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Ambulante senza green pass aggredisce i vigili e viene denunciato

Ieri mattina, durante le operazioni di assegnazione dei posteggi di vendita sull’area mercatale Casale-Borromini, gli agenti del Comando Territoriale VII – Aurora, Vanchiglia, Madonna del Pilone – della Polizia Municipale sono stati aggrediti verbalmente e in modo oltraggioso da un venditore ambulante al quale avevano richiesto l’esibizione del green pass.

L’operatore mercatale si è immediatamente alterato e si è rifiutato di esibire la certificazione verde e qualsiasi altro documento atto ad identificare la persona, rivolgendosi agli agenti con toni minacciosi.

Per evitare che la situazione degenerasse e per consentire il proseguimento delle attività commerciali in sicurezza, i due agenti hanno deciso di non insistere nella richiesta dei documenti e, allontanatisi dal banco dell’ambulante, hanno effettuato  alcuni accertamenti sulla persona.

Trascorso qualche minuto e ritornata la calma, i ‘civich’, supportati dal personale del Reparto Operativo Speciale, sono tornati dall’uomo e lo hanno informato che lo avrebbero denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di minacce (art. 336 C.P.), oltraggio (art. 341 C.P.) e rifiuto di generalità (art 651 C.P.).

Inoltre, allo stesso indagato, un uomo di nazionalità italiana di 61 anni, sono state comminate due contravvenzioni, per aver turbato il regolare svolgimento del mercato e per non essere provvisto del necessario green pass. Il totale delle sanzioni ammonta a 560 euro.

Prenotazioni ferme al 10 per cento negli hotel: “Peggio della zona rossa di un anno fa”

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La crescita dei contagi incide in modo disastroso sul turismo in questo mese di gennaio

Le stime di Federalberghi Torino indicano che il tasso di occupazione delle camere per gennaio e febbraio si fermerebbe sul 10%.

Una situazione che gli addetti ai lavori paragonano ai primi mesi dell’anno scorso, forse addirittura peggio, quando Torino e  il Piemonte erano in zona rossa  con il divieto di spostamento tra regioni.

Federalberghi sottolinea l’urgenza di aiuti per un settore che vale il 13 per cento del Pil italiano.

Il bollettino Covid di mercoledì 12 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 17.147 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 14.731 dopo test antigenico), pari al 17,3% di 99.388 tamponi eseguiti, di cui 83.303 antigenici. Degli 17.147nuovi casi gli asintomatici sono 12.361 (72,1%).

I casi sono così ripartiti: 14.076 screening, 2.382 contatti di caso, 689 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 645.379, così suddivisi su base provinciale: 53.645 Alessandria, 30.503 Asti, 22.675 Biella, 90.728 Cuneo, 50.115 Novara, 332.002 Torino, 22.503 Vercelli, 24.194 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.053 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.961 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 147 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.934 (+23 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 154.733

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.622.806 (99.388 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.207

Sono 16, nessuno di oggi, idecessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.207 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.614 Alessandria, 737Asti, 456 Biella, 1.499 Cuneo, 976 Novara, 5.851 Torino, 564 Vercelli, 388 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 65 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

476.358 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 476.358 (+11.002 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 40.117 Alessandria, 23.517 Asti, 16.025 Biella, 67.703 Cuneo, 39.561 Novara, 248.630 Torino, 16.657 Vercelli, 17.789 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.811 extraregione e 4.548 in fase di definizione.

Allasia, Cirio e Ravetti delegati del Piemonte per eleggere il Presidente della Repubblica

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Cirio Allasia sono stati candidati a nome della maggioranza dal capogruppo della Lega, Alberto Preioni, mentre il nome di Ravetti è stato indicato dal presidente del gruppo Pd Raffaele Gallo, in rappresentanza della minoranza.“Ringrazio l’Assemblea legislativa per la fiducia che mi è stata accordata”, ha dichiarato il presidente Allasia. “Nel prossimo settennato l’Italia dovrà affrontare sfide difficili e decisive a partire dall’auspicata uscita definitiva dalla pandemia. L’elezione del presidente della Repubblica è uno dei momenti più alti nella nostra vita democratica, è quindi importante che il nuovo Capo dello Stato sia un’alta figura istituzionale che possa assicurare nel futuro stabilità, credibilità e affidabilità per lo sviluppo del nostro Paese”.“Ringrazio i colleghi che mi hanno votato”, ha affermato il consigliere Ravetti. “E’ per me un onore e un’emozione. Cercherò di svolgere al meglio il ruolo che mi è stato affidato in rappresentanza del Consiglio regionale e del Piemonte”.

Peste suina in Piemonte, sorveglianza rafforzata: rischio contagio negli allevamenti

Dopo il caso accertato di peste suina africana nel territorio comunale di Ovada (Al), l’istituto zooprofilattico regionale ha segnalato un altro caso sospetto dal punto di vista anatomopatologico, proveniente da un sito a 30 chilometri di distanza dal precedente, sempre sul confine con la Liguria. Per questo la Regione ha chiesto ai Comuni della zona vigilanza e sospensione della caccia.  È quanto ha dichiarato l’assessore alla sanità Luigi Icardi, nel rispondere al question time di Carlo Riva Vercellotti (FdI) che ha interrogato la Giunta regionale per sapere come intenda contenere la malattia e assicurare il sostegno alle aziende.

“Si tratta di una malattia che non si trasmette all’uomo e che dunque non espone ad alcun rischio la popolazione. In attesa dell’ordinanza ministeriale, che dovrebbe stabilire in dettaglio l’elenco dei Comuni compresi nella zona infetta e le misure straordinarie da attuare per limitarne la diffusione, tramite l’Asl di Alessandria – ha puntualizzato Icardi –  ci siamo subito attivati chiedendo ai sindaci dei Comuni interessati di vietare sul loro territorio l’esercizio venatorio a tutte le specie, ribadendo la necessità di rafforzare al massimo la sorveglianza nei confronti dei cinghiali e dei suini da allevamento. Abbiamo predisposto un piano di controllo territoriale per la ricerca attiva di animali morti con la collaborazione di Carabinieri forestali e Protezione Civile. Nel corso del fine settimana l’Asl ha individuato un primo deposito per le carcasse dei capi rinvenuti nel comune di Novi Ligure dove, proprio ieri, lunedì 10 gennaio, è stato collocato un container refrigerato per lo stoccaggio provvisorio in attesa di smaltimento.  Giovedì 13 gennaio incontreremo le associazioni di rappresentanza per concordare insieme le attività da mettere in campo per scongiurare conseguenze sul settore e sull’economia”

“Il rischio di contagio agli allevamenti suini piemontesi è ormai un fatto reale e preoccupante per il danno che la peste suina può causare, oltre a quello di natura sanitaria, a quello di natura economica per gli allevamenti suini sul nostro territorio – ha dichiarato il consigliere Riva Vercellotti – Credo sia dunque opportuno che nelle unità di crisi che verrà costituita via sia un rappresentante veterinario proveniente dalle singole Aziende sanitarie regionali per avere una costante informazione sulla situazione  e che venga potenziata la rete dei Presidi Multizonali per velocizzare il trasporto di spoglie di animali e di campioni per i laboratori”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Monica Canalis (Pd) sul perche la giunta regionale non accetta l’aiuto del terzo settore per effettuare le vaccinazioni a domicilio?; di Domenico Rossi (Pd) quali esiti del lavoro della Commissione Regionale per il recupero ed il contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie?; di Mauro Salizzoni (Pd) Iniziative della Giunta per raggiungere in breve tempo la maggior parte della popolazione con la somministrazione della terza dose del vaccino; di Sarah Disabato (M5S) su Vendita dell’Ospedale Civico città di Settimo Torinese; di Sean Sacco (M5S) Quali azioni di verifica per l’omogenea e corretta applicazione della tariffazione puntuale  Bando 2020/2021 per la concessione di contributi a favore dei Consorzi per la gestione dei rifiuti urbani; di Marco Grimaldi (Luv) V bando legge 338/2000 e interventi sulla residenzialità universitaria; di Silvio Magliano (Moderati) La Regione ha intenzione di riaprire i poliambulatori di via Gorizia e via del Ridotto a Torino, chiusi causa Covid, al fine di garantire adeguata assistenza sanitaria anche per la cura delle altre malattie, altrettanto gravi e urgenti?

Gratis il test di fine isolamento

PER USCIRE DA ISOLAMENTO E QUARANTENA IN PIEMONTE TAMPONE ANTIGENICO GRATUITO IN FARMACIA E NELLE STRUTTURE PRIVATE DA LUNEDÌ 17 GENNAIO

Per potenziare il sistema di esecuzione dei tamponi che liberano i soggetti guariti dal Covid e i loro contatti stretti, la Regione Piemonte, con una delibera che sarà approvata in Giunta, da lunedì 17 gennaio renderà gratuiti tutti i tamponi necessari per l’uscita da isolamento e quarantena, inclusi quelli antigenici rapidi effettuati nelle farmacie e nelle strutture private del territorio regionale.

Nella riunione di oggi all’Unità di crisi si è parlato anche di ulteriori snellimenti burocratici delle procedure necessarie all’attivazione e sblocco dei provvedimenti contumaciali per i contagiati e per i contatti che verranno finalizzati nei prossimi giorni.

È stato fatto anche il punto sul sistema definito dal Governo per le quarantene in ambito scolastico, nel primo giorno di ripartenza delle lezioni dopo le festività natalizie.

Molestie di Capodanno a Milano, coinvolti giovani torinesi

AGGIORNAMENTO Arrestato un giovane ventunenne di Torino, cittadino italiano di origini marocchine che avrebbe partecipato alle violenze


Sono 12 gli indagati per le aggressioni a sfondo sessuale nella notte di Capodanno ai danni di giovani ragazze in piazza Duomo a Milano. 

La procura milanese sta anche  indagando su altri episodi di molestie che si sarebbero verificati nei giorni precedenti.

La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, ha compiuto a Milano e a Torino perquisizioni a carico di 18 persone ritenute coinvolte nelle aggressioni.

L’ attività di indagine degli agenti della Squadra Mobile milanese e del Commissariato Centro, ha permesso di accertare tre diversi episodi di violenza consumati quella notte ai danni di  ragazze presenti in piazza per i festeggiamenti. Identificati  15 ragazzi maggiorenni e 3 minorenni, tra i 15 e i 21 anni, sia stranieri che italiani di origini nordafricane, che si ritiene abbiano partecipato ai raid di Capodanno.

Edilizia: migliaia di cantieri aperti, ma lievitano costi di ponteggi e materiali Più incidenti sul lavoro

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Le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+ 123 % il legno d’abete, +88% i mattoni, nel primo semestre di quest’anno), la manodopera specializzata è diventata merce rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato una forte impennata: 44 in Piemonte nel 2021.

il 34% degli incidenti mortali di quest’anno si concentra nella provincia di Torino, seguita da Cuneo (29,5%) e Alessandria (20,5%). Tre vittime ad Asti, una a Biella, una nel Verbano Cusio Ossola. Nessuna nella provincia di Novara.

 

L’edilizia, dopo il pieno di incentivi fiscali, ha trasformato l’Italia e il Piemonte in un grande cantiere: le commesse sono cresciute in modo esponenziale, i prezzi dei materiali sono saliti alle stelle (+ 123 % il legno d’abete, +88% i mattoni, nel primo semestre di quest’anno), la manodopera specializzata è diventata merce rara, si sono moltiplicate le nuove ditte edili e gli infortuni sul lavoro hanno registrato una forte impennata.

“In Piemonte – commenta Enzo Tanino, Presidente edilizia di Confartigianato Imprese Piemonte – i cantieri aperti sono migliaia: piccoli e grandi interventi che hanno avuto il merito di rilanciare l’edilizia ma purtroppo come conseguenza quello di far lievitare i costi dei ponteggi e dei materiali.”

Secondo gli ultimi dati ENEA in Italia lavori certificati sono quasi 70mila che equivalgono a 11miliardi di investimenti ammessi a detrazione. Un’accelerata anomala e incontrollata che ha portato difficoltà a reperire ponteggi, materiale e personale qualificato.

“Inoltre, occorre fare tutto in fretta – continua Tanino – perché per le proprietà unifamiliari bisogna completare almeno il 30% delle opere entro il 30 giugno 2022 per incassare il contributo.  Questa è la ragione che ha portato l’aumento di nuove imprese, spesso improvvisate, e che, in molti casi, non sono in grado di far fronte alle prescrizioni normative sulla sicurezza. La corsa all’incentivo rischia, dunque, di lasciare in eredità dei danni come l’aumento di nuove imprese non sempre affidabili e l’aumento di subappalti, spesso con manovalanza che arriva dall’estero e che non conosce la normativa italiana”.

Un altro aspetto che si intreccia al boom dei cantieri è la crescita degli incidenti sul lavoro.

I dati INAIL dei primi 10 mesi del 2021, al netto del Covid-19, registrano un incremento degli infortuni mortali del 20%.

L’incertezza sulla proroga del superbonus dei prossimi anni, che è stata al centro delle discussioni della Legge di Bilancio in questi mesi, ora superata con l’approvazione della stessa legge -continua Tanino – ha prodotto una situazione di caos nel settore edile: gli incentivi hanno garantito una forte ripresa dell’attività del settore ma anche un aumento esponenziale degli incidenti.”

Il lavoro che uccide. 44 in Piemonte nel 2021 (finora): il 34% degli incidenti mortali di quest’anno si concentra nella provincia di Torino, seguita da Cuneo (29,5%) e Alessandria (20,5%). Tre vittime ad Asti, una vittima a Biella e una nel Verbano Cusio Ossola. Nessuna nella provincia di Novara.

Il tema della formazione e della sicurezza – riprende Tanino – sono per noi in primo piano; è necessario aggiornare i programmi dei corsi in seno agli Enti Bilaterali: i neoassunti devono poter acquisire le competenze pratiche sul campo, in cantiere, e lì applicare quanto appreso in aula sotto la guida delle mani più esperte. Come accadeva un tempo con il maestro di bottega che rappresenta il tratto distintivo del settore artigiano. La legge di abilitazione al settore, che potrebbe impedire l’accesso ad imprese improvvisate, è una richiesta inevasa da 40 anni; l’ultimo testo è fermo in parlamento dal 2010. E’ necessario, dunque, puntare sulla formazione e mettere in campo azioni di prevenzione a livello normativo.”

“Per mettere un freno agli incidenti sul lavoro generati dalla fretta – conclude Tanino – sui bonus bisogna avere una prospettiva di più lungo periodo, per permettere alle imprese di avere una migliore programmazione sul lavoro cantierabile, maggiore disciplina sulle norme di sicurezza e una performance qualitativamente più elevata”.

Covid, martedì 11 gennaio: la situazione a Torino e in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 18.607 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 16.717 dopo test antigenico), pari al 18,3% di 101.414 tamponi eseguiti, di cui 86.784 antigenici. Degli 18.607nuovi casi gli asintomatici sono 13.573 (72,9%).

I casi sono così ripartiti: 15.547 screening, 2.407 contatti di caso, 653 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 628.232, così suddivisi su base provinciale: 52.350 Alessandria, 29.866 Asti, 22.015 Biella, 88.454 Cuneo, 48.763 Novara, 323.183 Torino, 21.772 Vercelli, 23.592 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.957 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.280 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 14(+8 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.911 (+66 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 148.626

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.523.418 (+ 101.414 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.191

Sono 13, 1 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.191 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.609 Alessandria, 736 Asti, 454 Biella, 1.499 Cuneo, 976 Novara, 5.848 Torino, 563 Vercelli, 385 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 121 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

465.356 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 465.356 (+12.330 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 38.795 Alessandria, 23.037 Asti, 15.600 Biella, 66.113 Cuneo, 38.498 Novara, 243.560 Torino, 16.331 Vercelli, 17.385 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.772 extraregione e 4.265 in fase di definizione.

Rifiuta d’indossare la mascherina e colpisce poliziotto, arrestata

Sono da poco passate le 19 in corso Rosselli quando gli agenti della Squadra Volante intervengono a seguito di una segnalazione del personale GTT.

 

Giunti sul posto, i poliziotti prendono contatto con l’autista della vettura che indica loro una passeggera, in stato di ubriachezza, che rifiuta d’indossare a bordo la necessaria mascherina. Nel mentre quest’ultima, una trentatreenne italiana, alla vista degli operatori cerca di allontanarsi, tentando di salire su un altro autobus presente in fermata.

Una volta bloccata, la donna, a gran voce, palesa nuovamente la volontà di non indossare alcun dispositivo di protezione, cercando così di attirare l’attenzione dei passanti. I poliziotti la invitano a tranquillizzarsi ma questa, con scatto repentino, si avventa sugli operatori, colpendone uno con dei pugni al volto.

Successivamente la trentenne ha continuato ad inveire contro gli agenti, sferrando anche calci al loro indirizzo.

La passeggera è stata arrestata per resistenza e violenza a P.U. Inoltre, è stata sanzionata per ubriachezza molesta e denunciata per oltraggio a P.U, interruzione di pubblico servizio, inosservanza dei provvedimenti dell’autorità e per aver rifiutato di dare indicazioni sulla propria identità personale in fase di controllo.