L’assessore regionale a Istruzione e Merito Elena Chiorino al convegno “Bullismo a scuola: cos’è e come reagire” organizzato da U.Di.Con. e Istituto S.Anna di Moncalieri

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CIRIO E GLI ASSESSORI REGIONALI ALLA SANITA’ ICARDI E ALLA PROTEZIONE CIVILE GABUSI: «GRAZIE AGLI OPERATORI PIEMONTESI IN CAMPO PER IL LORO STRAORDINARIO IMPEGNO»
Ha aperto stamattina alle 8, con almeno dodici ore di anticipo rispetto al previsto, l’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) della Regione Piemonte allestito nell’area di un impianto sportivo vicino all’ospedale di Antiochia distrutto dal terremoto.
Lo comunica l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, che insieme al presidente della Regione Alberto Cirio e all’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi è in costante contatto con il coordinatore della missione della Maxiemergenza regionale in Turchia, Mario Raviolo.
«I nostri sanitari e volontari della Protezione civile operativi ad Antiochia – osserva Icardi – hanno trovato una situazione catastrofica. La popolazione è stremata, le richieste di assistenza all’ospedale sono continue e di ogni genere. Abbiamo impegnato sul campo personale altamente specializzato e in grado di lavorare in condizioni di massima emergenza. L’ospedale Emt2 della Regione Piemonte è unico in Italia e tra le dodici strutture di questo genere al mondo. Ringrazio tutti coloro che in questo momento stanno prestando senza riserve la loro opera per renderlo completamente funzionale alle esigenze delle popolazioni terremotate della Turchia».
«Ancora una volta il Piemonte scende in campo con la forza preziosa del suo personale sanitario e dei volontari della Protezione Civile per aiutare chi sta vivendo momenti terribili – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sappiamo quanta dedizione stanno mettendo in campo e non potremmo essere più orgogliosi di loro».
Il team sanitario della Maxiemergenza della Regione Piemonte attualmente operante nell’ospedale da campo di Antiochia è composto da 76 persone: un team leader (chirurgo), un deputy team leader (chirurgo), un medico infettivologo, quattro medici urgentisti, un medico pediatra, cinque medici anestesisti, quattro chirurghi, tre chirurghi ortopedici, due ginecologi, un’ostetrica, un fisioterapista, trentuno infermieri (inclusi coordinatori, strumentisti, infermieri sala operatoria), due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio, un assistente amministrativo, un ingegnere, tre tecnici logisti e dodici tecnici logisti afferenti al Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione Civile.
Un organico al quale si aggiungono gli oltre 40 volontari della Protezione civile piemontese operanti nella stessa zona e che hanno contribuito all’allestimento dell’ospedale.
«L’aiuto che diamo in queste circostanze è sempre straordinario – continua Marco Gabusi assessore alla Protezione Civile – sono molto grato a tutti i volontari della Protezione civile piemontese che hanno scelto di partire per la Turchia e portare il loro bagaglio di conoscenza alle persone più bisognose. Il numero dei decessi sta salendo rapidamente è quindi importante intervenire con rapidità per continuare a salvare il maggior numero di persone possibile».
Conclude Gabusi «Sulla nave sono saliti elettricisti, idraulici, traduttori e personale altamente formato per le situazioni da campo. Siamo in continuo contatto con i volontari nelle zone terremotate: in questo modo possiamo agire prontamente. Il Piemonte e la Protezione Civile ci sono, pronti in prima linea».
«La popolazione ci ha accolti a braccia aperte – testimonia il coordinatore della missione, Mario Raviolo -, tutti cercano di darci una mano, si mettono a disposizione e ci forniscono con grande affetto acqua e biscotti. Stiamo operando al massimo delle nostre possibilità».
Maxi operazione antidroga in tutta Italia da parte della Guardia di Finanza di Torino che ha smantellato un’associazione per delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti operante nel Torinese, nella provincia di Asti e con ramificazioni in Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e Sardegna. Le Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura, Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo piemontese hanno arrestato 10 persone (7 in carcere e 3 agli arresti domiciliari). Sequestrati 100 chili di cocaina per un valore di 20 milioni di euro. La droga viaggiava su furgoni. In uno di questi è stata trovata nascosta dentro forme di formaggio.
Alcuni gruppi di attivisti ambientalisti di Extinction Rebellion nella prima mattina hanno steso uno striscione sulla sede Rai di via Verdi a Torino (foto) e si sono recati anche a manifestare davanti alle redazioni di Stampa e Repubblica. Scopo della dimostrazione sensibilizzare media e opinione pubblica sull’emergenza climatica.
Cinque le persone indagate dalla procura per il crollo della gru che il 19 dicembre 2021, in via Genova a Torino costò la vita a tre operai. Il procedimento è per omicidio colposo. Secondo gli inquirenti ci sarebbero state carenze e omissioni. Al momento dell’incidente si stava effettuando con una autogru, il montaggio di una torre-gru che doveva essere usata per lavori in una palazzina. Ma forse l’autogru era più bassa di quanto previsto dai manuali tecnici e avrebbe potuto completare l’operazione con accorgimenti che però non sarebbero stati presi. Gli indagati sono i legali rappresentanti delle aziende che fornirono i due mezzi, la società appaltatrice, la coordinatrice della progettazione e dell’esecuzione e il manovratore dell’autogru.
Abbiamo appreso all’esito della seduta del Comitato direttivo di questa mattina che la procedura individuata per la designazione del futuro direttore del Salone del libro è stata dichiarata chiusa, in quanto non ha prodotto i risultati attesi, e di questo ci rammarichiamo.
La Regione Piemonte infatti ha partecipato ai lavori fin dal primo giorno, con l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio che ha svolto un lavoro egregio, adoperandosi per una soluzione condivisa nell’esclusivo interesse di una delle manifestazioni più importanti del nostro territorio. La Regione inoltre esclude che questa situazione di stallo sia dovuta a un tentativo di politicizzare il Salone. Prova ne sia che proprio la Regione, in sede di Comitato direttivo, ha proposto per la direzione Elena Loewenthal e Gianni Oliva, nomi come noto di area politica ben diversa da quella del governo regionale, ma scelti per i loro indiscutibili meriti personali e professionali. Purtroppo la nostra proposta non è stata accolta dai privati.Tutto ciò premesso, oggi abbiamo il dovere istituzionale di andare oltre alle divisioni e alle polemiche. Il Salone del libro deve essere protetto, e questo vale per tutti, perché è un bene troppo prezioso per il Piemonte e per l’Italia. Per questo, il presidente Cirio si è dichiarato fin da subito disponibile a condividere con il Sindaco di Torino e il presidente dell’Associazione Torino, La Città del Libro il percorso migliore per individuare un nuovo nome per la direzione del Salone del libro 2024-2026. Salone che è sempre stato libero e che continuerà ad esserlo, esattamente come è avvenuto con Nicola Lagioia al quale, lo ha sottolineato lui stesso in occasione della presentazione dell’edizione 2023, è stata sempre garantita dal nostro governo regionale, così come dalle altre istituzioni locali, la massima autonomia decisionale e gestionale. Questo è il nostro modo di lavorare e così intendiamo continuare, garantendo assoluto rispetto alle Istituzioni del Paese e per un Salone che vogliamo libero e pluralista.
Continua il trend positivo del turismo in Piemonte, che nel 2022 ha registrato complessivamente movimenti turistici migliori non solo del 2021 ma anche del 2019. Particolarmente significativi quelli dall’estero, che salgono dell’11% rispetto al periodo pre-pandemico, con una quota di pernottamenti che sale al 47% generato da visitatori provenienti dai principali 7 mercati europei: Germania, BeNeLux, Francia, Svizzera, UK, Scandinavia, Spagna e dagli USA.
I dati elaborati dall’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte per fotografare l’anno appena concluso del turismo, sono stati presentati nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza del presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, dell’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio e del presidente del Cda di Visit Piemonte, Beppe Carlevaris. Ha moderato l’incontro Alessandro Zanon, direttore di Visit Piemonte e ha presentato i dati Cristina Bergonzo dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte-Visit Piemonte.
Il forte incremento registrato a partire dal mese di aprile ha portato a recuperare pienamente gli arrivi del 2019 in agosto e i pernottamenti del 2019 in ottobre. Rispetto al 2021 abbiamo avuto +57% di arrivi e +51% dipresenze; in confronto al 2019: +3,3% di arrivi e +0,1% di pernottamenti.
Il risultato positivo a livello regionale è stato trainato dalla Città di Torino e dai territori dei laghi e delle colline, mentre la montagna, pur registrando incrementi rispetto al 2021, resta al di sotto dei valori del 2019 nei primi tre mesi dell’anno, a causa delle limitazioni ancora legate al contenimento della pandemia.
L’aumento dei contenuti delle recensioni on-line per la ricettività conferma l’andamento dei dati statistici con un +50,9% confrontato all’anno precedente. Buono il valore del sentiment verso la ricettività piemontese, che risulta 85,8/10:, superiore a quello dell’Italia, pari a 84,9/100.
«La presentazione dei dati turistici è un momento importante perché i numeri e i turisti sono una prova di ciò che si è fatto: se le cose funzionano significa che si è lavorato bene. E i meriti di questo successo sono condivisi, a cominciare dai privati, grazie alla qualità dell’ospitalità, della ristorazione e dei servizi che sono un traino per il turismo. Oltre vent’anni fa la Regione vide le potenzialità di questo settore e si lavorò ad investimenti pubblici per incentivare un sistema che aveva già nei laghi una eccellenza internazionale. Poi arrivarono le Olimpiadi invernali del 2006 che diedero al Piemonte la “patente turistica”, con la crescita di Torino e dell’impiantistica montana e anche delle nostre colline Patrimonio Unesco. Se oggi abbiamo una crescita non solo rispetto al 2021, ma soprattutto al 2019, vuol dire che il sistema ha funzionato», ha dichiarato il presidente della Regione Alberto Cirio,che ha annunciato che il Piemonte ospiterà nel 2024 il grande evento “Connect” dedicato al mondo aeroportuale.
«Il Piemonte cresce di più della media europea. Mentre infatti i paesi europei torneranno ai livelli prepandemia soltanto nel 2024, il Piemonte ha già recuperato il 100% sul 2019 superandolo addirittura di 3 punti, per la precisione con una crescita del 3,3% per quanto riguarda gli arrivi e di +11% dall’estero. E quindi non solo abbiamo recuperato il terreno perduto ma siamo anche cresciuti. E ci auguriamo di poter raggiungere l’obiettivo di arrivare al 10% del Pil del comparto turistico», dichiara l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio.
«Nulla accade per caso, ma grazie a un grande lavoro e investimenti fatti negli anni, e i risultati eclatanti raggiunti in termini di arrivi e presenze nel 2022 dimostrano quanto la nostra regione sia attrattiva per il turismo nazionale e internazionale. Ma, accanto all’aspetto quantitativo, occorre sottolineare gli altri elementi che hanno determinato il successo della destinazione Piemonte nello scorso anno: la diversificazione dell’offerta lungo le 4 stagioni; la qualità dei servizi, giudicata infatti in modo molto positivo e con un punteggio superiore alla media nazionale dalle recensioni online rilevate dal nostro Osservatorio; i grandi eventi, che sono stati per molti visitatori l’occasione per conoscerci e uno stimolo a tornare – sottolinea Beppe Carlevaris, presidente del CdA di Visit Piemonte – Da rilevare, anche il consolidamento della domanda di montagna invernale, malgrado la penalizzazione subita a causa della coda della pandemia a cavallo tra 2021 e 2022. Tutto questo ci conferma che siamo sulla strada giusta, e devo dire che sono in molti ad essere passati dalla sorpresa per questi risultati, alla consapevolezza che il turismo è diventato trainante nell’economia piemontese, con ricadute importanti sugli altri settori».
I DATI
Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO)[1], nel 2022 il turismo internazionale ha recuperatoil 63% dei livelli pre-pandemici raggiungendo risultati inaspettati, dovuti alla forte domanda “repressa” negli ultimi anni e all’allentamento delle restrizioni in gran parte dei Paesi: oltre 900 milioni di turisti hanno intrapreso viaggi internazionali, duplicando i risultati del 2021 ma restando ancora al di sotto dei livelli del 2019. L’Europa, considerata la più grande regione-destinazione del mondo, ha registrato 585 milioni di arrivi, raggiungendo l’80% dei livelli del 2019.
Il turismo internazionale è destinato a consolidare la sua ripresa nel 2023, anche se il settore dovrà far fronte a diverse sfide economiche, geopolitiche e sanitarie. Però, nonostante le buone prospettive, la maggior parte degli esperti ritiene che i livelli del 2019 saranno totalmente raggiunti a partire da 2024: nel 2023, infatti, si presuppone che si arriverà ad un recupero tra l’80% e il 95%
Anche secondo l’indagine dell’European Travel Commission[2], il 2022 è stato l’anno della ripresa del turismo. Focalizzando l’attenzione sull’estate 2022, i viaggiatori europei che hanno deciso di non effettuare viaggi internazionali, hanno scelto i paesi mediterranei: l’Italia come prima destinazione, seguita da Spagna, Francia, Grecia e Paesi Bassi, organizzando vacanze all’insegna di soggiorni in città, attività in mezzo alla natura e all’aria aperta ed esperienze culturali. Coloro che, invece, hanno intrapreso viaggi internazionali sono stati mossi dal forte desiderio di conoscere nuove culture, nuove tipologie di cibo, visitare luoghi unici e perdersi nella natura.
Il bilancio del turismo in Italia nei primi nove mesi del 2022 risulta positivo, ma non ancora al passo con i livelli pre-pandemici. Secondo ISTAT, rispetto allo stesso periodo del 2019 mancano ancora all’appello circa 39 milioni di presenze, con un saldo negativo pari a -10,3% (in particolare, -13,8% per la clientela estera e -6,7% per quella italiana).
Dai primi dati statistici provvisori dei movimenti turistici di alcune regioni si evince un recupero non ancora omogeneo su tutto il territorio nazionale: Emilia-Romagna e Valle d’Aosta ancora in calo di oltre il 5% rispetto al 2019, mentre la Liguria in crescita di oltre il 2%.
Nonostante un inizio di anno complesso, il 2022 chiude con +56,7% di arrivi e +51,4% di presenze rispetto al 2021. Anche in confronto al 2019 abbiamo guadagnato quote di mercato: si registra un incremento del 3,3% di arrivi, mentre i pernottamenti restano stabili.
I movimenti turistici italiani crescono del 34% negli arrivi e del 27% nei pernottamenti rispetto all’annoprecedente, ma restano ancora al di sotto dei valori del 2019.
Rispetto al 2021 raddoppiano gli arrivi dall’estero e crescono di quasi il 90% le relative presenze; incrementano il loro valore anche in confronto al 2019: +11%.
La ripartizione del totale pernottamenti è quasi pari tra provenienze italiane ed estere: rispettivamente, 51% e 49%.
La Germania è sempre il primo mercato estero per arrivi e pernottamenti: i turisti tedeschi che hanno scelto il Piemonte hanno prodotto un incremento del 23% degli arrivi e del 30% dei pernottamenti rispetto al 2019; a seguire, Benelux, Francia e Svizzera che superano tutti i valori del 2019. In quinta posizione il Regno Unito che, pur restando sotto ai valori del periodo pre-pandemico (e pre-Brexit), moltiplica per otto i valori del 2021.
Si segnala la settima posizione degli Stati Uniti, che registra una crescita delle presenze di quasi il 7%confrontato al 2019.
Infine la Spagna, in ottava posizione, vede una crescita importante rispetto al periodo pre-pandemico: +35% di arrivi e +44% di pernottamenti.
Guardando alle provenienze italiane, il Piemonte e le regioni di prossimità (Lombardia e Liguria) sono le tre principali provenienze. Il turismo interno cresce di più in termini di arrivi (+20%) che di pernottamenti, (+16%) lasciando ancora a distanza i risultati del 2019.
I lombardi dimostrano un’alta fidelizzazione: superano infatti i dati del 2019, con +20% di arrivi e +25% dipresenze. Da segnalare la performance del Veneto e dell’Emilia Romagna che superano i valori del 2019: rispettivamente, +11% e +9% di arrivi. Nei pernottamenti si evidenzia la terza posizione del Lazio e la quartadella Puglia.
Analizzando le diverse aree del territorio piemontese si evidenzia che:
Nella stagione invernale 2021/2022 la montagna quintuplica i valori rispetto allo stesso periododell’anno precedente, colpito pesantemente dalle restrizioni dettate dalla pandemia; in confronto alla stagione 2019/2020, si registra una crescita del 27% di arrivi e dell’8% di presenze;
Valutando gli andamenti nei territori di competenza delle Agenzie Turistiche Locali (ATL), tutti hanno incrementato i movimenti rispetto al 2021, riducendo il divario dell’anno scorso in confronto al 2019:
Il monitoraggio delle recensioni on-line conferma l’aumento dei visitatori della nostra regione, evidenziando incrementi coerenti con le prime indicazioni dei dati statistici dei movimenti turistici.
In particolare, si evidenzia che per il comparto della ricettività, direttamente correlato agli arrivi turistici, il numero delle recensioni in Piemonte nel 2022[4] è aumentato del 50,9% rispetto al 2021.
o per il prodotto lago: +52,8%;
o la montagna: +42,7%;
o per le colline: +25,2%;
o per Torino e prima cintura: +84,9%.
Spend Index
L’andamento della spesa conferma l’aumento della fruizione turistica del territorio con un’espansione della quota estera.
Infatti, l’indice di spesa delle carte di credito estere risulta sempre maggiore rispetto ai valori dell’anno precedente per il Verbano e Torino.
Anche per le due categorie merceologiche principali della filiera turistica – alloggio e ristorazione – l’indice presenta un andamento coerente con i movimenti turistici. In particolare a Torino il picco dell’indice di spesa per l’alloggio è nel mese di novembre con un valore che supera quello del 2021; nel Verbano l’andamento conferma il successo del periodo estivo con il picco di agosto maggiore di quello del 2021.
Grazie anche agli eventi ospitati nel capoluogo piemontese, il 2022 chiude con +87,7% di arrivi e +64,7% di presenze rispetto al 2021. L’incremento dei movimenti turistici è nettamente positivo anche in confronto al 2019: +5,6% di arrivi e +6% di presenze.
La quota dei pernottamenti di provenienza italiana supera ancora nettamente quella estera: rispettivamente, 63% e 37%.
I movimenti turistici italiani crescono del 62,1% negli arrivi e del 40,7% nei pernottamenti rispetto all’annoprecedente. Piemonte e Lombardia sono le due principali provenienze: i lombardi superano i dati del 2019,+20% di arrivi e +87% di presenze, registrando un maggiore tempo medio di permanenza, che passa da 1,8 a 2,9 notti.
I movimenti dall’estero moltiplicano per 2,5 il valore del 2021 e crescono anche rispetto al 2019: +23% gli arrivi e +26,8% le presenze. Il primo mercato estero è la Francia, che vale il 18% della quota estera. Seguono Spagna,Svizzera e Germania con il 7%. Emerge la performance del mercato spagnolo: +70% nei pernottamenti rispetto al 2019. Da segnalare la sesta posizione degli Stati Uniti che vede una crescita di quasi il 12% delle presenzerispetto al 2019.
Analizzando l’andamento mensile, è ottobre quello che ottiene il maggior numero di arrivi – quasi 169.000 –seguito da novembre; maggio, invece, segna il valore più alto nei pernottamenti: oltre 470.000.
Dall’analisi dei dati giornalieri si osserva come il periodo del «ponte di Ognissanti» (29 ottobre – 1° novembre), ottenga risultati superiori rispetto agli anni precedenti. Più nel dettaglio si osserva un andamento positivo dei giorni immediatamente successivi (2-3-4-5-6 novembre), probabilmente legato ad un prolungamento della vacanza.
Per quanto riguarda l’evento delle Nitto ATP Finals (13-20 novembre), nei giorni infrasettimanali si nota un incremento del numero medio di arrivi del 23% rispetto alla settimana precedente, e del 15% in confronto a quella successiva; per le presenze la crescita è stata del 23% in entrambi i casi.
Positivo anche il risultato del monitoraggio delle recensioni on-line del comparto ricettività per l’anno 2022: infatti, il loro numero nell’area di Torino e prima cintura[5] è aumentato dell’84,9% rispetto al 2021.
Gli entusiasmanti dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte – Visit Piemonte confermano i riscontri che abbiamo costantemente da parte delle imprese associate ad Ascom – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Commercio Torino e provincia -. Il turismo è in trasformazione e sta compiendo grandi passi confermando la realtà di un settore economicamente importante e con un deciso contributo alla formazione del pil piemontese e nazionale.
Basti pensare alle agenzie di viaggio e ai tour operator, che dall’ out going sono passati con grande soddisfazione all’in coming degli ultimi anni. Guardando al futuro sappiamo di poter contare sui benefici del nuovo hub di Ryanair a Caselle, che pone prospettive interessanti per un aumento delle presenze: se saremo bravi a posizionarci come una meta turistica di primo livello tutto il territorio non potrà che beneficiarne.
L’ATL Torino è al primo posto in Piemonte per incremento dei movimenti turistici nel 2022, nonostante le difficoltà della stagione invernale, soprattutto in corrispondenza dei grandi eventi e dei ponti: questo innanzitutto perché le imprese si sono rimboccate le maniche scoprendo una rinnovata energia dopo gli anni orrendi del Covid. Sostenute dalle istituzioni e dai rappresentanti di categoria come Ascom, gli operatori del turismo hanno creduto nel valore della proposta turistica, nella qualità dell’offerta e oggi sono orgogliosi di aver fatto esclamare ai tanti turisti ‘che bella scoperta’. Ora dobbiamo mantenere il punto sul pregio della nostra offerta, posizionarci sempre di più come una città accogliente, dove le strutture ricettive e di ristorazione sono il primo biglietto da visita di un luogo straordinario per storia, cultura e gastronomia.
E con gli albergatori e i ristoratori, anche i pasticceri, i commercianti e le guide turistiche: professionisti oggi in prima linea per tenere alta la bandiera del turismo a Torino, consapevoli di essere il primo elemento moltiplicatore di un movimento che si affida sempre di più alle recensioni, che nell’area di Torino e prima cintura sono aumentate dell’84,9% rispetto al 2021.
I dati previsionali forniti da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.
Nella stessa giornata di venerdì 17 febbraio è previsto uno sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, per cui in tale data saranno sospese automaticamente tutte le limitazioni riguardanti la circolazione veicolare, come previsto dall’ordinanza n° 5406/2021.
L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale
SARÀ IMPIEGATO NELL’OSPEDALE DA CAMPO EMT2 CHE LA PROTEZIONE CIVILE PIEMONTESE STA ALLESTENDO AD ANTIOCHIA.
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE, ALBERTO CIRIO: «AIUTARE CHI HA BISOGNO E’ UN DOVERE MORALE, SIAMO ORGOGLIOSI DEI NOSTRI SANITARI E DEI NOSTRI VOLONTARI»
L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «METTIAMO A DISPOSIZIONE LE NOSTRE MIGLIORI PROFESSIONALITA’»
Sono partiti questa mattina dall’aeroporto di Cuneo Levaldigi i due aerei della Guardia di Finanza con a bordo il team sanitario della Maxiemergenza della Regione Piemonte alla volta della Turchia, dove l’organico sarà impiegato nell’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) messo a disposizione dalla stessa Regione per il soccorso dei terremotati turchi.
L’ospedale è arrivato ieri al porto di Alessandretta, trasportato dalla nave militare San Marco, insieme ad oltre 40 volontari della Protezione civile del Piemonte, che ne stanno curando l’allestimento nell’area di un impianto sportivo vicino all’ospedale di Antiochia distrutto dal terremoto.
A salutare la partenza dei sanitari piemontesi della Maxiemergenza, sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi.
«Aiutare chi ha bisogno non è solo un dovere istituzionale – ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -, ma un dovere etico e morale, scritto nel cuore di ognuno di noi. A un anno dai voli che da Torino partivano per andare a prendere i bambini e i ragazzi malati di cancro dell’Ucraina per curarli in Piemonte al Regina Margherita, oggi il nostro ospedale da campo per le emergenze internazionali parte per prestare soccorso alle popolazioni terremotate della Turchia. Diciamo grazie ai nostri sanitari e ai nostri volontari della Protezione civile che rappresentano l’orgoglio piemontese e italiano nel mondo».
Al gruppo riunito sulla pista di decollo, è giunto anche il messaggio di ringraziamento che il capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio ha affidato alla lettura dello stesso presidente Cirio.
«Ringrazio il personale sanitario piemontese – ha osservato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, che ancora una volta si è dimostrato pronto a rispondere con generosità e grande spirito di servizio all’ennesima chiamata della Protezione civile nazionale sul fronte delle catastrofi che maggiormente richiedono soccorsi sanitari tempestivi ed efficaci. Mettiamo a disposizione della Comunità internazionale le migliori professionalità sanitarie della nostra Regione, l’ospedale da campo Emergency Medical Team Type 2 (Emt2) del Piemonte è unico in Italia e tra le dodici strutture di questo genere al mondo».
L’OSPEDALE DA CAMPO EMT2 DELLA REGIONE PIEMONTE
Nello specifico, l’ospedale da campo Emt2 della Regione Piemonte è costituito da 14 tende per strutture mediche (una tenda per Triage/accettazione, due Pronto Soccorso, una Unità di terapia intensiva con 4 posti letto, una sterilizzazione e presala operatoria, una sala operatoria, una sala parto naturale/cesareo convertibile in seconda sala operatoria, tre degenze da 20 posti letto, una sala radiologica/laboratorio analisi, una tenda di isolamento per malati infettivi con 2 posti letto, una farmacia/magazzino, un obitorio e una tenda di comando per direzione sanitaria e logistica), oltre a 16 tende per servizi e logistica (otto dormitori, un dormitorio diurno per personale turno notte, una tenda per cucina, due tende per refettorio, una tenda docce, una tenda per lavanderia e due tende relax).
A queste, si aggiungono 15 tende bagno con cabine singole per personale e degenti, tre generatori elettrici, un impianto elettrico campale dotato di selettività verticale ed orizzontale, trasformatore di isolamento per sala operatoria, UPS per sala operatoria, ICU e laboratorio/radiologia, un impianto idraulico campale composto da serbatoi flessibili, sistema acqua fredda e calda, un sistema di purificazione e potabilizzazione dell’acqua per 3000 l/h, un produttore di ossigeno PSA 6000 Litri/ora, una cucina attrezzata per 100 persone a pasto, approvvigionamento alimentare per 7‐10 giorni e un veicolo trainante dotato di carrello elevatore.
L’ospedale, del volume complessivo equivalente a una trentina di container, sarà allestito su una superficie di almeno 4.000 metri quadrati.
IL TEAM SANITARIO
Il team sanitario, coordinato da Mario Raviolo della Maxiemergenza della Regione Piemonte, è composto da 76 persone: un team leader (chirurgo), un deputy team leader (chirurgo), un medico infettivologo, quattro medici urgentisti, un medico pediatra, cinque medici anestesisti, quattro chirurghi, tre chirurghi ortopedici, due ginecologi, un’ostetrica, un fisioterapista, trentuno infermieri (inclusi coordinatori, strumentisti, infermieri sala operatoria), due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio, un assistente amministrativo, un ingegnere, tre tecnici logisti e dodici tecnici logistici afferenti al Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione Civile.
«Contiamo di rendere l’ospedale completamente operativo entro venerdi sera – ha spiegato il coordinatore del team, Mario Raviolo -, sappiamo di intervenire in una delle zone più disastrate del Paese, ma siamo preparati a farlo, grazie all’esperienza maturata in molti anni di attività. Il governo turco ha già preso contatti con la nostra Organizzazione per organizzare l’accesso dei pazienti all’ospedale».
“Oltre 30 milioni di euro al Piemonte contro il dissesto idrogeologico. Questo Ministero interviene con celerità ed una consistente fetta di risorse proprie per mettere in sicurezza i territori”.
Lo annuncia il viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava. Il decreto ministeriale sarà firmato nelle prossime ore. 30.246.742,55 euro la dote finanziaria complessiva assegnata alla regione per ben nove interventi di mitigazione del rischio idrogeologico valutati “urgenti e prioritari”. Più dettagliatamente, le opere riguarderanno le province di Torino, Cuneo, Verbano-Cusio-Ossola, Alessandria, Asti e Vercelli. Finanziati interventi attesi da tempo di sistemazione idrogeologica dei corsi d’acqua, di riduzione del rischio idraulico ma anche di messa in sicurezza di edifici scolastici ed impianti sportivi e sistemazione a difesa della pubblica incolumità. “Il dissesto idrogeologico è un tema fortemente attenzionato – dichiara il viceministro -. Abbiamo chiara la mappa delle fragilità del nostro Paese e stiamo lavorando con la massima celerità a protezione dei nostri territori e delle nostre comunità”. L’attuazione del cronoprogramma è ora affidata al Presidente della Regione, in qualità di Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico.