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Semaforo antismog, confermato il livello 0: in vigore le sole misure strutturali

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Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 10 febbraio 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaam

L’ospedale da campo del Piemonte in partenza verso Turchia e Siria

Per il soccorso alle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria la Regione Piemonte ha messo a disposizione del Dipartimento nazionale di Protezione civile l’ospedale da campo in dotazione alla Maxiemergenza 118. In queste ore si stanno completando le operazioni di assemblaggio del materiale, che verrà imbarcato a Brindisi su una nave militare italiana.

L’operazione si avvale del supporto di una squadra specializzata di medici e infermieri del reparto di Maxiemergenza, con il coordinamento di Mario Raviolo.

“Ancora una volta il Piemonte è in prima linea per dare il proprio aiuto di fronte a questa enorme tragedia – dichiara il presidente Alberto Cirio – Nei nostri occhi ci sono le immagini strazianti di ciò che è accaduto e inviamo questo ospedale che rappresenta una eccellenza in Europa, nella speranza che possa dare il massimo supporto per salvare delle vite”.

“Rispondiamo con tempestività alla chiamata di soccorso del Meccanismo europeo di Protezione civile – puntualizza l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi – con il contributo di un collaudato staff di professionisti già impegnato in più occasioni in analoghe missioni internazionali. L’intervento è coordinato dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, con il quale stiamo seguendo passo per passo l’evoluzione della situazione in rapporto alle necessità logistiche richieste sul campo”.

La struttura della Regione Piemonte è una delle dodici certificate in tutto il mondo per operare negli scenari delle catastrofi internazionali con una squadra medico-chirurgica di altissimo livello professionale. Due anni fa l’intervento in India e precedentemente in Mozambico e in diversi altri Paesi. Comprende un’area di triage, un Pronto soccorso predisposto in spazi per la corretta gestione dei vari codici colore, sale operatorie, un’area di laboratorio (radiologia e esami ematochimici) e 4 letti di terapia intensiva.

Torino, bici lanciata dai Murazzi: fermati cinque giovani, due sono minorenni L’accusa è tentato omicidio

La madre della minorenne fermata dai carabinieri con altri quattro suoi amici per il lancio della bici dai Murazzi che ha ferito gravemente un giovane ha dichiarato di non sapere nulla della vicenda ma che se sua figlia ha sbagliato è giusto che paghi. Sui giornali trapelano alcune frasi scritte sul diario personale della giovane, dopo quel gesto irresponsabile: “avevamo bevuto”. Sono 5 i  ragazzi tra i 15 e i 18 anni, fermati a Torino dai carabinieri e già interrogati, con l’accusa di aver lanciato dalla strada sopra i Murazzi la bici elettrica di 15 chili che ha ferito, mandandolo in coma,  lo studente palermitano Mauro Glorioso. Ora sta recuperando ma è in prognosi riservata. I giovani, due 18enni e tre minorenni, sono stati fermati con l’accusa di tentato omicidio per i fatti avvenuti il 23 gennaio scorso. I giovani fermati non sono appartenenti ad alcuna baby gang ma ragazzi comuni, amici da anni, residenti nel quartiere di Madonna di Campagna.

Il bullismo non è un gioco da ragazzi. L’impegno della Regione

“Il bullismo non è un gioco da ragazzi, troppo spesso si è sottovalutata la gravità del bullismo, o perché affiora in luoghi a torto ritenuti al riparo da certi comportamenti, oppure perché si è tentati di confondere tali atteggiamenti con la casistica di scherzi e derisioni che fanno parte della memoria scolastica di ciascuno”.

Con queste parole, il presidente Stefano Allasia ha aperto la seduta pomeridiana di ieri del Consiglio regionale. A prevedere un momento dedicato in aula al tema del bullismo la stessa legge regionale del 2018 “”Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”. “Il bullismo è violenza cerebrale, è libertà senza obblighi e doveri, è isolamento. In quest’ottica – ha concluso Allasia –  la scuola e in generale il mondo degli adulti, deve svolgere un ruolo di cerniera.  La qualità della vita di una città, di un paese, si misura in grande parte sulla normalità della vita quotidiana dei cittadini, quindi su quei piccoli gesti e conflitti che, apparentemente insignificanti, possono in realtà essere fattori determinanti per la crescita di una persona”.

Secondo i dati citati in aula dal presidente Allasia, elaborati dall”Osservatorio (in)difesa” del ministero dell’istruzione,  su 6.000 adolescenti, dai 13 ai 23 anni,  emerso che il 68% di loro ha  assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. La violenza psicologica è quella più diffusa da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze ha segnalato il forte disagio procurato dal ricevere online commenti non graditi di carattere sessuale”.

Alle parole del presidente del Consiglio sono seguite quelle dell’assessore all’Istruzione Elena Chiorino – “”Bullismo e cyberbullismo sono violenze che vanno contrastate con fermezza per ripristinare la cultura del rispetto in classe: senza di esso non può esistere nessun sistema scolastico degno di questo nome. Il dilagare di entrambe i fenomeni rappresenta la fotografia di una deriva della desertificazione valoriale che non distingue più la differenza tra forza e violenza. Bisogna restituire forza ai nostri valori cercando di abbandonare il concetto di una società che avanza diritti e rimanda agli altri i doveri. Dal 2020 a oggi oltre 350 mila euro sono stati investiti in centinaia di progetti rivolti sia agli studenti che ai docenti delle scuole piemontesi. Tra le varie sfide legate al mondo della scuola – ha concluso Chiorino – vi è anche quella di restituire autorevolezza ai docenti”.

Al dibattito hanno preso parte anche il consigliere Domenico Rossi (Pd) che ha ribadito come non sia solo una questione di educazione etica, ma di un cambiamento che riguarda la relazione tra pari e tra generazioni diverse. Francesca Frediani (M40.UP) ha suggerito di tornare ad aprire le porte di Palazzo Lascaris ai giovani per entrare nel loro mondo e farli sentire ascoltati, capiti e restituire loro una prospettiva. Per Andrea Cane (Lega) “siamo tenuti a rispondere ai segnali d’allarme, come adulti e come eletti,  e atrattare il bullismo con un problema di salute pubblica. Secondo Mario Giaccone (lista Monviso) il 7 febbraio non è semplice ricorrenza ma giornata di impegno educativo, una presa di coscienza di tutti gli attori in campo. Riccardo Lanzo (Lega) rivolge un appello alle piattaforme social che devono fare la loro parte in termini di tutela e segnalazioni. Per Ivano Martinetti (M5S) “non è accettabile che ragazzi arrivino a perdere la vita, come adulti e rappresentanti delle istituzioni abbiamo il dovere di proteggerli e metterli in guardia”.  Giorgio Bertola (M4o.UP) ricorda Carolina Picchio che nel 2013 ha scelto di togliersi la vota per sottrarsi ai continui episodi di bullismo e invita a non adagiarsi sul fatto che esista una legge nazionale e regionale. Per Paolo Bongioanni (FDI) “la pandemia ha azzerato socialità accrescendo il ricorso ai social, serve che nella scuola i ragazzi possano trovare personale a cui segnalare  eventuali episodi di violenza”.

Torino e Piemonte, i consumi frenano

In Piemonte i consumi calano peggio della media nazionale e anche di altre regioni del Nord e del Centro. Così si evince dallo studio di Confesercenti sulla spesa delle famiglie nel 2023.

Sul territorio regionale la previsione di spesa è di 2.376 euro medi a famiglia, dato inferiore ai 2.443 euro della media nazionale, e anche  a quello delle regioni del nord (eccetto la Liguria), oltre a Emilia e Toscana. Al Piemonte, inoltre, mancano 139 euro per pareggiare il livello di spesa del 2019, ultimo anno prima della pandemia, rispetto ai 50 euro mancanti a livello di media italiana. Dopo il Covid i consumi dei piemontesi hanno ripreso a salire anche se mentre nel 2021 rispetto al 2020 e nel 2021 rispetto al 2022 la crescita è stata  di 70,5 euro e 82,2 euro, nel 2023 rispetto allo scorso anno supererà di poco i 18 euro, pari allo 0,8%. Le difficoltà risultano anche dalla composizione della spesa. Ben il 46%, in questo caso sostanzialmente in linea con la media nazionale è per costi legati all’abitazione e alle bollette di elettricità, gas, e acqua, spesa in forte crescita. Se nel 2023 le tariffe di luce e gas si dovessero ridurre del 40%, come ipotizzato dal ministro Giorgetti, la spesa delle famiglie per le utenze domestiche si ridurrebbe in modo significativo, liberando risorse da impiegare per altri consumi.

 

Passaporti impossibili Un problema politico serio

Due gravi disfunzioni dell’apparato pubblico sono il simbolo di una pubblica amministrazione da “Repubblica delle banane” : il rilascio dei passaporti e , a Torino, il rilascio delle carte di identità.

Disfunzioni  gravissime di cui ci sono sicuramente dei responsabili e delle cause: ma né i responsabili né le cause vengono a galla.

Ed è oltre modo irritante quanto dichiarato dal questore di Torino che in una interista ha attribuito il malfunzionamento a isteria collettiva dei cittadini .che in troppi richiedono il passaporto.

Ricordiamo tutti che un tempo, senza elettronica, bastava recarsi in questura o in una sede di un commissariato per compilare la domanda e in pochi giorni ottenere il passaporto. Così per la carta di identità

L’elettronica dovrebbe addirittura sveltire le pratiche…e invece…

L’impressione che se ne ha è di una enorme disfunzione della pubblica amministrazione, di un caos dal quale non si sa come uscirne. Naturalmente si attribuisce tutto questo a carenze di organici, ma quando a Torino si cercò di rimpolpare gli uffici anagrafe con impiegati provenienti da altri settori meno carichi di lavoro, i dipendenti appoggiati dal sindacato si opposero.

Gli open day straordinari sono pochi e servono quindi a poco. Un amico che si è recato a uno di questi per avere il passaporto, benchè  andato alle 5 di mattina non è riuscito a passare. L’ultima persona che è riuscita ad accedere si era recata davanti al commissariato alle 3 del mattino.

Ridicola prenotazione tramite il portale che anche quando indica disponibilità, la pagina successiva dice che non ce ne sono

La lontananza degli eletti dai cittadini si vede anche da come viene affrontata da consiglieri o parlamentari una vicenda gravissima che ha conseguenze anche sul piano economico. Quasi non se ne parla, mentre ci si azzuffa fra maggioranza e opposizione su questioni del tutto secondarie.

Una vicenda che se non risolta in tempi brevi ( ma come? )provocherà nuovo discredito anche alla vita politica : basta sentire le proteste nelle code in attesa di accedere agli uffici pubblici. Così una buona fetta di elettorato o non andrà a votare o darà ancora una volta un voto di protesta che rende i risultati elettorali italiani estremamente volatili da una elezione all’altra.

PG

Allarme baby gang a Torino, sempre più rapine e aggressioni. Arresti e denunce

Due le persone finite in manette e tre denunciate dopo i controlli effettuati dai carabinieri per contrastare il fenomeno dei furti e  delle baby gang, in centro e nella zona di San Salvario a Torino. 

Sono state 93 le persone sottoposte  a controlli. Due ragazzi con meno di 14 anni sono stati denunciati per aver rubato una sigaretta elettronica in via Cavour dopo aver minacciato il proprietario. Un 18enne  è stato arrestato dopo che, con un complice, in via Micca aveva puntato un coltello contro un giovane per rubargli il giubbotto, una decina di euro e il monopattino. Per uno scippo di un telefonino in via Verdi è finito in manette un marocchino di 32 anni. Un altro marocchino di 23 è stato denunciato per il furto di uno smartphone dopo aver minacciato con un coltello una ragazza che camminava in piazza Vittorio. Insomma, non si tratta di casi isolati ma di un fenomeno che sta diventando preoccupante, se si considerano i tanti altri episodi avvenuti negli ultimi mesi in città.

Semaforo antismog, prosegue fino a lunedì 6 febbraio il livello 1 (arancio)

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Fino a lunedì 6 febbraio 2023 compreso (giorno di controllo) resterà in vigore il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.

I dati previsionali forniti da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Si ricorda che le limitazioni riguardanti la circolazione veicolare sono automaticamente sospese nei giorni 25, 26 dicembre e 1 gennaio, giornate durante le quali il servizio di TPL è ridotto.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambienta

Vento gelido dall’Est Si prevede un calo delle temperature di 10 gradi e neve in pianura

Già’ oggi pomeriggio, ma soprattutto da lunedì, dopo le temperature primaverili delle scorse ore anche a Torino e in Piemonte è prevista una nuova fase molto fredda che durerà quasi tutta la settimana. Potrebbe anche nevicare lunedì mattina su basso Piemonte e Liguria. Le temperature nel Nord Italia subiranno un calo anche di più di 10 gradi. L’ondata di freddo è portata dal vento gelido in arrivo dall’Est.

“Aspetti un bambino? Non sei sola” Al via la campagna Vita nascente della Regione

“Aspetti un bambino? Non sei sola”. Prende il via oggi la campagna di comunicazione della Regione Piemonte volta a diffondere le possibilità per le donne in gravidanza offerte dal fondo Vita Nascente, rivolto alle gestanti in situazioni di fragilità sociale

“Aiutare donne sole, magari abbandonate, o coppie in difficoltà a realizzare il diritto a dare alla luce i propri figli è semplicemente doveroso per le politiche sociali delle istituzioni, a maggior ragione in una stagione di inverno demografico che richiede tutti gli sforzi possibili per rilanciare la natalità – dichiara l’assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Maurizio Marrone -. La sfida ora è portare i progetti di Vita Nascente a conoscenza di chiunque ne abbia bisogno, oggi in Piemonte domani in tutta Italia”.
Con Vita nascente le donne potranno ricevere ascolto, consulenza, supporto, sostegno economico e beni di prima necessità. La donna che ha bisogno di aiuto potrà contattare l’email ufficiale vitanascente@regione.piemonte.it ed essere indirizzata agli enti pubblici e privati che si occupano di tutela della madre e del bambino e hanno sede nel territorio della propria Asl di riferimento. A seconda delle sue esigenze, troverà una risposta qualificata e specifica, come: ascolto e consulenza, attraverso la presenza a sportello programmato presso i presidi sanitari; sostegno economico (compresi contributi per le spese di locazione e per il pagamento utenze) e gli aiuti materiali/fornitura beni di prima necessità (abbigliamento, alimenti, farmaci, pannolini, carrozzine, lettini, ecc.); supporto alle donne in attesa per accompagnarle in una scelta consapevole; sostegno psicologico in forma di percorsi individuali o di gruppo, attraverso figure professionali formate e accompagnamento ai gruppi di auto-mutuo aiuto tra gestanti e neomamme, destinati a rafforzare le risorse individuali, le reti parentali e amicali di supporto.