“CHIEDE AIUTO ALLA BOCCONI. MA DAVVERO CI SERVONO GLI ESPERTI LOMBARDI PER ELABORARE SOLUZIONI?”
«La mobilità passiva verso la Lombardia non riguarda solo più i malati ma anche gli esperti. Cirio e Icardi dopo averci illustrato a più riprese i risultati “straordinari” sul fronte abbattimento delle liste di attesa a fine legislatura si affidano all’università Bocconi per analizzare i dati e prospettare soluzioni. Evidentemente i risultati ottenuti in questi 5 anni non erano poi così “straordinari”. Ma soprattutto: perché la Bocconi? La nostra Università e il nostro Politecnico non sono forse in grado? Il principio sovranista per il quale prima vengono le eccellenze del territorio, vale solo per formaggi, insaccati e prodotti agricoli? Non credo che serva farci spiegare dagli esperti lombardi che esiste un problema di mancata condivisione delle agende o che bisogna rafforzare il Sovracup o migliorare l’appropriatezza prescrittiva. Lo diciamo da tempo e lo sanno molto bene tutti gli operatori del servizio sanitario regionale. Peraltro, immaginiamo che durante gli anni del commissariamento, quando gli esperti Agenas stazionavano nei locali dell’assessorato alla sanità, qualche analisti sul tema l’abbiano fatta. Viene da pensare che ricorrere alla Bocconi per trovare soluzioni riorganizzative sia un ulteriore modo per evitare da fare le uniche cose che davvero sono necessarie per ridurre i tempi di attesa: assumere più personale, potenziare la medicina territoriale, investire davvero nell’edilizia sanitaria e non annunciando progetti che stanno solo sulla carta (quella dell’Inail?)».
Daniele Valle
Vicepresidente del Consiglio Regionale