“Serrande alzate il blocco è finito” questo il titolo di un quotidiano torinese che rende conto di come già da giorni il lockdown per tutta una parte della popolazione sia inspiegabilmente finito”
Riceviamo e pubblichiamo – Persone a passeggio senza mascherine in gruppetti di 2 0 3, comitive che passeggiano nei giardini con cani liberi, senza indossare le mascherine. E ancora caffè al bar, minimarket aperti fino a mezzanotte, rivolte contro l’arresto di due pusher, serrande sollevate e negozi illuminati in molti esercizi commerciali.
Tutto questo in un contesto sanitario dove :
Operatori sanitari infettati o addirittura morti.
Medici di famiglia e pediatri di libera scelta abbandonati a sé stessi.
Tamponi ed USCA a singhiozzo.
Mascherine con il contagocce da parte del Comune e dei Comuni in
generale per assenza di scorte ed incapacità logistiche ed organizzative
della Regione.
Prezzo dei guanti aumentati nel costo del 114% e comunque introvabili.
Accesso alla piattaforma Covid-19 per le RSA ancora inaccessibile dal 29
Marzo (ricordiamo come nelle RSA si è registrato un tasso di mortalità
altissimo, anche per effetto della delibera regionale che le obbligava ad
ospitare, seppur in reparti a sé stanti, pazienti Covid-19!! Delibera poi
ritirata, ma il disastro era fatto).
Ritardi nella sanificazione dei locali oggetto di prossima riapertura (RSA,
Scuole, Strutture Universitarie).
Da ultimo l’Unità di crisi che, dopo aver inserito un epidemiologo di fama e finalmente un rappresentante dei Medici di Medicina Generale (il dr. Guido Giustetto, presidente dell’OdM di Torino), ha con l’ex Ministro Fazio, chiamato alla cabina di Regia dopo un periodo disastroso, coinvolto in Unità di crisi i dirigenti di ASL e ASO del Piemonte. Un esercito contestato da tutta la classe medica per incapacità e presunzione Solo Venerdì 1° maggio in Piemonte i decessi sono scesi sotto quota 60 con 395 nuovi contagi con una discesa che va a fasi alterne ma resta non significativa lasciandoci come una delle regioni più a rischio. Tutto ciò dimostra incapacità a gestire un grave problema di salute pubblica !! … E in più da oggi ripartiamo !!
Il Sindaco Appendino e il Presidente Cirio vanno mandati a casa! Sanità Torino In #Azione organizzerà nei prossimi giorni, sempre in massima sicurezza, iniziative atte ad incontrare i cittadini per formulare proposte operative per la Regione e la Città.
Sanità #Azione Torino – Piemonte
Dott. Giorgio Diaferia (Ref. Comitato)
Torino Circoscrizione 1 &4 In #Azione
Torino Circoscrizione 8 In #Azione
Eugenio Grillo (Ref. Comitato)
Energie Nuove In #Azione
Fabrizio Pace (Ref. Comitato)
Innovazione In #Azione
Samuele Rocca (Ref. Comitato)
Dibattito on line organizzato dalla Fondazione Giorgio Amendola. Lunedì 4 maggio, ore 17,30
“Democrazia”. E proprio di “Democrazia” e “Populismo” si cercherà di dare una “lettura psicologica” lunedì prossimo 4 maggio, a partire dalle 17,30, nell’incontro promosso on line, secondo le regole imposte dalla crisi pandemica in atto, dalla Fondazione Giorgio Amendola di Torino. L’incontro sarà il primo di un ciclo di conferenze che la Fondazione di via Tollegno intende dedicare proprio al tema dei “populismi” e al loro impatto sulla vita sociale e politica delle democrazie occidentali. Ovvie ma non scontate le domande: “Che cos’è il populismo, cosa lo rende così attrattivo per fasce sempre più importanti della popolazione? Quali sono le ragioni che spingono i cittadini verso offerte politiche populiste?”. E infine: “Quali possono essere le conseguenze dell’avvento del populismo all’interno delle Istituzioni?”.
Nell’incontro di lunedì 4 maggio, moderato da Domenico Cerabona (direttore della Fondazione Giorgio Amendola e autore di un libro sulla Brexit) ne parleranno il Professor Michele Roccato, Docente di Psicologia Sociale all’Università di Torino e autore di studi e pubblicazioni scientifiche sul tema in oggetto e l’On. Brando Benifei, Capo Delegazione del Pd al Parlamento Europeo.
Ci conoscemmo nel 1969, quando stava per andare in porto la battaglia per il divorzio, quando entrai giovanissimo nella LID. Sostenemmo insieme la battaglia per il referendum sul divorzio nel 1974 quando facemmo tanti comizi insieme.
Molti di questi medici hanno ringraziato e chiesto di divulgare questa lodevole iniziativa ad altri medici interessati a ricevere la visiera. “Come comuni cittadini, ma volenterosi di dare una mano concreta al nostro personale medico, in prima linea in un momento così difficile abbiamo sostenuto l’iniziativa del nostro associato Antonio Fidelibus che con la sua stampante 3D riesce a stampare le visiere” -dichiara Antonio Lanci, referente per la Circoscrizione 2 di Torino per #Azione (il nuovo partito di Carlo Calenda ndr) Continua lo stesso Lanci : ”Ci siamo autotassati, per cui le stiamo fornendo gratuitamente al personale medico a Mirafiori e Santa Rita; possiamo produrne solo poche unità al giorno, ma valutiamo altre richieste di visiere protettive da parte del personale medico”. Personale medico eventualmente interessato, può farne richiesta ad Antonio Fidelibus, (fidelibus.antonio@atecos.com)
Se proprio vogliamo metterla sul piano dell’orgoglio nazionale, è bene che sia un prestito e non un’elemosina che si fa al socio indigente. Una massa tanto importante di denaro va spesa, presto e bene, per ammodernare o costruire le infrastrutture del sistema sanitario da troppi anni abbandonate.