POLITICA- Pagina 93

Trasporti, Avetta (Pd): Nel Canavese la Lega sta con Cirio?”

«Chiudere il deposito GTT di Pont Canavese significa negare un’importante opportunità alle nostre valli. E questo è solo l’ultimo segnale della grave difficoltà in cui la Giunta Cirio sta abbandonando il trasporto pubblico locale. Registriamo con piacere che a denunciare tali criticità ci sia anche una forza politica come la Lega che governa la Regione Piemonte con il gruppo più grande, ben 23 consiglieri regionali. Preferiremmo che una forza di governo di queste dimensioni non si limitasse a constatare i problemi, bensì contribuisse a risolverli garantendo a bilancio le risorse necessarie per evitare le chiusure come quella di Pont Canavese. Invece, i territori montani, i lavoratori e i pendolari pagano il conto di una situazione che è causata dai tagli della Giunta Cirio, che costringono le aziende, a cominciare dalla Gtt, a ribaltare questa carenza di risorse sulla gestione. Ed è solo grazie all’impegno dei sindacati se si è pervenuti ad un accordo che garantisce quantomeno ai dipendenti costretti a spostarsi da Pont a Ivrea o Rivarolo di avere pagata la trasferta. Insomma, con buona pace dei proclami di Cirio e della Lega a difesa delle popolazioni alpine, la Giunta regionale taglia, i territori montani vengono penalizzati e gli utenti della linea Pont-Rivarolo-Chieri subiscono disservizi, disagi, ritardi. Fa piacere che anche la Lega abbia finalmente aperto gli occhi su quanto da tempo il Pd, i sindacati e i comitati di pendolari denunciano e segnalano. Ma, o si sta con Cirio e si assume le responsabilità di ciò che non va, o si fa opposizione».

 

Alberto AVETTA

Consigliere regionale PD

Vice Presidente Commissione Trasporti

Ambrogio (Fdi): “Made in Italy, eccellenza nel mondo”

 BRAND ITALIA LOCOMOTIVA PER INTERE FILIERE PRODUTTIVE
“La valorizzazione e la tutela del Made in Italy è, per noi, un tassello fondamentale: il grande lavoro del MIMIT, del ministro Urso e dell’interno governo Meloni permetterà al brand Italia di fungere da locomotiva per intere filiere produttive, proiettando l’eccellenza italiana nel mondo”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Bilancio.
“Il Made in Italy ha un potenziale inespresso enorme: le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali sono una ricchezza inestimabile che tutti ci invidiano. Dobbiamo mettere da parte l’Italia che si autocommisera e che si affaccia timidamente all’internazionalizzazione delle proprie filiere, spesso ostaggio di feroce autocritica: abbiamo tutte le carte in regola per competere, a maggior ragione ora che abbiamo individuato strutture, interventi e fondi per farlo. Quello approvato oggi, infatti, è un testo strutturale e organico, che pone il Made in Italy al centro delle politiche produttive e industriali italiane, un vero e proprio asset strategico per l’Italia di oggi e di domani. Orgogliosi di quanto approvato, orgogliosi di un’Italia che torna a correre“.

Borse di studio, Accossato (LUV) e Grimaldi (AVS): “La Regione non torni agli anni bui”

“Garantire la borsa di studio a tutti gli studenti in possesso dei requisiti previsti dal Bando”.
“Avere tanti studenti idonei ma non beneficiari della borsa di studio per mancanza di risorse è un film che ci ricordiamo bene perché andava in onda tutti gli anni ai tempi della Giunta di Roberto Cota. Ma è un film che ci auguravamo di non vedere mai più, dal 2016, anno in cui,
grazie agli sforzi e alle scelte politiche della Giunta Chiamparino, la Regione Piemonte ha iniziato a coprire il 100% delle borse di studio degli studenti aventi diritto” ha dichiarato Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.
“In questo momento sono circa 1800 gli studenti iscritti agli atenei piemontesi che risultano idonei ma che non riceverebbero la borsa di studio perché i fondi stanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e quelli stanziati dalla Regione Piemonte sono finiti” ha continuato Accossato.
“Da anni ci battiamo perché la figura dell’idoneo non vincitore di borsa scompaia dalla nostra Regione e da ogni università, l’abbiamo ottenuto e questo non può essere spazzato via da un ritardo della Regione o dalla latitanza di un Ministero che dimentica di aumentare il Fondo Integrativo Statale, pur avendo adeguato gli importi delle borse di studio e la platea all’inflazione. Abbiamo reso la voce di spesa sul diritto allo studio obbligatoria, non permetteremo che si torni indietro lasciando quasi 2000 studenti idonei senza borsa. Chiediamo alla Regione di intervenire immediatamente. Gli emendamenti che abbiamo proposto sul Bilancio sono chiari in tal senso e attendono alla Camera. Basterebbe approvarli” ha sottolineato Marco Grimaldi, Deputato e vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra.
“Oggi abbiamo subito presentato in Consiglio regionale un’interrogazione urgente sul tema e la Giunta, anche se gli Assessori competenti Tronzano e Chiorino non erano presenti, ci ha risposto che provvederanno a mettere le risorse necessarie per coprire tutte le borse di studio. Noi naturalmente vigileremo che a queste parole seguano fatti concreti” ha concluso la Capogruppo di LUV in Consiglio regionale, Accossato.

Magliano: “Cesana più di un piano B”

Mi fa piacere che il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini tenga in considerazione l’ipotesi piemontese e mi permetto di sottolineare che Cesana rappresenta ben di più di un “piano B” o di una “exit strategy”, citando le parole dello stesso Ministro, ma un’ipotesi sensata, di qualità, utile e sostenibile. La speranza di vedere in Piemonte una pur piccola parte dei Giochi Invernali 2026 e dunque di rimediare parzialmente al no pronunciato ai suoi tempi dall’Amministrazione Appendino rimane.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Tav… ultima chiamata?

In data 18 Dicembre 2023 a Chiomonte ha aperto ufficialmente il cantiere del “tunnel di base” che per la prima volta, dopo anni di attesa, ha iniziato a scavare sul lato italiano. Per l’occasione era presente anche il ministro dei trasporti Matteo Salvini per mettere il “cappello” da parte del governo all’inizio dei lavori, accolto da un presidio NO TAV per ribadire il loro “non benvenuto” nella valle piemontese. Salvini ha presenziato per la firma tra TELT ( società italo-francese incaricata di realizzare la tratta internazionale del tunnel) e la cordata di imprese che realizzerà la galleria fino all’imbocco di Susa. Riguardo il cantiere sappiamo che verrà costruito il tunnel di base del Moncenisio di una lunghezza pari a 57,5 Km di cui 12,5 in Italia scavando 10m al giorno per un periodo di ben 7 anni e mezzo con data di fine lavori prevista per il 2032. Si tratta dunque di un’opera faraonica il cui progetto negli anni è cambiato più volte in quanto si inserisce in un contesto non facile per quel che riguarda i trasporti. Da poco è stato riaperto il Traforo del Monte Bianco a seguito di due mesi di lavori oltre al prolungamento delle tempistiche per il ripristino del Traforo del Frejus dopo la frana della scorsa Estate. Salvini insieme al presidente della regione Cirio ha festeggiato affermando ” è la vittoria dei sì” probabilmente non curante delle esperienze passate degli amministratori locali della Val di Susa come l’On. Osvaldo Napoli (nella foto) che si dice orgoglioso delle scelte fatte e delle battaglie sociali combattute in passato per difendere la realizzazione di quest’opera, in una nota della segreteria nazionale di Azione dichiara: “Ero sindaco di Giaveno, nel 1985, quando espressi il mio netto favore per l’opera straordinaria che doveva collegare Lisbona a Kiev. Oggi che sono stati avviati i lavori sul versante italiano mi piace rinnovare il mio orgoglio di piemontese e di amministratore locale” e prosegue dicendo “Ho affrontato contestazioni, anche dure, e ho ricevuto minacce quando proposi di far passare il tracciato sotto il territorio del mio Comune. Ritenni legittime le proteste locali, quando erano i valsusini a contestare l’opera – aggiunge -. Ho perso il numero delle riunioni in Comune, delle assemblee pubbliche con gli abitanti della valle. Valutazioni del progetto, contro valutazioni, commissioni. Per molti anni sono stato vice presidente dell’osservatorio e da quella posizione mantenni vivo il dialogo con la popolazione. Poi la contestazione ha assunto altre connotazioni. Sono arrivati gruppi di anarchici, centri sociali e umanità varia del tutto estranei alla Tav. E con loro la violenza e le aggressioni e gli atti di puro terrorismo. Chi oggi, come il ministro Salvini e il presidente Cirio, esulta legittimamente per l’avvio dei lavori, può farlo anche per quegli amministratori locali che in anni ormai remoti seppero tenere la barra dritta. Esultano tutti, anche qualcuno di coloro che erano contrari all’opera, salvo convertirsi sulla via di Lione”. Le parole dell’ On. Napoli riflettono la realtà della situazione nella Valle di Susa, coinvolta da anni in guerriglie tra anarchici e le forze dell’ordine, ma anche in contestazioni a livello sociale e burocratico. Dunque, mi sento di dire che alla luce di questa situazione complessa dare vita all’inizio dei lavori può essere un importante trampolino di lancio per l’economia locale e lo sviluppo dell’ area montana circostante.

Federico Audero

 

 

Consiglio regionale, Allasia: “Trentasei leggi approvate, tra semplificazione e innovazione”

“La semplificazione amministrativa e la sburocratizzazione hanno bisogno del lavoro del Consiglio regionale. Ne è dimostrazione quanto fatto quest’anno a Palazzo Lascaris, 12 mesi nei quali abbiamo approvato ben 36 leggi: 10 in più rispetto al 2022, che era già stato un anno di buona produttività d’Aula”. Lo dichiara Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte nel corso della conferenza stampa di fine anno.

“Nuove leggi non significano però più burocrazia. Il riordino e l’aggiornamento di vecchie norme, l’approvazione di testi unici che ricompongono diverse leggi accumulatesi negli anni o addirittura testi ad hoc, come la semplificazione delle sanzioni amministrative di competenza regionale: sono tutti provvedimenti volti ad ammodernare e rendere più agile il nostro impianto normativo”, aggiunge Allasia.

A questo proposito può “essere ricordata la legge annuale di riordino che introduce modifiche, in ottica di razionalizzazione e coordinamento, a numerose materie, come agricoltura, attività estrattive, trasporti, commercio e sanità, specificando il corretto riparto di competenze tra Stato e Regioni”.

Meritano poi di essere citate le due leggi che unificano e aggiornano normative preesistenti: la 30, infatti, accorpa e revisiona la materia dei servizi educativi da zero a sei anni e procede all’abrogazione integrale di sei leggi; la 32, a sua volta, innova e riunifica la disciplina del sistema per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro, provvedendo all’abrogazione integrale di 11 leggi preesistenti, oltre all’abrogazione di numerose altre disposizioni specifiche ormai superate.

In tutto, le sedute svolte sono state 62, di cui 4 aperte (su polizia penitenziaria, ospedale Pellerina, diritti umani e civili, festa del Piemonte), per un totale di 225 ore.

Come detto sono state approvate 36 leggi (una in commissione legislativa). Approvati inoltre 100 atti di indirizzo su 808 presentati, nonché 48 deliberazioni.

Il contingentamento dei tempi stato deciso una volta, per la legge di riordino.
Depositati 7.233 emendamenti. Ne sono stati approvati in tutto 200, respinti 1.734 e non votati 5.300.

I gruppi hanno presentato 37 Proposte di legge: 12 la Lega, 14 il Partito Democratico, 5 Fratelli d’Italia, 1 Forza Italia, 2 il Movimento 5 stelle, 3 i Moderati. Sono 21 i disegni di legge della Giunta.
Sono state presentate 370 tra interrogazioni e interpellanze, i Question time 273, gli atti di indirizzo 808 (approvati 100).
Le presenze dei consiglieri alle sedute di Aula e alle votazioni, aggiornate al 30 novembre, sono disponibili sul sito istituzionale https://www.cr.piemonte.it/cms/consiglieri. Il dato delle presenze viene oggi alimentato dal nuovo sistema di voto elettronico lanciato nel 2023, una soluzione tecnologicamente avanzata che non è vincolata allo scranno fisico del Consigliere, perciò consente lo svolgimento delle votazioni anche da altri luoghi.

Le Commissioni si sono riunite 350 volte (3 legislative)hanno licenziato 24 disegni di legge (uno al Parlamento), 14 proposte di legge e 25 proposte di deliberazione. Inoltre, sono stati votati 33 pareri preventivi.

Le Commissioni hanno svolto 55 audizioni, 4 sopralluoghi e 36 consultazioni online.

L’Ufficio di Presidenza si è riunito 49 volte e ha assunto 396 deliberazioni per il funzionamento dell’Ente.

“Voglio ricordare – prosegue Allasia – che, in collaborazione con l’Ires, il Consiglio ha partecipato alla pubblicazione del Vademecum ‘Gli attori del territorio e le risorse informative per la ricerca e la valutazione delle politiche in Piemonte’, documento che offre un quadro degli attori regionali e delle risorse informative nel campo della valutazione delle politiche”.

Al 31 dicembre 2023 i dipendenti del Consiglio sono 253, 30 in meno del 2019. Nel 2023 la spesa per gli assegni vitalizi si è ridotta di oltre 920 mila euro, in virtù della legge regionale 21/2019, passando dagli 8,2 milioni del 2020 a 7,3.

Proseguono intanto i lavori di restauro di Palazzo Lascaris, alcuni ponteggi sono già stati smontati e si continua nel rispetto dei tempi, salvo gli imprevisti, come il ritrovamento di affreschi nell’atrio d’ingresso, il cui recupero naturalmente sta comportando giornate di lavoro aggiuntive.

“Il Consiglio regionale – ricorda il presidente Allasia – in collaborazione con l’Associassion Festa dël Piemont al Còl ëd l’Assietta ha organizzato la prima edizione della Festa del Piemonte, istituita con legge regionale per favorire la conoscenza della storia del Piemonte”. Inoltre, si è insediato il nuovo comitato consultivo del Centro “Gianni Oberto”, che dal 1980 ha lo scopo di salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale piemontese, Il centro, tra l’altro, avrà l’ambizioso obiettivo della scrittura dell’inno ufficiale del Piemonte.

Il vicepresidente Franco Graglia aggiunge che “Palazzo Lascaris ha ospitato 10 mostre, tra le altre quella dedicata Erminio Macario e quella per i 100 anni dell’Aeronautica Militare”.  Sono stati organizzati, inoltre, “la prima Giornata del valore alpino, le celebrazioni per il centenario dell’Aeronautica militare, la serata benefica per la Fondazione ricerca sul cancro e diversi altri”.

26 gli eventi al Salone del Libro di Torino, che hanno toccato temi trasversali: dalle radici, alla salute, alla scuola.

“Nel 2023 – aggiunge Graglia – sono stati concessi 202 patrocini gratuiti. Il Consiglio ha assegnato 429 patrocini onerosi, di cui 341 a enti privati per un totale di oltre 423 mila euro, e 88 ad enti pubblici per 121 mila euro”.

Da segnalare anche la creazione del Tour virtuale di Palazzo Lascaris, visitabile online da tutti all’indirizzo https://virtualtour-lascaris.csi.it/virtualtour/lascaris-2023/index.html

 

 

Quanto all’attività del Comitato Resistenza e Costituzione, il vicepresidente Daniele Valle ricorda che “il Giorno della memoria è stato celebrato con il concerto Lechaim per il Giorno della Memoria; il Giorno del Ricordo (10 febbraio) con un ricco calendario di iniziative, in collaborazione con il Polo del ‘900; la Festa della Liberazione del 25 aprile con il concerto all’auditorium del Lingotto Voi che passate il testimone con Vinicio Capossela. Sostenute, poi, iniziative come la posa delle Pietre d’inciampo in memoria delle vittime della deportazione nazista. “Al Salone del Libro, tra gli altri, ricordo l’incontro con l’ex deportata Tatiana Bucci, in dialogo con Pif e quello con Alessandro Barbero sui luoghi della memoria”, riporta Valle.

Nel 2023 sono stati 625 gli studenti iscritti al quarantaduesimo Progetto di Storia contemporanea. I vincitori hanno partecipato ai due viaggi studio organizzati a Trieste e a Vienna/Mauthausen.

 

Il consigliere segretario Gianluca Gavazza parla “dell’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura estorsione e sovraindebitamento, che ha svolto un’attività di formazione rivolta ad un alto numero di cittadini e un’importante ricerca sui debiti dei lavoratori piemontesi. S’è svolta, per gli studenti delle superiori, l’undicesima edizione del concorso Cultura della legalità e uso responsabile del denaro e i ragazzi vincitori sono andati in viaggio studio a Roma in Senato e al Quirinale.

La Consulta femminile, dice poi Gavazza, “ha confermato di saper affrontare le sfide emergenti, adattando i suoi molteplici progetti in iniziative on-line, con l’obiettivo principale di ravvivare il dialogo con il panorama femminile e la società civile, anche in tema di maltrattamenti familiari o di coppia”.

Il progetto Ambasciatori, rivolto agli studenti del triennio degli istituti superiori, pure quest’anno ha avuto l’obiettivo di formare gli studenti sulle tematiche promosse dal Consiglio regionale. Nel 2023, 321 studenti sono stati insigniti del titolo di ambasciatori; 15 sono stati i progetti presentati

 

Ivano Martinetti, consigliere segretario, interviene sugli Stati generali della prevenzione e del benessere, ricordando due iniziative organizzate con la Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancroLife is Pink, campagna e raccolta fondi per la ricerca sui tumori femminili e lo spettacolo “Il più grande spettacolo è la ricerca”.

Tra le tante attività dei sistemi informativi, il consigliere segretario si focalizza sul “lavoro per la transizione al digitale negli ambiti di cyber security, competenze digitali dei dipendenti, infrastrutture, strumenti: il 100% del personale dotato di postazioni di lavoro flessibili”. “Sono stati portati avanti numerosi progetti, tra i quali: visita virtuale di Palazzo Lascaris, nuovo sito web del Consiglio regionale, sistema di gestione nomine del Consiglio e della Giunta”.

Il progetto Ambasciatori, rivolto agli studenti del triennio degli istituti superiori, anche quest’anno ha avuto l’obiettivo di formare gli studenti sulle tematiche promosse dal Consiglio. Nel 2023, 321 studenti sono stati insigniti del titolo di ambasciatori; 15 i progetti presentati

“Abbiamo inoltre a lavorato – conclude Martinetti – per rendere pienamente operativo il Forum regionale dei Giovani, previsto dalla legge regionale 6 del 2019. L’obiettivo non è ancora raggiunto, ma intendiamo portare avanti questo impegno anche nell’ultimo scampolo di legislatura contando sulla collaborazione della Giunta”.

Il consigliere segretario Michele Mosca descrive l’attività di comunicazione, “con 570 comunicati stampa1,3 milioni di visite al rinnovato sito internet istituzionale, mentre la pagina Facebook del Consiglio ha raggiunto 90,3 mila follower, Twitter quasi 22mila e Instagram circa 12mila: siamo al primo posto per seguito social tra le istituzioni legislative regionali in Italia”.

“Sempre importante l’attività del Consiglio per le autonomie locali – prosegue Mosca – con i 40 pareri forniti, mentre la Consulta regionale europea ha esteso la sua attività alle scuole primarie e secondarie di primo grado. In generale, sono stati 378 gli studenti che hanno partecipato alla trentanovesima edizione del concorso Diventiamo cittadini europei, in collaborazione con lo Iuse”.

L’ospedale Regina Margherita sarà azienda autonoma. Critiche della minoranza in Regione

/

APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE L’AUTONOMIA ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA

 

«Lo scorporo dal Parco della Salute consentirà al Regina Margherita quella autonomia organizzativa e amministrativa necessaria per rispondere al meglio ai nuovi bisogni dell’area pediatrica, attraverso prestazioni di media e alta complessità che garantiscano la presa in carico globale e multidisciplinare del bambino e della sua famiglia, distinguendo l’assistenza al bambino, a partire dalle prime ore di vita sino all’adolescenza, da quella dell’adulto, secondo gli auspici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle varie Società scientifiche nazionali ed internazionali del settore. Per la Regione Piemonte, vuol dire mantenere l’impegno a costituire un presidio ospedaliero d’eccellenza interamente dedicato all’area materno-infantile, valorizzando il percorso fin qui svolto da questo ospedale e riconosciuto a tutti i livelli, alla pari dei più importanti presidi pediatrici nazionali, come il Gaslini di Genova, il Sacco di Milano e il Meyer di Firenze».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta il via libera del Consiglio regionale, votato oggi pomeriggio, alla costituzione della nuova Azienda ospedaliera “Ospedale Infantile Regina Margherita” di Torino, cui viene contestualmente assegnato il presidio ospedaliero infantile “Regina Margherita” e a cui ricondurre le prestazioni nei confronti dell’utenza pediatrica attualmente svolte dall’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino.

Nei prossimi giorni, il presidente della Regione Alberto Cirio siglerà il decreto di costituzione della nuova Azienda Ospedaliera “Ospedale Infantile Regina Margherita”, a valere dal 1 gennaio 2024.

«Era un impegno che ci siamo presi fin dalla campagna elettorale e che oggi arriva a compimento: garantire all’ospedale Regina Margherita le sue specificità per l’eccellenza nella cura dei bambini. I bambini non sono piccoli adulti e hanno bisogno di cure e assistenza specifici. La nuova Aso nasce con questo spirito e potrà dare ancora maggior solidità al percorso per il riconoscimento di Irccs che renderà, ancora più di quanto non sia già ora, l’ospedale di Torino un riferimento a livello nazionale e internazionale nella cura dei più piccoli», dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.

Ad apposita e successiva deliberazione della Giunta regionale, è demandata la definizione dei criteri e delle modalità di gestione della contabilità e delle attività e passività pregresse, così come anche la nomina di un commissario, affinché provveda, con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino e la supervisione della Direzione Sanità, a porre in essere le misure operative ed organizzative necessarie all’avvio della nuova organizzazione, garantendo nell’immediato la continuità di tutte le funzioni aziendali assegnate anche mediante atti convenzionali tra le Aziende.

L’assessore regionale al Bilancio, Andrea Tronzano: «Rispettiamo la parola data. Chiudiamo il percorso di mantenimento dell’identità pediatrica del nostro ospedale infantile di eccellenza, dopo che nel 2018 raccogliemmo quasi 150 mila firme a sostegno della nostra tesi. È contemporaneamente la prima pietra per il percorso che porta verso l’Irccs. I bambini non sono adulti in miniatura e insieme alle loro famiglie devono avere ogni attenzione dalla sanità pubblica senza essere confusi con gli adulti».

 

I commenti della minoranza in Regione:

GALLO – VALLE (PD):  “NESSUN DISEGNO, NESSUNA CERTEZZA SUI COSTI, NESSUNA PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI PER I BAMBINI”

19 dicembre 2023 “Oggi abbiamo affrontato in Aula la discussione della delibera sullo scorporo dal progetto del Parco della Salute dell’Ospedale Regina Margherita di Torino che dovrebbe diventare, da gennaio 2024, un’azienda ospedaliera autonoma, dopo un confronto in Commissione che non solo non ha fugato alcun dubbio, ma che ha contributo a aumentarli. Nulla è chiaro: né il percorso di scorporo, né i costi e nemmeno come verranno ridisegnati i servizi per i piccoli pazienti. Al momento si precisa che il processo non genererà costi e, qualora li generasse, eventuali oneri per l’attivazione troveranno copertura nelle risorse per servizio sanitario. Peccato che le risorse nazionali per la sanità, per scelte del Governo Meloni, siano in contrazione e, quindi, non riusciamo a capire come potranno essere coperti questi costi” dichiarano il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

Gallo e Valle osservano che “nonostante la delibera veda scritto “senza oneri aggiuntivi”, non siamo riusciti ad ottenere una quantificazione dei costi che comporterà lo scorporo del Regina Margherita dal Parco della Salute costi, né si avverte la necessità di tentare di quantificare le varie partite contabili. Si è scelto di procedere alla cieca, nonostante tutte le relazioni confermino che occorrerà duplicare una serie di servizi e saranno necessari interventi di tipo strutturale. Quindi, oggi, il centrodestra ha voluto istituire una nuova azienda senza sapere quanto costerà e senza sapere dove si collocherà nella futura rete ospedaliera”.

 “Quello che è certo – proseguono Gallo e Valle – è che da gennaio ci sarà una maggiore burocrazia per poter continuare a fare quello che si è fatto fino a oggi. Basti pensare a una madre, in carico al S. Anna, al figlio in carico al Regina, nella stessa stanza, afferente a non si sa quale dei due presidi, e sotto il controllo di personale afferente al Regina (l’infermiere pediatrico) e al S. Anna (ostetricia, ginecologia). Un pasticcio che riteniamo non salvaguardi la salute della donna e che, separando ostetricia da neonatologia comporti un arretramento organizzativo importante, come rilevato dalla Scuola di Medicina dell’Università degli studi di Torino”.

“Avremmo voluto discutere nel merito del testo – concludono gli esponenti dem – per capire come potenziare il Regina Margherita e come ridisegnare i servizi per evitare che tante le famiglie (9%), che oggi si rivolgono fuori Regione, possano curare i loro bambini in Piemonte. Nulla di tutto questo è stato fatto. Saremmo stati, infatti, d’accordo sul potenziamento del polo per migliorare i servizi, ma di questa discussione non c’è stata traccia. Che il centrodestra voti da solo questa delibera piena di incognite. Il Partito Democratico monitorerà perché non resti solo un annuncio come sembra”.

 

ACCOSSATO: “CIRIO E ICARDI GUIDATI DA LOGICHE DI POTERE A SCAPITO DELLA SALUTE E DEL BENESSERE DELLE DONNE E DEI BAMBINI. LUV DALLA PARTE DELLE PAZIENTI E A FIANCO DEI MEDICI E UNIVERSITA’ CONTRO UNO SCORPORO CHE RIPORTA IL PIEMONTE INDIETRO DI 50 ANNI”

“Il Regina Margherita è da anni punto di riferimento ed eccellenza dell’offerta sanitaria piemontese e nazionale, un modello da esportare e implementare non da mettere a rischio con un progetto di autonomia fragile e con formule organizzative discutibili come staccare la neonatologia dal Sant’Anna con tutti i rischi e problemi connessi. Senza contare che i proponenti in commissione non hanno escluso in futuro di aprire un punto nascite al Regina a due passi dal Sant’Anna stesso.” – spiega Silvana Accossato LUV.

A fronte di un progetto affrettato, senza certezze contabili e che, per sostenersi, si porta dietro fin da subito soluzioni discutibili come il trasferimento funzionale della neonatologia, LUV esprime profonda preoccupazione riguardo al progetto di staccare la neonatologia dal Sant’Anna, progetto anacronistico che si basa su una logica superata dalla medicina e dalla scienza, come confermato dalle dichiarazioni dei giorni scorsi da parte dell’Ordine dei medici, dei primari del Sant’Anna e dall’Università.

“Le nostre perplessità sul progetto di scorporo e sulla sua fragilità sono avvalorate da alcune affermazioni sentite in questi giorni, quali la possibilità in futuro di aprire un punto nascite. La salute e il benessere dei bambini e ragazzi sono priorità assolute, e ogni decisione dovrebbe essere basata su solide basi mediche e scientifiche e non per ragioni finanziarie o di “assetti di potere” interni alla burocrazia sanitaria” – spiega Silvana Accossato Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

“La nostra principale inquietudine riguarda la possibilità futura di aprire un punto nascite al Regina Margherita. Questa prospettiva ci preoccupa particolarmente, considerando la vicinanza geografica con il Sant’Anna. La creazione di un nuovo punto nascite a così breve distanza solleva non solo rischi logistici, ma anche interrogativi sulla sostenibilità e sulla coerenza con le esigenze mediche della comunità” dichiara Silvana Accossato.

Infine il convitato di pietra che aleggia attorno alla scelta di rendere azienda autonoma il Regina Margherita, cioè l’idea di accorpamento con il Sant’Anna, ipotesi uscita dalla porta due anni fa a seguito della forte mobilitazione delle donne torinesi e che ora potrebbe rientrare dalla finestra, visto che l’assessore Icardi in commissione, alla fine non ha escluso questa ipotesi.

Alla luce delle patologie ginecologiche sempre più complesse, tutto questo è fonte di preoccupazione. La medicina e la scienza avanzano rapidamente, e la logica materno-infantile superata rappresenterebbe un passo indietro nel progresso della salute femminile.

“Ricordiamo che le donne non sono solo madri, ma anche individui con esigenze mediche specifiche, che richiedono competenze complesse riscontrabili solo all’interno della città della salute. La nostra comunità merita servizi sanitari all’avanguardia, capaci di rispondere alle sfide mediche attuali e future e non giochetti di potere sulla pelle delle donne e bambini piemontesi” – spiega l’ex Sindaca di Collegno.

Panza (Lega) Ripartono i lavori della TAV, valichi alpini strategici per il futuro del Paese

 

Chiomonte – 18-12-2023- “Si è appena conclusa a Chiomonte l’inaugurazione del cantiere del tunnel di base della galleria per la Torino – Lione, un passo importante per il Piemonte, per il nostro Paese e per le connessioni europee – dichiara l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali -. Un’opera fermata per troppo tempo, che servirà a dare rilancio e che avrà ricadute positive per il territorio non solo per la Valsusa, ma anche per tutta la nostra regione, un’opera che aspettavamo e che finalmente prende il via per dare delle risposte concrete ai cittadini; un’opera necessaria, insieme alle tante altre opere che dovranno essere avviate da qui in avanti e che dimostrano quanto la montagna, piemontese, italiana ed europea, con i suoi valichi, sia strategica per il futuro e il benessere del nostro Paese e dell’intero continente. Bene così, avanti con l’Italia di sì” – conclude Panza.

Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza, responsabile delle politiche per le aree montane della Lega e Consigliere per la Montagna del ministro per gli Affari Regionali.

Ambrogio (Fdi): “Partenza cantieri Tav vittoria italiana”

“Con la partenza dei cantieri del tunnel di base della Tav Torino-Lione sul lato italiano non vincono solo il Piemonte ed il Nord-Ovest; vincono il lavoro, l’ambiente e lo sviluppo. Questo è un giorno importante perchè oggi vince tutta l’Italia”, afferma Paola Ambrogio, Senatore di Fratelli d’Italia. “Da sempre abbiamo sostenuto senza equivoci e tentennamenti quest’opera strategica e, oggi come ieri, la posizione di Fratelli d’Italia è lineare e coerente: sì alla Tav, alla difesa degli interessi italiani e alla costruzione di un futuro di crescita per le prossime generazioni”, conclude Ambrogio.

Regina Margherita, Pd: “Nessuna cifra, nessuna attenzione alle donne”

18 dicembre 2023 – “Prosegue in IV Commissione la discussione sullo scorporo dal progetto del Parco della Salute dell’Ospedale Regina Margherita di Torino che dovrebbe diventare da gennaio 2024 un’azienda ospedaliera autonoma. Ancora una volta ribadiamo tutta la nostra perplessità sul percorso intrapreso. Innanzitutto, non esiste alcuna certezza sui costi che comunque, come evidenziato nella delibera, ci saranno” spiegano il Presidente del Gruppo PD in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Vicepresidente del Consiglio regionale Daniele Valle.

“Anche l’assessore Icardi si è sottratto al confronto sui numeri, imputando (ripetutamente) alla gestione Cota la responsabilità di aver costituito un’azienda sanitaria troppo grande. Entrando nel dettaglio rileviamo che:

  • Non ha potuto confermare che lo sbilancio del Regina Margherita raggiunga i soli 20 milioni di euro, poiché non è neanche chiaro l’ammontare totale del disavanzo della Città della Salute.
  • Non ha saputo quantificare i costi ulteriori, se non quelli del nuovo direttore generale.
  • Ha escluso la realizzazione di interventi su strutture e impianti” affermano Gallo Valle.

“Quello che è certo  – proseguono gli esponenti dem – è che da gennaio ci sarà un sovrappiù di burocrazia per poter continuare a fare quello che si è fatto fino a oggi: “Si faranno un po’ di carte e di convenzioni”, dice l’assessore Icardi, per regolare il traffico. Pensiamo a una madre, in carico al S. Anna, al figlio in carico al Regina, nella stessa stanza, afferente a non si sa quale dei due presidi, e sotto il controllo di personale afferente al Regina (l’infermiere pediatrico) e al S. Anna (ostetricia, ginecologia). Un pasticcio che riteniamo non salvaguardi la salute della donna e che, separando ostetricia da neonatologia comporti un arretramento organizzativo importante, come rilevato dalla Scuola di Medicina dell’Università degli studi di Torino”.

“Infine – concludono Gallo e Valle – ribadiamo che non si ha alcuna informazione su quali saranno le prossime tappe per arrivare all’obiettivo finale di migliorare i servizi per i bambini, tema sul perseguimento del quale siamo tutti concordi. Queste profonde incertezze aumentano i nostri dubbi e anche le nostre preoccupazioni”.