Gallo (Pd): “Revisione Lea, un disastro annunciato”
Si va verso una riduzione sostanziale dei servizi sanitari al cittadino in particolare su servizi domiciliari e per i cronici in contrasto con i modelli di sanità territoriale previsti con il PNRR
E’ un allarme rosso ancora più grave se possibile del taglio del finanziamento pubblico rispetto al pil previsto dal governo di destra! Noi abbiamo in testa un altro Piemonte!
4 marzo 2024 – Si è tenuta oggi in IV Commissione l’audizione dei rappresentanti della Federazione nazionale degli Ordini tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione, dell’Ordine dei Fisioterapisti e dell’Ordine degli Infermieri, in merito alla modifica dei Livelli essenziali di assistenza e al nuovo nomenclatore in vigore dal 1° aprile 2024.
“Abbiamo rilevato una forte preoccupazione da parte di tutti i soggetti auditi in merito alla modifica dei LEA e del tariffario che aprirà alla riduzione di alcuni servizi attualmente erogati gratuitamente o con ticket ai cittadini e rivoluzionerà, in negativo, il servizio sanitario. I dietisti, per esempio, hanno segnalato che molte delle prestazioni da loro erogate, con l’introduzione dei nuovi Lea, verranno cancellate e questa decisione avrà ricadute gravi anche sul personale che rischierà il licenziamento” spiega ilPresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.
“Con il nuovo nomenclatore – prosegue l’esponente dem – verranno diminuite molte prestazioni fondamentali e non è stata ricompresa nessuna prestazione domiciliare, in netta contrapposizione con l’applicazione del modello territoriale. Si tratta di una scelta gravissima, basti pensare che, per esempio, verrebbe a mancare totalmente la radiologia domiciliare. Inoltre, si è deciso di ridurre di 2/3 il valore economico di alcuni servizi che, sicuramente, verranno così abbandonati dal privato e ricadranno sul pubblico con impossibilità di far fronte alla richiesta e con un conseguente allungamento infinito delle liste d’attesa. Assisteremo alla perdita totale di alcune prestazioni di cui la salute pubblica ha estremo bisogno, di fatto escludendo alcune professioni sanitarie dall’erogazione pubblica e convenzionata”.
“E’ stato, poi, sottolineato dai rappresentanti dell’ordine dei logopedisti – afferma Gallo – che il nuovo nomenclatore né valorizza, né copre i costi delle loro prestazioni, per non parlare del fatto che sono stati completamente cancellati servizi nell’ambito della fisioterapia e della teleriabilitazione: tutti quelli, per esempio, dei caregiver. In Piemonte, da aprile, saranno circa 60mila le prestazioni non più ricomprese nei Lea e coinvolgeranno percorsi di grande importanza in ambiti fondamentali come nefrologia, oncologia, DCA, obesità e malnutrizione, fino alla nutrizione artificiale domiciliare. Questo significherà che i pazienti ricoverati non potranno essere assestati e seguiti a casa”.
“Il Governo ha, quindi, scelto di dare un colpo di spugna a molti servizi fondamentali e, in particolare, alla domiciliarità e alla rete territoriale. E il centrodestra regionale che cosa fa? Chiediamo con forza che la Regione si attivi per mantenere i servizi attuali e le tariffe. Riteniamo, inoltre, irrinunciabile che si ricostituisca l’Osservatorio delle professioni perché possa fornire analisi e indicazioni su temi tanto delicati. La nostra sanità pubblica rischia di sprofondare in un baratro, impoverita da tagli e decisioni sbagliate. Non permetteremo che accada!” conclude Gallo.
Fdi Torino: “solidali con le forze dell’ordine”
Torino. Ieri una delegazione di parlamentari e dirigenti di Fratelli d’Italia ha dato vita ad un sit-in sotto al Monumento al Carabiniere dei Giardini Reali in solidarietà alle Forze dell’Ordine.
“Dopo quanto accaduto a Torino negli scorsi giorni abbiamo voluto far sentire la nostra vicinanza alle forze dell’ordine – spiega il presidente cittadino di Fratelli d’Italia Maurizio Pedrini -. Nella città in cui il sindaco vorrebbe regolarizzare il Centro sociale Askatasuna, la serie di aggressioni verso uomini e donne che quotidianamente lavorano per proteggere la nostra sicurezza è inaccettabile, e lo sono altrettanto i tentativi di delegittimare e mettere in cattiva luce l’operato di chi porta la divisa. È necessario fermare immediatamente questo clima che ci sta riportando verso gli anni bui dell’odio politico e usare fermezza contro chi usa la violenza come strumento di prevaricazione. Il coordinamento cittadino di Fdi, i parlamentari, tutti i dirigenti di partito hanno voluto quindi ribadire con questa iniziativa, così come in altre città d’Italia sta facendo Fdi, una vicinanza concreta a chi ogni giorno garantisce la nostra sicurezza”
Inaugurati due nuovi treni Pop e Rock
“La giornata di oggi è molto importante perché conferma l’impegno e la perseveranza della Regione Piemonte nel potenziare e migliorare i servizi del trasporto ferroviario per tutti i cittadini – commenta Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. I treni Pop e Rock sono stati una vera e propria svolta nell’ambito del movimento su binari perché entrambi sono mezzi di ultima generazione che abbattono i costi e la produzione di agenti inquinanti, rendendo così il viaggio sostenibile oltre che confortevole. Il Pop infatti è riciclabile fino al 97% con una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai treni precedenti e si può fregiare di elevati livelli di affidabilità e sicurezza, grazie alle telecamere e ai monitor presenti a bordo. La sicurezza è anche una prerogativa del treno Rock, che si differenzia dal precedente principalmente per le dimensioni: è infatti un treno a due piani, con una capienza di circa 1000 persone, ed è anch’esso molto attento alla sostenibilità, riducendo i consumi più o meno allo stesso modo del Pop. La flotta ferroviaria piemontese ha subito grandi cambiamenti in positivo a partire dal 2021, con l’obiettivo di raggiungere la cifra importante di 71 nuove vetture, di cui 33 Pop e 38 Rock, a fronte di un investimento importante, pari a circa 1 miliardo di euro. Non posso che essere estremamente soddisfatto di questa inaugurazione, perché ci avvicina all’obiettivo che è stato fissato e porterà un miglioramento del servizio per tutti i pendolari che viaggiano ogni giorno”.
Venerdì mattina alla Stazione di Torino Porta Nuova si è tenuta l’inaugurazione di due nuovi treni del tipo Pop e Rock, i quali vanno a potenziare la flotta di mezzi su rotaie delle linee ferroviarie metropolitane. I treni Pop compiranno la loro corsa sulla SFM1 Chieri-Rivarolo e SFM6 Torino-Asti, mentre i treni Rock circoleranno sulle linee Milano-Torino, SFM2 Pinerolo-Chivasso e Asti-Milano. All’inaugurazione erano presenti Marco Gabusi, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Gianluca Gavazza, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte, Cristina Bargero, presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, Maria Annunziata Giaconia, direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia, e Luca Zuccalà, direttore regionale Piemonte di Trenitalia.
È Iniziata la raccolta firme nelle piazze torinesi promossa dalla parlamentare di FdI Augusta Montaruli contro la legalizzazione di Askatasuna chiedendo il referendum cittadino per l’abrogazione della delibera del comune di Torino. Tra i primi a firmare l’assessore regionale Maurizio Marrone.
“La Giunta vuole dare il palazzo di Askatasuna in gestione agli stessi occupanti legalizzando chi si è caratterizzato per odio e violenza politica, non si è mai pentito ed anzi ancora ultimamente si è reso protagonista di assalti e scontri.
Faremo di tutto per impedirlo”, commentano Montaruli e Marrone.
Una “vision” per il rilancio di Torino
L’intervento di Giachino al convegno di Fratelli d’Italia
“Senza una VISION la politica non riuscirà a rilanciare economia e lavoro a Torino e in Piemonte. Vedere cosa ci sarà a Torino e in Piemonte nel 2033 aiuta a capire il grande lavoro da fare per risollevare la Città, prima Capitale politica e poi dell’auto”, così ha aperto stamane Mino Giachino responsabile piemontese trasporti e Logistica di Fratelli d’Italia, nella sede regionale di FDI il Convegno su Torino e ilPiemonte nel 2033.
L’INTERVENTO DI GIACHINO
la metafora della Medicina per capire meglio Torino e il Piemonte . Il buon politico deve capire meglio e prima degli altri lo stato di salute della sua Città e della sua regione. I Sindaci che hanno amministrato Torino dal 1993 a oggi non hanno capito che le medicine che avevano adottato (Turismo e Cultura) non hanno evitato a Torino un grave calo economico che ha prodotto impoverimento e degrado nelle zone più povere della Città e che oggi rendono i giovani che si fermano in Città precari mentre i più fortunati dopo la laurea vanno all’estero a cercare un lavoro e un futuro. Sono stato il primo (“medico”) a capire nel 2008 che Torino cresceva meno della media nazionale ma Bresso e Chiamparino non mi credettero, sbagliando”, ha aggiunto Giachino.
L’anno scorso Banca d’Italia ha detto due cose fondamentali:
1)- Dal 2001 al 2019 TORINO ha perso 18 punti rispetto a Bologna e le altre Città del Nord.
2)- la economia di Torino e provincia che valgono il 55% della economia regionale sono la zavorra della economia piemontese che da seconda regione d’Italia è scesa a seconda delle classifiche all’8-10 posto tra le 20 regioni italiane.
Avendo per primo capito la crisi di Torino nel 2013 ho guidato la battaglia per spostare a Torino la Autorità dei trasporti, nel 2018 ho guidato la battaglia che ha salvato la TAV con la grande Manifestazione SITAV del 10.11.2018, mentre nel 2021 ho lanciato la battaglia per lo stanziamento dei fondi a difesa del settore auto.
Ieri i sindacati , dopo 15 anni, hanno lanciato lo sciopero per difendere il settore auto?? Spero e conto molto sul Piano Auto di URSO che vuole riportare la produzione auto nel nostro Paese a 1.000.000 di unità l’anno, un obiettivo che rilancerà Mirafiori e darà lavoro alle aziende dell’indotto e alla logistica dei trasporti.
Se noi vediamo cosa ci sarà a TORINO e in PIEMONTE nel 2033 riusciamo a capire meglio le cose da fare per riportare TORINO e il PIEMONTE ai primi posti in Italia .
Nel 2033.
1) MIRAFIORI triplicherà la attuale produzione di auto
L’indotto italiano sarà ancora ai vertici del settore.
Questo vuol dire pieno sostegno alla politica del Ministro URSO e della MELONI.
2) Nel 2032 avremo la TAV che rilancerà il trasporto passeggeri e merci , turismo e logistica , rendendo più comoetitive là fabbriche torinesi e piemontesi e spingendo il turismo.
Nel 2024 -5 ultimata la Asti Cuneo e il tunnel del Tenda.
Nel 2026 ultimata la prima parte della Nuova Diga al porto di Genova che consentirà al primo porto italiano di far crescere i suoi traffici sino al 50% Questo spingerà la logistica piemontese se la Regione si darà finalmente una forte politica della logistica.
Nel 2026 verrà ultimato il Terzo Valico ferroviario che spingerà la logistica alessandrina e novarese.
Nel 2032 con la ultimazione della TAV e degli altri Corridoi Ferroviari europei attorno ai centri logistici di Orbassano, Alessandria, Novara, Milano, Verona e Padova nascerà la più “Grande Area Logistica del Sud Europa” che renderà piu’ competiva e attrattiva di investimenti la Pianura Padan.
TAV VALLEY composta da Lombardia, Liguria , Piemonte e Rhône Alpes con Torino baricentrica. Un’area che vedrà il treno AV come il mezzo di trasporto più competitivo e più green. Un’area che produrrà oltre 700 miliardi di PIL , la terza area economica di Europa. Un’area con oltre 30 Csntei di ricerca, Università e Politecnici.
Il Piemonte nel Porto di Genova riformando la Legge delle Autorità portuali.
Nel 2032 a Torino la Linea 2 della Metropolitana
La difesa del settore auto terrà alta la domanda di trasporto
La TAV è la Linea 2 della Metro ridurranno inquinamento e congestione del Traffico
TANGENZIALE di TORINO
Collegamento veloce Chierese e Poirino al sistema autostradale
CITTÀ DELLA SALUTE.
CENTRO PER LA I. A.
AEROSPAZIO
CENTRO FIERISTICO e CONGRESSUALE
I Popolari centristi piemontesi guardano altrove
“Le alleanze politiche sono credibili, e serie, solo se non diventano dei pallottolieri. Se, cioè, non si
riducono ad essere delle aride e grigie sommatorie di tutto e il contrario di tutto unite solo per
battere il nemico irriducibile e comune. E sono ancora meno credibili quando si verificano a livello
locale, dove cioè la competizione non può prescindere dalle persone e dai candidati reali per il
governo del territorio.
È il caso, nello specifico, della Regione Piemonte dove la potenziale alleanza della sinistra con i
populisti dei 5 stelle può avvenire solo attorno a categorie che prescindono radicalmente dalla
politica e dai suoi contenuti. E la controprova di questa considerazione la offrono direttamente, e
quotidianamente, proprio i due partiti che sono accomunati solo dalla profonda avversione verso il
nemico comune.
Anche per questa semplice ragione, i Popolari centristi piemontesi hanno condiviso il progetto
della ‘lista civica’ del Presidente Alberto Cirio. Perchè, alternativi al populismo e alla politica
concepita solo come rapporto tra amico/nemico, i Popolari optano per un progetto di buon
governo, civico, riformista, espressione dei territori e delle esigenze e domande che provengono
dagli amministratori locali. In particolare, dei piccoli e medi Comuni che rappresentano l’ossatura
centrale del sistema istituzionale piemontese”.
Giorgio Merlo, dirigente nazionale Tempi Nuovi-Popolari uniti.
“La ricandidatura di Alberto Cirio a Governatore del Piemonte è una ottima notizia per i piemontesi. Abbiamo affrontato una legislatura tutta in salita tra pandemia, crisi energetica e due guerre con le conseguenze sul sistema economico e produttivo locale e abbiamo trovato in Alberto sempre una guida salda e sicura. Ora la sfida è continuare il lavoro svolto e portare il Piemonte alla guida del Nord Italia. Sono certo che con il proseguo del lavoro avviato in questa legislatura sotto la guida del nostro governatore Alberto Cirio potremo raggiungere tale obiettivo”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola.