POLITICA- Pagina 639

Per Macron Presidente. Manifestazione a Torino

 
 In occasione del secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, che si svolgeranno nella giornata di domenica 7 maggio, il comitato En Marche! Turin, Radicali italiani,Associazione radicale Adelaide Aglietta e ALDE Party IM, ha organizzato un presidio sabato 29 aprile a sostegno del candidato europeista e liberale Emmanuel Macron, a Torino, in piazza Castello e via Garibaldi. Gli elettori francesi all’estero, al primo turno, hanno premiato il candidato Macron con il 40% dei voti (in Italia il 41,93%, a Torino – dove i francesi iscritti nelle liste elettorali sono circa 4000 – oltre il 42%). Presenti Igor Boni e Silvja Manzi, della direzione nazionale Radicali italiani, e Laura Botti, coordinatrice Associazione radicale Adelaide Aglietta. Alexandre Pieri, coordinatore del comitato En Marche ! Turin (il primo nato in Italia) e referente per En Marche ! in Italia, ha commentato«Con Radicali Italiani condividiamo lo stesso concetto di libertà: libertà di intraprendere, libertà di emancipazione e libertà di scegliere la propria vita.  En Marche ! promuove una laicità tollerante e di libera espressione dell’appartenenza religiosa, sempre nel rispetto delle leggi della Repubblica. Ci opponiamo fortemente al concetto di una laicità vendicatrice, che mirerebbe a ridurre al nulla i vari monoteismi e a fare della repubblica laica una religione in sé.  Con i radicali condividiamo lo stesso desiderio di superare le divisioni ideologiche che compongono il paesaggio politico attuale. Crediamo che soltanto una dinamica nuova, civica, progressista potrà rispondere ai neo-conservatorismi e ai nazionalismi.  Infine, condividiamo lo stesso ideale europeo. Pensiamo che l’Unione europea debba essere rifondata per diventare più democratica, più potente e più attenta ai propri cittadini. Abbiamo la convinzione intima che il futuro dei nostri rispettivi Paesi passi attraverso più Europa, non meno Europa.Coerentemente con i nostri valori, En Marche ! Turin si felicita del sostegno di Radicali italiani alla candidatura di Emmanuel Macron al ballottaggio del 7 Maggio 2017.»

Morano: “Sul bilancio il Collegio dei revisori conferma i miei rilievi”

Il consigliere di opposizione Alberto Morano torna a fare le pulci al bilancio comunale, attraverso un post pubblicato su Facebook. “Il Collegio dei Revisori aderendo sostanzialmente ed integralmente ai rilievi formulati dal sottoscritto nel corso dell’audizione  avvenuta in Commissione Controllo di Gestione il 18 Aprile – scrive Morano – ha evidenziato come le scelte della Giunta Appendino in tema di Bilancio di Previsione contrastino con le norme di legge e ha richiesto alla Città di modificare il Bilancio di Previsione”. 

 

  1. Che il debito di Euro 5.000.0000 verso Ream venga iscritto nel Bilancio di Previsione 2017/2019;
  2. Che i debiti della Città derivanti dalla convenzione con Infra.To vengano iscritti a Bilancio;
  3. Che i proventi della vendita del Carlo Alberto pari a Euro 14.500.000 non siano utilizzati per finanziare il debito Infra.To, ma siano destinati a finanziare attività socio-assistenziali.

 

Il consigliere – notaio osserva che “iI parere dei Revisori apre una voragine nei Conti del Comune di Torino, soprattutto ove si consideri che i Revisori concludono il loro parere affermando testualmente: “Si riafferma il parere favorevole al Bilancio di Previsione 2017/20119, contestualmente evidenziando le riserve e le prescrizioni prima esposte e che le stesse unite a quelle già contenute nel Parere del 11 Aprile 2017 sono condizionanti la natura e il tenore del parere espresso.”

 

“Ciò significa che qualora la Giunta non dovesse rispettare quanto richiesto dal Collegio dei Revisori, il Parere al Bilancio di Previsione 2017/2019 diventerà negativo. In sede di discussione del Bilancio di Previsione  – conclude Morano – illustrerò in dettaglio le conseguenze del parere, alcuni ulteriori profili di criticità e credo emergeranno ulteriori sorprese”.

 

ZANONI (PD): DEF, MISURE POSITIVE CHE FANNO BEN SPERARE

“Il Def in esame fa ben sperare poiché dimostra che alcuni obiettivi previsti in passato sono stati raggiunti, come la crescita dei consumi e il disavanzo in calo, ma c’è ancora della strada da fare”. Lo ha detto la senatrice del Pd Magda Zanoni intervenendo oggi in aula durante la discussione sul Def. “Probabilmente – ha spiegato Zanoni – i cittadini non riescono a cogliere pienamente l’impatto delle misure intraprese perché su tutto grava la lotta per il mantenimento in ordine dei conti pubblici, quindici miliardi per evitare l’aumento dell’Iva sottratte alla spesa. Eppure nel Documento c’è molto di buono a partire dal forte sostegno all’occupazione dei giovani e delle donne, così come il recupero dell’evasione che è fondamentale, anche se da attuare in un clima collaborativo con i contribuenti. Per quanto riguarda le privatizzazioni, lo sforzo va perseguito ma nell’ambito di un pieno disegno industriale”. “Per gli enti locali – ha proseguito la parlamentare dem – molto si è fatto, con il superamento del patto di stabilità che favorisce il pareggio di bilancio da parte degli enti. Il Def prevede, inoltre, misure per favorire gli enti virtuosi, anche se resta il problema delle province che viene però affrontato dal decreto sulla manovra. Infine, positiva l’applicazione degli indicatori di benessere equo e sostenibile, un modo innovativo per affrontare le nuove sfide, che l’Italia ha per prima adottato in Europa, che evidenzia l’aumento del reddito medio disponibile a fronte – ha concluso Zanoni – di un indice di disuguaglianza in calo”.

SUK BARATTOLO, FDI: “BASTA PROPAGANDA STRUMENTALE DEL PD”

“NECESSARIE REGOLE CERTE E APPLICATE SENZA SCONTI”

<<Domenica  mattina sin dalle 6 eravamo in Via Carcano a seguire il trasloco del Mercato di libero scambio, e poi alle 11 nel piazzale di San Pietro in Vincoli a seguire la protesta dei residenti. Il M5S si trova a gestire una “patata bollente” creata dal PD, che ora cerca di atteggiarsi a oppositore del suk senza convincere nessuno>> attacca Patrizia Alessi, Consigliera FDI in Circoscrizione 7, che spiega <<Il PD come partito di governo della Città non è mai intervenuto ad arginare, gestire e regolamentare il fenomeno e  i residenti di San Pietro in Vincoli lo hanno ricordato. Speriamo che la nuova Amministrazione ci metta la volontà politica per risolvere le criticità. Il problema non è Suk si o Suk no ma l’applicazione del Regolamento! Vigileremo.

Ricordo che in Via Carcano  non era ancora Barattolo perché il nuovo Regolamento non è ancora stato approvato in Sala Rossa, quindi si è applicato il vecchio Regolamento n. 316. Dopo la chiusura nel pomeriggio l’Associazione ha pulito perfettamente tutta l’area.

Ho chiesto all’assessore Giusta da sabato prossimo, aspettando il trasloco anche il sabato, di intervenire nel piazzale di san Pietro in Vincoli fuori dall’area gestita per mantenere l’ordine e non fare piazzare i venditori abusivi che ci sono fin dal venerdì pomeriggio>>.

Aggiunge Augusta Montaruli, Esecutivo nazionale FDI, presente in piazza <<Se si applicassero i Regolamenti il Suk-Mercato di libero scambio-Barattolo potrebbe anche essere piazzato nelle piazze, comprese quelle centrali, la domenica con visite anche dei turisti. Se non si applicano i Regolamenti e si lascia all’anarchia e al degrado va sospeso per sempre!>>

<<Se il PD ha veramente scoperto l’importanza di impedire il degrado dei suk abusivi, si decida a votare la nostra legge regionale presentata per disciplinare con regole certe il commercio non professionale>> conclude Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI in Piemonte.

 

Forum regionale dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine

«Si tratta di un percorso partecipato che ha avuto inizio a ottobre del 2016 e che ci deve condurre alla stesura del testo finale della nuova legge per la “Promozione della Cittadinanza”

Si terrà giovedì 27 aprile la sede della Regione Piemonte in corso Regina Margherita 174 a Torino alle ore 16.30 il Forum regionale dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine. Un’occasione voluta dall’assessorato all’Immigrazione per discutere insieme a cittadini, cittadine, addetti ai lavori e associazioni che operano con la popolazione straniera del testo del disegno di legge di “Promozione della cittadinanza”.

«Si tratta di un percorso partecipato che ha avuto inizio a ottobre del 2016 e che ci deve condurre alla stesura del testo finale della nuova legge per la “Promozione della Cittadinanza” che andrà a sostituire quella attualmente in vigore che è obsoleta e risale al 1989. Il nostro obiettivo è eliminare ogni forma di discriminazione, xenofobia e razzismo, promuovendo politiche di inclusione delle cittadine e dei cittadini di origine straniera presenti sul territorio regionale, nel rispetto dei loro diritti e doveri» – ha dichiarato l’ assessora all’Immigrazione.

«Regione Piemonte vuole garantire pari opportunità di accesso ai servizi; promuovere la partecipazione alla vita pubblica locale; favorire il reciproco riconoscimento e la valorizzazione delle identità culturali, religiose e linguistiche; assicurare pari valore e condizioni al genere femminile, nonché garanzie di tutela ai minori di origine straniera, con particolare attenzione per quelli non accompagnati; contribuire ad affrontare le cause delle migrazioni promuovendo uno sviluppo sostenibile nei Paesi di origine in coerenza con le politiche di cooperazione allo sviluppo nazionali e comunitarie» – ha continuato Cerutti

Di tutto questo si discuterà giovedì 27 aprile la sede della Regione Piemonte in corso Regina Margherita 174 a Torino alle ore 16.30 il Forum regionale dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine. Successivamente il disegno di legge verrà presentato in giunta per avviare il suo esame in consiglio regionale.

NUOVE ETICHETTE LATTE E DERIVATI, INTERVIENE L’EURODEPUTATO CIRIO

«Di fronte all’invasione di prodotti stranieri e alla crescita dei casi di contraffazione alimentare, la tracciabilità è l’unico modo per tutelare sia i consumatori che la sopravvivenza delle nostre produzioni  – con queste parole Alberto Cirio, membro della Commissione Agricoltura e della Commissione Ambiente, Sanità e Sicurezza alimentare del Parlamento europeo commenta l’entrata in vigore in Italia delle nuove etichette con l’obbligo di indicazione d’origine e lavorazione per il latte e i derivati – Secondo le stime della Commissione europea, oggi il 90% dei consumatori desidera conoscere l’origine degli ingredienti contenuti nei prodotti alimentari. Con questa consapevolezza, nel maggio scorso, l’Europarlamento ha votato una risoluzione sull’indicazione di origine obbligatoria di determinati cibi, tra cui il latte e la carne, ma anche prodotti trasformati come ragù, lasagne, tortellini, o con un ingrediente prevalente come la pasta. Un segnale forte a difesa dei consumatori e della qualità, di cui l’Italia si è fatta ancora una volta portavoce e che chiediamo alla Commissione Ue di rendere obbligatorio in tutta Europa».

Vicenda Westinghouse-Ream, parla Morano

A proposito dei conti di Palazzo Civico interviene ancora una volta il notaio-consigliere Alberto Morano, che aveva già sollevato dubbi sul bilancio municipale. Morano, dopo la seduta  della Commissione Controllo di Gestione  fa rilevare che “a seguito della vendita, intercorsa a fine 2016, dell’area ex Westinghouse alla società Amteco Maiora, la società Ream SGR ha acquisito il diritto alla restituzione dell’importo di 5.000.000 di euro originariamente versato a titolo di caparra confirmatoria al Comune di Torino, per l’acquisto dell’ area. Il 30 novembre 2016, – osserva il consigliere –  il Sindaco Appendino comunicava al Direttore Finanziario Anna Tornoni e all’Assessore al Bilancio Sergio Rolando che “allo stato, stante le trattative in corso su varie partite aperte con la Città non è prevista la restituzione dei 5.000.000,00 di Euro anticipati da Ream SGR nel 2012 a titolo di caparra. Conseguentemente, ma in contrasto con le norme di legge, il debito della Città nei confronti di Ream non è stato iscritto nel IV assestamento del Bilancio di Previsione 2016” . Morano aggiunge che, “con  lettera inviata il 6 dicembre 2016 (e quindi prima dell’approvazione del IV assestamento del Bilancio di Previsione 2016) al Sindaco Appendino, il Presidente di Ream Giovanni Quaglia auspicava che la somma di 5.000.000,00 fosse restituita a Ream SGR nel 2017″ E aggiunge: “con lettera inviata il primo marzo del 2017 dal Sindaco Appendino e dall’Assessore Rolando al Presidente di Ream SGR Giovanni Quaglia, il Sindaco Appendino confermava l’impegno della Città a pagare il dovuto alla Ream SGR; nonostante il riconoscimento del debito l’importo di Euro 5.000.000,00 non è stato iscritto fra i debiti nel Bilancio di Previsione 2017 del Comune di Torino”. Tutte le lettere richiamate non sono  state consegnate, dice il notaio, al Collegio dei Revisori del Comune di Torino che conseguentemente “non era a conoscenza della vicenda e non ha potuto tenerne conto in sede di redazione del parere al IV assestamento del Bilancio di Previsione 2016 e in sede di redazione del parere del Bilancio di Previsione 2017”. La conclusione di Morano: “Credo che la vicenda non richieda alcun   commento. Semplicemente il IV assestamento del Bilancio di Previsione 2016 e il Bilancio di Previsione 2017 non sono corretti e contrastano con le norme di legge”.

Magliano: “Apprensione per il Bilancio di Previsione”

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

Ballano milioni nel Rendiconto dei Cinque Stelle, che ricorrono sistematicamente agli oneri di urbanizzazione e a introiti non certi per finanziare la spesa corrente. E che, in Commissione, si permettono di mettere in dubbio la terzietà del Collegio dei Revisori dei Conti.

Il Bilancio dei Cinque Stelle non sta in piedi. Alla luce di quanto emerso questa mattina nella tesissima seduta della Commissione Controllo di Gestione, sono ancora più gravi le mie preoccupazioni a proposito del Bilancio di Previsione 2017, il primo al cento percento attribuibile all’attuale Amministrazione.

 

A “ballare” sono alcune decine di milioni. A partire dai 5 milioni di residuo passivo dovuti alla Ream per la vicenda Westinghouse (cifra della quale la Sindaca Appendino ha promesso per iscritto la restituzione ma che non è computata a bilancio) ai quali vanno aggiunti 18,5 milioni di debiti scaduti nei confronti di Infra.To e, forse, anche gli 11 milioni di Amteco Maiora. 

 

Attendo di poter vedere l’integrazione al documento, da parte dei revisori, sulla base del materiale acquisito oggi: a quel punto il parere espresso potrebbe diventare ancora più negativo rispetto al primo responso. Si prospettano tempi duri per le finanze della Città, tra indebitamento crescente e il metodico ricorso agli oneri di urbanizzazione e a entrate non certe per finanziare le voci di spesa corrente.

Di tutta la vicenda l’elemento più inquietante è l’accusa rivolta ai revisori, da parte della Maggioranza nella persona del Presidente della Commissione Bilancio, di aver steso lo scorso anno, in prossimità del voto, “una relazione elettorale”. Per la prima volta da quando ricopro la carica di Consigliere Comunale vedo colleghi mettere in discussione la competenza e la terzietà del Collegio dei Revisori, che è – lo ricordo – estratto a sorte. Tipico dei Cinque Stelle accusare altri delle proprie mancanze. Esprimo tutta la mia solidarietà ai revisori, che si sono visti attaccare dal punto di vista politico ma soprattutto dal punto di vista professionale.

 

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

REGIONE, AGRICOLTURA: LAVORATORI STAGIONALI, NUOVA LEGGE PER ACCOGLIENZA

Il Piemonte è la prima regione d’Italia ad aver approvato una legge per l’accoglienza dei braccianti agricoli stagionali. Le aziende agricole possono ospitare i lavoratori stagionali anche nei fabbricati che non sono censiti come residenziali. Lo prevede la legge approvata nel giugno del 2016. “Il provvedimento – spiega Paolo Allemano, consigliere regionale Pd e primo firmatario della norma – modifica la legge urbanistica regionale, consentendo agli imprenditori agricoli di recuperare strutture inutilizzate all’interno delle aziende agricole, fino ad un massimo di 200 metri quadri, per la sistemazione temporanea di salariati stagionali. Se i privati non riescono ad accogliere tutti gli stagionali,enti pubblici e/o associazioni convenzionate potranno allestire dei campi di accoglienza fino a 2 mila metri quadri, interventi per i quali la Regione sta per pubblicare un bando per contributi fino ad un massimo di 25 mila euro”. Una prima analisi sugli effetti della legge è fatta stata stamattina nel convegno “Lavoratori stagionali in agricoltura: dati e prospettive in Piemonte” organizzato dal gruppo regionale del Pd a Palazzo Lascaris, dove sono interventi l’assessore alla agricoltura delle Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, e il vice ministro all’agricoltura Andrea Olivero. “La stagione di raccolta, sia della frutta che dell’uva, – prosegue Allemano – ha spesso acceso i riflettori sullo scandalo dello sfruttamento dei lavoratori stranieri. La legge putroppo non risolve il problema del lavoro nero o del caporalato – prosegue Allemano – ma offre uno strumento facilitato per risolvere un problema non solo di organizzazione del lavoro ma anche sociale e umano”. Al convegno hanno partecipato anche la presidente della Coldiretti, Delia Revelli, il Sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, e il referente del progetto “Saluzzo Migrante” della Caritas, Alessandro Armando. Secondo i dati offerti dal progetto della Caritas sono 649 i migranti registrati a Saluzzo, ai quali è stata offerta un’accoglienza differenziata sia nei Comuni limitrofi, o nei campi di accoglienza della Coldiretti oppure direttamente nelle aziende. “La legge era attesa e sta stando risultati – continua Allemano – rendere più dignitosa la presenza di questi lavoratori, rendendo così anche più semplice la convivenza. Dobbiamo ricordare – conclude – che parliamo di persone che svolgono un’indispensabile lavoro per l’agricoltura piemontese”.

Ruffino (FI): “Il bilancio della Regione è senz’anima”

“I dati di un sondaggio dell’Ires dimostrano che la situazione di crisi economica è percepita come preoccupante per le famiglie piemontesi”. E’ il commento della vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (Fi), ai dati emersi da un sondaggio effettuato da Swg su incarico di Ires Piemonte su 1.200 piemontesi. “Un aspetto negativo che si riscontra – aggiunge – dall’indagine riguarda l’aumento del numero di famiglie che ritengono siano cresciute le difficoltà economiche rispetto all’anno precedente: questo è un chiaro segnale che molti piemontesi vivono sulla propria pelle gli effetti della crisi”. “La Regione e il Governo – conclude – sono le istituzioni che più di altre devono mettere sul campo non solo risorse, ma soprattutto progetti che sappiano guardare avanti. Il bilancio di previsione discusso in questi giorni in Consiglio regionale è un bilancio senz’anima: al di là della freddezza dei numeri è privo di scelte e strategie per l’occupazione, l’innovazione, il rilancio economico attraverso la diversificazione che passa anche da cultura e turismo”