POLITICA- Pagina 477

Solidarietà ex post

FRECCIATE  Il consigliere regionale del Pd che è stato inserito a pieno diritto tra i “furbetti del bonus Iva” a causa – lui così sostiene – di un errore della fidanzata commercialista, ha deciso di espiare il proprio “peccato” devolvendo sei mesi di stipendio (circa settemila euro al mese) ad un comitato di sostegno ai lavoratori in difficoltà per la crisi dovuta al Covid. Bella iniziativa, considerata la somma piuttosto consistente. C’è però da chiedersi: se il suo nome non fosse finito sulle prime pagine per questo scandaletto, il consigliere si sarebbe prestato ugualmente a questa generosa beneficenza? 

L’arciere

Napoli (Fi): “I parlamentari possono avere l’ecobonus?”

Una domanda che può sembrare provocatoria ma non lo è, la rivolgo al presidente Conte ma anche ai Soloni e ai castigamatti del nostro Paese:

un parlamentare può accedere all’ecobonus del 110% per la ristrutturazione della prima o della seconda abitazione? E può godere dei vantaggi fiscali per l’acquisto di elettrodomestici, così come previsto dai provvedimenti del governo? Sono domande legittime, doverose, a mio giudizio, per portare un po’ di chiarezza nella polemica, degenerata in rissa secondo il triste costume populista di questo tempo, dei cinque parlamentari che hanno intascato i 600 euro di bonus, e per i quali continuo a chiedere le dimissioni per insipienza, come ho detto, e non per immoralità.

     Il moralismo accattone di cui ci nutriamo ogni giorno ha alzato a peccato mortale, degno di fucilazione, maneggiare o intascare denaro direttamente, sia pure nel rispetto di una norma generale. Se invece intaschiamo denaro sotto forma di detrazioni o bonus fiscali, addirittura nella misura del 110%, il peccato cessa d’incanto e con esso l’indignazione collettiva. Stiamo parlando di provvedimenti tutti ugualmente validi erga omnes. Allora dovremmo tutti aspettarci che l’Agenzia delle Entrate ci comunichi al più presto quanti politici hanno usufruito dell’ecobonus. L’idea di aprire contro i parlamentari una stagione di discriminazioni e di crucifige per compensare una lunga stagione di privilegi ci dice quanto infima sia la qualità dell’attuale ceto politico, a tutti i livelli. Continuiamo a pagare le conseguenze della fine dei grandi partiti, con la loro capacità di selezionare il personale politico e garantirne una certa qualità sul piano morale e amministrativo.

On. Osvaldo Napoli, direttivo di Forza Italia alla Camera

Verdi – Europa verde: “I furbetti si dimettano”

La triste vicenda del Bonus Covid-19 richiesto da parlamentari, sindaci e consiglieri regionali fa rabbrividire.

“Siamo dell’idea che tutti coloro che hanno percepito gli indennizzi del Covid-19 e al contempo ricoprono importanti cariche politiche debbano DIMETTERSI.

Esponenti politici che speculano su una situazione di grave crisi economica non sono giustificabili né ammessi.
Difatti per rispetto ed etica politica nei confronti dei cittadini, tali soggetti non dovrebbero percepire neanche un centesimo, anche a fronte dei propri stipendi mensili certamente non indifferenti.

Crediamo, inoltre, che questi non siano in grado di garantire la ‘trasparenza’ del loro operato nelle sedi istituzionali, venendo meno alla loro funzione di rappresentanza e tutela verso i cittadini.

Perciò, come già detto,
chiediamo le DIMISSIONI IMMEDIATE delle persone coinvolte in questa vicenda.”

Cosi in una nota, i Co-portavoce regionale dei Verdi – Europa Verde Piemonte, Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi.

Tragedia a Castelmagno, il cordoglio del presidente Stefano Allasia

Le parole del presidente dell’Assemblea regionale

Esprimo a nome del Consiglio regionale del Piemonte, il cordoglio per l’immane tragedia di questa notte avvenuta a Castelmagno nel cuneese che ci lascia tutti senza parole.

Il mio pensiero va alle famiglie dei cinque giovani che hanno perso la vita, comprendendo che nulla può alleviare un dolore così grande, ma in questo momento  è importante stringerci attorno a loro. Di fronte alla morte di giovani vite non si può che restare sgomenti e addolorati.

“Scuole smilitarizzate”

Con l’inizio del prossimo anno scolastico, segnato da tante difficoltà ed incertezze ma anche da nuove sfide e nuove prospettive, il MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione) e Pax Christi Italia (Movimento Cattolico Internazionale per la pace), desiderano essere a fianco di docenti e alunne/i, per ripartire da una scuola che sappia cogliere, dal dramma della pandemia, l’occasione per rigenerare la nostra società, guardando al futuro con fiducia e speranza e promuovendo la pace, quale bene laico e universale, da proteggere e trasmettere alle giovani generazioni.

Oggi più che mai dobbiamo fare scelte coraggiose per la difesa della nostra umanità, e per fare ciò, vogliamo ribadire, senza esitazione, l’importanza dell’educazione alla pace ed alla nonviolenza, quale modello pedagogico capace di trasmettere a bambine/i e giovani valori di solidarietà, giustizia, dialogo e convivenza pacifica tra i popoli.

Da qui nasce la Campagna “Scuole Smilitarizzate”, una campagna che intende ribadire la mission educativa della scuola ed invitare studentesse/i, docenti, dirigenti all’‟opzione della pace”. Ci rammarica e ci indigna constatare la presenza e l’incremento, in ambito scolastico, di molteplici attività, iniziative e progetti in collaborazione con le Forze Armate e quindi in palese contrasto con le finalità educative, formative e culturali dell’istituzione scolastica.

La scuola non è e non può essere il luogo “dell’opzione militare”, essa al contrario è il luogo ove coltivare la pace e educare ad essa. La prevenzione dei conflitti, la loro trasformazione nonviolenta, l’implementazione dei diritti e il rispetto della vita umana in tutti i suoi aspetti, sono i mezzi per costruire una cultura di pace e di nonviolenza.

Chiediamo pertanto che la scuola resti fedele alla sua azione pedagogica e coerente ai princìpi costituzionali, in particolare all’art. 11 della Costituzione che recita “L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti”, per promuovere tra le/i giovani scelte ed azioni di pace che possano disarmare il nostro mondo, partendo proprio dall’educazione per arrivare alla politica, all’economia e a tutti gli ambiti della società.

La campagna, promossa in collaborazione con l’Associazione SOS Diritti, vuole rappresentare un percorso ampio e inclusivo dei tanti soggetti della società civile che sono impegnati continuamente per una scelta che escluda la violenza e coltivi la pace. È pertanto vitale la collaborazione tra la scuola e le tante associazioni operanti a questo scopo in Italia, alle quali rivolgiamo l’invito ad aderire e contribuire alla realizzazione di questa campagna, mettendo a disposizione delle scuole le proprie competenze e risorse, per costruire insieme una concreta alternativa di pace attraverso una rete capillare su tutto il territorio .

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, la Campagna “Scuole Smilitarizzate” verrà lanciata ufficialmente e saranno forniti ulteriori dettagli e strumenti.

In questa anteprima della Campagna viene pubblicato sui social un video messaggio da parte dei presidenti nazionali del MIR e di Pax Christi che spiegano il perché delle “Scuole smilitarizzate”.

L’augurio è che le scuole possano scegliere di percorrere la strada della pace e della nonviolenza ed esserne promotrici.

 

Movimento Internazionale della Riconciliazione   –   Pax Christi Italia

Salizzoni scrive alla donna di Ivrea bersaglio di scritte razziste

“Cara Maria, conosco te e la tua famiglia, e ho avuto modo di conoscere tuo padre e la sua musica.

Per questo voglio dirti che le incivili scritte apparse su un muro della nostra Ivrea non devono intimorirti. Non ti curar di loro, né dei loro autori. Quelle scritte sono come rutti partoriti dal vuoto di coscienza e di conoscenza. Rumori scurrili utili a coprire il nulla di chi li ha emessi, e che costituiscono un insulto all’intera città. Graffiti vandalici di qualche nostrano ‘difensore della razza’, la cui matrice è da rinvenirsi in quella mistura di ignoranza, intolleranza e stupidità, che talvolta si traduce in gesti, simboli o parole che nulla hanno a che vedere con i valori fondanti la nostra comunità. Una comunità di cui tu e la tua famiglia siete da sempre parte. Vi abbraccio”. Con queste parole il vice Presidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni commenta le scritte razziste apparse in via Olivetti, ad Ivrea, rivolgendosi direttamente alla giovane donna vittima degli insulti.

Bonus ai politici, di chi è la colpa?

FRECCIATE

Il consigliere regionale del Pd era invidioso dei due colleghi leghisti e anche lui ha voluto il bonus partite Iva? Una volta  la colpa è della fidanzata che non sapeva cosa fare, un’altra è stato il commercialista. Scuse puerili per un atto legale ma inopportuno. La vera colpa forse è di chi li ha messi lì.

L’arciere

Boero (PdF):” Il farmaco cura e il bimbo in grembo non è una malattia da curare”

Lettera aperta al Ministro Speranza con l’invito a far rispettare la legge 194/78

Illustre Ministro Speranza,

mi incuriosisce molto capire come un decreto ministeriale possa scavalcare la legge dello Stato a piè pari, ma mi indispone  anche l’uso del termine “aborto farmacologico” perché i farmaci curano, e qui non c’è malattia da curare!

Bisogna, quindi, parlare di aborto chimico perché il prodotto che si usa è un prodotto chimico e lo scopo è sopprimere un figlio!

Se si usasse una terminologia appropriata, e qui giornalisti hanno delle responsabilità, ci sarebbe un maggiore margine di riflessione. Questa è infatti quella che serve in queste circostanze.

Ministro Speranza perché non si preoccupa di far rispettare la legge 194/78 nella prima parte?

Quella che titola la legge  e si impegna per la tutela della maternità (art.1, 2 e 3)?

Quella che dovrebbe aiutare le mamme ad accogliere i figli concepiti?

La sua è una condotta omissiva che i giudici dovrebbero sanzionare pesantemente.

E’ infatti un Suo obbligo far rispettare la legge.

Invece lei amplia la possibilità di interrompere le gravidanze in un Paese poverissimo di figli.

Vista dall’esterno è chiaramente una condotta criminale.

Sempre la legge prescrive che la donna sia pienamente informata sull’atto abortivo (art.14). Si sa che questo non viene fatto e sarebbe facilissimo da documentare e tutti, compresi quelli che debbono far rispettare la legge, si girano dall’altra parte.

In parte è comprensibile perché  è veramente imbarazzante fare finta di non sapere quanto la scienza ha scoperto nelle fasi iniziali della vita di un figlio e di ignorare le immagini ecografiche che dimostrano  la bellezza della straordinaria relazione tra madre e figlio sin dai primi momenti del concepimento.

Ministro Speranza, Le  porgo un invito per  visitare uno dei Centri di aiuto alla vita o alle Scuole di maternità che abbiamo attive a Torino per farLe vedere che c’è modo di offrire alle donne in attesa di un figlio alternative  ai trattamenti chimici rispettando  così la legge.

La invito ancora a chiedere al presidente del Consiglio Conte , di copiare in un DPCM il testo della proposta di legge “Reddito di maternità” già pronta e corredata da migliaia di firme raccolte dal Popolo della Famiglia: sarebbe il migliore investimento per risollevarci con o senza COVID.

Valter Boero

Popolo della Famiglia-Piemonte

Commercio, Napoli (Fi): “Bene i fondi per Torino”

È una notizia positiva l’inclusione di Torino nell’elenco delle città che avranno accesso ai contributi a fondo perduto per il sostegno alle attività turistiche e commerciali.

Si tratta di un ristoro molto parziale rispetto ai danni sofferti da quelle attività a causa del lockdown e del perdurante allarme per la diffusione del coronavirus. L’auspicio è adesso per l’adozione di misure strutturali e permanenti da parte del Comune per favorire le attività commerciali e turistiche in un momento particolare di crisi, soprattutto con riferimento all’automotive.

on. Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune

Tre consiglieri regionali restituiscono il bonus per le partite Iva

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I primi due politici piemontesi  che avevano chiesto e ricevuto  il bonus per le partite Iva, tra i duemila amministratori sparsi per l’Italia che hanno fatto la stessa richiesta , sono usciti allo scoperto. E c’è anche un consigliere Pd

Si tratta di  Claudio Leone, 53 anni, di Rivarolo Canavese e Matteo Gagliasso, 27 anni, di Alba.

Entrambi della Lega sono stati eletti per la prima volta in Consiglio regionale, e sono detentori di partita Iva.

Hanno fatto sapere di avere già restituito il bonus all’Inps.

In giornata si è appreso che anche un terzo consigliere, questa volta del Pd, Diego Sarno, ha avuto il bonus e afferma di averlo dato in beneficenza.