POLITICA- Pagina 92

Italia Lib Pop: “Un Centro che nasce di parte non sarà mai Centro”

“Un Centro che nasce con una visione aprioristica verso una sola direzione, con una pregiudiziale verso una delle due parti e con l’idea del “tutti dentro“, a prescindere dalle profonde differenze di posizione su temi etici e valoriali, non può definirsi reale forza di centro, tantomeno essere percepito come un progetto solido e concreto e non solo come un semplice cartello elettorale, concepito per superare la soglia di sbarramento del 4% alle prossime elezioni Europee“, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta i movimenti in corso in vista dell’appuntamento elettorale di Giugno.

“Dopo il fallimento del cosiddetto terzo polo, naufragato sia per i contrasti tra gli ego in campo, sia per lo strabismo politico che ne ha contraddistinto il percorso portandolo a diventare un piccolo supporto al centrosinistra, esterno ma al contempo organico ad esso, l’eventuale nascita di un nuovo progetto basato sugli stessi presupposti non può che far presagire i medesimi, fallimentari, risultati”, aggiunge Desirò.

“Di fronte alla polarizzazione ed alla radicalizzazione dei contenuti e del confronto politico, il nostro Paese ha la necessità di rafforzare il campo Liberale e Popolare, ma facendolo attraverso progetti concreti, intellettualmente onesti e con una prospettiva di lungo termine che non sia solamente finalizzata ad una visione poltronistica, con l’unico fine di superare soglie elettorali o di portare all’elezione di rari rappresentanti, passando attraverso candidature in liste partitiche sempre e solo di un parte politica precisa”, continua Desirò.

“Se un Centro vero e reale ha la legittima possibilità di marcare le proprie distanze dalle aree più sovraniste e populiste di una coalizione, dovrebbe al contempo evidenziare in modo coerente le profonde differenze da una sinistra oggi oltremodo populistaradicale e statalista con la quale i veri liberali e popolari non possono avere punti in comune. Invece, non vi è occasione in cui i promotori di questo presunto centro non rimarchino le distanze da una sola parte, confermando invece di collaborare e cercare sintesi in una direzione che con liberalismo e pensiero popolare nulla ha a che fare”, conclude Desirò.

“Musei e cultura per migliorare la vita delle persone con demenza e Alzheimer”


Siano introdotti anche in Piemonte programmi museali dedicati ai pazienti e ai loro familiari: altre Regioni, Toscana in testa, stanno dimostrando la fattibilità e l’efficacia di simili iniziative. L’Ordine del Giorno a mia firma che ne propone l’adozione anche nella nostra Regione è stato inserito tra i temi da trattare in Consiglio Regionale.

Chiedo alla Giunta, con un mio OdG appena inserito nell’ordine del giorno del Consiglio Regionale del Piemonte, di realizzare progetti di welfare generativo per l’introduzione di programmi museali dedicati alle persone con demenza o morbo di Alzheimer, nonché ai loro familiari e caregiver. Considero fondamentale, infatti, incentivare modelli di cura innovativi basati su appositi interventi psicosociali. Lo stesso Piano Nazionale Demenze prevede la promozione di tutte le forme utili di partecipazione e coinvolgimento di pazienti e famiglie e la mia richiesta va nella stessa direzione. I trattamenti psico-educazionali, cognitivi e psicosociali possono avere un impatto positivo sulla qualità di vita delle persone e delle famiglie. Altre Regioni italiane, la Toscana per esempio, si sono già dotate di progetti di questo tipo, con guide formate e risultati decisamente incoraggianti. Con lo sviluppo di programmi museali che coniughino attività culturali, bisogni sociali e bisogni sanitari, anche l’arte e la cultura possono diventare strumenti di sostegno alle persone che affrontano la sfida di vivere con la demenza ed è quindi utile inserire tali misure nel Piano Regionale Demenze della Regione Piemonte, dal momento che, in un ambiente privo di barriere cognitive, le persone con demenza possono trarre tutti i vantaggi di una piena partecipazione alla vita sociale e culturale, con beneficio anche per le famiglie e i caregiver.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Gallo (Pd): “dalla maggioranza una toppa sulla sanità”

 “ICARDI RICONOSCE GLI ERRORI DEL GOVERNO NAZIONALE SULLA REVISIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA E DEL TARIFFARIO E PROVA A CORRERE AI RIPARI CON UNA TOPPA PER QUALCHE MESE, MA IN REALTA’ IL CENTRODESTRA, A TUTTI I LIVELLI, FALLISCE ANCORA UNA VOLTA SUL SISTEMA SANITARIO”

14 febbraio 2024 – “Il governo nazionale, negli ultimi mesi, ha ridotto i fondi della sanità a bilancio rispetto al PIL e, adesso, modifica i LEA e il tariffario, aprendo a una riduzione di alcuni servizi erogati gratuitamente o con ticket ai cittadini e rivoluzionando il servizio sanitario. La revisione dei Livelli essenziali di assistenza e del tariffario, infatti, avvia una modifica sostanziale ai servizi erogati al cittadino con ricadute importanti anche sull’ occupazione del SSN e del privato accreditato. Molti servizi che oggi sono esenti non lo saranno più e molte prestazioni rischiano di essere sottopagate creando problemi di erogazione o addirittura sono destinate a scomparire” afferma il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“L’assessore Icardi, rispondendo alla mia interrogazione, riconosce gli errori della sua stessa parte politica a livello nazionale, affermando che tutte le regioni si erano opposte al nuovo Tariffario voluto dal Governo Meloni, ma che non si può fare altro che recepire i nuovi LEA e il nuovo tariffario. Verrà previsto un periodo transitorio per garantire alcune prestazioni con tariffe regionali attuali nel 2024, poi si vedrà. Insomma, il centrodestra regionale cerca di correre ai ripari degli errori del centrodestra nazionale, ma in realtà prova solo di rinviare di qualche mese gli effetti negativi delle scelte nazionali senza per altro riuscirci. Il centrodestra, a tutti i livelli, fallisce sulla sanità! A noi sta a cuore la salute dei cittadini e l’equità di accesso ai servizi per questo non ci fermeremo in questa battaglia e chiederò urgentemente l’audizione degli ordini professionali perchè la Regione si attivi a mantenere i servizi attuali e le tariffe. No a ulteriori tagli al sistema sanitario!” conclude Gallo.

Incontro di Tempi Nuovi – Popolari Uniti e Italia Viva

Tempi Nuovi – Popolari Uniti e Italia Viva organizzano un incontro che si svolgerà sabato 17 febbraio 2024 alle ore 14.30 presso il Salotto delle idee in Corso Palestro 14, Torino.

In questa occasione si discuterà delle sfide che attendono i riformisti in Europa. Ai lavori parteciperà la Coordinatrice nazionale del nostro partito On. Raffaella Paita, la Presidente regionale di Italia Viva On. Silvia Fregolent e l’On. Enrico Borghi.

Intini, il socialismo coerente e minore

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

La morte di Ugo Intini mi ha rattristato. Lo conobbi in Liguria molti anni fa dopo la caduta del Psi e dovetti discutere con lui che voleva ottenere la firma di Mario Soldati presso cui trascorrevo un fine settimana. La petulante insistenza con Soldati mi indusse a intervenire e ad alzare la voce, invitandolo ad uscire dalla villa di Tellaro perché Soldati molto deluso di Craxi non voleva più sentire parlare di manifesti politici  né per Craxi , né per i post comunisti, né per Mani pulite che detestava: voleva stare tranquillo a casa sua, era rimasto vedovo da poco. Ma la morte di Intini ha rimesso in campo anche il figlio di Craxi come testimone storico, si fa per dire.
Non ho mai avuto stima di  B o b o  Craxi, che adesso si improvvisa storico, non potendo più da tanti anni fare il politico. L’eredità di Bettino non è certo passata al figlio.
Ho letto una sua intervista in ricordo di Ugo Intini, il portavoce  settario e in parte persino comico di Craxi e direttore dell’Avanti! che sarà stato anche un uomo coerente, ma di scarsa personalità. B o b o   lo  ha paragonato a Nenni che fu un grande giornalista d’istinto, senza averne la cultura e lo paragona a Pertini che prima di lui diresse “Il lavoro” di Genova, anche se si limitò a fare il direttore politico: Pertini non fu mai un giornalista vero e la sua ottocentesca verbosità non ebbe nulla della secchezza necessaria per scrivere su un giornale rivolto prevalentemente agli operai.
Intini ha mantenuto la coerenza, ma quest’ultima virtù non basta per la storia. Ho letto di recente la prefazione ad un libro in cui emerge la sua vecchia passione anticomunista, ma ho notato con rammarico che egli  non dedica neppure un cenno a Giacomo Matteotti, l’esempio più vero e più alto di un socialista democratico che diede la vita per affermare i suoi ideali. Forse per Intini restava il padre di Nicolazzi, come diceva Craxi? A  B o b o  vorrei chiedere se sa che il più importante direttore dell’ Avanti! fu Mussolini come sosteneva con lucidità  e amarezza uno storico  vero, Emilio R. Papa.

In ricordo di Anna Sartoris

Commemorata in Aula l’ex consigliera regionale dell’Union Piemontèisa.

“Anna Sartoris è stata protagonista di importanti battaglie a difesa della cultura e dell’autodeterminazione del Piemonte, sempre con il suo carattere appassionato e determinato. È stata la prima a parlare piemontese in Consiglio, rappresentava un territorio e aveva in cima alle priorità la tutela delle identità”.
Così il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia ha ricordato la consigliera della quinta legislatura Anna Sartoris, durante la commemorazione nell’Aula di Palazzo Lascaris.
Scomparsa il 14 settembre scorso, all’età di 70 anni, Sartoris era nata a Vercelli il 9 giugno 1953. Nel 1973 è stata direttore politico del giornale “Alp”, in lingua piemontese; nel 1983 ha fondato l’Associassion Coltural Amis del Piemont che ha presieduto ed è stata socia fondatrice dell’Union Piemontèisa.
Dal 1987 al 1989 ha ricoperto la carica di consigliera comunale a Santhià.
Nel 1990 è stata eletta consigliera regionale per la lista Union Piemonteisa, nella circoscrizione di Torino ed è stata componente delle commissioni Sanità, Beni culturali e Ambiente.
Nello stesso anno è entrata in Consiglio provinciale a Vercelli e in Consiglio comunale a Biella.
A nome dell’Assemblea e prima di chiedere un minuto di raccoglimento, il presidente ha rinnovato le più sentite condoglianze al marito Roberto Gremmo.

Italia Viva con Lista Monviso per il diritto di voto a distanza

Italia Viva, che si sta impegnando in Parlamento per il voto degli studenti fuorisede, sostiene ed appoggia l’appello promosso dalla Lista Monviso alla Giunta Regionale del Piemonte affinché promuova con determinazione l’approvazione del disegno di legge sul voto a distanza presso il Parlamento Italiano.
“Questa iniziativa è cruciale per garantire a quasi 5 milioni di studenti e lavoratori fuorisede il dirito di voto alle prossime elezioni Europee, previste per l’8 e 9 giugno” lo afferma la sen. Silvia Fregolent, Presidente Italia Viva Piemonte. “Il termine ultimo per preparare adeguatamente il voto dell’8 e 9 giugno è il 15 febbraio, pertanto è essenziale che la Giunta Regionale del Piemonte agisca senza indugi per promuovere questa importante misura di civiltà e buon senso.”


Aggiunge Davide Neku, Presidente del partito a Torino: “Il voto a distanza è una soluzione pragmatica e inclusiva che consentirebbe a una vasta fascia della popolazione di esercitare il proprio diritto democratico, senza dover affrontare oneri eccessivi o discriminazioni di caratere territoriale”.
“Questa iniziativa non solo garantirebbe un’adeguata rappresentanza agli studenti e ai lavoratori fuorisede, ma rappresenterebbe anche un segnale tangibile di impegno verso la partecipazione democratica e l’inclusione sociale”, afferma Andrea Fossa, Coordinatore dei giovani di Italia Viva in Piemonte.
Italia Viva sotolinea che il costo di tale misura è contenuto rispeto ai benefici e alla coesione sociale che porterebbe. Pertanto, invita la Giunta Regionale del Piemonte a unirsi a perorare l’urgente richiesta al Parlamento affinché agisca tempestivamente sull’approvazione del ddl sul voto a distanza.

Foto: il Sit-in di questa mattina di fronte al Consiglio Regionale del Piemonte

Ferrovie, Avetta (Pd): “Durante il carnevale servizio intollerabile”

 “CHE RICORDO AVRANNO I TURISTI DEI NOSTRI TRENI?”

«Si è soliti dire che nei giorni del Carnevale Ivrea diventa un “carnaio” per l’affollamento di cittadini e turisti. In realtà il “carnaio” oggi è iniziato ben prima rispetto ai tradizionali luoghi del centro storico, ed è iniziato sul treno R2765 delle 11.34 tra Torino PS e Ivrea. Ho viaggiato anch’io, insieme a tanti turisti stranieri, in vagoni stracolmi di gente, famiglie con bambini pigiate e costrette a viaggiare in piedi. È davvero impossibile adeguare il servizio ferroviario tra Torino e Ivrea nei giorni “caldi” del Carnevale, quando è noto il maggiore afflusso di persone? Si parla sempre dell’importanza del turismo per il Piemonte, della rilevanza delle nostre tradizioni, ma di fronte a uno spettacolo del genere quale ricordo avranno del viaggio in treno in Italia i tanti turisti stranieri venuti a vedere il Carnevale? E la Regione Piemonte non ha ritenuto di sollecitare Trenitalia in vista del Carnevale? Alla fine la morale è sempre la stessa: non solo i pendolari esasperati si vedono costretti a usare l’auto, ma anche i turisti devono sapere che il Piemonte non è una Regione per treni ed è meglio ricorrere al rent a car».

Alberto AVETTA

Consigliere regionale PD

Vice Presidente Commissione Trasporti

Accossato (LUV): “assenze dei consiglieri maggioranza imbarazzanti”

‹‹Continua l’atteggiamento irrispettoso da parte dei consiglieri di maggioranza nei confronti delle istituzioni e di tutti i cittadini piemontesi. Ieri dalle 9.30 in poi erano in programma diverse audizioni di associazioni e di esperti al fine di approfondire i contenuti della proposto di legge di iniziativa popolare “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019” ma a quell’ora di tutti i consiglieri di maggioranza era presente solo il Vicepresidente della Commissione, a fronte di una nutrita presenza dell’opposizione. Solo alle 11 si è potuto dare inizio ai lavori della IV Commissione, quando finalmente si sono presentati alcuni altri consiglieri del centrodestra, il minimo per garantire il numero legale›› dichiara Silvana Accossato, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale.

‹‹È chiaro che la maggior parte dei consiglieri di centrodestra non ha più voglia di fare il proprio dovere e preferisce andare in giro per fare la campagna elettorale, ma alle elezioni mancano ancora quattro mesi ed il loro atteggiamento è decisamente inaccettabile›› conclude Accossato.

Suicidio assistito, Ravetti (Pd): “Centrodestra fa slittare audizioni di due ore”

 “RICHIAMO LA MAGGIORANZA ALLA SERIETA’”

12 febbraio 2024 – “Oggi avrebbero dovuto iniziare alle 9,30, in IV Commissione, le audizioni dei rappresentanti di diverse associazioni sulla proposta di legge di iniziativa popolare n. 295 recante “Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito ai sensi e per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019”. Il condizionale, in questo caso, è d’obbligo dato che il Presidente della Commissione ha dovuto rinviare la prima audizione di circa due ore per l’assenza della quasi totalità dei commissari di centrodestra: solo un esponente della maggioranza era presente” dichiara il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Voglio richiamare la maggioranza alla serietà: non presentarsi o farlo con grande ritardo è mancanza di rispetto nei confronti di chi oggi è venuto a esprimere le proprie posizioni su un tema di grandissima importanza e di attualità come quello del suicidio assistito” prosegue l’esponente dem.

“Certo – conclude Ravetti – sono i giorni di Sanremo e di Carnevale e probabilmente il centrodestra è distratto da altre occupazioni. Peccato che i cittadini ci abbiano scelto per ascoltare le loro posizioni e rappresentarli all’interno dell’Istituzione, mentre la maggioranza continua a distinguersi per la propria assenza”.