POLITICA- Pagina 98

Settimo Torinese, Tovaglieri (Lega): “Sicurezza a rischio”

 MENO BUONISMO E PIU’ EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

Bruxelles, 29 gen – “I fatti di Settimo Torinese, che seguono un analogo episodio avvenuto a Milano, mettono a rischio la sicurezza delle nostre città, sempre più preda di bande giovanili, che agiscono per emulazione, sprezzanti delle regole del vivere civile e convinte di farla franca. Il presidio del territorio è importante ma occorre anche diffondere maggiormente, a tutti i livelli, i valori del senso civico e della legalità. Il problema della sicurezza c’è ed è sotto gli occhi di tutti. Sottovalutarlo significa di fatto incoraggiare i delinquenti. Basta con le politiche buoniste, chi mette a rischio l’incolumità dei cittadini deve sapere che non rimarrà impunito”. 

Così l’eurodeputata della Lega Isabella Tovaglieri ha commentato l’azione di un gruppo di minorenni che, nella notte tra sabato e domenica, ha sbarrato la carreggiata stradale con un nastro nei pressi del sottopassaggio ferroviario di via Leini a Settimo Torinese. 

Rifondazione: No al deposito delle scorie nucleari a Trino

“Abbiamo aderito – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC-SE per il Piemonte e la Valle d’Aosta – alla puntuale e opportuna iniziativa di Legambiente, che per il 3 di febbraio, giornata mondiale delle zone umide, organizza una manifestazione tra Lucedio, Leri Cavour e Trino contro l’autocandidatura di quest’ultimo ad ospitare il deposito nazionale per le scorie nucleari”.
“In un momento come questo, in cui tra l’altro è convertito in legge il Decreto 181 contenente le norme che permettono la proposta di Pane e ne ampliano le possibilità con la semplice modifica dei progetti tecnici, è decisivo riaffermare nella pratica un percorso diverso, in grado di garantire sicurezza, approccio scientifico e metodo democratico; insomma non solo non si smobilita, ma si rilancia”.
“A noi pare particolarmente significativa la scelta di Legambiente, perché si connette con la nostra idea di
una lotta non solo territoriale. D’altro canto è lo stesso Ministero per l’Ambiente (MASE), che nella sua
comunicazione istituzionale tende a valorizzare al massimo la giornata mondiale delle zone umide. Il ministro non abita troppo distante da una delle più significative di esse, su cui tra l’altro si stanno investendo fior di risorse per valorizzarla. A Pichetto e a tutti i sostenitori della soluzione Trino chiediamo: in base a quale principio, razionale e democratico vi sentite tranquillamente di piazzare il deposito nel bel mezzo della pianura risicola vercellese? Certo, molte altre sono le domande che si potrebbero porre a ragione, ma già solo questa meriterebbe una risposta non evasiva. Il Ministro venga a Trino il 3 febbraio a spiegare come coniuga promozione delle zone umide e deposito nucleare; sarebbe un gesto di chiarezza e di esplicitazione di una supposta coerenza, che noi qui davvero non sappiamo vedere”.
“Come per Legambiente – ha concluso Deambrogio – anche per noi la via maestra rimane il percorso
delineato con la CNAI. Proprio per questo invitiamo alla massima partecipazione durante le iniziative del 3
febbraio. Deve essere chiaro, in quel passaggio e nei prossimi che verranno, che non vi è la minima intenzione di abbassare la testa di fronte ai negazionisti della sicurezza, della scienza e della democrazia”.

Clima, Grimaldi (Verdi Sinistra): Cadono accuse insensate

Il Governo guardi in faccia la realtà.
“Cadute tutte le accuse per i 9 attivisti di Extinction Rebellion e Fridays for Future che il 29 novembre avevano appeso uno striscione dal tetto dell’Oval Lingotto, a Torino. La Questura ipotizzava violenza privata e invasione. Secondo la Pm e il  giudice, il fatto non sussiste. È ora che le Questure rimettano in tasca il pugno di ferro verso chi protesta in maniera pacifica. È ora che il Governo smetta di trattare come terroristi e folli coloro che diffondono le posizioni della comunità scientifica internazionale, disegnando per loro leggi ad hoc iper repressive, mentre continua la sua corsa insensata al gas. È ora di guardare in faccia la realtà: è la crisi climatica a imporci misure drastiche, non chi ne denuncia l’esistenza” – così il Vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

Fissolo: Rendere più agevole la quotidianità lavorativa degli ambulanti di corso Palestro

 

Il mercato di corso Palestro sia per la sua posizione centrale sia per il numero di ambulanti presenti sicuramente costituisce uno dei principali mercati della zona centrale della città. Il Capogruppo dei Moderati Fissolo ha effettuato un sopralluogo in loco, insieme a rappresentanti dei venditori, da cui sono emerse alcune rilevanti criticità come la mancanza di servizi igienici pubblici utilizzabili dagli operatori del mercato, la presenza di venditori abusivi e l’occupazione di non aventi titolo dei parcheggi riservati ai venditori autorizzati del mercato.

Il Capogruppo Fissolo ha dichiarato: “L’obiettivo dell’atto è di impegnare la giunta a recuperare e rimettere in funzione i servizi igienici pubblici presenti in corso Valdocco angolo via Garibaldi e chiusi da tempo, garantire un maggior numero di passaggi della Polizia Locale sia per dissuadere la presenza di venditori abusivi sia per la rimozione e sanzione di veicoli parcheggiati nelle aree riservate durante gli orari e i giorni del mercato.” Fissolo ha poi concluso: “Insomma, l’obiettivo è semplice: permettere a chi ne ha diritto di svolgere la sua professione nel migliore dei modi. Inoltre, i mercati sono luoghi non solo commerciali ma anche e soprattutto luoghi di incontro e di socialità per i cittadini ed è quindi importante che agli operatori e frequentatori siano garantiti servizi e sicurezza”.

Merlo: Caso Bigon, cattolici democratici e popolari estranei nel Pd della Schlein

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“La vicenda della consigliera regionale veneta Annamaria Bigon, sanzionata politicamente dal Pd
perchè non ha rispettato la disciplina di partito su un tema eticamente sensibile come il ‘fine vita’,
conferma un solo elemento. E cioè, nel Pd a guida Schlein il ruolo dei cattolici democratici e
popolari è pressochè nullo. Con tanti saluti al progetto originario del Partito democratico che
faceva proprio della pluralità culturale al suo interno la sua vera ragion d’essere e anche la sua
autentica scommessa politica. Con l’arrivo della Schlein, quel partito ha cambiato definitivamente
identità, progetto e prospettiva politica. E, del tutto legittimamente, si è trasformato in un partito di
sinistra massimalista, radicale e libertario. E i cattolici democratici e popolari, di conseguenza, se
vogliono ancora avere un ruolo politico, culturale e programmatico, non possono che guardare
politicamente altrove”.

Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.

Baraccopoli a Fermi: Degrado senza fine a Collegno

Parisi (Lega): “Le baraccopoli di Fermi sono il fallimento del fantomatico modello Collegno.”

Romeo (Fratelli d’Italia): “A sinistra si preoccupano solo delle prossime elezioni. Per noi, la priorità è la sicurezza della città.”

Fermi, baraccopoli: un binomio che questa amministrazione comunale non è riuscita a scindere. A Collegno infatti è ancora emergenza baraccopoli come afferma Giovanni Parisi, Segretario cittadino e Capogruppo Lega nel Comune di Collegno: La zona del capolinea della metropolitana di Fermi è diventato il dormitorio a cielo aperto dei senzatetto, con conseguente deterioramento del decoro urbano. La situazione è ormai fuori controllo in quanto la presenza di bivacchi e baracche abitate da personaggi di dubbia provenienza inficiano ulteriormente la già bassa percezione di sicurezza della nostra città. – continua Parisi – Raccogliamo quotidianamente le lamentele dei cittadini, ormai stremati dalle condizioni nelle quali sono costretti a vivere e continueremo a portare le loro istanze in Comune ma se dallaltra parte troviamo un muro di gomma, ovvero la sinistra scollegata dalla realtà, è difficile che le cose possano cambiare. Il degrado di Fermi è la rappresentazione plastica del fallimento del PD collegnese.

Daccordo anche Alberto Romeo, Segretario cittadino Fratelli dItalia Collegno: Mentre la sinistra collegnese è impegnata nella sua campagna elettorale e nel fare accordi con liste cosiddette civiche, noi eravamo ad effettuare l’ennesimo sopralluogo nella zona di Fermi. Abbiamo trovato una situazione indecorosa e peggiorata dopo l’ultimo sgombero, sollecitato dal centrodestra. – continua Romeo – Le baracche sono proliferate e l’ecocentro, come di consuetudine viene preso all’assalto da ignoti. Il parcheggio dell’Ipercoop si è trasformato in una discarica a cielo aperto, con tanto di camping abusivo. Scriveremo un’altra lettera al prefetto e alle autorità competenti. I collegnesi non meritano più una situazione del genere. Nel frattempo, c’è chi si preoccupa solo ed esclusivamente delle prossime elezioni con accordi e con prese di posizione per essere candidato sindaco. Per noi invece la priorità sarà sempre il benessere dei cittadini e la sicurezza della città!

Ruffino (azione): “Le radici dell’odio non si sono ancora spente”

La morte ha colto Bruno Segre, memoria viva e operosa della Resistenza al nazifascismo, e mi piace ricordarlo, cittadino onorario di Giaveno, nel giorno in cui si celebra il “Giorno della Memoria”. La sua vita e il suo impegno civile e politico sono la testimonianza di quanto lunga e ancora non conclusa è la lotta per affermare i valori della vita e della dignità della persona. Vittima dell’odio scatenato dalle leggi razziali del 1938, Bruno Segre è stato e rimane un simbolo alto per tutti coloro che credono nella libertà e nella democrazia. Spegnere l’odio razziale significa risalire alle radici della tragedia in cui precipitò l’Europa nel secolo scorso.

Quelle radici non sono ancora morte e sprigionano veleni che stanno intossicando le nuove generazioni. Esse vanno recise in modo netto e limpido, senza ambiguità o reticenze, per ricondurre la storia alla verità dei fatti. Solo operando nella chiarezza potremo restituire senso al presente e speranza nel futuro. Così l’on. Daniela Ruffino (Azione)

Segre, il ricordo del sindaco Lo Russo e del presidente Cirio

È morto questa mattina, nel giorno della Memoria, Bruno Segre. Aveva 105 anni. Avvocato, partigiano, è stato esempio di impegno civile.

Era nato a Torino, dove si laureò in legge ma a causa delle leggi razziali, in quanto figlio di un ebreo, non gli fu in quegli anni permesso esercitare la professione di avvocato.

“Con la morte di Bruno Segre – dichiara il Sindaco Stefano Lo Russo -perdiamo un punto di riferimento nella lotta per i diritti, da sempre in prima linea in difesa della democrazia, della libertà e dei valori della Resistenza.

La sua scomparsa, nel giorno in cui celebriamo il valore della Memoria, è un simbolico passaggio di testimone.

Sta a noi, ora più che mai, seguire il suo esempio e tramandare il suo insegnamento.

A Bruno -ha concluso il primo cittadinova il nostro profondo ringraziamento, per il suo esempio e il suo impegno, mentre ai suoi cari vanno sincere condoglianze”.

Commenta il governatore del Piemonte, Alberto Cirio: Ci ha lasciati Bruno Segre: “oggi, nella Giornata della Memoria e nel giorno di apertura dell’anno giudiziario a Torino, dove durante gli anni delle leggi razziali a Segre fu vietato di esercitare la professione di avvocato. La sua scomparsa è ulteriore monito per tutti noi a difendere, ogni giorno, i valori della democrazia, dell’antifascismo e della libertà”.

Segre, il cordoglio del presidente del Consiglio regionale Allasia

Il Consiglio regionale e il Comitato Resistenza e Costituzione apprendono, con grande dolore, la notizia della morte dell’avvocato Bruno Segre, partigiano e testimone della Resistenza, avvenuta simbolicamente nel Giorno della Memoria.
Bruno Segre è stato un uomo coraggioso e determinato, che ha dedicato la sua vita alla lotta per la libertà e la giustizia, scelte che gli sono costate anche a livello personale. Da giovane, ha combattuto contro il fascismo e le forze dell’occupazione nazista, dimostrando grande coraggio e altruismo. Dopo la guerra, ha continuato instancabilmente a impegnarsi per la difesa dei diritti umani e della democrazia, diventando un simbolo di speranza per le nuove generazioni. Ai familiari e agli amici di Bruno Segre il Consiglio e il Comitato esprimono le più sentite condoglianze”, afferma il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia.

L’Associazione Marco Pannella ricorda Bruno Segre

L’Associazione Marco Pannella di Torino, gli amici e compagni di Torino iscritti al Partito Radicale, piangono la scomparsa del nostro iscritto Bruno Segre, antifascista, partigiano, anticlericale, giornalista, avvocato,  fondatore e Direttore de L’Incontro, la rivista che per decenni ha promosso e sostenuto la laicità dello Stato.

Era iscritto all’Associazione Marco Pannella di Torino. E’ stato un grande protagonista della Resistenza. Riuscì a fuggire dalle persecuzioni fasciste; durante la fuga da Torino nel 1942 un gerarca fascista gli sparò e si salvò grazie a un portasigarette di metallo  che teneva nel taschino della giacca.  Appena divenne avvocato nel primo dopoguerra si attivò per difendere i primi obiettori di coscienza totali, impegno che lo vide protagonista fino agli anni 70 quando fu poi approvata la legge che istituì il servizio civile in alternativa a quello militare.

Da sempre anticlericale, nella sua vita si impegnò con forza e rigore sui temi in difesa della laicità dello Stato e avviò battaglie di libertà, contro i privilegi della chiesa. Nel 1973 per promuovere una manifestazione di Loris Fortuna e dei Radicali per la campagna sul divorzio, noleggiò un aeroplanino dal quale furono gettati sulla città 10.000 volantini per annunciare l’evento.

Sergio Rovasio, Presidente dell’Associazione Marco Pannella di Torino e Consigliere Generale del Partito Radicale così lo ricorda:

‘Ancora lo scorso 20 settembre abbiamo organizzato insieme la manifestazione in Piazza Savoia a Torino dove, con altre associazioni, ricordiamo ogni anno l’anniversario della Breccia di Porta Pia al suono della Marcia della Repubblica Romana e di quella dei Bersaglieri. Nei mesi scorsi ci aveva donato alcuni libri, testi, ritagli di stampa riguardanti le lotte e le battaglie del Partito Radicale sull’obiezione di coscienza per donarli all’archivio di Roma.

E’ stato tra i firmatari dell’Appello da noi lanciato lo scorso anno per dedicare i giardini di Corso Siccardi  alla figura di Marco Pannella;  nei giorni scorsi avevamo indicato agli uffici del Comune il suo nome tra le personalità da far intervenire all’inaugurazione della passeggiata Marco Pannella che si terrà entro l’anno.

Abbiamo perso una grande personalità a cui tutti volevamo un gran bene”.