“Il Coronavirus sta correndo sempre più veloce in Piemonte: 2.064 deceduti, 18.446 persone positive, 1628 persone guarite. Pochi, pochissimi tamponi fatti.
Fino a qualche settimana fa, nonostante la vicinanza con la Lombardia, era considerata la quarta regione d’Italia per numero di morti e contagiati.
Ora, però, i dati sembrano fotografare un’altra realtà: la nostra regione rischia di diventare la seconda più colpita subito dopo la Lombardia, sorpassando Veneto ed Emilia Romagna.
Dimostrazione che le POLITICHE adottate in autonomia dalla Giunta CIRIO, non sono state assolutamente adatte a fronteggiare la corsa del virus.
Dunque, come Verdi – Europa Verde Piemonte, CHIEDIAMO UNA CABINA DI REGIA per la ripartenza (quindi per la fase 2) che coinvolga MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE del Consiglio Regionale.
Una cabina di regia capace di intraprendere strade efficaci a sostegno delle imprese, dei lavoratori, delle persone fortemente in difficoltà e che permetta UNA RIPARTENZA IN SICUREZZA PER TUTTO IL PIEMONTE”.
E’ poi indispensabile che la connessione a internet raggiunga tutti i territori, perché senza strumenti e connessioni uguali per tutti le distanze diventano incolmabili, anche quelle psicologiche.
Per oggi invece, lo scopro ora, è stata convocata una conferenza stampa per presentare quei dati e quelle relazioni.
Inconcepibile che, a fronte di un certo numero di revoche (67 in media ogni anno dal 2017 al 2019), le liste d’attesa (970 cittadini) non “scorrano” in proporzione; inaccettabile richiedere a persone con disabilità permanenti di certificare periodicamente il loro diritto ai buoni: si identifichino procedure per evitarlo. Il 30% di inutilizzo è una percentuale monstre. Negli ultimi dodici mesi di consiliatura, l’Amministrazione provi a razionalizzare: poniamo rimedio a questo scempio.
Nessuna impresa vedrà un euro prima di due o tre mesi, cioè quando probabilmente molte di loro avranno chiuso per fallimento e licenziato i dipendenti. Il governo ha messo il muro della burocrazia fra le proprie decisioni e i loro effetti concreti. Ad allungare i tempi c’è poi l’attesa delle autorizzazioni europee, necessarie per un Paese che non ha margini fiscali per agire autonomamente.