POLITICA- Pagina 420

“Centrosinistra e M5S a sostegno di Draghi”

I giornali riferiscono che nei giorni scorsi Renzi abbia  parlato con Salvini e la Meloni per sondarli e acquisirne l’appoggio rispetto alla eventualità di un incarico a Draghi. 

Egli infatti dava per scontato che mai e poi mai i 5 Stelle  avrebbero dato il loro sostegno a Draghi. Gli obbiettivi  del bullo di Rignano erano chiari: 1)affossare Conte, ritenuto un avversario temibile sotto il profilo elettorale, il quale nonostante ripetuti atracchi di Renzi, Rosato e la Bellanova ha mantenuto un gradimento elevato nell’opinione pubblica; 2) sfasciare l’alleanza Pd/5telle e Leu impedendo così la costruzione di uno schieramento alternativo alla destra, al centro come in periferia; 3)aprire all’interno del Pd, partito del quale è stato segretario e che alle politiche del 2018 aveva portato al minimo storico, una crisi irreversibile e un processo di sfaldamento. Per alcune ore molti osservatori e non pochi commentatori politici  avevano recitato il ” de profundis ‘ allla maggioranza giallorossa presentando il Capo di Italia Viva, un partito del 2% che grazie ad un po’ di ” transfughi ” ha un peso parlamentare molto superiore alla sua forza elettorale, come il vincitore assoluto.
Ma non è andata così e l’esito della decisione del Capo dello Stato, che ha fatto la  scelta giusta nel momento giusto, sarà molto diverso da quello che questi profeti di sventura avevano ipotizzato. Conte ha dato “al bullo di Rignano” una lezione di serietà e di stile, ha dichiarato il proprio sostegno a Draghi in sintonia con il sentimento di gran parte della opinione pubblica.
 Pd/5Stelle e Leu, non solo non sono stati messi in un angolo ma sono piu che mai in campo e pronti a sostenere il nuovo governo Draghi (di cui viene sottolineata l’autorevolezza internazionale ) sulla base di un programma europeista, di lotta alla pandemia e di forte rilancio della economia. Mi sia consentito di aggiungere: autorevolezza e credibilità che nessun altro italiano ha, fatta eccezione per Mattarella. Non solo, ma in  questo momento ad essere divisa e la destra.  Forza Italia è pronta a dare una mano a Draghi. La Meloni non andrà oltre una astensione, mentre le condizioni poste da Salvini mi paiono dettate piu che dalla volontà di contribuire alla formazione del nuovo governo dalla ricerca di pretesti per farsi dire di No. Intendiamoci problemi e difficoltà esistono ma il film a cui stiamo assistendo è molto diverso diverso da quello che i fautori di questa crisi si erano immaginati. E  assai verosimilmente la vita del nuovo governo non dipenderà piu’ dal potere di ricatto e/o di interdizione di un partito del 2% e dalle manie di protagonismo e di visibilità del suo leader.
Wilmer Ronzani

Consorzi rifiuti e autonomia dei territori

UNA LUNGA BATTAGLIA DI PIEMONTE NEL CUORE.

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge 88 che modifica la legge regionale 1 del 2018 sulla gestione dei rifiuti.
La nuova legge, fortemente voluta dai territori, consente ai consorzi oggi esistenti di continuare a gestire i propri servizi eliminando così l’obbligatorietà di accorpamento dei consorzi esistenti nel medesimo territorio provinciale.
“Una battaglia promossa da Piemonte nel Cuore -dichiarano Franco Cominetto, Ernesto Barlese, Massimo Ottogalli- insieme a decine di sindaci che oggi diventa una vittoria per i nostri territori e soprattutto difende i piccoli e medi comuni che sarebbero stati schiacciati dalla legge “centralista” voluta dalla precedente amministrazione.
La contrarietà di PNC e dei territori si basava su alcuni aspetti essenziali:
• Con l’istituzione del Consorzio unico i comuni virtuosi avrebbero pagato le inefficienze di quelli in cui il costo della tassa rifiuti è più elevato;
• I medi e piccoli comuni –uniti in un unico consorzio- non avrebbero contato più nulla;
• Ciò avrebbe causato un aumento dal 30 al 50% della tassa sulla raccolta dei rifiuti.

Il superamento di questa legge era uno dei punti del programma del Presidente Alberto Cirio.
Per questo non possiamo che ringraziare il Presidente Cirio, l’Assessore Marnati e tutti i consiglieri che hanno voluto insieme a noi tutelare l’autonomia dei territori rurali e montani anche più marginali.

Recovery, Gariglio (Pd) a Rfi: “le tre priorità per la mobilità ferroviaria”

“Velocizzare la realizzazione del tratto ferroviario Biella – Novara, come da progetto già presentato dalla Regione Piemonte;

completare le tre stazioni del servizio ferroviario metropolitano di Torino: Dora, Zappata e San Paolo; e finanziare e progettare in tempi brevi il collegamento di Alta Velocità in Val Susa, tra la Città di Torino e il tunnel di base”: queste le priorità per il Piemonte che il capogruppo Pd in Commissione Trasporti della Camera, Davide Gariglio, ha sottoposto a Vera Fiorani, amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana, nel corso dell’audizione che si è tenuta oggi, giovedì 4 febbraio, nell’ambito dell’esame della proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Mario Draghi e la Dc

In questo momento difficile per il nostro paese, ritengo doveroso che ogni forza politica, anche non rappresentata in Parlamento, come la nostra, prenda pubblicamente posizione in merito all’incarico conferito stamane dal Presidente Mattarella all’ex Presidente della Bce, Mario Draghi.

Conferimento che si è reso necessario, come dalle precise motivazioni che ne ha dato il
Capo dello Stato, in considerazione degli ineludibili impegni e degli adempimenti che il
contesto emergenziale sanitario, economico e sociale e le imminenti importanti scadenze
che riguardano il perfezionamento delle procedure per i fondi europei del next generation eu,
richiedono, onde evitare l’ulteriore aggravarsi della situazione generale del paese, che una
campagna elettorale e i riverberi che su un esecutivo mirato a sbrigare gli affari correnti,
potrebbe generare, con il rischio di perdere buona parte dei sostegni finanziari correlati al
Recovery fund.

Mentre ,con grande sconforto, registriamo, come segnale preoccupante, l’incapacità
di questa classe politica nel non essere stata in grado, dopo quattro giorni di
conclave a Montecitorio, di dare soluzioni serie e responsabili all’Italia, non riuscendo
ad aggregarsi attorno ad un esecutivo forte ed autorevole che l’ampio raggio della
grave e drammatica crisi ne richiede.

Nell’augurarci che un tale esecutivo possa legittimarsi giusto per la fase strettamente
necessaria per mettere il paese in una positiva fase di ripartenza e superare il semestre
bianco senza l’aggravarsi del quadro già drammatico, si auspica che appena dopo l’elezione
del nuovo Presidente della Repubblica il paese possa essere chiamato a nuove
consultazioni.

Il Segretario politico
Renato Grassi
Il Segretario amministrativo
Mauro Carmagnola

“Chiusure a ripetizione se non si sostiene il turismo organizzato”


La mia battaglia in Regione e in Comune a favore degli Agenti di Viaggio e dei Tour Operator: con due Ordini del Giorno chiederò immediato e adeguato sostegno economico. Serve inoltre eliminare l’aliquota Irpef regionale, oltre all’apertura di corridoi turistici, ancora mancanti sul nostro territorio. Il settore è forse il più colpito di tutti da una crisi economica tremenda, che ha già provocato la chiusura di un’Agenzia su cinque (7 su 10 rischiano di non farcela). Ho chiesto a Palazzo Lascaris un’informativa sull’argomento, ma non mi è stata concessa.

 

Sostenere il settore del turismo organizzato in questo momento significa sostenere il Paese e impedire fallimenti e licenziamenti. Anche la Regione Piemonte e il Comune di Torino possono e devono fare la loro parte. Ho appena chiesto alla Giunta Regionale un’informativa sul sostegno che si intende dare a un comparto che – diversamente da altri settori – difficilmente può provare a reinventarsi. Gli Agenti di Viaggio hanno espresso, per esempio su iniziativa di MAAVI, una serie di richieste al Governo, dal sostegno economico alla cancellazione della tassazione: le faccio mie convintamente. Chiedo che anche la Giunta Regionale si muova, tornando a garantire bonus adeguati ed erogati in tempi brevi e pensando a un’esenzione dall’Irpef per tutti i mesi di crisi. Anche il Comune di Torino ha margini di manovra. Presenterò due Ordini del Giorno nei rispettivi Consigli. Gli stessi attori del settore che più di tutti è stato colpito dalla crisi (7 attività su 10 sono, si stima, a rischio fallimento) considerano necessario un sostegno non solo da parte del Governo, ma dalle Istituzioni locali. Sul territorio piemontese le Agenzie di Viaggi sono circa 700, un decimo della cifra nazionale. Si calcola che il turismo organizzato rappresenti il 13% del PIL italiano. Il settore del turismo – del quale gli Agenti di Viaggio e i Tour Operator sono la colonna portante – è trainante nella nostra economia. Ancora non siamo stati in grado di immaginare corridoi turistici, strumento fondamentale per garantire la permanenza di flussi incoming e outgoing anche in questi mesi di pandemia. Quest’ultima ha penalizzato ulteriormente un comparto in ginocchio a causa di una crisi di cui non si vede la fine. Questo settore lavora sul medio-lungo termine, con una programmazione di almeno nove mesi. Gran parte degli attori del settore attende ancora di ricevere le somme spettanti del fondo perduto per il periodo febbraio-luglio 2020.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

La politica italiana e l’Europa che ci guarda

Dopo la caduta del premier Giuseppe Conte il Capo dello Stato Sergio Mattarella, probabilmente, si aspettava una reazione diversa.

Ci siamo resi ridicoli di fronte all’Europa per il comportamento infantile della nostra politica nazionale tanto da farci rimpiangere la prima Repubblica.Addetti ai lavori e non si aspettavano,non dico la soddisfazione ma almeno  il timore reverenziale di un nome, come quello di Mario Draghi, presentato per quello che è: l’ultima occasione utile per salvare il Paese.Invece no:stanno vincendo gli egoismi ed i personalismi,la mancanza di idee prim’ancora dei nomi da proporre nel totoministri.  Le parole del Presidente della Repubblica avrebbero dovuto rappresentare un richiamo sufficiente a chiudere il suk di una politica capace ormai solo di mercanteggiare poltrone e convenienze di parte.
Invece, neanche il nome di Draghi è riuscito a chiudere il suk. La reazione dei partiti è stata sconcertante da tanti punti di vista. E le premesse per le consultazioni che inizieranno oggi sono pessime.Meglio andare al voto,manca la maturità politica utile a determinare le decisioni per il bene della nostra Nazione.

Vincenzo Grassano

Grimaldi (LUV): “La cultura e i circoli allo stremo”

“Il Governo consenta la somministrazione e la Regione ritiri la proposta di tagli alla cultura”

“Abbiamo chiesto, assieme all’Arci e a molti esponenti politici del centrosinistra torinese, che cessi l’assurda anomalia per cui i circoli non possono riprendere la somministrazione di cibo e bevande, a differenza degli esercizi commerciali” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in merito all’appello lanciato da Arci Torino e Arci Piemonte dovuto alla sospensione, voluta dal Governo fra le misure di contrasto al Covid-19, di ogni attività dei centri sociali, culturali e ricreativi.

“Il rischio” – prosegue Grimaldi – “non sarebbe maggiore rispetto agli altri esercizi, e allora perché per i circoli, le cui iniziative culturali e sociali vivono proprio grazie alla somministrazione, valgono regole differenti? Perché la cultura, una delle più grandi ricchezze che abbiamo, è sempre dimenticata da chi amministra la nostra Regione?”

Grimaldi fa riferimento anche alla prima bozza del prossimo bilancio regionale, che registra un taglio di 30 milioni a questo settore, colpito di nuovo pesantemente dal secondo lockdown.

“Cinema, teatri, musei, associazioni e circoli rischiano la chiusura definitiva, sarebbe una perdita enorme per la nostra città e la nostra regione” – conclude Grimaldi. – “Qualche briciola dai ristori non basterà per far vivere questo mondo, la cultura non è un passatempo, gli artisti non sono giullari che ‘ci fanno ridere’, ma lavoratori con diritti e dignità”.

Ruffino (Fi): “Cdx valorizzi natura civica del candidato Damilano”

La candidatura “civica” di Paolo Damilano a sindaco di Torino è nata come iniziativa autonoma dello stesso candidato.

Al punto che, con la candidatura, Damilano ha subito annunciato la presentazione di una sua lista. Chi lo conosce e conosce la sua storia di imprenditore impegnato anche sul piano civile, sa che Damilano si colloca naturalmente nel centrodestra. Per questa ragione salutai il suo annuncio, insieme ad altri amici del centrodestra, come una chance importante che si offriva al nostro schieramento per allargare l’area dei consensi, uscendo dal perimetro, sempre troppo asfittico, dei partiti. Con il “civico” Damilano abbiamo l’occasione di riannodare i rapporti con quei settori della società torinese che avevano maturato una grande disaffezione verso la politica. Considero oggi un grande errore pretendere che Paolo Damilano si metta il cappello in mano per chiedere il sostegno a ciascuno dei partiti del centrodestra. Così facendo uscirebbe sbiadita e indebolita la natura “civica” della sua candidatura. Con grave danno per Damilano e per il centrodestra in generale.
on. Daniela Ruffino, deputata piemontese di Forza Italia

Draghi, le aspettative e la politica ignorante

Sulla crisi di Governo ho sbagliato, ma se Draghi riuscirà ad andare fino in fondo sono contentissimo di aver sbagliato. In questo marasma totale e quotidiano mi sembra l’unica soluzione
Anche qui (lo ammetto) mi sono sbagliato. Mai e poi mai avrei pensato che la politica fosse costretta a dire di sì a Mario Draghi. Indubbiamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ed è un grande. Poi l’insipienza dei politici attuali ha fatto il resto. In verità c’è stato un episodio simile. Giorgio Napolitano rieletto, nel suo discorso a camere riunite, prese a sberle tutti i presenti,  dandogli degli incapaci,  dovevano fare le riforme che da decenni il nostro Paese e l’Europa si aspettava. La politica è inefficace quando ha dei politici inefficaci. La politica è ignorante quando i politici sono ignoranti. Semplicemente. Ed ora tutti nel dire la politica ha fallito. Speriamo ora in  Mario Draghi. Speriamo…
La prima reazione che ho avuto: Matteo Renzi ha stravinto. Vero, ma forse non è questo il punto focale. Partiamo dalle reazioni. Sinistra sbrindellata totalmente contraria. PD che deve accettare per forza. Cinque stelle che si spaccheranno. Raggianti Italia Viva e Calenda. Più Europa: finalmente siamo ascoltati. Berlusca ha già fatto sapere che ci sta. Stravolti La Meloni e Zaia con Giorgetti hanno già fatto sapere a Matteo Salvini: almeno asteniamoci. Sembrerebbe che i numeri ci siano. Poi si vedrà l’elenco dei Ministri.
Sempre perentorio Sergio Mattarella. Non si vota fin tanto  che non si è superata l’emergenza Covid e si spendano i soldi stanziati dall’Europa. Tutto il resto sono solo chiacchiere. Anche qui vedremo,  con qualche speranza in più per il nostro futuro. A Torino i cinque stelle bocciano Mario Draghi,  testimoniando che si è sulla strada giusta con Mario Draghi. Anche qualcuno del PD torinese tira un sospiro di sollievo. Ora la scelta del candidato Sindaco e’ solo affare nostro. Effettivamente i dirigenti romani  del PD escono distrutti dalla gestione di questa crisi.  Dierei di più: decisamente piallati. Come si dice,  comunque,  contenti quelli del PD contenti tutti. C’è una morale in tutto questo. I soliti termini.  Competenza,  conoscenza,  sapere. A Torino come a Roma l’hanno capita i politici? Speriamo.
Patrizio Tosetto

Ravetti (Pd): “Volontari per il piano vaccinazioni”

“PROPORRO’ A ICARDI DI VALUTARE IL COINVOLGIMENTO DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DEL SOCCORSO NEL PIANO VACCINAZIONI. OCCORRE FARE IN FRETTA!”

“Preoccupa ogni giorno di più la necessità di prevedere modifiche ai piani vaccinali, dettata dai ritardi con i quali le case farmaceutiche distribuiranno i Vaccini anti-Covid, ritardi che richiedono una diversa logistica e l’impiego massiccio di personale per raggiungere anche i numerosi piccoli Comuni e per evitare disagi agli anziani. In questo quadro chiederò all’Assessore Icardi di valutare la possibilità di utilizzare le Associazioni di volontariato impegnate in azioni di soccorso, come, per esempio, Croce Rossa, Verde, Misericordie, per la somministrazione dei vaccini anche a domicilio” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Ritengo, infatti – prosegue Ravetti – che prevedere una diversa forma di somministrazione dei vaccini con personale adeguatamente formato e in grado di assistere in modo corretto gli anziani potrebbe essere importante per ridisegnare il piano vaccinale, tenendo, naturalmente, conto delle corrette e opportune modalità di conservazione delle dosi di vaccino”.

“Se Icardi fosse d’accordo con me – conclude il Consigliere Ravetti – allora sarebbe importante definire, celermente, un accordo aggiuntivo nel piano vaccinale piemontese. In giornata mi confronterò con l’Assessore e, qualora fosse necessario, depositerò un atto di indirizzo a supporto di questa proposta”.