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Rifiuta d’indossare la mascherina e colpisce poliziotto, arrestata

Sono da poco passate le 19 in corso Rosselli quando gli agenti della Squadra Volante intervengono a seguito di una segnalazione del personale GTT.

 

Giunti sul posto, i poliziotti prendono contatto con l’autista della vettura che indica loro una passeggera, in stato di ubriachezza, che rifiuta d’indossare a bordo la necessaria mascherina. Nel mentre quest’ultima, una trentatreenne italiana, alla vista degli operatori cerca di allontanarsi, tentando di salire su un altro autobus presente in fermata.

Una volta bloccata, la donna, a gran voce, palesa nuovamente la volontà di non indossare alcun dispositivo di protezione, cercando così di attirare l’attenzione dei passanti. I poliziotti la invitano a tranquillizzarsi ma questa, con scatto repentino, si avventa sugli operatori, colpendone uno con dei pugni al volto.

Successivamente la trentenne ha continuato ad inveire contro gli agenti, sferrando anche calci al loro indirizzo.

La passeggera è stata arrestata per resistenza e violenza a P.U. Inoltre, è stata sanzionata per ubriachezza molesta e denunciata per oltraggio a P.U, interruzione di pubblico servizio, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e per aver rifiutato di dare indicazioni sulla propria identità personale in fase di controllo.

Anticorpi monoclonali, Piemonte in testa alle Regioni italiane

In questa quarta ondata il Piemonte, nonostante un numero di casi positivi molto più alto rispetto alle ondate passate, sta registrando un livello di ospedalizzazione notevolmente più contenuto. Un risultato frutto certamente della campagna vaccinale, ma anche della capacità del territorio di curare a domicilio i pazienti Covid con un quadro clinico non grave. In particolare, dagli ultimi dati del Registro Aifa, il Piemonte risulta al secondo posto delle Regioni italiane per l’uso degli anticorpi monoclonali.

Nella settimana dal 29 dicembre al 4 gennaio nella nostra regione ci sono state 475 richieste di prescrizioni, dato inferiore solo al Lazio che ha avuto 561 richieste. In totale, dall’inizio del monitoraggio ad oggi il Piemonte ha inviato 2.130 richieste di prescrizioni.

“Insieme al protocollo delle cure domiciliari e ai vaccini gli anticorpi monoclonali forniscono al Piemonte un’arma in più contro covid-19 nella fase precoce della malattia.- sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – È un’opportunità importante, perché consente di affrontare il virus in modo attivo, senza aspettare l’aggravarsi del quadro clinico del paziente. In questo caso, si tratta di una cura da praticare in ambulatorio specializzato o in ospedale, ma l’aspetto fondamentale rimane la corretta e tempestiva interazione tra il sistema di medicina territoriale e gli ospedali. Una strategia che in Piemonte sta dando risultati molto incoraggianti ed in cui abbiamo creduto fin dall’inizio”.

Per quanto riguarda gli antivirali, venerdi scorso è iniziato l’utilizzo delle 739 confezioni di pillole contro il Covid che possono essere somministrata a domicilio: il farmaco Molnupiravir della Merck, usato per la cura di chi viene colpito dal virus e si ammala. La pillola sarà prescritta ai soggetti maggiorenni ritenuti maggiormente a rischio di sviluppare una forma grave e dovrà essere somministrata nei primi giorni dalla diagnosi, pena la perdita della propria efficacia.

Super Green Pass, scatta l’obbigo Controlli sui mezzi pubblici

Da oggi l’obbligo di Super Green pass sui mezzi pubblici di trasporto

Polizia municipale e controllori Gtt, l’azienda del trasporto pubblico, intensificano i controlli a Torino in metropolitana, sui bus e tram.

Da questa mattina sono in corso verifiche sulla regolarità del certificato verde dei viaggiatori, soprattutto agli ingressi della metropolitana di Porta Nuova e Porta Susa, le due principali stazioni ferroviarie torinesi.

Qui vengono anche consegnate gratis mascherine Ffp2 ai passeggeri sprovvisti.

Nelle prime di controlli, scrive l’agenzia Ansa,  le multe sono state soltanto due.

Più di 1,6 milioni le terze dosi/booster somministrate in Piemonte

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.270.452 dosi, di cui 3.134.654 come seconde e 1.659.753 come terze.

FOCUS SULLE TERZE DOSI/BOOSTER

Ad oggi sono in tutto oltre 1,6 milioni le terze dosi/booster somministrate, quasi il 70% della platea complessiva di circa 2,4 milioni di persone che hanno maturato ad oggi i 150 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario (con monodose/doppia dose).

In particolare su coloro che al momento hanno maturato i requisiti per il richiamo, il booster è stato già somministrato in queste percentuali rispetto alle categorie di priorità per condizioni di salute o fasce d’età:

Immunocompromessi 81%

Fragili 88,8%

Ospiti Rsa 90,6%

Over80 91,2%

Personale Rsa 91,6%

Personale sanitario 94,7%

60-79 anni 75%

40-59 anni 51,8%

18-39 anni 33,3%

16-17 anni 23,6%

12-15 anni fragili 31,3%

(per i 12-15 enni NON fragili si può partire con la terza dose da domani).

Da domani quando i giorni per maturare il richiamo passeranno da 150 a 120 giorni si aggiungeranno alla platea complessiva altre 250 mila persone circa, portando in tutto a circa 1 milione le persone pronte in Piemonte per ricevere il booster, sempre seguendo l’ordine della categorie prioritarie definite dalla struttura commissariale nazionale.

 

Il bollettino Covid di lunedì 10 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 8.571 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 7.223 dopo test antigenico), pari al 13,5% di 63.530 tamponi eseguiti, di cui 56.456 antigenici. Degli 8.571nuovi casi gli asintomatici sono 7.022 (81,9%).

I casi sono così ripartiti: 7.091 screening, 1132 contatti di caso, 348 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 609.625, così suddivisi su base provinciale: 50.976 Alessandria, 29.064 Asti, 21.215 Biella, 85.915 Cuneo, 47.320 Novara, 313.871 Torino, 21.111 Vercelli, 22.939 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.848 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.366 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.845 (+121 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 142.436

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.422.004 (+63.530 rispetto a ieri), di cui 2.779.340 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.178

Sono 137 di oggi, idecessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.178 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.608 Alessandria, 735 Asti, 454 Biella, 1.498 Cuneo, 976 Novara, 5.839 Torino, 562 Vercelli, 385 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 121 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

453.026 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 453.026 (+5.535 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 37.286 Alessandria, 22.377 Asti, 15.046 Biella, 64.308 Cuneo, 37.110 Novara, 238.221 Torino, 15.982 Vercelli, 16.983 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.732 extraregione e 3.981 in fase di definizione.

I medici di Torino: “imprudente riaprire ora le scuole”

”Rinviare di due settimane la riapertura”

E’ la richiesta dell’Ordine dei medici di Torino.

“I numeri dei contagi sono troppo alti, è imprudente far riprendere lunedì  le lezioni”.
Cosi’ il presidente Guido Giustetto.

“L’evoluzione dell’epidemia Covid, l’impossibilità di effettuare tamponi in quantità adeguata, la bassa vaccinazione dei più piccoli, l’aumento dei ricoveri, – aggiunge  – rendono assolutamente imprudente far ripartire l’attività scolastica. I giorni di chiusura delle scuole dovrebbero servire a completare la vaccinazione degli adolescenti (oggi al 70%) e portare avanti celermente quella dei più piccoli, ferma sotto l’8% nella fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni”.

“Pur consapevoli – conclude  Giustetto – che chiudere nuovamente le scuole è doloroso e che i bambini hanno già pagato un prezzo alto per questa pandemia, il quadro è tale per cui nel giro di qualche giorno tantissime classi andranno comunque in Dad, con tutte le conseguenze in termini di aggravio sul sistema e soprattutto dal punto di vista sanitario”.

La moglie ricorda Angelo Burzi: “Grazie a chi non ha voltato la testa dall’altra parte”

Giovanna Perino, vedova di Angelo Burzi, ha ricordato con un lungo e commosso post su Facebook l’ex assessore regionale che si è tolto la vita la notte di Natale.  Di seguito il testo integrale

Desidero ringraziare quanti di voi, conosciuti e non, mi sono stati e mi sono vicini in questo momento.
Con affetto nei miei confronti così come nei confronti di Angelo, ricordandolo come amico di una vita o per un tratto di essa, compagno o avversario politico, interlocutore in varie e diverse situazioni, più o meno brevi, più o meno personali.

“E desidero ringraziare quanti di voi hanno contribuito a diffondere i suoi ultimi pensieri ed avviato una analisi seria, puntuale e rispettosa della situazione che lo ha coinvolto, che direttamente e indirettamente riguarda tutti noi e dalla quale ha scelto di uscire “esprimendo la sua protesta più forte”. Grazie, in sintesi, a quanti di voi hanno scelto di non voltare la testa dall’altra parte, a quanti stanno sostenendo la sua ultima battaglia per la verità.

Come ho ricordato salutandolo nel giorno del suo funerale, unendo le mie parole a quelle di altri suoi amici e i miei pensieri ai molti che non sono intervenuti ma che gli sono sempre stati vicino, Angelo era una persona onesta e con una personalità forte. E come molte persone con queste caratteristiche, non sentiva il bisogno di piacere a tutti, cosa che lo ha reso unico e speciale per molti e, allo stesso tempo, scomodo per altri.
Aveva inoltre una intelligenza raffinata, era colto e carismatico. Ed era generoso, in tutti i sensi e nel condividere idee, visioni e opportunità. Generoso nel prendersi cura degli altri. Presente quando c’era bisogno.
Caratteristiche che ha voluto mettere a servizio della politica, ovvero di ciò che più ha amato fare. Fare politica per gli altri e con gli altri, per una società nuova, per una Società Aperta, realtà che ha voluto e creato nel 2000. Fare politica per le persone, i territori, per le associazioni impegnate nella difesa della salute dei più fragili.
E se ha pensato ad una Società Aperta è perché era convinto, come scriveva il 13 marzo del 2000 nel primo numero della rivista omonima, che alla politica e all’amministrazione piemontese servissero “un sano pragmatismo ispirato ad alti ideali”, “idee forti ma praticabili”, “inventare progetti, cullare e perseguire percorsi di prosperità”. “Basta volerlo, deciderlo, sceglierlo”, così diceva.
Angelo aveva un codice morale molto forte e una visione della giustizia, amava la nostra lingua e le citazioni. Una di queste, di Leonardo da Vinci, ricordo tra le sue preferite, “Chi non punisce il male, comanda lo si faccia”, ed è quella che me lo rappresenta più di tutte, specie in questo momento.
Aveva ovviamente, oltre alle tante qualità, difetti anche importanti. Quante le discussioni e le porte sbattute tra noi, le riappacificazioni e il tornare a parlarsi, ciascuno magari ancora sulle proprie posizioni, per poi risalire con lui, pian piano, su quegli alti livelli dei nostri confronti, che solo il raffinato modo di ragionare che gli era proprio consentiva di raggiungere, a me come ai suoi molti interlocutori. Ed è stato un onore per me poterlo fare come, per mia fortuna, abbiamo fatto spesso.
Ho parlato, e lo ha fatto chi lo ha conosciuto, del suo codice morale. E solo la rettitudine che era parte di lui, e non certo la debolezza, ha determinato, per le ragioni che sappiamo, il modo con cui ha scelto di esprimere la sua protesta più forte. Come l’ha definito lui stesso, l’ultimo atto d’amore per me.
“E per l’amore immenso, e per la stima e il rispetto che sempre ho avuto e sempre avrò per te, voglio accettare tutto questo e lasciarti andare come hai scelto. Vai, amore mio, finalmente libero, come meritavi e come meriti”.

(Foto Facebook)

Volontariato e protezione civile, dalla Regione un aiuto a chi ci aiuta

È di 750 mila euro il contributo stanziato in questi giorni dalla Regione Piemonte per le associazioni di volontariato e i gruppi comunali di Protezione civile.

 

«Nonostante le difficoltà di bilancio e del periodo pandemico – sottolinea l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi -, siamo riusciti negli ultimi giorni dell’anno ad approvare un sostanzioso pacchetto di contributi a favore delle associazioni di volontariato di primo livello e dei gruppi comunali/intercomunali di Protezione Civile iscritti all’elenco territoriale regionale per gli assi di intervento relativi al potenziamento della logistica e alla manutenzione delle sedi operative».

Il contributo è suddiviso in 345 mila euro destinati a 43 associazioni e 405 mila euro a 37 Gruppi Comunali di volontariato, per un totale di 80 realtà legate alla Protezione Civile piemontese in diversi settori: dal soccorso, alle unità cinofile, ai piloti, alla Croce Rossa, alle radio emergenze e molti altri.

«Siamo felici – commentano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusidi poter dare un aiuto concreto alle numerose associazioni e ai tanti gruppi piemontesi che quotidianamente si occupano della sicurezza dei nostri territori e delle nostre comunità. È indispensabile mantenere in buona forma il nostro corpo di volontariato, che anche in questi anni di pandemia sta dando dimostrazione di grandissimo impegno e capacità anche su un fronte che è stato una novità per tutti».

Il bollettino Covid di domenica 9 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 10.240 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 8.714 dopo test antigenico), pari al 16,5% di 62.182 tamponi eseguiti, di cui 52.818 antigenici. Dei 10.240 nuovi casi gli asintomatici sono 8.248 (80,5%).

I casi sono così ripartiti: 8.514 screening, 1261 contatti di caso, 465 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 601.054, così suddivisi su base provinciale: 50.273 Alessandria, 28.616 Asti, 20.758 Biella, 84.740 Cuneo, 46.688 Novara, 309.825 Torino, 20.827 Vercelli, 22.535 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.810 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 13.982 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 145 ( invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.724 ( +59 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 139.529

I tamponi diagnostici finora processati sono 12. 358.474 ( +62.182 rispetto a ieri), di cui 2.777.919risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.165

Sono 12, 4 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.165 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.608 Alessandria, 735Asti, 454 Biella, 1.497 Cuneo, 975 Novara, 5.831 Torino, 561 Vercelli, 384 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 120 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

447.491 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 447.491 (+4.325 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 36.588 Alessandria, 22.062 Asti, 14.774 Biella, 63.415 Cuneo, 36.577 Novara, 235.892 Torino, 15.820 Vercelli, 16.788 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.715 extraregione e 3.860 in fase di definizione.

Variante Omicron al 50 per cento in Piemonte

Le analisi sulla diffusione della variante Omicron rilevano che ormai, anche in Piemonte, si è arrivati a una presenza che sfiora il 50% sui casi dell’ultima settimana.

Sono 47.414 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione che nella giornata di sabato hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 4.629 è stata somministrata la prima dose, a 4.727 la seconda, a 38.058 la terza.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.233.461 dosi, di cui 3.131.143 come seconde e 1.629.553 come terze.