Pubblichiamo di seguito la lettera che Uncem ha inviato ai parlamentari
I Comuni e tutti gli Amministratori pubblici, con le comunità dei territori – che Uncem rappresenta – stanno
seguendo il lavoro parlamentare di questi giorni che porteranno all’approvazione della legge di bilancio
2025.
Non posso nascondere la forte preoccupazione per i tagli che si prospettano in diversi articoli a carico
degli Enti locali, in particolare dei Comuni. Sapete bene che Uncem Vi ha proposto nel mese scorso una
serie di emendamenti per limitare i tagli previsti nella prima stesura di manovra e favorire gli investimenti,
oltre a una serie di interventi “senza oneri per lo Stato”. I Comuni da sempre fanno proposte nel merito,
senza ideologie, trasversali, capaci di interpretare le istanze dei cittadini.
Oggi i tagli che si preannunciano sono troppo forti e pericolosi. Il rischio è non riuscire a dare risposte ai più
fragili, a favorire la riduzione delle disuguaglianze, non poter intervenire sui servizi alla comunità, anche in
attuazione di opere e interventi realizzati negli anni scorsi grazie a PNRR, fondi strutturali europei, fondi per
lo sviluppo e la coesione, strategie territoriali.
I Comuni e gli Enti locali non sono “corporazione” e non sono “lobby” che difende privilegi, lo sappiamo
tutti bene. Ma oggi, chiedendo di ridurre, in questi giorni di lavoro alle Camere, le contrazioni di spesa
corrente e investimento previsti a carico degli Enti locali, siamo a invocare una attenzione più forte per le
Autonomie che apra anche a una stagione di riforme delle Autonomie stesse. I tagli previsti cadono su un
sistema che senza riforme patisce di più perché ancorato a norme e logiche del passato, perlopiù
“campaniliste”. I piccoli Comuni sono ancora più deboli. Una logica istituzionale nuova, aperta all’Europa e
inclusiva, deve puntare su forme più forti e vere di collaborazione tra Comuni che, senza annullare le
peculiarità e la storia dei singoli Municipi e paesi, definiscono una azione integrata – guidata dallo Stato
centrale e dalle Regioni – di interazione. Se si lavora insieme veramente tra Comuni, i tagli sono meno
impattanti. La frammentazione è insidiosa in stagioni complesse come quelle che si aprono.
Dobbiamo ridurre i tagli e riformare, alla luce della Costituzione, il sistema degli Enti locali. Costruendo
futuro, managerialità, Politica territoriale attenta, cultura delle geografie, territori e comunità cuore
pulsante di un paese coeso e moderno.
Uncem dà tutta la disponibilità, l’impegno, le proposte per costruire percorsi nuovi. Crediamo nel primato
della Politica, nell’azione decisiva del Parlamento con il Governo e gli Enti territoriali. Insieme.
Ridurre i tagli ai Comuni è il primo passo per generare coesione e modernità a vantaggio del Paese.
UNCEM Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
Visto che mi hai definito il Tuo censore, Ti allego una analisi sui Tuoi primi 38 mesi di lavoro in Comune. Visto che non mi hai invitato all’incontro delle OGR, malgrado io da semplice cittadino abbia fatto qualcosa per Torino, dallo spostamento della Autorità dei Trasporti a Torino, alla grande Manifestazione per la TAV, ai fondi per l’auto, ho letto i resoconti sul Bilancio del Tuo lavoro fatto ben oltre la metà del Tuo mandato e francamente non vedo le ragioni della Tua soddisfazione.