prima pagina- Pagina 109

Allerta caldo, bollino rosso fino a giovedì 24 agosto

Torino ancora nella morsa del caldo: l’Arpa Piemonte ha emesso un bollettino che prevede, sino a giovedì 24 agosto compreso, bollino rosso, ovvero allerta per caldo di livello 3, il massimo.

Temperatura percepita fino a 41 gradi nella giornata di domani e poco sotto oggi e giovedì, e in salita anche i livelli di concentrazione dell’ozono con possibili effetti negativi sulla salute non soltanto per le fasce più fragili rappresentate da bambini e anziani, ma per tutti. Una condizione pericolosa anche perché prolungata che rischia di far impennare gli accessi ai pronto soccorso per colpi di calore e patologie correlate.

Da Palazzo Civico l’invito agli anziani e alle categorie fragili a chiamare, in caso di necessità lo sportello di risposta telefonica del Servizio Aiuto Anziani, che risponde ai numeri 011.81.23.131 e 011.011.33.333 ed è operativo tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle 17.00 (dopo le 17.00 e nei fine settimana risponde il centralino della Polizia Municipale).

Il servizio assolve ad una funzione di vera e propria sentinella telefonica durante l’estate e nel resto dell’anno: ascolta, consiglia, fornisce informazioni, accoglie richieste di aiuto con la collaborazione di una “squadra” costituita da associazioni di volontariato che può assicurare, in particolar modo agli anziani soli, servizi di accompagnamento per visite mediche, piccole commissioni, ritiro della pensione e qualche ora di compagnia al domicilio.

Con il grande caldo, aumenta l’attività di monitoraggio telefonico per verificare lo stato di salute e quello psicologico delle persone.

Le informazioni su questa ondata di calore sono sul sito di Arpa Piemonte dove è pubblicato il relativo bollettino mentre sul sito del Ministero della Salute si possono consultare le regole per difendersi dal caldo.

Lunga vita a Bruno Segre

/

Innanzitutto è bene rassicurare i lettori: Bruno Segre, il decano dell’antifascismo torinese che tra pochi giorni compirà 105 anni è vivo e vegeto.

La notizia della sua scomparsa, rimbalzata su agenzie e giornali, si è rivelata falsa come nelle migliori opere di Luigi Pirandello. Il morto effettivamente si chiama Bruno Segre ma è un giornalista e saggista, filosofo esperto di questioni ebraiche nato nel 1930. Il nostro Avvocato è invece nato a Torino il 4 settembre del 1918 “quando ancora tuonavano i cannoni della Prima guerra mondiale” in una casa di via Barbaroux con i balconi che “si affacciavano su piazza Castello”, come scrisse nella sua autobiografia intitolata “Non mi sono mai arreso”. Bruno Segre, dopo aver attraversato da protagonista l’intera vita politica e sociale della prima capitale d’Italia lungo il Novecento e in questi ultimi due decenni, continua ad essere l’infaticabile testimone delle battaglie per la libertà e i valori costituzionali, per i diritti civili e la giustizia, temi sui quali non si è mai tirato indietro, dimostrando coraggio nel fare scelte nette e importanti come quando nei due decenni del fascismo contrastò l’ignominia delle leggi razziali, si battè contro la guerra e il regime nelle file della Resistenza. Nel suo lungo cammino è stato per decenni caparbio e determinato, diviso tra mille impegni e interessi. Laureato in legge, ultimo allievo di Luigi Einaudi ( di cui il padre era stato il primo nel 1901), antifascista, discriminato dalle leggi razziste in quanto figlio di genitore ebreo, durante il secondo conflitto mondiale Bruno Segre conobbe due volte, nel 1942 e nel 1944, l’esperienza del carcere e partecipò alla lotta di Liberazione nelle file di Giustizia e Libertà. Un’esperienza sulla quale, nell’estate del 1946, scrisse un memoriale che pubblicò soltanto dieci anni fa, nel 2013, in un volume intitolato “Quelli di via Asti”. Uomo colto e intelligente ma soprattutto innamorato del concetto di giustizia e libertà, straordinariamente collegato a quell’esprit républicain che ne orienta le scelte, a partire dall’insopprimibile impegno a difesa dei principi di laicità e all’intransigente fedeltà ai valori di un socialismo capace di garantire i diritti individuali, ripudiando ogni settarismo e dogmatismo, avrà senz’altro colto con grande ironia e una sonora risata la notizia della “sua” scomparsa. Come giornalista Bruno Segre, oltre a collaborare a diverse testate ( tra le altre L’Opinione, diretta da Franco Antonicelli e Giulio De Benedetti, Paese Sera, Il Corriere di Trieste e Corriere di Sicilia) è stato il fondatore del mensile “L’Incontro” che in settant’anni di ininterrotta pubblicazione è stato un vero e proprio riferimento al quale mi onoro di aver collaborato grazie all’amicizia che mi lega a Bruno. L’Incontro è stato un “periodico politico-culturale” stampato su foglio unico in formato grande e con la sua testata in rosso ha segnato più di un epoca, accompagnando per ben quattordici lustri gli affezionati lettori con riflessioni e articoli dedicati alle battaglie contro l’intolleranza religiosa e il razzismo, per la pace, i diritti civili e la laicità. Peccato che oggi qual foglio (sostituito da una edizione online) non vi sia più perchè l’Avvocato avrebbe senz’altro dedicato uno dei suoi noti elzeviri a questo ballon d’essai estivo. Nella sua intervista autobiografica affermò di voler essere ricordato come una persona che si è sempre opposta a tutti i tentativi di prevaricazione, d’imposizione forzata in sede politica o religiosa. Al punto di dettare le parole da incidere sulla sua ultima dimora, parafrasando un motto di Saul Bellow : “Qui giace un vinto dalla morte che non si è mai arreso”. Ma c’è tempo, c’è ancora molto tempo per questo e intanto è bene fare gli auguri, anche se in anticipo, al nostro caro Avvocato al quale aggiungo personalmente e con amicizia un grande abbraccio .

Marco Travaglini

 

Torino Tattoo Convention. Manca un mese all’evento più “ink-redibile” della città

/

22-24 Settembre 2023

Pala Alpitour, Corso Sebastopoli 123. Torino

 

Fiumi di inchiostro sotto la Mole: a Torino è in arrivo un evento “ink-redibile”! Dal 22 al 24 settembre i più importanti tatuatori al mondo si danno appuntamento alla Torino Tattoo Convention, ormai un must per professionisti, appassionati e curiosi. 3 giornate ad alto tasso di inchiostro, 250 tatuatori in arrivo da 8 paesi diversi, oltre 20 contest e più di 100.000 i visitatori attesi da tutta Europa per una delle manifestazioni del settore più importanti al mondo.

In Italia, dove il tatuaggio è molto più di una moda – gli italiani tatuati sono circa 7 milioni, oltre il 13% della popolazione totale – Torino Tattoo Convention porta al Pala Alpitour di Torino tutto il meglio di quello che il mercato del tatuaggio offre. È l’occasione per vedere al lavoro i grandi maestri internazionali e per farsi realizzare un lavoro da professionisti altrimenti inavvicinabili… e non solo! Dietro al tattoo si nasconde un vero e proprio universo da scoprire fatto di artisti e disegni, ma anche di contaminazioni artistiche, ink-celebrity, innovazioni tecniche e trend che diventano scuole di pensiero.

Chicano, figurativo, destrutturato, fine line, black work, polinesiano, tradizionale… Quest’anno la manifestazione torinese ha un mood orientale con tanti artisti asiatici provenienti da Giappone, Cina e Thailandia: Shanqi Liu, Cathy Tattoo, Horizakura, Shun Tattoo, Show Tattoo e Jin Tattoo.

Alte anche le quote rosa con le sempre più richieste tatuatrici donne: Ary Lilith, che lavora tra Milano e Napoli, Elisa Di Paola, tatuatrice a Liverpool, Giugo, che tatua tra Bologna e Barcellona, Letizia Soldatelli di Roma e tante altre.

Inchiostro sotto pelle ma anche musica, djset, live show, mostre e exhibition artistiche.

Il programma sarà come sempre ricco ed articolato, strutturato in diversi punti d’attrazione: il palco principale nel parterre ospiterà sfilate, esibizioni, spettacoli e concerti, un susseguirsi continuo di proposte d’intrattenimento originali, eccentriche e catalizzanti. I momenti più caldi dell’evento sono i tattoo contest. Vere e proprie competizioni per premiare i tatuaggi più belli realizzati in convention. Una giuria tecnica d’eccezione, supportata dal grande pubblico, assisterà alle sfilate e decreterà la classifica finale e i vincitori per ogni tipologia.

www.torinotattooconvention.it

Seymandi-Segre: rinviata la decisione sui 700 mila euro prelevati dalla donna

È aggiornato al 5 settembre il procedimento civile presso il tribunale di Torino attivato dal banchiere Massimo Segre nei confronti  dell’imprenditrice Cristina Seymandi, i protagonisti del caso gossip dell’estate. L’udienza è inerente il sequestro cautelare per 700mila euro, ovvero somma che la donna avrebbe prelevato da un conto cointestato e versata su uno privato. I legali di Segre hanno però chiesto  una data di termine per esaminare la documentazione che ha presentato la Seymandi.

Continua la più lunga ondata di calore dell’estate. Ma nel weekend arrivano i temporali

L’agenzia Arpa Piemonte comunica che il territorio piemontese è sotto l’influenza di un’area di alta pressione di matrice africana. Pertanto sul Piemonte ci saranno condizioni di cielo sereno con temperature elevate, inizialmente su pianure e Appennini, poi anche sui rilievi alpini meridionali. Probabilmente saranno i giorni più caldi dell’anno. Martedì e Mercoledì una lieve flessione dei valori di zero termico e temperatura in alta quota potrà riportare condizioni favorevoli allo sviluppo di rovesci sui rilievi nelle ore più calde della giornata.

È la più lunga ondata di caldo di questa estate con temperature  oltre i 35 °C in pianura, fino a punte di 38-40 sul Basso Piemonte, ma superiori ai 30 °C anche a quote di bassa montagna. Lo zero termico è a 5000 metri.

Il welfare aziendale parte dalla sanità: servizi di prima infanzia nelle Asl

Via al bando da 3 milioni e mezzo di euro per l’attivazione di servizi per la prima infanzia nelle Aziende Sanitarie Locali, nelle Aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie, in forma singola o associata. L’assessore Caucino: «Progetto “rivoluzionario”. Puntando sul welfare aziendale il Piemonte si conferma una regione che sostiene la famiglia e la natalità, favorendo l’inclusione».

 

Progetti, idee, soluzioni innovative che diventano fatti concreti. La proposta, lanciata mesi fa proprio dalla sua Biella, in un incontro con i vertici dell’Asl locale, dall’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino, è diventata realtà: la Regione Piemonte ha pubblicato infatti un bando per l’attivazione di servizi per la prima infanzia nel Sistema Sanitario Piemontese.

L’iniziativa, rivolta alle Aziende Sanitarie Locali, Aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie, in forma singola o associata mira a sostenere l’attivazione di servizi dedicati a quella fascia d’età, offrendo un prezioso supporto ai lavoratori delle aziende coinvolte: sintetizzato con una parola – anzi, con due – welfare aziendale. 

Si tratta infatti di servizi che costituiscono un importante strumento per agevolare i genitori lavoratori nelle aziende sanitarie pubbliche piemontesi, consentendo loro di conciliare le esigenze professionali con quelle familiari e possono essere anche eventualmente aperti agli utenti delle aziende sanitarie, fornendo loro un’opportunità preziosa durante le visite mediche o gli esami.

Ma di cosa si tratta, in concreto? Lintervento finanzia lapertura e il mantenimento di uno o più servizi educativi per linfanzia tra nidi dinfanzia, Micro nidi e Centri di custodia oraria (baby parking) e Spazi gioco, senza dimenticare le ludoteche.  I servizi dovranno essere erogati presso locali allinterno delle strutture o comunque in spazi di appartenenza ai soggetti beneficiari. Per servizi per la prima infanzia di carattere «aziendale», si intendono, quindi, le strutture attivate presso i luoghi di lavoro o nelle loro vicinanze che destinino ai figli dei dipendenti o collaboratori (a vario titolo) delle aziende coinvolte nella realizzazione, una quota di posti superiore al 50%.

Le risorse messe a disposizione per questo bando ammontano, complessivamente, a 3,5 milioni di euro. Ciascuna domanda può ottenere un finanziamento che varia da 200.000 euro a 250.000 euro, consentendo alle aziende di sviluppare progetti adeguati alle proprie esigenze e alla dimensione dell’utenza.

Le Aziende interessate a partecipare al Bando – che sono già state tempestivamente avvisate dalla stessa Caucino via email – dovranno presentare la propria domanda attraverso l’invio di una PEC entro e non oltre il 9 ottobre 2023.

«Con questo provvedimento – spiega Caucino – che reputo a suo modo “rivoluzionario”, oltre a mantenere, ancora una volta, la parola data, il Piemonte conferma il proprio impegno nel promuovere servizi e iniziative che favoriscano la conciliazione tra vita professionale e familiare, contribuendo al benessere delle famiglie e alla crescita del tessuto sociale ed economico del territorio». «D’altronde – prosegue Caucino – con questa scelta, che parte dal Sistema Sanitario Piemontese ma che in futuro potrà essere estesa ad altri comparti – andiamo a investire proprio sulla famiglia, sulla sostenibilità del lavoro e, di conseguenza, sosteniamo la natalità che è il vero problema non solo del Piemonte, ma di tutta l’Italia». «Troppo spesso – conclude Caucino – e mi riferisco in particolare alle mamme, ma non solo, dedicarsi e concentrarsi sul proprio lavoro e gestire i figli, specie i più piccoli, diventa una “missione” davvero ardua o, in alternativa, costosa. Puntare sul welfare aziendale, quindi, non significa soltanto quanto detto più sopra, ma anche rendere il Piemonte sempre più inclusivo e attento alle più concrete esigenze di chi, ogni giorno, è costretto, giocoforza, a convivere con miriadi di difficoltà».

I dettagli completi del Bando, nonché il modulo di domanda e tutte le informazioni necessarie, sono disponibili all’indirizzo web https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/attivazione- servizi-prima-infanzia-nel-sistema-sanitario-piemontese.

 

Per eventuali dubbi o richieste di chiarimenti, è possibile contattare l’indirizzo email pariopportunita-fse@regione.piemonte.it

Bardonecchia fa il punto a una settimana dall’esondazione

Ad una settimana dall’esondazione del torrente Frejus, a Bardonecchia proseguono gli interventi per riportare la situazione della cittadina alla normalità e gran parte delle attività e dei servizi sono stati ripristinati.

L’Amministrazione Comunale ha organizzato per mercoledì un incontro per iniziare a fare un primo punto su quanto è successo il 13 agosto scorso.

L’appuntamento “Bardonecchia. L’evento del 13 agosto. Prime considerazioni”, si terrà, il prossimo 23 agosto, alle 17.30, alla Base Logistico Addestrativa di viale Bramafam 60.

Interverranno il sindaco Chiara Rossetti, il direttore del Consorzio Forestale Alta Val Susa Alberto Dotta, il Capo Stazione del Soccorso Alpino di Bardonecchia Carlo Rossetti ed il presidente dell’Uncem Marco Bussone. Modera l’incontro il vice direttore di Mondo Economico Pier Paolo Luciano.

FOTO LOREDANA FRISOLI

Ufficiostampa@bardonecchia.it

 

Bene la Juve! Prima giornata di serie A: Udinese-Juventus 0-3

/

Chiesa
Vlahovic
Rabiot

I bianconeri partono con una tripletta convincente.
Grande inizio di stagione della Juventus che batte con un rotondo 3-0 l’Udinese e comincia bene la prima giornata di Serie A.Ad Udine ai bianconeri di Allegri bastano i primi 45′ per aver ragione dei friulani. Dopo due minuti Chiesa sblocca la gara con un preciso destro nell’angolino, poi al 20′ il raddoppio di Vlahovic su rigore (tocco di braccio di Ebosele su un preciso cross di Alex Sandro). Nel minuti di recupero della gara al 48′ il terzo gol di testa da parte di Rabiot che approfitta di un’uscita sbagliata del portiere friulano Silvestri.
Buona la prima per la squadra di Allegri che ha già imboccato la strada giusta per risalire in campionato.

Enzo Grassano

I portici di Torino tra corso Vittorio e via Sacchi: uno spettacolo indecente

Un pessimo biglietto da visita per i tanti turisti che escono dalla stazione di Porta Nuova e per quelli che viaggiano sul bus per Caselle, la cui fermata è proprio lì’ vicino.

I portici storici in corso Vittorio Emanuele nel tratto compreso tra  corso Re Umberto fino a svoltare in via Sacchi sono indecorosi: scritte sui muri, intonaci scrostati, vetrine abbandonate coperte di graffiti e sporcizia, pavimentazione altrettanto sporca.

Le foto che vi proponiamo documentano una situazione inaccettabile. Se il Comune non ha risorse, perché non proporre a qualche grande azienda di sponsorizzare il recupero di questo angolo  del centro storico di Torino? Chiediamo al sindaco Lo Russo di intervenire al più presto.

Una cosa è certa: in questo stato, questa “terra di nessuno”  rappresenta una vera vergogna per una città da sempre considerata simbolo di decoro e di eleganza urbanistica e architettonica.

Prima donna salvata con la Medicina di genere al Centro CardioDionna del Mauriziano di Torino

La Medicina di genere può salvare la vita. E’ la prima donna ad essere stata salvata grazie al neonato Centro Cardiodonna dell’ospedale Mauriziano di Torino. La paziente è stata sottoposta ad una coronarografia con intervento di angioplastica, che era stata indicata come necessaria e salvavita al momento della visita. La donna, di 41 anni della provincia di Torino, diabetica e dislipidemica, era stata visitata presso l’ambulatorio CardioDonna del Mauriziano dopo numerosi anni durante i quali era stata definita “asmatica”. La sintomatologia di mancanza di respiro era peggiorata a tal punto da impedirle il riposo notturno e costringerla seduta di notte. Eppure alla visita pneumologica non era risultato nulla ed era stata invitata a “dimagrire”. Invece la visita effettuata dalla dottoressa Barbara Mabritto nell’ambito del progetto CardioDonna, che fa capo alla Cardiologia del Mauriziano (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci), ha evidenziato sia alterazioni elettrocardiografiche sia una severa disfunzione cardiaca con una frazione di eiezione all’ecocardiogramma del 25%.
Insomma si è evidenziata una grave malattia coronarica che è stata giudicata non trattabile chirurgicamente per l’esile calibro delle coronarie, diffusamente e criticamente malate.
La coronarografia salvavita è stata effettuata ieri dalla dottoressa Tiziana Claudia Aranzulla con un’équipe completamente al femminile, composta dalle infermiere Luisa Tenerelli ed Alice Marangon e dal tecnico di radiologia Federica Fenoglio. La dottoressa Aranzulla ha quindi eseguito un’angioplastica con impianto di tre stent sull’arteria discendente anteriore, l’arteria principale del cuore. La paziente sarà seguita sempre nell’ambito del progetto CardioDonna con visite di follow-up e verrà monitorato il miglioramento auspicato della funzione cardiaca e completata la rivascolarizzazione.
La paziente, essendo timidissima, ha dichiarato che la possibilità di avere un’équipe tutta al femminile l’ha rassicurata nell’intraprendere questa esperienza, pur essendo consapevole che i medici sono validi indipendentemente dal genere e che in caso di bisogno si deve proseguire l’iter diagnostico-terapeutico anche al di fuori del Progetto, che però offre una coccola in più a chi come lei è molto timida.
Il Progetto CardioDonna, nato al Mauriziano sotto l’egida della Fondazione Mauriziana, è stato fortemente voluto dalla Presidente Andreana Bossola e pienamente sostenuto dalla Direzione generale (dottor Maurizio Dall’Acqua) e sanitaria (dottoressa Maria Carmen Azzolina. Viene condotto presso la divisione di Cardiologia dell’ospedale Mauriziano (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci) e ha come responsabile della parte clinica la dottoressa Mabritto e della parte interventistica la dottoressa Aranzulla. Un Centro di cardiologhe donne dedicato alle donne e alle loro cardiopatie. Offre un percorso specificamente dedicato alle giovani donne in età fertile nella fascia di età dai 30 ai 50 anni. Il Centro sarà gestito da medici ed infermiere donne in modo da garantire l’ascolto da parte di donne e la dovuta sensibilità e riservatezza nell’esecuzione di esami e procedure che implichino la nudità del torace. Le donne tra i 30 e i 50 anni, proprio quelle che non vengono generalmente considerate pazienti cardiologiche, possono avvalersi della visita cardiologica, dell’ecocardiogramma e, se necessario come in questo caso, di procedure interventistiche. Già numerose donne hanno beneficiato della visita per individuare problemi non diagnosticati, come il caso di una paziente di 30 anni, ipertesa dall’età di 14, cui è stata adesso diagnosticata una coartazione aortica. Tutto sempre in un ambiente rispettoso della privacy e della delicatezza della donna, che viene curata da altre donne esperte nel settore.
Al di là dell’attenzione alla sensibilità individuale emerge ancora una volta come la diagnosi di cardiopatia nelle giovani donne sia tardiva e spesso i sintomi siano etichettati con altre patologie, esponendo a gravi rischi le pazienti. Ora la paziente appena operata è salva.