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Il fair play di Cirio: “Con Pentenero campagna basata sul rispetto”

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Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ieri ha commentato con fair play la notizia della candidatura di Gianna Pentenero  come sua avversaria del Centrosinistra alle elezioni regionali di giugno 2024. “E’ una persona che ha una grande conoscenza della macchina amministrativa regionale. È il miglior presupposto per una campagna elettorale fatta sul rispetto delle persone e degli avversari”. Intanto le prove di “campo largo” tra Pd e M5S in Piemonte stentano a decollare nonostante l’invito di Pentenero al dialogo tra le due forze politiche. Le distanze su temi come la Tav e le tensioni del passato tra Lo Russo e Appendino sembrano non lasciare speranze per un’alleanza.

Da Torino a tutta l’Italia un progetto di formazione che fa bene all’inclusione e alla cultura

“OPERATORI CULTURALI PER L’INCLUSIONE” DI FONDAZIONE PAIDEIA E FONDAZIONE CRT
Oltre 1.300 operatori culturali formati

 

Al via la nuova edizione di “ Operatori culturali per l’inclusione”, il progetto di Fondazione Paideia e Fondazione CRT che offre formazione gratuita sull’accoglienza a chi lavora nei musei e nel mondo della cultura.
Sono partiti i nuovi corsi formativi gratuiti – corsi di base e un’attività formativa a carattere laboratoriale rivolta specificamente alle posizioni direttive delle organizzazioni culturali – tenuti dagli educatori di Paideia in collaborazione con Fondazione CRT.

 

Oltre 470 realtà tra musei, teatri, biblioteche e associazioni italiane coinvolte, oltre 1.300 operatori culturali formati, più di 135 servizi tra corsi base e di secondo livello erogati, seminari tematici, corsi di LIS, laboratori interattivi, workshop itineranti e corsi su richiesta, cuciti ad hoc sulle necessità del singolo ente: in 12 anni il progetto si è consolidato nella metodologia e ed è riuscito a estendere il proprio raggio d’azione da Torino a tutta Italia, favorendo la disseminazione di una cultura for all capace di trasformare gli spazi di cultura in luoghi di conoscenza e aggregazione davvero inclusivi.

 

Negli anni hanno aderito alle proposte formative operatori di grandi realtà pubbliche e piccole associazioni private: Museo Egizio, Museo Nazionale del Cinema, GAM e OGR di Torino, Pinacoteca di Brera, Galleria degli Uffizi Firenze, Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, Teatro Stabile Torino, Fondazione Musei Civici Venezia, Direzione Musei Lombardia e Palazzo Ducale di Mantova sono solo alcuni esempi.

 

In questi dodici anni Fondazione CRT, al fianco di un partner qualificato e prezioso come Fondazione Paideia, ha contribuito a portare negli enti culturali una nuova consapevolezza dell’inclusione e dell’accoglienza, volta a garantire a tutti l’accesso alla bellezza, alla conoscenza, al patrimonio artistico – sottolinea il Segretario Generale della Fondazione CRT Andrea Varese -.  Abbiamo messo in moto un vero e proprio movimento for all che da Torino è approdato in tutta Italia, coinvolgendo operatori e direttori culturali”.

 

Fabrizio Serra, Segretario Generale Fondazione Paideia racconta: “ Il percorso formativo ed esperienziale che abbiamo proposto integra approfondimenti specifici relativi alla disabilità, ma insiste molto sulla promozione e sullo sviluppo di competenze relazionali utili ad accogliere tutti i pubblici, partendo naturalmente dai bisogni specifici delle persone con disabilità”.

 

L’accessibilità ai luoghi della cultura non si esaurisce nell’assenza di una rampa di scale: un museo veramente accessibile è, innanzitutto, un luogo empatico che fa dell’ascolto attivo la prima strategia per il coinvolgimento dei suoi visitatori. Perché la cultura è di tutti ma è anche per tutti, il “bello” e la sua fruizione sono elementi di salute e l’accesso all’arte, in tutte le sue forme, non è solo un piacere ma un bisogno e un diritto.

 

Si è lavorato puntualmente per potenziare le competenze trasversali degli operatori che lavorano a vario titolo nei luoghi di cultura, strutturando percorsi specifici che partono proprio dai bisogni reali riportati a Fondazione Paideia dalle famiglie di bambini e ragazzi con disabilità di cui l’organizzazione quotidianamente si occupa. L’offerta formativa proposta non ha solamente dato risposta ad un’esigenza impellente, mutevole e in larga parte insoddisfatta, ma ha creato a propria volta una domanda sempre più specifica e diversificata da parte delle istituzioni culturali. Un numero crescente di realtà ha ritenuto imprescindibile un investimento di risorse nell’ambito del welfare culturale e nella formazione di tutto il proprio personale sul tema della disabilità, dimostrando di credere nelle opportunità intrinseche e nel valore sociale di una cultura veramente accessibile.

 

È emersa l’importanza di estendere il percorso a quanti più professionisti possibile, a partire dal personale di biglietteria, vero e proprio front office dell’utenza, per arrivare ai direttori e alle posizioni apicali.
Gli obiettivi raggiunti nei primi 12 anni di attività, riconosciuti dai tanti partecipanti all’iniziative e dal pubblico, sono accomunati dalla parola “cambiamento”, in termini di mentalità rispetto alla visione della disabilità in generale e in termini di cultura organizzativa sui temi dell’inclusione e dell’accoglienza.

 

I CORSI 2024 
Il calendario formativo 2024, che si terrà tra marzo e settembre sia in presenza sia a distanza, propone un percorso interattivo, con modalità didattico-formative che favoriscono l’apprendimento dall’esperienza e il coinvolgimento diretto dei partecipanti attraverso esercitazioni pratiche, case study co-progettati con i destinatari stessi dei percorsi, lavori di gruppo e simulazioni. Nel corso dell’anno vengono proposti 3 corsi base con due moduli dedicati ad approfondimenti specifici (disabilità sensoriali, disabilità intellettive, strumenti operativi per l’inclusione); un workshop per posizioni direttive con l’obiettivo di favorire il coinvolgimento e il commitment delle figure apicali nei processi trasformativi delle politiche inclusive adottate dalle realtà culturali; la possibilità di consulenza per la progettazione e la realizzazione di attività formative ad hoc anche alla luce dell’attenzione riposta dai bandi PNRR sul tema della formazione accogliente.
I corsi in presenza si svolgono a Torino presso la sede del Centro Paideia in via Moncalvo 1, mentre i corsi online vengono offerti con modalità sincrone sulla piattaforma Zoom.

 

Gli obiettivi:
• Migliorare la conoscenza delle disabilità: conoscere le diverse disabilità e le rispettive esigenze è il primo passo per migliorare la consapevolezza e superare idee errate o pregiudizi.
• Gestire meglio la comunicazione verso tutti i visitatori: soddisfare esigenze specifiche adeguando le competenze relazionali, di comunicazione e di accoglienza del luogo di cultura, ovvero qualificare gli operatori in tal senso, rende la struttura nel complesso più flessibile e capace di gestire meglio la comunicazione verso tutti i pubblici, massimizzando la fruibilità e la partecipazione degli stessi.
• Qualificare la comunicazione pubblica: interagire correttamente con le persone con disabilità è un elemento chiave per una comunicazione pubblica corretta ed efficace.

Buon compleanno, “Reale”! I 180 anni della prima società di ginnastica italiana

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La Reale Società Ginnastica di Torino festeggia i suoi 180 anni con un evento aperto al pubblico per raccontare l’emancipazione femminile.

La scusa è quella dei grandi festeggiamenti, l’opportunità è invece quella di entrare in un luogo che è una vera e propria eccellenza torinese.

Qui si studiano arti marziali, ginnastica artistibmca e ritmica, Baskett a livello agonistico. Ma ci sono anche attività amatoriali aperte a tutti. L’allievo più piccolo ha 3 anni, quello più anziano 80.

Nel 2002 apre Flic, una scuola di circo che firma artisti circensi. Gli studenti arrivano da 20 nazioni differenti: dall’Australia al Perù, dagli USA ai più vicini paesi europei. Fanno uno o due anni di studio in base al programma scelto. La scuola rappresenta una tappa conosciuta a livello mondiale per la formazione circense. Da qui escono gli artisti che lavoreranno in spettacoli più o meno noti come quello del Cirque du Soleil.

“Qui i ragazzi vengono a studiare la disciplina del trapezio ballant. Siamo tra le pochissime scuole al mondo che lo insegnano. Ma qui si viene sopratutto per i principi che si trasmettono: rigore, follia e sensibilità. E posso testimoniare la grande umanità dei nostri allievi” dice Matteo Lo Prete, direttore della Reale Società di Ginnastica e del progetto Flic scuola di circo.

Torino vanta dunque l’eccellenza anche nella formazione di atleti e performer unici. Eppure non sono molti a saperlo.

Lori Barozzino

Al Lingotto 150 espositori del settore horeca. Tutte le novità per hotel, ristoranti e caffè

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Ha preso il via questa mattina  la prima edizione di Horeca Expoforum organizzata al Lingotto Fiere di Torino dal 17 al 19 marzo da GL events Italia. Riservata ai professionisti del settore, la manifestazione con circa 150 gli espositori, per 3 giorni permette di incontrare in un unico luogo tutto il mondo dell’horeca. All’inaugurazione Andrea Tronzano, Assessore al bilancio e alle Attività produttive Regione Piemonte e le associazioni di categoria come Confesercenti e Ascom, oltre a Turismo Torino e Exclusive Brands Torino hanno evidenziato l’importanza di avere questa manifestazione a Torino, una città dove il turismo è presente in modo sempre più costante, ma dove restano ampi margini di crescita, con potenzialità che non sono sfruttate a sufficienza. Considerazioni condivise dalla “padrona di casa” Krisztina Szilvasi, direttore commerciale Lingotto Fiere, che con GL events ha portato a Torino l’unica manifestazione del settore nel nord ovest d’Italia.

Nella tavola rotonda di apertura, incentrata sull’importanza del lavoro di squadra per il successo di un’attività, Elisa Floredan, Responsabile Servizio Monitoraggio, dall’Agenzia Piemonte Lavoro, ha illustrato alcuni dati: nel 2023 sono state oltre 15 mila le aziende dell’Horeca in Piemonte ad aver assunto almeno una persona, pari al 16,4% del totale regionale. Un incremento che si dimostra costante nel tempo e che ha già superato i livelli pre – pandemici.

Claudia Ferrero ha quindi presentato in prima assoluta HorecaJob, la piattaforma dotata di Intelligenza Artificiale che favorisce l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, un servizio semplice, immediato e utile soprattutto per le persone che – per limiti linguistici o altro – hanno difficoltà nello stilare un curriculum vitae e a muoversi nel mondo del lavoro. Ma anche per le aziende, seguite da un assistente virtuale che le aiuta a creare i parametri per lo screening delle candidature ricevute, con tempi di selezione che si possono ridurre fino al 74%.

Dal dibattito è emerso quanto oggi siano sempre più i candidati a scegliere le aziende in cui vogliono lavorare. Uno scenario che impone alle imprese di sviluppare l’“employer branding” per condividere i propri valori con i collaboratori. La parola chiave è “wellness”, evidenziata da Leonardo Serranti, Direttore generale Principi di Piemonte, che ha raccontato l’impegno nella definizione di un protocollo appealing per i lavoratori e lo sforzo nel mantenere all’interno del gruppo i talenti individuati, garantendo appunto il benessere privato e professionale attraverso orari che lascino spazio alle necessità delle persone, offrendo agevolazioni, premi, formazione. «Tuttavia, la formazione non basta se non c’è attitudine» ha precisato il direttore.

«I giovani devono riconoscersi in un progetto che li renda orgogliosi di lavorare nella struttura in cui si trovano» questo è l’impegno di Cesare Grandi, Chef del ristorante La Limonaia, che ha raccontato l’importanza dell’accoglienza al cliente da parte di tutta la sua squadra, con la quale lavora da diversi anni. Visioni condivise anche da Stefano Chiodi Latini, Vice Direttore Generale Gruppo Gerla 1927, che ha sottolineato il ruolo della squadra come “brand ambassador” su cui occorre investire a partire dalla formazione. Formazione che deve includere anche lo sviluppo di competenze per essere accoglienti nei confronti di turisti alto spendenti di culture diverse, in particolare i musulmani, come ha ricordato Paolo Biancone, docente dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, UNITO, che ha precisato: «l’Italia è al 67° posto quanto a capacità di attrarre questa fascia di pubblico».

Horeca Expoforum prosegue lunedì 18 e martedì 19 con numerosi appuntamenti: dagli show cooking con chef e lady chef alla premiazione delle Stelle della ristorazione, da degustazioni alla scoperta della vera pizza napoletana a momenti creativi di latte art e ancora i segreti delle macinature di caffè di qualità e temi di grande attualità come lo spreco alimentare.

Il palinsesto di appuntamenti della 3 giorni comprende focus su caffè, pizza, pasticceria, degustazioni di tè, aperitivi dolci e salati, show-cooking e molto altro. A supporto della manifestazione numerosi partner che riconoscono il valore e l’opportunità di Horeca Expoforum, come principale piazza del territorio.

HORECA EXPO

 

In due sul monopattino: nello scontro con un’auto uno si ferisce gravemente e l’altro fugge

Questa mattina a Torino, in piazza S. Gabriele da Gorizia un uomo a bordo di un monopattino è rimasto coinvolto in un incidente stradale ed e’ stato ricoverato al Cto gravemente  ferito.

In base a testimonianze raccolte la vittima dell’incidente era su un monopattino elettrico insieme a un’altra persona e si è scontrato con una vettura.

La seconda persona si è dileguata. Illeso il conducente dell’auto.

Inflazione, a Torino i prezzi salgono dello 0,6%. Alimentari su del 3,1%

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Nel mese di Febbraio 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dal Servizio Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,0 (Base Anno 2015=100) segnando una variazione del +0,2% rispetto al mese precedente e del +0,6% rispetto al mese di Febbraio 2023 (tasso tendenziale).

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano +0,5% sul mese precedente e +2,2% su febbraio 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto risultano invariati rispetto al mese di gennaio 2024 e con una variazione di -1,1% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza d’acquisto segnalano -0,2% sul mese precedente e +0,9% rispetto a febbraio 2023.

Nella tipologia di prodotto dei BENI si rileva -0,2% su base congiunturale e -0,8% su base tendenziale.

I prodotti in rilevazione hanno subito queste variazioni:

Beni Alimentari -0,5% sul mese precedente e +3,1% sull’anno precedente,
Beni Energetici +0,1% sul mese precedente e -16,9% sull’anno precedente,
Tabacchi +2,3% sul mese precedente e +2,6% sull’anno precedente,
Altri Beni -0,2% sul mese precedente e +1,4% sull’anno precedente.

Nella tipologia di prodotto dei SERVIZI si registra +0,5% su base congiunturale e +2,5% su base tendenziale.

Sono state riscontrate le seguenti variazioni:

Servizi relativi all’Abitazione +0,1% sul mese precedente e +2,7% sull’anno precedente,
Servizi relativi alle Comunicazioni +0,4% sul mese e +0,7% sull’anno precedente,
Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona +1,2% sul mese precedente e +2,4% sull’anno precedente,
Servizi relativi ai Trasporti +0,2% sul mese precedente e +3,6% sull’anno precedente,
Servizi vari +0,1% sul mese precedente e +2,2% sull’anno precedente.

L’inflazione di fondo al netto degli energetici e degli alimentari freschi segnala +0,2% rispetto al mese precedente e +2,2% rispetto all’anno precedente.

L’Indagine dei Prezzi al Consumo è stata effettuata secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’ISTAT.

I dati relativi al mese di Febbraio si possono consultare sul sito: http:/www.comune.torino.it/statistica/

TORINO CLICK

180° della Reale Società Ginnastica di Torino, la più antica d’Italia

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17 marzo 2024 – dalle ore 10:00 alle ore 18:00

All’interno e all’esterno della Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo, Via Magenta 11, TORINO

Ingresso libero

La società Sportiva più antica d’Italia e tra le più antiche al mondo celebra i suoi 180 anni di sport, impegno sociale, cultura e spettacolo con un evento dedicato alle donne importanti della sua storia e alle situazioni in cui ha dato un contributo importante all’emancipazione femminile.

Quattro registi e una coreografa stanno lavorando con ottantacinque artisti circensi per trasformare una parte di via Magenta e i 3000 mq dello storico palazzo della Società in un teatro vivente.

L’evento si svolgerà in un’intensa giornata con spettacoli, performance interattive e itineranti e una mostra che offriranno al pubblico l’opportunità di immergersi in un viaggio fantastico che farà rivivere la storia di questa rinomata Società e delle sue grandi donne attraverso l’arte del circo contemporaneo.

 

 

Il 17 marzo 2024 si celebra il 180° anniversario della Reale Società Ginnastica di Torinofondata il 17 marzo 1844, esattamente 17 anni prima della proclamazione dell’Unità d’Italia avvenuta il 17 marzo 1861.

Per questa importante ricorrenza, la società sportiva più antica del nostro Paese e tra le più antiche al mondo ha deciso di organizzare un evento attraverso il quale immergersi in un viaggio che intreccia la sua storia con il tema cruciale dell’emancipazione femminile, riconoscendo il ruolo essenziale svolto da donne che, con tenacia e coraggio, hanno contribuito a rendere migliore la società, ampliando il prisma dei diritti fondamentali e il significato di uguaglianza. Un’iniziativa che vuole dare voce alle donne in un momento in cui le loro voci risuonano chiare e forti, contribuendo a sottolineare i progressi compiuti e a ispirare ulteriori miglioramenti necessari.

La Reale Società Ginnastica nacque da un’idea del famoso ginnasta svizzero Rodolfo Obermann, chiamato a Torino sotto il regno di Re Carlo Alberto per insegnare l’educazione fisica agli allievi dell’Accademia Militare.

Nel 1848 le fu concesso da Carlo Alberto quello che sarebbe divenuto il suo segno distintivo: il sigillo di Amedeo VI di Savoia, ancora oggi ben visibile sullo scudo nell’atrio di via Magenta e sul frontone d’ingresso.

Forgiato nel 1373, rappresenta la difesa del bene contro il male, vi è raffigurato il grifone o leone sabaudo e in mezzo campeggia il motto “Je atans mo: anstre” (Tendo al mio astro). Tale dono fu attribuito alla Società Ginnastica di Torino, elevata al titolo di Reale nel 1933, quale fregio distintivo per i meriti acquisiti dalla stessa “nel prezioso lavoro svolto a favore della gioventù”.

Nel corso degli anni la Reale Società Ginnastica ha contribuito a realizzare i sogni di innumerevoli individui, plasmando la storia della ginnastica e giocando un ruolo significativo nella crescita della società moderna.

Sul piano sportivo e agonistico ha svolto un ruolo importante per l’introduzione della ginnastica obbligatoria nelle scuole nel 1878, ha contribuito ad organizzare il primo campionato di calcio nel 1898 al quale ha partecipato, è stata insignita dal C.O.N.I. della Stella e del Collare d’Oro al merito sportivo, annovera 4 medaglie d’oro alle Olimpiadi, 10 medaglie d’oro vinte tra Campionati Europei, Universiadi e Giochi del Mediterraneo; oltre 100 Scudetti Tricolore, tra cui quello vinto nel Rugby, unico nella storia dello sport piemontese.

Ma la Reale Società Ginnastica è stata anche artefice di grandi iniziative e risultati sul piano sociale – ammissione della donna nel mondo dell’attività fisica con la fondazione della Scuola Magistrale Femminile nel 1866 – sul piano istituzionale e scolastico – decisivo impegno per l’introduzione della ginnastica nelle scuole nel 1878 e predisposizione dei programmi ufficiali di educazione fisica per la Pubblica Istruzione, per il Governo sabaudo prima e per il Governo italiano poi – e sul piano della medicina e dell’anatomia – fondazione della Scuola di Ginnastica Medica nel 1889 con lezioni di anatomia, studio delle reazioni fisiologiche sotto sforzo e molto altro.

L’EVENTO E I SUOI PROTAGONISTI

L’evento del 17 marzo 2024 celebrerà i punti salienti della storia della Società, concentrandosi sul contributo fondamentale che alcune donne hanno dato alla sua evoluzione.

Attraverso il linguaggio del circo contemporaneo, sul quale la Reale Società Ginnastica lavora con ottimi riconoscimenti dal 2002 attraverso il suo progetto FLIC Scuola di Circo, si esploreranno le storie di donne straordinarie che hanno partecipato attivamente alla costruzione del destino della Società, superando le sfide e perseguendo la realizzazione dei propri sogni.

Quattro registi e una coreografa stanno lavorano con ottantacinque artisti, tra attuali allievi ed ex-allievi della FLIC, per trasformare una parte di via Magenta e i 3000 mq dello storico palazzo della Società in un teatro vivente.

L’evento si svolgerà dalle 10:00 alle 18:00 con spettacoli, performance interattive e itineranti che offriranno al pubblico l’opportunità di immergersi in un viaggio fantastico che farà rivivere la storia di questa rinomata Società e delle sue grandi donne attraverso l’arte del circo contemporaneo.

Inoltre, all’interno del palazzo, appositamente preparato per l’evento, verrà allestita una mostra fotografica in omaggio a sette donne che hanno lasciato un’impronta significativa nella storia della società, ciascuna corredata

da un podcast.

Il viaggio inizierà dal 1866, per rivivere la nascita della prima scuola magistrale femminile, un momento fondamentale che ha aperto le porte dell’istruzione alle donne e ha gettato le basi per un futuro di parità e opportunità.

Si continuerà quindi esplorando la vita e le gesta di Andreina Sacco Gotta, atleta poliedrica e vincente tra il 1920 e il 1930, docente appassionata, allenatrice rigorosa e competente sino al 1938 e infine, dirigente appassionata e mente ispiratrice della creazione della ginnastica ritmica. Il suo contributo al mondo dello sport e della cultura rimane un faro ispiratore per generazioni di donne. Ha ricevuto il Distintivo d’Onore di Atleta Azzurra nel 1950, il Cavalierato della Repubblica nel 1974, la Stella d’Oro al Merito sportivo nel 1975 ed è stata nominata Membro d’onore della Federazione Internazionale di Ginnastica nel 1980. È scomparsa nel 1988 a 84 anni.

Una parte del viaggio sarà dedicata a Nadia Rizzo e Dora Cortigiani.

Nadia Rizzo è l’attuale direttrice dei corsi della Società, atleta eccezionale, insegnante dedicata e appassionata studiosa della storia della Società. La sua leadership e la sua dedizione hanno contribuito in modo significativo a plasmare il corso della Società e a garantire un futuro radioso per la ginnastica mantenendone vive le radici.

Dora Cortigiani, che ci ha lasciati lo scorso agosto, è stata un punto di riferimento importante della Società per molti anni, in qualità di ginnasta e di allenatrice, giudice internazionale considerata tra le migliori al mondo, insignita nel 2019 del premio “longevity of judging service awards”, assegnato a tutti coloro che hanno operato attivamente in almeno cinque competizioni mondiali.

Un tappa del viaggio viene dedicata a Veronica Servente, attuale allenatrice della Società per la ginnastica artistica e che precedentemente, in qualità di ginnasta nel 1992 ha partecipato alle Olimpiadi di Barcellona entrando nella storia come la più giovane atleta italiana alle Olimpiadi, insieme a Novella Calligaris, nel 1993 ha vinto la medaglia d’oro nel volteggio ai Giochi del Mediterraneo e ha presentato ai Mondiali di Birmingham un nuovo salto al volteggio inserito poi nel Codice Internazionale con il nome di “salto Servente”.

Infine si concluderà investigando le storie delle artiste circensi che, negli ultimi vent’anni, hanno contribuito in modo concreto alla metamorfosi dell’arte del circo contemporaneo in Italia, lasciando un’impronta indelebile grazie al loro prezioso contributo. Ex allieve della FLIC Scuola di Circo, donne audaci e determinate che hanno trasceso il cliché dell’estetica circense tradizionale, riuscendo a ridefinire il modo in cui presentano le proprie performance. Invece di limitarsi a esibire abilità fisiche straordinarie, le artiste del circo contemporaneo hanno abbracciato una prospettiva più drammaturgica, trasformandosi in vere e proprie attrici di circo, libere, autentiche ed umane.

Come Elena Burani che da 18 anni, cominciando proprio dalla FLIC dove si è diplomata nel 2005, lavora come interprete, autrice, organizzatrice e consulente di spettacoli e progetti di circo contemporaneo.

E come Marica Marinoni che il 28 gennaio scorso si è aggiudicata il Grand Prix e il Premio del Presidente della Repubblica di Francia al 43° Festival Mondial du Cirque de Demain, uno tra i più importanti festival al mondo dedicati al circo contemporaneo.

Una produzione che – dalla varietà delle prospettive, delle esperienze e delle influenze culturali presenti – promette di offrire un’esperienza ricca e stimolante per un ampio target di pubblico, contribuendo così a promuovere la diversità e l’interculturalità attraverso le arti, oltre al tema principale dell’emancipazione femminile.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Dalle ore 10:00 alle ore 18:00, le numerose performance create verranno ripetute più volte.

▪ Performance esterne

Nella porzione di Via Magenta compresa tra Via Massena e Corso Re Umberto, il pubblico avrà l’opportunità di godere di un’area eccezionalmente pedonale e di partecipare a spettacoli dal vivo, i quali includeranno varie esibizioni circensi, sia a terra che in aria, tra cui acrobazie oscillanti con il trapezio ballant. Sarà una sorta di benvenuto e di accoglienza, che introdurrà in modo coinvolgente il tema dell’intera manifestazione.

▪ Evento all’interno della Società

I visitatori, suddivisi in gruppi, saranno guidati all’interno dello storico palazzo e seguendo un programma prestabilito, avranno l’opportunità di godere di spettacoli e performance artistiche nelle diverse sale della società.

Per gli eventi che si svolgeranno all’interno della Società, è previsto un accesso limitato a un massimo di 160 persone alla volta fino ad esaurimento posti.

 

L’anti-Cirio del Pd è Gianna Pentenero. Sarà lei a sfidare il governatore uscente del Piemonte

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La decisione dell’assemblea regionale del Pd è arrivata in queste ore. Sarà l’assessora comunale di Torino al Lavoro e alla Polizia municipale  Gianna Pentenero (che in passato ha già ricoperto ruoli in Regione)  la candidata del centrosinistra alla presidenza del Piemonte. Toccherà a lei sfidare il presidente uscente e ricandidato Alberto Cirio.

“A tu per tu con Leonardo”, il celebre autoritratto e altre opere in mostra a Torino

L’AUTORITRATTO DI LEONARDO. STORIA E CONTEMPORANEITÀ DI UN CAPOLAVORO

 

Musei Reali, Biblioteca Reale

Piazza Castello 191, Torino

28 marzo – 30 giugno 2024

Il format A tu per tu con Leonardo, l’incontro con le opere del Maestro conservate alla Biblioteca Reale di Torino, torna quest’anno in una versione totalmente inedita, dedicata al celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci, icona della storia dell’arte di tutti i tempi. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regione Piemonte, l’esposizione presenta oltre 60 opere, delle quali 15 originali

 

 

 

Torna visibile al pubblico la “sanguigna” di Leonardo, il suo più celebre autoritratto, dal 28 marzo al 30 giugno 2024. Nell’ambito dell’iniziativa A tu per tu con Leonardo, la Biblioteca Reale di Torino propone un’occasione eccezionale per conoscere  l’opera  del genio di Vinci e ammirare alcuni dei suoi capolavori conservati nel patrimonio dei Musei Reali.

Si inizia dall’esposizione L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro. E’ allestita nelle due sale-caveau della Biblioteca Reale, realizzate nel 1998 e nel 2014 con il sostegno della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino. La mostra, in una versione totalmente inedita curata da Paola Salvi, docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, si propone di inquadrare storicamente il celeberrimo Autoritratto di Leonardo da Vinci a partire dagli anni della sua realizzazione, seguendo le tracce che ne documentano la conoscenza nel secondo Cinquecento e nel primo Ottocento, prima del suo arrivo alla Biblioteca Reale di Torino, e la successiva consacrazione e divulgazione.

 

Sulla scorta dei più recenti studi della curatrice, che sostengono l’esecuzione del disegno tra il 1517 e il 1518, negli ultimi anni di vita di Leonardo ad Amboise alla corte del re Francesco I di Francia, la mostra ricostruisce idealmente il contesto e il lavoro dell’artista, come se si fosse nel suo studio.

 

Nel primo caveau, per la prima volta accanto all’Autoritratto di Leonardo, è esposto il prezioso manoscritto proveniente dalla Biblioteca Nazionale di Napoli contenente il Diario dell’Itinerario del Cardinale Luigi d’Aragona scritto da Antonio de Beatis, che accompagnava il cardinale nel suo viaggio attraverso l’Italia settentrionale, la Germania, la Francia e i Paesi Bassi e che con lui visitò Leonardo nel Castello di Clos Lucé il 10 ottobre del 1517; da questa cronaca ricaviamo una preziosa testimonianza di prima mano dell’aspetto di Leonardo a quella data, degli studi che stava conducendo, dei dipinti a lui più cari ancora nel suo atelier, della enorme mole delle carte su materie artistiche e scientifiche che avevano impegnato la sua vita, sulle quali l’artista, provato dall’età, ma ancora estremamente attivo, continuava a lavorare.

A Torino sono esposti altri importanti fogli della collezione della Biblioteca Reale. Troviamo il Codice sul volo degli uccelli, non solo con gli studi che danno il titolo al volume, ma anche con uno schizzo ingegneristico per la canalizzazione dell’Arno e, alla carta 10v, un piccolo volto abbozzato a pietra rossa, nel quale Carlo Pedretti nel 1975 aveva notato la somiglianza con l’Autoritratto. Inoltre, se gli Studi di insetti testimoniano l’inesausto e continuo interesse per il mondo naturale, lo Studio di proporzioni di volto e occhio è parte di una serie di fogli dedicati alle teorie proporzionali che verranno riprese nel Novecento per trovare le misure adeguate per una traduzione tridimensionale dell’Autoritratto. Importanza e rilievo continuano ad avere gli studi sui cavalli, sia in relazione all’anatomia di quello che lo stesso Leonardo considerava il più nobile tra gli animali, sia in rapporto ai progetti di statue equestri per Francesco Sforza e Gian Giacomo Trivulzio, mai realizzati: si tratta degli Studi di zampe anteriori del cavallo su carta preparata verde oliva, degli Studi di zampe anteriori del cavallo su carta preparata indaco e degli Studi di zampe posteriori del cavallo a pietra rossa. In Francia Leonardo ritorna a indagare l’anatomia equina con l’intento di realizzare un monumento equestre per Francesco I: è ipotizzabile che riprendesse in considerazione i fogli torinesi, insieme ad altri conservati a Windsor, come dimostra la copia del disegno a pietra rossa con zampe posteriori, realizzata da Francesco Melzi nel 1517-1518, conservata nella collezione della Corona britannica.

L’assiduo interesse di Leonardo per l’anatomia umana, attestato dalla cronaca di Antonio De Beatis e dai disegni ora a Windsor, è testimoniato in mostra anche da due fogli della Biblioteca Reale: il disegno a penna e inchiostro con i Nudi per la Battaglia di Anghiari e il foglio con Ercole e il leone Nemeo, realizzato a carboncino, la tecnica che Leonardo riprende nell’ultimo periodo della sua vita e con cui sono realizzati moltissimi dei disegni francesi.

 

Nel secondo caveau l’esposizione prosegue con opere che attestano la fortuna di Leonardo a partire dal secondo Cinquecento: a testimoniare la conoscenza dell’Autoritratto prima dell’acquisto da parte del re Carlo Alberto di Savoia Carignano nel 1839, sono esposti due fogli conservati nel Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, parte della collezione di Giuseppe Bossi, poliedrico artista neoclassico e segretario dell’Accademia di Brera: Studio per Eraclito, attribuito a Giovan Ambrogio Figino (1570 circa), e la copia dall’Autoritratto realizzata da Raffaele Albertolli (1808-1809 circa), come attestato dallo stesso Bossi. La sezione dedicata alla fortuna dell’Autoritratto prosegue con disegni, dipinti, incisioni, libri e un’erma in marmo di Pompeo Marchesi (1808), in prestito dall’Accademia di Belle Arti di Brera. Quest’ultima Istituzione ha avuto un ruolo fondamentale nel rendere possibile questa sezione della mostra, non solo per i materiali e i documenti prestati, ma anche per gli studi condotti in occasione della pubblicazione del volume Leonardo da Vinci e l’Accademia di Brera, 2020, a cura di Paola Salvi, con Anna Mariani e Valter Rosa.

Nel Salone sarà inoltre presente il video che racconta il viaggio dell’Autoritratto di Leonardo e del Codice sul volo degli uccelli in un microchip a bordo del Rover Curiosity, lanciato da Cape Canaveral il 26 novembre 2011: grazie a un’idea di Silvia Rosa-Brusin del TGR Leonardo della RAI, accolta dalla NASA, Leonardo è approdato su Marte il 5 agosto 2012 e sta esplorando il pianeta rosso da 12 anni.

Intorno a queste opere si addensa la misteriosa vicenda dell’Autoritratto di Leonardo nel primo Ottocento, evidentemente conosciuto in ambito milanese e braidense, come dimostra il disegno veneziano dal quale Giuseppe Benaglia ricava l’incisione in antiporta al volume Del Cenacolo di Leonardo da Vinci, Libri IV di Giuseppe Bossi, esposto in mostra anche nella rarissima tiratura su carta turchina (due sole copie tirate), proveniente dalla Biblioteca Trivulziana.

Di notevole interesse è il disegno del volto di Leonardo dello stesso Giuseppe Bossi per la sua Vita di Leonardo da Vinci (1812), modello per l’incisione di Pietro Anderloni, con il quale si consolida l’iconografia del maestro rinascimentale. Mai esposto prima, è conservato nell’album Bettoni nel Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano.

La mostra si completa con l’analisi della divulgazione dell’Autoritratto di Leonardo nell’era della riproducibilità tecnica, attraverso le figure di Carlo Felice Biscarra, segretario dell’Accademia Albertina di Torino che, nel 1870, incise ad acquaforte l’Autoritratto poi pubblicato nella rivista L’Arte in Italia, e del fotografo Angelo della Croce, che raggiunse Torino per fotografare l’Autoritratto e riprodurlo in fotolitografia per il celebre Saggio delle opere di Leonardo da Vinci, edito in occasione delle Celebrazioni leonardesche del 1872 a Milano, anno in cui fu eretto anche il monumento dedicato all’artista in piazza della Scala. Si aggiungono le riproduzioni storiche di Pietro Carlevaris (Torino 1888), Domenico Anderson (1896) e l’edizione in facsimile dei Fratelli Alinari (Firenze 1898).

 

Il percorso nel secondo caveau comprende anche un dipinto di Giovanni Antonio Bazzi, detto il Sodoma, un intensissimo Ecce homo di collezione privata, che si potrà ammirare a distanza di otto anni dall’ultima esposizione pubblica. In esso, il volto con turbante dietro a Cristo, che raffigura forse un sapiente antico, ricorda le sembianze di Leonardo.

 

L’occasione espositiva si arricchisce, per la prima volta, di una sezione pittorica a cura di Annamaria Bava all’interno della Galleria Sabauda: Con Leonardo negli occhi. Un percorso nelle collezioni della Galleria Sabauda intende evocare le diverse modalità di relazionarsi con le novità leonardesche attraverso venti opere, eseguite da compagni degli anni di formazione, allievi diretti e intelligenti assimilatori della lezione e dello stile di Leonardo, da Lorenzo di Credi a Andrea Solario, dal Bergognone a Gaudenzio Ferrari.

 

Inoltre, nell’ambito della raffigurazione del volto, dal primo piano della Pinacoteca Sabauda fino al Giardino Ducale, è presente una selezionata rassegna di sculture di Giuliano Vangi (Barberino del Mugello, Firenze, 1931), a cura di Sandro Parmiggiani, in collaborazione con lo Studio Copernico: quindici opere segnate da una peculiare intensità espressiva, pur nella solennità del portamento. Realizzate tra il 1964 e il 2022 nei materiali assai diversi – marmo, legno, bronzo, pietra, vetro – con i quali lo scultore ama cimentarsi, ripercorrono il cammino di un artista noto e celebrato a livello internazionale, che ha raccolto il testimone della grande scultura italiana nei secoli. L’esposizione Giuliano Vangi. Volti contemporanei conferma quanto la libertà espressiva possa fondarsi sull’amore per la tradizione e sulla capacità di catturare i palpiti di un mistero, che arresta il movimento e sospende lo scorrere del tempo, abbracciando idealmente la perentorietà del volto di Leonardo.

 

Accompagna la mostra il catalogo L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro, a cura di Paola Salvi, pubblicato da Silvana Editoriale.

 

L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro è un’esperienza eccezionale per la qualità delle opere esposte e dei prestiti concessi, resa peculiare anche dalla presenza dell’installazione multimediale Leonardo da Vinci: la visione del Genio tra reale e virtuale, ideata a progettata dalla società Mnemosynesponsor tecnico della mostra, nel Salone palagiano della Biblioteca Reale; il pubblico potrà avvicinarsi all’universo di Leonardo attraverso una esperienza immersiva e usufruire di una nuova modalità di racconto.

 

 

 

Per tutta la durata della mostra, la facciata di Palazzo Reale ospiterà un videomapping sostenuto dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino e dall’Unione Industriali Torino.

 

La mostra conta inoltre sul contributo di Salvatore Ronga srl e di SMARTART Torino.

La collezione di grafica della Biblioteca Reale

 

La ricca collezione di grafica della Biblioteca Reale conta oltre 2500 disegni, tra i quali un importante nucleo di 1585 fogli di antichi maestri italiani ed europei, venduti nel 1839 al re Carlo Alberto dal chierese Giovanni Volpato, personaggio particolarmente interessante che, dopo aver lasciato il suo paese, si era costruito  una brillante carriera all’estero come mercante d’arte, lavorando tra Francia e Inghilterra, ed era rientrato in Piemonte nel 1837, portando con sé una ricchissima collezione. Proprio in quegli anni, re Carlo Alberto era impegnato nella realizzazione della sua collezionepensata e voluta come raccolta di meraviglie, nel solco di una tradizione di famiglia: strumento di prestigio personale e celebrazione della dinastia Savoia, per la cui realizzazione aveva incaricato l’architetto bolognese Pelagio Palagi e una folta schiera di intellettuali guidati da Domenico Promis. Grazie all’intermediazione di Promis, vengono avviate le trattative con Volpato per la conclusione dell’accordo di vendita della collezione di disegni al re: il contratto viene siglato nel settembre del 1839 e, nel gennaio del 1840, 1585 disegni arrivano in biblioteca.

 

Al cuore del fortunato acquisto, in cui sono presenti anche fogli di Michelangelo, di Rembrandt, dei Carracci, di Guercino, di Canova e di molti altri, è il nucleo di tredici disegni autografi di Leonardo da Vinci che documentano l’attività e gli interessi del Genio del Rinascimento dalla giovinezza alla piena maturità. Alcuni rimandano a celebri capolavori del maestro, come i nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla; altri, come le Proporzioni del volto e dell’occhio, testimoniano le sue ricerche sull’anatomia e sui “moti dell’animo”, di cui Leonardo è stato maestro indiscusso. Fino all’unicuml’Autoritratto, una delle icone più celebri della storia dell’arte. Infine, il Codice sul volo degli uccelli, donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893: un taccuino redatto tra il 1505 e il 1506 che raccoglie in maniera organica le riflessioni di Leonardo per la realizzazione della macchina volante, oltre a pensieri in materia di meccanica, idraulica, architettura, disegno di figura, intersecando questioni cruciali dei suoi studi.

 

 

 

L’AUTORITRATTO DI LEONARDO. STORIA E CONTEMPORANEITÀ DI UN CAPOLAVORO

A tu per tu con Leonardo 2024

 

Musei Reali, Biblioteca Reale – Piazza Castello 191, Torino

28 marzo – 30 giugno 2024

Da martedì a domenica, orario 9-19 (ultimo ingresso ore 18).

Biglietto intero: € 15; ridotto gruppi massimo 25 persone: € 13; ridotto 18-25 anni: € 7; gratuità di legge.

Possibilità di biglietti integrati con i Musei Reali e la mostra Guercino. Il mestiere del pittore.

 

La prenotazione è vivamente consigliata:

E-mail: info.torino@coopculture.it

Telefono: +39 011 19560449

Sito per acquisto bigliettihttps://www.coopculture.it/

 

Con Leonardo negli occhi. Un percorso nelle collezioni della Galleria Sabauda

Galleria Sabauda, primo piano

28 marzo – 28 luglio 2024

 

Giuliano Vangi. Volti contemporanei

Galleria Sabauda, primo piano e Giardino Ducale

28 marzo – 30 giugno 2024

 

L’ingresso alle esposizioni in Galleria Sabauda è compreso nel biglietto dei Musei Reali

Da martedì a domenica orario 9-19 (ultimo ingresso ore 18).

 

Aperture straordinarie della mostra L’Autoritratto di Leonardo. Storia e contemporaneità di un capolavoro

1 aprile, 25 aprile, 29 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 24 giugno 2024

 

Sito internet: museireali.it

Mille delizie sotto i portici di Torino: cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe

Taglio del nastro questa mattina per la quarta edizione di Dolci Portici, evento di cioccolateria, pasticceria, gelateria e galuparíe, ideato e organizzato da Fondazione Contrada Torino Onlus. La manifestazione, interamente sostenuta da Camera di commercio di Torino e con il patrocinio del Comune, è un omaggio ai maestri dell’arte dolciaria torinese.

Per tre giorni fino a domenica, via Roma – nel tratto compreso tra le piazze Castello e San Carlo -, ospiterà una trentina di artigiani del cioccolato, pasticceria e gelateria, che accoglieranno i visitatori con le loro prelibatezze: speciali protagonisti i Maestri del Gusto di Torino e provincia che, con le loro specialità ed eccellenze, rendono lustro al capoluogo piemontese, rinomato artefice e custode del ‘cibo degli dei’ sin dal 1560.

Le sontuose sale di Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, saranno invece il luogo deputato ad accogliere tavole rotonde di approfondimento e degustazioni che si susseguiranno nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica.

Anche in questa edizione, inoltre, tornano i ‘Dolci Tour’, itinerari tematici guidati per scoprire i luoghi e i protagonisti della tradizione dolciaria locale.

Accanto ai quattro percorsi che si snodano tra le vie dello scacchiere cittadino di via Po, del Quadrilatero romano, di Piazza San Carlo e Piazza Carlo Felice, quest’anno Dolci tour si arricchisce di un quinto percorso, Prelibatezze liberty. Partendo dalle dimore dell’Art Nouveau di Cit Turin, l’itinerario conduce fino a San Donato: il primo insediamento della produzione di cioccolato a Torino, della prima metà dell’Ottocento.

Tutti gli appuntamenti sono ad accesso libero e gratuito, con obbligo di prenotazione su: dolciportici.contradatorino.org

Testo e Foto Torino Click