POLITICA- Pagina 543

“CASE POPOLARI PRIMA AGLI ITALIANI”, FDI PRESENTA DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE

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MODIFICA REGOLAMENTO EMERGENZA ABITATIVA CON LIMITE DI DIECI ANNI DI RESIDENZA PER EXTRACOMUNITARI
Oggi presso l’URP del Comune di Torino gli esponenti torinesi di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone (dirigente nazionale FDI) e Augusta Montaruli (parlamentare FDI) hanno presentato una proposta di delibera di iniziativa popolare per modificare il Regolamento comunale di emergenza abitativa, con una importante novità a tutela dei cittadini italiani nell’assegnazione delle case popolari: il limite di accesso di dieci anni di residenza regolare e continuativa per gli stranieri extracomunitari.  “È ingiusto che oltre metà delle concessioni di case Atc con il canale preferenziale dell’emergenza abitativa vada a stranieri, una percentuale assolutamente sproporzionata rispetto alla quota di residenti: si tratta di case che non vengono assegnate a famiglie italiane, lasciate invece per strada in attesa dei bandi lumaca. Un vera e propria discriminazione al contrario” afferma Maurizio Marrone, che precisa “La nostra proposta è identica a quella annunciata da Di Maio come limite di accesso al futuro reddito di cittadinanza, che è un semplice sussidio, decisamente meno oneroso e definitivo di un alloggio assegnato per la vita e trasferibile pure ai figli. Vogliamo proprio vedere come si pronunceranno i grillini torinesi in Consiglio Comunale: auspichiamo che non la boccino sconfessando il loro leader”.  Augusta Montaruli aggiunge “Appena gli uffici comunali omologheranno il nostro testo, partiremo con la raccolta delle 1500 firme necessarie con gazebo in tutte le piazze e i mercati rionali, partendo dalle periferie a contatto con la gente. È un primo passo in vista della vittoria alla Regione, dove cambieremo la legge sulla casa: con Fratelli d’Italia al governo del Piemonte mai più case popolari agli ultimi arrivati con Italiani lasciati invece senza un tetto sulla testa”.  Tra i primi firmatari presentatori della delibera di iniziativa popolare ci sono i Capigruppo FDI nelle Circoscrizioni torinesi Patrizia Alessi (7), Valerio Lomanto (6), Massimo Dimiscio (3), insieme a comuni cittadini in emergenza abitativa.

La Sala Rossa condanna gli atti di piazza Castello

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Così come concordato in Conferenza dei Capigruppo, in apertura della seduta odierna del Consiglio Comunale di Torino, in riferimento ai fatti accaduti durante la manifestazione dello scorso venerdì 12 ottobre in piazza Castello, in cui alcuni giovani hanno bruciato i simulacri dei vice premier Di Maio e Salvini, il presidente Fabio Versaci – a nome della Sala Rossa – ha ribadito la “ferma condanna di ogni atto ispiratore di violenza”. Versaci ha altresì confermato l’interesse del Consiglio Comunale nei confronti delle tematiche che hanno spinto studenti e studentesse a scendere in piazza e ha quindi invitato i rappresentanti degli studenti in audizione in un’apposita seduta della Conferenza dei Capigruppo, per ascoltare le loro ragioni, nella convinzione che “il dialogo è l’unica vera modalità per superare i contrasti”.

LA VITTORIA DEI VERDI IN GERMANIA

I Verdi di Grugliasco esultano per l’ottimo risultato conquistato in Germania diventando così il secondo partito.  Spiegano  i co- portavoce Tiziana Mossa e Verdicchio Vincenzo che” il sogno dei Verdi diventa realtà in Germania”.  Nell’aria c’è qualcosa di diverso e in tutto il Nord Europa si sta apprezzando una politica Verde capace di canalizzare l’attenzione sulle tematiche ambientaliste, sulla vita quotidiana, sulla salute, lavoro, benessere, trasporti e tutela della famiglia.  In Italia dobbiamo far tesoro di quello che è successo in Germania e riportare i Verdi come una forza politica capace di coltivare una visione positiva della vita e della convivenza.  I Verdi di Grugliasco promuovono il cambiamento ecologista come forza trainante per i verdi in Italia. 

 

I Verdi di Grugliasco 
Il Responsabile Comunicazione Esterna 
Pepe Giuseppe

Regione, Bertola candidato presidente M5S

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E’ Giorgio Bertola  il candidato presidente della Regione Piemonte scelto con le “regionarie” dagli iscritti al Movimento 5 Stelle. Sulla piattaforma Rousseau, il consigliere regionale  ha infatti ottenuto 1.540 voti. Lo sfidante Luca Zacchero era il più votato in provincia di Novara ma è stato battuto. La proclamazione è avvenuta oggi pomeriggio, a Torino,  al Teatro Astra, presente  Davide Casaleggio.

“BANGLA”

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Sconfitta completa, totale, quattro punti, settebello e tre scope! Quando l’ho visto e letto non ci volevo credere, ho subito pensato ad un falso, un “fake” come si dice ora. Invece no, è vero, originale anzi ufficiale. La cosa  succede quando anche l’avversario più distante usa i “tuoi” termini . A quel punto la sconfitta è innanzitutto culturale e quindi peggiore, più profonda di quella numerica. Colpisce ancora di più quando a farlo sono i Radicali  che , da sempre, si sono distinti per la difesa dei diritti civili, degli ultimi. Si sono  molte volte lanciati   in  imprese impossibili e minoritarie  ma apprezzati  da tanti , in particolare da quella parte di intellighenzia “radical chic”, borghese. È avvenuto spesso che abbiano avuto successo di critica e non di pubblico ma questa volta né l’una né l’altro . Identificare un popolo, anzi dei popoli di paesi lontani e che sono innanzitutto persone nell’accezione più completa  della parola con quel termine è offensivo. Mi ha ricordato quando gli italiani del sud immigrati al nord venivano chiamati non meridionali, lucani, pugliesi, siciliani ma indistintamente ed in senso razzista e dispregiativo , “napuli” a Torino, “terun” a Milano o “marocchen” a Bologna e così di seguito. La prima volta che ho sentito il termine , vicino ad un locale della movida torinese mi ha creato una sensazione negativa , di disagio. Ho scoperto che sono principalmente i  ragazzi , i giovani delle zone del “divertimento” delle grandi città che li chiamano così . Voglio ricordare  a tutti, in particolare ai @Radicali  , che sono persone in carne ed ossa,, cingalesi, indiani, nepalesi, si chiamano Mahinda, Amal, Bimal e non Bangla.

PENSIONI. BOETI: “CON RIFORMA FORNERO NON AVREMO SPECIALISTI A SUFFICIENZA PER CURARE GLI ITALIANI”

“Con la modifica della legge Fornero, che il Governo pare intenzionato a portare avanti, ben 45mila medici in Italia andrebbero in pensione. Questo rappresenterà un grande problema per il nostro Paese, perché le scuole di specializzazione non hanno licenziato un numero sufficiente di specialisti”: lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Nino Boeti intervenendo quest’oggi a Palazzo Lascaris in occasione della presentazione della Campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione dell’Osteoporosi e i rischi dell’Anoressia. “In Piemonte, per esempio, si specializzano 8 ortopedici l’anno: potranno bastare a coprire il turn over? Temo che ci sia una sottovalutazione da parte del Governo e dell’opinione pubblica. Le scuole di specializzazione sono a numero chiuso e allora bisognerebbe consentire a tutti quelli che si laureano di potervi accedere liberamente e direttamente, altrimenti non avremo specialisti in grado di curare gli italiani. Quando ho iniziato a fare l’ortopedico, alla fine degli anni Settanta, non ho mai fatto un intervento senza l’assistenza di un chirurgo più anziano, a garanzia del paziente. Se non ci sono i maestri, gli allievi potrebbero fare danni e i danni sulla salute dei cittadini sono molto spesso irreparabili”.

Nino BOETI

Presidente Consiglio Regionale del Piemonte

Montaruli – Marrone (FDI): “Ora Salvini conosce Torino, inizi sgomberi da Askatasuna”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Quanto avvenuto oggi nel corteo degli studenti e’ un fatto gravissimo. Tuttavia non stupisce. Non è la prima volta che i politici vengono presi di mira e si dà fuoco. Gli autori hanno sempre la stessa matrice: il centro sociale Askatasuna. Ora Salvini inizia a conoscere Torino, perché non inizia gli sgomberi dal centro sociale?” commenta Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’ Italia in una nota  “Anche con il governo del cambiamento l’impunità dei centri sociali non cambia e Torino è ancora una volta maglia nera. Chissà cosa pensano i consiglieri pentastellati amici dei csa gabrio e askatasuna dell’immagine del loro leader bruciato in piazza dai loro compagni di lotta notav” conclude Maurizio Marrone dirigente nazionale di FDI.

LAVORO, TRONZANO (FI): “COMUNE DI ANDEZENO ACCERCHIATO DALLE CRISI AZIENDALI. REGIONE INTERVENGA”

“Il Comune di Andezeno è accerchiato dalle crisi aziendali e vede messi a repentaglio decine di posti di lavoro. La chiusura dello stabilimento del Gruppo JDE, gestore dei marchi Hag e Splendid, è infatti solo l’ultima nel territorio se osserviamo più nel suo complesso il territorio del Chierese. La Regione Piemonte ha il dovere di intervenire per salvaguardare un territorio che è da troppo tempo penalizzato”. Ad affermarlo il vicecapogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano. Conclude Tronzano: “Ho presentato una interrogazione urgente per conoscere gli sviluppi per i 57 lavoratori di Andezeno a seguito degli incontri avvenuti in Regione tra i vertici del Gruppo Jde e l’assessore. E’ da comprendere poi come intenda comportarsi l’assessore al Lavoro per il Chierese che vede solo in parte rientrata la questione Embraco e che registra anche le difficoltà della Cartotecnica Chierese – pronta a lasciare per investire all’estero e l’industria dolciaria Ferrero che sta completando il trasferimento da Pino Torinese”.
(foto archivio)

Arresti no-tav, Prc: “Giustizia forte con i deboli”

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA EZIO LOCATELLI

“Trent’anni di carcere per le manifestazioni No Tav del 2015 in Valsusa sono un’assurdità. In occasione di quella manifestazione un migliaio di manifestanti raggiunse il cantiere Tav osteggiati dalle forze di polizia. Per il lancio di sassi e fuochi d’artificio che ne è seguito sedici manifestanti sono stati trattati alla stregua di terroristi veri e propri. Inammissibile! La criminalizzazione della lotta No Tav è un approccio regressivo, un approccio del tutto sbagliato alle manifestazioni di opposizione ad un’opera inutile e distruttiva. Voglio sperare che i ricorsi avversi alle condanne comminate saranno accolti nella sede giudiziale successiva. Ma intanto occorre levare forte la voce contro una giustizia debole con i forti, forte con i deboli”.

SMOG, FLUTTERO E TRONZANO (FI): “SI SOSTENGANO LE IMPRESE MA IL CAOS DELLA COMMISSIONE DIMOSTRA IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DEL PD E DEL M5S”

“PRONTI A VOTARE ODG CONDIVISO PER COMMERCIANTI E ARTIGIANI”


“Il caos nato in Commissione Ambiente tra i consiglieri del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle contro il proprio assessore sulla delibera anti smog dimostra in modo palese il fallimento delle politiche ambientali messe in campo in tutti questi anni dalle giunte di centrosinistra prima e da quella grillano poi”. Ad affermarlo Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, rispettivamente capogruppo e vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte. Prosegue Tronzano: “Mi pare paradossale vedere il Pd scagliarsi contro le azioni previste dalle delibere della Regione e del Comune di Torino. Per anni hanno fatto demagogia sull’argomento penalizzando imprese e lavoratori, ora si ergono a difensori degli automobilisti. Stanno raccogliendo quello che hanno seminato negli ultimi trent’anni. Il Movimento dimostra invece di essere l’evoluzione incancrenita del Pd: semplicemente radicalizzano quanto da sempre teorizzato a sinistra con effetti nefasti sul mondo produttivo”. Aggiunge Fluttero: “Credo che il fallimento sia totale. Continuiamo a riproporre le stesse politiche da anni, rendendole sempre più gravose e limitanti per i cittadini ma i dati sull’inquinamento non migliorano, anzi. Anche sul fronte del cambio del parco auto siamo indietro: di anno in anno parliamo di andare in deroga per tutta una serie di categorie di cittadini. E’ sintomo che anche sul fronte degli incentivi al cambiamento dei propri mezzi di trasporto siamo ancora all’anno zero. Credo che su questo punto ci sia molto da lavorare e che Pd e M5S debbano recitare il mea culpa”. Conclude Tronzano: “In commissione ho proposto un ordine del giorno bipartisan per evitare di politicizzare lo scontro ed ho quindi dato la nostra disponibilità a costruirlo insieme in modo da venire incontro a tutti gli artigiani e commercianti che rischiano di non poter più circolare per Torino. I cittadini però devono aprire gli occhi: da anni Forza Italia e il centrodestra combatte per avviare politiche innovative sul fronte del contenimento degli agenti inquinanti e per alleggerire la pressione fiscale sull’auto, si pensi al bollo come tassa di circolazione e non di possesso, ma Pd e Movimento ci osteggiano a livello ideologico”.