa 36 ore dal parto, la situazione clinica della paziente affrontata dai medici delle Molinette (il professor Romagnoli, coadiuvato dai chirurghi Francesco Lupo e Stefano Mirabella, e le anestesiste dottoresse Patrizia Andruetto e Bruna Lavezzo) era assolutamente drammatica. Il fegato della donna era andato incontro a massivi fenomeni di necrosi emorragica con irreparabili multiple lacerazioni. Il solo modo per arrestare definitivamente l’emorragia epatica è stato quindi la rimozione totale del fegato, con temporanea derivazione del sangue della vena porta direttamente nella vena cava inferiore.
Già dalla sala operatoria è partita la corsa contro il tempo, con la richiesta super-urgente del fegato di un donatore, diramata dal Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta (coordinato dal professor Antonio Amoroso) verso il Centro Nazionale Trapianti di Roma. L’opportunità estremamente favorevole di un donatore di gruppo sanguigno compatibile disponibile in Toscana è stata colta immediatamente, grazie anche al lavoro del servizio di Emergenza del 118 di Torino, che ha garantito l’organizzazione dei trasporti dell’équipe trapianti in tempi record.
Dopo sole 13 ore dal momento della rimozione totale del fegato, e dopo aver trascorso la notte nella Terapia Intensiva delle Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna), durante la quale le sue condizioni si sono stabilizzate, la paziente ha potuto essere sottoposta con successo all’impianto del fegato del donatore da parte del professor Romagnoli e della sua équipe. La ripresa funzionale dell’organo trapiantato è stata valida ed immediata.
La paziente è attualmente ancora ricoverta in Terapia intensiva alle Molinette, ma ha recuperato la stato di coscienza e le sue condizioni cliniche migliorano giorno dopo giorno, così come stanno migliorando le condizioni del suo piccolo, degente presso la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Maria Vittoria (diretto dalla dottoressa Patrizia Savant Levet).
“Un trapianto che si può definire miracoloso, nei tempi, nei modi e nelle procedure. Tutto ha coinciso alla perfezione ed ancora una volta la nostra squadra trapianto è stata perfetta. E ancora una volta è fondamentale ringraziare la generosità della famiglia del donatore, senza la quale questi miracoli non potrebbero avvenire” dichiara Giovanni La Valle (Direttore generale della Città della Salute di Torino).

Altri arresti per i furti con spaccate di vetrine nei negozi di Torino

La Polizia di Stato di Torino ha individuato ed arrestato due uomini, gravemente indiziati di un furto aggravato in danno di un esercizio commerciale cittadino.

Gli agenti della Squadra Mobile sono intervenuti nella notte del 25 Aprile in Corso Giulio Cesare per la segnalazione, diramata dalla Sala Operativa della Questura, di un furto in atto all’interno di un negozio di acconciature.

Trovandosi poco distanti, i poliziotti riuscivano a intercettare i due soggetti mentre si allontanavano appiedati dal locale, la cui vetrina si presentava forzata, e si mettevano al loro inseguimento. Nonostante i due complici prendessero direzioni differenti, venivano entrambi raggiunti e fermati, uno in via Monte Nero e l’altro in via Salassa.

Si tratta di un cittadino di nazionalità moldava di circa 35 anni e di un cittadino italiano di 43. Durante la fuga i due si sono disfatti di alcuni sacchetti, gettandoli sotto le auto in sosta, rinvenuti successivamente dai poliziotti, contenenti 30 confezioni di profumi e di articoli cosmetici.

In considerazione dei gravi indizi di colpevolezza a loro carico, i due uomini sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.

Nel corso dell’udienza di convalida, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere per entrambi.

L’ospedale Mauriziano leader in Italia per la chirurgia del fegato

L’ospedale Mauriziano di Torino identificato quale riferimento leader in Italia per la Chirurgia del fegato
La Società Italiana di Chirurgia ha identificato l’ospedale Mauriziano di Torino ed il professor Alessandro Ferrero il Direttore al quale affidare la Scuola di riferimento nazionale in Chirurgia epatica. In questi anni la Chirurgia del fegato e delle vie biliari è andata incontro a cambiamenti radicali, sia nel campo tecnico che in quello delle indicazioni. In particolar modo solo recentemente si è diffusa la possibilità di eseguire interventi di resezione epatica estremamente complessi per via mini invasiva, con riduzione delle complicanze e della degenza ospedaliera. Proprio la Chirurgia Generale e Oncologica dell’ospedale  Mauriziano di Torino (diretta dal professor Alessandro Ferrero) è leader in Italia in questa metodica, eseguendo oltre il 70% dei casi con tecnica mini invasiva, attraendo pazienti da fuori regione, così come colleghi chirurghi che vogliono perfezionare la loro tecnica.
A partire dall’8 maggio 2023 un numero selezionato di chirurghi e chirurghe provenienti da tutta Italia si incontreranno a Torino per acquisire e migliorare le proprie conoscenze. Nelle due settimane di formazione che si terranno all’ospedale Mauriziano si avvicenderanno anche docenti di Chirurgia epatica, provenienti da tutti i più importanti Centri italiani, sia ospedalieri che universitari, nonché esperti internazionali.

Sgominata la “banda delle monetine” Decine di anziane derubate Sequestrati 400 mila euro

I carabinieri della compagnia di Susa hanno sottoposto a misure cautelari 8 cittadini di origine peruviana. Tra loro due sono in carcere, uno ai domiciliari e cinque hanno l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria. I soggetti avrebbero commesso alcuni furti con destrezza tra la Val di Susa e la cintura ovest di Torino: almeno 80 colpi. Sono  stati sequestrati beni per circa 300.000 euro, oltre a 100.000 euro in contanti, nascosti  nelle abitazioni di alcuni anziani da parte di badanti peruviane indagate per ricettazione.

Le vittime erano donne sole e  anziane, che venivano avvicinate nei pressi di supermercati e cimiteri e poi derubate delle proprie borse, dopo essere state distratte dal lancio di alcune monetine.