È stato assassinato a coltellate nella notte a Torino. Verso le quattro le volanti della polizia sono giunte in via Sansovino, all’angolo con corso Toscana. L’uomo di origini nordafricane era ormai morto. La Squadra mobile e la polizia scientifica stanno indagando anche visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza per risalire all’aggressore. La vittima, senza documenti, potrebbe avere una trentina di anni. Il corpo presentava numerose ferite da arma da taglio.
La consulenza che conferma legami diretti tra lo smog e la crescita dei morti in Piemonte e a Torino avrebbe convinto gli inquirenti a chiudere le indagini della maxi inchiesta sull’ipotesi di inquinamento ambientale. Sono coinvolti gli amministratori che hanno guidato la Regione e il Comune di Torino tra il giugno 2015 e il 2020. La chiusura indagini è stata notificata agli ex sindaci di Torino, Piero Fassino e Chiara Appendino, e all’ex governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. Chiamati in causa anche gli assessori all’Ambiente delle diverse giunte, Enzo Lavolta, Stefania Giannuzzi, Alberto Unia per il Comune e Alberto Valmaggia per la Regione.
La procura della Repubblica si è mossa da un esposto del comitato Torino Respira e dopo una richiesta di archiviazione per scadenza dei termini, cui proprio il comitato si era opposto, la giudice per le indagini preliminari aveva chiesto di continuare a indagare. Una svolta è stata fornita dalle perizie degli esperti della procura.
L’allarme e’ stato lanciato sulle colonne della cronaca torinese del quotidiano Repubblica: centinaia di topi, in particolare nelle ore serali e notturne scorrazzano indisturbati in piazza XVIII Dicembre, nei giardinetti all’angolo con via Bertola. La colonia di ratti norvegesi (pantegane) è cresciuta a dismisura a causa dei numerosi resti di cibo abbandonati dai senzatetto che bivaccano nella piazza e dei cassonetti stracolmi collocati su via Bertola. I commercianti sono decisamente arrabbiati e chiedono l’intervento del Comune per una situazione che squalifica la città e potrebbe anche creare un allarme sanitario. Intanto non mancano foto e video degli allegri ratti, postati su Instagram da turisti e studenti.
È stato illustrato nel corso di una commissione alla Circoscrizione 8 il progetto di riqualificazione del Borgo Medievale del Valentino. Un passaggio amministrativo necessario, dopo che progettisti incaricati da SCR in qualità di stazione appaltante, Isolaarchitetti, hanno presentato alla Città il Piano Finanziario Tecnico Economico che è in corso di approvazione. La Circoscrizione 8, territorialmente competente al rilascio del parere in seno alla Conferenza dei Servizi in corso per l’approvazione del progetto di Fattibilità Tecnico Economico, si riunisce oggi per esaminarlo.
Il progetto di restauro del Borgo Medievale fa parte della riqualificazione complessiva di diverse aree affacciate lungo le sponde del fiume Po. L’intervento nel suo insieme prevede la valorizzazione del verde pubblico del Parco del Valentino, il ripristino della navigazione fluviale, la realizzazione della nuova Biblioteca Civica e la ristrutturazione del Teatro Nuovo nel complesso di Torino Esposizioni, oltre che il restauro degli edifici e delle aree esterne del Borgo Medievale. Il valore totale finanziato delle trasformazioni è di 157 milioni di euro e all’intervento di restauro del Borgo Medievale sono stati destinati 6 milioni.
“In passato – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo – era addirittura maturata l’errata convinzione che il Borgo Medievale, nato come noto per l’Esposizione Generale Italiana del 1884, non fosse stato costruito per durare. Le indagini storiche e soprattutto la grande affezione dei torinesi e dei turisti per questo luogo ci hanno però dimostrato il contrario ed ecco perché sarà importante restaurarlo e valorizzarlo all’interno di un progetto più ampio, che riguarda tutta l’area del Valentino e la sua vocazione di polo naturalistico, culturale e turistico che farà di questo uno dei più importanti interventi in Città da decenni. Un grande progetto culturale in cui crediamo molto e che stiamo portando avanti”.
Il montaggio di ponteggi e impalcature è in corso perché il Borgo Medievale già a partire dai prossimi giorni sarà interessato da interventi di manutenzione straordinaria più urgenti, in particolare con lavori che riguardano le coperture dei numerosi edifici, in particolare, quelle della Rocca, dove si interverrà anche sui balconi e sul ponte e il consolidamento della casa di Malgrà.
A questi interventi si innesterà poi il cantiere di riqualificazione più ampia. Il progetto si propone di valorizzare e potenziare la vocazione turistica e culturale di questo luogo, dove cittadini e turisti possano trovare attività di intrattenimento e mercatini periodici negli spazi esterni, garantendo la massima fruizione possibile e valorizzando la connessione tra il Borgo e lo straordinario contesto naturalistico che lo ospita. Tra gli obiettivi, pur nell’ambito dei necessari interventi di rifunzionalizzazione e adeguamento, anche quello di ricucire e riordinare gli elementi storici qualificanti, come la strada interna, che nel tempo hanno subito manomissioni o comunque un generale processo di frammentazione.
I lavori prevedono l’efficientamento energetico e impiantistico dell’intero complesso, attraverso la riorganizzazione degli impianti termici in un’unica centrale di produzione collegata al pozzo geotermico esistente e il restauro e l’ammodernamento di parte degli immobili che lo compongono al fine di trasformarli in aree museali aperte al pubblico, conservando e valorizzando gli elementi architettonici e strutturali già presenti. In particolare i restauri riguarderanno la Casa di Ozegna, l’ex ristorante San Giorgio, la Casa di Mondovì, la Casa di Pinerolo, il Cortile e la Torre di Avigliana, la Casa di Chieri, la Casa di Malgrà e la Casa di Borgofranco.
Per rispettare le stringenti tempistiche previste dai finanziamenti europei, gli interventi dovranno essere affidati entro fine anno e avviati all’inizio del 2024.
Un risultato storico, che premia le politiche congiunte delle istituzioni locali ed universitarie per rendere Torino attrattiva per gli studenti e per le occasioni lavorative che offre dopo il conseguimento della laurea.
L’undicesima edizione della classifica QS Best Student Cities, pubblicata oggi dagli specialisti mondiali della formazione universitaria e manageriale Quacquarelli Symonds, vede Torino posizionarsi al 67° posto nel mondo, unica new entry italiana, vantando il punteggio più alto in Italia per gli indicatori “Affordability” (Convenienza) e Student Voice (Opinione degli Studenti).
I criteri di inclusione, che stabiliscono che una città possa rientrare nella valutazione, sono la popolazione di oltre 250.000 abitanti e la presenza di almeno due università incluse nell’ultimo QS University Rankings. Entrambe le condizioni sono state soddisfatte e hanno consentito al capoluogo piemontese di ottenere il prestigioso lasciapassare. Nelle ultime rilevazioni, le uniche presenze italiane erano Milano – al 48esimo posto nel 2023 e Roma – al 74esimo, in una classifica in cui la Gran Bretagna è da molto tempo saldamente al comando.
Secondo la classifica, Torino è la città universitaria più conveniente d’Italia, e si colloca al 66° posto al mondo. Questo indicatore si basa su indici relativi alle tasse universitarie, al costo della vita e ai prezzi al dettaglio, e dimostra che Torino offre un’eccellente esperienza studentesca, a un costo inferiore di altre città italiane
Torino, inoltre, riceve anche ottime recensioni da parte di studenti ed ex studenti sulla loro esperienza in città, la migliore in Italia. In base al sondaggio di QS a studenti e studentesse, Torino ottiene un punteggio di 73,9/100 per questo indicatore, posizionandosi al 65° posto.
I numerosi indicatori presi in esame dalla classifica afferiscono alle categorie University Rankings, che considera la performance degli Atenei della città in QS World University Rankings, Student Mix, che esamina la popolazione studentesca della città, sia complessivamente che in ottica internazionale; Desirability, che misura l’attrattività di ciascuna città; Employer Activity, che fornisce un’indicazione sulla domanda di lavoro per i laureati nella città; Affordability, che valuta quanto una città sia accessibile da un punto di vista economico ed infine Student View, che analizza i risultati del sondaggio che viene condotto annualmente da QS tra gli studenti.
Torino è una città sempre attenta a garantire alloggi agli studenti a prezzi contenuti e questo ha contribuito, insieme alla qualità della vita e della sua formazione universitaria ad accrescere la sua attrattività da fuori regione e dall’estero, anche grazie alle politiche congiunte degli atenei con l’Ente per il diritto allo studio, la Città e il CUS Torino – che hanno fatto della città una meta in cui vivere e studiare è economicamente più vantaggioso e dove non mancano le occasioni di sport, svago e socializzazione. Ma il capoluogo torinese offre soprattutto importanti possibilità dopo il conseguimento della laurea in termini di sbocchi occupazionali: il tessuto industriale, anche in settori emergenti, la sua tradizione innovatrice, la sua posizione geografica strategica, ne fanno il luogo ideale in cui pianificare il proprio futuro professionale, e non solo.
“Questo nuovo dato positivo sull’esperienza universitaria a Torino – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – premia, prima di tutto, la qualità e la lungimiranza del progetto che ha posto gli Atenei al centro di un modello di sviluppo territoriale di tipo “concertativo”. Infatti solo grazie alla convergenza di tutte le istituzioni pubbliche, ciascuna buona portatrice delle politiche di competenza, abbiamo potuto trasformare la nostra città in un luogo conveniente, accogliente, funzionale per chi si iscrive all’Università. Un modello, quindi, che ha come priorità i giovani e i loro bisogni di formazione e di socialità: due aspetti oggi egualmente importanti del vivere l’esperienza universitaria. La strada imboccata, da tempo lo sappiamo, è quella giusta. Con i prossimi passi occorre quindi continuare ad investire con strategia integrata sulle leve chiave di Torino Città Universitaria: l’internazionalità dell’offerta e l’attrattività della città, a partire dal potenziamento dei servizi pubblici primari, come residenzialità e trasporti; ma non di meno sulla disponibilità di spazi aperti per la creatività, la cultura e l’aggregazione. La crescente connessione tra studi universitari e mondo del lavoro sarà poi la premessa fondamentale per vincere la sfida più difficile nel rapporto tra Atenei e territorio: fare di Torino e dell’area metropolitana un luogo ideale nel quale coltivare il proprio progetto di vita anche dopo gli studi”.
“Questo risultato – commenta Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – è il frutto di un lungo lavoro svolto in sinergia con gli altri attori del territorio per trasformare Torino in una città universitaria sul modello europeo, in cui non sia solo desiderabile studiare, ma anche intraprendere il proprio percorso professionale al termine della laurea. Le ricadute per la città e per tutto il territorio in termini economici sono importanti e continueranno a crescere”.
“Questo è sicuramente un risultato molto importante – sottolinea Stefano Lo Russo, Sindaco della Città di Torino – di cui andiamo orgogliosi e che ci conferma che siamo sulla strada giusta. Abbiamo atenei d’eccellenza che invitano gli universitari a scegliere Torino e dobbiamo fare in modo che queste ragazze e questi ragazzi trovino ad accoglierli una città attrattiva e inclusiva, dove continuare a vivere e lavorare anche una volta terminato il proprio percorso di studi. La nostra visione sullo sviluppo di Torino e il suo futuro e la strategia integrata che stiamo mettendo in campo in questi mesi va in questa direzione”.
“La Regione negli ultimi anni ha investito risorse da record, come mai avvenuto nella storia delle politiche per il diritto allo studio universitario in Piemonte – dichiara l’Assessore Regionale al Diritto allo studio universitario Elena Chiorino – Questo sta generando i frutti sperati e l’attenzione a livello internazionale verso il nostro territorio ne è la prova. Il nostro impegno è massimo non solo per consolidare il risultato ottenuto per la città di Torino e i suoi Atenei, ma per tutto il sistema universitario del Piemonte perché offre una didattica di indiscutibile valore, servizi di altissimo livello e garantisce pari possibilità di accesso ad una istruzione universitaria e di alta formazione accademica di altissima qualità anche a chi non ha la capacità economica per farcela da solo, attraverso borse di studio e altri benefici come mensa e alloggio. Il Piemonte è senza dubbio il luogo ideale dove formarsi e mettere radici”.
“Lo sviluppo di Torino vedrà nella città universitaria una delle principali opportunità nei prossimi anni – spiega Alessandro Ciro Sciretti, Presidente di Edisu Piemonte – proprio in quest’ottica, sarà fondamentale proseguire nel percorso di costruzione di un ecosistema di servizi che possa rendere sempre più attrattivo il nostro territorio agli studenti e alle studentesse di oggi e di domani”.
“In questo momento Torino è una città in forte fermento – aggiunge Riccardo D’Elicio, Presidente di CUS Torino – in particolare per quanto riguarda il sistema formativo universitario. Mi auguro che il capoluogo sabaudo promuova all’estero i suoi punti di forza, tra cui: la mobilità sostenibile, il verde pubblico ed il fatto che sia diventato la prima scelta del percorso di studi di numerosi universitari (ormai oltre il 20% della popolazione totale). Inoltre, grazie ai numerosi servizi offerti, tra cui la pratica sportiva, sta diventando sempre più una città a misura di giovane. La socializzazione, l’integrazione e la formazione sono valori portanti di una comunità che condivide gli stessi ideali universali. Come CUS Torino siamo quindi orgogliosi di poter qualificare i nostri Atenei e la nostra città a livello mondiale”.
In un incidente avvenuto sulla statale 222 a Castellamonte è morto il vigile del fuoco coordinatore Massimo Viglierco, 55 anni, in servizio nel distaccamento di Ivrea. Era alla guida dell’autopompa che raggiungeva il luogo dove era stato segnalato un incendio quando il mezzo si è ribaltato per cause da accertare. Sono rimasti feriti leggermente gli altri due colleghi che viaggiavano a bordo. Il mezzo è finito fuori strada abbattendo una cancellata e finendo nel giardino di una villetta. Il conducente è morto all’ospedale Giovanni Bosco di Torino.
(foto di repertorio)
A seguito di attività investigativa delegata dalla Procura della Repubblica di Torino, militari del Nucleo CarabinieriIspettorato del Lavoro eseguivano una serie di accessiispettivi in Torino piazza della Repubblica presso l’ area mercatale sita in “Porta Palazzo”, che con i suoi 51.300 mq è l’area mercatale più estesa della metropoli, nonchè il mercato più grande d’Europa.
I controlli sono stati effettuati con l’ausilio dell’Arma Territoriale del Comando Provinciale Carabinieri di Torino in un area della Città da sempre molto sensibile per la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, gli accertamenti di p.g. ed ispettivi si rendevano necessari a seguito di grave infortunio accaduto ad un lavoratore addetto alla movimentazione dei banchi a motore, ad oggi rimasto parzialmente inabile al lavoro, il quale a seguito delle verifiche effettuate dai militari risultava poi completamente privo di contratto di lavoro e di qualsivoglia copertura assicurativa e previdenziale. Ulteriori accertamenti si concentravano quindi su tutto il parterre di mezzi a movimentazione a motore presenti e chemovimentano giornalmente i banchi nella suddetta area al fine di verificarne l’idoneità alla circolazione su strada, il tutto verificato con l’ausilio di personale del locale Comando della Polizia Municipale. Venivano sottoposti a controllo in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro circa 40 soggetti, di questi 9 venivano deferiti all’A.G. di Torino per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza, le violazioni penali contestate vanno dalla mancanza dell’elaborazione del dvr, alla mancata nomina rspp ed il mancato utilizzo dei dpi.)
Dagli accertamenti esperiti inoltre è emerso che nr. 6 soggetti lavoravano in nero percependo le retribuzioni in contanti, pur essendo assegnatari di reddito di cittadinanza, la somma indebitamente percepita dai soggetti ammonta a 96.241,00.
Con la collaborazione di personale ispettivo ordinario dell’ITL di Torino venivano comminate sanzioni pari ad euro 161.146,09 ed emesse diffide accertative per il recupero di crediti patrimoniali.
Dedicata a te è una carta elettronica con un contributo unico di 382,50€ destinata alla spesa e ai generi alimentari di prima necessità e rivolta ai cittadini più in difficoltà e con ISEE fino a 15mila euro.
Gli elenchi dei beneficiari della Carta sono stati predisposti dall’INPS sulla base dei criteri definiti dal Decreto del Ministero dell’agricoltura e dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Non riceveranno la carta i nuclei familiari che, alla data di entrata in vigore del decreto (12 maggio 2023), avevano tra i propri componenti titolari di reddito di cittadinanza e reddito di inclusione o altre misure di inclusione sociale o sostegno alla povertà. Sono inoltre esclusi i nuclei familiari nei quali almeno un componente sia già beneficiario di nuova assicurazione sociale per l’impiego, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni, qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.
Proprio in questi giorni i Comuni stanno ricevendo dall’INPS l’elenco dei nuclei beneficiari -che a Torino sono circa 9.300- e predisponendo l’invio di lettere di notifica. Per ritirare la carta, nominativa e prepagata, bisognerà quindi aspettare questa comunicazione e poi recarsi in un qualsiasi Ufficio Postale.
La Città di Torino, per andare incontro alle esigenze dei beneficiari, metterà a disposizione, oltre alla comunicazione via lettera, anche la possibilità di verifica digitale. Da oggi, accedendo con il proprio SPID al portale Torino Facile, si potrà controllare se il proprio nucleo rientra tra gli aventi diritto consultando la pagina dedicata.
Il contributo una tantum potrà essere speso esclusivamente entro il 31 dicembre 2023. Per attivare la card assegnata sarà necessario utilizzarla per effettuare un primo pagamento entro il 15 settembre; la mancata attivazione entro la data indicata comporterà l’annullamento del contributo.
Per informazioni: U.R.C. Dipartimento Servizi Sociali, Sociosanitari e Abitativi. Tel. 011-01125111 dal lunedì al giovedì ore 14-16; il martedì 9-12,30/14-16,00.
In Piemonte e nel capoluogo l’ondata di calore raggiungerà il culmine e giovedì, con massime fino a 37-38 gradi sul basso Piemonte e notti con umidità fino all’80%. Secondo le previsioni di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) – le temperature saranno di 4-5 gradi superiori rispetto alle medie stagionali e a innalzare le temperature sarà la compressione d’aria prodotta dai venti da ovest. Le massime saranno a 34 gradi sull’area urbana di Torino, 37-38 sul basso Piemonte, le minime di notte a 24-25 gradi. Giovedì le temperature dovrebbero scendere di qualche grado.