POLITICA- Pagina 642

Rosso: “L’assessore dice che procederà allo sgombero del Gabrio”

A seguito dell’interpellanza presentata dal consigliere Roberto Rosso, capogruppo di Direzione Italia a Palazzo Civico, l’Assessore Rolando, a nome della Giunta, ha annunciato la volontà di procedere entro breve allo sgombero del Gabrio dai locali di via Millio 42. “E’ quanto risulta dalla registrazione via streaming del suo intervento- dice Rosso – Se la Giunta Appendino non si rimangerà nuovamente le assicurazioni fornite, sarà un grande giorno per la legalità e la lotta agli abusi e ai soprusi nella città di Torino. Nessun problema se, stando alla procedura per l’utilizzo dei beni comuni, la Giunta vorrà far partecipare il Gabrio all’assegnazione di uno di questi beni. L’importante è che valgano, per il Gabrio, gli stessi criteri di merito in vigore per tutti i cittadini”.

 

(foto: il Torinese)

Anche a Torino nasce il Comitato civico La Nostra Gente

Si è costituito anche a Torino il Comitato civico La Nostra Gente, collegato al coordinamento regionale dei comitati civici la Nostra Gente di Vercelli. Il responsabile del Comitato torinese  è il dottor Francesco Gallo, funzionario dell’ Assessorato regionale alla Sanità, e già consigliere comunale di Torino. ” La costituzione del Comitato civico La Nostra Gente -dice Francesco Gallo- è la volontà di dare voce ai cittadini sui grandi problemi sociali ed economici che toccano il Piemonte e la città di Torino. Siamo un soggetto sociale e politico ma lasciamo molta autonomia alle realtà locali come deve essere il vero civismo. Soprattutto vogliamo essere un punto di riferimento ai molti cittadini che non riescono più ad avere ascolto e risposte dalle istituzioni e dai partiti o da una società civile che spesso si lamenta ma non si espone quasi mai. Stando con i piedi per terra e senza farci illudere da vecchi o nuovi illusionisti della politica, non guarderemo l’ideologia ma l’ impegno concreto delle singole persone nelle istituzioni a favore della gente. Noi faremo critiche ma anche proposte perché solo contestare serve fino ad un certo punto. Vedremo quindi chi starà attento alle nostre critiche ma anche alle proposte di soluzione. Nessuno può fare miracoli ma il nostro territorio sta diventando sempre più povero. Non c’è lavoro e non si può pensare di sostituire la Fiat solo con la cultura e il turismo. Ci vuole anche, e soprattutto, un rilancio nel settore produttivo. Tutto ciò senza dimenticare i problemi della sanità e dell’assistenza agli anziani e disabili. C’è poi il problema della sicurezza: troppi anziani truffati o rapinati. La gestione dei migranti, ne arriveranno ancora!, rischia di provocare nuove tensioni in città. Purtroppo è una città che è diventata povera, dove il ceto medio è diventato povero e i poveri sono più poveri”.

 

Rifondazione, il congresso: “la vita è sempre rivoluzione”

Venerdì 24 e sabato 25 marzo si terrà, a conclusione della tornata dei congressi dei Circoli territoriali, il Congresso provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Torino che vedrà la partecipazione di settanta delegati in rappresentanza di oltre 600 iscritti e iscritte presenti in tutta la provincia. La stragrande maggioranza degli iscritti che hanno partecipato ai congressi di Circolo – la partecipazione è stata del 62% – ha votato il documento proposto dalla maggioranza del Comitato Politico Nazionale del Partito, documento sostenuto da tutta la segreteria provinciale di Torino .

Per la precisione il 74,45% ha votato il documento 1 “Socialismo XXI: Per un nuovo umanesimo”, il restante 25,55% ha votato il documento  2 “Rivoluzione e Rifondazione – Il partito che vogliamo: comunista, femminista, libertario”. Rifondazione Comunista è oggi la maggiore forza organizzata di sinistra presente a Torino oltre che a livello nazionale a dispetto della censura e dell’oscuramento mediatico a cui è sottoposta. Il Congresso provinciale convocato riprendendo un detto di Antonio Gramsci “e la vita è sempre rivoluzione” sarà aperto venerdì sera, ore 20,30, con la relazione d Ezio Locatelli, segretario provinciale di Torino a cui seguiranno i saluti e gli interventi dei molti rappresentanti di forze di sinistra, sindacali, dell’area dell’associazionismo. Il Congresso proseguirà per tutta la  giornata di sabato. “Vogliamo fare un Congresso aperto, che parli alla città” dichiara Locatelli. Ed ancora: “Rifondazione Comunista non si accontenta di rivendicare il diritto alla propria esistenza.  Oltre che stare su tutti i terreni di lotta contro gli scempi e le ingiustizie delle politiche neoliberiste  Rifondazione Comunista vuole essere parte di un processo di ricomposizione sociale e politica in modo da ridare forza alle istanze di cambiamento e della sinistra in Italia. Siamo stati parte attiva nell’esperienza di Torino in Comune a Sinistra contribuendo ad eleggere un Consigliere Comunale e otto Consiglieri Circoscrizionali all’opposizione del Pd e del M5S, abbiamo dato un contributo importante alla battaglia per la difesa della Costituzione nel referendum del 4 dicembre, ci accingiamo a promuovere una campagna per i diritti del lavoro a supporto dei referendum su voucher e appalti del 28 maggio”.  Il Congresso nazionale del Partito si terrà a Spoleto venerdì 31 marzo sabato 1 e domenica 2 aprile.

Ruffino: “L’evasione si combatte anche riducendo le tasse”

“Le istituzioni combattano l’evasione anche riducendo le tasse e la burocrazia alle piccole imprese”: lo afferma la vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino (Fi). “I dati recentemente diffusi dalle organizzazioni sindacali – rimarca Ruffino – dimostrano che il problema dell’economia sommersa pesa in Piemonte per circa 15 miliardi. Se le istituzioni si attivassero davvero per ridurre l’oppressione fiscale e la burocrazia, la situazione potrebbe certamente essere migliore”. “Le previsioni positive delle Camere di Commercio per le nuove assunzioni nei prossimi mesi – aggiunge – rappresentano una piccola speranza, anche se gli indicatori per determinati settori, quali l’edilizia e l’occupazione giovanile, non lasciano ben sperare. Le proposte del Governo a favore delle imprese paiono più palliativi che soluzioni reali”. “Il nero e l’economia sommersa – dice ancora – si combattono anche dimostrando alle imprese, ai commercianti e agli artigiani che lo Stato, la Regione e i Comuni non si accaniscono contro di loro con imposte spropositate”

Sanità, Grimaldi (SEL-SI): “stabilizzare i precari e aprire nuovi bandi”

L’Assessore Saitta ha risposto alla richiesta di comunicazioni sulla carenza di personale nei pronto soccorso piemontesi.

Come ha sottolineato il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi, venerdì 10 marzo è stato siglato l’accordo fra Regione e sindacati sulla stabilizzazione dei precari e le nuove assunzioni nella sanità.

Le aziende sanitarie dovranno avviare entro aprile un censimento del personale precario, suddiviso per profili professionali e fonte di finanziamento, e avviare così le procedure di stabilizzazione. Al contempo dovranno attivare nuovi contratti a tempo indeterminato, predisponendo un piano triennale di fabbisogno del personale.

“Progressiva stabilizzazione di tutti i precari della sanità, limitazione a casi eccezionali dei contratti a tempo determinato, avvio di nuove assunzioni a tempo indeterminato per il personale sanitario piemontese entro il 2017. È  proprio ciò che chiedevamo quando abbiamo sollevato il caso dell’ipotesi di pagamento a gettone dei neospecializzati da impiegare nei pronto soccorso” – ha dichiarato in aula l’esponente di Sinistra Italiana Grimaldi. – “Quell’ipotesi fortunatamente è stata accantonata. L’accordo a questo punto è vincolante ed è una buona notizia. Quindi aspettiamo di sapere quante saranno le nuove assunzioni e di veder ripartire i nostri Pronti Soccorso con personale impiegato con contratti stabili.”

“In questi anni, la precarietà dilagante e il blocco del turn over, uniti alla scarsa attenzione sulle interminabili liste d’attesa, hanno affondato il colpo più duro al nostro sistema. La revisione totale delle agende di prenotazione, l’incremento dell’attività e delle prestazioni per affrontare le situazioni più critiche, le assunzioni e le stabilizzazioni per aumentare l’offerta potrebbero permettere di ridurre le liste d’attesa che hanno generato un’ulteriore fattore di congestionamento dei PS”.

Rosso promuove Direzione Italia

Domenica 19 marzo alle ore 10 presso la GAM, Galleria d’Arte Moderna di Torino – Corso Galileo Ferraris 30 , il consigliere di palazzo Civico on. Roberto Rosso promuove la  prima Assemblea regionale di Direzione Italia alla quale parteciperanno l’On. Fitto e l’On. Capezzone.

UNIONI GAY, FDI-AN: CANCELLATI I “FIGLI” SOSTITUITI CON UNIONI GAY DA PD E M5S

“NELLA LEGGE PIEMONTESE SULLA CASA POPOLARE. RIMESSI CON NOSTRO EMENDAMENTO APPROVATO”

 

<<Meno male che ci sono i Fratelli d’Italia, altrimenti con tante forze politiche a pensare solo alle unioni omosessuali ci troveremmo con i figli esclusi dai testi di legge. E non è una battuta>> ironizzano Maurizio Marrone, Consigliere FDI-AN in Regione Piemonte, e Augusta Montaruli, Esecutivo Nazionale FDI-AN, che spiegano <<M5S e PD hanno deciso di usare il disegno di legge regionale sulle decadenze dalle case popolari per inserire le unioni omosessuali accanto alle famiglie negli articoli sulla assegnazione delle case Atc, scatenando il nostro ostruzionismo che sta tenendo banco in Consiglio Regionale da tre sedute. Una forte opposizione che dovranno ringraziare tutti i figli dei assegnatari di case popolari in Piemonte, perché grazie ad un nostro emendamento approvato all’unanimità si è evitato uno scandalo senza precedenti: nella fretta di inserire dappertutto il termine “unioni civili” il Pd e i grillini avevano cancellato il termine “figli” dal testo della legge regionale sulla casa, impedendo così la loro successione negli alloggi popolari dopo la morte dei genitori. A una simile follia stava portando il derby tra sinistra e i 5 stelle a chi sventola più in alto la bandiera arcobaleno del gender. Meno male che il nostro emendamento 75 ha riportato le cose a posto restituendo cittadinanza alla famiglia naturale>>.

Riflessioni post-Lingotto.Un altro referendum su Renzi

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Letteralmente entusiasti i partecipanti al Lingotto e i Renziani di lungo corso. Letteralmente infastiditi, gli altri che Renzi in questi ultimi anni  non ha convinto. Accuse di quelli usciti  d’essere lui il responsabile dell’attuale situazione di stallo. Così  (sarà un caso) nei sondaggi il movimento grillino è  diventato il primo partito e il centro destra recupera

Il PD di Matteo Renzi vira decisamente a sinistra. Più sociale che mercato.  Più occupazione che finanza. L’ ex segretario ed ex presidente del Consiglio si candida a “guida” del PD come uomo di sinistra. Cambiare è lecito. Rimane nella tradizione italiana.  All’estero un segretario che perde le elezioni si dimette lasciando  proseguire altri.  Qui piuttosto si cambia partito o linea politica, ma i dirigenti rimangono.  Ovviamente è affar di chi è iscritto, ed il 30 aprile  voterà alle primarie. Per ora prevale Fassino, poi Chiamparino e un po’ in disparte Franceschini e Gariglio. Prima l’accusa agli ex compagni: avete regalato il partito ai democristiani. La sua conseguenza logica è che il Matteo nazionale supera il leaderismo ed antepone il gruppo. Sarà  vero? Vedremo. Una cosa è vera: il teorico del gruppo…direi quasi l’ideologo  del gruppo è il Ministro Martina. È un ex braccio destro di Bersani. Ma ora siamo già al dopo.  Siamo alle reazioni. Letteralmente entusiasti i partecipanti al Lingotto e i Renziani di lungo corso.Letteralmente infastiditi, gli altri che Renzi in questi ultimi anni  non ha convinto. 

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Accuse di quelli usciti  d’essere lui il responsabile dell’attuale situazione di stallo. Così  (sarà un caso) nei sondaggi il movimento grillino è  diventato il primo partito e il centro destra recupera.  Mentre scrivo, mentre leggo commenti ed articoli, mentre ripenso e cerco di elaborare un tarlo mi picchia  in testa: sono ancora in tempo? Ritorna la famosa frase epica: tutto è perduto fuorché l’onore. Unica grande certezza: si naviga a vista e si vede cosa succede.Se l’impressione è fondata, un po’ pochino. Tanto rumore per nulla e alcuni nodi non sciolti.Il principale: chi diventerà segretario del Pd sarà il candidato per diventare Presidente del Consiglio (Presidente della Repubblica ed elezioni permettendo). 

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Ovviamente Renzi è in pol position .Che ne faranno di Gentiloni, che probabilmente sarà l’ultimo presidente del Consiglio di questa legislatura che scade  -ricordiamolo – tra un anno.  Che ne sarà, politicamente parlando? Una campagna elettorale in cui i pd diranno che è stato un ottimo presidente ed è per questo che loro candidano Renzi. Ultima considerazione: non è ininfluente quanti voteranno.  Nella loro quantità il valore positivo o negativo delle politiche di Renzi. Ci risiamo? Un referendum su Renzi? Lui che aveva detto mi ritiro se perdo.Non l’ ha fatto e questo  peserà. Per ora ha già pesato negativamente sul PD. Renzi si candida per dirigere il Pd di cui è…Fate voi.

Caso “Chalet”, Morano: “Perché la Giunta comunale tollera pericolose situazioni di abusivismo?”

Il notaio-consigliere Alberto Morano si trasforma sempre più in consigliere – notaio, nel senso che sta mettendo nella propria attività politica a Palazzo Civico, tutto il puntiglio e il rigore tipici della professione notarile. Dopo aver sollevato il problema dei conti “sballati” (a scavalco tra le giunte Fassino e Appendino) nel bilancio municipale ora, in conferenza stampa,  lancia un’altra questione esplosiva: “l’ Amministrazione tollera e incoraggia situazioni di abusivismo – si chiede – che costituiscono un pericolo grave per l’incolumità dei cittadini? Sembrerebbe proprio che sia così, a giudicare dalle prove documentali e fotografiche su un caso clamoroso che si trascina da tempo e di cui l’Amministrazione è a conoscenza”. Morano si riferisce alla nota sala da ballo “Chalet”, in viale Virgilio,  al Valentino, concessa con contratto stipulato in data 1 Agosto 2003 (integrato in data 14 Settembre 2006) dalla Città di Torino in locazione alla società Gran Baita s.a.s. Nel contratto si dichiara, osserva Morano ” che il locale ha una superficie di 249 metri quadri, oltre l’area di pertinenza.La planimetria allegata al contratto farebbe pensare ad una superficie coperta di 121 metri. Inoltre la planimetria non corrisponde alle planimetrie catastali e non corrisponde nemmeno allo stato dei luoghi.Dalle foto  disponibili  ledimensioni del locale sembrerebbero essere significativamente superiori a 249 metri”. Morano sottolinea che “con provvedimento del 18 Gennaio 2017 la Direzione Territorio e Ambiente ha ordinato la demolizione di quanto abusivamente eseguito ed il ripristino dello stato dei luoghi”.

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Le opere abusivamente realizzate consistono in: modifiche interne con realizzazione di servizi igienici, demolizione e ricostruzione di nuovi tramezzi; realizzazione di strutture portanti metalliche con tamponamento in vetro in ampliamento; rifacimento della copertura centrale in struttura metallica apribile; realizzazione di scala metallica di acceso alla copertura; realizzazione di modifiche al piano interrato con creazione di bocca di lupo; realizzazione di solaio in sostituzione delle originali rampe di scale; diversa tamponatura esterna; installazione sulla copertura di impianti di trattamento aria, climatizzazione e produzione corrente elettrica; realizzazione di recinzione esterna in lamiera grecata.

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“L’entità delle opere abusive realizzate pone seri dubbi sul fatto che il locale nella sua configurazione attuale possa avere l’agibilità”, assicura il  consigliere che fa notare: la società Gran Baita che occupa i locali abusivamente ristrutturati in base a un contratto di locazione con anomale caratteristiche  ed il cui canone, parametrato alla superficie effettiva è irrisorio, con grave danno per le casse comunali, acquisirebbe, secondo gli uffici del Comune, titolo al diritto di prelazione in caso di nuovo bando. Se, nell’ambito della gara che verrà indetta, verrà riconosciuto un diritto di prelazione alla società Gran Baita s.a.s. che per 14 anni ha occupato i locali in forza di un contratto viziato, usufruendo di opere abusive, si verificherà un grave pregiudizio per gli altri partecipanti alla gara medesima”. E qui viene il punto, secondo Morano: “L’inerzia del Comune nell’indire il bando e tollerare che la società Gran Baita s.a.s. occupi senza titolo i locali abusivamente ristrutturati di Viale Virgilio  contrastano con la corretta tutela del bene comune e non risulta giustificabile o comprensibile”.

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“Qualora poi in questi mesi si dovesse malauguratamente verificare un incidente all’interno dei locali di chi sarà la responsabilità? E la compagnia di assicurazione eccepirà le opere abusive, la probabile mancanza di agibilità, la mancanza di un contratto di locazione in vigore per sottrarsi agli obblighi di risarcimento danni?” Secondo il consigliere di opposizione Questa giunta e’ peggio di quella precedente perché parla, ma non realizza nulla: non si riesce ad essere ascoltati ne’ dagli assessori ne’ dai consiglieri ” E poi riferendosi a qualche assessore: “non si può scaricare la responsabilità sugli uffici, perché gli assessori sono i responsabili dei lavori degli uffici stessi”. “Nel frattempo, provvederemo a depositare un esposto alle Autorità competenti ad accertare responsabilità amministrative ed eventualmente penali”, conclude Morano.

 

 

 

 

Renzi al Lingotto sui fatti di Napoli: “Un sindaco non sta con i violenti”

Matteo Renzi al Lingotto ha attaccato il sindaco di Napoli De Magistris per gli incidenti di Napoli in occasione della visita del leader leghista Salvini: “Su certi argomenti non possiamo girarci introno: no alle alleanze con chi non accetta il principio di legalità, che non è un valore di parte,  ma un valore  di tutti. Quando un Sindaco si schiera con chi sfascia la città per non far parlare qualcuno, quella non è una cosa da Pd. Quando un parlamentare chiede di parlare lo deve fare: noi stiamo dalla parte di quel parlamentare anche se si chiama Salvini. Anzi, proprio perché si chiama così, lo vogliamo sconfiggere alle elezioni ma lui deve parlare come devono parlare tutti”.