POLITICA- Pagina 373

Fratelli d’Italia: “Più di mille per Giorgia Meloni”

Oltre 1000 persone presenti ieri al Parco Dora di Torino per la presentazione di “Io sono Giorgia”, il libro della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

“E’ stata una adunata di massa che non eravamo abituati a vedere, nonostante le condizioni proibitive del meteo tantissimi torinesi si sono spostati per vedere la leader, questo è un segnale fortissimo. Alcuni esponenti del centrosinistra staranno un po’ tremando nel vedere le scene di ieri sera. E’ un grande incoraggiamento per una campagna elettorale che vogliamo arrivare a vincere fino alla fine. Paolo Damilano, candidato sindaco del centrodestra in corso per Torino, ha avuto il suo primo evento di “folla” con fratelli d’Italia”, dichiara l’assessore regionale Maurizio Marrone. “Fratelli d’Italia a Torino da oltre un anno sta aggregando sempre più gente con una presenza costante di iniziative, tra l’altro in collegi della periferia dove sono stata vincente alle ultime elezioni politiche del 2018. Oggi si raccolgono i frutti del duro lavoro di questi ultimi anni. La destra vuole ricominciare dalla gente che finalmente gli riconosce la fatica fatta e l’atto di coerenza e di coraggio che sta dimostrando non solo in Parlamento ma a livello territoriale, stiamo facendo una bellissima classe dirigente di cui siamo orgogliosi”, conclude il deputato torinese Augusta Montaruli.

Referendum: Tour Lega Giovani in Piemonte

Venerdì 9 luglio giungerà in Piemonte per un’intera giornata il Lega Giovani Tour, il viaggio itinerante in camper che toccherà 20 regioni d’Italia nel mese di luglio a sostegno della campagna referendaria promossa dalla Lega e Matteo Salvini per riformare la giustizia.

Titolo dell’iniziativa è “La Giustizia si fa strada”: un richiamo al viaggio che porterà Luca Toccalini (Deputato e Coordinatore federale della Lega Giovani) e Flavio Gastaldi (Deputato e responsabile piemontese della Lega Giovani) a bordo del camper che giungerà in mattinata a Torino per la raccolta firme nei pressi del Tribunale per poi partire alla volta di Biella (ore 15.00), proseguire per Novara (ore 17.30) e concludere la sera ad Asti (ore 20.00). Ad ogni tappa saranno presenti i ragazzi e le ragazze delle sezioni provinciali della Lega Giovani che, insieme agli eletti e militanti del territorio, raccoglieranno le firme per i 6 quesiti referendari:

1) Riforma del CSM
2) Responsabilità diretta dei Magistrati
3) Equa Valutazione dei Magistrati
4) Separazione delle carriere dei Magistrati
5) Limiti agli abusi della custodia cautelare
6) Abolizione del Decreto Severino

A una sola settimana dal lancio, l’iniziativa ha già visto più di 100mila persone recarsi presso i banchetti.

“In un mese di tour con venti tappe vogliamo toccare tutte le Regioni” afferma Luca Toccalini. “Siamo partiti dalla Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino dove – sottolinea – vogliamo portare entusiasmo ma soprattutto informazione nel campo della giustizia nell’ambiente giovanile. Vogliamo che anche i ragazzi di 18-20 anni conoscano problemi che oggi non li affliggono ancora ma che purtroppo potrebbero farlo in futuro. Per fortuna in questi giorni stiamo riscuotendo un successo incredibile da parte delle nuove generazioni che non vedono l’ora di cambiare il futuro”.

“Siamo pronti ad accogliere in Piemonte questa bella iniziativa in cui abbiamo creduto parecchio” afferma Flavio Gastaldi, “Non era semplice riuscire a far passare temi così complicati e lontani dal mondo giovanile alle nuove generazioni. Questo tour è un modo per avvicinarci ai ragazzi e alle ragazze parlando “la stessa lingua” e portando la politica in mezzo a loro, esattamente come sappiamo fare benissimo in Lega da anni. A giudicare dall’entusiasmo delle prime tappe, la scelta del camper è stata vincente e sarà sicuramente un successo anche in terra sabauda”

E’ possibile sottoscrivere i quesiti referendari presso tutti i municipi oppure presso i banchetti organizzati ed elencati su legaonline.it/referendumgiustizia

Riforma elettorale, Cavaletto -Boni: “Tutto tace”

LEGGE ELETTORALE REGIONALE: DA OLTRE DUE ABBIAMO PRESENTATO PETIZIONE POPOLARE PER RIFORMA UNINOMINALE E DA 20 MESI È ASSEGNATA IN COMMISSIONE MA TUTTO TACE.

Marco Cavaletto (coordinatore gruppo +Europa Torino) e Igor Boni (Presidente di Radicali Italiani) evidenziano come ormai di anni ne siano passati due da quando è stata presentata la petizione popolare per modificare la legge elettorale (a detta di tutti ormai inadeguata); ma questo Consiglio Regionale sta dimostrando tutta la sua inefficacia!
“Gli uffici regionali, oltre 20 mesi fa, ci hanno informato che la petizione era ricevibile e che dal 8 ottobre 2019 è stata assegnata all’esame della 1^commissione. Poi è calato il silenzio più assoluto.
Ora per dare una scossa a questa inerzia inaccettabile chiediamo di essere auditi, per spiegare ai consiglieri la nostra proposta che cancellerebbe le clientele delle preferenze, darebbe rappresentatività a tutti i territori e alla maggioranza degli elettori la scelta degli eletti. Una riforma che cambierebbe alla base la selezione delle classi dirigenti e dei nostri rappresentanti istituzionali
regionali. Una riforma sulla quale vogliamo si apra una discussione al più presto”

Gioco d’azzardo, Gallo (Pd): “Il centrodestra sordo a tutti gli appelli”

GAP – GALLO (PD): “CIRIO E LA SUA MAGGIORANZA SCELGONO DI CANCELLARE UNA LEGGE CHE FUNZIONA: DOVRANNO RISPONDERNE AI PIEMONTESI”

“Il centrodestra, sordo a tutti gli appelli provenienti dal mondo dell’associazionismo, dagli ordini dei medici, degli psicologi e degli assistenti sociali e dai Sindaci che, con il nuovo testo, vedranno ridimensionato il proprio ruolo dal momento che perderanno la possibilità di influire su orari, distanze e determinazione dei luoghi sensibili, è riuscito, forzando la mano, a approvare una legge iniqua che cancella la legge votata all’unanimità nel 2016 di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Saranno i piemontesi a pagare questa decisione. E ai piemontesi Cirio e la sua maggioranza dovranno rispondere” dichiara il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo.

“Abbiamo provato a arginare in tutti i modi possibili la cancellazione di una norma contro il Gap che ha dato, in questi anni, risultati importanti. Per due volte ci siamo riusciti e soltanto la scelta del centrodestra di forzare il Regolamento ci ha impedito di proseguire la battaglia. Cirio, grande assente durante tutta la discussione, e il centrodestra, invece di impegnarsi per il rilancio del Piemonte dopo la pandemia, invece di affrontare in Consiglio regionale, con la collaborazione e il confronto di tutti, temi cruciali come l’insediamento della giga factory di Stellantis, il potenziamento delle infrastrutture, la creazione di una nuova sanità più attenta ai bisogni dei cittadini, si limitano a agire nell’interesse di pochi: non certo per il Piemonte e i piemontesi” conclude Gallo.

Italia ripensaci: metti al bando le armi atomiche

Il 7 luglio 2021 sono 4 anni dall’approvazione del Trattato ONU sulla proibizione delle armi nucleari.

Dal 22 gennaio 2021, giorno della sua entrata in vigore, le armi nucleari sono al bando: chi le possiede e chi le ospita, come l’Italia (ce ne sono circa 70 dislocate nelle basi di Ghedi(BS) ed Aviano in Friuli) è fuori dal diritto internazionale, così come per le armi chimiche e batteriologiche, le mine antiuomo, le bombe a grappolo.
Il Trattato è stato firmato da 86 stati e ratificato da 54.
Tra questi non c’è l’Italia.
Eppure recenti e ripetuti sondaggi mostrano che la stragrande maggioranza della
sua popolazione sarebbe favorevole (l’87% secondo l’ultimo condotto da Yougov nel novembre 2020).
Noi facciamo appello a tutte le associazioni pacifiste, di impegno politico e civile, le confessioni religiose, sindacati e partiti ad unirsi a noi al presidio che terremo a
Torino davanti alla prefettura (piazza Castello) Mercoledì 7 luglio ore 18
per chiedere al nostro Parlamento ed al nostro governo di aderire al Trattato e dichiarare l’Italia zona libera dalle armi nucleari
L’Italia ratifichi il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari del 7 luglio 2017,
in coerenza con l’art.11 della nostra Costituzione.

Hanno partecipato i rappresentanti di varie associazioni, movimenti e forze politiche.
In particolare per spiegare il senso della manifestazione e illustrare anche le iniziative future, hanno preso la parola Paolo Candelari, Presidente di A.Gi.te, e Giampiero Leo portavoce del Coordinamento interconfessionale” Noi siamo con voi”

Caffarel, Costanzo: “Ipotesi di intesa per un anno in Cigs”

– “Risulterebbe” che CAFFAREL e i sindacati “abbiano raggiunto un’ipotesi d’intesa”, che prevede, tra l’altro, “l’adozione di una cassa integrazione straordinaria per un anno, per evitare il licenziamento collettivo, applicata a tutti i lavoratori, a rotazione mensile, che tenga conto delle esigenze di produzione o manutenzione degli impianti della CAFFAREL”. Lo ha detto la sottosegretaria al Lavoro, Tiziana Nisini, in XI commissione alla Camera rispondendo a un’interrogazione a firma Jessica Costanzo (Ac) sull’azienda piemontese del gruppo svizzero Lindt & Sprüngli del cioccolato che a inizio giugno ha annunciato 90 esuberi su 328 dipendenti e un anno di cassa integrazione straordinaria per tutti i lavoratori, a rotazione. L’intesa, ha aggiunto Nisini, prevede inoltre “l’incentivazione al pensionamento e per la riqualificazione mirata dei lavoratori per raggiungere le competenze utili allindustria dolciaria, tramite tre canali: formazione professionale con la Regione, bando nuove competenze e fondo impresa; l’adozione di misure per diversificare il mercato lavorando anche sulla grossa distribuzione e sul commercio online”. La sottosegretaria ha poi riportato che la Regione Piemonte ha comunicato che lincontro per la sottoscrizione del verbale di esame congiunto è previsto per il giorno 9 luglio 2021.

Ristori, Magliano: “la Regione ha dimenticato le attività di noleggio sci”


Adesso si recuperi il tempo perso: ho discusso a Palazzo Lascaris il mio Question Time per chiedere sostegno economico anche per le attività connesse al turismo di montagna finora non incluse nelle misure regionali. La Giunta ha promesso impegno affinché con i 700 milioni allocati dal Ministero del Turismo siano ristorate anche le attività di affitto di attrezzature tecniche sciistiche (codice ATECO 77.21.09). Vigilerò affinché alle parole seguano i fatti.



Regioni come l’Abruzzo ci hanno pensato per tempo: il Piemonte no. E così, al momento, esercizi quali i noleggi sci non hanno ricevuto ristori, a differenza delle altre attività del comparto. Una dimenticanza grave, della quale non si comprende la ragione. Anche perché, di certo, la crisi non ha risparmiato questo specifico ambito del comparto turistico montano.

Ho ottenuto, discutendo in Aula, la promessa che la Regione provvederà al completamento delle risorse ancora a disposizione e che, per il tramite della Commissione Turismo nella Conferenza Permanente delle Regioni, si farà parte attiva affinché siano incluse tutte le attività connesse al turismo in montagna. Il Ministero del Turismo ha allocato 700 milioni di euro per gli indennizzi a questo comparto.

Mi auguro che anche agli imprenditori di questo specifico ambito non sia negato il necessario sostegno economico. I comprensori sciistici hanno duramente subito il colpo delle ridotte, e per mesi cancellate, attività stagionali invernali, principale voce del fatturato annuale. Questo ingente danno economico richiede adeguati interventi. Le attività del noleggio sci non devono essere escluse.

La nostra Regione ha garantito aiuti a fondo perduto ad altri ambiti del comparto turistico montano: maestri di sci e di snowboard, agenzie di viaggi, tour operator, servizi di prenotazione. Le attività di noleggio attrezzatura, finora escluse da ogni forma di sostegno economico, sono presenti in gran numero sui nostri territori montani.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Nichelino: “Basta consumo di suolo!”

I dati sul consumo di suolo riguardo la Città di Nichelino sono allarmanti. 

Negli ultimi 5 anni, è cresciuta enormemente la cementificazione su tutto il territorio comunale. Di questo passo, fra qualche anno, sarà completamente esaurito il suolo vergine disponibile sia per costruire che per coltivare a km0.

L’attuale Amministrazione non ha fatto nulla per fermare progetti edilizi dannosi per l’ambiente e inutili. Ha soltanto spianato la strada alla speculazione edilizia.
Le case nuove non ancora vendute sono tante, troppe e per giunta la popolazione non cresce da anni in tutto lo stivale, quindi perché continuare a costruire?

Come Verdi – Europa Verde Nichelino ribadiamo: basta consumo di suolo. Nei prossimi 5 anni, il nostro obiettivo (ricordiamo che sosteniamo Sara Sibona come candidata sindaca che fa parte del Polo delle Primarie) è quello di dare lavoro puntando quindi solo più sulla “riqualificazione urbana” (utilizzando al massimo il superbonus) che permetta il recupero di suolo per favorire la biodiversità e renda più efficiente dal punto di vista energetico e sismico gli edifici esistenti.

Cosi in una nota i due referenti Ottavio Currà e Emanuela Chidichimo.

“Io sono Giorgia”, tutto esaurito a Torino per la leader di Fdi

Giovedì 8 luglio alle ore 18.00, Giorgia Meloni sarà alla “Tettoia” di Parco Dora di Torino per presentare il libro «Io sono Giorgia».

Insieme a lei sul palco il direttore Gianmarco Chiocci, che intervisterà il presidente di Fratelli d’Italia.

I posti, su prenotazione in base alle norme anti covid, sono già tutti esauriti.

Il Pd: “I Primi Cittadini non possono essere il capro espiatorio di tutto”

COMUNI. AVETTA, MARELLO E RAVETTI (PD): “CHIARIRE DOVERI E RESPONSABILITÀ. FARE IL SINDACO È SEMPRE PIÙ DIFFICILE E RISCHIOSO”

Presentato un Ordine del Giorno per sollecitare un intervento normativo per delimitare le responsabilità degli amministratori locali. I Consiglieri regionali Avetta, Marello e Ravetti: “L’Italia deve tornare a diventare un Paese per i Sindaci. I Primi Cittadini non possono essere il capro espiatorio di tutto”

Le numerose vicende giudiziarie che, anche recentemente, vedono coinvolti i Sindaci dimostrano l’urgenza di rimettere mano al complesso di norme che regolano la funzione di amministratore locale a cominciare dal  Tuel – Testo Unico dell’Ordinamento degli Enti locali, ridefinendo in modo più dettagliato e delimitando i doveri e le responsabilità degli amministratori locali in un quadro di regole certe, chiare ed omogee. Questo, se si vuole evitare di delegittimare ulteriormente la figura del Sindaco, con sempre maggiore difficoltà a trovare persone che accettino i rischi che comporta il mettersi al servizio della propria comunità. Per questo abbiamo presentato un Ordine del Giorno, chiedendo al Presidente Cirio e alla Regione Piemonte di attivarsi per sostenere tutte le modifiche legislative finalizzate a tutelare i sindaci e gli amministratori locali nello svolgimento del loro delicato e fondamentale ruolo. Ci aspettiamo che su questo tema se ne possa discutere in VII Commissione consiliare, perché se una Commissione che ha come competenza l’autonomia rafforzata non si occupa di questo, diventa difficile capirne ruolo e senso“. Lo affermano i Consiglieri regionali Alberto AVETTAMaurizio MARELLODomenico RAVETTI (Pd), che hanno depositato un Ordine del Giorno, accogliendo l’appello lanciato in tal senso dall’ANCI alla vigilia della riunione del Consiglio Nazionale Anci e della manifestazione delle fasce tricolore che si terrà mercoledì 7 luglio.

“L’evoluzione della giurisprudenza amministrativa e penale sembra aver trasformato il Sindaco in un garante universale di quanto accade sul suo territorio, con un vero e proprio obbligo di adottare ordinanze contingibili ed urgenti a fronte di qualsivoglia pericolo. Riteniamo che in  questo modo si siano snaturati ruolo e prerogative originarie del primo cittadino, troppe volte chiamato a rispondere per atti e fatti di cui non ha competenza e contezza. I Sindaci non possono essere i capri espiatori per ogni cosa, con costi umani anche molto pesanti e indelebili, carriere distrutte e persone per bene messe alla gogna per anni (peraltro, ricordiamo che solo nel 2% dei casi si è giunti a condanna). Servono chiarezza di regole sui confini dei doveri, poteri e quindi responsabilità, affinché l’Italia torni ad essere un Paese per Sindaci. Per questo auspichiamo si giunga ad una revisione del complesso normativo di riferimento a cominciare dal Testo Unico dell’Ordinamento degli Enti Locali anche al fine di una più chiara e netta separazione delle responsabilità penali, amministrative e contabili che attengono in via esclusiva alla gestione e quelle che invece devono far capo agli organi politici, e una ridefinizione delle competenze e del ruolo del Sindaco sostanziando e circoscrivendo i comportamenti che integrano l’omessa vigilanza sull’operato gestionale”.

 

Alberto AVETTA  – Consigliere regionale Pd

Maurizio MARELLO – Consigliere regionale Pd

Domenico RAVETTI – Consigliere regionale Pd