Fdi, Vita Nascente, Raiteri: “Misura di libertà”
“A sostegno delle donne in situazione di fragilità sociale”
Dichiarazioni in replica alla manifestazione di Non una di meno davanti al Consiglio Regionale del Piemonte
“Il fondo Vita Nascente – oggi contestato dal collettivo Non una di meno – afferma Silvia Raiteri, consigliere regionale di Fratelli d’Italia – ha aiutato, in questi anni, tante donne in difficoltà ed ha garantito il diritto alla libertà di scelta della donna”.
“Il fondo voluto dall’assessore Marrone è una misura di libertà, un sostegno concreto psicologico, medico ed economico-sociale ed è la miglior risposta a chi si oppone con presidi, manifestazioni e contestazioni unicamente mosse da ragioni ideologiche” conclude di consigliere Raiteri
18 febbraio 2025 – “Dall’aggiornamento dei dati sulla mobilità sanitaria fornito dalla Fondazione scientifica indipendente GIMBE, del 13 febbraio scorso, emerge un quadro preoccupante per il sistema sanitario piemontese. I dati confermano una crescita costante dei flussi di mobilità sanitaria, evidenziando l’incapacità crescente delle regioni di garantire cure adeguate ai propri cittadini all’interno delle strutture sanitarie pubbliche. Nel 2022, il Piemonte ha registrato un saldo passivo di 6,3 milioni di euro, in calo rispetto ai -18,5 milioni del 2021. Tuttavia, abbiamo acquisito ulteriori dati sulla mobilità sanitaria da e verso le aziende sanitarie pubbliche, che indicano un possibile ampliamento della forbice passiva nel 2023” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Mauro Salizzoni.
“Particolarmente allarmante – prosegue il Consigliere regionale Pd – è il dato che rileva come il Piemonte eroghi il 50,6% della mobilità sanitaria attiva attraverso strutture private. Ciò significa che, su 293 milioni di euro, circa 148 milioni di euro sono stati destinati a prestazioni sanitarie erogate da strutture accreditate piemontesi a favore di cittadini non piemontesi. Questi 148 milioni rappresentano un’uscita economica per la Regione, poiché vanno rimborsati alle strutture private, aggravando ulteriormente le già esangui casse della sanità pubblica. Alla luce di questi dati preoccupanti, ho interrogato l’Assessore regionale alla Sanità per avere chiarimenti e indicazioni in merito strumenti intenda adottare per fronteggiare questa tendenza che, di fatto, penalizza la sanità pubblica a favore di un sistema che sembra sempre più orientato verso la privatizzazione”.
“Nella risposta data in Aula dall’Assessore Vignale ho ritrovato un elenco di dati sull’incidenza degli erogatori privati e sui tetti di spesa. Ma non ho ricevuto nessuna risposta alla mia richiesta riguardante che cosa la Regione intenda fare per salvaguardare la sanità pubblica, invertendo la tendenza di un utilizzo eccessivo del privato accreditato. E’, infatti, fondamentale che il Piemonte si impegni a garantire la salute dei propri cittadini, investendo nella sanità pubblica e riducendo la dipendenza dalle strutture private. La salute deve rimanere un diritto fondamentale per tutti” conclude Salizzoni.
Il Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale presenta tre emendamenti al Bilancio regionale: “Proponiamo lo stanziamento di 300mila euro per i piccoli lavori nelle case popolari che potrebbero tornare ad essere assegnate, 250mila in più per l’acquisto di scuolabus per comuni e altri enti locali e altri 250mila per la bonifica dell’amianto negli edifici pubblici”
Tre emendamenti al Bilancio di Previsione 2025-2027 presentati dal Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, su tre temi particolarmente significativi: ambiente, trasporto scolastico ed edilizia residenziale pubblica. Il totale delle risorse previste dai tre emendamenti è 800mila euro.
300mila sono destinati alle cosiddette case di risulta, immobili di edilizia residenziale pubblica che necessitano di piccoli interventi per essere nuovamente assegnati: grazie a questo emendamento, che aggiunge risorse alle economie degli enti gestori, sarà possibile ripristinare un centinaio di appartamenti con interventi tra i cinque e i quindicimila euro.
250mila euro, risorse aggiuntive rispetto a quanto già stanziato annualmente dalla Regione, andranno a Enti Locali per l’acquisto di scuolabus e altri 250 mila euro saranno destinati ai comuni per la bonifica dell’amianto da edifici pubblici non ad alta frequentazione: un Ordine del Giorno collegato al bilancio proporrà di destinare questi fondi esclusivamente ai comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti.
“Abbiamo scelto – spiegano i Consiglieri del Gruppo – di rispondere a esigenze che abbiamo raccolto sul territorio: essere vicini agli enti locali e ai bisogni delle persone fragili fa parte dell’impegno che tutti noi abbiamo preso nei confronti dei nostri territori. Consideriamo prioritario rimettere a disposizione delle persone in difficoltà decine di case popolari che non vengono assegnate per mancanza di fondi per lavori di piccola o modesta entità, così come non possiamo non tenere conto delle esigenze prioritarie degli enti locali, come il trasporto scolastico, anche alla luce dei futuri dimensionamenti dei plessi scolastici, e la bonifica dell’amianto, argomento di grande attualità anche a seguito dei recenti studi epidemiologici presentati durante il processo Eternit”.
Nella foto i Consiglieri della Lista Civica Cirio Presidente PML Silvio Magliano (Capogruppo), Sergio Bartoli, Mario Salvatore Castello, Elena Rocchi, Daniele Sobrero
POLITICA
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Pace in Ucraina: due vertici, due pesi e due misure. L’Europa annaspa
La Sala Rossa per il popolo curdo
Il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno (primo firmatario, Simone Fissolo) in solidarietà con il popolo curdo, oggetto da molti anni di persecuzioni da parte di vari governi mediorientali.
Sindaco, la Giunta e Presidente del Consiglio comunale sono invitati, si legge nel documento, a farsi parte attiva presso il Parlamento affinché venga riconosciuto il genocidio del popolo curdo e sia dedicata una giornata per il suo ricordo, tenendo in considerazione che il 14 aprile è il giorno ufficiale per la commemorazione delle vittime dell’Operazione Anfal.
Scatenata dal regime di Saddam Hussein alla fine degli anni 80, l’operazione militare provocò 182.000 vittime nelle regioni irachene abitate dai curdi, con l’uso di armi chimiche e deportazioni di massa.
I curdi, ricorda l’ordine del giorno, rappresentano uno dei più grandi gruppi etnici senza uno Stato nazionale, una popolazione stimata tra i 20 e i 30 milioni di individui, distribuiti tra Iran, Iraq, Siria, Turchia e piccole comunità in Libano, Armenia e Azerbaijan. In anni più recenti hanno subito persecuzioni anche dal governo turco e dall’Isis, così come da parte del governo dell’Iran.
“Il Consiglio Comunale – spiega il documento votato in aula – vuole, con questo atto, sollecitare e portare all’attenzione del Governo Italiano una tragedia dimenticata e far sì che venga ricordata con la giusta considerazione. Ricordare il dramma del popolo Curdo e il processo di genocidio che ha subito, anche alla luce dei rischi di nuove violente repressioni da parte dei Governi turco ed iraniano”. Si ricorda inoltre come Il Consiglio Onu per i diritti umani nel settembre 2014 avesse aperto un fascicolo, dopo la grave crisi umanitaria generata dall’assedio portato dall’Isis ai centri della comunità yazida, parte del popolo curdo, nel nord dell’Iraq.
A sostegno dell’ordine del giorno, prima della votazione, hanno preso la parola le consigliere Diena, Garione, Patriarca e Apollonio, oltre al consigliere Abbruzzese.
AVS, question time su Vita nascente
Nallo e Blengino in visita al “Lorusso e Cutugno”
È partito da Torino il tour dei Radicali Italiani nei 17 istituti minorili italiani per verificare le condizioni di detenzione e gli effetti del Decreto Caivano.
“Al Ferrante Aporti” – dichiara Filippo Blengino, Segretario dei Radicali Italiani – “i detenuti sono 51, a fronte di una capienza regolamentare di 46. Le condizioni delle celle visitate sono abbastanza buone: non ci sono più materassi buttati a terra. Come in tutti gli istituti minorili, però, resta il problema della salute mentale. Sono attive diverse iniziative educative e formative interessanti, ma il numero di mediatori culturali è insufficiente: solo quattro, troppo pochi per una struttura che ospita un’alta percentuale di detenuti stranieri. Inoltre, la copertura medica è garantita solo per quattro ore al giorno. Rimangono i problemi comuni a tutti gli istituti: un sovraffollamento fuori controllo che rende difficile la gestione di ragazzi che necessitano di spazi migliori, dove il reinserimento sociale non sia solo un’utopia.”
Nel pomeriggio, il segretario dei Radicali Italiani, Filippo Blengino, ha visitato, insieme alla Consigliera regionale del Piemonte Vittoria Nallo, il carcere “Lorusso e Cutugno”.
“Torniamo al Lorusso e Cutugno dopo la visita di agosto, ma purtroppo la situazione delle carceri italiane non è cambiata: sovraffollamento, cronica carenza di personale, strutture fatiscenti. Una tragedia silenziosa che attende ancora le riforme promesse e mai realizzate. Al Lorusso e Cutugno la carenza di educatori è drammatica: solo 10, ovvero uno ogni 140 detenuti. Anche i mediatori culturali sono pochissimi. Se non si affronta seriamente la questione carceraria, si rischia il collasso. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo.”
Lo dichiarano in una nota Filippo Blengino, Segretario dei Radicali Italiani e Vittoria Nello-Consigliera Regionale Piemonte
Scanderebech (Fi): “Botti di capodanno tutto l’anno”
E L’AMMINISTRAZIONE COSA FA?
Durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale, la Capogruppo di Forza Italia Federica SCANDEREBECH ha discusso un’interpellanza avente ad oggetto i botti che si sentono continuamente in città; Capodanno è passato da un pezzo, pare che se ne accorgano solo i cittadini e gli organi di stampa che questi proseguono con spari e fuochi d’artificio in corso Giulio Cesare (12 gennaio), bengala in via Berthollet (16 gennaio) ed esplosioni di colpi di pistola e petardi in altre zone della città.
Dichiara SCANDEREBECH: “In seguito alla presentazione di una prima interpellanza, lo scorso 9 dicembre, in Consiglio Comunale, l’Assessore Porcedda ha riferito che le verifiche per la tutela della quiete pubblica e per il contrasto ai botti e fuochi pirotecnici viene compiuta tutto l’anno, non solo durante le festività di dicembre.”
Aggiunge la consigliera: “Nonostante i buoni propositi dell’Assessore non si capisce come mai le cronache dei quotidiani abbiano riportato a gennaio vari episodi di petardi e conseguenti danni a citofoni, mura, vetrate, portoni, in via Borgosesia, corso Giulio Cesare, via Aosta e non si capisce nemmeno come passino inosservati un festeggiamento di un fidanzamento in via Chivasso, a pochi passi dalla Scuola Primaria Parini con l’esplosione di colpi di pistola, l’esplosione di fuochi d’artificio e petardi per festeggiare un compleanno in via Berthollet e via Saluzzo, fatti oggetto di cronaca da parte dei quotidiani torinesi. Proseguono poi le lamentele della cittadinanza per le esplosioni di petardi e fuochi d’artificio nelle ore notturne che potrebbero, a detta di qualcuno, essere riconducibili all’arrivo in città di un carico di droga, come accade nelle trame dei film e delle serie tv. L’Assessore nulla sa sui nuovi fatti del nuovo anno. D’altronde, come dichiara, non è una delle priorità a cui sta puntando, si può fare sempre di più, ma evidentemente non si vuole.”
Conclude SCANDEREBECH : “Le sanzioni sono irrisorie, rispetto agli episodi, non hanno mai superato il numero di 6 nel periodo 2016/2023, nel 2024 sono appena 6 (di cui 5 per il commercio in forma itinerante di artifici pirotecnici e solo una per scoppio di petardi, nonostante i giorni da Natale a San Silvestro si sentano botti in continuazione). Nel 2025 nessuna sanzione nonostante i cittadini e i quotidiani nel mese di gennaio abbiano continuato a segnalare la presenza di botti. Sembra che i cittadini vivano una situazione distorta rispetto a quella in cui vive la Giunta “sorda” alle denunce e agli articoli sui quotidiani. Se queste sanzioni aumentassero potrebbero essere un deterrente per chi non si attiene all’osservanza dei Regolamenti di Polizia Urbana e di Tutela degli animali e pensa di poter fare come vuole nel territorio cittadino nella consapevolezza che tanto non gli verrà mai imputato nulla. I cittadini rimarranno ancora col dubbio di chi autorizzi questi fuochi tutte le sere e se abbiano un motivo. Come sempre assistiamo allo scarico di competenze di questa Amministrazione dichiarando che sarà l’ordinanza delle -zone a vigilanza rafforzata- a dare le risposte corrette”.