prima pagina- Pagina 165

Pnrr, infrastrutture, Metro 2 e Olimpiadi: Lo Russo e Cirio in missione a Roma

Per la Metro 2 chiesta la possibilità di un commissario straordinario come già autorizzato per il Parco della Salute

Missione congiunta ieri a Roma del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del sindaco di Torino Stefano Lo Russo per fare il punto su alcuni dei dossier prioritari per il territorio.

Con il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto è stato affrontato lo stato di attuazione del Pnrr, che porterà in Piemonte almeno 6 miliardi di euro, 4,6 dei quali destinati a Regione, Comune di Torino ed altri Enti locali (il resto arriverà attraverso i bandi a cui si sono candidati in modo diretto gli atenei, le aziende e i soggetti privati). È stata concordata per metà marzo una visita a Torino del Ministro, che ha anche espresso il proprio apprezzamento per la scelta di Regione e Comune di istituire una cabina di regia, una esperienza unica in Italia che verrà portata a esempio nazionale come modello virtuoso di coordinamento.

Incontro anche con il ministro per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati per un confronto in particolare sul nuovo Codice degli appalti, che sarà approvato entro fine marzo e sul quale Presidente e Sindaco hanno ribadito la necessità di procedure veloci e il più possibile semplificate per alleggerire il carico burocratico di aziende e istituzioni, ancor più in questa fase di attuazione delle progettualità del Pnrr.

Terzo importante incontro della giornata romana quello con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Sul tavolo in particolare la richiesta da parte di Comune e Regione di prevedere per la realizzazione della Metro 2 una figura commissariale con poteri straordinari, in maniera analoga a quanto già autorizzato dal Governo per il Parco della Salute. 

«Questo ci permetterebbe di avere garanzie su procedure e tempi della gara e del cantiere per un’altra delle opere strategiche e urgenti che il nostro territorio aspetta da anni – spiegano il presidente Cirio e il sindaco Lo Russo -. Il ministro Salvini si è mostrato disponibile a farsi portavoce della nostra richiesta. Abbiamo anche affrontato il tema dell’avanzamento dei lavori per la Tav, che vede nel 2023 un anno decisivo con l’affidamento dei lavori per la tratta italiana del tunnel di base, un cantiere che il Ministro tornerà presto a visitare di persona».

È stato fatto il punto anche sull’Asti-Cuneo: dopo lo sblocco proprio nei giorni scorsi del via libera all’ultimo lotto 2.6/A da parte del Ministero dell’Ambiente, è stata garantita da parte del Ministero delle Infrastrutture la massima attenzione affinché si proceda rapidamente con l’ultima definitiva autorizzazione in capo al Ministero dei Beni Culturali.

L’incontro con il ministro Salvini è stato, infine, l’occasione per ribadire la disponibilità di Torino e del Piemonte a mettere a disposizione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 il proprio patrimonio di impianti olimpici.

Torino città universitaria: negli appartamenti sfitti lo studentato diffuso

Oggi, mercoledì 11 gennaio,  nel Salone del Rettorato, è stato presentato alla stampa il progetto di residenzialità studentesca Torino Student Housing, promosso dall’Università e dal Politecnico di Torino con l’obiettivo di offrire locazioni di qualità agli studenti fuorisede, mettendo in uso gli appartamenti sfitti in Città. Sono intervenuti Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino, Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino, Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare del Comune di Torino, Carlotta Salerno, Assessora all’Istruzione e Paolo Biancone, Professore ordinario di economia aziendale dell’Università di Torino.

Torino Student Housing nasce sia per dare risposta all’esigenza di studenti fuori sede nazionali e internazionali degli Atenei torinesi di trovare alloggi di qualità, sia per rimettere in uso appartamenti sfitti che molto spesso non sono adeguati né per affitto a lungo termine né a breve poiché da ristrutturare totalmente. Il progetto, che coinvolge stakeholder diversi (proprietari di casa, imprese di ristrutturazione, manutenzione e gestione, ordini professionali, etc.) in un’ottica inclusiva, prevede benefici per tutti gli attori coinvolti, consentendo di migliorare la qualità dell’ospitalitàanche in riferimento al settore turistico e all’housing più in generale.

Secondo le stime dell’Associazione Piccoli Proprietari Immobiliari, nella sola Città di Torino sono circa 50 mila gli appartamenti che, per motivi diversi, sono inutilizzati: alcuni oggetto di eredità in attesa di destinazione, altri per la necessità di importanti ristrutturazioni, altri ancora per inerzia della proprietà nei confronti di una messa in affitto con il rischio di morosità.

La messa in uso di appartamenti distribuiti su tutto il territorio torinese permette di bonificare alcuni quartieri, creando occasioni di aggregazione e presidio, elevando il valore immobiliare e sociale. L’attrazione di un maggior numero di studenti internazionali e nazionali non residenti porta inoltre ad un aumento dei consumi, che si riversa sul territorio con un forte impatto sociale. Gli studenti molto spesso usufruiscono infatti di attività economiche di quartiere (bar, locali, negozi ecc.) creando quindi poli-centri che possono rappresentare ecosistemi innovativi per la Città.

La ristrutturazione funzionale può diventare una forma di circulareconomy che consente il riutilizzo di spazi antropizzati senza il consumo di suolo e con ridotti consumi energetici. Il riutilizzo di arredi e complementi d’arredo attraverso un circuito di economia circolare potrebbe abbattere la produzione dei rifiuti e la messa in uso di attrezzature ancora funzionali. La ristrutturazione degli appartamenti consentirà alle imprese del territorio di sviluppare la propria attività economica facendo lavorare la filiera di fornitura e i professionisti locali.

Il progetto prevede standard di ristrutturazione con livelli di servizio definiti (numero di servizi/studente, dimensione delle stanze, arredi, wifi etc.) con materiali di qualità, ma nello stesso tempo scontati in virtù delle quantità acquisite; un canone sostenibile dell’appartamento indipendentemente dalla localizzazione territoriale e dalle caratteristiche dell’immobile e il supporto per la gestione delle locazioni attraverso l’utilizzo di operatori e piattaforme multilingua verso studenti internazionali, potenziando così l’attrattività degli atenei in contesti internazionali e valorizzando Torino come hubinternazionale di conoscenza e formazione.

Torino Student Housing, partito oggi con il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholder, prevede la creazione di tavoli di lavoro per la definizione di standard di servizio e protocolli di intesa per il perfezionamento delle operazioni. La realizzazione di un cantiere pilota di sperimentazione consentirà poi di analizzare dettagliatamente gli aspetti per la creazione del circolo virtuoso. Infine si partirà operativamente con la ristrutturazione e messa in affitto degli appartamenti che man mano verranno messi a disposizione del progetto da parte dei proprietari.

“I fuori sede che studiano e vivono a Torino, internazionali e nazionali, sono oggi parte significativa e importante della popolazione torinese – dichiara il Rettore di UniTo, Stefano Geuna. Segno anche di come la città sia cambiata negli ultimi anni anche grazie all’Università con la sua crescente attrattività. Sono infatti circa 40 mila le studentesse e gli studenti che hanno scelto i nostri atenei, ponendo anche nuovi bisogni di residenzialità e di socialità. Torino Student Housing rappresenta una grande opportunità per aumentare il potenziale di recettività e gli standard di qualità. Incontrare questi nuovi bisogni è oggi una priorità inderogabile per gli Atenei, che stanno lavorando in questa direzione, ma anche per tutto il territorio, perché studentesse e studenti formati ed in empatia con la città sono il capitale fondamentale sul quale costruire il futuro di Torino”.

“Il progetto – aggiunge il Rettore del Politecnico, Guido Saracco è strategico per consentire agli Atenei del territorio di essere attrattivi non solo in termini di didattica e ricerca, ma anche nel garantire spazi residenziali a studenti fuori sede e stranieri sempre in crescita. Gli studenti stranieri che formiamo ai nostri valori sono una grande opportunità per il Paese di attenuare gli effetti della denatalità. Particolarmente meritorio poi quello che sapremo realizzare per l’accoglienza degli studenti provenienti da Paesi poveri o da zone di guerra”.

“Hanno dimostrato interesse le principali banche del territorio, l’Api, l’associazione proprietari di casa, le centrali cooperative, la Camera di Commercio e gli ordini professionali – sottolinea Paolo Biancone, professore di economia aziendale di Unito e ideatore del progetto -, ogni categoria dovrà fare la sua parte mettendo a disposizione risorse ed entusiasmo. La previsione è quella di mettere a disposizione circa 10.000 appartamenti nell’arco dei prossimi cinque anni”.

“Tutte le azioni che servono a dinamizzare il mercato delle locazioni private dichiarano gli Assessori Carlotta Salerno e Jacopo Rosatelli convincendo i proprietari a mettere a disposizione alloggi sfitti, sono benvenute. Crediamo fortemente nel potenziale delle studentesse e degli studenti universitarie/i, per questo motivo la Città offre loro diversi servizi e spazi affinché l’esperienza di studio sia il più dinamica, stimolante e funzionale possibile. L’iniziativa di Torino Student Housing sposa perfettamente questi obiettivi e come Assessori con delega alla casa, Torino città universitaria e politiche giovanili, non possiamo quindi che fare un plauso agli Atenei Torinesi, auspicando in una collaborazione sempre più sinergica anche sotto questo aspetto”.

“L’iniziativa presentata questa mattina risponde ad una delle esigenze più strategiche per la nostra città – commenta Alessandro Ciro Sciretti, Presidente di Edisu Piemonte -, offrire un mercato immobiliare accessibile, supportando sia la proprietà che gli studenti, è ormai essenziale per proseguire nello sviluppo universitario di Torino. Ringrazio Università e Politecnico per questa iniziativa che Edisu Piemonte sosterrà con determinazione e con le competenze che la nostra struttura matura ogni giorno nell’erogazione del servizio abitativo per la popolazione universitaria piemontese. Infine, in concomitanza del percorso di avvicinamento verso l’Universiade del 2025, potenziare la ricettività torinese aiuterà a promuovere ulteriormente l’attrattività internazionale del nostro territorio”.

Assistenza medica, personale carente. La Regione: “nuovi medici convenzionati”

Anche la sanità piemontese vive momenti di difficoltà. I problemi,  annosi, si riscontrano nelle liste d’attesa, oltre che nelle carenze della continuità assistenziale.  Se ne è parlato in Consiglio regionale

«Sul Servizio di Continuità Assistenziale scontiamo ormai un’atavica situazione di carenza di personale dovuta ad una mancata programmazione pluriennale a livello centrale, regolarmente verificata nel riscontro alle ore vacanti pubblicate dalla Regione, a fronte delle quali la risposta risulta estremamente inferiore alle necessità. A livello regionale, per quanto riguarda le ultime ore vacanti pubblicate, su 340 incarichi il numero rimasto vacante è pari a 327».

Così l’assessore alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta ad un’interrogazione sul Servizio di Continuità Assistenziale, in particolare nell’area torinese.

«L’Asl Città di Torino – ha spiegato l’assessore Icardi -, per affrontare in modo adeguato la riorganizzazione attuata a seguito dell’attivazione del Numero unico per le emergenze 116117, ha convenzionato nuovi medici con tutte le forme contrattuali possibili, passando da un monte ore settimanale di 1638 di copertura nel 2018 alle attuali 1800 ore settimanali (monte ore condiviso con le organizzazioni sindacali). In aggiunta a tali risorse è stato costituito un gruppo di altri 20 medici reperibili per sopperire a eventuali assenze dei medici titolari. Inoltre, la Regione, nel dicembre 2021, con lo scopo di introdurre misure necessarie a fronteggiare la carenza di medici, ha  provveduto ad inserire meccanismi di vicariamento di postazioni territoriali, qualora queste risultassero  completamente scoperte».

«Con l’introduzione del servizio 116117 – ha concluso l’assessore regionale alla Sanità -, l’attività di tutto il sistema, compresa quella dei medici, è monitorata in modo puntuale dalla Regione. Va tuttavia precisato che i professionisti che operano in Continuità Assistenziale sono medici convenzionati e la strategia di approccio al paziente è in carico esclusivo al medico stesso, secondo scienza e coscienza. Rispetto alle aree territoriali periferiche caratterizzate da maggiori distanze, nell’area cittadina i punti di erogazione del servizio sono maggiormente prossimi ai pazienti. Da questo derivano le diverse modalità organizzative».

 

Autostrada Asti-Cuneo, un passo avanti con il parere del ministero sull’ultimo lotto

La Commissione Valutazione impatto ambientale del Ministero dell’Ambiente ha appena licenziato con parere favorevole la realizzazione dell’ultimo lotto Verduno-Cherasco dell’Autostrada Asti-Cuneo.

Il parere contiene alcune prescrizioni che ricalcano quelle evidenziate dalla Regione Piemonte che supportano la realizzazione del lotto 2.6 A e ne migliorano la compatibilità ambientale.

Si attende ora solo l’ultima determinazione del Ministero dei Beni Culturali per poter dare il via al cantiere dell’ultimo lotto in continuità con i lavori già in corso.

«Oggi si concretizza uno degli ultimi due passaggi per arrivare finalmente al completamento di quest’opera – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi -. Ora che il Ministero dell’Ambiente ha dato il suo ok, manca infatti soltanto l’ultimo tassello, quello del Ministero della Cultura, a cui continueremo a lavorare come fatto finora, quotidianamente, convinti che questo sia l’unico modo per ottenere i risultati. Perché, non smetteremo mai di dirlo, il nostro territorio aspetta questa autostrada da troppi anni. La fiducia – aggiungono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi – aumenta ormai giorno per giorno: con oggi il completamento dell’opera è davvero sempre più vicino».

Semaforo antismog: confermato il livello bianco. In vigore le sole misure strutturali

/

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a mercoledì 11 gennaio 2023 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

L’Oval torna in gara per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina (e Torino)

/

Il fatto è che a Baselga di Pine’ in Trentino, l’impianto che dovrebbe ospitare il pattinaggio ai prossimi Giochi olimpici invernali del 2006 di Milano e Cortina non è coperto.

 

La Federazione internazionale ha chiesto che invece sia coperto, ma il costo sarebbe di oltre 50 milioni. Se il Trentino rinunciasse, il cda della Fondazione olimpica voterebbe lo spostamento. E  l’Oval di Torino è già pronto, dopo aver ospitato il pattinaggio di velocità dell’Olimpiade 2006, oltre a eventi sportivi e manifestazioni varie, con i suoi 8500 posti. La scelta che potrebbe ricadere sul capoluogo piemontese risponderebbe positivamente alla proposta del sindaco Lo Russo di “prestare” alcuni impianti torinesi alle Olimpiadi invernali del 2026, cosa che rappresenterebbe motivo di rilancio dell’immagine e dell’economia torinese, rinverdendo seppur in piccola parte i fasti olimpici del 2006 esattamente a 20 anni di distanza.

Libertà per le donne e il popolo iraniano, corteo a Torino

/

Oggi a Torino sono state ricordate con un corteo le 176 vittime del volo Teheran-Kiev abbattuto da due missili iraniani tre anni fa. Da piazza Vittorio Veneto a piazza Castello centinaia di persone hanno protestato contro il regime iraniano che reprime le proteste della popolazione con violenza. L’iniziativa torinese è stata promossa dalle comunità iraniane, sulla scia delle manifestazioni che hanno luogo in tutto l’occidente dopo l’assassinio di Mahsa (Jina) Amini. La richiesta al governo italiano è di interrompere ogni rapporto diplomatico con l’Iran. Al corteo hanno partecipato anche rappresentanti di forze politiche italiane. Presenti bandiere dell’Iran e dell’Ucraina.

Alla manifestazione ha dato ufficialmente adesione e patrocinio il Comitato Diritti Umani della Regione presieduto da Stefano Allasia, che ha delegato i vicepresidenti Giampiero Leo e Sara Zambaia (nella foto di repertorio). Nel suo intervento Leo ha portato il saluto del presidente della Regione Alberto Cirio.

Smog, al rientro dalle vacanze limitazioni del traffico a livello “bianco”

Gli ultimi  dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti dall’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) Piemonte confermano il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Dunque fino a lunedì 9 gennaio 2023 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore soltanto le misure strutturali di limitazione al traffico.

Operazione “Grande bellezza”. Con Fondazione Crt rinascono quasi cento capolavori

CULTURA:  2,3 MILIONI 
Assegnati i contributi ai vincitori del bando “Restauri Cantieri Diffusi”
 
 Parte l’operazione “Grande Bellezza” della Fondazione CRT, che ha stanziato 2,3 milioni di euro per far rinascere 94 tesori artistici, architettonici e paesaggistici in Piemonte e Valle d’Aosta. I contributi, assegnati alle istituzioni e gli enti non profit vincitori del bando “Restauri Cantieri Diffusi”, permetteranno il recupero di beni mobili (dipinti, statue, arredi lignei, antichi libri e strumenti musicali), chiese e dimore storiche e, novità di quest’anno, anche parchi e giardini di particolare interesse culturale e botanico, sottoposti a tutela.
Oltre alle risorse destinate ai restauri, la Fondazione CRT ha messo in campo ulteriori 53.000 euro per azioni di valorizzazione e comunicazione, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dei beni, la loro fruizione e la partecipazione della comunità alle attività di cantiere.
L’operazione ‘Grande Bellezza’ della Fondazione CRT amplia il proprio raggio d’azione in due direzioni: la rinascita del patrimonio ‘verde’ accanto a quello storico-architettonico e il recupero della memoria collettiva di beni che appartengono a tutti”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
L’apertura di 94 cantieri ‘targati’ Fondazione CRT ha un impatto culturale, ambientale ed economico positivo, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU: crea valore per l’arte e la natura, genera occupazione e libera ulteriori risorse per il territorio – circa 3 milioni lo scorso anno – grazie al meccanismo dell’Art bonus”, dichiara il Segretario Generale Massimo Lapucci.
Salgono così a 3.100 i beni rinati dal 2004 a oggi grazie alla Fondazione CRT, che ha stanziato complessivamente oltre 51 milioni di euro con il bando Restauri Cantieri Diffusi.
______________________________________
Ecco una selezione di progetti beneficiari delle risorse del bando Restauri Cantieri Diffusi.
Nel Torinese sarà recuperata la bellezza di Villino Caprifoglio al Parco del Valentino: oggi sede dell’Associazione 1 Caffè onlus di Luca Argentero, il villino fu costruito per l’Expo del 1898 come casa del custode e, successivamente, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, fu trasformato nella biblioteca del Parco. Questo intervento di recupero potrà contare anche sul contributo aggiuntivo della Fondazione CRT per la valorizzazione del cantiere.
Sempre a Torino sarà restaurato il Bastion Verde, padiglione settecentesco dotato di loggia a colonnine, che impreziosisce la cinta muraria dei Giardini Reali: anche questo intervento beneficerà di un ulteriore contributo della Fondazione CRT per la valorizzazione del cantiere.
Saranno inoltre oggetto di restauro le superfici architettoniche interne della Cappella delle Reliquie della chiesa di Santa Maria Maggiore in Borgo Vecchio di Avigliana e le antiche mura medioevali di Palazzo Santa Chiara a Chivasso.
Nel Cuneese la Fondazione CRT sosterrà, in particolare, il restauro delle volte del presbiterio e delle cappelle laterali della chiesa di San Secondo a Govone; la riqualificazione del Parco Borelli di Demonte, uno degli spazi verdi più interessanti e ombrosi del Piemonte, ricco di alberi e cespugli provenienti da tutto il mondo; la manutenzione straordinaria della copertura e della lanterna della chiesa di S. Chiara a Bra; il restauro della pavimentazione in cocciopesto policromo della Stanza di Michele Antonio al Castello della Manta, dove Fondazione CRT sosterrà anche le attività di valorizzazione del cantiere.
Nell’Alessandrino gli interventi riguardano, tra gli altri, il recupero del Giardino Archeologico di Palazzo Guidobono di Tortona, assegnatario anche del contributo della Fondazione CRT per valorizzare il cantiere; il risanamento conservativo e la manutenzione delle coperture delle ali del transetto e dell’abside della chiesa di San Eusebio a Caramagna Monferrato.
Nell’Astigiano sono in programma il restauro conservativo della copertura dell’Abbazia SS. Vittore e Corona a Grazzano Badoglio e il progetto MU.D.-Museo diffuso della Valle Bormida per la riqualificazione del Castello di Monastero Bormida e della Gipsoteca Monteverde di Bistagno.
Nel Biellese saranno recuperati gli affreschi della Via Crucis del Santuario Madonna della Brughiera a Valdilana, con un ulteriore contributo della Fondazione CRT per valorizzare il cantiere; previsti anche il restauro e il risanamento conservativo della facciata della chiesa parrocchiale di San Lorenzo a Ponderano.
Nel Novarese prenderanno il via il recupero del campanile della chiesa parrocchiale di Cureggio e il restauro dell’altare ligneo dell’Oratorio di S. Anna della Parrocchia Santa Maria Assunta di Caltignaga.
Nel Verbano-Cusio-Ossola saranno recuperate interamente la navata centrale della Collegiata di Sant’Ambrogio a Omegna e le facciate dell’oratorio di San Bernardino Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Malesco.
Il Vercellese potrà contare sui contributi della Fondazione CRT per il recupero della Sala Araba della Fondazione Museo Francesco Borgogna, una delle dieci pinacoteche più importanti d’Italia, dove sono esposte 450 opere della collezione che Antonio Borgogna donò alla città nel 1906; previsti anche il restauro e la manutenzione straordinaria delle coperture della chiesa parrocchiale di Vintebbio, una frazione del Comune di Serravalle Sesia, e il restauro dell’organo della chiesa di Sant’Agnese in San Francesco a Vercelli.
In Valle d’Aosta i restauri sostenuti dalla Fondazione CRT riguarderanno il soffitto ligneo e gli affreschi duecenteschi della Casa della Carità della Diocesi di Aosta e il reliquiario a cassa di San Grato del Tesoro della Cattedrale di Aosta.

Bimba di due anni e mezzo malata gravemente salvata da intervento innovativo al Regina Margherita

/

Una bimba di due anni e mezzo è stata salvata all’ospedale  Regina Margherita di Torino grazie a un intervento miniinvasivo di denervazione cardiaca. Nell’operazione sono stati eliminati i nervi che vanno al cuore e che potrebbero  facilitare aritmie cardiache gravi e addirittura l’arresto cardiaco. Si tratta della più piccola paziente mai sottoposta a questo intervento in Italia, per una rara e gravissima forma di sindrome del Qt lungo.