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Misure antismog. Prosegue fino al 23 dicembre il livello 1 (Arancio)

Fino a venerdì 23 dicembre 2022 compreso (prossimo giorno di controllo) resterà in vigore il livello 1 (arancio) delle limitazioni emergenziali.

I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Si ricorda che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

Si ricorda inoltre che le limitazioni riguardanti la circolazione veicolare vengono automaticamente sospese nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, giorni durante i quali il servizio di Trasporto Pubblico Locale è ridotto, oltre che nei giorni in cui è indetto uno sciopero del TPL stesso.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Armato di coltello rapina donna e ferisce passanti in via Nizza

Un ragazzo nordafricano armato di coltello, ha rapinato della borsetta puntando l’arma alla gola, un’anziana che ieri sera camminava in via Nizza di fronte alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù. Successivamente ha ferito alle mani due passanti accorsi ad aiutare la donna: sono riusciti a fermarlo, prendendogli  il coltello. Altre due persone hanno inseguito il malvivente fino in via Saluzzo e lo hanno fermato fino all’arrivo  della polizia che lo ha arrestato.

Picchiano tassista e tentano di scappare con la vettura La polizia li arresta

Nelle scorse ore, personale della Polizia di Stato ha arrestato due cittadini italiani di 31 e 44 anni gravemente indiziati del reato di tentata rapina aggravata in concorso.

Durante il servizio di controllo del territorio una pattuglia dell’U.P.G.S.P., transitando in Corso Lombardia, ha notato per strada un uomo col volto sanguinante che chiedeva loro aiuto indicando, a una cinquantina di metri di distanza, il proprio taxi.

All’interno della vettura gli agenti individuavano due uomini, uno dei quali si era portato al posto di guida del taxi di proprietà del richiedente nel tentativo di farlo partire senza però riuscirci essendo il mezzo dotato di cambio automatico.

Immediatamente gli agenti raggiungevano il taxi, fermando l’uomo alla guida e il suo complice, seduto dietro.

Dalle informazioni assunte nell’immediatezza, i due uomini si sarebbero intrufolati all’interno del taxi in via Verolengo, subito dopo la discesa di una cliente, quando le portiere erano ancora aperte, ordinando al conducente di accompagnarli in via Refrancore e specificando che non avrebbero pagato la corsa.

Alla titubanza del tassista, uno dei due uomini, cittadino italiano di 31 anni, lo avrebbe colpito violentemente al capo con alcuni pugni, causandogli delle lesioni. La vittima era quindi scesa dal mezzo per chiedere aiuto e, in quel frangente, il suo aggressore aveva tentato di fuggire col taxi, venendo fermato subito dopo dai poliziotti intervenuti, nonostante la strenua resistenza opposta.

Alla luce dei fatti, gli agenti hanno proceduto all’arresto dei soggetti per tentata rapina aggravata, oltre al reato di resistenza a P.U. per il soggetto più giovane.

A Natale meno regali L’inflazione spegne le spese dei torinesi

Torinesi e piemontesi spenderanno meno per i regali: 197 euro contro i 238 dello scorso anno, il 18% in meno. Se un 39%del campione intervistato   ha intenzione di mantenere stabile la spesa, il 47% ridurrà il budget rispetto allo scorso anno.

Il 14% prevede di spendere di più ed è in aumento del 10% la spesa alimentare. Le stime sono state elaborate da  Confesercenti. L’online è  il canale d’acquisto preferito per il 63% degli intervistati. Invece i negozi di quartiere o di vicinato sono scelti dal 22%, i centri commerciali vengono preferiti dal 46% e i negozi monomarca delle catene retail dal 29%.  I maggiori acquisti nei seguenti settori:  capi d’abbigliamento (44%), libri (40%), prodotti di profumeria (39%), giochi e giocattoli (38%), regali gastronomici (31%), accessori di moda (30%), prodotti tecnologici (25%), arredamento e prodotti per la casa, vini ed elettrodomestici (21%). Soltanto il 7%, regalerà un viaggio o una vacanza.

Le Ex Officine Grandi Motori ripartono

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Ieri su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, è stata approvata la delibera relativa al Programma Integrato (PR.IN) in variante al PRG, sulla  Zona Urbana di Trasformazione denominata ambito ”9.33 DAMIANO”, meglio conosciuta come area “Ex Officine Grandi Motori”.

 

Il PR.IN è uno strumento urbanistico in variante al PRG attuale, e definisce le destinazioni d’uso che si potranno insediare, ridisegnando l’intera area, estesa per circa 70.000 mq e dismessa da molto tempo, che verrà trasformata con nuovi servizi e funzioni per la città.

 “L’area Ex OGM – sottolinea l’Assessore Mazzoleni – è uno dei  grandi tasselli della dismissione industriale, particolarmente importante data la sua vicinanza con il centro e il suo rapporto col tessuto urbano circostante. Questa riqualificazione segna una svolta nella trasformazione della zona nord di Torino: un’area complessa che da tempo aveva perso la sua originaria funzione produttiva, trova nuove vocazioni con spazi e servizi a disposizione dei cittadini”.

L’area verrà suddivisa in quattro quadranti, così delineati: il primo è a nord, lungo via Damiano e corso Vigevano, e comprende l’edificio noto come “la Basilica”, che verrà recuperata con l’insediamento di attività commerciali non alimentari, dotata di uno spazio adibito a parcheggio pubblico. Il secondo quadrante, che affaccia sui corsi Vigevano e Vercelli, sarà dedicato in gran parte alla residenzialità universitaria e temporanea con la ristrutturazione dell’edificio noto come “Lingottino”, e la realizzazione di una nuova manica lungo corso Vigevano. Sempre in quest’area, verrà realizzata una piattaforma per la logistica e l’e-commerce. Il terzo quadrante, compreso tra le via Damiano e Carmagnola, prevede la possibilità di insediamento di strutture dedicate a servizi e spazi per la residenzialità.

Nel quarto quadrante, a sud e in corrispondenza di via Cuneo e Corso Vercelli, si estende l’area di proprietà della Città di Torino, che si riserva la possibilità di realizzare un mix funzionale di servizi e residenza.

Questa trasformazione doterà, inoltre, la Città di una grande area, di oltre 15 mila metri quadrati , dedicata a giardino pubblico con spazi attrezzati, ridisegnando una porzione importante del territorio cittadino.

La delibera verrà presa in esame dal Consiglio Comunale nelle prossime sedute.

Pronto soccorso: ecco tutte le novità del Piano regionale

LE AZIONI DELLA REGIONE: NELL’IMMEDIATO, POTENZIAMENTO DEL PERSONALE, INCREMENTO DEI POSTI LETTO, TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI VERSO CAVS, RSA E STRUTTURE PRIVATE ACCREDITATE


CABINA DI REGIA E MONITORAGGIO COSTANTE. A LUNGO TERMINE, POTENZIAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE E DELLA MEDICINA DI TERRITORIO

Il sovraffollamento dei pronto soccorso è un fenomeno che riguarda tutte le Regioni e che puntualmente si ripresenta, soprattutto nella stagione invernale.
In Piemonte, dove i posti letto sono stati portati nel 2014 a 3,5 ogni mille abitanti (contro un parametro nazionale di 3,7,) mancano 284 urgentisti su 663 previsti e i pazienti che accedono al pronto soccorso sono per il 61% codici di bassa gravità, 23,5% media e 16% in acuzie.

A fronte di dati che descrivono una situazione complicata, la Regione, che intende aumentare il compenso orario delle prestazioni aggiuntive degli urgentisti da 60 a 100 euro e incentivare anche il personale del comparto, ha elaborato un Piano per i pronto soccorso che ha come punto di coordinamento e monitoraggio l’Azienda Zero, e che prevede tre livelli di intervento: immediato, medio e a lungo termine.
I contenuti del Piano sono stati illustrati dal presidente Alberto Cirio, dagli assessori a Sanità e Politiche Sociali, Luigi Icardi e Maurizio Marrone, dal commissario di Azienda Zero, Carlo Picco, con il direttore sanitario, Gianluca Ghiselli.
Presente il dottor Fabio De Iaco, nel duplice ruolo di medico dell’Asl Città di Torino e di presidente nazionale del Simeu che collabora al Piano straordinario di intervento insieme alle presidente del Simeu Piemonte Marina Civita.

“Il problema del sovraffollamento dei pronto soccorso si trascina da più di 10 anni, non solo in Piemonte ma in tutta Italia – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Questo non deve essere un alibi, ma solo la consapevolezza delle conseguenze di un progressivo impoverimento della sanità pubblica, che ha portato a questa situazione. Perché se riduci costantemente i posti letto dentro gli ospedali è evidente che non potrai occuparli con chi va al pronto soccorso, che di conseguenza dovrà attendere di più dentro le strutture d’emergenza. Questo è un calcolo matematico semplice che il Covid ha ulteriormente evidenziato e per la prima volta negli ultimi 15 anni si presenta un piano straordinario per intervenire su questa criticità”.

“Il Piano straordinario è configurato sulla base del modello che abbiamo sperimentato prima nell’emergenza Covid, poi con le vaccinazioni e la riduzione dei tempi delle liste d’attesa.- ha sottolineato l’assessore alal Sanità, Luigi Icardi. Ma siamo consapevoli che molti dei problemi che riguardano i pronto soccorso hanno una soluzione nazionale, a partire dalla carenza di personale, dalla mancata programmazione delle borse di studio a livello nazionale e dalla permanenza del numero chiuso per l’accesso a medicina e alle professioni sanitarie.
Siamo impegnati soprattutto sul fronte dell’edilizia sanitaria, con la costruzione di 8 nuovi ospedali, la riqualificazione strutturale, assolutamente indispensabile, di numerosi presidi, oltre che con il potenziamento della medicina di territorio, tassello fondamentale per decongestionare i pronto soccorso, attraverso la realizzazione di 29 ospedali di comunità e 91 case di comunità, con investimenti rilevanti, attesi da anni”.

“Non si può pensare di intervenire sul carico che devono sostenere gli ospedali senza realizzare una vera integrazione sociosantiaria, che metta al centro la persona, accompagnandola con un progetto di salute individualizzato e non rimbalzandola come una pallina da flipper” – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e all’integrazione socio-sanitaria Maurizio Marrone – Serve risolvere il problema dei cronici che si rivolgono al Pronto soccorso, quando potrebbero invece essere assistiti in ambito ambulatoriale o sociale. In questo campo la Regione Piemonte realizzerà un sistema virtuoso che metta in rete Politiche Sociali, Sanità, Enti gestori dei servizi socio assistenziali e realtà del Terzo Settore con un modello tipo di accordo da sottoscrivere nei distretti sanitari, che garantirà uniformità organizzativa e procedurale a tutto il territorio regionale, fissando le stesse asticelle qualitative di servizio”.

“La pandemia ci ha insegnato qualche cosa: il modello Dirmei, che ci ha fatto transitare da una situazione piuttosto critica, in cui ci trovavamo nei primi giorni della pandemia, ad una situazione molto più organizzata, di approvvigionamenti, di gestione RSA, di gestione posti letto di terapia intensiva e di campagna vaccinale, fino ad arrivare ad essere la Regione migliore italiana nella gestione dell’emergenza Covid- ha detto Carlo Picco, commissario Azienda zero.La Regione ha voluto concretizzare questo modello, come il modello dell’Azienda Zero, cioè di una Azienda di coordinamento e monitoraggio. Al Dirmei abbiamo una Centrale Operativa che si occupa di Covid; vorremmo dedicarla anche alla gestione delle sindromi influenzali; questo significa che potremmo prendere in carico il monitoraggio dei pazienti con diagnosi di influenza, stabilendo un contatto continuativo con loro o direttamente o tramite una app che, in caso di necessità, generi un allert in modo da consentire alla Centrale di mettere in campo tutte le risorse possibili, dialogando con i MMG, con i Pronto Soccorso o con i Distretti. Questo è il progetto che andremo a sperimentare su un quartiere dell’area nord di Torino; in questo modo gli accessi in Pronto Soccorso potrebbero diminuire.”

Le azioni previste

Fra le azioni immediate, è previsto potenziamento del personale, incremento straordinario di posti letto, anche nei reparti (massimo del 10% in area medica e del 5% in area chirurgica), e aumentando la possibilità di trasferimento verso Cavs e Rsa e strutture private accreditate. Ma anche incremento di dimissioni e inserimenti, con la creazione di una task force medica dedicata sul fine settimana, aumento della fascia oraria dei ricoveri dal pronto e monitoraggi per ottimizzare la gestione, con la creazione di cruscotti, ad esempio su posti disponibili e attività del 118.
Sul medio periodo il piano prevede la creazione di una cabina di regia per il monitoraggio in tempo reale di tutti gli aspetti collegati alla gestione e ottimizzazione del flusso nei pronto soccorso, la visualizzazione online delle liste d’attesa nei Dea e l’aumento dei posti letto per gli acuti. Infine, le azioni a lungo termine, come il potenziamento delle strutture di edilizia sanitaria, della medicina di territorio e del personale, con la “necessità a livello nazionale di potenziare le borse di specializzazione, il superamento del numero chiuso di medicina e l’incremento dei tetti di spesa per il personale sanitario.

Gestione influenza a domicilio

Gestione dei casi di influenza a domicilio sul modello di quella utilizzata per il Covid. È la sperimentazione che la Regione intende attuare, a partire da un quartiere della zona nord di Torino, per il monitoraggio a casa dei pazienti con sindrome influenzale. Obiettivo, incrementare la collaborazione tra Asl Città di Torino e medici di famiglia nella gestione dei loro assistiti, diminuire l’accesso improprio ai pronto soccorso e garantire una continuità di cura ai soggetti più deboli e fragili favorendo la presa in carico. La sperimentazione ha come centro di riferimento il Dirmei e prevede automonitoraggio con griglia dei sintomi, presa incarico dei pazienti fragili, valutazione dell’aderenza terapeutica e possibilità di consulto medico. Il contatto sarà con i medici di base per la presa in carico o con pazienti o caregiver per consulto in assenza del medico di medicina generale.

Piero Mora

Automotoretrò lascia Torino e si trasferisce alle Fiere di Parma

Dal 3 al 5 marzo 2023

Torino, 20 dicembre 2022

 

La 40esima edizione di Automotoretrò sancisce un nuovo inizio: la storica fiera che riunisce ogni anno collezionisti, professionisti, espositori e appassionati di vetture d’epoca si trasferisce alle Fiere di Parma dal 3 al 5 marzo 2023, in concomitanza con Mercanteinfiera.

 

“Abbiamo provato in tutti i modi a far rimanere la manifestazione a Torino, dove è nata nel 1983, ma non ci sono più le condizioni – spiega l’organizzatore Beppe Gianoglio -. Siamo quindi lieti di annunciare il trasferimento nell’innovativo polo fieristico parmense che, insieme alle istituzioni del territorio ci aiuterà a far crescere ancora di più Automotoretrò. La scelta è ricaduta su Parma anche per il suo valore strategico come snodo tra Centro Italia e Nord-Est: l’obiettivo è di entrare nei cuori di tutti gli appassionati che ancora non ci conoscono”.

La fiera costituisce per migliaia di persone un appuntamento fisso dedicato ai gioielli del passato di ogni tipologia, ai grandi nomi dell’automobilismo e del motociclismo, offrendo uno spazio comune per vendere e acquistare modelli inediti, ammirare le vetture che hanno fatto la storia e trovare ricambi rari.

Smog, scatta il livello arancio

Da martedì 20 dicembre, e fino a mercoledì 21 dicembre 2022 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).
I dati previsionali forniti  da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Si ricorda che con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”. Si ricorda inoltre che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Riapre lo storico Caffè San Carlo

MARTEDÌ 20 Dicembre

Torna alla città il locale storico in piazza San Carlo a completamento dell’offerta delle Gallerie d’Italia della Banca

Si parte con bistrot e caffetteria, a fine gennaio apre il ristorante.

 

Torino, 19 dicembre 2022 – Dal 20 dicembre apre la caffetteria e bistrot ‘Caffè San Carlo’, il nuovo spazio ristorativo delle Gallerie d’Italia – Torino guidato dall’estro creativo degli chef Costardi Bros, fratelli piemontesi che daranno alla tradizione torinese un twist contemporaneo.

A duecento anni dalla sua prima apertura, il Caffè San Carlo, punto di riferimento cittadino, si svilupperà negli storici spazi tra dehors interni ed esterni, con affaccio diretto in Piazza San Carlo e nel cortile interno del museo. Il nuovo ristorante fine dining, il cui nome sarà “SCATTO”, che riconduce al tema della fotografia che caratterizza il museo di Intesa Sanpaolo, aprirà a fine gennaio.

In linea con lo spirito del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo e con l’identità del nuovo museo di Piazza San Carlo, il locale, aperto sette giorni su sette dalle 8.00 alle 22.00, 120 coperti grazie all’apertura del dehor nella stagione primaverile, richiamerà le forti radici territoriali con una costante ricerca di originalità, sperimentazione ed esplorazione di nuovi linguaggi ispirandosi ai contenuti del museo reinterpretati dai due chef.

Il restyling dello storico Caffè San Carlo e il progetto del ristorante SCATTO sono stati curati dallo studio Lamatilde, che per la caffetteria / bistrot ha preservato l’identità di uno dei luoghi più ferventi della Torino del 1800, mentre per il ristorante ha elaborato un progetto in linea con la modernità del nuovo spazio espositivo delle Gallerie d’Italia.

La città ritrova così un elegante spazio di incontro e condivisione.

Nonno Gelo a Torino

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

L’influenza sta galoppando oltre il Covid, molta gente ne è stata colpita. È nevicato e la temperatura è molto rigida. Il sindaco di Torino Lo Russo si ostina a limitare a 13 ore il riscaldamento, ignorando anche anziani, bambini e malati. In urss invece del Natale si festeggiava Nonno Gelo. Temo voglia farci passare il Natale in casa al freddo o a spendere cifre astronomiche in stufe elettriche, con un dispendio energetico notevole. Strano che un bravo perito industriale come Lo Russo non capisca queste cose. Sarebbe meglio che si occupasse di meno del Pd e del suo nuovo leader e di più dei cittadini al freddo. Tredici ore sono poche e che comportano interruzioni del Servizio che penalizzano fasce di inquilini. Intanto c’è chi usa il riscaldamento autonomo, ignorando i divieti del sindaco Lo Russo che forse rimpiange il gelo sovietico o ritiene che Torino abbia lo
stesso clima di Palermo.  Vorrei poter controllare se le tredici ore vengono rispettate anche nel suo studio di sindaco. Ci sta facendo tornare ai tempi del sindaco comunista Coggiola all’indomani della seconda guerra mondiale.