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Si chiude Cinemambiente, ecco i vincitori del festival

I VINCITORI E I PREMIATI
del 26° Festival CinemAmbiente 2023

Il 26° Festival CinemAmbiente, organizzato dal Museo Nazionale del Cinema e diretto da
Gaetano Capizzi, si conclude nella serata di domenica 11 giugno, con la cerimonia di
premiazione dei film vincitori, alle ore 19, al Museo Nazionale del Cinema – Mole
Antonelliana.
I film vincitori e una selezione degli altri titoli proposti nel cartellone di quest’anno sono
visibili gratuitamente online tramite il sito del Festival, www.festivalcinemambiente.it,
fino al 18 giugno, sulla piattaforma OpenDDB (capienza di 500 accessi per ciascun titolo).

PREMI
I premi attribuiti al termine della 26^ edizione del Festival sono:
➢Premio Asja Ambiente Italia per il miglior documentario della sezione internazionale,
di $ 5000, assegnato dalla giuria composta da Anne de Carbuccia, artista ambientale e
regista, Marco Gisotti, giornalista, docente di Teorie e linguaggi della comunicazione
scientifica all’Università di Tor Vergata, Nicole Gratovsky, antropologa, regista e produttrice,
Roberto Mastroianni, filosofo, curatore e critico d’arte, George Ovashvili, regista, a:
Lynx Man di Juha Suonpää (Finlandia/Estonia 2023, 80’52”)
con la seguente motivazione:
Per aver saputo restituire una sapiente sintesi di ricerca etnografica, narrazione poetica e qualità
estetica dando vita a un film capace di raccontare il rapporto cultura-natura, trascendenza-immanenza,
uomo-animale, rompendo la visione antropocentrica senza cedere a una retorica eccessivamente
romantica. Nello stesso tempo, il film restituisce in modo quasi realistico una cultura locale, quella
finlandese e artica, che concepisce la protezione della biodiversità e del patrimonio naturale come
compito esistenziale dell’individuo e delle comunità.

Il film presenta così con stile intimistico simbolico un’immagine del rapporto con la natura presente
nella cultura e nella società europea capace di convivere con un mondo in grande trasformazione,
attraversato da conflitti e sommovimenti prodotti dalla crisi climatica, energetica in corso.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a:
Nuclear Nomads di Kilian Armando Friedrich & Tizian Stromp Zargari (Germania 2023, 73’)
con la seguente motivazione:
Per aver saputo mettere al centro della propria narrazione il tema dell’energia, indagando le
conseguenze nell’organizzazione sociale di uno sviluppo industriale e di sfruttamento delle risorse non
sostenibile. Il film racconta in modo iconico la riorganizzazione delle vite individuali e comunitarie
attorno al nucleare portando all’attenzione un tema poco conosciuto ma di grande impatto sul mondo
del lavoro e sulla quotidianità.
➢ Premio Terna per il miglior cortometraggio della sezione internazionale, di $ 1500,
assegnato dalla giuria composta da Andrea Gatopoulos, regista, Monica Goti, program
manager del Trieste Film Festival, e Luca Vicini (Vicio), musicista, a:
Zug Island di Nicolas Lachapelle Plamondon (Canada 2022, 22’)
con la seguente motivazione:
Nel cercare l’origine di un suono che sembra provenire da una grande oscurità, questo film si immerge
negli inferi di una comunità distrutta dall’industrializzazione, portandoci nelle fauci marce della
devastazione capitalista, dove i pochi esseri umani rimasti a vivere sembrano – e forse sono – i
protagonisti di una narrazione distopica. Il regista si immerge senza compromessi in questa realtà,
facendoci vivere sulla nostra pelle presagi di un possibile futuro spietato e realizzando così un film di
grande portata ideologica e documentaristica.
La giuria ha inoltre assegnato menzioni speciali a:
Holy Cowboys di Varun Chopra (India/USA 2022, 24’17”)
con la seguente motivazione:
Per il coraggioso messaggio politico. Il regista ci risveglia, documentando in maniera dura, cruda ma
doverosa una realtà contraddittoria, estrema, ipocrita e in preda ad un flusso di atti di odio e
intolleranza, che alla fine non sono unicamente religiosi. Un film importante che ci ricorda quanto il
cinema svolga anche un ruolo di stimolo ad un pensiero critico risvegliando in noi consapevolezza. La
società rappresentata in Holy Cowboys raffigura in qualche modo tutte le società: il confine tra il bene
e il male è sottile e universale e il rischio di cadere dalla parte sbagliata è costante e comune.
Siamo tutti, potenzialmente, dei “guardiani di simboli sacri” e quindi facili prede di fondamentalismi.
e a:

Stromy a my (Trees and Us) di Tereza Motýlová (Repubblica Ceca 2022, 11’)
con la seguente motivazione:
Del film sono sicuramente apprezzabili idea, sceneggiatura e regia, quest’ultima davvero notevole. La
menzione, però, va principalmente al sound design e al commento sonoro, tra minimalismo ed
elettronica organica, partiture che sembrano suonate direttamente dagli oggetti animati.
➢ Premio IREN del pubblico, di $ 1500, assegnato dagli spettatori del Festival al miglior
documentario in gara nel Concorso documentari, a:
Le Système Total, anatomie d’une multinationale de l’énergie di Jean-Robert Viallet
(Francia 2022, 92’)
➢Premio Casacomune, istituito dal Festival e da Casacomune scuola e azioni, assegnato
al film o all’autore che meglio sia stato in grado di riflettere temi legati alla spiritualità
intesa come dimensione strettamente legata alla natura di cui facciamo parte, a:
Nicole e Alexander Gratovsky, autori di I, Beast
➢ Premio Ambiente e Società, istituito dal Festival e dalla Cooperativa Sociale
Arcobaleno, per il film, scelto dai lavoratori e dalle lavoratrici della Cooperativa, che
meglio abbia saputo coniugare i temi ambientali e la dimensione sociale, assegnato a:
Breaking Social di Fredrik Gertten (Cile/Svezia 2023, 93’)
con la seguente motivazione:
Un film che rende evidente la connessione tra la questione ambientale e l’etica dell’economia invitando lo
spettatore ad interrogarsi su quale sia la direzione del nesso causale che le lega tra loro; al contempo ci
ricorda che ecologia è parola che esprime tutto il suo potenziale solo se la si coniuga in termini di giustizia
sociale, giustizia economica e giustizia ambientale. Condividiamo e raccogliamo l’invito a credere che la
speranza sia racchiusa nei gesti quotidiani di ognuno di noi.
Riconoscimenti speciali:
➢Premio Stella della Mole green, istituito dal Museo Nazionale del Cinema in occasione
del Festival CinemAmbiente, per un artista che attraverso il linguaggio cinematografico
declini nella sua opera temi legati all’ambiente e alla natura, assegnato a Victor
Kossakovsky.

➢ Premio Ciak verde, istituito dal Festival e da SMAT, per una figura del mondo del
cinema e dello spettacolo italiano impegnata nella difesa dell’ambiente che metta a
disposizione la propria immagine e capacità comunicativa per sensibilizzare il pubblico
sulla gravità dell’attuale crisi ambientale, assegnato a Andrea Pennacchi.
➢ Premio letterario Le Ghiande di Cinemambiente, istituito dal Festival, conferito ad
autrici o ad autori che abbiano fatto dell’ecologia in senso ampio un elemento essenziale
della propria produzione, o abbiano espresso nel proprio percorso artistico un rapporto
profondo e originale con l’ambiente, il paesaggio e la natura, assegnato a Claudio Morandini
con la seguente motivazione:
Nei suoi romanzi, che spaziano dal gotico al giallo, l’ambiente non è uno sfondo, ma un personaggio a tutto
tondo. È presenza perturbante con una volontà tutta sua che si mescola e intralcia e scompagina le
intenzioni degli umani. Sono pietre che si moltiplicano nel salotto di casa e ghiacci che rivelano tracce di
delitti, animali sornioni, oggetti animati e paesaggi inquieti. In mezzo, noi: esseri umani spiazzati da nuove
e strane intimità. È questa frizione l’immagine più adatta a descrivere l’Antropocene, l’epoca geologica che
porta il nostro nome, ma che marca il passaggio dall’illusione della centralità umana allo spaesamento di
fronte a un pianeta che sbatte la coda e si riprende la scena. Morandini ha fatto parlare umani e non umani,
mettendoli a confronto e spesso in conflitto, in situazioni familiari eppure imprevedibili, e sempre con
un’ironia, una leggerezza e un’originalità rare nell’orizzonte italiano.
SINOSSI E BIOGRAFIE DEI PREMIATI
Lynx Man di Juha Suonpää (Finlandia/Estonia 2023, 80’52”)
Barba folta e sguardo indagatore, il pensionato finlandese Hannu si è esiliato dalla società civile e vive
nei boschi a stretto contatto con la natura e gli animali. In particolare, attraverso l’installazione di
videocamere a circuito chiuso, Hannu è riuscito a creare un sistema di monitoraggio della vita delle sue
amate linci, il cui habitat rischia di essere compromesso dall’attività antropica. Attraverso l’alternanza
di riprese dal vivo a colori e immagini di sorveglianza in bianco e nero, il racconto si trasforma quasi in
un viaggio ipnotico dai forti connotati onirici mentre i pensieri di Hannu, esposti davanti alla macchina
da presa, testimoniano la necessità di ritrovare quell’armonia tra uomo e natura che sembra ormai
irrimediabilmente perduta.
Juha Suonpää, fotografo e regista finlandese, è professore a contratto di Fotografia artistica, ambientale, naturalistica
e di cultura visuale presso l’Università di Scienze applicate di Tampere. Le sue opere fotografiche, accompagnate in gran
parte da pubblicazioni monografiche, sono conosciute a livello internazionale. Dopo Vuores (2000), nel 2013 realizza il
lungometraggio documentario Wolfman, la storia di un uomo che vive a stretto contatto con i lupi.

Zug Island di Nicolas Lachapelle Plamondon (Canada 2022, 22’)
Dal complesso produttivo di Zug Island, situato al confine tra Usa e Canada, proviene un misterioso
ronzio conosciuto come “Windsor Hum”. Alla ricerca della fonte di questa strana emissione acustica,
un tecnico del suono si mette in viaggio e incontra diverse persone costrette a fare i conti con decenni
d’incontrollata devastazione industriale. Un’indagine sul tema dell’ecocidio perpetrato in epoca di
capitalismo selvaggio e condotta con un linguaggio che coniuga quello del cinema-verità, del
documentario investigativo e del saggio poetico.
Nicolas Lachapelle Plamondon, regista, sceneggiatore e direttore della fotografia canadese, studia cinema a Montreal.
Inizia la sua carriera con documentari che esplorano la relazione fisica e metafisica fra la popolazione e i paesaggi del
Québec, tra i quali spicca Lights above Water del 2016. Nel 2021 realizza il premiato audiodocumentario Par-delà la
138, registrazione di un’escursione nella natura selvaggia del Lower North Shore.
Le Système Total, anatomie d’une multinationale de l’énergie di Jean-Robert Viallet (Francia
2022, 92’)
Nel 2021 la TOTAL, una delle cinque maggiori compagnie petrolifere del mondo, cambia il suo
nome in TotalEnergies e annuncia un nuovo progetto imprenditoriale orientato verso la
transizione energetica, suscitando così una diffusa perplessità. Numerose interviste a scienziati e
ricercatori dimostrano, tuttavia, la scarsa attendibilità di questo cambiamento, come manifestano
anche le attività che il colosso industriale svolge in diverse parti del mondo come il Texas, l’Uganda
o il Golfo del Messico. Inoltre, a fungere da contrappunto alle opinioni di esperti e analisti c’è
l’attività di uomini e donne che si battono contro le menzogne della multinazionale e a favore dei
diritti dei cittadini e della protezione dell’ambiente: uno sforzo che sembra sempre più
assomigliare a un aggiornamento della lotta tra Davide e Golia.
Jean-Robert Viallet, regista e giornalista francese, esplora temi di rilevanza politica e sociale come povertà,
immigrazione, traffico d’armi e problemi ambientali. Nel 2010 vince il premio Albert Londres per la serie documentaria
La Mise à mort du travail. Tra i suoi film ricordiamo Breakpoint. A Counter-history of Progress (2018), in concorso al 22°
CinemAmbiente, L’Homme a mangé la terre (2019), sulla dissipazione delle risorse naturali, e Des Hommes (2019),
sull’istituzione carceraria.
Alexander e Nicole Gratovsky, antropologi, ricercatori, registi e sceneggiatori russi, sono i fondatori
del centro internazionale Dolphin Embassy e di White Hole – Institute of Curiosities. Ideatori, inoltre,
di NOW Assembly, iniziativa finalizzata al confronto su temi, idee e scoperte riguardanti l’umanità nel
suo insieme, sono autori di diversi libri sull’interazione uomo-delfino e su programmi trasformativi
riguardanti il rapporto uomo-natura. Nel 2014 realizzano il documentario My Pilot, Whale (2014),
seguito da Intraterrestrial. A Fleeting Contact (2017) e Revelation of Jonah (2020) entrambi presentati
rispettivamente alla 20^ e 23^ edizione di CinemAmbiente.
I, Beast di Nicole & Alexander Gratovsky (Georgia/Spagna 2023, 53’)
«Quando entri nel Labirinto, la Bestia appare al centro. Cambia ad ogni tuo agire. Al momento dell’incontro, le attribuisci
una parola, una definizione che lei incarnerà. Non esistono deviazioni nel Labirinto. Tutti si ritrovano al centro e
l’incontro con la Bestia è inevitabile, poiché è lei la somma del Sentiero e del Guardiano della Porta. Tutti cercano di
trovare l’uscita dal Labirinto, ma per farlo bisogna superare la Bestia».
La storia eterna di Teseo e del Minotauro, dell’Uomo e della Bestia. Suggestivo film-parabola in cui persone provenienti
da venti Paesi diversi sono invitate a costruire e percorrere il Labirinto, lo strumento più antico per comprendere il
percorso della vita, al centro del quale ognuno di noi attende l’inevitabile incontro e la conseguente scelta tra il Bene e
il Male.

Breaking Social di Fredrik Gertten (Cile/Svezia 2023, 93’)
Un’indagine che analizza i modelli della cosiddetta plutocrazia globale fondata sull’estrattivismo,
ovvero l’accaparramento indiscriminato delle risorse naturali che causa danni irreversibili
all’ecosistema, e sui profitti accumulati spesso illegalmente e protetti tra le mura invalicabili dei
paradisi fiscali. L’affilato sguardo di alcuni giornalisti investigativi mostra come un piccolo nucleo di
plutocrati abbia preso il controllo del mondo, demolendo i principi su cui si basa il contratto sociale.
Malgrado ciò il documentario travalica il mero cinismo o le derive pessimiste, raccontando anche come
la rabbia e la frustrazione, dinanzi a un’evidente ingiustizia, possano essere incanalate per realizzare
un vero cambiamento e cercare di dare vita a una società autenticamente migliore.
Fredrik Gertten, regista pluripremiato, sceneggiatore e produttore svedese. Molti dei suoi lavori sviluppano temi locali
in questioni di risonanza globale. Ricordiamo Bananas!* (2009), Big Boys Gone Bananas!* (2011), Bikes vs Cars (2015),
vincitore del concorso internazionale del 18° CinemAmbiente, Push (2019). Fondatore della casa di produzione WG
Films, nel 2017 viene insignito di una onorificenza da parte della Facoltà di Cultura e Spettacolo dell’Università di Malmö.
Victor Kossakovsky (San Pietroburgo, 1961) nel 1978 inizia a lavorare agli Studi del Documentario di
Leningrado come assistente alla regia e montatore per poi diplomarsi ai Corsi Superiori di Regia e
Sceneggiatura di Mosca. Conquista l’attenzione della critica internazionale con Belovy (1994) seguito
da Pavel e Lyalya (1999), Tishe! (2003) e Svyato (2005). Nel tempo sviluppa un peculiare sguardo sulla
contemporaneità e la sua relazione con la natura, ben espresso nei film ¡Vivan las antipodas! (2011),
Aquarela (2018) e Gunda, tutti presentati e pluripremiati nei principali festival internazionali.
Andrea Pennacchi (Padova, 1969), attore di teatro di grande carisma, al cinema ha iniziato recitando
la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre. Per Carlo Mazzacurati ha recitato ne La sedia della
felicità. Altre sue apparizioni sono in Leoni, Suburra e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini. Per
la televisione, oltre ad essere stato il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, ha lavorato in L’Oriana,
Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, A un passo dal Cielo e, nel ruolo di protagonista, in Pluto, di
Renzo Carbonera. È al fianco di Paola Cortellesi nella serie Sky “Petra”. Il venerdì è ospite fisso del
programma Propaganda live, su La7, che ha reso celebre il suo personaggio “Il Pojana”.
Claudio Morandini è nato ad Aosta nel 1960. Dal 2006, dopo anni di radiocommedie, si dedica al
romanzo (da ricordare, tra i primi titoli, Le larve, 2008; Rapsodia su un solo tema, 2010) e ai racconti,
ospitati su numerose riviste e in antologie. Ha scritto letteratura per ragazzi (Le maschere di Pocacosa,
2018), ha raccontato insolite storie di montagna (Neve, cane, piede, premio Procida – Isola di Arturo –
Elsa Morante 2016; Le pietre, 2017; Gli oscillanti, 2019), ha esplorato i confini tra reale e fantastico e
sperimentato il connubio tra forme e generi differenti (A gran giornate, 2012; Catalogo dei silenzi e
delle attese, 2022). I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.

Note di classe: nuova Stagione per Lingotto Musica con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti

Debutto il 9 ottobre per la Stagione Lingotto Musica 2023/2024. Il concerto d’apertura, “in ricordo di Francesca Gentile Camerana” voluto dal direttore artistico Luca Mortarotti per ricordare la signora Camerana, prevede l’esibizione dell’Orchestra De Sono diretta da Antonello Manacorda. La solista sarà la violinista Viktoria Mullova. Musiche di Mendelssohn e Beethoven. Il secondo concerto vedrà l’8 novembre esibirsi il grande pianista Grigory Sokolov per un programma mozartiano in collaborazione con l’Unione Musicale. Il 15 dicembre l’Akademie fur Alte Musik e il Rias Kammerchor, eseguiranno il “Messiah” di Haendel. Anno nuovo con la Chicago Symphony Orchestra diretta da Riccardo Muti con musiche di Glass, Mendelssohn e Richard Strauss. Il 23 febbraio torna al Lingotto dopo 15 anni il pianista Lang Lang con musiche di Schubert, Schumann e Chopin. Il 16 marzo MusicAeterna con Teodor Currentzis per un programma mozartiano. Il 23 aprile ritorno per il Pomo d’Oro con Federico Guglielmo al violino e Giovanni Sollima al violoncello con musiche di Vivaldi, Tartini, Sollima. Chiusura di Lingotto Musica il 30 maggio con la Bayerische Staatsorchester al suo debutto a Lingotto Musica, con un concerto per festeggiare il loro trentennale con sul podio, Vladimir Jurowski con il pianista Alexander Melnikov con musiche di Weber, Beethoven e Schumann.

Pier Luigi Fuggetta

Torino, previsto tempo instabile fino a lunedì

In base alle previsioni meteo attuali, si prevede un periodo di instabilità che potrebbe prolungarsi fino a lunedì 12 giugno. Sono previsti temporali nelle zone adiacenti alle montagne, estendendosi poi alle pianure limitrofe anche nel Torinese. In particolare, i fenomeni si svilupperanno con maggior intensità nelle valli alpine a ovest e nord-ovest e nei settori a sud del fiume Po. Inoltre, si potranno verificare locali grandinate e raffiche di vento nei momenti di maggior intensità. Il tempo migliorerà nella giornata di lunedì ma anche per i giorni successivi resterà all’insegna della variabilità.

Sorpresa: la visita al grattacielo della Regione la conduce il presidente Cirio

 

Open house, la manifestazione che apre le porte delle case dei torinesi è alla sua sesta edizione e registra un successo clamoroso.

Torino è la 3 città dopo Roma e Milano ma vanta il numero più alto di abitazioni che si rendono disponibili ad accogliere i visitatori. E cosi quest’anno sono 149 i siti visitabili. Si tratta di palazzi, luoghi di lavoro, case private e per la prima volta quest’anno il nuovo grattacielo della Regione Piemonte.

1362 i posti disponibili che son stati esauriti in soli due minuti dal momento in cui sono state aperte le prenotazioni.

Sabato pomeriggio, a fare gli onori di casa, è arrivato il presidente della Regione Piemonte Cirio, insieme all’Assessore al Bilancio Tronzano.

“Il grattacielo ha permesso di accorpare tutti gli enti della regione in un luogo solo. Oggi per parlare con un assessore non devo spostarmi” ha spiegato il presidente Cirio. “Al momento qui lavorano 2000 persone che entro il 16 giugno diventeranno 2200. Questo permetterà una notevole riduzione dei costi. Abbiamo già sgomberato molte delle sedi occupate dai nostri enti e consegneremo le ultime chiavi a breve”.

L’edificio, oltre ad aver fatto risparmiare 4 miliardi alla regione nel 2023, ha fatto registrare un incremento del valore delle case e delle attività commerciali della zona.

Tutto il progetto, che annovera l’archistar Fuksas tra coloro che lo hanno firmato, ruota attorno al concetto di sostenibilità e risparmio. Gli ascensori sono funzionali. Scegli dove andare prima di salire e vieni indirizzato sull’ascensore che ti permetterà di giungere a destinazione nel modo più rapido.

Oltre agli uffici, all’ultimo piano ci sono aree per organizzare eventi e un roof garden con piante tipiche del Piemonte. Al momento il penultimo piano è vuoto. Sarà anch’esso destinato alle cucine e a sale per l’organizzazione di eventi.

Il presidente Cirio ha fortemente voluto aprire le sue porte ai torinesi in occasione di Open House, ma non sarà questa la sola occasione. Sarà infatti possibile in futuro visitare il grattacielo prenotandosi su ll sito della Regione.

Da oggi, il cielo su Torino si può ammirare da una nuova angolazione.

Testo e foto di LOREDANA BAROZZINO

Zero povertà, disoccupazione e inquinamento. A Torino la ricetta del premio Nobel Yunus

© Foto Fondazione Grameen Italia

Immaginare anche Torino come una città a tre zeri: zero povertà, zero disoccupazione e zero inquinamento. La ricetta per creare una nuova civiltà dell’economista bengalese Muhammad Yunus, Premio Nobel per la Pace nel 2006, arriverà nella nostra città domenica 11 giugno, con due diversi appuntamenti.

Della possibilità di un futuro senza povertà, disoccupazione e inquinamento Yunus, ideatore del sistema di microcredito moderno, parlerà alle ore 12 all’Arsenale della Pace del Sermig nel corso della giornata inaugurale del progetto “Verso Torino Social Business City”, che si propone di mettere insieme attori del mondo pubblico e privato, ong ed imprenditori per favorire inclusione sociale e transizione ecologica con iniziative concrete, imprese sociali e formazione. Il modello è quello messo a punto proprio dal premio Nobel di una città in cui terzo settore, aziende e università uniscono le forze per risolvere i problemi della città.

Dopo aver portato la sua testimonianza all’avvio dei lavori, il premio Nobel parteciperà, sempre al Sermig, al Pranzo dei Popoli. Inserita nella cornice del progetto “Food Wave – Empowering Urban Youth for Climate Action”, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma DEAR, l’iniziativa si propone di aiutare i giovani a prendere maggiore coscienza del tema delle diseguaglianze. Attraverso una simulazione sarà infatti possibile immedesimarsi nelle popolazioni di vari continenti e “vivere” in prima persona – anche se solo per finzione e per qualche ora – il problema della fame nel mondo e delle disparità economiche.
La giornata torinese di Muhammad Yunus si concluderà, poi, alla serata finale della ventisettesima edizione del Festival Cinemambiente con un talk in programma al Cinema Massimo alle ore 20.30 che lo vedrà protagonista. L’incontro, aperto alla cittadinanza, sarà l’occasione per condividere l’idea di un nuovo modello economico, nato dall’esperienza del microcredito e della Grameen Bank attraverso cui sia possibile eliminare le disuguaglianze create da un mercato senza regole.Maggiori informazioni:

Tutto esaurito per la prima visita aperta al pubblico del grattacielo della Regione

Domani alle ore 14.30, in occasione della prima apertura al pubblico del Grattacielo Piemonte, il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore al Patrimonio Andrea Tronzano saranno ad accogliere e salutare i visitatori.

Sono 1.360 i piemontesi che in soli due minuti si sono prenotati per questa prima apertura al pubblico del Grattacielo, in programma domani e domenica dalle ore 10 alle ore 19 all’interno della manifestazione OpenHouse, che apre le porte per un fine settimana a 150 edifici di Torino.

Grande festa per i cinque anni della Nuvola Lavazza di Torino

L’opening della mostra di Omar Hassan, intitolata “Quarta Civitas”, è  il momento centrale del quinto compleanno della Nuvola Lavazza di Torino, complesso che ha cambiato il volto del Borgo Aurora.  La mostra comprende la sua opera principale, la “Mappa di Torino”, realizzata per il Gruppo Lavazza e per la città . La mostra resterà aperta fino all’8 agosto. Sono stati organizzati anche incontri speciali nell’area Talk del Museo, nell’ambito della “Notte degli Archivi” di “Archivissima”. Gli appuntamenti  verteranno sui documenti dell’Archivio Storico Lavazza e proporranno  un viaggio nel tempo, con particolare attenzione alla Torino della fine dell’Ottocento.

FOTOGRAFIE DI LOREDANA BAROZZINO

Al via da Torino i treni estivi per mare e monti

SUMMER EXPERIENCE 2023: IN PIEMONTE PARTE L’ORARIO ESTIVO E PIU’ SERVIZI PER IL MARE E LA MONTAGNA

  • da domenica 11 giugno
  • raddoppiano i treni per la riviera romagnola
  • potenziati i collegamenti con Bardonecchia

Torino – Prende il via domenica 11 giugno la Summer Experience 2023 del Polo Passeggeri del Gruppo FS, per una mobilità estiva sempre più integrata, multimodale e sostenibile. La nuova offerta è stata presentata oggi a Roma da Stefano Cuzzilla, Presidente di Trenitalia e Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia.

Sulla rete ferroviaria italiana correranno più di 250 Frecce al giorno, integrate da 20 Freccialink, per raggiungere oltre 120 destinazioni marittime, di montagna o le città d’arte. A disposizione dei passeggeri anche oltre 120 Intercity, di cui 24 Intercity Notte, per le medie località e i capoluoghi di provincia e più di 6000 treni del Regionale al giorno, un’offerta intensificata per favorire i viaggi leisure con collegamenti capillari.

“Con la Summer Experience del Polo Passeggeri abbiamo rafforzato ulteriormente l’attenzione al cliente che è sempre più al centro di tutte le nostre decisioni. Per rispondere alla crescente domanda di viaggi, in particolare di chi si sposta per piacere o per svago, abbiamo investito molto in nuovi treni e bus e abbiamo aumentato la frequenza dei nostri mezzi nel weekend”, ha dichiarato Luigi Corradi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia.

Tra conferme e nuovi servizi, anche in Piemonte il Polo Passeggeri del Gruppo FS, forte di un incremento del 27% di viaggi a bordo del Regionale solo nei primi mesi di quest’anno, offre interessanti possibilità di spostamento.

VIAGGIARE ALL’ESTERO CON FRECCIAROSSA 1000

Il Frecciarossa è sempre più Ambassador dell’Italia nel mondo. Oltre 6.000 i punti vendita all’estero nei 5 continenti, frutto di una espansione della rete vendita all’estero nel 2023 per favorire i viaggi dei turisti stranieri in Italia e far scoprire loro il made in Italy viaggiando High Speed.

Confermato il successo del collegamento con la Francia: a bordo del Frecciarossa 1000 è possibile continuare a raggiungere comodamente Parigi passando per Torino e Bardonecchia e all’interno dei confini francesi tra Parigi e Lione, per un totale di 10 collegamenti giornalieri.

IN MONTAGNA CON IL POLO PASSEGGERI

Tanti collegamenti per chi sceglierà di trascorrere le vacanze sulle montagne piemontesi. Con due Frecciarossa 1000 da Milano a Parigi è possibile raggiungere Bardonecchia tutti i giorni e nei fine settimana anche con i Frecciarossa Napoli-Torino diretti fino a Oulx e Bardonecchia.

Dopo lo straordinario successo dei mesi invernali, si conferma anche per l’estate, e sempre nei fine settimana, il prolungamento della coppia di Intercity tra Genova e Torinofino a Bardonecchia con tappe intermedie a Novi Ligure, Alessandria, Asti, Bussoleno Oulx-Cesana.

Nei giorni festivi, ai treni del Regionale già in circolazione, si aggiungeranno due nuove corse verso Bardonecchia: partenza da Torino Porta Nuova alle ore 9.15 con arrivo alle ore 10.51 e ritorno dalla cittadina della Valsusa alle ore 17.21 con arrivo nel capoluogo piemontese alle ore 18.45.

Inoltre, tutti i weekend dal 1° luglio al 30 settembre quattroFrecciaLink – collegamenti intermodali treno + bus con interscambio a Torino Porta Susa – permetteranno di raggiungere direttamente con un unico biglietto, Courmayeur, la perla delle Alpi e Aosta.

LEISURE E PENDOLARI

Con circa 720 treni al giorno, il Regionale intensifica i servizi sul territorio piemontese per favorire gli spostamenti quotidiani di lavoratori e studenti, ma anche il turismo di prossimità alla riscoperta delle mete più suggestive.

Ritorna il collegamento pomeridiano NovaraDomodossola(partenza alle ore 18.18 con arrivo alle 20.04) attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì.

La recente apertura della nuova stazione ferroviaria di Agognate consentirà il passaggio e la sosta di sei treni regionali della linea Novara-Biella coordinati in orari coincidenti con il cambio turno dei lavoratori del vicino polo logistico. Sarà, inoltre, effettuato tutti i giorni anche il treno del mattino da Rivarolo alle ore 8.19, anziché 8.49, diretto a Torino e Chieri, pensato per raggiungere il capoluogo in orari ancora più comodi per impiegati e universitari.

Per gli amanti dello shopping, approfittando anche dell’avvio dei saldi estivi, il Regionale di Trenitalia mette a disposizione i collegamenti integrati treno + bus con cui raggiungere Serravalle Designer Outlet Link (fino a 22 bus da/per Arquata Scrivia, 22 bus da/per Serravalle e 14 da/per Novi Ligure) eMondovicino Outlet (con fino a 24 bus da/per Mondovì).

Non mancano anche per quest’estate i collegamenti intermodali treno+bus del Regionale che permettono di visitare le più belle località piemontesi di Neive, Castagnole delle Lanze, il Castello di Miradolo, Verduno, i laghi di Avigliana e laSacra di San Michele, con un servizio dedicato che permetterà di visitare e di riscoprire, in pieno comfort, le bellezze piemontesi.

AL MARE IN TRENO

Per raggiungere le mete balneari in totale relax contribuendo a migliorare la vivibilità dei luoghi, il Regionale di Trenitalia offre soluzioni adatte alle esigenze sia di chi si sposta per una gita di un solo giorno o di un fine settimana sia per chi invece sceglie il treno come mezzo per trascorrere vacanze più lunghe.

Raddoppiano i regionali diretti verso la riviera romagnola: dopo il successo del 2022, anno di debutto del nuovo servizio scelto da 44 mila viaggiatori, il Regionale di Trenitalia e Trenitalia Tper aumentano i collegamenti.

Da domenica 11 giugno e fino al 10 settembre, ogni sabato e domenica un totale di otto treni Rock sarà in viaggio tra il Piemonte e le spiagge di Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica. Il primo treno parte da Torino Porta Nuova alle ore 6.20 e il secondo alle 6.50, con fermate ad Asti rispettivamente alle 7.01 e 7.36 e ad Alessandria alle 7.21 e 7.54. Entrambi i treni fermeranno anche a Bologna per consentire un collegamento con l’alta velocità e sarà possibile arrivare prima dell’ora di pranzo in Romagna, per poi raggiungere Pesaro poco dopo e, novità di quest’anno, anche Ancona con il secondo treno del mattino. Rientri programmati in partenza da Pesaro alle 14.11 e alle 16.05 con arrivo a Torino per l’ora di cena.

 

Si confermano i Ponente Line a servizio di chi sceglie la riviera ligure di Ponente: ogni fine settimana sono 18 collegamenti aggiuntivi tra Torino e Savona/Ventimiglia. I Ponente Line, con i loro 23mila posti in più, offrono fino al 10 settembre ai passeggeri piemontesi ulteriori collegamenti tra Torino e Savona, Albenga e Imperia.

PIÙ OFFERTE E SERVIZI PER UN’ESPERIENZA DI VIAGGIO UNICA

Sempre più interessanti le promozioni per viaggiare sui treni in famiglia, coppia e con i propri animali domestici.

FrecciaFamily grazie alla quale gli under 15 viaggiano gratis e gli adulti con una riduzione del 50%. Promo Cani Gratis, grazie alla quale, fino al 15 settembre, i cani di piccola e media taglia non pagano il biglietto. Con FrecciaYOUNG i ragazzi fino ai 30 anni viaggiano a 19 e 29 euro e con promo Insieme i gruppi hanno diritto ad uno sconto del 60%. Riduzioni fino al 50% con le offerte Me&You e Senior, per gli over 60. Inoltre, per gli acquisti di biglietti andata e ritorno in settimana, la tariffa A/R Frecce consente uno sconto del 50% e A/R Frecce in giornata del 70%.

Anche viaggiare tra le meraviglie di Italia alla scoperta delle principali attrazioni locali è sempre più conveniente grazie ai servizi del Regionale di Trenitalia con l’offerta Italia in Tour, viaggi illimitati per 3 giorni a 29 € (15 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni) o per 5 giorni a 49 € (25 € per i bambini e ragazzi da 4 ai 12 anni). L’offerta si estende anche agli amici a quattro zampe con Dog in Tour che permette viaggi illimitati per 3 giorni a 15 € o per 5 giorni a 25 €. Sui treni del Regionale, dal 12 giugno, è possibile usufruire dell’offerta Junior con cui i bambini fino a 15 anni viaggiano gratis dal lunedì al venerdì accompagnati da un adulto over 25.

Il viaggio continua anche scesi dal treno attraverso una rete di servizi door-to-door: con il Regionale si potrà usufruire di uno sconto del 10% per noleggiare una vespa elettrica aTorino o ad Alba per un suggestivo tour nelle Langhe.

Infine, interessanti collaborazioni con la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, con uno sconto del 25% sul biglietto d’ingresso per chi arriva con treno Regionale; con il Museo dell’Auto di Torino o quello Ferroviario di Savigliano, che offrono ingressi 2×1 o ridotti. Agevolazioni anche per visitare Casa Martini di Pessione o per fare shopping da Green Pea a Torino.

Via Po manterrà la storica pavimentazione grazie ai fondi del Ministero della Cultura

Via Po manterrà la pavimentazione con le lose. Lo ha annunciato l’assessora alla Viabilità, Chiara Foglietta nel corso della riunione della commissione Viabilità, presieduta da Tony Ledda, commentando le mozioni presentate da Enzo Liardo e Dorotea Castiglione relative al futuro assetto di via Po.
Foglietta ha annunciato che i lavori di riqualificazione della via dovranno necessariamente terminare entro la fine dell’anno prossimo, dovendo la Città rendicontare i costi di 5 milioni provenienti dal PNRR entro il 31.12.2024.
La posa delle lose costerà 1.700.000 euro in più rispetto ai costi previsti ma il 50%, su parere favorevole della Sovrintendenza, dovrebbe essere finanziata dal Ministero della Cultura.
Foglietta ha confermato che, nonostante i cantieri di Smat, Gtt, Ireti e Italgas che dureranno 19 mesi, la via non sarà chiusa al traffico.
Considerato che si sarebbero dovuti effettuare interventi sui binari del tram, ha sottolineato Foglietta, si è ritenuto di consultare le aziende dei sottoservizi per condensare i lavori in un unico arco temporale, limitando cosi i disagi.
Rispondendo alle domande dei consiglieri, l’Assessora ha assicurato che sarà assicurata l’accessibilità degli attraversamenti pedonali per tutti e che, considerata la durata di oltre sei mesi dei cantieri, secondo quanto previsto dalle normative saranno previsti sgravi commerciali ai commercianti.
FOTO FABIO LIGUORI

La Città di Torino ricorda le vittime del terrorismo

La Città ricorda le vittime del terrorismo

Nella sola Torino in sette anni, tra il 1975 e il 1982, per attentati terroristici furono uccise 19 persone e oltre 70 furono le vittime di tentati omicidi. In Piemonte nello stesso periodo vi furono 22 caduti.

Nella Sala Rossa di Palazzo Civico, questa mattina, si è voluto commemorare le tante innocenti vittime di quei tragici eventi affinchè con la riflessione e analisi storica la comunità e le giovani generazioni possano conoscere, ricordare alcune delle pagine più buie e tragiche della nostra storia recente.

Alla cerimonia erano presenti il sindaco Stefano Lo Russo, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle, i rappresentanti delle associazioni che raccolgono le vittime e i loro congiunti, Giovanni Berardi (Associazione Europea Vittime del Terrorismo) e Flavio Fossat (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo), con altri esponenti delle associazioni e una delegazione di autorità militari.

Dal giornalista Carlo Casalegno, al maresciallo Rosario Beradi, all’avvocato Fulvio Croce, al brigadiere dei Carabinieri Benito Atzei, alla guardia giurata Salvatore Pedio, fino alle vittime della strage di Bologna, terribilmente troppo numerose per citarle tutte, o alla funzionaria della Città di Torino Antonella Sesino assassinata dai jihadisti a Tunisi. E tante e tanti altri, con o senza uniforme, uccisi sotto casa o straziati dall’esplosivo, morti soli o insieme ad altri e altre sventurati.

“Il ricordo delle vittime del terrorismo e di tutti i terrorismi – ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo – è uno di quei doveri morali di un Paese la cui storia è segnata da laceranti ferite. Questa è un’occasione per stringerci attorno ai familiari delle vittime. La Città di Torino ha pagato un tributo di sangue altissimo a causa del terrorismo in tutte le sue stagioni con i tanti crimini compiuti nei confronti di servitori dello stato o di semplici cittadini che credevano nella giustizia e nella democrazia. Un periodo che ha lasciato dolore, morte e ancora ingiustizia e troppi misteri. Ma parlare di terrorismo nel nostro Paese oggi, ci costringe a valutazioni sull’attualità tanto evidenti quanto drammatiche. In occasione come queste non dobbiamo limitarci alla celebrazione è importante trasmettere ai giovani i valori che hanno consentito di reagire alla strategia del terrore e nel contempo ricordare quel periodo caratterizzato dalla paura, da tanti morti e feriti perché simbolo del ruolo o dalla funzione esercitata o semplicemente vittime di una folle furia eversiva. Ricordare questi eventi della storia recente- ha concluso il Sindaco – in questo luogo simbolo delle istituzioni cittadine e della sua dialettica democratica vuol dire ripercorrere le storie che riguardano la comunità intera”.